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hurt 16-11-2007 08:09

Re: Articoli
 
E' un bell'articolo, anche se ci sono degli errori che suppongo siano errori di battuta :-fx:-fx:-fx

Da Caffenews

Elvis Presley, una delle più belle voci rock e melodiche degli ultimi 100 anni

Di Antonio Sidari
Novembre 15, 2007 at 1:06 pm |



Cari amici di Caffenews, oggi vorrei parlarvi del mio idolo da quando avevo 7 anni, quando nel lontano agosto del 1977 tutti i tg televisivi dedicarono alcuni minuti alla morte del Re del Rock´n´Roll, Elvis Presley.
Elvis è stato uno dei più celebri cantanti Rock´n´Roll e Rockabilly di tutti i tempi. La sua presenza scenica, pressoché inimitabile, ha avuto un impatto sulla cultura statunitense e mondiali senza precedenti. Molto stimato da fans e critici ha saputo andare oltre l´arte che rappresentava, quella musicale, finendo per diventare una vera e propria icona della cultura pop del XX secolo. Tra i soprannomi con il quale era ed è tuttora conosciuto vi è “Elvis the Pelvis”, per il suo esuberante stile di esibizione caratterizzato da bruschi ed ammiccanti ondeggiamenti del bacino. Eccetto cinque concerti tenuti in Canada, non si esibì mai fuori dagli Stati Uniti. La sua morte, prematura ed improvvisa, gettò nella disperazione milioni di fan in tutto il mondo. Nel corso della sua carriera Elvis Presley ha visto le sue canzoni approdare più volte ai vertici della Top Chart della rivista Billboard, punto di riferimento per le vendite nel mercato discografico statunitense. Sul mercato britannico, il cantante di Tutelo piazzò 21 singoli in vetta alle classifiche di vendita, con ottanta settimane di permanenza al primo posto. I suoi dischi a 45 giri rimasero in classifica 1277 settimane, mentre i long playing con le sue canzoni stazionarono nella Top 10 dal novembre 1958 al luglio del 1964. Fra il 1972 ed il 1977, anno della sua morte, furono venduti nel mondo oltre un miliardo di suoi dischi: il 60% nei soli Stati Uniti, ed il restante quaranta per cento sul mercato discografico mondiale. La musica proposta nel lontano 1954 da Elvis era così nuova che gli ascoltatori telefonavano ai DJ delle radio per chiedere chi fosse quel nero che cantava canzoni country, oppure chi fosse quel bianco che cantava pezzi blues. Inoltre Elvis era l´unico artista che appariva sia nelle classifiche di vendita di rhythm and blues, che in quelle country. Nel 1958 gli morì la madre e la cosa ebbe su Elvis effetti devastanti e dai quali, forse, non si sarebbe più ripreso. Le nuove rock band avevano ormai invaso il mercato dei primi anni sessanta, e i ragazzi avavano nuovi idoli musicali come i Beatles, i Beach Boys o i Rolling Stones. E fu proprio in questo periodo che Elvis si dedico al molto più remunerativo filone cinematografico. Interpretò ben 29 film, dei quali solo tre o quattro erano artisticamente validi. Elvis aveva una certa propensione alla recitazione, anche se, purtroppo, a causa del suo manager Colonnello Parker gli furono sempre affidati ruoli poco favorevoli a mostrare le sue doti. Fu chiamato per interpretare film come “La gatta sul tetto che scotta”, “E´ nata una stella”, “Un uomo da marciapiede” e “West Side Story” che non fece mai per le richieste esose del manager che gli impedì di diventare un attore da oscar. Nel 1968 Elvis, a 33 anni, sposato con Priscilla e padre di una bambina,
Lisa Marie Presley, stanco di fare film di poco conto, volle ritornare a fare ciò che sapeva fare meglio e che gli piaceva di più: musica. Nello stesso anno fece uno special televisivo intitolato “68 Comeback Special” il cui incredibile successo rinnovò in Elvis il desiderio di fare musica di qualità. Così da quel momento sembrò deciso a voler recuperare tutti gli anni perduti lontano dal pubblico e nell´arco di sette anni, fra il 1970 ed il 1976, si esibì in quasi un migliaio di concerti, ad una media di uno ogni due giorni e mezzo circa, anche due o tre nello stesso giorno. Malgrado insistenti voci di possibili tour esteri, Elvis non si esibì mai al di fuori dei confini degli Stati Uniti principalmente a causa del manager che essendo un immigrato europeo clandestino in America, non permise mai ad Elvis di uscire fuori i confini americani usando cavilli legali relativi al loro rapporto di lavoro. Di conseguenza furono migliaia gli appassionati che da tutto il mondo si recarono negli USA per poter assistere ad una sua esibizione. Nel gennaio del 1973 venne trasmesso in TV il primo show via satellite della storia del rock da Honolulu intitolato “Elvis: Aloha From Hawaii”, seguito da un pubblico stimato in oltre un miliardo di telespettatori in quaranta paesi. Nello stesso anno Elvis divorziò dalla moglie Priscilla e sebbene l´amicizia di entrambi sia durata per tutta la vita del cantante, ciò gli provocò un lungo periodo di acuta depressione che sconfinò nel consumo di barbiturici, tranquillanti e anfetamine che diventarono i suoi compagni di tutte le ore del giorno e della notte. Morì nella sua villa di Memphis chiamata Graceland (in onore della madre Grace) per una aritmia cardiaca il 16 agosto 1977. Graceland fu aperta al pubblico nel 1982 ed è divenuta una sorta di santuario del rock e meta del pellegrinaggio continuo dei suoi fans.
In questa breve biografia non ho citato le circa 700 canzoni che Elvis ha interpretato dal 1954 al 1977 semplicemente perché ognuno di noi ne ha ascoltato almeno una nella propria vita, visto le sue canzoni hanno fatto il giro del mondo, e a distanza di 30´ anni dalla sua morte festeggiati alla grande il 16 agosto 2007 tramite manifestazioni in tutto il mondo, sono ancora centinaia i ragazzi di tutte le età che si emozionano ancora ad ascoltarlo. Uno di questi sono io. La cosa più bella che mi ha dato la musica di Elvis è stata principalmente l´ottimismo che traspare ascoltandolo e soprattutto il fatto che nonostante abbia avuto nella sua vita dei problemi con droghe varie, lui con la sua musica e il suo amore incontrastato per il suo pubblico non ha mai insegnato hai giovani a drogarsi, come invece hanno fatto tanti altri della sua epoca e non solo. Io canto le canzoni di Elvis dall´età di 10 anni ed essendo napoletano verace vorrei dedicare a tutti gli amici di CaffèNews una delle quattro canzoni che Elvis ha dedicato proprio a Napoli e cioè It´s Now Or Never (O´ Sole Mio) in una registrazione che ho fatto quando avevo 17 anni.
Per i curiosi le altre 3 canzoni che ci ha dedicato sono “Surrender” (Torna a Surriento), Write to me From Neaples e Santa Lucia.


Questi sono i commenti all'articolo

2 Commenti »

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  1. Non poteva mancare un tuo articolo su Elvis!
    La canzone poi è bellissima, mi ricorda la mia estate da animatore quando tu “colonizzasti” la serata del karaoke.
    Ottima interpretazione!
    Paolo
    Commento di Paolo Esposito — Novembre 15, 2007 #
  2. Grazie del complimento Paolo, è vero volevo lasciare la mia firma per l’idolo che ho sempre amato in tutti questi anni e che continua ad emozionarmi con le sue canzoni a distanza di tanti anni dalla morte. Spero che i giovani si appassionino come me alla musica di Elvis che con il calore e contemporaneamente il vigore della sua voce e delle sue interpretazioni non fa altro che insegnarci che la vita può essere vissuta con amore e passione anche senza tutti gli eccessi di cui siamo vittime quotidianamente leggendo giornali e cronache varie. Insomma musica sana per un vivere sano. Se non ci fosse stato Elvis lo si sarebbe dovuto inventare, perchè senza di lui il rock non sarebbe mai stato così bello.
    Grazie per l’opportunità che mi dai di far conoscere alcune grandi biografie di persone che in vari campi hanno fatto la storia.
    A presto e ancora grazie. Antonio.

guitarman 16-11-2007 08:41

Re: Articoli
 
bravo ki ha scritto,una pulizia ke gli perdona l'errore di graceland!!!

hurt 16-11-2007 08:53

Re: Articoli
 
Quote:

guitarman (Messaggio 59412)
bravo ki ha scritto,una pulizia ke gli perdona l'errore di graceland!!!

Infatti e non solo quella, ma anche questa

Lisa Marie Presley, stanco di fare film di poco conto, volle ritornare a fare ciò che sapeva fare meglio e che gli piaceva di più: musica. Nello stesso anno fece uno special televisivo intitolato “68 Comeback Special” il cui incredibile successo rinnovò in Elvis il desiderio di fare musica di qualità

:):):):)

deliziosa 16-11-2007 14:57

Re: Articoli
 
Quote:

hurt (Messaggio 59409)
In questa breve biografia non ho citato le circa 700 canzoni che Elvis ha interpretato dal 1954 al 1977 semplicemente perché ognuno di noi ne ha ascoltato almeno una nella propria vita, visto le sue canzoni hanno fatto il giro del mondo, e a distanza di 30´ anni dalla sua morte festeggiati alla grande il 16 agosto 2007 tramite manifestazioni in tutto il mondo, sono ancora centinaia i ragazzi di tutte le età che si emozionano ancora ad ascoltarlo. Uno di questi sono io. La cosa più bella che mi ha dato la musica di Elvis è stata principalmente l´ottimismo che traspare ascoltandolo e soprattutto il fatto che nonostante abbia avuto nella sua vita dei problemi con droghe varie, lui con la sua musica e il suo amore incontrastato per il suo pubblico non ha mai insegnato hai giovani a drogarsi, come invece hanno fatto tanti altri della sua epoca e non solo. Io canto le canzoni di Elvis dall´età di 10 anni ed essendo napoletano verace vorrei dedicare a tutti gli amici di CaffèNews una delle quattro canzoni che Elvis ha dedicato proprio a Napoli e cioè It´s Now Or Never (O´ Sole Mio) in una registrazione che ho fatto quando avevo 17 anni.
Per i curiosi le altre 3 canzoni che ci ha dedicato sono “Surrender” (Torna a Surriento), Write to me From Neaples e Santa Lucia.



Bravo il Signor Sidari....davvero bello questo articolo! Poi sono perfettamente d'accordo con lui nella parte che ho evidenziato in rosso...Elvis ti dà buon umore...tenerezza e per questo calore...consolazione...ti fa compagnia...e certamente ti dà un'energia inesauribile da farti venire i brividi...Elvis ti dà questo e tanto altro ancora...e nonostante i suoi problemi facilmente "equivocabili" è stato un grande esempio di vita e ha dato una grande dimostrazione di coraggio!!!
Evviva Elvis!!! :-brav:-ge

hurt 24-11-2007 06:57

Re: Articoli
 
Da Kataweb - Musica

ELVIS RUBACUORI E L’INVIDIA DI JERRY LEE LEWIS

di John Vignola

23 novembre 1956: l’operaio Louis Balint viene arrestato dopo aver preso a pugni Elvis Presley in un hotel di Toledo. Blaint si giustifica dicendo che la passione di sua moglie per Elvis ha fatto naufragare il suo matrimonio. Viene multato per 19 dollari ma finisce ugualmente in prigione perché non può pagare l’ammenda. Il giorno dopo, il cantante viene stigmatizzato come un rubacuori impenitente, unicamente per i suoi atteggiamenti “provocatori” durante i concerti.

A vent’anni di distanza, il 23 novembre del 1976, Jerry Lee Lewis viene portato in guardina dopo aver mimato un colpo di pistola davanti ai cancelli di Graceland. Fin dal primo pomeriggio si era presentato con una rivoltella chiedendo di vedere “il re”. Le indiscrezioni dell’epoca parlano di invidie antichissime, mai confermate del tutto. E ovviamente di donne, nonostante Lewis si sia presentato con la moglie Linda Gail.
http://musica.temi.kataweb.it/files/...elvisjerry.jpg

I due nel tempo hanno condiviso gli sudi di registrazione - quelli della mitica Sun di Memphis, dove hanno pure suonato assieme a Carl Perkins e Johnny Cash, nel celebre Million Dollar Quartet - e hanno segnato l’ascesa del rock’n'roll. Più focoso e indisciplinato di Presley, Lewis conoscerà presto difficoltà non solo per il suo temperamento, ma anche per la crociata contro il rock’n'roll che lo vedrà al bando dalle scene dal 1958, per aver sposato la cugina tredicenne, Myra Gale Brown.
I fatti descrivono in questo caso il “killer” (sorannome quanto mai appropriato di Jerry Lee) infuriato per non essere stato ammesso alla presenza di Elvis. Il Re, dal canto suo, non brilla al periodo per lucidità e chiede espressamente alle guardie in servizio a Graceland di allontanare “quel pazzo”. L’episodio si chiude con Lewis in carcere, per tutta la notte. Non avrà altre ripercussioni sulla vita di entrambi. Quella di Presley, del resto, era prossima al traguardo, raggiunto mestamente il 16 agosto 1977.

hurt 24-11-2007 06:59

Re: Articoli
 
Da Ansa.it 2007-11-23 13:11

FREDDIE MERCURY PIU' GRANDE LEGGENDA ROCK

LONDRA - Freddie Mercury è la più grande leggenda del rock, secondo un sondaggio condotto dalla rivista musicale britannica Q magazine nell'ambito del quale Elvis Presley è stato votato al secondo posto e Jimi Hendrix al terzo.

