Visualizza Versione Completa : Qual'e' Il Vero Elvis?
Oggi parlando con un mio amico, anche lui fan di Elvis e che sta leggendo la biografia di Guralnick mi diceva che non riesce a capire qual’era il vero Elvis.
Era quello esuberante, generoso, simpatico, dolce e con tanta voglia di essere felice e rendere felici gli altri oppure era quella persona sempre esagerata nel bene e nel male, che viene dipinta principalmente come donnaiolo, arrogante, pericoloso per gli altri, ossessivamente dipendente da farmaci a tal punto da morirne, permettendo ai posteri di dare un’immagine di lui, così defraudante?
E’ una domanda che, molte volte, mi sono posta anche io ed è proprio per darmi una risposta, che continuamente cerco testimonianze diverse da quelle che si conoscono. Sono sempre alla ricerca di quel qualcosa che mi possa far capire meglio questo, per me immenso, essere umano.
La risposta che ho dato al mio amico (in quanto è quello che penso veramente), è stata che Elvis Presley da giovane adolescente povero, trovandosi improvvisamente famoso e troppo pieno di soldi, mai avrebbe potuto capire quale fosse il significato della parola limite.
Secondo me, Elvis che conosceva solo la povertà e il sacrificio, quello stesso Elvis che a 10 anni aiuta economicamente la famiglia, distribuendo latte e giornali o che a 13 fa la maschera al cinema, addormentandosi poi in classe, con il raggiungimento della fama e della ricchezza, senza nemmeno rendersene conto, si è creato il personaggio che gli altri volevano fosse, ad iniziare dai suoi amici e dal suo manager.
E quando rimaneva da solo con se stesso, aveva davanti a sé il suo grillo parlante: quel bambino a cui sua madre aveva insegnato i veri valori della vita. E le due figure non riuscivano a combaciare.
Credo che questo sia stato uno dei più grandi tormenti di Elvis Presley, tormento che lo ha portato a soffrire di enormi sensi di colpa, sentendosi responsabile prima della morte di sua madre e poi della perdita della famiglia. Due eventi ai quali non poteva rimediare, perché realizzati con il senno di poi.
Peccato che chi gli stava intorno non ha mai voluto vedere e capire, perché la posta in gioco era troppo alta.
Quasi sempre i sensi di colpa fanno fare un errore dietro l’altro, fanno scegliere le persone sbagliate da avere intorno e sulle quali riporre fiducia, fanno fare regali per comprare l’amore degli altri, ma soprattutto distruggono l’autostima.
La sua totale mancanza di autostima, l’ha portato ad aver PAURA di sè stesso, degli altri e della vita.
Secondo me, la sua solitudine interiore e la paura di vivere, inconsciamente lo hanno portato a rendere la sua vita una corsa folle che non gli desse il tempo di pensare e/o riflettere su cosa era più giusto per se stesso.
Oggi, anche il peggiore delitto, viene studiato con la psicanalisi, per capire cosa ha spinto l’assassino a compiere il massacro di una famiglia.
Per Elvis invece non c’è via di scampo, Elvis non ha attenuanti, chi lo difende racconta solo fandonie e chi ascolta le difese è perchè se la racconta o si mette il prosciutto davanti agli occhi. Elvis era così è basta!
No signori, non funziona così!
Elvis Presley era un uomo semplice, genuino, spontaneo e in quanto tale sapeva amare, ma non gli è mai stato chiaro fino a che punto gli altri lo amassero perché era Elvis Presley, o semplicemente Elvis.
Ecco perché ha sempre rimpianto sua madre. Non perchè, come si racconta, le era morbosamente legato, ma semplicemente perché a lei, Elvis avrebbe potuto spiegare questi stati d’animo e lei avrebbe avuto la medicina giusta: 50.000 di pillole di AMORE PULITO. Perché queste erano le uniche pillole di cui lui aveva bisogno veramente, comequalsiasi essere umano.
Elvis aveva bisogno di urlare questi sentimenti, di smettere di aver paura, di essere sicuro di essere amato per quello che era, non per quello che gli altri volevano che fosse. Ecco perchè amava i suoi fans.
Ecco cosa possiamo fare noi, per farlo stare meglio: dargli questo amore PULITO di cui ha avuto tanto bisogno!!
wonderofyou
26-11-2007, 21:14
Hurt, sei una persona dalla sensibilità infinita e con grande saggezza di vita. Grazie per aiutarci a capire questo universo misterioso che è Elvis ogni giorno di più!!!:xmas_icon_biggrin:
deliziosa
26-11-2007, 21:52
E quando rimaneva da solo con se stesso, aveva davanti a sé il suo grillo parlante: quel bambino a cui sua madre aveva insegnato i veri valori della vita.
