Visualizza Versione Completa : elvis e le droghe
elvisforever
14-06-2005, 10:22
ho trovato su internet un sito dove si parla della giornata di elvis quando si drogava.
è su una biografia, voi ditemi che ne pensate!!
.................................................. ............................................
Nel 1977 i concerti erano divenuti per lui una vera ossessione, una fatica enorme, da evitare quando possibile. A parte lo stress degli spostamenti, Elvis pesava ormai 120 chili e la sua mole gli impediva di muoversi in modo accettabile sul palcoscenico; le droghe, poi, rendevano spesso incomprensibili le parole dei motivi che cantava.
La sua giornata era ora contrassegnata da scadenze e ritualità ben precise, che condizionavano anche la vita di coloro che gli erano vicini. Il suo tormentoso viaggio nel mondo degli psicofarmaci cominciava verso le quattro del mattino con un "primo attacco" (così lo chiamava) di 11 pillole di diverso colore (barbiturici, sedativi, oppioidi) precedentemente preparate in una busta gialla. Elvis apriva la busta, ne versava il contenuto nel palmo della mano e mandava giù le pillole con un bicchiere d'acqua. Poi scopriva una spalla e si faceva tre iniezioni di sedativi con altrettante siringhe monouso.
Completamente confuso, consumava la colazione (di solito tre cheeseburger e sei banana splits (banane con gelato di vaniglia e cioccolato caldo).
Alle otto Elvis cominciava ad agitarsi. Faceva segno di voler andare alla toilette. Ve lo trasportavano di peso, poi lo riportavano a letto per il "secondo attacco". Questa volta il cantante non era in grado di prendere le pillole da solo: uno dei presenti doveva introdurle una per una in bocca, facendogliele ingerire con un po' d'acqua e cercando di evitare che potessero andargli di traverso.
Infine, intorno alle dieci il "terzo attacco", che lo intontiva sino al primo pomeriggio.
A questo punto gli introducevano nelle narici due tamponi d'ovatta imbevuti di cocaina; allora Elvis - completamente inebetito - prendeva una manciata di dexedrina "per dare una sferzata al cuore".
Le cause di un malessere così profondo da portarlo ad una tale dipendenza erano diverse.
In primo luogo, la morte della madre e il divorzio da Priscilla.
Poi il fatto che le spese pazze stavano mettendo in pericolo - quasi alla bancarotta - le pur congrue sostanze, nonostante la quantità di denaro che affluiva da ogni parte.
I film non riscuotevano il successo previsto, dato il basso livello artistico (forse escludendo Paradise Hawaian Style e Flaming Star), mentre lui aveva sognato di diventare un attore come Bing Crosby e Frank Sinatra.
Durante i primi anni del successo decine di ragazzine si erano letteralmente gettate tra le sue braccia: ora una donna doveva procurarsela, ma era divenuto obeso, pesante e impotente.
Per di più, l'ultimo anno l'angosciava l'imminente pubblicazione di un libro-scandalo, Elvis: what happened, che il giornalista S. Dunleavy aveva scritto in base a scottanti rivelazioni di due delle tre guardie del corpo.
Infine, la sempre più spossante astenia provocata dal diabete e dai disturbi digestivi, unita allo stress quotidiano (in un anno aveva fatto 160 concerti, a parte le esibizioni nei night-clubs), gli toglieva ogni voglia di lavorare.
Nello stomaco di Elvis Presley i medici trovarono un vero campionario di psicofarmaci: Codeina, Metaqualone, Diazepam, Etinamato, Eclorvinol, Amibarbital, Meperidina, Feniltoxamina.
Eppure la morte fu attribuita ufficialmente (ottobre del 977) a "malattia cardiovascolare ipertensiva associata a cardiopatia aterosclerotica".
Al momento il referto convinse un po' tutti, compresa l'opinione pubblica. Ma le voci di dissensi verificatisi tra i componenti l'équipe che aveva effettuato l'autopsia (alcuni di essi sostenevano la tesi dell'avvelenamento a scopo suicida) si fecero sempre più insistenti, finché, due anni dopo, il Memphis Commerciai Appeal pubblicò alcuni stralci di una copia clandestina dei reperti dell'autopsia, dal titolo "Concentrazioni quasi tossiche di farmaci nel sangue di Presley".
L'interesse per il caso così bruscamente riaperto divenne morboso. Si parlò di "insabbiamento" della verità fatto per salvaguardare l'immagine del cantante e gli enormi interessi che vi gravitavano intorno. Il dottor Nichopoulos comparve a ripetizione sui teleschermi smentendo sdegnosamente ogni accusa e ribadendo la tesi della crisi cardiaca.
Ma venne accusato dal Tennessee Board of Health di aver prescritto impropriamente al cantante ben 5.300 pillole in 7 mesi. Così nell'inchiesta che ne seguì fu accertato che negli ultimi due anni e mezzo Nichopoulos aveva permesso ad Elvis l'assunzione di almeno 19.000 compresse tra narcotici, stimolanti, sedativi e antidepressivi. Inoltre si seppe che quando il cantante trovava difficoltà nel rifornirsi ditali farmaci, prendeva l'aereo personale e andava ad acquistarli altrove, persino a Las Vegas e nelle Hawaii.
