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Edimburgo, 21:19
MUSICA: IN VILLA SCOZZESE 'MEMORABILIA' DI ELVIS PRESLEY Alcuni 'memorabilia' di Elvis Presley sono stati ritrovati in una villa di Edimburgo. Ne da' notizia la BBC, spiegando che si tratta di un disco d'oro e di una foto autografata dal "re" del rock, oggetti recuperati nei giorni scorsi all'interno di un'abitazione. Probabilmente, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine intervenute e consultate dall'organo di informazione, si tratta di oggetti rubati a qualche collezionista. Comunque - hanno garantito le autorita' - non si tratta di pezzi falsi. "Il loro valore al momento non si puo' ancora determinare - ha detto un portavoce della polizia scozzese -. Speriamo che, se si tratta di refurtiva, si facciano avanti i proprietari e si possa dunque sapere qualcosa di piu' sulla loro provenienza". da Repubblica.it |
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MILANO
LA SOLIDARIETÀ DI UN IMPIEGATO ALLA POLIZIA MUNICIPALE GLI AMICI DI TINDARO In mensa mangia solo il primo, il secondo lo porta ai poveri della zona. E adesso i suoi colleghi lo imitano. Piove e fa molto freddo oggi a Milano. Joseph è accucciato sul sagrato della chiesa di Sant’Alessandro, nel cuore della città. È arrivato dalle isole Mauritius undici anni fa e per vivere si arrangia con piccoli lavori: aiuta qualche anziano a fare la spesa, o taglia l’erba di qualche prato. Quando nessuno lo chiama, passa le sue giornate qui a chiedere l’elemosina. Dice di essere a digiuno da ieri. Tindaro lo saluta e poi gli dà due vaschette: dentro ci sono un po’ di pasta e del tiramisù. Sono una parte degli avanzi della mensa dove Tindaro Scurria, impiegato alla Polizia municipale del Comune, va durante la pausa pranzo. Ha iniziato cinque anni fa, per caso: «Un giorno, all’entrata della mensa, ho trovato un ragazzo che chiedeva l’elemosina. Io sono contrario a dare soldi, perché spesso finiscono nelle mani degli sfruttatori di chi vive in strada. Ma il sorriso di quel ragazzo mi aveva toccato il cuore. Così decisi di donargli una parte del mio pranzo». Da allora, tutti i giorni Tindaro paga il pasto completo, ma mangia solo il primo: «Il resto lo porto ai poveri che trovo qui attorno. Non riesco a chiamarli barboni». La voce in breve si è diffusa e qualche collega ha iniziato a mettere da parte una bottiglia d’acqua o un panino, finché Tindaro una volta ha chiesto a Luciano, il titolare della mensa My chef, se poteva dargli gli avanzi del pranzo. Da allora ogni giorno 15-20 persone hanno un pasto caldo. Non solo: grazie alla solidarietà dei colleghi, Tindaro spesso porta con sé anche scarpe e vestiti. Joseph vorrebbe tanto un sacco a pelo per difendersi dal freddo. «Ho solo dei giacconi da donna, ma te lo troverò», gli promette Tindaro. Si avvicina un altro senzatetto, è italiano. Tindaro gli mostra le sue vaschette. «Grazie, ho già mangiato. Portale a chi ha bisogno». «Fanno tutti così», commenta Tindaro, «tra loro si aiutano sempre». Arriviamo in via Torino dove, seduto su una sedia accanto a un’edicola, c’è un omone dalla lunga barba bianca che sta fumando il sigaro. I giornali si sono spesso occupati di lui. Si chiama Roye Lee, ha 72 anni, è americano, ma è in Italia da una vita. Ha scritto centinaia di canzoni, ha conosciuto Frank Sinatra ed Elvis Presley e ha recitato accanto ad Anthony Quinn e Silvana Mangano in Barabba. Vive in strada da quando la moglie lo ha abbandonato, portandosi via le loro due figlie. Accanto a lui ci sono alcuni volontari della Croce Rossa. Non è stata una bella giornata per Roye. Per anni ha vissuto in fondo a un vicolo qui vicino, riparato solo da un telone. Questa mattina però i vigili e i netturbini gli hanno detto che lì non poteva più stare. Durante lo "sgombero", Roye è caduto e ora mostra il suo ginocchio ferito. Ma sorride sempre e canta con la sua voce calda. «È una nuova canzone, sarebbe bello portarla a Sanremo». Tindaro gli porge una vaschetta con della carne e un po’ di patate. «Dove passerai la notte?». «Non in un dormitorio. Io sono un uomo libero». Dall’altra parte del marciapiede, davanti alla chiesa di San Sebastiano, c’è Johana. È arrivata dalla Romania un anno fa. Ripete solo: «Grazie, grazie», quando Tindaro le dà la vaschetta con la pasta. Poi con la mano indica i suoi piedi. Le scarpe sono tutte bucate. «Se ne trovo un paio te le porto», le assicura Tindaro. Il tempo della pausa pranzo sta finendo. Tindaro accelera il passo ed entra nel sottopassaggio di piazza Duomo: «Forse ci sono Jurgen e Bianca. Di solito mi aspettano qui». Ma oggi non c’è nessuno. «Capisco se qualche povero viene sfruttato quando cambia spesso il luogo dove si ferma a chiedere l’elemosina. Gli aguzzini non vogliono che i passanti si stufino di vedere sempre le stesse persone. Oppure lo comprendo dal fatto che, pur avendo il contenitore pieno di monete, sono affamati. Ieri