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Visualizza Versione Completa : Il Colonnello Tom Parker


Lisa
21-06-2005, 13:57
Il Colonnello Thomas Parker, che si è arreso a fumare il suo sigaro Cubano nel 1990, nacque il 26 Giugno 1909 a Breda, in Olanda, da Adam e Maria VanKuijk, che chiamarono il loro quinto figlio Andreas Cornelius VanKuijk.
Ancora giovanissimo, colui che in seguito sarebbe diventato il Colonnello Parker, partì per gli Stati Uniti d'America, dove per 4 anni prestò servizio nell'esercito americano.

Dopo il suo congedo dalla vita militare, tornò a lavorare nel settore circense, sua prima passione.

Verso la fine del 1939 e l'inizio del 1940 divenne il manager di Gene Austin e alla fine del 1940 divenne Direttore della "Tampa Humane Society".
Tom Parker lascio la "Humane Society" per tornare nel mondo dell' "entertainment", fino a quando nel 1944 divenne manager di Eddy Arnold.

Quando, qualche anno dopo, Eddy Arnold e il Colonnello Parker decisero di prendere strade diverse, il Colonnello iniziò ad interessarsi a Hank Show e nel mese di Gennaio del 1955 riuscì a diventare suo manager.

Fu proprio durante una delle esibizioni di Hank Snow che il Colonnello incontrò Elvis Presley, colui che sarebbe diventato il suo unico cliente per più di 20 anni.
http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Elvis_Colonel__01.jpg

Il resto è storia.....

Dopo la morte di Elvis, avvenuta il 16 Agosto 1977 a Memphis, il Colonnello Parker divenne Consulente di Barron Hilton e mantenne questa carica sino alla sua morte, nel 1997.
Sebbene gli sia stato chiesto molte volte di diventare manager di altri artisti, il Colonnello Parker ha sempre rifiutato, dicendo che per lui sarebbe sempre stato "Elvis & The Colonel".
http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Elvis_Colonel.jpg

LA MORTE DEL COLONNELLO PARKER:

Il Colonnello Tom Parker, all'età di 87 anni, si trovava a Las Vegas e stava lavorando ad un progetto riguardante Elvis Presley in qualità di Consulente, quando fu colpito da infarto.
Vicino a lui, nel momento della morte, c'era sua moglie Loanne.
Dopo la cremazione è stato sepellito a Las Vegas, al Palm Cemetery sull'Eastern Avenue.
Durante gli 837 indimenticabili concerti che, negli anni, Elvis Presley diede all'Hilton, di fronte a 2.5 milioni di persone, il Colonnello fu sempre dietro di lui.
Amava moltissimo leggere biografie e pranzare fuori casa ogni giorno.

http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Colonel_Elvis_Stamps.jpg

La biografia più recente riguardante il Colonnello Parker è stata scritta da Alanna Nash, nel suo libro dal titolo "The Colonel".
In questa opera Alanna Nash ha raccolto racconti da tutti coloro che hanno conosciuto personalmente il Colonnello e ha voluto, in questo modo, capire chi era, quale era la personalità dell'uomo che per anni ha amministrato la vita di Elvis Presley.
Alanna ha iniziato a lavorare a quest'opera dal giorno del funerale di Elvis Presley.
Lei fu la prima giornalista alla quale è stato permesso di vedere il corpo del grande idolo americano.
Ciò che la convinse a scrivere il libro fu proprio la visione che ebbe del Colonnello al funerale: infatti il manager di Elvis indossava una maglietta in stile hawaiano e un cappello da baseball.
Nelle sue ricerche Alanna si è spinta molto a fondo nella vita di Tom Parker, arrivando a documenti dell'esercito e valutazioni psichiatriche...fino ad arrivare al rapporto della polizia riguardante un misterioso omicidio avvenuto in Olanda...e la conclusione che ha tratto da tutto ciò che il Colonnello ha fatto con la vita di Elvis - i tour mancati in Europa, i film mediocri e la carriera militare di Elvis - è che il tutto serviva a proteggere i segreti che l'astuto manager si portava appresso.
In particolare le oltre 300 interviste condotte dalla giornalista, i documenti ritrovati e le informazioni ricevute dalla famiglia d'origine del Colonnello Parker portano alle seguenti notizie:

- il sospetto che all'età di 20 anni Tom Parker, ancora conosciuto come Andreas Cornelius VanKuijk, abbia preso a rendellate una donna fino ad ucciderla e per questo motivo abbia preso la strada per gli Stati Uniti. Con sè non aveva nè soldi, nè vestiti, nè documenti di riconoscimento e se ne andò senza salutare nessuno.

- Durante il periodo in cui prestò servizio nell'esercito americano, Tom Parker si ammalò di esaurimento nervoso e fu ricoverato presso il Walter Reed Army Hospital. La diagnosi fu "Psicosi, depressione, instabilità psicologica"

- Da quel momento Tom Parker cercò di sistemare i conti con il passato.
Raccontò di essere nato in West Virginia, e di essere figlio di circensi. Coltivò amicizie con politici, in particolare con Lyndon B. Johnson, non riuscendo mai a diventare comunque un cittadino americano e non facendo mai niente per esserlo.
Le sue origini olandesi vennero nascoste ad Elvis Presley e ai clienti del Colonnello prima di lui.

