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guitarman 22-06-2007 07:45

Re: Notizie da Internet
 
vediamo ke si può fare hurt....
sai ke in quel gruppo avrei dovuto fare un provino????
poi nn c sn + andato perchè suonano ad una bella distanza da casa mia....

hurt 22-06-2007 07:53

Re: Notizie da Internet
 
Quote:

guitarman (Messaggio 43845)
vediamo ke si può fare hurt....
sai ke in quel gruppo avrei dovuto fare un provino????
poi nn c sn + andato perchè suonano ad una bella distanza da casa mia....

Ti auguro di poterci andare, anche se mi sembra di capire che sei parecchio impegnato con il lavoro.

Congratulazioni per la possibilità di un provino:-brav:-brav

Io continuo a postare le info, che mi arrivano, su manifestazioni elvisiane, in giro per l'Italia:):)

guitarman 22-06-2007 08:15

Re: Notizie da Internet
 
perfetto,grande cosa....sai ke potrebbe essercene una presto anche qui,no???? :-) dipende da una sola persona.... :D :D :D

hurt 22-06-2007 08:17

Re: Notizie da Internet
 
Quote:

guitarman (Messaggio 43850)
perfetto,grande cosa....sai ke potrebbe essercene una presto anche qui,no???? :-) dipende da una sola persona.... :D :D :D

Davvero?? :-brav:-brav:-brav E allora dì a quella persona che muova il c....:-):-):-)

hurt 22-06-2007 18:46

Re: Articoli
 
Dal Messaggero Veneto del Friuli, di oggi:-P:-P

http://img366.imageshack.us/img366/1278/elvisvw4.jpg

hurt 23-06-2007 08:04

Re: Notizie da Internet
 
A Parigi una mostra sulla storia del rock

Si apre oggi, venerdì 22 giugno, alla Fondation Cartier di Parigi una mostra dedicata alle origini e alla storia del rock. All'interno delle sale sono stati raccolti cimeli e dischi d'epoca ed è stata anche ricostruita una cabina d'incisione quasi identica a quella della Sun Records di Memphis dove registrarono anche Elvis Presley e Jerry Lee Lewis. La mostra si concluderà il 28 ottobre. (Fonte: La Repubblica)

Trovate un articolo completo, qui

http://www.grazielvis.it/forum/showt...3918#post43918

hurt 24-06-2007 07:20

Re: Notizie da Internet
 
Pubblicato il 23/06/2007 alle 18:19:23
Ezio Guaitamacchi – 100 dischi ideali per capire il rock (Editori Riuniti) di Antonio Ranalli

Nuova edizione deluxe del celebre libro curato da Ezio Guaitamacchi. Foto a colori, nuovi album e nuove recensioni per un volume che ha fatto scuola, diventando nel giro di pochi anni uno dei punti di riferimento per gli appassionati di rock.

http://www.musicalnews.com/img_art/23062007181923.jpg

Le guide rock si sa sono sempre corse ad ostacoli. Negli ultimi anni abbiamo visto proliferare decine e decide di libri che intendono orientare ai migliori dischi del genere rock, con varianti negli altri stili e forme espressive. E così sotto con le 500 canzoni da salvare, i brani migliori per la playlist ideale, i 33 dischi essenziali e via dicendo. Ogni testo scritto da giornalisti più o meno noti e competenti, ma ognuno con punti di vista diversi e soggettivi. Per questo ogni tanto nel lettore e nell’appassionato di rock scatta l’istinto della polemica per l’assenza dell’artista preferito o di quel disco che invece è ritenuto indispensabile. Rappresenta una voce fuori dal coro, invece, il volume “100 dischi ideali per capire il rock”, curato dal direttore della rivista Jam, Ezio Guaitamacchi, e pubblicato nella collana “Jukebox del millennio” di Editori Riuniti. Questo volume, apparso per la prima volta in libreria nel 2000, e più volte ristampato, viene ora proposto in una nuova versione aggiornata e deluxe. Infatti, rispetto alla versione standard di sette anni fa il libro è stato ristampato in un formato più grade (simile ad un A4) con schede arricchite da copertine a colori e foto degli artisti. Ne viene fuori un testo completo che, rispetto agli altri di questo genere (premesso che nessuno in Italia si è cimentato in un’opera così vasta), propone per ogni disco segnalato altri tre album “della medesiva vena artista” portando di fatto il numero dei dischi recensiti ad oltre 400 unità. Dicevano che, rispetto alla prima edizione, alcune schede sono state riscritte ed aggiornate (nel caso di artisti ancora in attività), altri album invece sono stati sostituiti. E’ il caso, ad esempio dei Van Halen: nella prima edizione veniva indicato “1984” come album loro più rappresentativo, mentre nella nuova ristampa troviamo il celeberrimo album di esordio “Van Halen I”. Il curatore dell’opera, di concerto con i suoi collaboratori (citiamo, tra gli altri, Paolo Vites, Claudio Todesco, Barbara Volpi, Giovanni Pollastri, Roberto Caselli e Aldo Pedron), ha in qualche modo ragionato sui cambiamenti avvenuti nel rock negli ultimi sette anni (da qui l’esigenza di rivedere alcuni album degli anni 2000 ed inserire qualche titolo diverso come i White Stripes, non presenti nella precedente versione), e soprattutto riequilibrare anche tra i diversi generi (il metal senza dubbio in questo volume è più presente). Il libro si apre, come il precedente, con le antologie di riferimento per capire la musica e le canzoni dei migliori artisti degli anni ’50 (epoca dominata dai singoli) come Elvis Presley, Chuck Berry e Jerry Lee Lewis, per poi iniziare a partire dagli anni ’60 con i “100 dischi ideali per capire il rock”. Un’inedita ed imperdibile appendice finale, invece, è dedicata ai “Cinque eventi che hanno cambiato la storia del rock”, ovvero il Monterey International Pop Festival (16-18 giugno 1967), Woodstock (16-18 agosto 1969), il Concerto For Bangla Desh (1 agosto 1971), The Last Walz, ovvero il concerto di addio della Band (25 novembre 1976) e il Live Aid (13 luglio 1985). Anche in questo caso per ogni eventi ne vengono indicati altri tre del medesimo stile (tutti ovviamente reperibili su CD e/o su Dvd). Come ha spiegato il curatore Ezio Guaitamacchi anche gli altri volumi della collana “Juke Box del millennio” verranno in futuro ristampati e rivisti con lo stesso criterio. Ricordiamo che ad oggi sono usciti anche “100 dischi ideali per capire il rock hard & heavy” a cura di Francesco Eandi, “100 dischi ideali per capire il punk” a cura di Stefano Gilardino, “100 dischi ideali per capire il reggae” a cura di Fabrizio Laganà, “100 dischi ideali per capire il blues” a cura di Roberto Caselli, “100 dischi ideali per capire il jazz” a cura di Ivo Franchi, “100 dischi ideali per capire la world music” a cura di Ezio Guaitamacchi, “100 dischi ideali per capire la musica classica” a cura di Virginio B. Sala e “100 dischi ideali per capire la nuova canzone italiana” a cura di Mauro Ronconi.

Puccy1 26-06-2007 14:50

Re: Articoli
 
Purtroppo tutto fa brodo..........

Marzia1969 27-06-2007 09:10

Re: Articoli
 
Beh, a me non spiace come articolo.... Almeno non ha gettato fango sul King defindendolo grasso, drogato, ciccione,etc. Ok, non avrebbe potuto definirlo così, dato che aveva 21 anni quando l'ha conosciuto, ma almeno, guardiamo il lato positivo...Che ne dite?:wink:

hurt 28-06-2007 07:10

Re: Articoli
 
Da Kataweb Musica

Su RepubblicaTv
30 anni fa l’ultimo concerto del Re
(di Ernesto Assante)

di Massimiliano Leva
Sembra ieri, e invece sono già passati trent’anni. Il 26 giugno 1977, Elvis The King, teneva il suo ultimo concerto. Già da tempo non era più il ragazzo snello e affascinante che con quel suo roteare pelvico, lo sguardo malizioso e le voce suadente aveva conquistato anni prima il mondo e aperto porte come forse mai nessuno aveva osato prima di lui. Dagli anni ‘60 si era ritirato a Hollywood, catturato dal grande schermo. Sommerso dalle sue fortune. Circondato da un entourage a sua disposizione per ogni vizio. Era ingrassato, schiacciato dalle droghe e dalla sua stessa fama. Lontano miglia e miglia dal ragazzo appena ventenne che timidamente si era affacciato sulla storia con la sua musica nuova. Eppure, la sera del 26 giugno di trent’anni fa, quando alle 20:30 salì sul palco della market Square Arena di Indinapolis bardato come al solito con lustrini, giacca di pelle e zazzera impomattata, Elvis fece ancora una volta epoca. Indipendentemente dalla sua volontà. Perché, nessuno avrebbe predetto che poche settimane dopo, il 16 agosto, il Re se ne sarebbe andato. Lasciando un vuoto che nessuno (forse solo i Beatles) ha mai potuto colmare.
La date del rock sono incerte come le vite dei santi. Per esempio, è tutto da vedere se sia stato Elvis a inventare il rock’n'roll. Un po’ come per il primo essere umano nello spazio, ci sono arrivati prima i sovietici, ma a quell’epoca gli americani sapevano promuovere meglio ogni evento. E così in pochi si ricordano oggi della cagnolina Laika, ma tutti hanno visto almeno una volta l’uomo camminare sulla luna. Elvis, se non fu l’inventore del rock, fu comunque il più grande idolo pop di tutti i tempi. Il piede che per primo tocco il suolo dell’universo giovanile, sconvolgendolo come un terremoto. Così, quando dopo l’esilio hollywoodiano, nel 1968 tornò a sorpresa sulle scene, anche se l’idolo era cambiato, per lui fu di nuovo un successo. Mancava forse il fascino di un tempo, il suo tocco di Mida. Ma la fisicità sul palco era sempre la solita. In fondo, era stato The King a stabilire quali fossero le regole per comunicare con il pubblico. Qualsiasi cantante rock, dopo di lui, se non avesse attinto almeno un segreto da Presley, non sarebbe mai stato considerato.
Anche quella sera a Indianapolis, quindi, il bacino ricominciò a roteare e lo spettacolo prese subito la piega giusta. Elvis salì sul palco tonico, concentrato, disinvolto nel passare da un giubbotto di pelle nero a un candido abito di scena bianco, capace con grande disinvoltura di sciorinare per il piacere del pubblico i suoi classici, compresi vecchi e cari standard rock & roll. Da Johnny B. Good a Don’t be cruel. Da Hound dog a Jailhouse rock. Del resto, neppure lui poteva permettersi di tagliare con il passato: soprattutto quando il passato significava milioni di dischi venduti. Si concesse anche un paio di cover - What I’d say di Ray Charles e Bridge over trouble water di Simon and Garfunkel. Poi, dopo quasi due ore di musica, con Clasing Lamp, si concedò.
Nessuno avrebbe mai detto che quella sarebbe stata la sua ultima esibizione. Come per i Beatles, undici anni prima, tutto sarebbe stato scoperto qualche mese dopo. Con la tristezza che non solo un mito se ne andava, ma anche un’intera epoca con tutto ciò che di buono o cattivo aveva portato. E quando, il 16 agosto 1977 Elvis morì, il rock davvero non sarebbe stato davvero più lo stesso. Per ironia della sorte, in un momento in cui, con la rivoluzione punk in atto, le nuove generazioni speravano di azzerare tutto sin dall’inizio. (27 giugno 2007)

hurt 28-06-2007 07:14

Re: Notizie da Internet
 
27/06/2007
Casale M.to, Bobby Solo sabato 30 giugno in Piazza Mazzini.


http://www.ilpopolodelblues.com/rev/...bobby-solo.jpg

Torna Bobby Solo, per l’attesissimo concerto di musica Anni ’60.

L’appuntamento è per sabato 30 giugno, alle ore 20,45, in Piazza Mazzini.
A presentare la serata Elisabetta Viviani, ad aprire la serata il cantautore Andrea Tiberga e Farida, con una selezione dei brani più noti degli Anni ’60.
Resterà poi unico mattatore sulla scena Bobby Solo (accompagnato da Luca Olivieri), con i suoi pezzi più famosi e con un attesissimo tributo ad Elvis Presley.