Oggi, ad ogni ricorrenza della morte del cantante la querelle si riaccende, come per Marylin Monroe.
Morte naturale o suicidio?
Certo è che il cantante era perfettamente a conoscenza della pericolosità dei farmaci che prendeva e che quel 16 agosto 1977 volle deliberatamente assumere tutte in una volta le dosi che frazionava nella giornata.
Oggi prevale l'opinione che in quel momento si sia voluta procrastinare la notizia del suicidio per evitare lo shock ad una massa enorme di giovani e nello stesso tempo salvaguardare l'immagine del cantante, avallando la tesi della morte cardiaca.
Resta d'altra parte il fatto che il referto finale dell'autopsia non è stato mai ufficialmente smentito.
Oggi, a distanza di oltre venti anni, la favolosa Graceland continua ad essere meta di un incessante pellegrinaggio di gente di ogni età e di ogni provenienza (50.000 visitatori l'anno, secondi solo a quelli della Casa Bianca). Non manca il business: per soli 15 dollari si può fare "l'Elvisian Tour" con tanto di visita al Lisa Marie (il jet personale di Elvis, dal nome della figlia) e alle quindici automobili, tra le quali la leggendaria Pink Cadillac, all'interno della villa trasformata in un museo.
link del sito : http://members.xoom.virgilio.it/Perrone/elvis/Presley.htm
Clint Reno
16-08-2005, 13:11
Ho letto l'articolo, e devo dire che a prima vista risulta subito assurdo. Non riesco a crederci... la parte dei "3 attacchi" mi ha scioccato. Secondo me sono menzogne, so che Elvis assumeva molte di quelle schifezze di cui parla il sito, ma non riesco proprio a credere che alla fine era arrivato al punto di non essere nemmeno più autosufficiente! Non ho parole... questa cosa mi ha molto confuso.
Si è ingrandita molto la faccenda.
"SEMPRE CHE" sia davvero morto. L'unica cosa certa del topic, è che Elvis era ormai entrato in un labirinto senza uscita, voleva uscirne, smettere di cantare, ma ormai troppe persone dipendevano da lui e non permettevano questo ad Elvis. Ecco perchè tantissime persone pensano che sia vivo, e che abbia organizzato la finta morte per uscire da quel giro di ricatti e dallo show business.
Ma dato che di prove certe non ce ne sono, allora chiudo l'argomento, Elvis Presley è deceduto il 16 agosto 1977.
Ciao
elvisforever
16-08-2005, 20:13
Ho letto l'articolo, e devo dire che a prima vista risulta subito assurdo. Non riesco a crederci... la parte dei "3 attacchi" mi ha scioccato. Secondo me sono menzogne, so che Elvis assumeva molte di quelle schifezze di cui parla il sito, ma non riesco proprio a credere che alla fine era arrivato al punto di non essere nemmeno più autosufficiente! Non ho parole... questa cosa mi ha molto confuso.
Si è ingrandita molto la faccenda.
"SEMPRE CHE" sia davvero morto. L'unica cosa certa del topic, è che Elvis era ormai entrato in un labirinto senza uscita, voleva uscirne, smettere di cantare, ma ormai troppe persone dipendevano da lui e non permettevano questo ad Elvis. Ecco perchè tantissime persone pensano che sia vivo, e che abbia organizzato la finta morte per uscire da quel giro di ricatti e dallo show business.
Ma dato che di prove certe non ce ne sono, allora chiudo l'argomento, Elvis Presley è deceduto il 16 agosto 1977.
Ciao
ciao clint reno
dunque , per la questione deglki attacchi, un po di tempo fa su E! thrue hollywood story, ho visto un documentario su elvis, e si rammentavano i 3 attacchi, che lo intontivano per molto tempo ( pensa che un giorno rischio di uccidere priscilla, giocando al tiro al bersaglio)...
in quel documentario ci sono molte cose scioccanti che neanche io immaginavo.
cmq, tutto cio non oscura la figura di elvis, che è stata importantissima per la musica
Clint Reno
17-08-2005, 20:19
Beh ma se così fosse gli amici invece di aiutarlo contribuivano a drogarlo!
Ciao
Reggae79
18-08-2005, 14:44
Quello che ho appena letto mi pare un'articolo pieno di idiozie: i tre attacchi? ma suvvia....nemmeno il più tossico di questa terra ha sintomi simili....per me è una grande fesseria...ma daltronde......che ci si può aspettare da un'articolo che cita "Paradise Hawaiian Style" come campione di incassi assieme a "Flamming Star"?
ma lasciate perdere 'sta mondezza di articoli/fesseria e inserite un bel CD del re nel lettore.....
MISSCLAWDY
18-08-2005, 16:50
credo che per fare un po' di chiarezza bisognerebbe leggere "careless love" di peter Guralnick , la biografia di Elvis ; la prima parte è "last train to memphis" e arriva fino alla morte di Gladys , Careless love invece va dal 58 fino al 77...esiste anche la traduzione italiana credo. E' duro da leggere, ma esplicativo.
elvisforever
19-08-2005, 22:00
Beh ma se così fosse gli amici invece di aiutarlo contribuivano a drogarlo!
