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Visualizza Versione Completa : Il primo incontro con Elvis


nattydread
10-10-2006, 18:59
Innanzitutto saluto tutti in quanto novizio in questo sito!
Vorrei condividere con voi il cammino che mi ha portato ad appassionarmi al mondo di Elvis e penso che sarebbe interessante se ognuno condividesse le proprie esperienze.
Mi scuso in anticipo se sarò un po' prolisso e, soprattutto, se il tema è stato già trattato: spero che perdonerete questo eventuale errore d' inesperienza!!!

:):):)
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Elvis and me

Avevo da poco compiuto 10 anni quel 16 agosto 1977 ed ero in macchina coi miei genitori, in vacanza, quando la radio diede la notizia che Elvis aveva lasciato la scena di questo mondo, per entrare nella leggenda.
Di lui sapevo “solo” che era uno dei mostri sacri della musica, abituato ad associare, per sintagma, il suo nome all’ appellativo di Re del Rock, un po’ così, per sentito dire. Ricordo che i miei ne rimasero dispiaciuti, come se se ne fosse andato un vecchio amico che si conosce da sempre e che ci ha accompagnato fino a quel momento, ma anche con la consapevolezza, più o meno inconscia che prima o poi, ma forse più probabilmente “prima”, sarebbe accaduto l’ inevitabile.
Nei giorni seguenti i giornali erano ovviamente pieni di articoli sul triste e clamoroso evento, ma l’ impressione che ne trassi fin da subito fu quella dell’ ennesimo artista “maudit”, dedito a sesso, droga (nel suo caso anche cibo) e rock and roll alla stregua di Jim Morrison o di Jimi Hendrix. Nulla di più sbagliato, l’ avrei capito più avanti, ma, a tutt’ oggi, non riesco a dimenticare quella condanna di debosciato che strisciava neanche troppo larvatamente fra le righe di quei commenti a metà tra il moralistico e il compassionevole che facevano (non tanto) bella mostra di sé sulla stampa sciacalla.
Poi, come tutte le umane vicende, anche l’ immagine di Elvis svanì dalla ribalta mediatica, per ritornare ad affacciarsi alla mia attenzione diversi anni dopo, guardando in TV un brano di un concerto live in cui un uomo che appariva stanco, oltremodo appesantito ed abbondantemente sudato, cantava, ispirato, le note di “My way”, avvolto in un abito che sarebbe stato improponibile per chiunque altro, ma che indosso a lui stava come un manto regale. E la stessa canzone gli calzava a pennello, quasi come un commiato ed un testamento. Regale anch’ esso, perché questo è l’ aggettivo che mi suggeriva quella scena che ad altri occhi più cinici avrebbe potuto sembrare perfino decadente.
Seguì, a distanza di qualche anno, l’ acquisto di una musicassetta in offerta della serie “I più grandi successi di…”; si trattava di una raccolta relativa agli anni ’60 in edizione economica, così come potevo permettermi coi miei risparmi di “pischello”. In realtà il bello doveva ancora venire. E doveva accadere a distanza di molti anni: siamo in tempi recenti. Mi cadde l’ occhio sulla riedizione del concerto delle Hawaii in CD e da lì in poi è stato un crescendo continuo: From Elvis in Memphis, 50.000.000 Elvis fans..., Elvis Gospel, Moody Blue, il raro “semibootleg” Elvis in Alabama, On Stage, il cofanetto Walk a mile in my shoes, i DVD That’ s the way it is, Elvis comeback 68 e Aloha from Hawaii. E chissà cos’ altro ancora in futuro. Si potrebbe dire: “stregato” o, meglio, “folgorato” da Elvis. E’ sua la musica che mi accompagna ovunque, nelle cuffiette del mio ipod negli spostamenti da e per il luogo di lavoro come nell’ abitacolo dell’ automobile, aiutandomi a non essere stressato per le incombenze quotidiane o per il traffico snervante, ora commuovendomi, ora esaltandomi, spesso spingendomi a cantare. Ci sono, in particolare due brani che in auto sento sempre due volte, una cantandoci sopra, una in religioso silenzio: Hurt e Can’ t help fallin’ in love. Non chiedetemi perché.
Elvis, come se fosse un novello Orfeo, riesce ad ammansire le “belve” dei miei malumori, tristezze e momenti “no”. Quella regalità di cui parlavamo prima riesce ancora a far vibrare le corde dell’ animo con la sua voce, specialmente quella profonda e spesso malinconica del periodo dei “seventies”, quello che preferisco, in quanto lo percepisco più vicino, sia temporalmente che per sensibilità.