Il sondaggio, realizzato in concomitanza con il lancio di un nuovo videogioco, Guitar Hero III: Legends of Rock, incorona anche Ozzy Osbourne come il protagonista del più memorabile episodio della storia del rock - ovvero quando il leader dei Black Sabbath staccò a morsi la testa di un pipistrello - e Slash dei Guns 'n' Roses per il miglior solo di chitarra in 'Sweet Child of Mine'. Sia Osbourne che Slash fanno la loro comparsa - rispettivamente al quarto e al sesto posto - anche nella classifica delle più grandio leggende del rock. Quinto in classifica è invece Jon Bon Jovi,con Meatloaf al settimo, Eric Clapton all'ottavo., Mick Jagger al nono e David Bowie al decimo.

hurt 24-11-2007 07:07

Re: Notizie da Internet
 
Da Castlerock

Diana e Marilyn al top di un sondaggio inglese

La principessa del Galles e la diva americana sono le prime due celebrità che gli inglesi vorrebbero ancora in vita.


http://www.castlerock.it/dbimg/news4958.jpg

La principessa Diana e Marilyn Monroe sono al primo e al secondo posto di un sondaggio indetto dalla compagnia telefonica Virgin Mobile tra gli inglesi, ai quali è stato chiesto quale celebrità defunta vorrebbero che tornasse in vita.
Nella classifica, dopo la principessa e la diva americana scomparsa in circostanze misteriose nell'estate del '62, figurano Elvis Presley, John Lennon e George Harrison.

La Virgin Mobile inoltre ha chiesto agli intervistati quale attimo vorrebbero poter cancellare dalla storia: il tragico incidente nel quale morì la Principessa Diana ovviamente è risultato tra i primi posti in classifica, ma molti vorrebbero cancellare anche gli attentati dell'11 settembre 2001.

françois 24-11-2007 07:20

Re: Articoli
 
Questo articolo c'entra qualcosa con il sondaggio del Tg com

hurt 24-11-2007 07:30

Re: Articoli
 
Quote:

françois (Messaggio 60237)
Questo articolo c'entra qualcosa con il sondaggio del Tg com

Credo abbiano voluto portare questo sondaggio anche in Italia, aggiungendo artisti italiani.
Secondo me è anche plausibile che in Inghilterra abbia vinto Freddie Mercury visto che è inglese.

coffecup 24-11-2007 09:49

Re: Notizie da Internet
 
Quote:

hurt (Messaggio 60233)
Da Castlerock

La Virgin Mobile inoltre ha chiesto agli intervistati quale attimo vorrebbero poter cancellare dalla storia: il tragico incidente nel quale morì la Principessa Diana ovviamente è risultato tra i primi posti in classifica, ma molti vorrebbero cancellare anche gli attentati dell'11 settembre 2001.

Se parliamo di celebrità che vorremmo ancora in vita, mi sta bene tutto....e la mia risposta è ovvia.:xmas_icon_cool:
Ma trovo sconcertante che davanti alla domanda quale attimo storico vorresti cancellare si pensi subito a Diana....
Tanta tristezza per un incidente assurdo ...
ma se si potesse scegliere, forse l'11 settembre, o lo sgancio della bomba su Hiroshima o lo tzunami venuto tempo fa....o per stare a casa nostra i terremoti che hanno devastato il nostro paese....non sarebbero scelte dovute?
Insomma, sarebbe bello ogni tanto sentire che le persone, anche nei momenti più spensierati, riescono a pensare a chi è meno fortunato.....
mah....chissà cosa avrebbe risposto Elvis...dite che anche lui avrebbe risposto Diana?,,,,dubito :-x4

hurt 24-11-2007 10:52

Re: Notizie da Internet
 
Mercury,la più grande leggenda rock

Al secondo posto il mito Elvis Presley


Qual è la più grande leggenda del rock? I lettori della rivista musicale britannica Q magazine interpellati a stilare una classifica non hanno avuto dubbi. Ha vinto su tutti Freddie Mercury, seguono a ruota Elvis Presley e al terzo posto c'è Jimi Hendrix. Poi Ozzy Osbourne (quarto), Jon Bon Jovi (quinto), al sesto troviamo Slash dei Guns 'n' Roses. E ancora Meatloaf al settimo, Eric Clapton all'ottavo, Mick Jagger al nono e David Bowie al decimo.
Il sondaggio, realizzato in concomitanza con il lancio di un nuovo videogioco, Guitar Hero III: Legends of Rock, incorona anche Ozzy Osbourne come il protagonista del più memorabile episodio della storia del rock - ovvero quando il leader dei Black Sabbath staccò a morsi la testa di un pipistrello - e Slash dei Guns 'n' Roses per il miglior solo di chitarra in "Sweet Child of Mine".

FREDDIE MERCURY, TRA ECCESSI E TALENTO, UNA VITA PER LA MUSICA
Freddie Mercury (vero nome Farrokh Bulsara), nasce il 5 settembre 1946 a Stone Town nell'isola di Zanzibar, attualmente di proprietà della Tanzania. Britannico e di origine asiatica, Freddie studia a Panchagani (Bombay), presso la Saint Peter's Boarding School, per poi trasferirsi in Inghilterra. Qui si iscrive poi all'Istituto d'Arte Ealing, laureandosi in arte e design. In questo periodo si cimenta seriamente nella musica stringendo amicizia con Tim Staffel, bassista e cantante degli Smile, con Roger Taylor alla batteria e Brian May alla chitarra. Conosce anche Cris Smith con il quale incomincia a scrivere canzoni. Termina gli studi nel giugno del '69. Con Roger Taylor e Brian May decide di rimpiazzare Staffel e cambiare il nome del gruppo da Smile a quello ben più noto di Queen. Contemporaneamente Farrokh Bulsara decide di cambiar nome con Freddie Mercury in onore di Mercurio, il messaggero degli Dei. L'esigenza di un bassista porterà poi nel 1971 John Deacon a completare la formazione.
Sul palco, come nella vita dopotutto, Mercury si dimostra uno straordinario interprete pieno di drammatiche gestualità, un vero animale da palcoscenico. Tra i brani più famosi del gruppo che hanno fatto la storia della musica mondiale "We Are the Champions", "Bohemian Rhapsody", "Somebody to Love" (scritti da Mercury), "Radio Ga Ga" di Roger Taylor e "We Will Rock You" di Brian May. Freddie decide anche di intraprendere anche la carriera solista, senza abbandonare il gruppo. Così nel 1985 esce "Mr.Bad Guy", nel disco brani di successo come "Made in heaven". Nel 1987 esce "Barcelona", duetto con la soprano Montserrat Caballé. Il cantante, poi, si è dimostrato sempre molto coraggioso nel vivere al sua identità, dichiarando più volte senza imbarazzi la sua omosessualità. Si ammalerà di Aids (contratta forse nel 1986) che lo porterà ad una scomparsa prematura il 24 novembre 1991 per polmonite.

hurt 24-11-2007 10:54

Re: Notizie da Internet
 
Quote:

coffecup (Messaggio 60254)
Se parliamo di celebrità che vorremmo ancora in vita, mi sta bene tutto....e la mia risposta è ovvia.:xmas_icon_cool:
Ma trovo sconcertante che davanti alla domanda quale attimo storico vorresti cancellare si pensi subito a Diana....
Tanta tristezza per un incidente assurdo ...
ma se si potesse scegliere, forse l'11 settembre, o lo sgancio della bomba su Hiroshima o lo tzunami venuto tempo fa....o per stare a casa nostra i terremoti che hanno devastato il nostro paese....non sarebbero scelte dovute?
Insomma, sarebbe bello ogni tanto sentire che le persone, anche nei momenti più spensierati, riescono a pensare a chi è meno fortunato.....
mah....chissà cosa avrebbe risposto Elvis...dite che anche lui avrebbe risposto Diana?,,,,dubito :-x4

Quoto e anche io dubito che Elvis avrebbe "scelto" Lady D:xmas_icon_sad:

wonderofyou 02-12-2007 17:26

Re: Articoli
 
Chi resuscitare per 5 minuti,
Lady D. batte Marilyn e Elvis
http://www.lastampa.it/redazione/cms...s/diana01g.jpgLa principessa Dianahttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif

Chiamati a decidere chi resuscitare dalla morte tra i personaggi icona di tutti i tempi, i cittadini britannici non hanno dubbi: la principessa Diana
LONDRA
Chiamati a decidere chi resuscitare dalla morte per cinque minuti tra i personaggi icona di tutti i tempi, i cittadini britannici non hanno dubbi: la principessa Diana.

Lady D, vittima di un incidente d’auto sotto il tunnel de l’Alma a Parigi nel 1997, è stata scelta dalla maggioranza dei partecipanti a un sondaggio - commissionato dall’operatore di telefonia mobile Virgin Mobile per il lancio del nuovo schema tariffario "Get Paid As You Go" - davanti alla leggendaria attrice statunitense Marilyn Monroe e al "Re del rock and roll" Elvis Presley.

Solo sesto nella lista dei più desiderati nuovamente tra i vivi, preceduto al quarto posto dal leader dei Beatles John Lennon e al quinto dall’altro Beatle George Harrison, è Gesù Cristo. La principessa del Galles è arrivata in cima alla classifica dopo essersi aggiudicata più di un terzo dei voti totali.

Agli intervistati è stato inoltre chiesto chi vorrebbero diventare se per cinque minuti potessero essere qualcun’altro. Quasi la metà dei britannici (il 40 per cento) ha dichiarato senza esitazione che vorrebbe vestire i panni dell’81enne regina Elisabetta.

I cinque minuti di storia mondiale che il 61 per cento dei partecipanti vorrebbe modificare sono quelli degli attacchi alle torri gemelle dell’11 settembre 2001. Tra le scelte a seguire anche i momenti dell’incidente fatale della principessa Diana, che si conferma un’icona ingombrante dell’immaginario britannico.

LA STAMPA


CHE DIRE?????

wonderofyou 04-12-2007 01:03

Re: Articoli
 
Bubba Ho -TepRegia: D. Coscarelli - Nazione: USA - Anno: 2002</SPAN>http://www.horrormovie.it/hmdb/locan...ahotep_pic.jpgTutti lo credevamo morto e invece, Elvis “The King” Presley, è ancora vivo e vegeto e sosta in una tranquilla casa di riposo nel Texas. Ormai sono diversi anni che il “Re” ha deciso di cambiare vita, abbandonando la sua fama e i suoi fans, e perciò ha deciso anche di scambiare il suo nome con quello di Sebastian Haff (il suo sosia numero uno). I giorni passano lenti alla casa di riposo, denominata “Riposo Ombroso”, e Sebastian inizia a riprovare una certa nostalgia per i tempi in cui era giovane, famoso e amato dai fans…insomma, la nostalgia di quando era ancora Elvis Presley. Ma qualche cosa si prepara a scuotere la quiete che aleggia nella casa di riposo; una vecchia mummia, travestita da cowboy e desiderosa di anime umane per sopravvivere, inizia a mietere vittime tra gli anziani ricoverati al “Riposo Ombroso”. A scoprire la terribile minaccia e combatterla sarà proprio il vecchio Elvis, accompagnato nella folle impresa da uno strambo tipo di colore e sulla sedia a rotelle, anch’esso ricoverato nell’ ospizio, che dice di essere niente popò di meno che John Fizgerald Kennedy.