Ciao
bhe, in questo documentario molti amici nn facevano niente ( e forse nn sapevano niente). quelli della memphis mapfia, avevo provatoa farlo smettere.
ma le uniche persone che potevano fare qlcosa, erano vernon e priscilla, che pero nn hanno fatto niente...
reagge 79, dovresti leggere elvis , what happened (dei fratelli west)
ciao
MISSCLAWDY
23-08-2005, 15:04
Gli "amici" erano drogati come lui , e in più dipendevano da lui in tutto e per tutto , sia economicamente che psicologicamente , quindi non hanno mosso un dito per aiutarlo...; Vernon faceva probabilmente finta di non vedere , o forse realmente non capiva la gravità della situazione, d'altronde era un uomo di una certa età cresciuto in modo semplice e magari neanche immaginava la devastazione che una droga può causare; anche Priscilla prendeva anfetamine , quindi non era in grado di far smettere Elvis . I fratelli West hanno scritto il libro solo dopo essere stati licenziati , perchè ritenevano di essere stati trattati ingiustamente , e perchè gli erano stati offerti un sacco di soldi.
Reggae79
23-08-2005, 20:14
[/quote]
reagge 79, dovresti leggere elvis , what happened (dei fratelli west)[/quote]
what happened ? ovvero il libro vigliaccamente scritto per far soldi spettegolando su Elvis? bè..preferisco aver letto "careless love" di peter guralnick: non è stato scrito per ripicca contro nessuno.
stanyelvis
28-11-2005, 13:09
Anch'io sono rimasto scioccato dalla lettura di queste notizie!
Se è così che si era ridotto Elvis, era inevitabile che morisse;
ma il fatto che gli amici e la moglie non abbiano fatto niente per aiutarlo è imperdonabile.
Penso che se ci fosse stata una donna più forte al suo fianco, Elvis non si sarebbe ridotto in questo stato!
Resterà sempre il numero uno del Rock 'n roll, peccato per il suo errore della droga!!!
Ciao Stany!!!
Ciao Stany,
le persone più vicine ad Elvis, a partire da suo padre, passando da Priscilla e dagli amici più stretti, hanno tentato di parlare con lui, specialmente nell'ultimo periodo della sua vita, per fargli capire il male che stava facendo a se stesso, ma purtroppo Elvis aveva un carattere al quale non potevi dire quello che doveva o non doveva fare.
Con il padre si infuriava e anche con gli amici...
Hanno tentato di sostituire le sue "droghe" - ossia il miscuglio di medicine che prendeva per dormire e per stare sveglio - con zucchero, ma lui se ne accorgeva sempre e se ne procurava altre.
C'è poi da considerare che Elvis ha trovato tanti medici accondiscendenti, che non si rifiutavano di prescrivergli i farmaci che chiedeva, e di questi medici ne aveva a Los Angeles, a Las Vegas, etc...
Quindi personalmente penso non si possa dare totalmente la colpa alle persone che gli stavano intorno...
E' rimasta famosa una frase detta da Dave Hebler, una delle sue guardie del corpo, che ha scritto con i cugini West il libro "Elvis, What Happened?".
Dave Hebler in un'intervista del 1977 riguardo alla morte di Elvis, rispose ad uno dei giornalisti..."Ma saprebbe dire come si fa a proteggere un uomo da se stesso?"
Penso siano situazioni difficili, complicate e l'unico che veramente poteva fare qualcosa era Elvis, mettendoci per prima cosa la sua forza di volontà, la sua voglia di vivere, che ormai, molto probabilmente purtroppo, aveva perso... :cry:
Un salutone
LISA
stanyelvis
29-11-2005, 09:12
Sapevo già queste cose Lisa, però sono comunque convinto che se la moglie e chiunque gli era intorno avessero insistito, le cose sarebbero andate diversamente.
Ma forse è solo un' illusione il fatto di pensare che se io fossi stato intorno a lui avrei fatto di più per aiutarlo.
Ciao Stany.
pietroelvisfan
09-12-2005, 18:32
amo Elvis da quando avevo 12 anni . Appena conosciuto mi ha subito affascinato , ogni momento della mia vita , amore , fallimento , gioia , delusione , è sottolineato da una sua canzone . Alcune verità , o presunte tali , in un primo momento mi hanno sconvolto , troppe volte siamo portati ad elevare i nostri miti a divinità infallibili , ma poi conoscendolo sempre di più , ho capito che le mie debolezze le mie inicurezze le mie domande le mie paure , erano le sue , e questo me lo ha fatto amare sempre di più , me lo ha fatto sentire più vicino di quanto non credessi . E ora sono certo che Elvis sia qualcosa di meraviglioso , che il fato ci ha donato . A quarantadue anni ha vissuto 100 vite di una persona normale , alla fine era stanco ed il Signore l'ha chiamato con sè . QUELLO CHE HA FATTO ELVIS NESSUNO LO POTRA' CANCELLARE . IL FATTO CHE SI ATTACCHI LA SUA VITA PRIVATA E' LA PROVA DELLA SUA GRANDEZZA PROFESSIONALE . Scusate se le mie parole possono aver disturbato qualcuno . ciao
Clint Reno
10-12-2005, 07:01
Esatto Pietro, la penso anch'io così, hai detto cose molto giuste...