- Elvis Presley pagò più di tutti il passato del Colonnello Parker e tutti i disturbi psicologici che gli aveva procurato.
Infatti ad Elvis non venne mai permesso di raggiungere l'apice delle sue potenzialità, per esempio come attore e morì stanco, frustrato e infelice.

- Di tutti i milioni di dollari guadagnati con il lavoro di Elvis, lasciò meno di un milione. Il resto è stato perso al gioco d'azzardo.

http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Col_Parker_Old.jpg
http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Col_Parker_Old_01.jpg

LISA

bilancia79
21-06-2005, 16:33
Grazie Lisa x aver raccontato la storia del colonello, non la conoscevo.

Anonymous
22-06-2005, 12:29
Interessantissimo articolo, Lisa! :smile:
Grazie!

Ciao

Anonymous
22-06-2005, 12:32
Scusate, l'ospite sono io, mi ero dimenticato di effettuare il login! sorry! :oops:

Ciao

Clint Reno
22-06-2005, 12:37
Concordo con l'ospite (a quanto pare nemmeno ora hai effettuato il login! :grin: ) l'articolo è molto bello!
Ciao

Lisa
22-06-2005, 14:44
Grazie ragazzi!!! :)

Ma chi è l'ospite???? :smile: :?

LISA

Lisa
21-07-2005, 09:12
La poesia che leggete qui sotto è stata scritta dal Colonnello Tom Parker nel 1978, circa un anno dopo la morte di Elvis Presley.

http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Poema_Col-Parker_1978_02.jpg

L'ultima parte di questa poesia sembra quasi una premonizione per i giorni nostri....

"Il ragazzo è diventato uomo e ha continuato a renderci felici con le sue canzoni.
Ascolteremo le tue canzoni giorno dopo giorno perchè tu veramente non te ne sei mai andato"...

LISA

Anonymous
21-07-2005, 16:41
Finalmente qualcosa di bello scritto dal Colonello...

Lisa
21-07-2005, 22:48
Sì...effettivamente lascia un po' basiti data la sua reputazione di "uomo con il ghiaccio nelle vene"...tanto per menzionare uno dei tanti appellativi che gli sono stati dati... :smile:

P.S. Ma chi sei Ospite? Quello dell'altra volta?

LISA

Anonymous
30-07-2005, 19:08
Cara lisa, ho letto sommariamente l?articolo ma non sono d'accordo al fatto che il colonello sia stao una persona bella ed onesta con Elvis, ma al contrario non so se tutti lo sanno, quell'animale pochi giorni prima della morte del re esclamo questa frese: NON MI INTERESSA IN QUALE MANIERA MA QUELL'OUMO STASERA DEVE SALIRE SUL PALCO. Ecco questa frase la commento dopo al parrucchiere di Elvis dopo una visita nella stanza dove Elvis era praticamente in stato incoscente e molto grave.
Tutto il resto che ha fatto per il re, è esattamente interesse venale.
Io Elvis come tantissime persone al mondo lo amo, lo studio, e rimango esterefatto per quello che ci ha insegnato e lasciato.
mauro
ciaio a tutti

Lisa
30-07-2005, 19:27
Ciao Mauro,
per prima cosa ti dò il BENVENUTO nel nostro forum!!! :)

Per quanto riguarda l'articolo sul Colonnello..non mi sembra di averlo giudicato onesto e amorevole nei confronti di Elvis, anzi...!!
Non l'ho offeso apertamente...ma ho comunque affermato che tutte le decisioni che ha preso e che hanno influito sulla carriera di Elvis sono state prese per proteggere qualche segreto che si portava dal passato e non ne ho dipinto un quadro dal quale traspare onestà... :shock:
Conosco la frase che hai citato "L'unica cosa importante è che stasera quell'uomo sia sul palco!"... Nella sezione ARCHIVIO del nostro sito puoi leggere l'intervista a Larry Geller, durante la quale spiega proprio quel particolare avvenimento.

Pensi che avrei dovuto andarci un po' più pesante col Colonnello?? :wink:

Un salutone :)

LISA

Anonymous
02-08-2005, 22:41
Cara lisa si ci sei decisamente andata poco pesante con il colonello ma ormai è storia passata. Quello che importa è che Elvis rimanga sempre vivo nei cuori di tutti coloro che lo amano. Io personalmente ho cambiato tipo di lavoro grazie a Elvis e per ora tutto va bene anche con questa tremenda crisi che ci circonda. Non sono tanto esperto di computers e non trovo facilmente il modo di rispondere ai messaggi. Imparero' presto.
Ciao e grazie
mauro

hurt
27-03-2006, 14:24
La poesia che leggete qui sotto è stata scritta dal Colonnello Tom Parker nel 1978, circa un anno dopo la morte di Elvis Presley.

http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Poema_Col-Parker_1978_02.jpg

L'ultima parte di questa poesia sembra quasi una premonizione per i giorni nostri....

"Il ragazzo è diventato uomo e ha continuato a renderci felici con le sue canzoni.
Ascolteremo le tue canzoni giorno dopo giorno perchè tu veramente non te ne sei mai andato"...

LISA

Ciao a tutti,

sono iscritta al forum da poco tempo. Oggi per caso ho trovato questo argomento (si dice topic??) e mi sorge spontaneo commentare, anche se con 9 mesi di ritardo da quando è stato creato:

- Se è proprio vero che ha scritto lui la poesia, potrei pensare al suo rimorso di coscienza...
- Tutto quello che di tenero può aver detto su Elvis, per me non ha nulla di credibile se non il possesso della gallina dalle uova d'oro.