Immaginando di poter rispondere alle celeberrime parole di commiato di Elvis (Until we meet again, may God bless you. Adios!) direi: “Adios, Elvis, grazie di tutto e che Dio benedica anche te!”.

hurt
10-10-2006, 19:14
Nattydread, mi è inevitabile farti i complimenti per quello che hai scritto e come lo hai fatto!!!!! E' persino commovente !!!!!!!

Io ho già postato il mio primo incontro con Elvis, e per non essere ripetitiva, non lo posto nuovamente..... ma sappi che è successo tantissimi anni fa, quando tu non eri ancora nato.
Mi ha catturata quella volta e lo ha rifatto, causualmente e senza che io me ne rendessi conto, circa un anno e mezzo fa.
Come già scritto in un altro post, proprio oggi, rimpiango di non aver potuto far sì che, lui fosse la colonna sonora della mia vita, ma lo sarà senz'altro per tutto il resto di quella che mi rimane da vivere.

ForeverTheKing
10-10-2006, 20:12
Grazie mille per il tuo racconto!
E' successa anche a me la stessa cosa, tanto tempo fa (eccetto il giudizio negativo su di lui dato che di lui conoscevo solo il nome per sentito dire).:-\
Le nostre storie un po' si somigliano tutte...c'è stato un momento nelle nostre vite un cui, vedendo od ascoltando quest'uomo abbiamo capito che lo avremmo amato per sempre.
E penso che su di lui non si finisca mai di imparare...la passione, se è vera, può solo crescere giorno dopo giorno.. :-P

guitarman
11-10-2006, 07:37
grande natty,chiarissimo nel tuo racconto e nn preoccuparti di essere nuovo,è come stare a casa qui!!!!
anche io ho postato il mio primo incontro con elvis diverse volte,t dico in breve solo ke la mia passione è nata dal nulla,così,tutt'un tratto,nessuno in famiglia ha mai amato elvis,nessun disco o vhs,mai parlato di lui...poi mi capita un giorno di quasi 9 anni fa di restare incantato da alcuni frammenti del ttwii,suspicious minds e xsonalmente ha segnato il mio re-born,a 360°!!!!

MISSCLAWDY
11-10-2006, 11:16
Natty, il tuo racconto è veramente appassionante, e un po' ci ritroviamo tutti ; credo che quando parli per esempio di Unchained Melody visto in tv ti riferisci ad un programma di Gianni Minà andato in onda diversi anni fa, vero? Anche io vidi quel programma e , pur conoscendo già Elvis e ascoltando la sua musica di frequente, rimasi molto colpita da quell'immagine e decisi che ne volevo sapere di più sulla sua vita, non solo artistica, proprio su chi era veramente Elvis. Quella trasmissione mi fece scattare qualcosa , e ancora adesso la passione e l'amore per Elvis mi accompagna , anzi cresce sempre di più!!!!

tania
11-10-2006, 11:51
Complimenti! sono senza parole...

Neko
11-10-2006, 16:58
complimenti nattydread hai scritto in un modo magnifico
io cercavo qualcosa di diverso e Elvis era diverso poi il resto è venuto da sè

ciao

nattydread
11-10-2006, 17:34
Vorrei ringraziare tutti gli amici di questo splendido sito per le parole di apprezzamento che hanno avuto nei miei confronti, grazie a tutti per la splendida accoglienza! E' sorprendente osservare come il primo approccio con Elvis e la sua musica sia stato, per molti, una vera e propria folgorazione: una volta ascoltata, non si sarà mai più le stesse persone di prima!!!