“Si è creata una grande attesa per l’evento e di questo siamo in certo modo debitori al contrattempo che ci aveva costretto a rinviare la data originaria del 2 giugno scorso – dichiara l’Assessore alle Manifestazioni Riccardo Calvo – la data di sabato è stata resa possibile dalla grande cortesia di Bobby Solo, che ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, ha confermato una professionalità eccezionale nel rendersi nuovamente disponibile in un arco di tempo così ridotto. E non solo: siamo grati al cantante per aver parlato di Casale e dell’ospitalità ricevuta proprio per il 2 giugno nel corso di una trasmissione televisiva di prestigio come Porta a Porta, che si è prestata come cornice ideale per la promozione del Casalese e, in particolare, della qualità della vita sulle nostre colline. Siamo infine certi che il concerto replicherà il vero e proprio bagno di folla cui abbiamo assistito lo scorso weekend per la Notte Bianca, confermando a Casale il ruolo di città attenta alle esigenze di grandi e piccini, giovani e non più giovani, e creando occasioni di divertimento in piazza per le famiglie, altro indicatore importante per l’offerta culturale e per l’elevata vivibilità nel Casalese”..

Sabato 30 giugno 2007
Bobby Solo in concerto a Casale Monferrato

Bobby Solo
Bobby Solo nasce nel 1945 e per i suoi fan di tutto il mondo resta l’Elvis Presley italiano, anche se questa definizione non renderebbe giustizia alla carriera di uno delle voci più apprezzate della musica leggera italiana degli ultimi 40 anni, dopo l’esordio a San Remo nel 1964, le numerose partecipazioni al festival rivierasco e una carriera di ininterrotti successi con cui ha contribuito a portare in Italia il sound tipico di moltissimi generi musicali americani di quegli anni.

guitarman 28-06-2007 10:21

Re: Articoli
 
AGI) - Londra, 23 giu . - E' andata a Elton John la vittoria in una gara di karaoke di beneficenza fra alcune star della musica inglese. Il cantante di 'Your Song' si e' imposto con una reinterpretazione della hit di Elvis Presley, 'Are You Lonesome Tonight', grazie alla quale e' riuscito a raccogliere ben 110 mila sterline (oltre 160 mila euro) da destinare ai bambini palestinesi in un evento ospitato dal Ronnie Scott's Jazz Club di Londra, e che vedeva tra il pubblico celebrita' del calibro di Kate Moss ed Elle Macpherson. Al secondo posto della competizione si e' piazzato Nick Cave, che si e' esibito con 'Bootylicious' delle Destiny's Child, mentre piu' indietro si sono classificati Shane McGowan, ex frontman dei Pogue, con 'We didn't start the fire' di Billy Joel e Mick Jones, che si e' presentato sul palco con un grande classico dei Clash, 'Should I stay or should I go'. In totale nel corso della serata sono state raccolte 385 mila sterline (oltre 570 mila euro) che saranno devoluti alla Hoping Foundation. -

guitarman 28-06-2007 10:25

Re: Articoli
 
I Doors cantano Elvis Presley

Nel triplo live "Live in Boston: 1970"

Il triplo disco "Live in Boston: 1970" dei Doors (in uscita il prossimo 23 luglio) contiene delle chicche per tutti i fan della band. La registrazione riconsegna Jim Morrison in una delle ultime apparizioni con grandi successi del calibro di "Alabama Song (Whisky Bar)", "Light my fire" e "Break on through" oltre a una cover di "Mistery Train" di Elvis Presley.






il tutto x dare ragione a quello ke penso :-)

guitarman 28-06-2007 10:50

Re: Articoli
 
http://notizie.interfree.it/img/focus_titolo_sx.gifhttp://notizie.interfree.it/adnkrono...y--268x201.jpghttp://notizie.interfree.it/img/spacer.gifhttp://notizie.interfree.it/img/Focus_news_up_05.gifhttp://notizie.interfree.it/img/spacer.gifhttp://notizie.interfree.it/img/spacer.gifhttp://notizie.interfree.it/img/spacer.gifPrevisto per il 16 agosto il film di Adam Muskiewicz 'The Truth About Elvis'
1977-2007, continua la 'caccia' a Elvis Presley
Avvistamenti, ipotesi fantasiose e persino una taglia. A trent'anni dalla scomparsa, il mistero che avvolge la morte del Re tiene banco tra i bit della rete
http://notizie.interfree.it/img/spacer.gifhttp://notizie.interfree.it/img/spacer.gifhttp://notizie.interfree.it/img/alto_05.gifhttp://notizie.interfree.it/img/spacer.gifhttp://notizie.interfree.it/img/spacer.gifhttp://notizie.interfree.it/img/spacer.gifRoma - 13 mar. (Ign) - Elvis nascosto su un'isola lontana, Elvis agente segreto dell'Fbi, Elvis in Alaska, Elvis ormai settantenne che si aggira nel parco della Graceland Mansion (Memphis), la villa in cui visse per 20 anni e nel cui bagno fu trovato senza vita. Ma a trent'anni di distanza la morte di Elvis Presley per alcuni è ancora un mistero. E come ogni anno la ricorrenza della sua scomparsa, il 16 agosto 1977, riapre la caccia alla verità.
Sull'argomento sono stati scritti libri, pagine di quotidiani e periodici, sono stati fatti servizi e programmi televisivi. Ma è internet a fare la parte del leone. Il sito www.elvislives.net, ad esempio, elenca 10 teorie per cui il Re del rock'n roll è vivo. La prima sostiene che sia stato messo nel programma protezione testimoni con una nuova identità dopo il famoso incontro con Richard Nixon. C'è poi la storia del nome scritto sbagliato sulla lapide (Elvis Aaron Presley anziché Elvis Aron Presley), le fotografie del corpo nella bara che lo fanno sembrare una statua di cera, le contraddizioni riguardo alle circostanze del decesso. Lascia poi interdetti la notizia che nel 2002 una etichetta indipendente ha pubblicato un album, 'Kingtinued', dove si sente la voce di Presley che canta almeno 14 canzoni mai esistite prima del 1977.
Ma c'è di più. Adam Muskiewicz, scrittore, attore e produttore cinematografico, attraverso il sito www.elviswanted.com lo scorso anno ha annunciato una ricompensa di 3 milioni di dollari a chi proverà che Elvis è vivo e vegeto. Intervistando teorici, esperti, autori e amici intimi del Re, Muskiewicz ha deciso di produrre anche un documentario, il cui trailler è disponibile sul sito www.truthaboutelvis.com, che dovrebbe uscire proprio in occasione del trentesimo anniversario della (presunta) morte. Nella pellicola, dal titolo 'The Truth About Elvis', verranno analizzati fatti e persone, il rapporto dell'autopsia, la villa di Graceland, la Memphis Mafia e la questione del nome sulla sua lapide. Si prenderanno inoltre in considerazione i motivi per i quali Presley puo' aver simulato la sua morte e chi puo' averlo aiutato in tutto questo. Interessanti alcune testimonianze che riportano: "Nessuno sa perché due settimane prima di morire abbia detto che doveva andare via, e che non avrebbe avuto più la possibilità di vedere le persone care. Perché ha detto una cosa del genere?". Oppure: "Gente che lavorava all'ospedale, ancora adesso sostiene che il corpo che fu portato in ospedale non era quello di Elvis Presley". Linda Thompson racconta: "Mia madre era al funerale, e qualche giorno dopo disse: 'Sì, oggi fanno delle cose miracolose con le statue di cera; molte persone pensano che lui sia alle Bahamas'''. "Mi ricordo una persona che guardò al corpo nella bara e mi disse, no, non è Elvis", dice una donna, mentre un'altra afferma: "Elvis Presley è venuto nel nostro ristorante e ha ordinato un wopper cheeseburger, senza cipolle e patatine".
Molte poi le teorie bizzarre che si susseguono nella rete e negli anni la leggenda per chi non si rassegna o per chi vuole giocare alla 'caccia' a Elvis ha avuto molte versioni. Il forum del sito www.grazielvis.it, ad esempio, riporta un articolo nel quale si afferma che una donna in visita a Graceland, dopo essere entrata in una zona proibita al pubblico, si è trovata davanti un uomo su una sedia a rotelle a cui ha scattato una foto prima che i guardiani la portassero via. La foto è stata quindi consegnata a un detective che si occupa di identikit di persone scomparse, il quale ha dichiarato che, secondo lui, l'uomo sulla sedia a rotelle era Elvis Presley. In particolare, la donna ha detto che quando le guardie l'hanno portata via, continuava a ripetere loro di aver visto Elvis Presley. E la cosa che l'ha stupita più di tutto è stato che queste non abbiano negato e nemmeno si siano comportate come se lei fosse stata una visionaria.
C'è poi la teoria esposta da Massimo Polidoro che nel suo libro 'Elvis è vivo' vuole The King celato sotto lo pseudonimo John Carpenter, le cui iniziali J.C. stanno per Gesù Cristo, mentre lavora come agente speciale dell’FBI, reparto antidroga.
Tutte queste teorie si basano su un concetto spiegato da Polidoro, che si richiama alla 'verità delle emozioni', come la chiama lo scrittore. E cioè che non si può accettare l’idea che qualcuno fuori dal comune sia morto per una casualità, e quindi nulla diventa più credibile dell’incredibile.

Lisa 28-06-2007 15:37

Re: Articoli
 
Quote:

guitarman (Messaggio 44449)
http://notizie.interfree.it/img/focus_titolo_sx.gifhttp://notizie.interfree.it/adnkrono...y--268x201.jpghttp://notizie.interfree.it/img/spacer.gif Il forum del sito www.grazielvis.it, ad esempio, riporta un articolo nel quale si afferma che una donna in visita a Graceland, dopo essere entrata in una zona proibita al pubblico, si è trovata davanti un uomo su una sedia a rotelle a cui ha scattato una foto prima che i guardiani la portassero via. La foto è stata quindi consegnata a un detective che si occupa di identikit di persone scomparse, il quale ha dichiarato che, secondo lui, l'uomo sulla sedia a rotelle era Elvis Presley. In particolare, la donna ha detto che quando le guardie l'hanno portata via, continuava a ripetere loro di aver visto Elvis Presley. E la cosa che l'ha stupita più di tutto è stato che queste non abbiano negato e nemmeno si siano comportate come se lei fosse stata una visionaria.
C'è poi la teoria esposta da Massimo Polidoro che nel suo libro 'Elvis è vivo' vuole The King celato sotto lo pseudonimo John Carpenter, le cui iniziali J.C. stanno per Gesù Cristo, mentre lavora come agente speciale dell’FBI, reparto antidroga.
Tutte queste teorie si basano su un concetto spiegato da Polidoro, che si richiama alla 'verità delle emozioni', come la chiama lo scrittore. E cioè che non si può accettare l’idea che qualcuno fuori dal comune sia morto per una casualità, e quindi nulla diventa più credibile dell’incredibile.

:):):):)

LISA

guitarman 02-07-2007 17:36

Re: Articoli
 
Trend globalihttp://emagazine.credit-suisse.com/a...latzhalter.gifhttp://emagazine.credit-suisse.com/d..._elvis_431.jpg http://emagazine.credit-suisse.com/a...latzhalter.gifChristian GattikerEquity Researchhttp://emagazine.credit-suisse.com/a.../ico_print.gif http://emagazine.credit-suisse.com/a...c/ico_send.gif Elvis e gli investitori

09.08.2004 I numeri parlano chiar fra meno di cento anni il pianeta sarà invaso da una pletora di imitatori del re del rock. Da persone di buon senso, puntereste su questa scommessa?

I mercati finanziari sono luoghi in cui domanda e offerta di valori si incontrano. Il venditore di titoli ne ricava fondi da reinvestire nell'azienda, mentre l'acquirente si garantisce una rendita fissa oppure il diritto di partecipare agli utili futuri della relativa società. Un meccanismo semplice e logico che potrebbe indurci a credere che il mercato si comporti in modo altrettanto efficiente e razionale. Il seguente esempio, che si rifà al mondo dello spettacolo, è tratto da un'analisi della prestigiosa ABN Amro e ci fornisce conclusioni interessanti al riguardo.