Negli ultimi mesi mi sono molto documentata con DVD e libri e non posso non evidenziare che il mio trasporto verso Elvis è alle stelle, quindi probabilmente non sono obiettiva.

TUTTI (e lo scrivo maiuscolo) dico tutti hanno beneficiato del carattere di Elvis ed oggi vogliono e devono proteggersi responsabilizzando principalmente lui.
Povero Elvis, che in vita ti sei fidato di tutti e oggi tutti coloro di cui ti sei fidato hanno il loro commento a tuo discapito.
l'ho già scritto, gli unici che considero coerenti e veramente rispettosi nei confronti del nostro idolo sono Jerry Schilling e Larry Geller.
Scusate se sono stata polemica e prolissa, ma di Elvis non parlo mai con nessuno e quindi mi fa piaecre confrontarmi con chi è appassionato come me.
Un abbraccio a tutti.

askme
01-04-2006, 23:26
Se potessi lo strozzerei il bastardo.
Per tutto il male che ha fatto ad Elvis.
Doveva morire 50 anni prima,saremmo
quì a scrivere cose diverse.
Nessuna pieta',era uno stronzo ed
anche cattivo,perche' dovrei essere
buono io con lui?

askme
08-04-2006, 19:46
Aggiungo una cosa che ho trovato in un'encipledia:
Gli anni '60 lo vedono(Elvis) interpretare numerosissimi e
scadenti film musicali e vivere recluso nella villa di Memphis,
anche per causa di un manager OTTUSO e DISONESTO.
Ricompare in pubblico alla fine del decennio (68),con
buoni concerti a Las Vegas,e album come From Elvis in Memphis(1969)
e Aloha from Hawaii(1973).
Muore obeso e intossicato da enormi dosi di tranquillanti e
anfetamine.
Dotato di una NOTAVOLE VOCE e di grande sex appeal.
In sostanza come dicevo nell'articolo precedente,
lo strozzerei se fosse in vita il bastardo col.
Ci ha privato di molti anni di grande musica ma,
purtroppo ha molte colpe sulla morte di Elvis

hurt
09-04-2006, 16:24
Aggiungo una cosa che ho trovato in un'encipledia:
Gli anni '60 lo vedono(Elvis) interpretare numerosissimi e
scadenti film musicali e vivere recluso nella villa di Memphis,
anche per causa di un manager OTTUSO e DISONESTO.
Ricompare in pubblico alla fine del decennio (68),con
buoni concerti a Las Vegas,e album come From Elvis in Memphis(1969)
e Aloha from Hawaii(1973).
Muore obeso e intossicato da enormi dosi di tranquillanti e
anfetamine.
Dotato di una NOTAVOLE VOCE e di grande sex appeal.
In sostanza come dicevo nell'articolo precedente,
lo strozzerei se fosse in vita il bastardo col.
Ci ha privato di molti anni di grande musica ma,
purtroppo ha molte colpe sulla morte di Elvis
Se lo dice un'enciclopedia, a maggior ragione possiamo pensarlo e dirlo noi.
I vent'anni in più che ha vissuto spero siano serviti per espiare le sue colpe, anche sua moglie (l'ultima, dopo aver lasciato l'altra perché aveva l'Alzheimer) dice che era tanto generoso e che avendo amato solo Elvis, non ha più voluto fare il manager a nessun altro. Io penso che se si fosse rimesso sul mercato avrebbero beccato tutte gli scheletri che aveva negli armadi dell'Olanda.

askme
09-04-2006, 23:54
Sai, nel mercato del lavoro esiste una regola fondamentale.
Se sei uno in gamba sei richiesto,viceversa no
Essendo lo stronzo, uno che non guardava in faccia
a nessuno, in piu' spremendo fino all'osso il
suo assistito.
Penso che nessuno si sia fidato del col.
La moglie puo' dire quello che vuole, io non gli credo.

Puccy1
07-07-2006, 11:22
Avete ragione ragazzi (arrivo in ritardo anch' io ma non importa..)

Lo strozzerei quell'essere...(lo tirerei fuori dalla tomba e sarei io la causa del trapasso) io...forse qualcosa di buono avra' anche fatto per Elvis ma nulla in confronto al male e soprattutto per la mancanza di sincerita' .....e il nascondersi dietro a se stesso ...solo per questo andava folgotrato.....che uomo che era con il suo passato....dovevano rinchiuderlo da qualche parte e non farlo uscire piu' e facendogli capire il male che ha fatto ad Elvis....

si doveva morire prima molto prima se fossi stata all'eta' giusta avrei contribuito al suo....trapasso.... accidentale...!!
Non ci sono parole per descriverlo e riempirei pagine pagine che non basterebbero mai...

Povero Elvis che ti fidavi troppo di gente come lui.....con tutte le tue ragioni e i tuoi torti!!

Saro' anche dura con lui forse si dovrebbe capire la sua infanzia ...non ero li ....forse andava aiutato...ma invece di chiedere aiuto e far del bene dopo il male che ha rivevuto ....ma mi basta guardarlo in faccia per capire...se uno ha dei problemi deve trovare soluzioni ma non in questo modo...