Secondo me, con la sua solitudine interiore e la paura di vivere, inconsciamente lo hanno portato a rendere la sua vita la sua vita una corsa folle che non gli desse il tempo di pensare e/o riflettere su cosa era più giusto per se stesso.
Elvis Presley era un uomo semplice, genuino, spontaneo e in quanto tale sapeva amare, ma non gli è mai stato chiaro fino a che punto gli altri lo amassero perché era Elvis Presley, o semplicemente Elvis.
Ecco perché ha sempre rimpianto sua madre. Non perchè, come si racconta, le era morbosamente legato, ma semplicemente perché a lei, Elvis avrebbe potuto spiegare questi stati d’animo e lei avrebbe avuto la medicina giusta: 50.000 di pillole di AMORE PULITO. Perché queste erano le uniche pillole di cui lui aveva bisogno veramente, comequalsiasi essere umano.
Elvis aveva bisogno di urlare questi sentimenti, di smettere di aver paura, di essere sicuro di essere amato per quello che era, non per quello che gli altri volevano che fosse. Ecco perchè amava i suoi fans.
Ecco cosa possiamo fare noi, per farlo stare meglio: dargli questo amore PULITO di cui ha avuto tanto bisogno!!
Cara Hurt...GRAZIE!!! Hai ragione...dobbiamo dargli quell'amore pulito e gratuito di cui aveva tanto bisogno...ti ringrazio per aver aperto il tuo cuore e di aver tirato fuori quelle parole che hai nel profondo del tuo cuore...è importante questo...è importante per te stessa...per noi e sicuramente per Elvis...perché troppo poco o forse mai ci si è resi conto che dietro quegli occhialoni sfavillanti c'erano occhi che spesso piangevano...che sotto quei meravigliosi e variopinti jumpsuits c'era un cuore che batteva forte...che anche con i suoi unici e bellissimi sorrisi voleva dirci "Ciao sono così...sono Elvis"...che la notte nel suo letto prima di addormentarsi aveva ancora sogni da fare e in cui sperare propiro come noi...come tutti noi...
Hai ragione Hurt...dobbiamo dare ad Elvis proprio quell'amore pulito... genuino e generoso proprio come il suo cuore...http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge743.gif
GRAZIE HURT!!!!!:-brav:-brav
Ti ringrazio perchè col tuo immenso e continuo lavoro di ricerca e di elaborazione riesci a darci anche l'altra parte della medaglia "l'uomo Elvis" l'Elvis vero che nessuno conosce....
è vero l'amore di un genitore è l'unico amore sincero che non vuole in cambio nulla e che non finisce mai....io non sono genitore sono figlia, ma ho avuto la fortuna di avere due genitori meravigliosi....
hai ragione Elvis poteva essere se stesso solo con Gladys (pronuncia con la A!!!!) sono d'accordissimo con te!!E sono convinta che se lei non fosse morta TUTTO sarebe stato diverso!!!!
perlanera
27-11-2007, 11:30
[quote=tania;sono convinta che se lei non fosse morta TUTTO sarebe stato diverso!!!![/quote]
io sono un genitore, e hai ragione tu quando dici ke se gladys fosse stata viva tutto sarebbe stato diverso, perchè una mamma sà quando c'è qualcosa ke nn và, una mamma capisce i tormenti di un figlio solo guardandolo negl'occhi, sicuramente se gladys fosse stata viva, avrebbe guardato elvis, e solo lei avrebbe avuto la fermezza di dirgli di prendersi una pausa e curarsi.
perchè secondo me L'AMORE PULITO DI UNA MAMMA, come ha detto dolcemente hurt, fà davvero miracoli.
Clint Reno
27-11-2007, 14:20
La risposta te la sei già data, è tutto qui!!! ;)
Hai detto cose sacrosante!!!
Oggi parlando con un mio amico, anche lui fan di Elvis e che sta leggendo la biografia di Guralnick mi diceva che non riesce a capire qual’era il vero Elvis.
Era quello esuberante, generoso, simpatico, dolce e con tanta voglia di essere felice e rendere felici gli altri oppure era quella persona sempre esagerata nel bene e nel male, che viene dipinta principalmente come donnaiolo, arrogante, pericoloso per gli altri, ossessivamente dipendente da farmaci a tal punto da morirne, permettendo ai posteri di dare un’immagine di lui, così defraudante?