- Nel 1960 si contavano 216 imitatori di Elvis.
- Nel 1970 erano passati a ben 2400.
- Nel 1980 il loro numero era stimato intorno ai 6300 a livello internazionale.
- Nel 1992 infine erano arrivati a 14 000.
- Di questo passo, entro il 2100 gli imitatori di Elvis rappresenteranno il 25 per cento della popolazione mondiale.

Segnali chiari eppure fuorvianti
I dati rilevati sull'arco di trent'anni sembrerebbero suffragare l'ipotesi che entro il 2100 si verificherà un autentico boom degli imitatori del King. Chiunque negasse l'evidenza rischierebbe di vedersi accerchiato da frotte di cloni di Elvis, con tanto di costume bianco e capello impomatato. Male che vada, avremmo sbagliato i nostri pronostici e ci ritroveremmo a fare i conti con l'orgoglio offeso degli impersonator. Più gravi possono invece essere le conseguenze di un errore di valutazione in campo finanziario. Basti ricordare come in epoca recente l'euforia innescata dalla corsa dei titoli tecnologici abbia alimentato l'illusione di inesauste chance di guadagno, illusioni che il crollo della new economy ha spietatamente infranto cogliendo gli investitori completamente impreparati. E dire che le previsioni non sarebbero potute essere migliori. Ma per citare il grande economista John M. Keynes: "Resta un mistero che un essere razionale possa compiere un atto tanto insensato come quello di investire in borsa". Questa convinzione è tuttavia in netto contrasto con la teoria finanziaria neoclassica secondo cui gli operatori sarebbero dei soggetti perfettamente razionali e come tali riescono a ottimizzare i rischi rispetto alle opportunità di guadagno, anticipando la dinamica dei prezzi in base alle informazioni disponibili – e ciò con lucidità e senza essere vittime di distorsioni di carattere emotivo. Tuttavia questo "homo oeconomicus" è ben lontano dalla realtà e la teoria dei mercati cosiddetti efficienti non è in grado di spiegare alcuni fenomeni ricorrenti che smentiscono l'assunto stesso di razionalità del comportamento dei suoi attori. E con ciò non ci riferiamo alle varie "regole d'oro" o dritte per vincere in borsa (si veda il riquadro) proposte dagli esperti di turno, bensì ad alcuni quesiti ben più cruciali cui possiamo trovare risposte convincenti soltanto includendo nel nostro modello di pensiero l'irrazionalità come costante dell´agire umano.

Fare i conti con l´emotività
D'altronde è lecito chiedersi cosa spinga gli operatori a scambiarsi grandi volumi di titoli se ognuno di loro dispone delle stesse informazioni e basa le proprie decisioni sulle medesime aspettative. Altrettanto incongruo ci sembrerà il fatto che i prezzi dei titoli possano accusare oscillazioni talora marcate se queste non trovano riscontro in eventi altrettanto significativi nell'azienda sottostante. O ancora, come mai la prospettiva di un aumento del dividendo faccia lievitare le quotazioni in misura sproporzionata rispetto al resto del listino. Tutte domande che ci lasciano perplessi e non trovano altra giustificazione se non quella che le scelte degli investitori non sono frutto di riflessioni spassionate e obiettive. Questa consapevolezza ha portato all'emergere di una nuova disciplina, la cosiddetta finanza comportamentale, che sposa la psicologia con le scienze economiche. Giungendo a scoperte sconcertanti. È ormai comprovato che il processo cognitivo degli investitori – dall´acquisizione all'elaborazione dei dati utili ai fini della decisione circa il titolo più promettente – contravviene sistematicamente ai dettami di razionalità cari ai manuali di borsa. La "behavioural finance" ha messo in luce alcune trappole psicologiche come la percezione selettiva della realtà, l'ipersicurezza che induce un´eccessiva fiducia nelle proprie capacità oppure l'avversione alle perdite. Concetti questi che in breve tempo si sono imposti a pieno diritto fra le teorie finanziarie più accreditate, sfatando definitivamente il mito della borsa come entità razionale.
P.S.: Quanto agli imitatori di Elvis purtroppo mancano stime affidabili e aggiornate al 2004. Se le proiezioni di cui prima dovessero avverarsi, fra trent'anni saremo circondati da migliaia di nostalgici che faranno rivivere il mito del King – a suon di rock'n' roll.

gabby 03-07-2007 15:44

Re: Articoli
 
Sono stati venduti all'asta un'arma appartenuta ad Elvis che ha raggiunto i 28.000 dollari e un flacone (vuoto) di Naldecon, un antistaminico prescritto dal dott.Nik negli anni 70, venduto x 2.640 dollari :?
Inutile scrivere che sono alquanto disgustata x il flacone di antistaminici :?:?:?

hurt 04-07-2007 05:34

Re: Notizie da Internet
 
USA/ IL WARHOL RUBATO RESTA ALL'ACQUIRENTE IN BUONA FEDE

Red Elvis, no Corte Connecticut a appello ereditiera svedese

postato 8 giorni fa da APCOM

New York, 25 giu. (Ap-Apcom) - Ha comprato un Warhol rubato, ma era in buona fede. Peter Brant, magnate dell'editoria, resta il legittimo proprietario di 'Red Elvis', ritratto in 36 foto identiche di Presley dal valore di 8,9 milioni di euro. Lo ha stabilito all'unanimità la Corte suprema del Connecticut, respingendo l'appello dell'ereditiera svedese che se l'è visto sottrarre prima da un mercante d'arte e poi da un Tribunale.

Nessun dubbio sul fatto che 'Red Elvis' sia stato rubato: Anders Malmberg, l'uomo che lo ha venduto, ha scontando una condanna di tre anni in un carcere svedese. Ma come già in primo grado, i giudici americani hanno respinto il sospetto che l'acquisto del Warhol sia avvenuto in combutta: Brant - hanno ribadito confermano la sentenza del 2005 - ha fatto il possibile per accertarsi che il mercante d'arte avesse l'autorizzazione, prima di staccare l'assegno da 2 milioni e di portarsi a casa l'opera allora in mostra in Europa.

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SCOMMESSE/VITA DOPO LA MORTE? SCOMMESSA DA 1 MILIONE DI STERLINE

Oltremanica scommettitore punta 100 sterline

postato 11 giorni fa da APCOM

Roma, 22 giu. (Apcom) - Che alla fantasia dei bookmaker non ci fosse mai fine ce ne eravamo accorti. Ma adesso si sono superati i confini della realtà. William Hill ha accettato la scommessa da 100 sterline di uno scommettitore che afferma l'esistenza della vita dopo la morte. La quota è 10mila contro uno, che vuol dire che se Ross Hemsworth, questo il nome del giocatore, dovesse dimostrare quanto asserito, si metterebbe in tasca 1 milione di sterline. Hemsorth ha già dichiarato che tutte le spiegazioni si potranno trovare sul suo libro di prossima uscita. William Hill è solito accettare questo genere di puntate bizzare come quella sull'esistenza del mostro di Loch Ness o dei fantasmi, o su Elvis Presley ancora vivo. "Non ho idea di come farà a dimostrare la sua tesi - ha dichiarato il portavoce del bookmaker Graham Sharpe - ma se produrrà le prove entro la fine dell'anno dovremmo pagargli 1 milione di sterline". (fonte: Agipronews)

hurt 06-07-2007 06:14

Re: Articoli
 
http://www.rockol.it/img07/recensioni.jpg (da Rockol)

http://www.rockol.it/img/cover/Elv1s.jpg

Elvis Presley - ELV1S - 30 #1 HITS - Bmg Ricordi (CD)

Ha funzionato, eccome, per i Beatles. Perché non dovrebbe funzionare con Elvis? L’idea, che la BMG ha mutuato dalla EMI, è esattamente la stessa: impacchettare in un’antologia nuova di zecca, nel packaging come nella rimasterizzazione digitale, i numeri uno del King del rock and roll (non tutti, come riconoscono onestamente le note di copertina) e aspettare che il pubblico accorra a frotte a comprarla nei negozi. Difficile resistere alla tentazione, in effetti: collezionisti e “completisti”, condannati a procurarsi ogni briciola discografica disseminata dagli amministratori dell’eredità Presley, possono trovare motivo di soddisfazione nella cristallina resa sonora delle incisioni (i tecnici incaricati, Ted Jensen e George Marino, hanno lavorato bene); i novizi hanno modo di riscoprire, non è mai troppo tardi, una quantità di gemme straordinarie, alcune delle quali neppure troppo note all’appassionato “medio” italiano. E chi da un greatest hits pretende cura dei particolari e attenzione al dettaglio non può lamentarsi: grafica elegante ed essenziale, crediti precisi (comprese puntuali informazioni sulla “chart life” di ogni singolo pezzo), note brano per brano redatte da Peter Guralnick, riconosciuta eminenza in elvisologia. Qualcuno, semmai, storcerà il naso per l’inclusione di “A little less conversation” nella versione shakerata dal dj olandese JXL ad uso delle piste da ballo di tutto il mondo. Lo stacco sonoro rispetto al resto del programma è indubbiamente forte e farà sobbalzare sulla sedia qualche purista: ma la canzone si guadagna il diritto di accesso in qualità di ultimo numero uno della serie, la voce del rocker resta inconfondibile in primo piano, e il cocktail rockabilly-house ha un sapore irresistibile (solo Fat Boy Slim aveva raggiunto risultati altrettanto brillanti nel miscelare dance e rock).
Chi di Presley ricorda soprattutto il ciuffo, l’ingenua filmografia e i movimenti del bacino, troverà ciò che si aspetta di trovare: l’Elvis elettrico e ad altissima gradazione erotica di “Jailhouse rock”, di “All shook up” e di “Heartbreak hotel” (il primo e più improbabile degli hits, sottolinea Guralnick: il testo è ispirato al bigliettino di commiato lasciato da un suicida). Il languoroso e confidenziale crooner di “Love me tender”, “Are you lonesome tonight?” e “Can’t help falling in love”. Quello rilassato, controllato ed infallibile della maturità (“Return to sender”, “Suspicious minds”, “In the ghetto”). E anche – nota dolente - quello tentato dalla tradizione melodica del belcanto (“O sole mio” e “Torna a Sorrento” tradotte rispettivamente in “It’s now or never” e “Surrender”). Ma potrà anche (ri)scoprire tante altre cose. Innanzitutto l’incredibile versatilità di un interprete capace, con quella voce, di cantare qualunque cosa, il blues di Big Mama Thornton (“Hound dog”) e il country & western di Hank Snow (“A fool such as I”), l’r&b di New Orleans (“One night”) e il candido gospel di “Crying in the chapel”: il diavolo e l’acqua santa, davvero (e nessuno c’era arrivato prima di lui, al matrimonio misto e sacrilego tra country bianco e rhythm and blues nero). E poi tanti dettagli e particolari gustosi. Come le impeccabili, pulsanti voci di supporto dei Jordanaries (tanti anni dopo ripescati dai Blasters dei fratelli Alvin). La chitarra acuminata di Scotty Moore e la stilosissima Telecaster di James Burton (un quarto dei leggendari TCB, band di accompagnamento anni ’70, che qui sfoggia la sua potenza in “Burning love”). La ruvidezza da “buona la prima” di “Too much” e i collage di studio di “Hound dog” e “Don’t be cruel” (venti, trenta takes diverse per arrivare al massimo grado di semplicità). E ancora, la squisita scrittura di autori di lusso come Otis Blackwell, Doc Pomus, Leiber& Stoller.
Ci sarebbe molto altro Elvis, naturalmente, da mettere in scaffale a fianco di questo super-greatest hits. Ventinove canzoni (più una) non bastano a disegnare i contorni del mito. Il consiglio, inevitabile, è di procurarsi almeno le prime leggendarie incisioni per la Sun di Memphis, “That’s alright (mama)”, “Mystery train”, “Baby, let’s play house” e le altre: un Presley così libero e selvaggio non lo ascolterete più, neppure negli anni dorati raccontati da “Elv1s”.