ForeverTheKing
29-09-2006, 07:47
Io ho appena letto il libro "Guida Completa ad Elvis Presey" e viene citato un episodio riguardante il Colonello che mi ha fatto rabbrividire...ve lo riporto, nel caso non aveste letto il libro:

"A Maggio, Larry Geller ebbe uno scontro memorabile col Parker nella camera d'albergo di Elvis, mentre erano in tourneè a Louisville, nel Kentucky. Presley stava male, ricorda Geller, quando Parker irruppe nella stanza. "Quando aprì la porta, vidi Elvis in uno stato di semincoscienza, quasi comatoso. Il dottore era inginocchiato accanto al letto, teneva su il suo corpo e gli tuffava la testa in un secchio di acqua ghiacciata per rianimarlo, perchè Elvis gemeva e si lamentava. La prima cosa che pensai fu: 'Sono contento che il Colonello lo veda'. Pensavo che se Parker fosse rimasto con Elvis per un po', si sarebbe accorto che non stava bene, avrebbe interrotto la tourneè ed Elvis sarebbe andato all'ospedale. Rimasi sgomento quando, pochi secondi dopo, il Colonello venne verso di me, agitò il bastone, mi guardò dritto negli occhi e disse: 'L'unica cosa che conta è che quell'uomo salga sul palco stasera. Mi hai sentito?'.
Per Parker, Elvis era una merce. L' ONNIPOTENTE DOLLARO" .

Non ho parole!!!!!!!!!!!:-D

bruno pause
29-09-2006, 08:35
Io personalmente, non credo a tutto quanto si è scritto sul colonnello Parker.
Meno che meno posso credere ad un fatto del genere che mi sembra (se fosse vero) di una bestialità tale da meritarsi 10 ergastoli.
Il Larry Geller non è proprio tanto affidabile in più occasioni si è dimostrato non credibile.
Dunque non darei per oro colato quanto da lui scritto.

Cordiali saluti e tanti complimenti a Lisa per il nuovo Elvis shop
Bruno Pause
www.Elvis-Italian-Collector-Club.it

ForeverTheKing
29-09-2006, 08:41
E' vero, bisogna prendere con le pinze tutto quello che viene detto....ma in fondo, su questo fatto, non avrei molto da stupirmi.
Il Colonello Parker si è reso conto troppo tardi delle vere condizioni fisiche di Elvis...ha sempre sottovalutato il problema ed ha dato precendeza agli interessi che alla sua salute.
Se Elvis più volte ha pensato di sbarazzarsi di lui evidentementeun fondo di verità su quello che viene raccontato ci deve essere..

hurt
29-09-2006, 09:03
Dipende sempre a chi e cosa, vogliamo credere :-(:-(:-(:-(:-(

Tutti possono aver ragione oppure tutti possono parlare, a sproposito.

In ogni caso, da tutte le interviste presenti, su questo sito, non mi pare che emerga che qualcuno osanni al Colonnello, un filo conduttore negativo su di lui, c'è sempre e da parte di tutti :sad::sad::sad::sad::sad:

MISSCLAWDY
29-09-2006, 10:43
Io personalmente ho letto il libro di Alanna Nash, the extraordinary story of Colonel Tom Parker and Elvis Presley, libro che viene considerata la biografia più completa su Parker, a cui lui stesso ha collaborato incontrando l'autrice , e vi dico che quello che esce fuori da questo libro è molto peggio di quello che uno si possa immaginare: era un manipolatore, una persona dichiarata "psicotica" sotto le armi, giocatore d'azzardo, legato a personaggi di Las Vegas collusi con la Mafia , considerava Elvis solo una macchina per fare soldi......etc etc(non mi dilungo oltre)
per me Larry Geller è affidabile, personalmente gli credo, anche perchè gli episodi che racconta sono riportati anche da altre persone,quindi non si è inventato niente mi sembra.

Lisa
29-09-2006, 11:18
Vado off topic per ringraziare Bruno Pause per i complimenti alla nascita del nostro SHOPELVIS!! :) :)

Un caro saluto
LISA

Puccy1
13-10-2006, 13:14
il Colonello???

l'unica cosa che mi viene da dire..


..:-D :-D :-D :-D

hurt
06-12-2006, 18:29
Di seguito un'intervista fatta al Colonello nel 1993 (4 anni prima della sua morte), dove dichiara che

a) Tutte le accuse da parte dei componenti della MM, circa le sue responsabilità per la carriera di Elvis e il suo abuso di farmaci Elvis è stato detto solo per fare soldi vendendo i loro libri. Ma c'è qualcuno della MM che non la pensa così.

b) Non è vero che lui sfruttava Elvis, per pagare i suoi debiti di gioco !! Quello era un suo problema che risolveva per conto suo

c) Dichiara che essendo una società, lui prendeva il 50% solo sui contratti, ma per tutte le attività primarie di Elvis, vedi concerti e film, prendeva solo il 25%. Il restante 75% era di Elvis.

http://www.youtube.com/watch?v=OFCAclRgiiU

N.B. Ho riportato il contenuto dell'intervista, per sommi capi, quindi non ho fatto una traduzione vera e propria !!!

Sciamano
06-12-2006, 19:38
tutto e' chiaro di questa storia si da di fatto che il sudore- il sangue di Elvis vedi 50% vedi 75% ci pagava tutti i componenti orchestrali e manteneva amici e porci... con regali... cosa gli restava alla fine.. tutti sappiamo che aveva mania di spese eccessive e che di debiti in fondo Elvis ne aveva da pagare viste le eccessive spese... di tutti i generi....

askme
07-12-2006, 16:51
Ormai non faccio piu' commenti sul disgraziato, altrimenti sarebbero solamente,bip,bip,bip,bip.

marco31768
24-01-2007, 23:22
Ricopio pari pari la mia opinione che ho inserito pochi giorni fa su un altro Elvis forum riguardo al "Colonnello" Parker.