E’ una domanda che, molte volte, mi sono posta anche io ed è proprio per darmi una risposta, che continuamente cerco testimonianze diverse da quelle che si conoscono. Sono sempre alla ricerca di quel qualcosa che mi possa far capire meglio questo, per me immenso, essere umano.
La risposta che ho dato al mio amico (in quanto è quello che penso veramente), è stata che Elvis Presley da giovane adolescente povero, trovandosi improvvisamente famoso e troppo pieno di soldi, mai avrebbe potuto capire quale fosse il significato della parola limite.
Secondo me, Elvis che conosceva solo la povertà e il sacrificio, quello stesso Elvis che a 10 anni aiuta economicamente la famiglia, distribuendo latte e giornali o che a 13 fa la maschera al cinema, addormentandosi poi in classe, con il raggiungimento della fama e della ricchezza, senza nemmeno rendersene conto, si è creato il personaggio che gli altri volevano fosse, ad iniziare dai suoi amici e dal suo manager.
E quando rimaneva da solo con se stesso, aveva davanti a sé il suo grillo parlante: quel bambino a cui sua madre aveva insegnato i veri valori della vita. E le due figure non riuscivano a combaciare.
Credo che questo sia stato uno dei più grandi tormenti di Elvis Presley, tormento che lo ha portato a soffrire di enormi sensi di colpa, sentendosi responsabile prima della morte di sua madre e poi della perdita della famiglia. Due eventi ai quali non poteva rimediare, perché realizzati con il senno di poi.
Peccato che chi gli stava intorno non ha mai voluto vedere e capire, perché la posta in gioco era troppo alta.
Quasi sempre i sensi di colpa fanno fare un errore dietro l’altro, fanno scegliere le persone sbagliate da avere intorno e sulle quali riporre fiducia, fanno fare regali per comprare l’amore degli altri, ma soprattutto distruggono l’autostima.
La sua totale mancanza di autostima, l’ha portato ad aver PAURA di sè stesso, degli altri e della vita.
Secondo me, la sua solitudine interiore e la paura di vivere, inconsciamente lo hanno portato a rendere la sua vita una corsa folle che non gli desse il tempo di pensare e/o riflettere su cosa era più giusto per se stesso.
Oggi, anche il peggiore delitto, viene studiato con la psicanalisi, per capire cosa ha spinto l’assassino a compiere il massacro di una famiglia.
Per Elvis invece non c’è via di scampo, Elvis non ha attenuanti, chi lo difende racconta solo fandonie e chi ascolta le difese è perchè se la racconta o si mette il prosciutto davanti agli occhi. Elvis era così è basta!
No signori, non funziona così!
Elvis Presley era un uomo semplice, genuino, spontaneo e in quanto tale sapeva amare, ma non gli è mai stato chiaro fino a che punto gli altri lo amassero perché era Elvis Presley, o semplicemente Elvis.
Ecco perché ha sempre rimpianto sua madre. Non perchè, come si racconta, le era morbosamente legato, ma semplicemente perché a lei, Elvis avrebbe potuto spiegare questi stati d’animo e lei avrebbe avuto la medicina giusta: 50.000 di pillole di AMORE PULITO. Perché queste erano le uniche pillole di cui lui aveva bisogno veramente, comequalsiasi essere umano.
Elvis aveva bisogno di urlare questi sentimenti, di smettere di aver paura, di essere sicuro di essere amato per quello che era, non per quello che gli altri volevano che fosse. Ecco perchè amava i suoi fans.
Ecco cosa possiamo fare noi, per farlo stare meglio: dargli questo amore PULITO di cui ha avuto tanto bisogno!!
Oggi parlando con un mio amico, anche lui fan di Elvis e che sta leggendo la biografia di Guralnick mi diceva che non riesce a capire qual’era il vero Elvis.
Era quello esuberante, generoso, simpatico, dolce e con tanta voglia di essere felice e rendere felici gli altri oppure era quella persona sempre esagerata nel bene e nel male, che viene dipinta principalmente come donnaiolo, arrogante, pericoloso per gli altri, ossessivamente dipendente da farmaci a tal punto da morirne, permettendo ai posteri di dare un’immagine di lui, così defraudante?
E’ una domanda che, molte volte, mi sono posta anche io ed è proprio per darmi una risposta, che continuamente cerco testimonianze diverse da quelle che si conoscono. Sono sempre alla ricerca di quel qualcosa che mi possa far capire meglio questo, per me immenso, essere umano.