Perché regalarlo: Elvis è "The king". Per una volta un soprannome che dice le cose come stanno, e questa godibilissima e corposa raccolta ci ricorda da dove è nata tutta la musica odierna. Iniziate (o ripartite) da qui.
TRACKLIST
(Alfredo Marziano)

“Heartbreak hotel”
“Don’t be cruel”
“Hound dog”
“Love me tender”
“Too much”
“All shook up”
“(Let me be your) Teddy bear”
“Jailhouse rock”
“Don’t”
“Hard headed woman”
“One night”
“(Now and then there’s) A fool such as I”
“A big hunk o’ love”
“Stuck on you”
“It’s now or never”
“Are you lonesome tonight?”
“Wooden heart”
“Surrender”
“(Marie’s the name) His latest flame”
“Can’t help falling in love”
“Good luck charm”
“She’s not you”
“Return to sender”
“(You’re the) Devil in disguise”
“Crying in the chapel”
“In the ghetto”
“Suspicious minds”
“The wonder of you”
“Burning love”
“A little less conversation (JXL radio edit remix)”
(23 Dic 2002)

hurt 06-07-2007 06:18

Re: Articoli
 
Trent’anni dalla scomparsa di Elvis: si comincia con una statua

Con un annuncio proveniente dalle isole Hawaii è iniziata la serie di iniziative che marcherà i trent’anni dalla scomparsa di Elvis Presley. Le autorità locali hanno dato il semaforo verde ad una statua del King che sarà piazzata nel prossimo luglio, poco prima del giorno dell’ anniversario, davanti al Neal Blaisdell Center, dove Presley nel 1973 tenne il concerto “Elvis: aloha from Hawaii”. La statua sarà in bronzo ed in scala 1:1. “Per molti di noi Elvis rimane un idolo”, ha affermato Mufi Hannemann, sindaco di Honolulu, “e, visto che qui trascorse un certo periodo, lo consideriamo come un figlio adottivo. Elvis farà sempre parte dell’identità delle Hawaii, dal suo film ‘Blue Hawaii’ allo storico concerto che la scultura commemora”. Presley morì il 16 agosto 1977.

Da Rockol

Clint Reno 10-07-2007 15:30

Re: Notizie da Internet
 
Occhiali in mostra a Pescara, da Elvis ad Elton John


PESCARA. La famiglia di ottici Barberini ha voluto rendere omaggio al mondo degli occhiali attraverso una mostra dal titolo "Viaggio nel mondo dell'occhiale"


Si trova fino a metà luglio al primo piano del Palazzo Imperato dell'ottica Barberini, (difronte stazione centrale) e proviene dalla Galleria Guglielmo Tabacchi di Safilo e racconta la storia dell'occhiale, dalla sua nascita fino ai tempi moderni, passando attraverso sette secoli di usi e costumi della società. Nella mostra sono esposti pezzi rari, di autentico valore d'antiquariato e anche occhiali che sono stati indossati da persone celebri. Una settore espositivo particolarmente originale è caratterizzato dagli occhiali appartenuti a celebrità della musica e della vita mondana.
Gli occhiali stravaganti di Elton John, quelli personalizzati di Elvis Presley, il modello indossato da Madonna durante il tour "Who's that girl" del 1987, gli esempi raffinati ed eleganti dei duchi di Windsor e l'occhiale "artistico" di Peggy Guggenheim sono testimonianze di come gli occhiali siano un vero e proprio accessorio "cult", indispensabile per valorizzare stile ed immagine. Altri esemplari autografati identificano lo stile di Bono degli U2 e Ray Charles.
«Siamo veramente contenti», spiega Lorenzo Barberini, «di poter ospitare questa mostra che racconta la vita dell'occhiale, che per la mia famiglia da sempre è sinonimo di lavoro, passione e dedizione».


09/07/2007 9.10

http://www.primadanoi.it/modules/bdn...?storyid=10828

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Ci sono stato proprio questa mattina! :)
Ho fatto anche un pò di foto, ve le farò vedere!

guitarman 11-07-2007 12:28

Re: Notizie da Internet
 
FESTA PATRONALE
Madonna del Carmine
Pezze di Greco (BR)


lunedi 16 luglio
ore 21,00 - piazza XX settembre 'Little Tony in concerto.
ingresso libero




dovrei esserci :D

Clint Reno 14-07-2007 13:12

Re: Notizie da Internet
 
Che bella notizia!!! :-brav:-brav:-brav

Edizione 148 del 12-07-2007

Senza speaker e talk show, l’emittente sarà un flusso continuo di chitarre elettriche, batterie e bassi

Virgin: molto rock, poche parole
La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2

di Alessandro Da Rold

For those about to rock (We salute you)…Era il 1981 ed erano poche le radio a mandare in onda questo glorioso pezzo degli AC/DC. Nel 1980 era comparsa Rock Fm, ma il Rock & Roll come genere musicale era lontano anni luce dall’Italia. Pochi conoscevano termini come hard rock, metal, british blues e Blue Rock. Le risse di Brighton tra Mod e Rockebilly giungevano da oltre manica come racconti omerici. Di un mondo fantastico, che solo qualche scriteriato osava imitare il sabato pomeriggio nei viali delle nostre città. Non solo. Il nostro paese era anche agli antipodi dalla musica elettronica, tanto che il gruppo tedesco dei Kraftwerk ricordava a molti più una marca di sottilette che pezzi di musica orecchiabile (per intenderci la band di Dusseldorf è tra i pionieri dell’elettronica e della techno). Per comprendere più a fondo l’andazzo del 1981, basta ricordare che a Sanremo, quell’anno, vinse il brano “Per Elisa” di Alice (“Vivere Vivere Vivere non è più vivere”)… Nel 2007, a distanza di quasi ventisette anni, la situazione non è di certo migliorata. Il rock italiano è rimasto a Vasco Rossi. Dei Litfiba non c’è più traccia. Demetrio Stratos sembra un pezzo di antiquariato.

Per non parlare dei Timoria o dei CCCP: scomparsi insieme alle loro canzoni. Un bicchiere d’acqua nel deserto lo rappresentano oggi i Linea 77, ma ai più diranno poco o nulla. Riguardo alla possibilità che I Finley o I Baustelle possano rappresentare l’Italia nella scena rock internazionale è meglio soprassedere. In parole povere: l’Italia con il rock centra poco. Checchè ne dica Celentano. Ebbene, per colmare questo vuoto cosmico nasce oggi a mezzogiorno Virgin Radio – Style Rock. Un’emittente che promette di mandare in onda solo pezzi rock dalla mattina alla sera, senza speaker radiofonici e talk show. Un flusso continuo di chitarre elettriche. Batterie e bassi. Con approfondimenti sulla storia del rock e - ne è un esempio Radio 24 – con i racconti della vita dei maestri del Rock & Roll. La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2 . “Non pensiamo che questa nuova emittente possa cannibalizzare le altre due – spiega Paolo Salvaderi, responsabile Corporate e Marketing Communication del Gruppo, durante la presentazione in largo Donegani - 105 resta la nostra ammiraglia. Rmc1 e 2 trasmettono musica molto ricercata. Virgin Radio è una radio rock che serviva al mercato radiofonico italiano”.

L'intento è chiaro: Finelco vuole aprirsi a una fascia di mercato le altre radio del gruppo non toccano. Ma che anche altre emittenti della concorrenza masticano di striscio. Responsabile artistico di Virgin Radio sarà Ringo, voce già nota sulle frequenze di 105. “Siamo una radio giovane – ha detto il dj durante la presentazione, dopo essersi inchinato di fronte a statuina di Elvis Presley -. Trasmetteremo solo musica rock che è la musica migliore”. E proprio come un vecchio rocker, spavaldo, Ringo non ha risparmiato stoccate agli altri generi musicali: “La musica dance non è in grado di richiamare un pubblico così vasto. Il rock invece ci riesce, come dimostrano i festival in corso in questi giorni in Europa. I rave? Io personalmente li abolirei”. A chi scrive vengono in mente eventi come la Love Parade di Berlino, il Sonar di Barcellona o il Love Family Park di Francoforte. Ma è meglio non polemizzare. Oggi si parla di rock. E’ la festa del rock. “Avremo anche 7 telegiornali – aggiunge Ringo - dove saranno trasmesse notizie un po’ particolari. Più rock. Con la giusta misura. Ma sapremo colpire quando vorremo”. Il target dell’emittente va dai 15 ai 44 anni. L’investimento iniziale da luglio ad agosto sarà di 9 mln di euro. Poi, nei mesi successivi, 5 milioni e quindi 4. L’intesa tra il Gruppo Finelco e Virgin Group è stata finalizzata il mese scorso a Londra, con l'accordo tra Alberto Hazan, presidente del gruppo Finelco, e Sir Richard Branson, l'uomo d'affari inglese presidente di Virgin Group.

L’accordo prevede diverse sinergie commerciali tra cui quella con le palestre Virgin Active e con le altre realtà commerciali Virgin. “E’ un accordo in progress – precisa Salvaderi. Secondo Francesco Migliozzi, station manager della radio, l'emittente, creata in un paio di mesi, punta a un fatturato di circa 4 mln di euro per il 2007 e di 12-15 mln per il 2008 con un obiettivo di 2,5 mln di ascoltatori nei primi due anni. Gli speaker che in futuro caratterizzeranno l'emittente, non saranno personaggi noti ma, secondo quanto sostiene Ringo “nuove figure che saranno 'allevate' dalla scuola delle radio del gruppo”. Interessante le scelte di marketing. “Abbiamo deciso di non affidarci alla televisione per la pubblicità- conclude Salvaderi -. Puntiamo sul reed & play: un modo semplice di reclamizzazione come sarà semplice cliccare su Virgin Radio”.


http://www.opinione.it/pages.php?dir...t=4674&aa=2007

guitarman 14-07-2007 13:36

Re: Notizie da Internet
 
Quote:

Clint Reno (Messaggio 46112)
Che bella notizia!!! :-brav:-brav:-brav

Edizione 148 del 12-07-2007

Senza speaker e talk show, l’emittente sarà un flusso continuo di chitarre elettriche, batterie e bassi

Virgin: molto rock, poche parole
La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2

di Alessandro Da Rold

For those about to rock (We salute you)…Era il 1981 ed erano poche le radio a mandare in onda questo glorioso pezzo degli AC/DC. Nel 1980 era comparsa Rock Fm, ma il Rock & Roll come genere musicale era lontano anni luce dall’Italia. Pochi conoscevano termini come hard rock, metal, british blues e Blue Rock. Le risse di Brighton tra Mod e Rockebilly giungevano da oltre manica come racconti omerici. Di un mondo fantastico, che solo qualche scriteriato osava imitare il sabato pomeriggio nei viali delle nostre città. Non solo. Il nostro paese era anche agli antipodi dalla musica elettronica, tanto che il gruppo tedesco dei Kraftwerk ricordava a molti più una marca di sottilette che pezzi di musica orecchiabile (per intenderci la band di Dusseldorf è tra i pionieri dell’elettronica e della techno). Per comprendere più a fondo l’andazzo del 1981, basta ricordare che a Sanremo, quell’anno, vinse il brano “Per Elisa” di Alice (“Vivere Vivere Vivere non è più vivere”)… Nel 2007, a distanza di quasi ventisette anni, la situazione non è di certo migliorata. Il rock italiano è rimasto a Vasco Rossi. Dei Litfiba non c’è più traccia. Demetrio Stratos sembra un pezzo di antiquariato.

Per non parlare dei Timoria o dei CCCP: scomparsi insieme alle loro canzoni. Un bicchiere d’acqua nel deserto lo rappresentano oggi i Linea 77, ma ai più diranno poco o nulla. Riguardo alla possibilità che I Finley o I Baustelle possano rappresentare l’Italia nella scena rock internazionale è meglio soprassedere. In parole povere: l’Italia con il rock centra poco. Checchè ne dica Celentano. Ebbene, per colmare questo vuoto cosmico nasce oggi a mezzogiorno Virgin Radio – Style Rock. Un’emittente che promette di mandare in onda solo pezzi rock dalla mattina alla sera, senza speaker radiofonici e talk show. Un flusso continuo di chitarre elettriche. Batterie e bassi. Con approfondimenti sulla storia del rock e - ne è un esempio Radio 24 – con i racconti della vita dei maestri del Rock & Roll. La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2 . “Non pensiamo che questa nuova emittente possa cannibalizzare le altre due – spiega Paolo Salvaderi, responsabile Corporate e Marketing Communication del Gruppo, durante la presentazione in largo Donegani - 105 resta la nostra ammiraglia. Rmc1 e 2 trasmettono musica molto ricercata. Virgin Radio è una radio rock che serviva al mercato radiofonico italiano”.