Diretto nel 2002 da Don Coscarelli (la serie “Phantasm”) questo “Bubba Ho-Tep” è uno strambo film che tenta di battere la strada, ormai abbastanza sfruttata, della horror-comedy.
Il film, stranamente ancora inedito in Italia, è riuscito in breve tempo a guadagnarsi, quasi all’unanimità, l’appellativo di “cult” creando da subito una vera e propria cerchia di fan pronti a venerare ed esaltare questa bizzarra pellicola. Ma il film è ben lontano dall’essere quel “cult” come molti ci hanno fatto credere, anzi, risulta persino strano notare lo strepitoso successo e l’acclamazione che la pellicola ha ricevuto. Se ci si domanda a cosa è dovuto questo eccessivo consenso la risposta più sensata sta nell’intelligente connubio fatto tra il protagonista del film e la star utilizzata per interpretarlo. Il film, come è deducibile dal plot, ruota attorno ad uno dei personaggi più famosi (il più famoso forse?) dell’universo musicale, Elvis Presley, una vera e propria icona del Rock ‘n Roll e dunque un personaggio di indubbio interesse e fascino. Ad interpretarlo ci pensa Bruce Campbell, attore divenuto ormai leggenda grazie a sfavillanti interpretazioni passate (chi non lo ha visto nei panni di Ashley “Ash” Williams nel film “Evil Dead”?) e divenuto un'icona del cinema horror. Dato che la matematica non è un'opinione e dunque due più due sarà sempre uguale a quattro, è normale che unire l’icona dell’universo musicale con l’icona dell’universo cinematografico horror avrebbero senz’altro dato buoni frutti; e infatti così è stato!
Gli unici pregi del film, infatti, sono riscontrabili sia nel plot di base (fa un certo effetto vedere Elvis Presley agire in un film horror) che nella magnifica interpretazione di Bruce “Ash” Campbell nei panni di Elvis “The King” Presley; seppur il buon Campbell è ormai ingiustamente condannato a ruoli marginali o film di poco conto, è ancora capace di offrire magnifiche interpretazione degne di rimanere impresse nell’immaginario di qualunque buon cinefilo. Bruce da prova di essersi divertito ad interpretare Elvis ed anche di aver lavorato molto sul suo personaggio poiché riesce ad imitarlo nel migliore dei modi, sia nelle movenze che nel parlato. Ma è doveroso sottolineare che Bruce non è il solo attore capace presente in questo filmetto poiché è affiancato da un grande e simpaticissimo Ossie Davis (qui nei panni di Kennedy), che purtroppo si è spento a febbraio del 2005.
Peccato però che con i complimenti alla pellicola dobbiamo fermarci qui; per il resto questo “Bubba Ho-Tep” è davvero poca roba!
Un primo aspetto da sottoporre a facile critica è proprio la regia del buon Coscarelli che non si dimostra all’altezza nel trattare il soggetto di base poiché sempre fortemente indeciso sulla strada da percorrere: horror o comedy? Nell’indecisione, Coscarelli decide di non percorrere nessuna delle due strade generando un prodotto anomalo e inqualificabile: troppo fiacco e poco divertente per essere una commedia ma al tempo stesso troppo stupido per essere un horror.
Ma i problemi non si fermano certo alla regia. La più grossa lacuna è riscontrabile nella disastrosa sceneggiatura (a cui a preso parte Coscarelli stesso) che non riesce mai a fornire un minimo di ritmo alla pellicola; l’andamento sarà dunque a dir poco fiacco e a tratti soporifero. Inoltre, cosa del tutto sbagliata, è la presenza di un eccessivo uso del linguaggio scurrile, troppo invadente, che potrà solo far storcere il naso allo spettatore poiché estremamente inutile e fuori luogo. Anche nel finale, momento in cui lo spettatore spera in qualche cosa di più “movimentato” rispetto ai minuti trascorsi, la situazione non vuole ravvivarsi e il tutto risulta piuttosto prolisso ed esente di un buon climax.
Volendo si potrebbe spendere qualche piccola parola in positivo per il look della mummia cowboy, ma anche questa risulta malamente sfruttata poiché sono poche le scene in cui la si potrà vedere agire.
In conclusione “Bubba Ho-Tep” è un film enormemente sopravvalutato che regge tutta la sua fama solo ed esclusivamente sulla magnifica interpretazione di Bruce Campbell ma che, per il resto, non ha davvero nessun ulteriore spunto interessante e ammirevole da offrire.

Autore: Giuliano Giacomelli


Che ne pensate di questa trovata???

hurt 04-12-2007 07:35

Re: Articoli
 
Elvis Presley: la vita

Elvis Presley nasce l'8 gennaio del 1935 a East Tupelo, piccola cittadina del Tennessee poco distante da Memphis. Sono i genitori, membri del coro gospel della chiesa locale, a regalargli la prima chitarra. Elvis ha solo dieci anni ma comincia a farsi le ossa con i primi accordi di brani country e blues, nei quali sono già contenuti i semi di quello che, dieci anni più tardi, diventerà il rock'n'roll.

Trasferitosi a Memphis insieme a tutta la sua famiglia, termina gli studi e inizia a lavorare come camionista. A diciott'anni conosce Sam Phillips, il titolare della Sun Records e dei Sun Studios, la più importante sala d'incisione di Memphis. Inizialmente è costretto a pagare di tasca sua per registrare i primi brani ma poi Phillips, alla ricerca di «un bianco che canti come un nero», lo richiama per concedergli la sua grande occasione. Nel 1954, affiancato dal chitarrista Scotty Moore e dal bassista Bill Black, il futuro re del rock'n'roll incide brani come That's Alright Mama, Mystery Train, Good Rockin' Tonight e Just Because. «È tutto da vedere - ha scritto il nostro Riccardo Bertoncelli - se sia stato Elvis Presley a inventare il rock'n'roll; un po' come Colombo con l'America, i vichinghi erano arrivati prima ma non avevano fatto la promozione giusta. Ma se si accettano le date convenzionali (1954 come il 1492), allora queste incisioni sono le prime in assoluto e queste sedute Sun il glorioso momento dello sbarco del Mondo Nuovo».

I suoi dischi iniziano a fare capolino dagli scaffali di diversi negozi del Sud degli Stati Uniti e Elvis, concerto dopo concerto, si costruisce una solida popolarità locale. Il 16 aprile del 1955 avviene il fondamentale incontro con il Colonello Parker, colui che più di ogni altro contribuirà alla leggenda di The Pelvis ma anche al suo sfruttamento commerciale. Passato dalla Sun alla Rca per quarantamila dollari, grazie alla decisiva mediazione di Parker, ormai manager a tempo pieno del golden boy, Presley pubblica il suo primo album vero e proprio. È il 1956, uno degli anni d'oro per il cantante, che per ben undici volte entra nelle classifiche di Billboard con brani tuttora popolarissimi come Blue Suede Shoes e Love Me Tender. Il 1956 è anche l'anno del debutto cinematografico grazie a Fratelli Rivali, pellicola senza troppe pretese diretta da Robert D. Webb e costruita su misura per far conoscere al pubblico le doti canore di Presley.

Il 24 marzo 1958, Elvis inizia il servizio militare: l'Arkansas, il Texas e poi la Germania sono le tappe di un percorso che per due anni gli impedirà di registrare nuove canzoni. La macchina messa in moto dal Colonnello Parker è però inarrestabile e i dischi continuano a vendere come se nulla fosse cambiato. Elvis Is Back, uscito nel 1960, segna il ritorno in pista di un re che non ha mai abdicato. Parker, attento più ai guadagni che alla qualità dei prodotti, spinge Elvis a partecipare a innumerevoli film, nessuno dei quali entrato nella storia del cinema. Dal 1961 al 1968, Elvis smette di esibirsi dal vivo e quasi tutti i suoi album sono colonne sonore di film da lui interpretati. Ritornerà a frequentare assiduamente il pubblico solo a partire dalla metà del 1969, tenendo più di mille concerti in sette anni. È l'inizio della fine: Elvis mangia in continuazione e ingrassa a vista d'occhio. La droga, i medicinali e il divorzio dalla moglie Priscilla, avvenuto nel 1973, fanno il resto: i ricoveri in ospedale sono sempre più frequenti ma lo spettacolo deve continuare e il cantante passa on the road anche la prima parte del 1977.

Tornato nella sua casa di Graceland, a Memphis, muore il 16 agosto del 1977, ufficialmente per un attacco cardiaco, in realtà stroncato dagli eccessi di una vita consacrata al rock'n'roll, la musica di cui resterà per sempre il re.


Da Del Rock.it 4.12.2007

hurt 04-12-2007 07:48

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Elvis Presley

(a.mo.)
The King Of Rock'n'Roll -- The Complete 50's Masters

Casa discografica: RCA
Anno: 1992
Giudizio: http://www.delrock.it/img/rate_10.gif
Raccolta: Si
5CD
Quanto di più completo vi sia al momento con la produzione di studio fra il 1953 e il 1958, quando il cantante inizia il servizio militare. Originario di Tupelo, Mississippi, Elvis Aaron Presley (1935-1977) nel 1948 è a Memphis, Tennessee, dove continua a coltivare i propri interessi musicali. Oltre al gospel e al country si avvicina ai cantanti "popular", in particolare Dean Martin, e alla musica nera, della quale Memphis è un grande centro di aggregazione. My Happiness e That's When Your Heartaches Begin sono le prime incisioni, effettuate nell'estate del 1953 presso il servizio a pagamento della Sun Records, l'unico studio di registrazione della città. Le due interpretazioni mostrano in embrione le qualità del cantante, soprattutto nel genere lento e romantico, dove già brillano i bellissimi toni bassi. Dopo altre due incisioni nel gennaio 1954 e su incoraggiamento di Sam Phillips, boss della Sun, a luglio è in studio col chitarrista Scotty Moore e il bassista Bill Black. Dopo i lenti I Love You Because e Harbor Lights, il miglior risultato è una versione di That's All Right (Mama) di Arthur "Big Boy" Crudup, un misto di blues che non è blues e di country che non è country: la personale miscela di musica nera e musica bianca elaborata da Elvis, supportata dall'innovativa chitarra di Scotty Moore, è l'inizio di un nuovo genere musicale poi definito rock-a-billy. Fino alla fine del 1955 il cantante registra circa una ventina di canzoni, tutte qui presenti, solo dieci delle quali pubblicate all'epoca. Dieci brani considerati l'inizio di una rivoluzione musicale e ritenute dai 'puristi' la sua miglior produzione. Nel novembre 1955 passa alla major RCA Victor, che acquisisce anche tutte le matrici Sun, e dal gennaio 1956 inizia a registrare a Nashville. Heartbreak Hotel, I Want You I Need You I Love You, Hound Dog, Don't Be Cruel, Blue Suede Shoes, I Got A Woman sono i grandi successi che lo incoronano 'Re del rock and roll'. I dischi, i tour e le numerose presenze televisive ne fanno una controversa figura sia per come canta che per come si scatena sulla scena, con suggestivi movimenti del bacino che gli valgono il soprannome "Elvis the Pelvis". Adorato dai teen-agers e avversato dagli adulti "benpensanti", chiude in bellezza il 1956 con Love Me Tender, tema dell'omonimo primo film. Loving You, Teddy Bear, Jailhouse Rock, Treat Me Nice, King Creole, Hard Headed Woman, Trouble sono le uscite più rilevanti fra il 1957 e il 1958, tratte dai successivi tre film Amami teneramente, Il delinquente del rock'n'roll e La via del male. Fra il marzo 1958 e il marzo 1960 il cantante è assente dalle scene per assolvere i suoi obblighi di leva ma la RCA continua a pubblicare materiale registrato in precedenza, One Night, I Got Stung, A Fool Such As I, I Need Your Love Tonight, A Big Hunk Of Love, che tiene vivo il suo ricordo. Nel box è compreso anche il Christmas Album del novembre 1957, un disco allora inconsueto che mostra il desiderio di non essere considerato solo un effimero "re del rock" e la volontà di trovare un posto fra i "classici" cantanti americani.

From Nashville To Memphis -- The Essential 60's Masters

Casa discografica: RCA
Anno: 1993
Giudizio: http://www.delrock.it/img/rate_8.gif
Raccolta: Si
5CD
Come il precedente, anche questo box è costruito nel formato di quattro CD con incisioni di studio ordinate cronologicamente, escluse quelle effettuate per i film e quelle di musica gospel, più un quinto CD con materiale raro e inedito. Stuck On You/Fame And Fortune (n.1 USA), Elvis Is Back, una delle sue migliori realizzazioni, e la partecipazione allo show TV di Frank Sinatra, sono le attività della primavera del 1960. L'incontro/confronto con "The Voice" sembra segnare la definitiva accettazione di Elvis come cantante "serio". Quella con Sinatra è anche l'ultima apparizione in TV fino al dicembre 1968 quando lo "NBC TV Special", registrato dal vivo nel giugno precedente e qui non incluso, segna l'abbandono della carriera hollywoodiana e l'avvio della grande stagione dei concerti. Nel bene e nel male gli anni '60 sono caratterizzati da 27 film ma fra le registrazioni non connesse ad essi affiorano successi come It's Now Or Never e Are You Lonesome Tonight (1960), Surrender e I Feel So Bad (1961), Good Luck Charm e She's Not You (1962), (You're The) Devil In Disguise (1963), Crying In The Chapel (1965, ma registrata nel 1960), Big Boss Man (1967) e U.S.Male (1968). In ultimo In The Ghetto, Suspicious Minds, Don't Cry Daddy e Kentucky Rain, tutti ottimi successi registrati agli American Studios di Memphis nel gennaio 1969.