La risposta che ho dato al mio amico (in quanto è quello che penso veramente), è stata che Elvis Presley da giovane adolescente povero, trovandosi improvvisamente famoso e troppo pieno di soldi, mai avrebbe potuto capire quale fosse il significato della parola limite.
Secondo me, Elvis che conosceva solo la povertà e il sacrificio, quello stesso Elvis che a 10 anni aiuta economicamente la famiglia, distribuendo latte e giornali o che a 13 fa la maschera al cinema, addormentandosi poi in classe, con il raggiungimento della fama e della ricchezza, senza nemmeno rendersene conto, si è creato il personaggio che gli altri volevano fosse, ad iniziare dai suoi amici e dal suo manager.
E quando rimaneva da solo con se stesso, aveva davanti a sé il suo grillo parlante: quel bambino a cui sua madre aveva insegnato i veri valori della vita. E le due figure non riuscivano a combaciare.
Credo che questo sia stato uno dei più grandi tormenti di Elvis Presley, tormento che lo ha portato a soffrire di enormi sensi di colpa, sentendosi responsabile prima della morte di sua madre e poi della perdita della famiglia. Due eventi ai quali non poteva rimediare, perché realizzati con il senno di poi.
Peccato che chi gli stava intorno non ha mai voluto vedere e capire, perché la posta in gioco era troppo alta.
Quasi sempre i sensi di colpa fanno fare un errore dietro l’altro, fanno scegliere le persone sbagliate da avere intorno e sulle quali riporre fiducia, fanno fare regali per comprare l’amore degli altri, ma soprattutto distruggono l’autostima.
La sua totale mancanza di autostima, l’ha portato ad aver PAURA di sè stesso, degli altri e della vita.
Secondo me, la sua solitudine interiore e la paura di vivere, inconsciamente lo hanno portato a rendere la sua vita una corsa folle che non gli desse il tempo di pensare e/o riflettere su cosa era più giusto per se stesso.
Oggi, anche il peggiore delitto, viene studiato con la psicanalisi, per capire cosa ha spinto l’assassino a compiere il massacro di una famiglia.
Per Elvis invece non c’è via di scampo, Elvis non ha attenuanti, chi lo difende racconta solo fandonie e chi ascolta le difese è perchè se la racconta o si mette il prosciutto davanti agli occhi. Elvis era così è basta!
No signori, non funziona così!
Elvis Presley era un uomo semplice, genuino, spontaneo e in quanto tale sapeva amare, ma non gli è mai stato chiaro fino a che punto gli altri lo amassero perché era Elvis Presley, o semplicemente Elvis.
Ecco perché ha sempre rimpianto sua madre. Non perchè, come si racconta, le era morbosamente legato, ma semplicemente perché a lei, Elvis avrebbe potuto spiegare questi stati d’animo e lei avrebbe avuto la medicina giusta: 50.000 di pillole di AMORE PULITO. Perché queste erano le uniche pillole di cui lui aveva bisogno veramente, comequalsiasi essere umano.
Elvis aveva bisogno di urlare questi sentimenti, di smettere di aver paura, di essere sicuro di essere amato per quello che era, non per quello che gli altri volevano che fosse. Ecco perchè amava i suoi fans.
Ecco cosa possiamo fare noi, per farlo stare meglio: dargli questo amore PULITO di cui ha avuto tanto bisogno!!
Questo è un pezzo scritto in modo straordinario.
Però non avremo mai la controprova che se sua madre fosse rimasta in vita sarebbe cambiato qualcosa,come non avremo mai la controprova di tante altre cose della vita di Elvis,(purtroppo).
Una cosa è invece chiara e lampante, l'amore che noi fans abbiamo nei suoi confronti.
:-ge
Lesterlong
20-01-2008, 19:17
non ho parole grazie per la tua dolcezza nel spiegare :-am3
questa frase ne dice piu di una :
E quando rimaneva da solo con se stesso, aveva davanti a sé il suo grillo parlante: quel bambino a cui sua madre aveva insegnato i veri valori della vita. E le due figure non riuscivano a combaciare.
e una delle frasi piu belle che io abbia mai letto
Ringrazio tutti per aver capito come la penso e come vivo il nostro mito.
E' molto bello poter condividere i miei pensieri con voi. Grazie ancora!:-bac
Rileggendo questo "pezzo" lo reputo veramente stupendo,e bello leggere ma rileggere è ancora più bello.
Sappiamo tutti come è andata la storia,sicuramente quello che tutti non sanno è di quanto amore avesse bisogno Elvis,rimasto stritolato nelle vicende della sua vita privata,e dalla mancanza di certezze che lui aveva da bambino.