L'intento è chiaro: Finelco vuole aprirsi a una fascia di mercato le altre radio del gruppo non toccano. Ma che anche altre emittenti della concorrenza masticano di striscio. Responsabile artistico di Virgin Radio sarà Ringo, voce già nota sulle frequenze di 105. “Siamo una radio giovane – ha detto il dj durante la presentazione, dopo essersi inchinato di fronte a statuina di Elvis Presley -. Trasmetteremo solo musica rock che è la musica migliore”. E proprio come un vecchio rocker, spavaldo, Ringo non ha risparmiato stoccate agli altri generi musicali: “La musica dance non è in grado di richiamare un pubblico così vasto. Il rock invece ci riesce, come dimostrano i festival in corso in questi giorni in Europa. I rave? Io personalmente li abolirei”. A chi scrive vengono in mente eventi come la Love Parade di Berlino, il Sonar di Barcellona o il Love Family Park di Francoforte. Ma è meglio non polemizzare. Oggi si parla di rock. E’ la festa del rock. “Avremo anche 7 telegiornali – aggiunge Ringo - dove saranno trasmesse notizie un po’ particolari. Più rock. Con la giusta misura. Ma sapremo colpire quando vorremo”. Il target dell’emittente va dai 15 ai 44 anni. L’investimento iniziale da luglio ad agosto sarà di 9 mln di euro. Poi, nei mesi successivi, 5 milioni e quindi 4. L’intesa tra il Gruppo Finelco e Virgin Group è stata finalizzata il mese scorso a Londra, con l'accordo tra Alberto Hazan, presidente del gruppo Finelco, e Sir Richard Branson, l'uomo d'affari inglese presidente di Virgin Group.

L’accordo prevede diverse sinergie commerciali tra cui quella con le palestre Virgin Active e con le altre realtà commerciali Virgin. “E’ un accordo in progress – precisa Salvaderi. Secondo Francesco Migliozzi, station manager della radio, l'emittente, creata in un paio di mesi, punta a un fatturato di circa 4 mln di euro per il 2007 e di 12-15 mln per il 2008 con un obiettivo di 2,5 mln di ascoltatori nei primi due anni. Gli speaker che in futuro caratterizzeranno l'emittente, non saranno personaggi noti ma, secondo quanto sostiene Ringo “nuove figure che saranno 'allevate' dalla scuola delle radio del gruppo”. Interessante le scelte di marketing. “Abbiamo deciso di non affidarci alla televisione per la pubblicità- conclude Salvaderi -. Puntiamo sul reed & play: un modo semplice di reclamizzazione come sarà semplice cliccare su Virgin Radio”.


http://www.opinione.it/pages.php?dir...t=4674&aa=2007


grandissima cosa angelo,speriamo bene c sia molto elvis visto ke ringo sempre tributa il re!!!!

Clint Reno 14-07-2007 13:54

Re: Notizie da Internet
 
Speriamo bene!!! Al limite pazienza... Verrà trasmesso comunque del puro e vero rock, dimenticato ai nostri tempi!

Quote:

Riguardo alla possibilità che I Finley o I Baustelle possano rappresentare l’Italia nella scena rock internazionale è meglio soprassedere.
Non aggiungo altro... :)

guitarman 14-07-2007 14:00

Re: Notizie da Internet
 
Quote:

Clint Reno (Messaggio 46112)

In parole pove. re: l’Italia con il rock centra poco


parole sante!!!!!
meno male ke ogni tanto qualcuno si rende conto!!!!:-prr:-):-brav:diavolo:

hurt 16-07-2007 21:44

Re: Articoli
 
Il francobollo di Elvis Presley è il più collezionato negli Stati Uniti

Il francobollo che raffigura Elvis Presley è il più collezionato negli Stati Uniti.
A poche settimane dal trentesimo anniversario della scomparsa di Elvis, che avvenne il 16 agosto 1977, il Servizio Postale d’oltreoceano fa una scoperta: su cinquecentodiciassette milioni di francobolli venduti con il ritratto del cantante di Memphis, centoventicinque milioni sono stati conservati dal 1993, anno in cui vennero messi in commercio.
Intanto molti fan di Presley spediscono lettere con l’affrancatura del "King of rock" a indirizzi inesistenti per ricevere indietro il francobollo con il timbro “Return to sender” (restituito al mittente), titolo di un grande successo di Elvis negli anni Sessanta. (Fonte: La Repubblica)

hurt 16-07-2007 21:47

Re: Notizie da Internet
 
Edizione 148 del 12-07-2007

Senza speaker e talk show, l’emittente sarà un flusso continuo di chitarre elettriche, batterie e bassi

Virgin: molto rock, poche parole
La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2

di Alessandro Da Rold

For those about to rock (We salute you)…Era il 1981 ed erano poche le radio a mandare in onda questo glorioso pezzo degli AC/DC. Nel 1980 era comparsa Rock Fm, ma il Rock & Roll come genere musicale era lontano anni luce dall’Italia. Pochi conoscevano termini come hard rock, metal, british blues e Blue Rock. Le risse di Brighton tra Mod e Rockebilly giungevano da oltre manica come racconti omerici. Di un mondo fantastico, che solo qualche scriteriato osava imitare il sabato pomeriggio nei viali delle nostre città. Non solo. Il nostro paese era anche agli antipodi dalla musica elettronica, tanto che il gruppo tedesco dei Kraftwerk ricordava a molti più una marca di sottilette che pezzi di musica orecchiabile (per intenderci la band di Dusseldorf è tra i pionieri dell’elettronica e della techno). Per comprendere più a fondo l’andazzo del 1981, basta ricordare che a Sanremo, quell’anno, vinse il brano “Per Elisa” di Alice (“Vivere Vivere Vivere non è più vivere”)… Nel 2007, a distanza di quasi ventisette anni, la situazione non è di certo migliorata. Il rock italiano è rimasto a Vasco Rossi. Dei Litfiba non c’è più traccia. Demetrio Stratos sembra un pezzo di antiquariato.

Per non parlare dei Timoria o dei CCCP: scomparsi insieme alle loro canzoni. Un bicchiere d’acqua nel deserto lo rappresentano oggi i Linea 77, ma ai più diranno poco o nulla. Riguardo alla possibilità che I Finley o I Baustelle possano rappresentare l’Italia nella scena rock internazionale è meglio soprassedere. In parole povere: l’Italia con il rock centra poco. Checchè ne dica Celentano. Ebbene, per colmare questo vuoto cosmico nasce oggi a mezzogiorno Virgin Radio – Style Rock. Un’emittente che promette di mandare in onda solo pezzi rock dalla mattina alla sera, senza speaker radiofonici e talk show. Un flusso continuo di chitarre elettriche. Batterie e bassi. Con approfondimenti sulla storia del rock e - ne è un esempio Radio 24 – con i racconti della vita dei maestri del Rock & Roll. La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2 . “Non pensiamo che questa nuova emittente possa cannibalizzare le altre due – spiega Paolo Salvaderi, responsabile Corporate e Marketing Communication del Gruppo, durante la presentazione in largo Donegani - 105 resta la nostra ammiraglia. Rmc1 e 2 trasmettono musica molto ricercata. Virgin Radio è una radio rock che serviva al mercato radiofonico italiano”.

L'intento è chiaro: Finelco vuole aprirsi a una fascia di mercato le altre radio del gruppo non toccano. Ma che anche altre emittenti della concorrenza masticano di striscio. Responsabile artistico di Virgin Radio sarà Ringo, voce già nota sulle frequenze di 105. “Siamo una radio giovane – ha detto il dj durante la presentazione, dopo essersi inchinato di fronte a statuina di Elvis Presley -. Trasmetteremo solo musica rock che è la musica migliore”. E proprio come un vecchio rocker, spavaldo, Ringo non ha risparmiato stoccate agli altri generi musicali: “La musica dance non è in grado di richiamare un pubblico così vasto. Il rock invece ci riesce, come dimostrano i festival in corso in questi giorni in Europa. I rave? Io personalmente li abolirei”. A chi scrive vengono in mente eventi come la Love Parade di Berlino, il Sonar di Barcellona o il Love Family Park di Francoforte. Ma è meglio non polemizzare. Oggi si parla di rock. E’ la festa del rock. “Avremo anche 7 telegiornali – aggiunge Ringo - dove saranno trasmesse notizie un po’ particolari. Più rock. Con la giusta misura. Ma sapremo colpire quando vorremo”. Il target dell’emittente va dai 15 ai 44 anni. L’investimento iniziale da luglio ad agosto sarà di 9 mln di euro. Poi, nei mesi successivi, 5 milioni e quindi 4. L’intesa tra il Gruppo Finelco e Virgin Group è stata finalizzata il mese scorso a Londra, con l'accordo tra Alberto Hazan, presidente del gruppo Finelco, e Sir Richard Branson, l'uomo d'affari inglese presidente di Virgin Group.

L’accordo prevede diverse sinergie commerciali tra cui quella con le palestre Virgin Active e con le altre realtà commerciali Virgin. “E’ un accordo in progress – precisa Salvaderi. Secondo Francesco Migliozzi, station manager della radio, l'emittente, creata in un paio di mesi, punta a un fatturato di circa 4 mln di euro per il 2007 e di 12-15 mln per il 2008 con un obiettivo di 2,5 mln di ascoltatori nei primi due anni. Gli speaker che in futuro caratterizzeranno l'emittente, non saranno personaggi noti ma, secondo quanto sostiene Ringo “nuove figure che saranno 'allevate' dalla scuola delle radio del gruppo”. Interessante le scelte di marketing. “Abbiamo deciso di non affidarci alla televisione per la pubblicità- conclude Salvaderi -. Puntiamo sul reed & play: un modo semplice di reclamizzazione come sarà semplice cliccare su Virgin Radio”.


hurt 19-07-2007 07:38

Re: Articoli
 
Da Kataweb - Musica.temi


LA PRIMA VOLTA DI ELVIS



http://img72.imageshack.us/img72/8317/elviskw8.jpg


ALMANACCO - 18/07/1953
di John Vignola

18 luglio 1953: Elvis Presley, giovane camionista con qualche velleità canora, registra un acetato per il compleanno della madre. Le canzoni sono My Happiness e That’s When Your Heartaches Begin, due languidi brani country. Lo studio è quello della Sun Records di Memphis, una piccola etichetta gestita da Sam Phillips che sopravvive incidendo, a pagamento, dischi-regalo. In realtà le aspirazioni di Phillips sono ben diverse: vorrebbe trovare nuovi cantanti per unire il blues e il country & western e avere, ovviamente, grande successo. Nelle sue stesse parole, insomma, è alla ricerca di “un bianco che canti come un nero”.
Presley è nato in Mississippi, nel cuore della depressione americana (1935) e si è trasferito a Memphis da ragazzino: è un ascoltatore onnivoro, spazia dal blues al bluegrass al gospel. Quando registra i due pezzi, in uno dei suoi viaggi, non lo fa solo per la madre; spera segretamente di avere un demo da portare in qualche radio locale (lo confesserà anni dopo), ma il risultato gli sembra talmente scarso che tiene le registrazioni a casa. Tornerà però alla Sun, inciderà ancora, convincendo gradatamente Phillips che il bianco & nero che stava cercando era proprio lui.
A metà del 1954, con la chitarra di Scotty Moore e il basso di Bill Black, comincia così la storia del rock’n'roll: da That’s All Right Mama (primo singolo, uscito il 5 luglio 1954) in avanti, Elvis Presley non dovrà mai più pagare uno studio di registrazione. Phillips e la Sun Records passeranno come lui nel mito, insieme ad altri artisti (Johnny Cash, Jerry Lee Lewis, Roy Orbison) in sosta a Memphis.
Ascolto consigliato: lo scintillante box King Of R’n’R: The Complete 50’s Masters, meglio se su vinile, con i centoquaranta pezzi che hanno reso Elvis immortale, tutti degli anni 50.