Ciao
Siete in molti ad aver ragione.Elvis aveva attorno a lui uno stuolo di persone che dipendevano totalmente da lui.C'e' sempre da mettere in conto che non puoi aiutare nessuno se lui, non ti da la possibilita' di farlo.Il fatto che assumesse gli psicofarmaci in quantita' industriale non e' una novita' per nessuno,e nessuno si deve scandalizzare per questo.Visto che tutti della M.M.avevano cominciato negli anni 70 compreso il RE,dovete mettere in conto (parlo del 70) la ripresa dei concerti a ritmo indiavolato,la lontananza da casa,Priscilla si stufa e se ne va'.Il beneamato colonnello(non posso dire quello che penso) che ci ha messo del suo per intesificare il lavoro del povero Elvis,viene isolato dal mondo esterno gli viene fatto un mondo suo al quale non puo' sfuggire,e nel quale il col. lo riempie di spioni, per aver sempre in pugno il suo pupillo nonche' miniera d'oro.Dopo possiamo capire il perche' dell'autodistruzione di Elvis,io ammiro molto di piu' i cugini West che hanno avuto il coraggio di denunciare pubblicamente i problemi che Elvis attraversava in quel periodo,e non sopporto l'amore che in molti dopo dicono dellaM.M di aver avuto per il Re,e che non hanno avuto il coraggio di andare contro corrente (J.Esposito). :-D [/b]
Ho letto questo topi e anch'io vi consiglio di leggere la biografia di P. Guarlnick: molto onesta e chiara, dove quando si parla della sua dipendenza si indirizza il lettore alla più profonda psicologia e depressione di Elvis, lasciando trasparire tutto l'aspetto umano della cosa.
La spiegazione del 1 agosto 1977, mi ha lasciata piuttosto perplessa su come sono andate le cose nella realtà. Come mai Priscilla ha trovatu tutto perfettamente in ordine con tutti gli effetti personali di Elvis "scomparsi"????
Ciao
Qual'e' il titolo del libro.
Grazie.
Qual'e' il titolo del libro.
Grazie.
E' un doppio: L'ultimo treno per Menphis e Amore senza freni, edito da Baldini e Castoldi.
E' la biografia di Elvis dalla nascita alla morte, raccontata con apparente distacco ma notevole amore verso il nostro idolo, che non si sofferma sui suoi eccessi, ma analizza fino in fondo lo stato psicologico di Elvis.
Parliamo di circa 1300 pagine che si leggono tutto d'un fiato (almeno così è successo a me) e per quanto mi riguarda, ora che mi sono più documentata, prima o poi lo rileggerò oer capire ancora meglio.
Amavo Elvis quando l'ho inziato, e alla fine l'ho amato ancora di più.
Finalmente posso parlare di lui con qualcuno..... che bello!!!
Ciao Loretta
Grazie hurt, sicuramente per chi ama Elvis 1300 pagine non sono niente.
Grazie per l'informazione.
Grazie hurt, sicuramente per chi ama Elvis 1300 pagine non sono niente.
Grazie per l'informazione.
Dal mio punto di vista ne vale la pena e credimi che l'avidità di conoscere, sapere e capire tutto, ti fa veramente cercare il tempo per leggerlo.
Comunque anche la canzone "Pieces of my life" con poche parole spiega molte cose e mi risulta che dopo averla registrata Elvis l'ha sentita e risentita almeno 30 volte.
Ciao
stanyelvis
22-09-2006, 14:06
Ascoltando "Moody blue" (brano dell'ultimo disco di Elvis) pensavo all'ultimo periodo della sua vita, e mi sono ricordato di questa discussione.
E' incredibile pensare, come un uomo possa ridursi così!
Stany!
guitarman
22-09-2006, 14:55
trova assurdo associare il binomio elvis-droga quando x eccellenza dovrebbero essere ricordati x primi hendrix,morrison e compagnia bella.....
Ascoltando "Moody blue" (brano dell'ultimo disco di Elvis) pensavo all'ultimo periodo della sua vita, e mi sono ricordato di questa discussione.
E' incredibile pensare, come un uomo possa ridursi così!
Stany!
Quello che è incredibile, secondo me, è la sua solitudine in mezzo a tanta gente !!!
Ho gia' detto da un'altra parte che non puoi essere circondato tutto il giorno da persone di ogni tipo,ma specialmente coloro che oggi si definiscono amici (mm),e sentirti solo.
Qualcosa nel rapporto che si e' creato con i componenti della mm non andava,o meglio loro sono stati delle zanzare a succhiare tutto che potevano da Elvis.