[Premetto che io provo un'antipatia viscerale nei confronti del sedicente "Colonnello" Parker ma il discorso è abbastanza articolato e cercherò di sintetizzarlo anche se non sarà facile.

Innanzitutto devo ammettere che Elvis venne gestito alla perfezione fino al 1962, poi... Film e colonne sonore che lo resero lo zimbello di Hollywood.
Lo scossone avvenne con il TV Special del 1968 ma... se fosse stato per il "Colonnello", Elvis avrebbe dovuto limitarsi a cantare tre o quattro canzoni natalizie e a fare gli auguri...
Per quanto riguarda la fantastica recording session di Memphis del 1969, il Colonnello era contrario: egli voleva che Elvis andasse a registrare alla solita maniera a Nashville.
I live anni '70? All'inizio tutto okay ma a che cosa hanno poi portato? Elvis cantava due o tre (!!!) volte al giorno (anzi: alla notte) nella stessa località per sette anni PER AIUTARE A PAGARE I DEBITI DI GIOCO DEL "COLONNELLO"... Diventò routin, ovviamente, e questo tran-tran quotidiano ha contribuito all'autodistruzione di Elvis.
È innegabile che negli ultimi due anni il nostro cantante si sia esibito in località sempre più piccole per ovvi motivi.
E queste le chiamiamo scelte oculate? Lungimiranza?
Nossignori, questa è follia, tanto per usare un eufemismo.

Parker ha anche "costretto" Elvis a registrare ciò che pareva a lui, impedendogli di scegliere dei songwriters ed imprigionandolo verso compositori legati alle sue edizioni discografiche e a quelle dei suoi più stretti collaboratori.
Lo sapete come avveniva una classica recording session di Elvis?
Gli venivano portate delle pile di demo che lui ascoltava; ciò che lo ispirava veniva registrato, altrimenti il demo era letteralmente cassato (spesso veniva tirato contro al muro...).
Ma che metodo è? Pazzesco!!!!!
Sì, c'è stato lo sprazzo dell'Aloha From Hawaii ma poi?
Ad Elvis era venuto a noia persino incidere in studio, tanto che lo fece in casa sua, nella Jungle Room.

Per terminare questa mia (discutibilissima) disquisizione, vorrei anche far notare una cosa che farà incavolare parecchi appassionati ma che secondo me va detta:
la colpa dell'autodistruzione di Elvis è di Elvis stesso.
Se Parker fosse stato defenestrato dopo quella famosa lite alla fine di un concerto a Las Vegas nel '73 (se non vado errato), sono convinto che ciò avrebbe giovato ad Elvis stesso e che sarebbe stato uno stimolo solo il fatto di non essere più incatenato a fare letteralmente il gioco del suo manager.
Ma Elvis non ha avuto questa forza ed è finita come tutti sappiamo. Nessuno è perfetto e nemmeno Elvis lo era. Non si può fare la frittata senza rompere le uova, dicono dalle mie parti, e lì la frittata andava fatta: Parker ha spremuto Elvis fino alla fine ma se il "Colonnello" fosse stato davvero più lungimirante ed intelligente, Elvis sarebbe ancora vivo e Parker avrebbe fatto ancora più soldi.

Emblematica la "reazione" alla notizia della morte del suo assistito: "Non è cambiato niente, ragazzi!" disse a chi lo aveva avvertito della dipartita di Elvis...

The show must go on.... ]


Marco

hurt
25-01-2007, 08:53
la colpa dell'autodistruzione di Elvis è di Elvis stesso.
Se Parker fosse stato defenestrato dopo quella famosa lite alla fine di un concerto a Las Vegas nel '73 (se non vado errato), sono convinto che ciò avrebbe giovato ad Elvis stesso e che sarebbe stato uno stimolo solo il fatto di non essere più incatenato a fare letteralmente il gioco del suo manager.
Ma Elvis non ha avuto questa forza ed è finita come tutti sappiamo. Nessuno è perfetto e nemmeno Elvis lo era. Non si può fare la frittata senza rompere le uova, dicono dalle mie parti, e lì la frittata andava fatta: Parker ha spremuto Elvis fino alla fine ma se il "Colonnello" fosse stato davvero più lungimirante ed intelligente, Elvis sarebbe ancora vivo e Parker avrebbe fatto ancora più soldi.

Emblematica la "reazione" alla notizia della morte del suo assistito: "Non è cambiato niente, ragazzi!" disse a chi lo aveva avvertito della dipartita di Elvis...