Ma perchè Elvis si sentiva bene quando era sul palco?
Si sentiva amato dai fans e giustamente lo era,ma una volta sceso dal palco, la luce si spegneva poco alla volta, fino al concerto successivo.
Uomo Tigre
07-02-2008, 20:53
Per me non c'è un vero Elvis ma soltanto Elvis,mi spiego.
Le due fasi di Elvis da ragazzo a quello che possiamo dire della decadenza fanno parte entrambe della stessa persona,sarà ricordato per l'una e per l'altra parte di se stesso,quelle due parti che noi conosciamo bene ma non riesco a dire il vero Elvis è il ragazzo che ha soli vent'anni ha scalato la vetta del successo o viceversa,Elvis è Elvis.:-\
Grazie Hurt...pezzo Bellissimo E Pieno Di Verita'...dolcezza..
C'e' Anche Tutto L'amore Che Abbiamo Per Quest'uomo!! Capire, amare saper dire le cose come stanno.. in tutto dalle Sue Virtu' Alle Sue Paure Ai Suoi Difetti..
Tutto quel mondo che lo circondava...sbagliato egoista interessato...privo di affetti veri come quello di sua madre..mancava chi veramente si metteva li a capirlo...a sorreggerlo o a spronarlo..
Lo Rileggo Con Calma E Poi Rifletto Ancora!!
AEMILIANVS
13-02-2008, 16:40
complimenti hurt è come se mi avessi letto in testa quello che penso di elvis...e mi piace pensare (magari sbagliando) che il vero elvis fosse quello sul palco perche li " E' " il Re sempliicemente sapeva che a noi, i suoi ammiratori, sarebbe piaciuto cmq e quindi si dimostrava per quello che era un giocherellone una persona che amava sorridere anche di se stesso...verso i suoi fun è sempre stato disponibile, anche durante i concerti; vi sfido a trovare un altro artista del suo calibro (e gia qui c'è la sfida) che si comporta come lui sul palcoscenico...su you tube ci sono molti video di elvis che ride dei suoi errori o che scimmiotta le sue canzoni...ecco io credo che il vero elvis...o per lo meno quello che avrebbe voluto sempre essere...fosse questo...spensierato con una famiglia d'oro e la sua piu grande passione...la musica
Le due fasi di Elvis da ragazzo a quello che possiamo dire della decadenza.
Non esiste decadenza per quanto riguarda Elvis,neppure nel suo ultimo periodo di vita.
Elvis non è un santo,ma le condizioni che hanno portato alla sua triste fine sono risapute,condivisibili o meno.
bfortini
20-03-2008, 23:27
Grazie hurt , perchè cerchi la verità in tutti gli angoli e questo ci aiuta a capire meglio , come dici tu , questo immenso essere umano ! io penso che non ci sia un "vero Elvis " in ognuno di noi c'è un lato oscuro , che viene fuori quando non si riescono a gestire le frustrazioni ,le disgrazie e tutto ciò che di brutto ci può succedere nella vita , e credo anch'io che se sua mamma fosse rimasta con lui avrebbe saputo tenerlo fuori dai guai , ma conunque Elvis era la persona generosa , semplice , divertente , adorabile e adorata che tutti noi sappiamo, il fatto che negli ultimi tempi a causa di tutto quanto messo insieme fosse a vilte scontroso triste e spento non si può dire che c'era un altro Elvis , chiunque dovendo sopportare dolore fisico , depressione , frustrazione , ritmi di lavoro impossibili, e tutto condito con una buona dose di farmaci , non avrebbe più il sorriso sulle labbra e la battuta sempre pronta ,ma Elvis è sempre stato e sarà sempre il nostro adorato Elvis . Però una cosa me la sono chiesta a proposito del discorso dei genitori , è vero che la sua mamma non c'era più , ma un papà ce l'aveva ancora , secondo voi perchè non è mai riuscito lui in quello che noi diciamo avrebbe fatto sua mamma se fosse stata viva ?:?
ma un papà ce l'aveva ancora , secondo voi perchè non è mai riuscito lui in quello che noi diciamo avrebbe fatto sua mamma se fosse stata viva ?:?
Vernon voleva bene a suo figlio, non c'è dubbio, ma viveva con il terrore di tornare povero e anche vedeva in Parker, il genio che li aveva fatti diventare ricchi.
Inoltre Elvis si è sentito tradito da suo padre quando, a pochi mesi, dalla morte di Gladys, ha sposato Dee Stanley.