Era quello che intendevo, Askme e quindi ti quoto
Io credo che questo sia un tema piu' che attuale, quante persone si riducono cosi' oggi??? E non è pur sempre un sintomo di solitudine? Poi ricordo sempre il concetto delle sofferenze fisiche di ELVIS!!! Non è poco neanche questo!!! Gia era tanto riuscire a sopportare quelle, poi la solitudine, l'abbandono, gli avvoltoi.....deve essere stato difficile e questo accade anche ai giorni nostri purtroppo!:-( :-( :-(
Certamente Elvis non rimane un caso isolato.
Solamente che secondo me,Elvis ha fatto da scuola anche quì,mi spiego meglio.
Sicuramente dal punto di vista artistico e' stato un genio,dalla preparazione degli spettacoli,l'uscita sempre degli stessi,le guardie del corpo.
Molti artisti hanno pero' imparato a non isolarsi dal resto del mondo,come purtroppo e' successo ad Elvis.
MISSCLAWDY
30-09-2006, 17:42
Elvis si era isolato dal resto del mondo non solo perchè si sentiva più protetto, ma anche perchè alcune persone avevano interesse a che lui fosse isolato, per poterlo manovrare meglio e sfruttarlo il più possibile; con giochi degni di strateghi hanno fatto terra bruciata intorno ad Elvis, togliendogli anche l'entusiasmo per la vita, spegnendogli la creatività ; e lui non ha avuto la forza di ribellarsi; alla fine, fiaccato anche dalle malattie, se ne è andato...finalmente a riposarsi . GOD SAW HE NEEDED SOME REST AND HE TOOK HIM HOME
beh certo xchè loro dicevano che lo facevano x lui.....x proteggerlo!!!!:sad: :sad: :sad:
MISSCLAWDY
30-09-2006, 17:49
Sì, loro dicevano e dicono ancora così, ma la realtà è ben diversa: alcuni membri della MM venivano pagati da the colonel per riferirgli tutto quello che Elvis faceva, per filtrare le telefonate e per parlare per bocca di Parker, dissuadendolo per esempio dal fare tour europei.....
Per confermare quello che dice Miss, rimando all'intervista a Ronnie Tutt, dove dice che per tutto il periodo che si esibiva a Las Vegas, era praticamente obbligato a passare il suo tempo in una "camera" d'albergo (anche se si trattava di una suite........ sempre albergo è), nei pensieri che ha scritto, e che Miss, ci ha riportato (non ricordo, chi gliel'aveva chiesto) sta al gioco di una compiacente signora, per non deluderla, mentre lui non ne ha nessuna voglia, e chi più ne ha, più ne metta, penso che, anche io, al suo posto, spesso mi sarei rifugiata in pillole, per non impazzire !!!!!!!!!!!!!! senza negare, che lui abbia consciamente o inconsciamente, esagerato
Che bello eh??? anche io vorrei avere amici cosi'....che mi influenzano e gestiscono la mia vita pur di aiutarmi!!! GRANDE DIMOSTRAZIONE D'AMORE E DI AFFETTO!!!:?
MISSCLAWDY
30-09-2006, 17:57
La priorità che avevano era quella di controllare Elvis. Poi se lui stava male, non era rilevante.....:-( :-( :-( :-( :-(
Se ELVIS non fosse morto sono sicura che si sarebbe liberato di tutti, lui ha iniziato a capire, gli amici dicevano che era diventato meschino....E X FORZA SI è ACCORTO CHE GLI STAVANO FACENDO TRASFUSIONI OGNI GIORNO!!!!!!
Rileggendo l'articolo che dà il via a questo topic, mi è venuto il desiderio di segnalarvi alcune definizioni che, tempo fa, ho trovato su internet come definizione di Anfetamine e Barbiturici, che negli anni 60/70, molto spesso prescritti anche a persone comuni, per ovviare a determinate sintomatologie, senza conoscerne le reali conseguenze, scoperte poi in anni successivi.
ANFETAMINE
Le anfetamine sono sostanze stimolanti utilizzate in guerra per aumentare la capacità di concentrazione e la rapidità di riflesso dei soldati. Sotto il nome di Simpamina venivano utilizzate dagli studenti negli anni '60 per aumentare la capacità di studio e la fatica, sono state usate e sono contenute tuttora in alcuni farmaci contro l'obesità perché riducono la sensazione di fame. Vengono spacciate sotto forma di pasticche, raramente in polvere.
Cosa si ricerca
L'assunzione di anfetamine avviene soprattutto per via orale, ma quando vengono vendute in polvere si possono sniffare o iniettare (in questo caso il rischio di overdose è maggiore). Oggi, sempre più spesso, le anfetamine vengono usate come sostanze da taglio: unite a MDMA (exstasi) o lsd, preparate in pasticche e spacciate sotto il nome di exstasy (http://www.drogaonline.it/exstasi.html) o acidi (http://www.drogaonline.it/allucinogeni.html). L'uso delle anfetamine dà la percezione di poter abolire i propri limiti fisici di fame e sonno, i segnali di stanchezza; la sostanza aumenta la facilità di parola, la sensazione di potenza, la resistenza fisica
Danni
Finiti gli effetti della sostanza vengono amplificate le sensazioni che la sostanza nascondeva: aumenta la stanchezza, l'irritazione e la depressione. Questo porta l'assuntore a ricercare una maggiore quantità di sostanza per stare bene.