Walk A Mile In My Shoes -- The Essential 70's Masters

Casa discografica: RCA
Anno: 1995
Giudizio: http://www.delrock.it/img/rate_8.gif
Raccolta: Si
5CD in parte live
Gli anni '70 sono caratterizzati dalle esibizioni live con stagioni fisse a Las Vegas e tour attraverso tutti gli Stati Uniti, per oltre un migliaio di shows in sei anni e mezzo, ma la produzione discografica è comunque imponente, con circa una ventina di nuovi LP e moltissimi album antologici. La qualità però cala e i successi di classifica si diradano: The Wonder Of You (1970), Burning Love (1972), Steamroller Blues (1973), Promised Land (1974), My Boy (1975), Moody Blue (1977) e Way Down del giugno 1977, ultimo singolo pubblicato col cantante ancora vivo. Il box raccoglie quasi tutti i 45 giri del periodo, più titoli come I've Lost You, I Just Can't Help Believin', An American Trilogy, Always On My Mind, Raised On Rock, Hurt e altro materiale di studio apparso su album, inclusi svariati inediti. Il quinto CD propone una buona scelta di interpretazioni live che riassumono un tipico show del cantante, il cui ultimo concerto è datato 26 giugno, alla Market Arena di Indianapolis, cinquanta giorni prima della immatura scomparsa.

Platinum -- A Life In Music

Casa discografica: RCA
Anno: 1997
Giudizio: http://www.delrock.it/img/rate_8.gif
Raccolta: Si
4CD
Cento brani dei quali settantasette versioni alternative e/o rare e registrazioni private, e la prima pubblicazione di I'll Never Stand In Your Way, uno dei due brani registrati privatamente alla Sun Records nel gennaio 1954.

hurt 07-12-2007 06:42

Re: Notizie da Internet
 
Il vinile è 'cool', Sony BMG ristampa i classici a 33 giri

Basta un giro tra gli scaffali dei pochi negozi specializzati rimasti, o tra i corridoi di centri commerciali multiprodotto come Media World, per avere la conferma che il vecchio album in vinile si sta consolidando come oggetto "cool", ricercato e collezionabile proprio nel momento in cui la musica diventa immateriale e il cd cade in disgrazia. In Inghilterra e negli Stati Uniti c’è chi sta studiando seriamente il fenomeno, anche se non è il caso di farsi prendere da eccessivi entusiasmi. Il mercato del vinile è risorto, ma resta confinato a una nicchia di pubblico che ne apprezza proprio le qualità irriproducibili dall’mp3 e, in parte, anche dal compact disc: grafica di copertina non sacrificata dalla miniaturizzazione, fascino vintage, calore analogico della riproduzione sonora. Sul sentiero delle ristampe in LP (spesso in edizione deluxe con vinili a 180 o 200 grammi, e sovente setacciando su licenza delle major i maggiori cataloghi internazionali) si sono date da fare per prime benemerite etichette specializzate come l’americana Classic Record, l’inglese Simple Vinyl o la nostra Comet Records. E ora si muovono anche i giganti come Sony BMG, che ha appena rimesso in circolazione a medio prezzo (13-14 euro al pubblico) le riedizioni in formato 33 giri di dodici titoli da storia del rock e non solo: si parte con l’Elvis Presley della raccolta “Golden records” e si arriva (in ordine cronologico) ai Pearl Jam di “Ten” passando per “Kind of blue” di Miles Davis, “The songs of Leonard Cohen”, “Johnny Cash at Folsom Prison” “Bridge over troubled waters” di Simon & Garfunkel, “Pearl” di Janis Joplin, “Transformer” di Lou Reed, “Blood on the tracks” di Bob Dylan, “Horses” di Patti Smith, “Combat rock” dei Clash e “Born in the USA” di Bruce Springsteen.
“Poiché si tratta di uscite internazionali, questi titoli sono stati scelti tenendo conto delle esigenze di mercato dei vari paesi”, spiega Gabriele Paoli, direttore special marketing della major. “Non si tratta dei best seller assoluti di ciascun artista, ma di alcuni tra i loro album più significativi”. Altri ne seguiranno prossimamente: “L’opera ha senso se è continuativa nel tempo e non di tipo ‘one-shot’. Vogliamo assicurare il consumatore sul fatto che continuerà a trovare l’amato, scomparso vinile nei negozi di dischi. Altre due tranche di emissioni sono previste entro il 2008, tra la primavera e l’estate”. I budget di vendita? “Onestamente non abbiamo puntato sui grandi numeri. L’obiettivo è di fornire al consumatore un’altra gamma di prodotto e di avvicinare il target più giovane ad un supporto che ha fatto la storia della musica e che riteniamo possa incuriosire chi è nato già negli anni del cd. Con un prezzo così invitante, ci rivolgiamo a tutto il pubblico e non solo ai collezionisti”, dice Paoli. “Era da tempo che Sony BMG voleva ritornare sul mercato discografico anche con gli LP a 33 giri e finalmente ce l’abbiamo fatta. Abbiamo tenuto in considerazione le richieste che provenivano dai rivenditori nostri clienti ma anche dell’interesse che i media rivolgono costantemente a questo oggetto, ancora considerato vintage e di culto; da qui la decisione di riproporlo al mercato”. Data la quantità di materiale disponibile nei cataloghi storici RCA e CBS, a quando le ristampe di vinili italiani? “Nel 2008 procederemo esclusivamente con le ristampe internazionali. Ma non è detto che non si passi successivamente anche al prodotto locale”.
Rockol darà ai suoi lettori l'opportunità di "toccare con mano" le ristampe dei classici per mezzo di un'iniziativa che prenderà il via il prossimo 10 dicembre: quotidianamente, infatti, ai navigatori del sito verrà offerta l'opportunità di vincere un titolo estratto dal catalogo in vinile. Rimanete in contatto per maggiori informazioni...

Da Rockol.it

hurt 07-12-2007 06:47

Re: Notizie da Internet
 
http://attentialcine.blogosfere.it/i...Hat3-thumb.jpg

Jeanne Carmen (foto sopra) - l’ex pin up degli anni ’50 star delle copertine ed una delle migliori amiche di Marilyn Monroe – sembra che si cucirà su misura (le sue misure…) un biopic, tratto dal libro del figlio Brandon James (“The Wild, Wild Life Of Jeanne Carmen”). Non solo: dal momento che il progetto è tutto suo, la signora ha anche potere decisionale sulla scelta dell’attrice che dovrà impersonarla. Dopo aver bocciato Christina Aguilera in dolce attesa, la Carmen sembra aver gradito una doppia ipotesi: Scarlett Johansson o Kate Bosworth (foto sotto). “Christina – ha detto la Carmen – è una pin up nata, lo è nel profondo del cuore, ma purtroppo bisognerebbe regolarsi sui tempi della sua maternità, e non possiamo. Al momento la sceneggiatura è in mano agli agenti di Johansson e Bosworth”. Cast e regia sono ancora in alto mare, ma l'idea non è male: la Carmen ha avuto, come recita la succitata biografia, un passato di eccessi e flirt clamorosi (Elvis Presley, Frank Sinatra), coltivati nella Hollywood che le negava parti di rilievo in film importanti, ma che l'aveva eletta a star di svariati B-movies. L'amicizia con Marilyn garantiva alla prorompente modella una buona dose di riflettori permanenti. Dopo la morte della Monroe, però, la stessa Carmen scomparve dalle scene recludendosi per parecchio tempo in Arizona.

hurt 07-12-2007 06:55

Re: Notizie da Internet
 
http://img140.imageshack.us/img140/2...3081808gx7.jpg


Napoli – Il prossimo 17 dicembre tutti gli amanti della buona musica e del sano divertimento, provenienti da Napoli e dalla Campania sono invitati al Teatro Acacia al Vomero per il “Christmas Country” di Nevada, lo spettacolo di chiusura dell’anno 2007 dopo i grandi successi riscossi il 28 febbraio e il 4 maggio scorsi al teatro Cilea.
Oltre 500 persone, per ognuno dei due eventi, hanno potuto assistere alle qualità artistiche di un musicista e cantautore ormai radicato sul territorio, vicino ai giovani e cresciuto con la sensibilità di chi vuole trasmettere il proprio pensiero e il proprio stato d’animo attraverso i suoi strumenti: il banjo, il violino, la chitarra, l’armonica, l’ukulele e il mandolino. Nevada, dopo il ricordo di Totò, Carosone e Aurelio Fierro, renderà omaggio, questa volta, al grande Elvis Presley, in occasione del 30° anniversario della sua morte. Il celebre cantante rock, che ha ispirato Nevada agli inizi della sua decennale carriera, sarà ricordato con un momento originale e coinvolgente nel corso dello spettacolo.
La manifestazione organizzata e promossa dall’associazione “Giovani del Sud” presieduta da Lello La Pietra, in collaborazione con l‘associazione “i Meridiani” Onlus presieduta da Alfonso Giarletta, vuole essere soprattutto la conferma e la consacrazione di artisti validi presenti da anni sul nostro territorio, il messaggio e l’appello a difendere le nostre capacità creative e lo spirito di iniziativa delle nuove generazioni.
“Ho un pubblico di giovani, famiglie ed anziani che mi segue da anni – dichiara il cantautore partenopeo – e che non voglio trascurare, perché è il tuo pubblico che garantisce la tua crescita personale e professionale. E’ il primo concerto di Natale in cui sento davvero di esprimermi al massimo per una società che sta cambiando e che ha bisogno di segnali e spinte diverse ”
Nevada si avvale anche questa volta di una band composta da circa 10 elementi, nonché del coro “Non solo Gospel”, circa 20 giovani napoletani scoperti nel suo percorso dallo stesso cow boy napoletano.
“I giovani al centro del mondo – dice Lello La Pietra - e al centro di questa nuova iniziativa musicale e culturale. Abbiamo messo un nuovo tassello in quel mosaico di salite, ostacoli, difficoltà che il pianeta giovanile incontra ogni giorno sulla sua strada. Sarà la serata dei giovani, del Natale e di un grande artista come Nevada”
“Stiamo sottolineando da tempo con le nostre iniziative – aggiunge Alfonso Giarletta – quanto è indispensabile il dialogo e la comunicazione per elevare le risorse culturali dei nostri territori. Se a tutto questo si aggiunge una musica di qualità e di studio professionale come quella di Nevada, ci convinciamo sempre di più di poter raggiungere anche le menti più pigre al risveglio della nostra società”
Nel corso della serata sarà battezzata la prima edizione del Premio Giovani del Sud con la consegna di una targa speciale ai “Non solo Gospel” per l’abnegazione e l’impegno profuso in una nicchia musicale ancora lontana dalla nostra cultura e per la capacità e la passione di comunicare a tutti il valore del canto. Un riconoscimento anche al tenore Dante Ferri che ricorderà Luciano Pavarotti interpretando il celebre brano 'Nessun dorma'

hurt 07-12-2007 07:03

Re: Articoli
 
Natale a Graceland: Elvis Presley come Babbo Natale

Si prevede un maggior numero di turisti italiani negli USA, nel prossimo dicembre, grazie all’euro forte sul dollaro debole. E adesso si aggiunge una possibile nuova attrazione, almeno per chi ama il rock’n’roll: per la prima volta Graceland, la “storica” dimora di Elvis Presley, diventa tutta in stile natalizio. La cerimonia inaugurale si è appena svolta: un Babbo Natale in versione Elvis è giunto a Graceland su una limousine al posto della slitta, con le renne sostituite da auto della polizia. In realtà non è esattamente la prima volta che la villa di Memphis viene adornata in questo modo, ma è la prima volta che vengono esposte anche le decorazioni originali della famiglia. Orari e prezzi: http://winter.elvis.com/press/.

hurt 16-12-2007 06:49

Re: Notizie da Internet
 
Fra 4 anni, nel 2011 si potrà festeggiare un Secolo dalla nascita del Blues. Infatti nel 1911 nasceva Robert Johnson, colui che è considerato il padre fondatore per eccellenza del Blues, nonostante il Blues abbia avuto differenti padri, in diverse epoche ravvicinate, tra cui ancora pochissimi in vita, come B.B King e Buddy Guy. Allora i cambiamenti anche solo da un anno a un altro erano enormi, perché un artista, una canzone, un album, era capace di mettere a soqquadro l’intera scena musicale del momento.

Lo sconquasso che ha dato il blues é senza minimo paragone, perché è la prima vera forma di “popular music” nella storia dell’umanità, dove prima c’erano i canti di lavoro o di rivalsa sociale, dove c’erano i menestrelli di corte o i musicisti al servizio sempre e soltanto di elite e aristocratici, dove “nel mentre” si faceva musica classica in grande abbondanza in tutta Europa.