Un caro saluto a tutti

nattydread
11-10-2006, 17:36
Natty, il tuo racconto è veramente appassionante, e un po' ci ritroviamo tutti ; credo che quando parli per esempio di Unchained Melody visto in tv ti riferisci ad un programma di Gianni Minà andato in onda diversi anni fa, vero? Anche io vidi quel programma e , pur conoscendo già Elvis e ascoltando la sua musica di frequente, rimasi molto colpita da quell'immagine e decisi che ne volevo sapere di più sulla sua vita, non solo artistica, proprio su chi era veramente Elvis. Quella trasmissione mi fece scattare qualcosa , e ancora adesso la passione e l'amore per Elvis mi accompagna , anzi cresce sempre di più!!!!

Non so dirti con precisione a quanto fa risale quell' episodio, penso, comunque, circa 20-25 anni fa. Si trattava, però di My Way, non Unchained Melody

ciao, alla prossima :-+:-+:-+

nattydread
11-10-2006, 17:37
Grazie mille per il tuo racconto!
E' successa anche a me la stessa cosa, tanto tempo fa (eccetto il giudizio negativo su di lui dato che di lui conoscevo solo il nome per sentito dire).:-\
Le nostre storie un po' si somigliano tutte...c'è stato un momento nelle nostre vite un cui, vedendo od ascoltando quest'uomo abbiamo capito che lo avremmo amato per sempre.
E penso che su di lui non si finisca mai di imparare...la passione, se è vera, può solo crescere giorno dopo giorno.. :-P


Ciao, desideravo rassicurarti che il mio primo giudizio su Elvis non è stato negativo, tutt' altro; la negatività, semmai traspariva dalle insinuazioni di bassa lega che imperversavano sui media all' epoca della sua scomparsa.
Dirò di più: sebbene al tempo avessi solo dieci anni, già sentivo che tanto accanimento era ingiustificato e fuori luogo. Elvis è ben altro!

ForeverTheKing
11-10-2006, 18:31
Scusami nattydread...:-( avevo capito male!!

I giudizi negativi su Elvis son all'oride del giorno...per non parlare delle varie caricature...tutta ignoranza e molte volte pura invidia, perchè a distanza di tanti anni i fans non sembrano diminuire!:)

nattydread
12-10-2006, 16:40
Scusami nattydread...:-( avevo capito male!!

I giudizi negativi su Elvis son all'oride del giorno...per non parlare delle varie caricature...tutta ignoranza e molte volte pura invidia, perchè a distanza di tanti anni i fans non sembrano diminuire!:)

No problem, no problem!!!:-+:-+:-+

Probabilemnte mi ero espresso poco chiaramente; infatti, rileggendo bene il mio intervento, si poteva interpretare anche così.

Condivido in pieno la tua osservazione: ignoranza e invidia fanno più danni della grandine!!!::))

ciao, alla prox

silvia
12-10-2006, 18:38
innanzitutto benvenuto a casa natty!!!
mi haI colpito molto con il tuo racconto, e devo dire che quando leggo in questo forum come questo GRANDE UOMO ci fa emozionare....:o :o mi vengono i brividi!!MI DICO: ACCIDENTI E' QUALCOSA CHE NON SI PUO SPIEGARE..... COME CI RITROVIAMO SUL SUO CAMMINO UNITI DALLO STESSO CUORE DALLE STESSE EMOZIONI ANCHE SE SPARSI IN QUESTA TERRA!!!!nessun artista al mondo è stato capace di tanto.......
tutto questo sarà ripetitivo, ma ..acciderbolina:) :) :) è qualcosa di staordinariamente unico .....oserei dire ..anche..come umana esperienza!







Innanzitutto saluto tutti in quanto novizio in questo sito!
Vorrei condividere con voi il cammino che mi ha portato ad appassionarmi al mondo di Elvis e penso che sarebbe interessante se ognuno condividesse le proprie esperienze.
Mi scuso in anticipo se sarò un po' prolisso e, soprattutto, se il tema è stato già trattato: spero che perdonerete questo eventuale errore d' inesperienza!!!