The show must go on.... ]


Marco

La tua analisi è di tutto rispetto perchè spiega perfettamente la triste realtà nella quale viveva il nostro Elvis.
Quando dici "Elvis non ha avuto la forza" un un termine adeguato che però sta ad indicare anche la complessità di un rapporto basato sulla parola.
"La parola data" oggi è un termine completamente sconosciuto, ma al tempo, gli affari si concludevano con una stretta di mano e con la parola data (cosa molto comune anche in Italia). Inoltre Elvis, da buon uomo poverissimo del sud, ha sempre fortemente sentito questo debito di riconoscenza verso colui che l'aveva fatto uscire dalla povertà e l'aveva portato molto in alto.
Non vanno dimenticati i ricatti psicologici di Parker con Elvis, che hanno permesso di tenerlo sempre al guinzaglio.
In un'intervista che ho postato (purtroppo non ricordo quale) l'intervistato racconta che era stato contattato un altro manager affinchè sostituisse Parker, ma questi consigliò ad Elvis di restare con il Colonnello (probabilmente i traffici dell'uomo andavano oltre la gestione di Elvis e i suoi debiti al gioco, per i quali, considerata quale organizzazione era proprietario di Las Vegas, nella quale non scarto l'ipotesi di un coinvolgimento personale di Parker:?:- è solo una mia opinione)
Pertanto, ritengo che ELvis avesse un conflitto interiore non facilmente sbrogliabile, il classico dibattito tra "devo fare così, ma se lo faccio succede cosà" e credo nessuno, dico NESSUNO,l'abbia mai aiutato a cercare delle strade e dei cavilli che gli permettesero di mettere in atto propositi che sarebbero stati tutto a vantaggio del mitico Elvis.
Visto che tutti i suoi bodyguard erano così afferrati a fare a pugni per difenderlo, tutti così amici, tutti così vicini e disposti ad alleviare le sue pene, tutti così bravi a raccontare la loro impotenza davanti alla sua autodistruzione, tra tutti questi bravi ragazzi non c'è stato nessuno che gli abbia detto contatta questo avvocato e fai in modo che distrugga Parker !!!!
Invece tutti, Vernon compreso (anche se per Vernon con un grande affetto) si sono preoccupati di non perdere la loro fetta, e questo era più importante della vita di Elvis. Tanto la sua perdita di controllo dipendeva solo dai farmaci !!!!

E' come quando oggi un fumatore, va dal medico, lamentando dolori o altro e siccome tutto viene attribuito al fumo, non si cerca di approfondire il vero motivo scatenante il problema. ..... poi, dopo mesi e mesi, si scopre che il fumatore ha il cancro: ma è colpa del fumo non della superficialità del medico !!!

Clint Reno
25-01-2007, 09:48
E' come quando oggi un fumatore, va dal medico, lamentando dolori o altro e siccome tutto viene attribuito al fumo, non si cerca di approfondire il vero motivo scatenante il problema. ..... poi, dopo mesi e mesi, si scopre che il fumatore ha il cancro: ma è colpa del fumo non della superficialità del medico !!!

Ecco, questo esempio calza a pennello, riassume tutto!!! :-\

hurt
02-03-2008, 09:48
Quando, qualche anno dopo, Eddy Arnold e il Colonnello Parker decisero di prendere strade diverse, il Colonnello iniziò ad interessarsi a Hank Show e nel mese di Gennaio del 1955 riuscì a diventare suo manager.


Più che decisero di prendere strade diverse, c’è da dire che Eddy Arnold scelse di liberarsi di Parker, per la sua sfrontatezza di vivere totalmente alle spalle del suo artista (anche insediandosi in casa per giorni e giorni) imponendogli le sue decisioni, senza dare ad Arnold possibilità di scelta. Quindi tanto quanto ha fatto con Elvis.
Trovo riprovevole che Eddy Arnold non abbia mai messo in guardia Elvis, anzi abbia preferito non rivelare mai i motivi della rottura del loro rapporto professionale


Dopo la morte di Elvis, avvenuta il 16 Agosto 1977 a Memphis, il Colonnello Parker divenne Consulente di Barron Hilton e mantenne questa carica sino alla sua morte, nel 1997.
Sebbene gli sia stato chiesto molte volte di diventare manager di altri artisti, il Colonnello Parker ha sempre rifiutato, dicendo che per lui sarebbe sempre stato "Elvis & The Colonel".


Questo la dice lunga sul rapporto che c’era tra il Colonnello e Barron Hilton (legato alla Mafia) e spiega il perché Elvis abbia dovuto sottostare a continui e ripetitivi concerti a Las Vegas, che hanno contribuito alla sua morte lenta, già psicologicamente iniziata ad Hollywood


Il Colonnello Tom Parker, all'età di 87 anni, si trovava a Las Vegas e stava lavorando ad un progetto riguardante Elvis Presley in qualità di Consulente, quando fu colpito da infarto.


Prima di quello definitivo, di infarti ne aveva già avuti 3 e li ha tutti usati per colpevolizzare Elvis di esserne un potenziale responsabile dei suoi problemi e condizioni di salute, soprattutto
quando Elvis era ancora molto giovane


Amava moltissimo leggere biografie e pranzare fuori casa ogni giorno.


Naturalmente a scrocco!!!
La prassi era o farsi invitare da qualcuno, oppure nei pranzi e cene “aziendali” ordinare per tutti, mentre per lui ordinava solo un piatto vuoto che provvedeva a riempire prelevando quello che gli piaceva dai piatti degli altri.
C’è chi la considera una cosa simpatica……. IO NO!!!


- il sospetto che all'età di 20 anni Tom Parker, ancora conosciuto come Andreas Cornelius VanKuijk, abbia preso a rendellate una donna fino ad ucciderla e per questo motivo abbia preso la strada per gli Stati Uniti. Con sè non aveva nè soldi, nè vestiti, nè documenti di riconoscimento e se ne andò senza salutare nessuno.