Secondo me Vernon era il classico brav'uomo, ma molto debole di carattere. Poi la sua voglia di lavorare è sempre stata piuttosto scarsa.
bfortini
21-03-2008, 15:43
Vernon voleva bene a suo figlio, non c'è dubbio, ma viveva con il terrore di tornare povero e anche vedeva in Parker, il genio che li aveva fatti diventare ricchi.
Inoltre Elvis si è sentito tradito da suo padre quando, a pochi mesi, dalla morte di Gladys, ha sposato Dee Stanley.
Secondo me Vernon era il classico brav'uomo, ma molto debole di carattere. Poi la sua voglia di lavorare è sempre stata piuttosto scarsa.
Questo non lo sapevo ! non ha certo perso tempo se si è risposato quasi subilto ! comunque non voglio dire che non volesse bene ad Elvis , era suo figlio ci mancherebbe gki voleva bene senz'altro , mi chiedevo solo, io che non sono genitore , come si fa a guardare il proprio figli autodistruggersi e non fare nulla , ma forse hai ragione tu magari aveva solo un carattere troppo debole per poter far qualcosa ! Peccato però!:-ex
era suo figlio ci mancherebbe gki voleva bene senz'altro , mi chiedevo solo, io che non sono genitore , come si fa a guardare il proprio figli autodistruggersi e non fare nulla , ma forse hai ragione tu magari aveva solo un carattere troppo debole per poter far qualcosa ! Peccato però!:-ex
Si volevano MOLTO bene..... su questo non ci piove!
Vernon ha provato a far capire a suo figlio che stava esagerando con le pillole, ma non si può negare che Elvis avesse un carattere notevolmente forte e non permetteva facilmente che gli si facessero osservazioni. O forse, come spesso succede, avrebbe ascoltato qualora le cose gli fossero state dette in un certo modo. Ad esempio sia Jerry Schilling che Larry Geller ci sapevano fare con lui. Non dico che li ascoltasse, ma almeno ci rifletteva e comunque Elvis non era il tipo da portare rancore.
Il fatto è che, inconsciamente, tutti ritenevano Elvis "immortale" e la sua morte è stata un'amara sorpresa sia per Vernon che per tutti gli altri.
bfortini
21-03-2008, 20:21
Si volevano MOLTO bene..... su questo non ci piove!
Vernon ha provato a far capire a suo figlio che stava esagerando con le pillole, ma non si può negare che Elvis avesse un carattere notevolmente forte e non permetteva facilmente che gli si facessero osservazioni. O forse, come spesso succede, avrebbe ascoltato qualora le cose gli fossero state dette in un certo modo. Ad esempio sia Jerry Schilling che Larry Geller ci sapevano fare con lui. Non dico che li ascoltasse, ma almeno ci rifletteva e comunque Elvis non era il tipo da portare rancore.
Il fatto è che, inconsciamente, tutti ritenevano Elvis "immortale" e la sua morte è stata un'amara sorpresa sia per Vernon che per tutti gli altri.
Se Elvis aveva un carattere così forte con tutti e non si lasciava convincere facilmente , perchè ha permesso al colonnello di fare il buono e il cattivo tempo? è davvero possibile che fosse così convinto che il merito del proprio successo fosse solo di Parker? tu cosa ne pensi ? scusami ma io sono davvero avvelenata su questo punto :-D:-D:-D
Se Elvis aveva un carattere così forte con tutti e non si lasciava convincere facilmente , perchè ha permesso al colonnello di fare il buono e il cattivo tempo? è davvero possibile che fosse così convinto che il merito del proprio successo fosse solo di Parker? tu cosa ne pensi ? scusami ma io sono davvero avvelenata su questo punto :-D:-D:-D
Lo so che può apparire contradditorio e assurdo, ma nei confronti di Parker, Elvis aveva uno "spirito" di sottomissione e di enorme gratitudine per averlo fatto arrivare al successo.
In "difesa" di Elvis, però, va detto che Parker conosceva molto bene i punti deboli sia di Elvis che di Vernon e ne ha adeguatamente approffittato.
Per dirla in poche parole Parker era una persona subdola, astuta e calcolatrice, al contrario Elvis era ingenuo, in buona fede e senza nessuna predisposizione per gli affari, quindi per Parker era facile avere il sopravvento su Elvis, su Vernon e su chiunque.
bfortini
21-03-2008, 21:48
Lo so che può apparire contradditorio e assurdo, ma nei confronti di Parker, Elvis aveva uno "spirito" di sottomissione e di enorme gratitudine per averlo fatto arrivare al successo.