L'uso prolungato di anfetamine provoca diminuzione di peso, ed è spesso causa di psicosi, l'assuntore si sente perseguitato o seguito. Questi effetti possono comparire anche dopo una sola assunzione.
Vi è la possibilità di effetti tossici anche letali (soprattutto se associata all'MDMA (http://www.drogaonline.it/exstasi.html)) quali aritmie cardiache, ipertermia (aumento delle temperatura), disidratazione e collasso cardiovascolare. Attenzione: Spesso tra gli habitué della notte da sballo, si usano indiscriminatamente acidi, exstasy (http://www.drogaonline.it/exstasi.html) e anfetamine (http://www.drogaonline.it/anfetamine.html) che vengono indistintamente "sperimentate" o assunte regolarmente senza tener conto dei diversi effetti collaterali e rischi di assunzione.
Barbiturici (ho preso solo i punti salienti)
Fino al 1918, in Inghilterra, l'acquisto e anche la vendita di barbiturici non erano sottoposti ad alcuna prescrizione né vigilanza.
Nel 1964, negli Stati Uniti un milione di americani prendeva pillole per dormire e circa cinque milioni usavano tranquillanti e sedativi. Sia pure a fatica, il concetto della pericolosità si affermò. Nel 1960, la Commissione per gli stupefacenti dell'ONU raccomandò che i barbiturici fossero assoggettati all'obbligo della prescrizione medica. Nel 1971, a seguito della Convenzione di Vienna, furono introdotti nell'elenco dei prodotti ad azione stupefacente. In Italia già la legge 685/1975 regolamentava la fase di produzione/fabbricazione e vietava la libera vendita dei barbiturici.
La Commissione per gli Stupefacenti dell'ONU nel 1960 indicò l'opportunità che i barbiturici fossero assoggettati a prescrizione medica, anche in considerazione del fatto che già in quegli anni milioni di americani ne facevano inopinato uso. Nel 1971 la Convenzione di Vienna segna l'introduzione dei barbiturici fra le sostanze stupefacenti. Tale atto venne recepito anche in Italia e già con la legge 685/75, nel nostro paese la disponibilità di barbiturici è stata regolamentata attentamente.
Generalmente i barbiturici vengono assunti per via orale attraverso pastiglie, capsule o confezioni in gel. Talvolta vengono iniettati, soprattutto da parte di persone già aduse a tale via di autosomministrazione relativamente ad altre sostanze.
I barbiturici, in quanto depressivi del Sistema Nervoso Centrale, rallentano il ritmo cardiaco e riducono l'ampiezza della respirazione; provocano altresì il calo della pressione arteriosa. Psicologicamente i barbiturici, che appartengono alla categoria delle sostanze sedativo-ipnotiche, inducono indifferenza agli stimoli esterni e determinano il sonno. Quest' ultimo, quando è indotto da barbiturici, è caratterizzato dalla contrazione o soppressione delle fase REM, durante le quali normalmente si verifica l'attività onirica; ne consegue un sonno meno ristoratore, con risvegli a volte sgradevolmente segnati da emicrania e malesseri (similmente a quanto avviene per il sonno post-sbornia). Il reiterarsi di episodi simili può condurre a seri disturbi psichici.Gli effetti dei barbiturici hanno durata diversa a seconda delle specifiche molecole (ne sono state prodotte molte): si distinguono sostanze a durata breve (meno di 3 ore), media (dalle 3 alle 6 ore) e lunga (dalle 6 a oltre 12 ore). L'assunzione di barbiturici può causare convulsioni, delirio e allucinazioni; comporta inoltre reazioni individuali piuttosto variabili tra le quali: repentini sbalzi di umore, depressione, spossatezza. I barbiturici, inoltre, determinando vasodilatazione, sono responsabili di perdita del calore corporeo.L'uso ripetuto e protratto di queste sostanze espone al fenomeno della tolleranza e all'instaurarsi di una fortissima dipendenza. In tali condizioni il livello di intossicazione cronica si manifesta con tremori, stati confusionali, amnesie, perdita di coordinazione della muscolatura volontaria (atassia), deficit della capacità di concentrazione e di giudizio. Non sono rare affezioni polmonari, quali bronchiti e polmoniti; possono altresì determinarsi effetti tossici sui tessuti nervosi.La sindrome di astinenza da barbiturici è molto più intensa e pericolosa di quella conseguente all'uso di oppiacei.
La mia domanda è: visto che questo tipo di farmaci sono stati prescritti ad Elvis, in dosi massicce (che lui ha moltiplicato), già al tempo del servizio militare (durante la guerra in Vietnam, i soldati sono stati imbottiti soprattutto di anfetamine) è possibile che i medici non ne conoscessero, assolutamente, gli effetti collaterali?
Veramente impreparati o altri interssi in gioco?
Nel caso dei soldati in guerra, e' ovvio che interessase poco il loro effetto a lungo andare, (infatti molti soldati che tornarono dal sudest asiatico erano leggermente schizzati).