Era già andato scappato negli Stati Uniti, per allontanarsi da un padre dispotico e per dare libero spazio all’espressione di se stesso (fin da ragazzino ha dimostrato di essere un freddo manipolatore anche nei giochi, tendenzialmente isolato e poco benvoluto) ed era tornato in Olanda per festeggiare il compleanno della madre. Aveva bevuto troppo e quando bevevo diventava violento (da qui, in seguito la scelta di non bere MAI)


- Durante il periodo in cui prestò servizio nell'esercito americano, Tom Parker si ammalò di esaurimento nervoso e fu ricoverato presso il Walter Reed Army Hospital. La diagnosi fu "Psicosi, depressione, instabilità psicologica"


In cella Parker urlava giorno e notte come un ossesso!!

Nel libro di Alanna Nash, c’è la foto documento emesso dall’ARMY MEDICAL CENTER di Washington D.C. datato 19 agosto 1933, in cui si attesta:

Rif. 201-Parker, Thomas

Ogg: Dimissione su Certificato di Invalidità

A: The Surgeon General, U.S. Army, Washington, D.C.

1. In conformità al pragrafo 16c, Army Regulations 615-360, riporta che il privato Thomas

<B><I>Parker,

askme
02-03-2008, 11:06
Questo la dice lunga sul rapporto che c’era tra il Colonnello e Barron Hilton (legato alla Mafia) e spiega il perché Elvis abbia dovuto sottostare a continui e ripetitivi concerti a Las Vegas, che hanno contribuito alla sua morte lenta, già psicologicamente iniziata ad Hollywood.
Ho sempre pensato che parker fosse molto interessato a restare a Vegas,ed ho sempre avuto il sospetto che avesse legami con l'onorata società.

Prima di quello definitivo, di infarti ne aveva già avuti 3.
Molte volte Dio è distratto peccato.

Lisa
02-03-2008, 11:14
Giuste precisazioni, Hurt!
C'è inoltre da dire che Parker, nella sua psicosi, era come se vedesse se stesso in Elvis, ossia: usava Elvis per raggiungere obiettivi di fama e successo che altrimenti sarebbero stati irrealizzabili per lui.
Come penso di aver già detto, Parker aveva già i suoi obiettivi prefissati. Nulla è successo per caso nella carriera di Elvis!!
Non è stato un caso che Elvis si sia ritrovato a lavorare con Hal Wallis, non è stato un caso che si sia ritrovato a fare concerti a Las Vegas.
Parker aveva già tutto in testa, aveva già puntato gli obiettivi anni prima di conoscere Elvis. Aspettava solamente la persona giusta che lo portasse a realizzare i suoi progetti di ricchezza e di fama....e, purtroppo, destino ha voluto che fosse Elvis a finire in questo meccanismo malsano!! :-ex
Sembra la sceneggiatura di un film dell'orrore, ma purtroppo è così...

LISA

hurt
02-03-2008, 11:28
Ciao Lisa,
quello che mi ha lasciato parecchio amaro in bocca è che, rileggendo la biografia di Guralnick (Careless Love), ho notato che l'autore ha tralasciato di evidenziare molte cose e sprattutto i contesti, per cui Elvis si è trovato in una certa situazione, senza nulla togliere alle sue responsabilità.

E' un peccato che di tutti i libri scritti in inglese su Elvis, ne siano stati tradotti pochissimi, perchè leggerne altri offre la possibilità di capire meglio il perchè di certe cose e come si sono svolt veramente i fatti.

Nella rilettura della biografia ho percepito una sorta di "fretta" di raccontare troppi fatti negativi, tralasciando fatti altrettanto importanti.

Sicuramente è la biografia più veritiera, e quindi da apprezzare, ma, mentre nell'Ultimo treno per Memphis, dalle parole si respira l'ammirazione di Guralnick per il ragazzo pieno di entusiamo, venuto dal niente, nel secondo volume il quadro che ne risulta è più di un uomo deviato e esageratamente e solamente vittima di se stesso e delle sue dipendenze:?:?

Meno male che nella prefazione e alla fine dice al lettore che Elvis NON DEVE ESSERE GIUDICATO, in quanto è stato un normale umano:?:?:?
Non so, sbaglierò, ma mi ha lasciata notevolmente perplessa:?:?:?

Lisa
02-03-2008, 11:47
Sì, Hurt, Guralnick ha tracciato una cronistoria della vita di Elvis guardandola unicamente come se Elvis fosse il soggetto principale di tutte le azoni e non soffermandosi molto sulle cause che, a volte, hanno scatenato particolari reazioni, oppure su molti altri aspetti emozionali e della personalità di Elvis.
Per questo, probabilmente, il risultato è quello che hai citato tu.
Per approfondire altri elementi bisogna cimentarsi sui libri in inglese, che purtroppo non vengono tradotti nella nostra lingua....

Resta comunque un ottima biografia sicuramente da leggere, anche perchè, secondo me, non leggendo quella non si possono capire i collegamenti con avvenimenti che derivano da altre fonti.

LISA

hurt
02-03-2008, 11:54
Resta comunque un ottima biografia sicuramente da leggere, anche perchè, secondo me, non leggendo quella non si possono capire i collegamenti con avvenimenti che derivano da altre fonti.