In "difesa" di Elvis, però, va detto che Parker conosceva molto bene i punti deboli sia di Elvis che di Vernon e ne ha adeguatamente approffittato.
Per dirla in poche parole Parker era una persona subdola, astuta e calcolatrice, al contrario Elvis era ingenuo, in buona fede e senza nessuna predisposizione per gli affari, quindi per Parker era facile avere il sopravvento su Elvis, su Vernon e su chiunque.
Hai proprio ragione, e mi fa venire una rabbia che ci possano essere persone così schifose a questo mondo !!!:-D:diavolo::-pib:-pib:-pib
Giòprovato
18-05-2008, 01:09
A volte mi chiedo:
Ma Lui non aveva veri amici che gli illuminassero la mente? È vero quel che dite di Parker, come si può arrivare a tanto?
Ed il suo Dottore? Perchè si faceva ricoverare ogni anno per ca....3 settimane in Ospedale? vi era qualcosa sotto?
Vi sono mltissimi lati oscuri della sua vita!!!TRoppi!!!
Chi gli era sempre attorno cosa faceva per LUI?
dopotutto forse, sarebbe bastato una cura di disintossicamento e sicuramente non sarebbe deceduto!
LUI che ha fatto tanto per tanti e per Tutti!!!
Giòprovato
Gioprovato....io ho i tuoi stessi dilemmi....penso k parker sia stato orrendo nei confronti di Elvis, nel suo ultimo periodo...e penso anke che ci siano troppi xke da risolvere ancora... ma io mi chiedo???
Il colonnello un minimo di cuore buon senso ce l'aveva????
Lesterlong
20-05-2008, 18:24
A volte mi chiedo:
Ma Lui non aveva veri amici che gli illuminassero la mente? È vero quel che dite di Parker, come si può arrivare a tanto?
Ed il suo Dottore? Perchè si faceva ricoverare ogni anno per ca....3 settimane in Ospedale? vi era qualcosa sotto?
Vi sono mltissimi lati oscuri della sua vita!!!TRoppi!!!
Chi gli era sempre attorno cosa faceva per LUI?
dopotutto forse, sarebbe bastato una cura di disintossicamento e sicuramente non sarebbe deceduto!
LUI che ha fatto tanto per tanti e per Tutti!!!
Giòprovato
concordo pienamente con te , ma lo sai che se nella vita sei troppo buono te lo prendi sempe in c... è duro ma è cosi:-pib. Era troppo generoso e di cuore , ripsettava molto gl'altri e aiutava a chi era nel bisogno senza mai guardare i suoi propri interessi.
Sapete Ultimamente abbiamo parlato spesso in chat del colonnello... Sono arrivata ad una sola conclusione... Che si è stato bravo a fare il suo lavoro xke ha mandato Elvis a diventare appunto il nostro Re... ma che sia stata piu per egoismo che per altro!!!
Lui voleva il successo quanto Elvis e voleva i soldi... vedeva davanti a lui soltanto dei gran bigliettoni verdi e nient'altro!!!
Quando Elvis era malato, mi ricordo di aver letto una recensione di qualcuno su internet
, nn ricordo adesso di chi, l'ho inserita anche sul mio blog, di un episodio successo, dove Elvis si sentiva male, molto male nella sua stanza d'albergo...
Un suo musicista gli avrebbe detto al colonnello di lasciarlo stare almeno x un po... ma il colonello avrebbe risposto che non gli interessava la sua salute, ma che facesse il suo concerto dopo, quindi sposto il suo amico dalla porta ed andò da Elvis a dirgli che si doveva fare il concerto!!!!
Ma secondo voi sono ragionamenti di una mente sana???
Secondo me è solo e semplice egoismo.... E sopratutto mancanza di cuore....
Lui poi alla fine lo ha fatto il suo concerto... non so in quali condizioni xke purtroppo non so quale sia il concerto... ma forse è meglio cosi.... xke io non riesco nemmeno a guardare il concerto di Giugno del 77°.... Mi viene il magone.....e dopo scoppio a piangere....
Ma un po di rispetto x le persone non gli e lo ha insegnato Elvis al colonnello???
perlanera
23-05-2008, 18:05
A volte mi chiedo:
Ma Lui non aveva veri amici che gli illuminassero la mente? È vero quel che dite di Parker, come si può arrivare a tanto?
Ed il suo Dottore? Perchè si faceva ricoverare ogni anno per ca....3 settimane in Ospedale? vi era qualcosa sotto?