Nel caso di Elvis interessava solamente che lui facesse i concerti.
La sua salute era di secondaria importanza.
Forse, avevano paura che il suo successo finisse da un momento all'altro,e
Quindi era da spremere il piu' possibile.
Ma secondo voi, e' possibile che un cantante debba fare 2 spettacoli a sera, parlo del periodo di Vegas?
Come si fa' a reggere un ritmo cosi',o prendi qualcosa o crolli.
Assurdo tutto assurdo.
certo... lui doveva produrre soldi perchè il col. P. doveva giocare e... perdere migliaia di dollari... sulla pelle di elvis!!
Ciao Askme,
a Las Vegas era normale amministrazione richiedere almeno 2 spettacoli al giorno ad un artista. Prendere o lasciare....purtroppo... :?
Il problema, almeno a mio avviso, non erano tanto gli spettacoli a Las Vegas (che già di suo, come dicevi tu, sono un'esagerazione), quanto questi ultimi aggiunti a quelli che faceva poi durante tutto il resto dell'anno in giro per gli USA.
Fare oltre un migliaio di concerti in 7 anni penso sia qualcosa di umanamente allucinante :? :-( :sad: !!!
LISA
:? :-( :? :? :? :?
Ciao Askme,
a Las Vegas era normale amministrazione richiedere almeno 2 spettacoli al giorno ad un artista. Prendere o lasciare....purtroppo... :?
Il problema, almeno a mio avviso, non erano tanto gli spettacoli a Las Vegas (che già di suo, come dicevi tu, sono un'esagerazione), quanto questi ultimi aggiunti a quelli che faceva poi durante tutto il resto dell'anno in giro per gli USA.
Fare oltre un migliaio di concerti in 7 anni penso sia qualcosa di umanamente allucinante :? :-( :sad: !!!
LISA
Ciao Lisa
certamente la regola era questa,ma i concerti li faceva Elvis non il
colonel, lui pensava a sperperare tutti soldi,e quindi era un circolo vizioso.
Ma spiegami come mai Elvis non ha aperto gli occhi per tempo, prima di farsi "ammazzare " di lavoro?
bfortini
25-05-2008, 15:34
Rileggendo l'articolo che dà il via a questo topic, mi è venuto il desiderio di segnalarvi alcune definizioni che, tempo fa, ho trovato su internet come definizione di Anfetamine e Barbiturici, che negli anni 60/70, molto spesso prescritti anche a persone comuni, per ovviare a determinate sintomatologie, senza conoscerne le reali conseguenze, scoperte poi in anni successivi.
ANFETAMINE
Le anfetamine sono sostanze stimolanti utilizzate in guerra per aumentare la capacità di concentrazione e la rapidità di riflesso dei soldati. Sotto il nome di Simpamina venivano utilizzate dagli studenti negli anni '60 per aumentare la capacità di studio e la fatica, sono state usate e sono contenute tuttora in alcuni farmaci contro l'obesità perché riducono la sensazione di fame. Vengono spacciate sotto forma di pasticche, raramente in polvere.
Cosa si ricerca
L'assunzione di anfetamine avviene soprattutto per via orale, ma quando vengono vendute in polvere si possono sniffare o iniettare (in questo caso il rischio di overdose è maggiore). Oggi, sempre più spesso, le anfetamine vengono usate come sostanze da taglio: unite a MDMA (exstasi) o lsd, preparate in pasticche e spacciate sotto il nome di exstasy (http://www.drogaonline.it/exstasi.html) o acidi (http://www.drogaonline.it/allucinogeni.html). L'uso delle anfetamine dà la percezione di poter abolire i propri limiti fisici di fame e sonno, i segnali di stanchezza; la sostanza aumenta la facilità di parola, la sensazione di potenza, la resistenza fisica
Danni
Finiti gli effetti della sostanza vengono amplificate le sensazioni che la sostanza nascondeva: aumenta la stanchezza, l'irritazione e la depressione. Questo porta l'assuntore a ricercare una maggiore quantità di sostanza per stare bene.
L'uso prolungato di anfetamine provoca diminuzione di peso, ed è spesso causa di psicosi, l'assuntore si sente perseguitato o seguito. Questi effetti possono comparire anche dopo una sola assunzione.
Vi è la possibilità di effetti tossici anche letali (soprattutto se associata all'MDMA (http://www.drogaonline.it/exstasi.html)) quali aritmie cardiache, ipertermia (aumento delle temperatura), disidratazione e collasso cardiovascolare. Attenzione: Spesso tra gli habitué della notte da sballo, si usano indiscriminatamente acidi, exstasy (http://www.drogaonline.it/exstasi.html) e anfetamine (http://www.drogaonline.it/anfetamine.html) che vengono indistintamente "sperimentate" o assunte regolarmente senza tener conto dei diversi effetti collaterali e rischi di assunzione.
Barbiturici (ho preso solo i punti salienti)
Fino al 1918, in Inghilterra, l'acquisto e anche la vendita di barbiturici non erano sottoposti ad alcuna prescrizione né vigilanza.