LISA

Questo assolutamente sì!!!!!

bfortini
02-03-2008, 17:04
Scusatemi , mi interessa molto questa storia di Parker , di Las Vegas, e tutto il resto , io non ne so niente, esiste qualcosa tradotto in italiano che posso leggere per informarmi su questo aspetto della vita di Elvis ?
Abbiate pazienza con me è da poco che mi interesso a Elvis tramite internet e ho ancora un sacco di cose da conoscere !:-\:-\:-\

Lisa
02-03-2008, 17:22
Ciao bfortini,
temo che in italiano non esista nulla purtroppo :-ex
Le informazioni che hai letto derivano dal libro di Alanna Nash "The Colonel", ed è in inglese.

LISA

hurt
02-03-2008, 17:34
Comunque puoi trovare qualcosa qui sul forum, nelle varie interviste, alla sezione INTERVISTE E DOCUMENTI.

Credo tu possa leggere qualcosa di interessante nell'intervista ad Alanna Nash (autrice del libro) e in un topic che si chiama UNA BIOGRAFIA ALTERNATIVA.

Poi, naturalmente dipende tutto da cosa si vuole credere.

bfortini
02-03-2008, 22:04
Grazie mille! Però che peccato che non ci siano questi libri tradotti, è proprio vero che se non sai l'inglese sei tagliato fuori !!!:?:?:?

Lisa
03-03-2008, 10:48
A parte il fatto di essere stata a contatto con americani fin da piccolina, ma sai in quale modo all'inizio ho imparato l'inglese? Traducendo canzoni...Sono frasi brevi...Se hai un'infarinatura di inglese ce la puoi fare, e i vocaboli che non sai, usando un vocabolario, li puoi imparare un po' alla volta.
E' un percorso lungo, ma è sempre un inizio.... :-+

LISA

bfortini
03-03-2008, 15:01
Grazie mille Lisa mi hai dato proprio una bella dritta e fra l'altro è una cosa a cui stavo già pensando , tanto per iniziare e vedere come va , poi non sono proprio al buio , certo sono i ricordi di scuola e quindi di un secolo fa , ma mi ha sempre appassionato l'inglese e quel po' che ho imparato a scuola a suo tempo me lo ricordo ancora , quindi partirò da lì !!!
GRAZIE :-brav:-brav:-brav

Lisa
03-03-2008, 15:10
Se hai già un'infarinatura dalla scuola e, quindi, la grammatica la sai (non hai problemi a capire un tempo passato da un presente o da un futuro), per il resto è solo questione di imparare vocaboli, modi di dire, etc...
Insomma, non è che devi tenere un comizio al Pentagono :):), quindi non serve sapere chissà cosa...Poi piano piano le cose si imparano anche per caso, come certi modi di dire etc... :-+
Vai che ce la fai!!!! :-brav:-brav

LISA

hurt
15-03-2008, 15:48
Ma il :-pibColonnello dove è sepolto?
Ci sono sue memorie? vere o bugiarde che siano?

Alcune fonti scrivono che sia sepolto nel cimitero Palm Desert Memorial di Las Vegas, ma non ci sono registrazioni ufficiali che lo confermino.

Le uniche memorie di Parker che esistono sono quelle raccontate dagli altri. Lui non ha mai voluto scrivere una sua biografia, nonostante Alanna Nash si fosse resa disponibile ad aiutarlo a scriverla.

D'altra parte è comprensibile che non l'abbia voluta fare, viste le troppe cose personali da tener nascoste :-pib:-pib

perlanera
15-03-2008, 23:17
Ma nei vent'anni che Parker è sopravvissuto a Elvis, possibile che non ha mai avuto un piccolo rimorso, un senso di colpa, un mea culpa? Cavolo!!..Ma davvero ha vissuto con la convinzione di avere la coscienza a posto, e di non avere contribuito in gran parte alla morte prematura di Elvis???!!!!

bfortini
15-03-2008, 23:23
Ma nei vent'anni che Parker è sopravvissuto a Elvis, possibile che non ha mai avuto un piccolo rimorso, un senso di colpa, un mea culpa? Cavolo!!..Ma davvero ha vissuto con la convinzione di avere la coscienza a posto, e di non avere contribuito in gran parte alla morte prematura di Elvis???!!!!
Hai perfettamente ragione perla e io mi sono chiesta anche : ma possibile che in vent'anni Elvis non gli sia mai apparso in sogno per dirgli tutto quello che si meritava , comunque sono contenta perchè sono certa che ovunque sia adesso Elvis , non avra a fianco a lui Parker , perchè di sicuro non si è meritato lo stesso posto di Elvis !!!:-ge

perlanera
15-03-2008, 23:33
Hai perfettamente ragione perla e io mi sono chiesta anche : ma possibile che in vent'anni Elvis non gli sia mai apparso in sogno per dirgli tutto quello che si meritava , comunque sono contenta perchè sono certa che ovunque sia adesso Elvis , non avra a fianco a lui Parker , perchè di sicuro non si è meritato lo stesso posto di Elvis !!!:-ge
Penso che Elvis l'abbia perdonato da tempo. Perchè Parker alla sua morte ha dovuto rendere conto a Qualcuno ben più superiore...

bfortini
15-03-2008, 23:38
Penso che Elvis l'abbia perdonato da tempo. Perchè Parker alla sua morte ha dovuto rendere conto a Qualcuno ben più superiore...
Hai proprio ragione , guarda , se c'è una consolazione nella vita è proprio quella , prima o poi tutti dobbiamo fare i conti con l'oste ! e voglio proprio sperare che per Parker i conti siano stati molto molto salati!!!