Vi sono mltissimi lati oscuri della sua vita!!!TRoppi!!!
Chi gli era sempre attorno cosa faceva per LUI?
dopotutto forse, sarebbe bastato una cura di disintossicamento e sicuramente non sarebbe deceduto!
LUI che ha fatto tanto per tanti e per Tutti!!!
Giòprovato
Purtroppo gli amici che aveva Elvis, avevano soprattutto gli occhi illuminati dal colore dei dollari...
E quelli che gli hanno detto di curarsi hanno scelto il modo sbagliato di farlo, scrivendo un libro...
La cosa che più premeva loro in quel libro era solo sp******re Elvis per fare soldi..
Penso che per Elvis, ci voleva qualcuno con i cosiddetti "attributi", e trascinarlo in una clinica..specie quando lui negava anche a se stesso che c'era qualcosa che nn andava...
Purtroppo gli amici che aveva Elvis, avevano soprattutto gli occhi illuminati dal colore dei dollari...
E quelli che gli hanno detto di curarsi hanno scelto il modo sbagliato di farlo, scrivendo un libro...
La cosa che più premeva loro in quel libro era solo sp******re Elvis per fare soldi..
Penso che per Elvis, ci voleva qualcuno con i cosiddetti "attributi", e trascinarlo in una clinica..specie quando lui negava anche a se stesso che c'era qualcosa che nn andava...
Concordo Perlina:-zx:-zx:-zx
Il vero Elvis era quell'uomo/ragazzo che scherzava sempre con tutti, giocava, amava cantare e dare tutto cio che aveva alle persone che amava, i suoi fan, i suoi amici i suoi famigliari. Era un uomo solare pieno di emozioni, sensazioni, che chi era vicino a lui non interessava, e si sentiva solo, quando aveva bisogno di parlare con qualcuno non l'aveva...
E non sapeva a chi rivolgersi...ma era talmente gentile, talmente generoso che senza pur volerlo l'han preso in giro in molti....
(qst cose le ho ripetute milioni di volte......scusate....)
henry3bel
26-05-2008, 14:01
Il vero Elvis era quell'uomo/ragazzo che scherzava sempre con tutti, giocava, amava cantare e dare tutto cio che aveva alle persone che amava, i suoi fan, i suoi amici i suoi famigliari. Era un uomo solare pieno di emozioni, sensazioni, che chi era vicino a lui non interessava, e si sentiva solo, quando aveva bisogno di parlare con qualcuno non l'aveva...
E non sapeva a chi rivolgersi...ma era talmente gentile, talmente generoso che senza pur volerlo l'han preso in giro in molti....
(qst cose le ho ripetute milioni di volte......scusate....)
ahahahahahahahahahahah fortissima vallys!!!pero' ho capito il tuo discorso......beh,hai ragione......:-+
ahahahahahahahahahahah fortissima vallys!!!pero' ho capito il tuo discorso......beh,hai ragione......:-+
Grazie Henryyyyy.....:-brav:-brav:-bravkiss:-bac:-bac:-bac:-ge:-ge:-ge:-ge
deliziosa
26-05-2008, 14:46
Il vero Elvis era quell'uomo/ragazzo che scherzava sempre con tutti, giocava, amava cantare e dare tutto cio che aveva alle persone che amava, i suoi fan, i suoi amici i suoi famigliari. Era un uomo solare pieno di emozioni, sensazioni, che chi era vicino a lui non interessava, e si sentiva solo, quando aveva bisogno di parlare con qualcuno non l'aveva...
E non sapeva a chi rivolgersi...ma era talmente gentile, talmente generoso che senza pur volerlo l'han preso in giro in molti....
(qst cose le ho ripetute milioni di volte......scusate....)
Vallys che bel pensiero! Sì! Anch'io la penso così!
Hai dato una descrizione di Elvis per me proprio ok!
Sì Elvis era una gran BELLA persona! e manca a tutti!!!
(non ti preoccupare per me puoi ripetere queste dolcissime parole all'infinito...è come sentire una meravigliosa canzone di Elvis 1000 volte...non stancano mai!!!)
Ciao!:-brav:-ge
rosannasnowbird
26-05-2008, 15:13
Anch'io sono d'accordo con te VALLYS...ELVIS era tutto questo e anche dopo trent'anni non ci stancheremo mai di parlare bene di LUI e di emozionarci ancora come fosse la prima volta quando ascoltiamo la sua voce:-brav:-bac:-brav:-bac:-brav