Quando si dice che il Rock nasce da Elvis Presley, e che il passo successivo sono i Beatles e i Rolling Stones da cui sono nati TUTTI i grandi gruppi della storia del rock dai Led Zeppelin ai Genesis, dagli Who a solisti come Carl Perkins, Tom Jones, Van Morrison, Joe Cocker e così via, significa dare i meriti della quasi intera discografia di quegli anni al BLUES.

Quel geniaccio di Elvis Presley prese infatti per la prima volta quella musica per farla bianca. Come? Dandogli immagine e dandogli un preciso scopo sociale. L’immagine sensuale, vibrante, energica di Elvis è icona, lo scopo che lui ha raggiunto è quello di dare voce a delle nuove generazioni che presto avrebbero iniziato la rivoluzione culturale moderna che ancora oggi viviamo nella contemporaneità.

Quindi, usare quella struttura, quegli accordi, quei ritmi, e interpretando l’anima del Blues a proprio modo.

Un tentativo eslcusivo, unico: negli anni ’50, per la prima volta un bianco fa Blues, e crea il rock’and roll. Di lì ai Beatles sarebbero passati pochi anni, e di lì ai Rolling Stones mancava davvero un soffio. L’Inghilterra comincia a rispondere legandosi a doppio filo agli Stati Uniti, e avrebbe proseguito in questo dialogo / incontro e anche risposta /scontro per sempre. Se pensate ai Pink Floyd in Inghilterra e ai Beach Boys in California, capiamo come le differenzi sostanziali sotto il profilo musicale e culturale siano manifeste, nonostante la comune radice: appunto, il blues.

Qui siamo a far vedere dei filmati eslcusivi di musicisti che conoscete, coinvolti da un progetto di Martin Scorsese di rendere merito al Blues come vera radice della musica che gente come Clapton, Van Morrison, Jagger, Lennon (e così via), fanno. Ma anche quei nomi legati a questa radice che purtroppo in Italia nemmeno si conoscono. La collana per la precisione ha partorito ben 7 film diretti tra l’altro da grandissimi registi come Clint Eastwood e Wim Wenders.

Il fatto di non conoscere nomi apparentemente insignificanti come Skip James, Big Bill Broonzy, Son House, Blind Wille Johnson conferma tra l’altro l’eterno buco culturale del nostro paese, incapace di inculcare nozioni di didattica base come quelle delle origini della musica che ascoltiamo oggi. Il limite culturale di non soffermarsi sulle origini di un qualcosa, della cultura di quel qualcosa che l’Italia ha.
Se pensiamo che in Europa siamo il Paese con maggiore tradizione musicale, visto che nel Sud Italia abbiamo vissuto episodi musicali paramente interessanti a quello del Blues, e sicuramente molto più “elevati” rispetto al folklore spagnolo o alle boriose origini cantautorati francesi, dobbiamo solo che frustrarci per la tristezza. Un Paese incapace di rendere merito ai più di 100 strumenti che è riuscito a inventare di mano proprio, un Paese che è riuscito a buttare il dominio della musica nel mondo (ricordiamoci che Ray Charles e Aretha Franklin negli anni ’60 venivano a cantare a Sanremo, e in lingua italiana…), è evidente che non è interessato a capire la musica che viene dagli States e dalla Gran Bretagna, industria dominante e scrittrice dell’intera storia del Rock fino ad oggi (perché i vari Radiohead, Red hot chili peppers, White Stripes, Oasis, Coldplay, sempre da lì vengono).

Oggi è l’occasione non tanto per fare della didattica, ma per godere di episodi musicali avvincenti che non vedremo mai e poi mai in tv nonostante la loro fondamentale importanza, ma che dobbiamo quindi vederci qui insieme, come riuniti in una “setta”, come una èlite che vuole vedere qualcosa di diverso e interessante… anche se questo diverso e interessante dovrebbe essere la “quotidiana quotidianità”. Ma i nostri tg e speciali televisivi sulla musica sono troppo intenti a trasmettere servizi sugli amici di questo o l’altro collega, e al serviziodi tutti quei personaggi che usano la tv per trasmettere programmi con le loro canzoni in modo tale da ricevere un assegno siae più gonfio alla fine dell’anno!

L’irriverenza di Livecity oggi a Torrino Festival, piazza cina, dalle ore 17, spazio Teatro Tenda.
http://www.ibiblio.org/wm/paint/auth...hopper.gas.jpg

da livecity.it

hurt 18-12-2007 07:49

Re: Notizie da Internet
 
Classifiche USA: Groban ancora primo e pareggia i conti (natalizi) con Elvis

“Noel”, l’album che Josh Groban ha dedicato alle canzoni natalizie, rimane al primo posto della classifica USA per la terza settimana consecutiva e, così facendo, pareggia i conti con Elvis Presley: anche il King, infatti, aveva spedito per tre settimane di fila al vertice della chart a stelle e strisce un suo LP di brani per le festività. “Noel” di Groban (Los Angeles, 27 febbraio 1981) vende altre 581.000 copie, segno –probabilmente- che il suo disco si sta rivelando anche una buona strenna da mettere sotto l’albero. “As I am” di Alicia Keys sale dal 3 al 2 con altri 234.000 pezzi smerciati e si rimbalza con “Long road out of Eden” degli Eagles, che invece scende dal 2 al 3 con altre 204.000 unità mosse. Rimane fissa sul quarto gradino la compilation “Now 26”, ascende dal 7 al 5 il doppio “Hannah Montana 2 (Soundtrack)/Meet Miley Cyrus” di Miley Cyrus, quindicenne da pochi giorni e nuovo idolo di molte giovanissime. La colonna sonora di “High school musical 2” resta in sesta posizione per la terza settimana consecutiva mentre al 7, con altre 107.000 copie, c’è “Carnival ride” di Carrie Underwood. “The ultimate hits” di Garth Brooks scende dal 5 all’otto. Rientra in Top 10, passando dal 12 al 9, l’omonimo di Taylor Swift, 18 anni appena compiuti. Chiude una new entry, “Audio day dream” di Blake Lewis, secondo classificato della sesta stagione del programma televisivo “American idol”.

Da rockol.it

hurt 20-12-2007 07:19

Re: Notizie da Internet
 
19/12/07
http://puglialive.net/dfiles/news/images/1good.jpg

20 dicembre - GOODOLEBOYS a Cutrofiano (Lecce)
Giovedì 20 dicembre alle ore 22.00 la programmazione del Jack’n Jill di Cutrofiano (Le) prosegue con i GoodOleBoys. La band nasce dall'esigenza di riportare alla luce sonorità e atmosfere tipiche del rock'n'roll anni '50. Tanti i classici eseguiti...da "Pretty Woman" a "Great Balls of Fire", da "Surfin'Safari"dei Beach Boys a "Satisfaction" dei Rolling Stones, ma non solo. I GoodOleBoys rivisitano pezzi più moderni cercando di dar loro una nuova veste "vintage" Elvis Presley, Otis Redding, Bob Dylan, John Lennon, Joe Cocker, Marvin Gaye e tanti altri. Assistendo ad un loro concerto si ha la sensazione di ascoltare un vecchio vinile, perfetto per ballare, piacevole da ascoltare. Intrattenimento allo stato puro.

La band è composta da Nicola Quarto, Davide Fioretti, Simone Martorana e Nicola Deliso (chitarrista e batterista dei Folkabbestia).

hurt 20-12-2007 07:22

Re: Articoli
 
Diritti scaduti su Elvis Presley, Sony BMG blocca un disco in Inghilterra

Era prevedibile: con lo scadere dei termini di protezione dei copyright (50 anni in Inghilterra e nel resto d’Europa) comincia a scatenarsi una guerra intorno alle prime registrazioni del re del rock and roll. L’etichetta americana Memphis Recording, che l’estate scorsa aveva pubblicato e piazzato nella Top 20 inglese una ristampa del singolo “My baby left me” approfittando del fatto che nel frattempo la registrazione era diventata di pubblico dominio (vedi News), ha preparato un intero album di prime incisioni presleyane intitolato “New York: RCA Studio 1: The Complete Sessions”. Ma stavolta Sony BMG, custode del catalogo ufficiale di Elvis, ha reagito, intimando al distributore inglese Cargo di non metterlo in circolazione nel Regno Unito pena l’avvio di una vertenza legale. Tra le outtakes incluse nella confezione, sostiene la major, ci sono brani registrati successivamente e per cui non sono ancora scaduti i 50 anni di tutela del diritto d’autore previsti dalla legge inglese. Per evitare guai, Cargo ha obbedito e altrettanto hanno fatto i rivenditori. Ma il direttore di Memphis Recording, Joseph Pirzada, ribatte che Sony BMG si sbaglia (le incisioni incriminate risalirebbero in realtà a prima del 1° giugno 1957) e prepara le contromosse: per febbraio sarà pronta una nuova edizione del disco di cui Sony BMG non potrà impedire la distribuzione in Europa. “Ci hanno messo i bastoni tra le ruote proprio prima di Natale”, ha dichiarato a Billboard. “Ma l’unico risultato che hanno ottenuto è di avere fatto slittare i nostri programmi di qualche settimana”.

Da rockol.it

guitarman 21-12-2007 10:21

Re: Articoli
 
jerry ti si è incantato il dito????

hurt 22-12-2007 06:48

Re: Notizie da Internet
 
Musica : Natale a suon di gospelhttp://www.romasette.it/uploads/img476ba2f64322a.jpgDal 22 dicembre al primo gennaio saliranno sul palco dell'Auditorium formazioni corali e gruppi spiritual di Concita De Simone

Non c’è Natale senza gospel. Il genere nato dalla cultura afro americana è ormai la colonna sonora delle festività natalizie. E anche quest’anno il calendario degli eventi nella Capitale, dalle chiese alle sale da concerto, non si smentisce. A grande richiesta, visto il successo riscosso nelle passate edizioni, torna il Roma Gospel Festival. Iniziato in alcune delle chiese più belle di Roma, il festival, sotto la direzione artistica di Mario Ciampà, si è ampliato, spostandosi gradualmente al Parco della Musica. L’Auditorium ospiterà dunque da domani, sabato 22 dicembre fino all’1 gennaio alcune tra le migliori formazioni corali e gruppi di spiritual e gospel provenienti dagli Stati Uniti, che faranno vivere, con la loro profonda carica di gioiosa spiritualità, un Natale tra blues e devozione. Formazioni numerose, eleganti e, soprattutto, trascinanti.

Si comincia con The Inspirational Choir Of Harlem, guidato da Antony Morgan. Domenica 23 sono in programma i Sue Conway Victory Singers (nella foto), una formazione strepitosa che arriva da Chicago e vanta 20 anni di vita artistica, 350 concerti in Europa e collaborazione con artisti celebri della musica nera, compresa Gloria Gaynor.

Per il giorno di Natale l’appuntamento è pomeridiano, alle ore 18, con Joe Pace & Colorado Mass Choir. Sonorità moderne, ballate incantevoli, testi intensi e profondi fanno di questo rinomatissimo coro gospel un vero e proprio modello di testimonianza di fede e spiritualità in musica, che calzano bene con la festa odierna. Quando si parla di Joe Pace si parla di uno tra i più grandi interpreti di traditional & contemporary gospel. Compositore di talento, musicista, arrangiatore, nonché uno tra i più quotati produttori e talent-scout, Joe Pace, con ogni sua interpretazione colpisce dritto al cuore per la bellezza della sua musica, per la poesia dei suoi testi ma, soprattutto, per la forte ed indissolubile atmosfera gioiosa. In repertorio brani originali e standard.

Il 26 dicembre si torna al serale (sempre alle ore 21), con i Virginia Mass Choir, 12 elementi (ma in tutto sarebbero 200 e certe volte si esibiscono tutti insieme!) guidati da Earl Bynum. E poi ancora, il 27 Stevenson Clark & the Memphis Singers, un ensemble composto da un pianista e quattro sorprendenti voci provenienti da Memphis, nel Tennesse (la patria di Elvis Presley). Il 28 Donald Woods & His People: lui, uomo di notevole stazza (come nell’immaginario collettivo dei cantori gospel) è uno dei migliori talenti dell’area di Chicago e degli Stati Uniti e “la sua gente”, come chiama il suo gruppo, sono cantanti, tutti nativi di Chicago, che provengono da diversi generi e stili musicali; insieme offrono il meglio del gospel, jazz, r&b/soul e hanno cantato per diversi artisti, compreso Ray Charles. Il 29 Robin Brown and Triumphant Delegation, in cui la leader è considerata fra le migliori cantanti e pianiste della Georgia. Il 30 i Tony Washington Singers[7b], formazione che appartiene al un recente filone musicale, il “gospel & rhythm”, svincolato dagli stereotipi classici della musica di testimonianza e culto della cultura afroamericana, sintesi tra gli inni sacri della tradizione bianca e la matrice ritmica della musica nera dell’Africa.