6 commenti

gianniibe ha scritto:

19 Luglio, 2007 08:10 Elvis, anche se ormai lontano, rimane un interprete straordinario. Ancora oggi ha milioni di fans davanti al cancello di casa e nessuno, dico nessuno tra i geni della musica ha un tale riscontro… e questo qualcosa vorrà dire…nel bene e nel male.
Non ha senso paragonare Berry, Holly etc. Perché tutti hanno guardato a lui come ad un parametro. Come dimenticare Gene Vincent…o Perkins ma nessuno di questi incastrava tante giuste caratteristiche in un uomo solo.
E’ la citazione più usata in films telefilm e cover (l’ultima è di Pino Daniele)… Ho visto a Graceland religioni diverse andare d’accordo solo per la passione che univa al KING…Insomma la musica ha varie sfaccettature ma Elvis è il mito per eccellenza.Tra i fans (Bono-U2/Williams/Lennon etc)

wolf ha scritto:

19 Luglio, 2007 06:51 Che dire di Elvis….un uomo..una voce..un mito che rappresenta un’epoca ormai lontana…

elvis ha scritto:

18 Luglio, 2007 23:39 elvis è stato e sempre sarà la definizione della parola intraducibile “rock”…..non r’n'r…..ROCK

anna ha scritto:

18 Luglio, 2007 20:07 Elvis, da noi è poco conosciuto. Ha in realtà inciso bellissimi pezzi. Non era un genio della musica, era un interprete molto particolare. Sono anche spesso dimenticati i successi post anni 50 anche se tra il 1968 e il 1973 ha inciso ottimi brani….

Gianni ha scritto:

18 Luglio, 2007 19:08 A me la voce di Elvis sembra quella di un bianco che vuole imitare i cantanti di blues, in effetti. Meglio allora Cuck Berry e tutti gli artisti neri e soprattutto meglio Buddy Holly, un vero genio della musica.

giulio ha scritto:

18 Luglio, 2007 18:48 Elvis un camionista? Ma dai, un eroe del popolo, allora… Domani vado a comprare il box che consigli, John. Ho sempre sdegnato Elvis, magari mi sbaglio…

hurt 24-07-2007 09:21

Re: Notizie da Internet
 

TORNA "BLUES SOTTO LE STELLE" NELLO SCENARIO DELLE 99 CANNELLE Uno degli appuntamenti più attesi dell’estate aquilana


L'AQUILA - Blues sotto le stelle, alla sua ottava edizione, è uno degli appuntamenti più attesi dell’estate aquilana: un evento di grande rilievo culturale nella cornice di un monumento esclusivo. Arte, musica e spettacolo insieme per ricreare quell’atmosfera magica nell’antico Borgo della Rivera che riacquista così la funzione di aggregazione sociale che ha avuto nel corso dei secoli.

La promozione di luoghi d’arte, unita a forme diversificate di spettacolo, ha portato in questi ultimi anni un forte incremento del turismo culturale: si pensi ai numerosi luoghi d’arte, edifici monumentali e centri storici che ogni anno ospitano le grandi star della musica jazz, etnica, rock internazionale (il depliant che riporta il programma del festival è sempre corredato da notizie storiche sulla Fontana delle 99 cannelle).
L’originalità delle scelte musicali che hanno da sempre contraddistinto questo festival sono legate soprattutto alla continua contaminazione che la musica afroamericana ha operato sull’Occidente: il blues non solo quindi come genere musicale, ma portatore artefice di forti emozioni, stati d’animo, modi di vivere, una grande cultura da scoprire nei suoi molteplici aspetti.

La musica blues, ha assunto una sua precisa connotazione e struttura all’inizio del novecento, sviluppando le proprie radici principalmente lungo il corso del fiume Mississippi ed estendendosi poi con caratteristiche diverse negli altri Stati del Nord-America. Ma è nella seconda metà del secolo, nel dopoguerra, che mostra la sua grande energia e vitalità, trasformandosi rapidamente e assumendo le caratteristiche e i colori delle varie culture e contesti che incontra.


http://www.ilcapoluogo.com/musiche/blues-cannelle.jpg


Nel corso degli ultimi 50 anni il blues ha avuto un ruolo rilevante nell’integrazione del popolo nero, nell’evoluzione del costume e nella rivoluzione culturale degli anni “60.
Il rock’n’roll di Jerry Lee Lewis ed Elvis Presley, passando per i Beatles, i Rolling Stones, Bob Dylan, successivamente il rock anni “70, il punk, l’hip pop, il rap, tutte derivazioni ed evoluzioni di una cultura che ha radici molto lontane e che non accenna a fermarsi, rinnovandosi e riproducendosi in modi e colori diversi.
In questi 8 anni, è stata narrata la storia del blues con i musicisti che ne sono stati protagonisti negli anni migliori, che hanno saputo promuovere e divulgare questa grande cultura.

E’ da queste considerazioni, tenendo anche conto della moltitudine dei festival blues nella nostra penisola, che le scelte artistiche di “blues sotto le stelle” evitano di ripetere programmi ormai standard, ma si spingono alla ricerca di artisti di culto, raccogliendo contaminazioni, evoluzioni, provocazioni, le intime emozioni contenute nell’anima blues.

L’edizione di quest’anno ci porta ad esplorare ulteriori territori musicali: il manouche iazz omaggio al mitico Django Reinhardt proposto dal gruppo olandese Tolga Quartet, le blues ballads del canadese John Campbelljohn e la sua deliziosa steel guitar, le incursioni heavy- metal- funk del newyorkese TM Stevens. L’evento più atteso è certamente la performance di Uli John Root ex chitarrista degli Scorpions che, attraverso una rilettura della storia della musica, propone un excursus musicale dalle forme barocche di Antonio Vivaldi al rock-blues di Jimi Hendrix con ospiti molto attesi quali Graham Oliver (Saxon) e Nathaniel Peterson (Savoy Brown).
Una grande festa è prevista per l’ultima serata, un omaggio al Borgo della Rivera che ospita questo festival da ormai 8 anni: sul palco una band dal sapore e tradizioni italiane, l’Officina Zoè con un ospite d’eccezione il percussionista africano (Mali) Baba Sissoko: la pizzica tarantata incontra i ritmi africani, il canto griko si fonde con la tradizione orale dei griot del Mali. Blues sotto le stelle unisce alla gradevoli serate di divertimento la conoscenza di una cultura in continuo mutamento, proponendo stili musicali e visioni diverse appartenenti però ad una radice comune: blues borderline, blues di confine.

hurt 25-07-2007 06:50

Re: Articoli
 
Jailhouse Rock per Brian Robbins

Il regista di Norbit porterà sul grande schermo una vicenda realmente accaduta.


http://www.castlerock.it/dbimg/news4364.jpg

La Disney ha affidato la regia di Jailhouse Rock a Brian Robbins: il regista di Norbit racconterà una storia realmente accaduta in un carcere in Arizona, una vicenda sulla quale il L.A. Weekly ha anche pubblicato un articolo firmato da Joshuah Bearman.

L'articolo di Bearman racconta la storia di Bret Kaiser, una guardia carceraria di una delle prigioni più grandi dell'Arizona che essendo un grande appassionato di musica, ed un fan di Elvis Presley, decise di organizzare una competizione musicale per i detenuti, che tra l'altro hanno avuto anche l'onore di essere giudicati da una star comeAlice Cooper.

Di recente Robbins ha appena concluso le riprese di Starship Dave, una commedia fantascientifica intepretata da Eddie Murphy.

hurt 25-07-2007 06:54

Re: Notizie da Internet
 
George Michael, ancora re del pop

Tgcom al live del Summer Lucca Festival

Forse la voce non è quella dei tempi d'oro, fisicamente un po' 'appesantito' dai suoi 43 anni, ma George Michael (vero nome Georgios Kyriacos Panayioto) è riuscito a stregare per più di due ore lo scorso 19 luglio, con il suo carisma e 25 anni di successi, i 13 mila accorsi allo Stadio Porta Elisa di Lucca per l'evento di punta del Summer Festival 2007. Successo anche per le altre due date del tour europeo a Padova (il 18) e Roma (il 21).
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/111...maginetake.jpg
Il tour, iniziato il 12 maggio scorso dal Portogallo, si chiuderà il 4 agosto in Irlanda. Uno show impeccabile e già rodato da diversi mesi. Il pubblico italiano aveva avuto modo di apprezzare il live già il 5 e il 6 ottobre 2006 al Datch Forum di Assago (Mi). Gli spettatori del Summer Lucca Festival si sono trovati davanti ad un palco con 40 metri di altezza, nove i componenti della band e otto i coristi distribuiti su tre livelli. Un enorme pannello ipertecnologico ha fatto da sfondo (con atmosfere cinematografiche) a tutte le canzoni di George.
L'inizio dello show mette subito i brividi. La voce fuori campo dell'artista accenna le parole di "Song to the siren", un pezzo del cantautore Tim Buckley, padre di Jeff. Sul megaschermo compaiono alcuni dei versi della canzone "Here I am/Waiting to hold you" (Sono qui/ aspettando di abbracciarvi). Inizia subito dopo la festa sulle note di "Fast love", pubblico in delirio e George che non si risparmia canzone dopo canzone da "Everything She Wants", hit degli Wham, a "Praying For Time", spesso avvicinandosi ai suoi fan grazie ad una lunga passerella che taglia in due l'area del prato.

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/332...maginetake.jpg
Il brano che chiude la prima parte del concerto è "Shoot The Dog", che molti ricordano per il divertente video animato in cui si prende in giro la sintonia politica sulla guerra in Iraq tra il presidente Usa Bush e l'ex premier britannico Blair. Compare sulle note finali del brano, il colpo di teatro che ha suscitato clamore all'inizio del lungo tour. Sul palcoscenico si gonfia un pupazzo enorme raffigurante Bush con birra e sigaro in mano "piacevolmente" sorpreso alle parti basse da un mastino con alle spalle una bandiera britannica. Ci pensa George a far vedere cosa sta "combinando" il cane, spostando l'intera sagoma verso il pubblico... Grida ed urla di approvazione per la scena ironica.
Venti minuti di pausa con un countdown elettronico sullo schermo e si riparte con "Outside". Il cantante appare sul palco vestito da poliziotto e invita tutti a ballare assieme a lui. Donne impazzite quando sullo schermo compaiono le prime immagini tratte dal video cult degli anni '80 "Faith", in cui l'artista muove il bacino in modo sexy proprio come faceva Elvis Presley. Il fiato del cantante comincia a venir meno, ma lo spettacolo va avanti fino a chiudersi con il ritmo coinvolgente di "I'm Your Man". Il primo bis è affidata alla ballad "Careless Whisper", il secondo alla roboante "Freedom 90". Uno dei migliori spettacoli internazionali visti in Italia negli ultimi mesi. Massiccio e spettacolare come quello di Beyoncé al Datch Forum di Assago dello scorso 10 maggio, ma più raffinato ed elegante.

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/479...maginetake.jpg
Prima dell'inizio dello show per il pubblico presente allo Stadio è stato trasmesso un video che riassume i 25 anni di carriera dell'artista, gioie e dolori come il momentaneo declino quando è stato "pizzicato" ed arrestato nel 1998 per aver fatto avance a un poliziotto in borghese in un gabinetto in un parco di Beverly Hills. A questa vicenda è seguito il "comin' out" forzato e i media che si sono scagliati contro. Poi la rinascita con "Outside" con una clip quasi hard che prendeva in giro il "fattaccio" accaduto a George. Un artista a tutto tondo che non si è mai risparmiato ammettendo negli ultimi anni vizi e virtù. E' nello show che riesce a dar tutto se stesso... Come un vero re del pop.
Andrea Conti

Lisa 26-07-2007 11:31

Re: Notizie da Internet
 
Jailhouse Rock per Brian Robbins

Il regista di Norbit porterà sul grande schermo una vicenda realmente accaduta.




http://www.castlerock.it/dbimg/news4364.jpgLa Disney ha affidato la regia di Jailhouse Rock a Brian Robbins: il regista di "Norbit" racconterà una storia realmente accaduta in un carcere in Arizona, una vicenda sulla quale il L.A. Weekly ha anche pubblicato un articolo firmato da Joshuah Bearman.

L'articolo di Bearman racconta la storia di Bret Kaiser, una guardia carceraria di una delle prigioni più grandi dell'Arizona che essendo un grande appassionato di musica, ed un fan di Elvis Presley, decise di organizzare una competizione musicale per i detenuti, che tra l'altro hanno avuto anche l'onore di essere giudicati da una star come Alice Cooper.

Di recente Robbins ha appena concluso le riprese di "Starship Dave", una commedia fantascientifica intepretata da Eddie Murphy.