:):):)
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Elvis and me

Avevo da poco compiuto 10 anni quel 16 agosto 1977 ed ero in macchina coi miei genitori, in vacanza, quando la radio diede la notizia che Elvis aveva lasciato la scena di questo mondo, per entrare nella leggenda.
Di lui sapevo “solo” che era uno dei mostri sacri della musica, abituato ad associare, per sintagma, il suo nome all’ appellativo di Re del Rock, un po’ così, per sentito dire. Ricordo che i miei ne rimasero dispiaciuti, come se se ne fosse andato un vecchio amico che si conosce da sempre e che ci ha accompagnato fino a quel momento, ma anche con la consapevolezza, più o meno inconscia che prima o poi, ma forse più probabilmente “prima”, sarebbe accaduto l’ inevitabile.
Nei giorni seguenti i giornali erano ovviamente pieni di articoli sul triste e clamoroso evento, ma l’ impressione che ne trassi fin da subito fu quella dell’ ennesimo artista “maudit”, dedito a sesso, droga (nel suo caso anche cibo) e rock and roll alla stregua di Jim Morrison o di Jimi Hendrix. Nulla di più sbagliato, l’ avrei capito più avanti, ma, a tutt’ oggi, non riesco a dimenticare quella condanna di debosciato che strisciava neanche troppo larvatamente fra le righe di quei commenti a metà tra il moralistico e il compassionevole che facevano (non tanto) bella mostra di sé sulla stampa sciacalla.
Poi, come tutte le umane vicende, anche l’ immagine di Elvis svanì dalla ribalta mediatica, per ritornare ad affacciarsi alla mia attenzione diversi anni dopo, guardando in TV un brano di un concerto live in cui un uomo che appariva stanco, oltremodo appesantito ed abbondantemente sudato, cantava, ispirato, le note di “My way”, avvolto in un abito che sarebbe stato improponibile per chiunque altro, ma che indosso a lui stava come un manto regale. E la stessa canzone gli calzava a pennello, quasi come un commiato ed un testamento. Regale anch’ esso, perché questo è l’ aggettivo che mi suggeriva quella scena che ad altri occhi più cinici avrebbe potuto sembrare perfino decadente.
Seguì, a distanza di qualche anno, l’ acquisto di una musicassetta in offerta della serie “I più grandi successi di…”; si trattava di una raccolta relativa agli anni ’60 in edizione economica, così come potevo permettermi coi miei risparmi di “pischello”. In realtà il bello doveva ancora venire. E doveva accadere a distanza di molti anni: siamo in tempi recenti. Mi cadde l’ occhio sulla riedizione del concerto delle Hawaii in CD e da lì in poi è stato un crescendo continuo: From Elvis in Memphis, 50.000.000 Elvis fans..., Elvis Gospel, Moody Blue, il raro “semibootleg” Elvis in Alabama, On Stage, il cofanetto Walk a mile in my shoes, i DVD That’ s the way it is, Elvis comeback 68 e Aloha from Hawaii. E chissà cos’ altro ancora in futuro. Si potrebbe dire: “stregato” o, meglio, “folgorato” da Elvis. E’ sua la musica che mi accompagna ovunque, nelle cuffiette del mio ipod negli spostamenti da e per il luogo di lavoro come nell’ abitacolo dell’ automobile, aiutandomi a non essere stressato per le incombenze quotidiane o per il traffico snervante, ora commuovendomi, ora esaltandomi, spesso spingendomi a cantare. Ci sono, in particolare due brani che in auto sento sempre due volte, una cantandoci sopra, una in religioso silenzio: Hurt e Can’ t help fallin’ in love. Non chiedetemi perché.
Elvis, come se fosse un novello Orfeo, riesce ad ammansire le “belve” dei miei malumori, tristezze e momenti “no”. Quella regalità di cui parlavamo prima riesce ancora a far vibrare le corde dell’ animo con la sua voce, specialmente quella profonda e spesso malinconica del periodo dei “seventies”, quello che preferisco, in quanto lo percepisco più vicino, sia temporalmente che per sensibilità.



Immaginando di poter rispondere alle celeberrime parole di commiato di Elvis (Until we meet again, may God bless you. Adios!) direi: “Adios, Elvis, grazie di tutto e che Dio benedica anche te!”.

silvia
12-10-2006, 18:46
scusa natty..
mi è venuta in mente una cosa...dato che sei da poco con noi NON PUOI MANCARE ALL'ELVIS DINNER CHE STIAMO ORGANIZZANDO A ROMA!!!!!!!!!!:) :) :) :) :) :)

MISSCLAWDY
12-10-2006, 20:42
Vero Natty, ci devi essere!!!!:-+ :-+ :-+