Festival Gospel anche a Capodanno con il concerto della [B]New Orleans Gospel Night, alle 22, che replica anche il 1 gennaio alle 18. Si tratta di un’originale formazione composta da alcuni fra i migliori musicisti provenienti dai gruppi delle chiese battiste di New Orleans e della Louisiana, lo Stato considerato una delle zone dove maggiormente si è mantenuta viva e attiva l’eredità musicale gospel del sud degli States.

Con il gospel, giorni felici, insomma, anzi, come canterebbero queste formazioni, “Oh happy days”.

21 dicembre 2007

hurt 24-12-2007 07:03

Re: Notizie da Internet
 
Candidati & Canzoni - Hillary è la più rock
http://www.lastampa.it/redazione/cms...inton_h01g.jpg

Hillary Clintonhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif

Dieci in corsa, dieci hit: la colonna sonora della campagna elettorale
23/12/2007 (8:31) - FRANCESCO SEMPRINI - NEW YORK

Dieci grandi successi che hanno segnato la storia della musica americana. Sono i brani della compilation elettorale 2008, ovvero le colonne sonore della campagna presidenziale scelte dai dieci candidati in corsa per la conquista della Casa Bianca. La tradizione risale alle origini degli Stati Uniti, quando l’elezione di George Washington fu accompagnata dalle note della storica «Yankee Doodle». Da allora artisti di ogni colore politico, da Elvis Presley ai Los Lobos, hanno conquistato indistintamente democratici e repubblicani grazie ai ritmi incalzanti delle loro canzoni, proponendo talvolta accostamenti arditi ma divertenti.

È il caso di Mitt Romney, che ha scomodato niente meno che «il re del Rock ’n’ Roll» con la sua «A little less conversation» (meno chiacchiere), ovvero la storia di un incontro tra Elvis e la sua amante cui l’artista chiede di non perdersi in discorsi e di «soddisfarlo carnalmente». Una scelta curiosa per l’ex senatore del Massachusetts di fede mormone, che vorrebbe raccogliere i consensi della destra repubblicana più conservatrice. «Ha un significato simbolico - puntualizza il portavoce di Romney, Kevin Madden - vuole intendere che a Washington si deve parlare meno e agire di più». Mike Huckabee ha optato per «Free Bird» dei Lynyrd Skynyrd, storico gruppo rock del Sud: una scelta da intenditori musicali - l’ex governatore dell’Arkansas è un appassionato di musica e suona la chitarra - ma un’insidiosa arma a doppio taglio per un candidato repubblicano che vanta un grande seguito nella destra evangelica lontana anni luce dal testo della canzone: la storia di un’anima libera incapace di stabilire relazioni serie e durature e costretta per sua stessa natura a cambiare luogo: in altre parole, l’esaltazione dell’inaffidabilità.

Per Rudy Giuliani la scelta è se non altro geograficamente originale: l’ex sindaco di New York, repubblicano sui generis nato e cresciuto nella Grande Mela, ha snobbato i tanti artisti di casa e si è sintonizzato su «Life is an highway» (la vita è un’autostrada) dei Rascal Flatts, gruppo country di Nashville, Tennessee. Fred Thompson, che il Tennessee lo ha rappresentato per otto anni a Capitol Hill, si è affidato invece a Johnny Cash e alla sua «I’ve been everywhere». Tra i repubblicani infine brilla la stella di Ron Paul, poco quotato nei sondaggi ma con il merito di avere una canzone tutta sua: il deputato del Texas vanta infatti alcuni fan tra gli artisti musicali, come Steve Dore, che gli ha dedicato «Hope for America», nella quale avverte che «per salvare la nostra repubblica si deve votare per Paul».

Se il rock spopola in casa repubblicana, i ritmi caldi allietano la sponda democratica: Barack Obama sceglie Steve Wonder di cui propone durante le apparizioni in pubblico «Signed, Sealed, Delivered, I’m yours» (firmato, sigillato e consegnato: sono vostro). Un modo per sottolineare la totale devozione al popolo americano in caso di vittoria. John Edwards si affida ai toni del country patriottico di John Mellecamp e della sua «Our country» (il nostro Paese), mentre il governatore del New Mexico, Bill Richardson, si identifica nei ritmi latini della canzone «Mess we’re in» (il caos nel quale ci troviamo) il cui debutto risale ai tempi dell’amministrazione Reagan.

Un capitolo a parte è quello che accomuna la strana coppia Hillary Clinton e John McCain: il candidato repubblicano e la rivale democratica hanno dovuto cambiare colonna sonora in corsa. L’ex First Lady ha licenziato Celine Dion preferendo il country rock dei Bigg Head Todd and the Monster, i cui toni appaiono più adatti alla sua campagna aggressiva e che poco hanno a che fare con «You and I» inizialmente scelta nel repertorio della bionda artista canadese. Il senatore dell’Arizona ha dovuto invece rinunciare a «I won’t back down» (non torno indietro) di Tom Petty su esplicita richiesta del cantante. Lo smacco ha precedenti illustri: all’inizio degli anni Ottanta, Bruce Springsteen protestò contro l’uso di «Born in the Usa» da parte di Reagan, mentre nel 1988 Bobby McFerrin chiese a George W. H. Bush di non usare «Don’t worry be happy» come colonna sonora della campagna presidenziale.

Da lastampa.it

wonderofyou 29-12-2007 22:03

Re: Notizie da Internet
 
Amici della Puglia, la sapevate questa???

Appuntamenti » 29/12/2007

Rock'n'roll Winter Party @ Rock Hall - Erchie

http://www.brundisium.net/public/winterparty2007.jpg“Rock'n'roll Winter party” Sabato 29 Dicembre grande appuntamento per gli appassionati del rock'n'roll ,ritorna per il secondo anno consecutivo il “Rock'n'roll Winter party” presso il Rock Hall nella zona artigianale di Erchie (Brindisi).

L’evento organizzato dall’Associazione Arte & Roll in collaborazione con la ProLoco di Erchie, mira a creare dei raduni dove tutti i fans di Elvis Presley e gli appassionati di quei suoni si incontrino a confrontarsi ,a ballare e soprattutto a fare un tuffo negli anni ’50.
Ospiti della serata saranno i Good Ole Boys e Guy Portoghese dei “Guy e gli Specialisti”

I Good Ole Boys nascono dall'esigenza di riportare alla luce sonorità e atmosfere tipiche del rock'n'roll anni '50. Tanti i classici eseguiti...da "Pretty Woman" a "Great Balls of Fire", da "Surfin'Safari"dei Beach Boys a "Satisfaction" dei Rolling Stones...ma non solo.
I GoodOleBoys rivisitano pezzi più moderni cercando di dar loro una nuova veste "vintage"...Elvis Presley, Otis Redding, Bob Dylan, John Lennon, Joe Cocker, Marvin Gaye e tanti altri. Assistendo ad un loro concerto si ha la sensazione di ascoltare un vecchio vinile...perfetto per ballare...piacevole da ascoltare... Intrattenimento allo stato puro. Good Ole Music for Good Ole People!!!

A seguire D.J.set (surf,beat ,rockabilly,bluegrass,ecc.)
Parte dell’incasso sarà devoluto in beneficenza alla piccola Azzurra Polito affetta da una rara malattia . L’inizio della serata sarà alle ore 21:30.

hurt 31-12-2007 06:37

Re: Notizie da Internet
 
Questa sera per il ciclo "La Grande Storia" un docufilm dedicato a quell'anno
I grandi cortei, le manifestazioni, ma anche quel che accadeva oltre alla politica
1977, un diario in bianco e nero com'era l'Italia prima del piombo

di ALESSANDRA VITALI



http://www.repubblica.it/2007/12/sez...3252_06120.jpg
Foto di Tano D'Amico

ROMA - Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta, Stefano Recchioni. E' il 7 gennaio del 1978, la strage di via Acca Larentia a Roma. Quelli sono i nomi dei ragazzi morti, vent'anni, diciotto e diciannove. Lì finisce la storia, anzi si trasforma, presto diventerà altro, diventerà peggio. In quella strada del quartiere Tuscolano comincia 1977. Immagini per un diario ritrovato, in onda stasera su RaiTre alle 23.35 per il ciclo La Grande Storia, un docufilm di Roberto Benini, Francesco Lo Sardo e Roberto Malfatto, regia di Roberto Malfatto.

Il racconto di quell'anno, di quel pezzo di storia, degli eventi che lo segnarono. Un po' cronaca un po' ricordo personale (gli autori all'epoca avevano tutti sedici anni), si ripercorrono movimenti, innovazioni ed errori con immagini inedite, private e d'archivio e con l'espediente narrativo, appunto, del diario, pagine lette dall'attrice Daniela Giordano. Uno sguardo sulle suggestioni e le tensioni ma pure sull'Italia che era, che a rivederla oggi sembra lontana cent'anni. Però certe facce, passato il tempo, sono ancora qui.

LO SPECIALE DI REPUBBLICA.IT: 1977, UN ANNO DELLA NOSTRA STORIA

LO SPECIALE DI REPUBBLICA TV: TI RICORDI IL 1977?

"Volevamo restituire un clima, far vivere quelle emozioni anche a chi all'epoca non c'era - spiega Roberto Benini - ed è stato possibile grazie al materiale di privati, oltre a quello delle Teche Rai, che siamo riusciti a ritrovare. Non volevamo fare un film 'politico', esprimere giudizi anche se molte immagini sono abbastanza eloquenti perché il pubblico, un'idea, possa farsela da solo. Non è un film solo sul movimento ma in generale su un periodo che a nostro parere ha segnato la storia molto più del '68".



Il film comincia con la strage di Acca Larentia, segue una breve incursione nel dicembre 1976, la contestazione (le immagini di un'iniziativa al cinema Maestoso di Roma alla quale partecipò anche Domenico Modugno) contro la disputa della finale di Coppa Davis Italia-Cile, che gli azzurri giocarono nello stadio di Santiago, quello stesso stadio usato qualche anno prima come carcere e luogo di tortura a cielo aperto dal generale Pinochet.

Un anno in cui le cose cambiano, in Italia e nel mondo, non solo sul fronte della politica. "E' vero che è allora che si crea la frattura profonda, il conflitto fra una grossa fetta di giovani e la sinistra tradizionale - osserva Benini - e nasce un modo diverso di pensare del quale troviamo traccia ancora oggi, ma è anche l'anno in cui muore Carosello e nasce Berlusconi, muoiono Elvis Presley, la Callas, Chaplin, Rossellini, viene inaugurato il Centre Pompidou di Renzo Piano a Parigi, succedono così tante cose che non siamo riusciti a metterle tutte".

L'intenzione era raccontare due Italie, "quella dei movimenti, le contestazioni, l'inizio della violenza politica - spiega ancora Benini - ma ci sono anche gli Homo Sapiens che vincono a Sanremo con E sei bella da morire, nasce la tv a colori e L'altra domenica di Renzo Arbore, il programma della trasgressione, Padre padrone, primo film prodotto dalla Rai, vince il Festival di Cannes. Tutto però sovrastato da violenza e tensione. Abbiamo cercato di rendere questo clima di doppio binario".

Daniela Giordano fa da filo conduttore con le letture, una parte recitata che introduce un elemento di novità nel docufilm, alla quale si accompagnano le suggestoni di una colonna sonora selezionata con piglio filologico, "tutte cose che si ascoltavano allora, non un amarcord da reduci ma un elemento fondamentale per ridprodurre un periodo così connotato". Certo, c'è la cacciata di Luciano Lama dalla Sapienza di Roma "perché è un momento importante - dice Benini - ma inserita nel contesto, senza dire se quel gesto fu giusto o no".

Molte immagini inedite, molte autoprodotte, Super8 riadattati ai supporti, anche telegiornali d'epoca, materiale dell'Archivio del Movimento operaio, cose che la Rai ha mandato in onda una volta e mai più, e le testimonianze di Carlo Rivolta, il cronista che per Repubblica raccontò il '77 prima di morire in circostanze drammatiche. Ci sono le radio libere, le creatività, il femminismo, e come l'anima del movimento si frammentò in tante anime piccole e talvolta in contrasto fra loro. Tutto quel che il '77 ha prodotto e rappresentato, prima del piombo, oltre al piombo.

E c'è, soprattutto, l'adesione popolare alla voglia di cambiare le cose. "Erano giornate di cupezza - ricorda Benini - ma è impressionante quanta gente andasse ai cortei, alle manifestazioni. Basta vedere la folla ai funerali di Walter Rossi. Una partecipazione irripetibile".