LISA

hurt 28-07-2007 02:02

Re: Notizie da Internet
 
http://www.agenfax.it/images/stories...ole_10x__1.jpg

CASTAGNOLE LANZE: A FINE AGOSTO RITORNA IL CONTROFESTIVAL

(altop. 27/7) - Quando dici Castagnole in giro, la gente pensa "concerti". C'è Contro, un Festival che si chiama come una delle più belle canzoni d'impegno dei Nomadi, una rassegna, diretta artisticamente da Beppe Carletti che è diventata roba grossa: negli anni ci sono passati Zucchero, Vasco, De Andrè, Battiato, Venditti, Fossati, De Gregori, Ligabue e molti altri big della musica italiana. L'edizione 2007 non sfigurerà certo in questa sequela di grandi nomi.
Ad aprirla, sabato 25 agosto, tornano i Sud Sound System, già sul palco castagnolese nel 2003, sempre più carichi di energia da regalare al pubblico con il loro mix di reggae, pizzica e dialetto salentino.

La sera successiva, domenica 26, è il turno di Bobby Solo, un musicista che, partendo dalla passione per Elvis Presley, ha saputo attraversare oltre quarant'anni di musica italiana.

Il liscio dei Ciao Pais, in calendario lunedì 27 agosto, passa il testimone allo ska trascinante dei Persiana Jones (martedì 28 agosto), ormai riconosciuti a livello internazionale tra i massimi esponenti di questo genere. Aprono la serata i torinesi Slide. Mercoledì 29 è invece il momento di un nome che non necessita presentazioni: le canzoni di Edoardo Bennato, da "Il gatto e la volpe" a "L'isola che non c'è", sono ormai infatti parte del patrimonio musicale comune. I Bandakadabra, gruppo bandistico dal ritmo travolgente, allieteranno con i cuneesi Tribaxè la serata di giovedì 30 agosto. Venerdì 31 si torna nel regno dello ska con un altro grande nome del genere: Giuliano Palma e i Bluebeaters. Il sabato sera, 1 settembre, è invece l'appuntamento imperdibile per i fans dei Nomadi: il gruppo emiliano raggiunge quest'anno il 33° concerto a Castagnolese, che coincide con il 16° raduno estivo Nomadi Fans Club. Chiude la rassegna, domenica 2 settembre, lo spettacolo "Il gioco del mondo", che vede sul palco il gruppo folk rock Yo Yo Mundi affiancato dagli artisti Paolo Bonfanti e Maurizio Camardi.

hurt 28-07-2007 20:10

Re: Articoli
 
Da www.mymovies.it

Elvis Presley


Pino Farinotti
http://www.mymovies.it//filmclub/attori/398.jpg

Nome: Elvis Aron Presley Data e luogo di nascita: 8 Gennaio 1935, Tupelo, Mississippi, USA Data e luogo di morte: 16 Agosto 1977, Memphis, Tennessee, USA

di Pino Farinotti

Nome: Elvis Aron Presley
Data e luogo di nascita: 8 Gennaio 1935, Tupelo, Mississippi, USA
Data e luogo di morte: 16 Agosto 1977, Memphis, Tennessee, USA
L'attività di Presley. come attore è semplicemente una conseguenza della sua strepitosa carriera di cantante. I film con Presley, quasi sempre, erano un pretesto per le sue canzoni. E anche se le sue doti recitative erano assolutamente irrilevanti, la sua presenza era tale da riempire le sale. Coi suoi film, negli anni Sessanta Presley rilamciò, alla MGM il genere musical, tramontato da almeno un decennio. Le storie erano sospettosamente simili, Elvis girava il Paese in cerca di lavoro, lo trovava, ora come bagnino, ora come barista o pugile, e poi, con la chitarra cominciava a cantare e a ballare, mentre intorno a lui si formava una piccola folla, soprattutto di ragazzine incantate. Se i film non sono stati all'altezza del suo personaggio vanno sicuramente menzionati i due documentari che lo riguardano Elvis That's the Way R is (Denis Stander 1970) e Elvis on tie Tour (Pierre Adidge e Robert Abel 1972). Da questi filmati emerge il disagio, la fatica e il dolore della carriera, specie finale di un personaggio arrivato in cima al mondo a vent'anni gestito senza riguardo dai suoi manager, dedito all'alcol e alle droghe, letteralmente sformato e consumato, pronto a morire poco più che quarantenne.

hurt 28-07-2007 20:14

Re: Articoli
 
Elvis è sempre vivo

http://news2000.libero.it/spettacoli/foto/120(45).jpg

Il mito Presley tra amarcord e business

Il 16 agosto 1977 moriva Elvis Presley. Il 16 agosto 2002, a venticinque anni di distanza da quel giorno, il Re del rock è più vivo che mai. L'America celebra in questi giorni, tra patriottismo e parate kitsch, il venticinquennale della scomparsa di "The Pelvis", ma il suo mito non è mai finito nella tomba con lui, anzi.

I suoi fan club sparsi nel mondo sono migliaia, milioni le persone che lo imitano e vivono della sua eredità musicale e spirituale (vedi box a lato). E centinaia quelli pronti a giurare che Presley è vivo: uno psichiatra di Kansas City sostiene di averlo avuto recentemente in cura per un'artrite e di sentirlo regolarmente al telefono; qualcuno è certo di averlo avvistato ad Amburgo mentre vendeva hot dog per strada, mentre i sospetti sul fatto che nella bara, il giorno del funerale, ci fosse una riproduzione in cera del Re sono suffragati da decine di indizi più o meno strampalati.

Senza contare l'uso e l'abuso che lo show business fa della sua immagine e della sua voce, specialmente in questo periodo. Il rock di Presley fa da "colonna sonora" all'ultimo film Disney, "Lilo & Stitch", dove Stitch, un piccolo alieno, si diverte a impersonare Elvis per la gioia di Lilo; "A little less conversation", brano minore del rocker, è stato remixato dall'olandese Dj Junkie XL ed è da settimane in testa alle classifiche inglesi.

Dulcis in fundo, una graduatoria pubblicata dalla rivista "Forbes" consacra Elvis come quella, tra le star decedute, che continua a incassare di più in termini di diritti d'autore: la classifica lo accredita (o meglio, accredita i suoi eredi) di un introito, per lo scorso anno, di ben 37 milioni di dollari, tra royalties e diritti per lo sfruttamento dell'immagine. Staccatissimi altri due giganti della musica come Jimi Hendrix e Bob Marley.

E tanto per aggiungere Elvis a Elvis, la figlia del Mito, Lisa Marie, ha pensato di convolare a nozze durante lo scorso weekend con Nicholas Cage, proprio quando iniziavano le commemorazioni dedicate al padre. Manovra commerciale o vero amore? Ai fan poco importa: Elvis è e sarà sempre vivo, almeno nel vinile gracchiante dei suoi vecchi 45 giri e nelle frange delle giacche di pelle di coloro che trovano nel Re la sola ragione d'esistere e, pensando a lui, fischiettano "I'm Yours".

16 agosto 2002
Davide Passoni

hurt 28-07-2007 20:20

Re: Articoli
 
La Biografia di Elvis Presley


Il contributo di Elvis alla musica popolare americana è stato grande: secondo alcuni egli ha rappresentato, negli anni Cinquanta, quello che sono stati Bob Dylan , i Beatles e i Rolling Stones negli anni Sessanta.