Nel 1964, negli Stati Uniti un milione di americani prendeva pillole per dormire e circa cinque milioni usavano tranquillanti e sedativi. Sia pure a fatica, il concetto della pericolosità si affermò. Nel 1960, la Commissione per gli stupefacenti dell'ONU raccomandò che i barbiturici fossero assoggettati all'obbligo della prescrizione medica. Nel 1971, a seguito della Convenzione di Vienna, furono introdotti nell'elenco dei prodotti ad azione stupefacente. In Italia già la legge 685/1975 regolamentava la fase di produzione/fabbricazione e vietava la libera vendita dei barbiturici.
La Commissione per gli Stupefacenti dell'ONU nel 1960 indicò l'opportunità che i barbiturici fossero assoggettati a prescrizione medica, anche in considerazione del fatto che già in quegli anni milioni di americani ne facevano inopinato uso. Nel 1971 la Convenzione di Vienna segna l'introduzione dei barbiturici fra le sostanze stupefacenti. Tale atto venne recepito anche in Italia e già con la legge 685/75, nel nostro paese la disponibilità di barbiturici è stata regolamentata attentamente.
Generalmente i barbiturici vengono assunti per via orale attraverso pastiglie, capsule o confezioni in gel. Talvolta vengono iniettati, soprattutto da parte di persone già aduse a tale via di autosomministrazione relativamente ad altre sostanze.
I barbiturici, in quanto depressivi del Sistema Nervoso Centrale, rallentano il ritmo cardiaco e riducono l'ampiezza della respirazione; provocano altresì il calo della pressione arteriosa. Psicologicamente i barbiturici, che appartengono alla categoria delle sostanze sedativo-ipnotiche, inducono indifferenza agli stimoli esterni e determinano il sonno. Quest' ultimo, quando è indotto da barbiturici, è caratterizzato dalla contrazione o soppressione delle fase REM, durante le quali normalmente si verifica l'attività onirica; ne consegue un sonno meno ristoratore, con risvegli a volte sgradevolmente segnati da emicrania e malesseri (similmente a quanto avviene per il sonno post-sbornia). Il reiterarsi di episodi simili può condurre a seri disturbi psichici.Gli effetti dei barbiturici hanno durata diversa a seconda delle specifiche molecole (ne sono state prodotte molte): si distinguono sostanze a durata breve (meno di 3 ore), media (dalle 3 alle 6 ore) e lunga (dalle 6 a oltre 12 ore). L'assunzione di barbiturici può causare convulsioni, delirio e allucinazioni; comporta inoltre reazioni individuali piuttosto variabili tra le quali: repentini sbalzi di umore, depressione, spossatezza. I barbiturici, inoltre, determinando vasodilatazione, sono responsabili di perdita del calore corporeo.L'uso ripetuto e protratto di queste sostanze espone al fenomeno della tolleranza e all'instaurarsi di una fortissima dipendenza. In tali condizioni il livello di intossicazione cronica si manifesta con tremori, stati confusionali, amnesie, perdita di coordinazione della muscolatura volontaria (atassia), deficit della capacità di concentrazione e di giudizio. Non sono rare affezioni polmonari, quali bronchiti e polmoniti; possono altresì determinarsi effetti tossici sui tessuti nervosi.La sindrome di astinenza da barbiturici è molto più intensa e pericolosa di quella conseguente all'uso di oppiacei.
La mia domanda è: visto che questo tipo di farmaci sono stati prescritti ad Elvis, in dosi massicce (che lui ha moltiplicato), già al tempo del servizio militare (durante la guerra in Vietnam, i soldati sono stati imbottiti soprattutto di anfetamine) è possibile che i medici non ne conoscessero, assolutamente, gli effetti collaterali?
Veramente impreparati o altri interssi in gioco?
Vi riporto alla luce questo documento postato da hurt un pò di tempo fa perchè come sempre le sue ricerche sono molto interessanti e di questo la voglio ringraziare e credo di parlare a nome di tutti !
Per quanto riguarda la domanda che hurt pone alla fine di questo post io dico la mia e cioè che non credo assolutamente nell'ingenuità o all'incompetenza dei medici riguardo a queste sostanze , anche perchè sopratutto parlando delle prescrizioni fatte ad Elvis quando già era famoso , si presume che come medici non avesse gli ultimi arrivati , quindi difficile pensare che fosse nelle mani di incompetenti , ma credo molto di più che ci fossero altri interessi da parte di TUTTI per cui lui dovesse sempre essere in piena forma e attivo per guadagnare il più possibile e per riuscire ad essere sempre in baldoria per far divertire "I PARASSITI" che lo circondavano !!! e questo lo conferma anche Priscilla in una delle sue interviste, questa è la mia opinione ,mi rendo conto che questa è una discussione aperta molto tempo fa e quindi vista e rivista dai veterani di questo forum , ma mi sono permessa di riportarla alla luce per tutti i nuovi utenti come me che sono quì da pochi mese e anche gli altri entrati dopo di me per vedere cosa ne pensano , spero di aver fatto cosa gradita e se no me ne scuso anticipatamente ! :-+