Da Repubblica.it

hurt 31-12-2007 06:40

Re: Notizie da Internet
 
Se sul forum c'è qualcuno di Spoleto, e non ha altri impegni ecco cosa può fare stasera:-x4

TONY ESPOSITO E TIZIANA RIVALE IN PIAZZA GARIBALDI PER "ONE SHOT 80"

Cambia il programma degli eventi a Spoleto per salutare il nuovo anno

Spoleto - 30/12/2007 18:08

http://www.tuttoggi.info/phpthumb/ph...210&h=180&zc=1

Capodanno openair a Spoleto con musica e allegria. Organizzata da LdE Produzioni in collaborazione con il Comune di Spoleto, la lunga notte spoletina, coinvolgerà le tre principali piazze della città del Festival con musica per tutti i gusti. Per il brindisi di mezzanotte l'appuntamento più atteso è in Piazza Garibaldi. Lo spettacolo "One Shot Ottanta" animerà la piazza con musica dance rigorosamente anni '80 per la regia del dj Marco Lux. Lo spettacolo, presentato da Luca Rutili, avrà come ospiti d'eccezione Tony Esposito (Kalimba De Luna, Papa Chicco, Simba De Ammon), protagonista di una performance live di quasi un'ora, e Tiziana Rivale (Sarà quel che sarà, Ferma il mondo, Infinito) che proporrà i suoi più grandi successi e famosissime cover degli anni ‘80. Un omaggio ad un'epoca e ad una cultura musicale che ancora oggi unisce generazioni giovani e meno giovani. In Piazza della Libertà "Visionight": ancora musica da discoteca con George dj che sarà scenicamente accompagnato dalle immagini commemorative di tre grandi artisti del mondo della musica e dello spettacolo: Maria Callas, Elvis Presley e Charlie Chaplin. Tradizionali e immancabili anche

hurt 03-01-2008 07:25

Re: Notizie da Internet
 
Addio a Jeanne Carmen, la Marilyn dei poveri

Amò Sinatra, Elvis Presley e fece scandalo


http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/20080102_11.jpg
LOS ANGELES (2 gennaio) - L'attrice americana Jeanne Carmen, «la Marilyn dei poveri», regina delle pin-up negli anni Cinquanta, con un passato di eccessi e flirt scandalosi con Elvis Presley e Frank Sinatra, è morta, in seguito ad un linfoma, nella sua casa di Irvine, in California, all'età di 77 anni. Star delle copertine delle riviste americane ed una delle migliori amiche di Marilyn Monroe, Jeanne Carmen negli anni Cinquanta fu, per la sua prorompente bellezza bionda, la protagonista di numerosi B-movie. L'amicizia con la Monroe garantì alla prorompente modella una buona dose di riflettori permanenti, che lentamente si abbassarono su di lei dopo la morte della stessa Marilyn.

Tra la ventina di film di cui Carmen è stata la protagonista figurano I tre fuorilegge (1956), Tamburi di guerra (1957), Ragazze senza nome (1957), Mia moglie... che donna (1958), Furia d'amore (1958) e La ragazza del rodeo (1958).
Nota per le sue love stories con personaggi dello star system, recentemente il figlio Brandon James ha scritto la biografia della madre dal titolo La vita selvaggia di Jeanne Carmen. E proprio la madre pochi mesi fa annunciò la produzione di un film tratto dal libro del figlio facendo il nome di Christina Aguilera per il ruolo della pin-up.

hurt 09-01-2008 07:48

Re: Articoli
 
http://www.larinascita.org/images/stories/q-elvis.jpg

73 anni fa nasceva The King, il re del rock’n’roll


Oggi è l’anniversario della nascita di Elvis Presley, nato nel 1935. Autentico rivoluzionario della musica, seppe fondere più e meglio di tutti la musica bianca e il rhythm’n’blues in quella miscela esplosiva, il rock’n’roll
che a metà degli anni cinquanta sconvolse, e scandalizzò, il panorama musicale e non solo degli Stati Uniti d’America. Per questo Elvis fu da allora fino ad oggi The King, il re del rock’n’roll.
Nato da una famiglia di umile origine a Tupelo, sopravvisse al fratello gemello morto appena nato. Un episodio questo che lo lega curiosamente ad un cantante rock di oggi, Nick Cave, veneratore di Elvis, tanto da dedicargli una canzone, Tupelo appunto.
Cresce, prima a Tupelo poi a Memphis dove la famiglia si trasferisce, frequentando soprattutto i quartieri della gente di colore, e questa cosa, insieme alle origini Cherokee del padre, fa di lui una figura anomala nel panorama razzista del Sud degli Stati Uniti degli anni ’50.
La sua scoperta musicale è dovuta al caso: fu notato agli studi di registrazione della Sun Records dove si era recato per registrare, a pagamento, una canzone da regalare alla madre. Gli fecero registrare dei dischi, tra cui il primo fenomenale That’s All Right Mama, che divennero immediatamente delle hit musicali. Il suo successo fu immediato ed immenso, non solo per la musica, ma per l’abbigliamento, il suo famoso ciuffo e le basette sconvolsero la moda imperante che imponeva agli adolescenti pettinature stile marine, e per lo stile, il suo tipico ancheggiare sensuale, da cui prese il soprannome Elvis the pelvis, che scandalizzò l’America puritana e perbenista.
Dopo ci fu il servizio militare, in Germania, dove conobbe la sua futura moglie, Priscilla. John Lennon una volta disse che Elvis dopo il servizio militare non era stato più lo stesso. Di certo negli anni ’60 il rock cambiò, nuove esperienze, nuovi gruppi, a cominciare dai Beatls e dai Rolling Stones esplosero. Presley si perse via recitando in svariati film di grande successo ma di scarsa qualità (a parte Viva Las Vegas e altri due o tre). Ma quando tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta ricominciò a fare musica (sono di questo periodo le bellissime In the Ghetto e Suspicious Minds), ad apparire con show musicali alla televisione, a fare concerti apparve chiaro che lui era ancora il più grande, era ancora il Re.
Gli ultimi anni della sua vita li spende in concerti che tiene a ritmo forsennato, un migliaio circa in sette anni. Ma l’uso di droghe e di medicinali (Elvis era noto per la sua ipocondria) e l’alimentazione smodata lo portarono alla morte per infarto a soli 42 anni).
Praticamente tutto il rock deve qualcosa ad Elvis o ha preso influenza da lui (forse solo il progressive e i Pink Floyd ne hanno fatto a meno, e si sente!), persino il più iconoclasta dei movimenti rock, il punk, che forse più di tutti ha saputo esprimere di nuovo il carattere intimamente rivoluzionario del rock’n’roll. Per questo vogliamo ricordarlo con l’omaggio che Joe Strummer, già cantante dei Clash purtroppo anche lui scomparso, gli fece “recitando alla Elvis” nel film “Mystery Train” di Jim Jarmush, in cui ci fece sentire tutti dei piccoli Elvis.

Alberto Visco Gilardi - 8.1.2008

Da LaRinascita.org

hurt 09-01-2008 07:57

Re: Articoli
 

ALMANACCO – 8/1/1935-1947
di John Vignola

8 gennaio 1935 - 1947: una data molto importante per il rock. Nel 1935 nasce Elvis Aaron Presley, colui che sarà acclamato come il Re del rock’n’roll: dal 1955 fino ad oggi è l’artista che ha collezionato il maggior numero di primi posti (più di cento) nelle classifiche statunitensi e britanniche. A tutti gli effetti, ha portato al massimo splendore un genere appena accennato, realizzando il sogno del suo primo produttore, Sam Phillips, che fantasticava di scovare “un bianco che cantasse come un nero”.
Comunque la si pensi sulla sua arte, è innegabile che abbia rivoluzionato il costume dell’epoca, fin dalle prime apparizioni televisive, quelle più esagitate, in cui ondeggia con il bacino e finisce per guadagnarsi il soprannome Elvis The Pelvis. Spremuto a morte dal mercato che aveva lui stesso contribuito a creare, se ne andrà tristemente il 16 agosto del 1977, a soli 42 anni, dopo una serie poco memorabile di concerti, schiavo di pasticche di ogni tipo e del suo stesso mito.

Nello stesso giorno, dodici anni più tardi (1947), nasce David Jones, all’anagrafe artistica David Bowie, che si rivelerà al mondo del pop come uno dei più scaltri e sovversivi esteti della musica. Con il singolo Space Oddity, del 1969, comincerà una carriera che lo vedrà vestire i panni dell’alieno Ziggy Stardust, del Duca Biancoe dedicarsi occasionalmente al cinema e alla produzione di dischi altrui (per esempio, con un capolavoro quale Transformer di Lou Reed, nel 1972).
Nel 2006, un telefilm britannico di successo prenderà il titolo da una sua celebre canzone dei primi Settanta, Life On Mars. Con tutte le sue contraddizioni artistiche, Bowie rimane una delle figure più rilevanti di un modo di intendere la musica curioso e aperto alle altre discipline, con un’attitudine difficile da trovare nelle band di oggi, molte fin troppo simili a una qualsiasi delle sue molteplici incarnazioni. Massimo rispetto per il Duca, quindi, e un ricordo commosso al Re.

In via del tutto eccezionale, all'articolo in questione, aggiungo anche i commenti, perchè mi ha fatto piacere leggere come le persone hanno commentato l'ennesimo articolo riduttivo


5 commenti

Ilaria ha scritto:
9 Gennaio, 2008 08:27 Rock on Children of the Revolution!

Toni ha scritto:
9 Gennaio, 2008 00:14 Parafrasando una definizione giornalistica e Renzo Arbore ( perché no, visto il taglio dell’articolo ? ) “ il coccodrillo, di coocodrillo…il coccodrillo è la felicità..”…ove si intende per “coccodrillo” il termine giornalistico con cui viene definito l’articolo scritto quando muore qualche personaggio più o meno famoso.
E qui, rileggendo l’articolo mi contagia il dubbio evidenziato da Alex
“Mi sorge l’annoso dubbio, cosa è importante? la loro arte o la loro vita privata?”
Già, i soliti quattro dati su Elvis, ritrovabili su qualunque motore di ricerca, e poi…BUM !!! la chiusura ad effetto con la solita retorica, in questo caso anche pietistica “…se ne andrà tristemente il 16 agosto del 1977, a soli 42 anni, dopo una serie poco memorabile di concerti, schiavo di pasticche di ogni tipo e del suo stesso mito….”
Una domanda ed una considerazione:
la domanda:
ed io che ho iniziato ad amare Elvis per la sua “ In the ghetto “, con pezzi come “ Good time Charlie’s got the blues “ o “ Pieces of my life “, ballate non strappacuore ma che ti mettono davanti ad uno specchio, devo sentirmi un U.F.O. perché provo stupore a non veder neppur minimamente menzionato questo suo lato, ovvero la capacità di cantare, di interpretare ( basterebbe il neanche un minuto in cui con la sola voce interpreta il ritornello di “ I shall be released “ di Dylan ),
e rimarcata invece la solita immagine di “ Elvis the Pelvis “ etc ?
la considerazione:
ha ragione Vignola quando definisce “scaltro” Bowie.
Tanto scaltro da indurlo, differentemente da Elvis, a parlare del suo lato artistico, tralasciando correttamente ( è un articolo di poche righe, mica una biografia )“ quello trasgressivo da effetti speciali che tanto piace al mondo del gossip, musicale e non.
P.S. Qualcuno ricorda a chi e perché è dedicata “Angie” dei Rolling Stones ?
O è solo leggenda metropolitana ?

Alex ha scritto:
8 Gennaio, 2008 23:41 …ma si…John Vignola è un grande giornalista, informato etc etc…
semplicemente sa che a tutti interessa di più sapere che Elvis nel privato si impasticcava, a nessuno interesa invece il suo lato artistico. Giustamente David Bowie, The Thin White Duke, siccome è ancora vivo, non ha fatto mai uso di alcuna sostanza stupefacente nè può essere ricordato per alcuna bizzarria amorosa!
Mi sorge l’annoso dubbio, cosa è importante? la loro arte o la loro vita privata?
Se è la seconda mi sa che devo informarmi sul lato privato di John Vignola.