http://rcslibri.corriere.it/speakers...otomusica7.jpg

Elvis Aaron Presley (U.S.A.-1935-1977), nasce a East Tupelo cittadina a 150 chilometri da Memphis. Si avvicina alla musica grazie ai genitori, che intonano canti gospel nella chiesa locale e, a soli 10 anni, partecipa ad una gara per principianti: il Mississippi Alabama Fair And Dairy Show, cantando OLD SHEP, vince il secondo premio e, in occasione del suo compleanno, riceve in regalo la prima chitarra con la quale inizia a strimpellare country ed anche un po' di blues. Nel 1948 la sua famiglia si trasferisce a Memphis nel Tennessee, dove Presley termina gli studi e trova lavoro come camionista presso la Crown Electric Company. Crescendo, subisce l'influenza degli artisti country & western e della gente di colore, imitandone l'abbigliamento e la pettinatura. Nella primavera del 1953, decide di registrare un disco a pagamento presso il MEMPHIS RECORDING SERVICE di proprietà di SAM PHILLIPS, titolare della SUN RECORDS, ed incide due canzoni: MY HAPPINESS degli INK SPOTS e THAT'S WHEN YOUR HEARTACHES BEGIN. L'anno dopo, ripete l'esperienza incidendo un secondo disco CASUAL LOVE AFFAIR e I'LL NEVER STAND IN YOUR WAY; si suppone che Presley, ritentando la carta dell'incisione, tenti di farsi notare da Phillips, il quale, qualche tempo dopo, lo chiama per fargli eseguire una ballata dal titolo WITHOUT YOU. Il risultato non é eccezionale, ma lo scopo è raggiunto.
PHILLIPS, gli affianca due musicisti di grande esperienza, SCOTTY MOORE e BILL BLACK, con cui prova nei fine settimana. Da queste sessions, nel luglio 1954, nascono THAT'S ALL RIGHT MAMA e BLUE MOON OF KENTUCKY, riuscitissime versioni di leggendari classici americani: il disco esce il 19 luglio e sale al 3° posto della classifica locale. Lasciato il lavoro alla CROWN, con MOORE e BLACK forma i BLUE MOON BOYS ed il 25 settembre esce il secondo singolo: GOOD ROCKIN TONIGHT/I DON'T CARE IF THE SUN DON'T SHINE che riscuote un discreto successo e gli permette di esibirsi al Grand Ole Opry di NASHVILLE.
Lo show non desta particolare entusiasmo, nonostante la delusione, inizia a cantare regolarmente dal vivo, aumentando la sua popolarità negli stati del Sud. Fra il 1954 e il 1955, Elvis si esibisce in oltre 200 concerti, ed il 16 aprile, nel corso di uno show, conosce COLONNELLO PARKER, il personaggio che più contribuirà a creare la leggenda Presley. Alla fine del 1955, PARKER gli procura un vantaggiosissimo contratto con l'RCA e nel gennaio del 1956, esce un nuovo singolo, HEARTBREAK HOTEL, che Elvis presenta nella sua prima apparizione televisiva nazionale allo STAGE SHOW (condotto dai fratelli DORSEY). Il disco vende milioni di copie e le successive apparizioni televisive scatenano il mito di Elvis e del R&R in tutti gli STATI UNITI. Nel corso del 1956 ben 11 sono le presenze del cantante nelle classifiche di BILLBOARD (record superato solo da lui stesso nel 1957) I WAS THE ONE, BLUE SUEDE SHOES, DON'T BE CRUEL, sono alcuni titoli.
Col tempo il sound di Presley assume caratteristiche più popolari: LOVE ME TENDER , splendida ballata ispirata ad AURA LEE, brano folk de 1861. LOVE ME TENDER, nel giro di pochi giorni, riceve oltre un milione di prenotazioni e l'RCA avrà molte difficoltà a stampare le copie richieste. È il 1957, Elvis debutta come attore in due film: LOVING YOU e JAILHOUSE ROCK che ottengono un grande successo di cassetta; seguono due album ed uno splendido LP di canzoni natalizie. Nel frattempo, il COLONNELLO PARKER, sfruttando il nome dell'artista, organizza una struttura commerciale che crea un grosso giro d'affari, vendendo portafogli, magliette, cinture, rossetti e altri gadget di vario formato e natura. Il 24 marzo 1958, dopo aver terminato il suo quarto film KING CREOLE, inizia il servizio di leva in ARKANSAS e qualche mese dopo viene trasferito nel TEXAS dove rimane fino al 22 settembre, giorno in cui si imbarca sulla nave USS RANDALL in rotta per Bremerhaven, GERMANIA.
Per due anni rimane lontano dalle scene e dagli studi di registrazione, ma la sua casa discografica stampa materiale inciso in precedenza, mantenendo viva l'immagine di Elvis e procurandogli nuove presenze in classifica con i seguenti titoli: DON'T, WEAR MY RING AROUND YOUR NECK, HARD HEADED WOMAN, A FOOL SUCH AS I, A BIG HUNK OF LOVE ed altri. Il primo marzo 1960 termina la carriera militare e rientra in patria, dove riceve il benvenuto ufficiale partecipando allo show televisivo di FRANK SINATRA. Subito dopo, nonostante una serie di eventi segni la fine del R&R e dei suoi migliori esecutori (LITTLE RICHARD, JERRY LEE LEWIS, GENE VINCENT, BUDDY HOLLY ecc...), Presley passa in sala di registrazione ed in aprile esce il nuovo singolo, STUCK ON YOU/ FAME AND FORTUNE, che diventa primo in classifica; stesso destino avranno i tre singoli successivi: IT'S NOW OR NEVER, ARE YOU LONESOME TONIGHT e SURRENDER.
Ancora Anche il cinema continua a vederlo protagonista con produzioni di vario genere: G.I. BLUES (1960), commedia leggera, FLAMING STAR (1960), western e il più impegnato WILD IN THE COUNTRY (1961), ma è BLUE HAWAII (1961) che definisce la formula che verrà utilizzata nei film successivi: battersi per il proprio futuro, conquistare la donna amata e il classico lieto fine, il tutto girato in note località turistiche. Le ultime apparizioni live di Elvis (25 febbraio e 25 marzo 1961) si tengono a MEMPHIS ed alle HAWAII: sono due spettacoli di beneficenza per raccogliere fondi a favore della nave USS ARIZONA, affondata a PEARL HARBOUR nella 2° GUERRA MONDIALE, questo spiega lo straordinario successo dei suoi film, dato che per molti anni saranno l'unico modo per vederlo cantare. Infatti negli anni 60 Elvis interpreta ben 27 pellicole, oltre a quelle già citate ricordiamo: STAY AWAY JOE(1968),CHARRO(1969), VIVA LAS VEGAS(1964), EASY COME EASY GO(1967) e LIVE A LITTLE LOVE A LITTLE (1968).
Due ottimi album segnano il 1960: ELVIS IS BACK una delle sue produzioni migliori (con i brani FEVER, LIKE A BABY ecc. ) e HIS HAND IN MINE un intero album di brani gospel. Negli anni a venire quasi tutte le produzioni discografiche di Presley saranno colonne sonore, fino al 1967 quando esce HOW GREAT THOU ART, secondo bellissimo album di gospel e BIG BOSS MAN che, insieme a U.S. MALE, rappresenta il ritorno del cantante al suo primo amore: il R&R. Nel tentativo di rinverdire il suo mito, THE KING convoca i migliori musicisti del momento e registra in studio, davanti a un pubblico, quelle che sono conosciute come le BURBANK SESSIONS. Da sette anni non canta davanti ad una platea e il fatto diventa quindi un avvenimento: il 3 dicembre 1968 viene trasmesso all'ELVIS NBC TV SPECIAL, sulla rete televisiva nazionale. È un momento decisivo nella carriera di Presley che, abbandonato il sound degli ultimi anni e deciso a riprendersi lo scettro di re del R&R, debutta il 31 luglio 1969 all'INTERNATIONAL HOTEL di LAS VEGAS con grande successo di pubblico e critica. Sarà questo il primo di una lunga serie di spettacoli che negli anni 70 lo riporteranno a contatto col suo pubblico. Da luglio a dicembre, tre eccellenti singoli scalano la classifica di vendita: IN THE GHETTO, SUSPICIOUS MINDS e DON'T CRY DADDY. Grazie a questi nuovi succesi Elvis inizia una intensa e frenetica attività live (più di 1.000 concerti in 5 anni). Una di queste esibizioni, ELVIS: ALOHA FROM HAWAII del 14 gennaio 1973, viene trasmessa via satellite in mondovisione ad un pubblico di un miliardo di persone, in seguito ne verrà tratto uno storico album; la prima incisione quadrifonica a superare il milione di copie vendute. L'enorme produzione discografica di questo periodo é ovviamente imperniata su registrazioni dal vivo, scarso é invece il materiale cinematografico, gli unici lavori su pellicola sono due documentari sulla vita del cantante durante le tournée: ELVIS, THAT'S THE WAY IT IS e ELVIS ON TOUR. Presley comincia a sentirsi ingabbiato dal suo stesso mito e la sua vita é ormai quella di un quasi recluso, circondato da un'impenetrabile corte di parenti, amici e faccendieri che non gli consentono di condurre una vita normale.
Il divorzio dalla moglie Priscilla nel 1973 gli dà il colpo di grazia, l'alcool e le medicine prendono il sopravvento causandogli frequenti attacchi depressivi, l'alimentazione disordinata e l'alcool lo portano ad ingrassare ormai vistosamente ed a ricorrere ad estenuanti cure dimagranti, che peggiorano ulteriormente il suo stato di salute costringendolo a periodici ricoveri in ospedale. Malgrado la precaria situazione fisica, il 12 febbraio 1977, inizia una nuova tournée che si conclude il 26 giugno con lo show tenutosi al MARKET SQUARE ARENA di INDIANAPOLIS, da quest'ultimo tour viene tratto lo special televisivo ELVIS IN CONCERT, programmato poi dalla CBS il 3 ottobre successivo. Deciso a prendersi un periodo di riposo, torna nella sua casa di GRACELAND, a MEMPHIS, ma verso le due del pomeriggio del 16 agosto viene ricoverato d'urgenza al BAPTIST MEMORIAL HOSPITAL, dove i medici lo dichiarano morto per aritmia cardiaca: sono le 15,30 del 16 agosto 1977


Tratta dal sito
www.fanzine.net


Marco Saya

hurt 28-07-2007 20:21

Re: Articoli
 
Cribbio.......... ma i giornalisti italiani sono proprio fissati con l'alcool :diavolo::diavolo::diavolo::diavolo::diavolo:

hurt 28-07-2007 20:27

Re: Articoli
 
da www.wittgenstein.it/

"Prima di Elvis, non c'era niente", andava dicendo John Lennon. Parlava di Elvis Presley, il Re. Che qui da noi, tutti sappiamo chi fosse, ma sapete canticchiare un paio di sue canzoni? E non chiedete di lui ai ragazzini, che pure oggi sono il mercato più appetito dall'industria musicale. Elvis è sempre stato un fenomeno prevalentemente americano, e da alcuni decenni unicamente americano. Eppure, anche gli irrispettosi ragazzini di laggiù cominciano a dimenticarlo, pare, e quando le giovani generazioni si allontanano dai miti patrii, bisogna correre ai ripari.
Il Re è morto. Venticinque anni fa. Era il 16 agosto 1977, ed Elvis Aaron Presley fu trovato morto di un attacco di cuore, nella sua casa di Memphis, Graceland. Aveva 42 anni e il giorno dopo avrebbe dovuto cantare a Portland, Maine. Venticinque anni dopo, l'industria musicale e non solo musicale che aveva continuato a prosperare dopo la sua scomparsa (secondo la rivista Forbes, Elvis è la più ricca celebrità defunta), si trova di fronte un preoccupante invecchiamento del suo prodotto e una straordinaria occasione di rilancio ­ il venticinquennale - che si coniugano in una parola d'ordine: resuscitare Elvis. Come ha constatato di recente il New York Times, "il Re sarà anche immortale, ma i suoi fans no": la folla dei turisti (650 mila l'anno) che visitano quotidianamente Graceland, è sempre più composta da ultracinquantenni, e i giovani e giovanissimi che li seguono difficilmente sono arrivati per scelta propria. I fans di Elvis, invecchiano (lui stesso avrebbe oggi 67 anni), e non c'è ricambio. I giovani americani lo conoscono poco, e conoscono poco la sua musica: sono tipi sospettosi e la sua popolarità presso di loro è dovuta più alle eccentricità del personaggio che non alla sua musica. E così, sta partendo una campagna di dimensioni tali che persino noi europei non potremo rispedirla al mittente. Già nei mesi scorsi, la voce del Re aveva ricominciato a risuonare fin qui: una sua versione di "America the beautiful" era stata pubblicata per beneficenza dopo l'undici settembre, le sue canzoni erano ascoltate dai soldati di "Black Hawk Down", il film di Ridley Scott sulla guerra a Mogadiscio (Elvis aveva lasciato l'esercito dopo due anni con il grado di sergente), come dai ragazzi squinternati del più alternativo "E morì con un falafel in mano".
"C'è chi muove le gambe, chi schiocca le dita, e chi si muove da una parte all'altra. Io faccio un po' tutto assieme, direi", spiegava Elvis commentando il suo successo, quasi mezzo secolo fa. Quante personalità conoscete che sono note a ogni angolo del mondo con il solo nome proprio, a parte Elvis e Gesù? (L'ultima volta che fu fatta un'associazione come questa, i dischi dei Beatles vennero bruciate nelle piazze, ma i tempi sono cambiati). Nessuno ha venduto tanti dischi quanto lui, più di un miliardo: e due raccolte in cd che usciranno la prossima estate (un cofanetto di inediti e un disco di numeri uno che vorrebbe imitare lo straordinario successo dell'analoga compilation dei Beatles di due anni fa), sono solo la testa di ponte del ritorno di Elvis nelle vite di mezzo mondo. Proprio per farlo rimanere sempre in testa ai più giovani, in America circola già un nuovo spot della Nike dedicato ai mondiali di calcio che ha come colonna sonora una versione di "A little less conversation", McDonald ha previsto un Happy Meal intitolato a Elvis, ma soprattutto scende in campo la Disney. Uscirà a giugno "Lilo e Stitch", un nuovo cartone animato con protagonista una piccola hawaiiana di cui i bambini non potranno fare a meno di innamorarsi, la quale spiega a un extraterrestre il nostro mondo cantandogli le canzoni di Elvis, a cominciare da "Heartbreak Hotel". La trama prevede anche una visita finale a Graceland (quanto a Elvis stesso, lui di film ne interpretò trentatré: sapete dirne uno?). Non è finita, e ce n'è anche per i clienti più adulti: ha avuto già larghissima pubblicità la nuova linea di mobili e arredamento presentata da una società della Virginia e dedicata al Re, che comprende il letto "Love me tender" e lo specchio a forma di cuore "Burning love".
"La morte di Elvis Presley priva la nostra nazione di una parte di se stessa. Era unico e insostituibile. La sua musica e la sua personalità cambiarono per sempre la cultura popolare americana. Il suo seguito era immenso, e lui era un simbolo per tutto il mondo della vitalità, dell'apertura al cambiamento e dello spirito di questo paese", annunciò il presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter il giorno della sua morte. L'anniversario prevede anche il consueto repertorio di biografie, libri illustrati, poster e merchandising tradizionale. E se per allora vi sarete fatti convincere anche voi che il Re è vivo, il posto dove essere, tra il 10 e il 18 agosto, sarà Memphis, Tennessee, dove Elvis visse da quando aveva tredici anni (era nato a Tupelo, Mississippi). A Graceland si terrà la Elvis Week, che prevede una veglia notturna presso la tomba reale (per non sentirsi soli, la sera), una serie di concerti e commemorazioni, il bagno in una piscina usata da Elvis e un seminario accademico presso l'Università di Memphis. La veglia ­ non siate crudeli ­ potrà però essere seguita anche su internet attraverso il sito ufficiale (www.elvis.com) Se invece decidete di andare, sembra difficile che atterriate nel "King Airport" di Memphis: la campagna per ribattezzare l'aeroporto, come è stato fatto a Liverpool per John Lennon, non ha per ora raggiunto il suo scopo, malgrado i sostenitori abbiano diplomaticamente proposto un nome che possa valere anche per il più rispettabile Martin Luther King. Se volete sostenere la causa potete scrivere a : Memphis & Shelby County Airport Authority, 5333 Getwell Road, Memphis, Tennessee. Quando aveva undici anni, non potendo permettersi la bicicletta che aveva chiesto, Vernon e Gladys Presley regalarono al piccolo una chitarra. Se andate a Memphis, portate i bambini.

hurt 29-07-2007 06:26

Re: Notizie da Internet
 
ARTE E CULTURA A PICCOLE DOSI

Pescara - Oltre ottocento visitatori hanno ammirato la mostra 'Viaggio nel mondo degli occhiali' proveniente dalla Galleria Guglielmo Tabacchi e in esposizione a Pescara nel Palazzo Imperato dell’Ottica Barberini.

La mostra ha suscitato molti consensi tra i collezionisti e gli appassionati degli occhiali che non hanno voluto perdere l’occasione di osservare i rari pezzi di antiquariato esposti e gli occhiali appartenuti a personaggi famosi dal calibro di Elvis Presley, Elton John e Madonna.


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