Carlo ha scritto:
8 Gennaio, 2008 22:55 Sicuramente il riferimento è all’ultima serie di concerti, che furono l’unico episodio triste di una carriera indimenticabile. Viva Elvis e Viva pure David Bowie, che è ancora vivo e lotta con noi.

walter ha scritto:
8 Gennaio, 2008 21:53 concerti poco memorabili…
vi riferite al 1968 ncb tv special nr 1 in usa..
forse al 1969, battuti ogni records di incassi a las vegas…non ci riusci`neanche la Streisand…oppure houston astrodome 500.000 spettatori in una settimana. Oppure Madison square garden New York 1972…tutto esaurito per tre sere cioe`quelle a disposizione…tra il pubblico Dylan, Clapton , Bowie, Plant Robert, Lennon e Harrison, Simon e Garfunkel. Forse al miliardo di spettatori dell`Aloha from Hawaii primo show in mondovisione…
O forse vi riferite agli ultimi concerti in cui dovette esibirsi, rovinato e malato ormai…elvis a 30 anni dalla morte e`ancora piu giovane di questa italia piena di saputoni poco informati

da Kataweb music

hurt 09-01-2008 07:59

Re: Articoli
 
Oggi onore ad Elvis Presley nella sua città natale

Sarà scoperta oggi a Tupelo, Mississippi, una targa che rende onore ad Elvis Presley per il suo contributo al blues ed allo stesso Mississippi. Il King nacque a Tupelo l'8 gennaio 1935 e morì a Memphis, Tennessee, il 16 agosto 1977. Il governatore Haley Barbour ha affermato che Elvis influenzò più d'ogni altro artista il rock'n'roll americano, e che "parecchia della sua ispirazione musicale la trasse dal blues del Mississippi". La targa, denominata Blues Trail e sponsorizzata sia dal museo dedicato al cantante sia dall'ufficio del turismo di Tupelo, ha già onorato, tra gli altri, Willie Dixon, Howlin' Wolf e Bo Diddley.

Da Rockol.it

perlanera 09-01-2008 08:07

Re: Articoli
 
Praticamente tutto il rock deve qualcosa ad Elvis o ha preso influenza da lui (forse solo il progressive e i Pink Floyd ne hanno fatto a meno, e si sente!),

mai frase fù più azzeccata!!!:-brav:-brav:-brav:-brav

guitarman 09-01-2008 08:16

Re: Articoli
 
Quote:

perlanera (Messaggio 63900)
Praticamente tutto il rock deve qualcosa ad Elvis o ha preso influenza da lui (forse solo il progressive e i Pink Floyd ne hanno fatto a meno, e si sente!),

mai frase fù più azzeccata!!!:-brav:-brav:-brav:-brav


quoto. :-rock

wonderofyou 09-01-2008 08:30

Re: Articoli
 
Classifica della musica digitale per i discografici italiani
La Fimi, l'associazione dei discografici italiani, annuncia una minirivoluzione: stop alle classifiche dei singoli, al via quella dei download dei brani in digitale. Fine di un'epoca.
di Fabrizio Frattini
( 7-01-2008 )

Minirivoluzione per le classifiche musicali redatte dalla Fimi. L'associazione dei discografici italiani, una realtà storica che raggruppa le principali etichette del nostro paese, cancella infatti la graduatoria dei singoli, sostituendola con quella dei brani maggiormente scaricati da Internet.

La scelta di abbandonare la classifica dei 45 giri (che oramai erano solo i Cd singoli), data con un sintetico comunicato stampa, rappresenta la fine di un epoca e la presa d'atto che una seconda era è cominciata, quella del mondo
digitale, come spiega lo stesso Enzo Mazza, presidente della Fimi.

La graduatoria vede in testa Elvis Presley con Baby Let's Play the House (in versione remixata), al secondo Ligabue con Niente Paura al terzo Alicia Keys con No One. La graduatoria è molto simile a quella di iTunes Store; sette canzoni su dieci sono le stesse (compresa la prima), un fatto abbastanza comprensibile se si considera che anche nel nostro paese il negozio iTunes è il principale portale per chi compra musica in formato digitale anche se va detto che in Italia hanno una enorme incidenza le canzoni usate come
suonerie nei cellulari e vendute (a prezzo salatissimo) dai gestori di telefonia e da vari portali Internet.



SEMPRE IL N. 1 !!!



wonderofyou 10-01-2008 09:50

Re: Notizie da Internet
 
Stars On Stage. Divi e miti nelle immagini di Sam Shaw e Larry Shaw
11/01/08 > 25/03/08 - Firenze

http://www.arte.go.it/eventi/2008/im...rsStage_01.jpg Il MNAF, che ha compiuto il 28 ottobre un anno di apertura, presenta una importante mostra che si offre al visitatore come un viaggio nella storia della fotografia del Novecento.
La mostra che inaugura al MNAF il programma espositivo 2008 propone, ancora una volta, lo stretto rapporto esistente tra cinema e fotografia, due tra le arti visive che hanno fortemente caratterizzato il ventesimo secolo. Un evento realizzato grazie alla partnership con Dockers® San Francisco.
Le grandi star del mondo del cinema e dello spettacolo devono spesso il loro mito ai grandi fotografi e alle loro fotografie che col passare del tempo sono diventate esse stesse icone del personaggio. "I grandi ritrattisti sono dei grandi mitologi" scriveva infatti il saggista Roland Barthes.
La mostra si offre quindi al pubblico come una galleria di Star del mondo dello spettacolo immortalate dall'obiettivo di due ineguagliabili fotografi americani: Sam Shaw e Larry Shaw, divenuti loro stessi vere e proprie celebrities.
Una settantina gli scatti in grande formato di questi due grandi autori, che raffigurano una lettura sorprendente del mondo dello spettacolo e del cinema attraverso i loro ritratti di attori, cantanti e registi realizzati tra l'atelier del fotografo e il back stage.
Le immagini sono spesso "rubate" sul set del film, dietro le quinte dello spettacolo, nei momenti di riposo o di relax degli artisti, dal parrucchiere, in casa, per la strada. Straordinarie le serie dei provini a contatto del servizio fotografico "Contact Sheets" che dimostrano il lavoro attento del fotografo nel ritrarre star del calibro di Paul Newman, Marlon Brando, Elvis Presley, sorpresi in vere e proprie sequenze di immagini inusuali e colti spesso in atteggiamenti inediti.
Davanti all'obiettivo di Sam Shaw e del figlio Larry scorrono i più importanti divi del cinema, da Marcello Mastroianni a Sofia Loren, da Clark Gable a Sean Connery, da Marilyn Monroe a Anthony Quinn.

Stars On Stage
Divi e miti nelle immagini di Sam Shaw e Larry Shaw

Inaugurazione: giovedi 10 gennaio ore 19.00 (SOLO SU INVITO)
Periodo: 11 gennaio - 25 marzo 2008

MNAF Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Piazza Santa Maria Novella 14a rosso
Firenze

Orario: 9,30 -19,30; sabato fino alle 23,30, chiuso mercoledì. Biglietto: Intero € 9,00; Ridotto € 7,50; Scuole € 4,00; Gratis bambini fino a 5 anni (il biglietto è comprensivo della visita al Museo)
Tel. +39055216310
Fax +390552646990
E-mail: mnaf@alinari.it
www.alinari.it

Catalogo edito da Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia in italiano e inglese, 64 pagine, 70 fotografie, formato 24x25, copertina in brossura. Prezzo in mostra € 18,00

Ufficio Stampa:
Rosa Manno Tel. 055 2395207 Fax 055 2395230 rosa@alinari.it

hurt 15-01-2008 09:04

Re: Notizie da Internet
 
Ragazzi fatevi sotto!!!!

A Milano terza giornata di sfilate
Rock is my way. Ecco l'uomo del prossimo inverno

Jonh Richmond e Roberto Cavalli a tutta musica. Pignatelli e Coveri sono gipsy chic


Si presenta con passo spedito e capello al vento. Occhiali scuri. Velluto operato, macramè, montone. E’ lui, indiscutibilmente lui. L’uomo (Uomo) della prossima stagione fredda in passerella durante il terzo giorno di Milano Moda Uomo. E’ l’uomo di John Richmond, di Roberto Cavalli e di Andrew MacKenzie.

Richmond porta in passerella la tradizione musicale rock con i Rolling Stones ed Elvis Presley. Un uomo anni ’60 che sceglie solo velluto di alta qualità e lo declina nei toni del rosso. Chiaro, sangue, scarlatto. Nei toni del blu. Scuro, scurissimo, notte. Poi il porpora. Chiamato “rich purple”. E’ un uomo che ama l’abito non convenzionale: la giacca ha un taglio corto, la gamba è larga. Larghissima. E al velluto si unisce la pelle con morbidi pantaloni neri a zampa che si preannunciano come il vero must have. Un uomo dandy che non disdegna sciarpe in seta, cappelli oversize e stivaletti (very hard) alla caviglia in pitone. Piace l’uomo di Richmond perché sa creare un uomo nuovo, che ama i nuovi colori e i tessuti. Piace perché al classico abito unisce maglie in filato pesante di angora e mohair e ricopre di perline, satin e bagliori la sua notte. Ed il suo giorno.

La collezione Dirk Bikkembergs è all’insegna dell’uomo virile e sportivo, sicuro di sé, tanto da potersi permettere di azzardare con la tinta delle scarpe e degli accessori.

Roberto Cavalli fa sfilare quella che lui chiama “nuova virilità” e crea un rock man alla continua ricerca di virilità. Cavalli dice che “nella moda maschile ci vuole tatto”: intuito e mano. Ecco i velluti operati, i rasi jacquard, le camicie in satin e i montoni a effetto astrakan sulle note del nuovo pezzo delle “Vibrazioni”. Moda e musica insieme per un duetto ben apprezzato.

Moschino veste i ragazzi di paillettes con panta multi color, ma non dimentica il simbolo del cuore declinato su macro e micro spille che ricoprono le giacche in tessuto lucido.

Svolta quasi anti fashion sulla passerella di palazzo Mezzanotte dove Carlo Pignatelli Outside vira verso l’intelletual chic. O meglio “tzigano”. Montoni arricchiti di intarsi, lavorazioni patchwork, utilizzati anche per giacche e gilet. Fantasie floreali per un mix-match che strizzano l’occhio a Fellini e al musical Hair. Dal gusto profondamente hippy. Un "Gipsy Traveller" girovago su più fronti, in bilico tra le ispirazioni nostalgiche del musicista Goran Bregovic o le atmosfere cinefili del regista serbo Emil Kusturica. Tornano l’eskimo e i cappotti in lana cotta e si indossano su dolcissime maglie di cachemire slabbrate. Gli occhiali sono immancabili e dal gusto rétro, forme anni '70 in tartaruga trasparente e metallo cromato che completano la nuova collezione degli
accessori.

Gucci si ispira a Eugene Huntz, leader dei Gogol Bordello, con una collezione rock star di ispirazione russa, ma rivisitata in chiave contemporanea, arricchita di tradizione folk, ricami e borchie.

Enrico Coveri sceglie, invece, un gentiluomo di campagna. Viveur e uomo amante del lusso, veste completi da caccia alla volpe e pull colorati molto chic. Ma anche gipsy. Un uomo che non disdegna i completi bianchi, sia nelle mise da vero zingaro del lusso, che con sciarpone e intarsi in cachemire.

L’uomo di Laura Biagiotti ama i pullover. In contrasto con le giacche e le camicie aderenti, diventano accessori e capispalla che ammorbidiscono il look con eleganza e un pizzico di eccentricità.

All’interno di uno spazio post industriale con passerella trasparente Andrew Mackenzie declina il suo invito rosso scarlatto su modelli in stile gothic. I ragazzi, membri di un gruppo del tardo diciannovesimo secolo, amanti della poesia e della musica, incarnano l’eleganza di re Edoardo, con giubbotti in pelle stile bikers, finte spalline e camicie in organza, mentre il denim è studiato nei minimi dettagli, con il suo taglio strettissimo e il cavallo molto basso. Nero e rosso accesso, cappotti e giacche di pelle per un look che ricorda molto “I ragazzi di vita” di Pasolini.

Andrea Caravita

hurt 15-01-2008 09:07

Re: Notizie da Internet
 
14 gen. - Zucchero si conferma al vertice della classifica degli album piu' venduti mentre il vecchio Elvis Presley si riprende il primo posto dei brani piu' scaricati dalla rete ai danni di Ligabue che, comunque, si consola con il secondo posto in entrambe le graduatorie.


http://www.clandestinoweb.com/images...cal280x200.jpg

A dominare la classifica Fimi-Nielsen dei cd piu' venduti e' ancora Zucchero con il suo "All the Best". Secondo posto per Ligabue ("Primo tempo") e terzo per la Nannini ("Gianna Best").
Seguono in ordine Ramazzotti ("E2"), Venditti ("Dalla pelle al cuore"), Celentano ("Dormi amore"), Radiohead ("In Rainbows").

Ottavo posto per la Pausini ("San Siro 2007"), e nono per Mario Biondi ("I love you more live"). Chiudono al decimo posto i Negramaro con la loro "Finestra".
Per i brani piu' scaricati da Internet, primo posto per Elvis con il remixato "Baby,let's play house". Alle sue spalle "Niente paura" di Ligabue. Seguono Alicia Keys ("No One") e Timbaland feat.One Republic ("Apologize").
Tra le compilation ancora sul gradino piu' alto del podio "High School Musical 2" seguito da "50 Zecchini d'oro".
Vasco Rossi si conferma primo nella classifica dei dvd piu' venduti con "Vasco@Olimpico.07". Tokio Hotel secondi ("Zimmer 488 live in Europe") e Queen terzi con il loro live a Montreal. (AGI)


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