uno di loro mi ha confessato di essere a digiuno da più di un giorno». C’è ancora tempo per dare un piatto di pasta a Nicolae, sotto i portici di piazza Missori. Non ha una gamba e si regge su due stampelle. È in Italia da 4 anni, dorme al Cimitero Monumentale e appena può torna in Romania per portare dei soldi alla moglie e ai tre figli. «Oggi piove e molti non sono venuti», dice Tindaro: «Umberto forse è all’ospedale, quando l’ho visto l’ultima volta non stava bene». Così il giro si conclude dove era iniziato, nella chiesa di Sant’Alessandro. Quel che passa il convento Quando capita, come oggi, che avanzi qualche vaschetta, Tindaro la consegna al parroco, don Antonio Gentile. «Mi dispiace, non è rimasto molto». «Hai portato quel che passa il convento», risponde pronto con una battuta don Antonio: «Ogni giorno qui bussano alla porta moltissime persone affamate. Purtroppo non riusciamo ad accontentare tutti, per questo siamo grati a Tindaro per il suo aiuto». È tempo di tornare al lavoro. Tindaro si congeda, con un desiderio: «Vorrei tanto trovare un locale dove i miei amici possano riunirsi per mangiare insieme. Mi ricordo quando trentotto anni fa sono arrivato qui dalla Sicilia. Vivevo in un tugurio: quando spazzavo per terra, dal pavimento veniva su una nuvola di polvere. Per questo quando aiuto loro, in realtà aiuto me stesso. Se sono stanco, o arrabbiato, mi basta un loro sorriso per ritrovare la serenità». Da Famiglia Cristiana. |
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Cher torna a cantare dal vivo e rivela: «Ho detto no a Elvis Presley»
http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/20080208_cher.jpg LOS ANGELES, (8 febbraio) - La cantante statunitense Cher, a 61 anni, ha deciso di rompere la sua promessa di abbandonare le scene e tornerà a cantare in un hotel di Las Vegas. Secondo il sito internet "E! Online, la cantante si esibirà, per quattro sere alla settimana, all'Hotel Casino Caesars Palace, per tre anni. «Voglio stare di nuovo qui - ha detto la cantante - e offrire ai miei fans il migliore spettacolo mai presentato dai tempi della mia gioventù». Secondo "E!Online", Cher aveva annunciato, a maggio del 2005, il suo ritiro dalle scene. Per quanto riguarda la sua vita privata Cher fa una piccante rivelazione: poteva essere Lady Presley. Lo rivela lei stessa, ammettendo di aver rifiutato un invito romantico di Elvis. L'icona del rock'n'roll l'aveva invitata a trascorrere un weekend di passione a Las Vegas, confessando di essere follemente innamorato di lei. «Ero nervosissima, non sapevo che fare e alla fine non sono partita » ha dichiarato, durante un'intervista trasmessa dalla trasmissione televisiva "Good Morning America". Ora Cher si dice pentita di aver perso l'attimo fuggente, ma difficilmente potrà rimediare, a meno che, come sostengono alcuni, Elvis sia ancora vivo. |
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Generazione Rehab - Giovani star in disintossicazione
http://www.lastampa.it/redazione/cms...nehouse01g.jpg Amy Winehouse Sembra un’epidemia. La stessa che colpì mortalmente il rock fra i 60 e i 70, mettendo in fila le croci disperate di Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, fino al più maturo (ma non meno doloroso) annientamento di Elvis Presley nel ’77. Solo che ora non ci sono gli Who di My Generation a cantare «Voglio morire prima di diventare vecchio»: e se la droga pesante accontentò molti degli artisti alla ricerca di percezioni sconosciute, lasciandone altrettanti - da Eric Clapton a Keith Richards fino a Lou Reed - a combattere per anni contro la scimmia, nel ricorso vichiano oggi il fenomeno assume sfumature differenti ma non meno inquietanti. Si rischia così, per confusione, perché così fan tutti, per sballamento mentale, e magari anche - nel caso di Amy Winehouse, l’ultima quasivittima della serie - per l’effetto Maradona, farsi forza nell’andare avanti col successo che preme troppo; e con un amato marito in prigione chissà per quanto. Li beccano dovunque, con i telefonini. Prima Kate Moss a tirar su coca nello studio dell’allora beau Pete Doherty, poi lei - Amy - pochi giorni fa: a mescolare crack, cristalli e cocaina dentro le apparentemente protettive mura di casa. Li mettono in rete, e ciao. Ed è un’apoteosi di pubblicità non si sa quanto gradita nel caso della Winehouse, artista autentica dei nostri tempi, ridotta a uno straccio e passata dalla Rehab della sua canzone più famosa all’ospedale per via delle pessime condizioni generali. E’ la diva dell’anno, sei nominations l’aspetterebbero per domenica sera a Los Angeles, ai Grammy, il premio più prestigioso della musica popolare: ma gli Usa proprio per via della droga hanno negato il visto. La sua solerte etichetta sta ora organizzando un collegamento via satellite durante cui si farà, naturalmente, finta di niente. Tutto questo non insegnerà nulla a nessuno. La droga non è più uno scellerato status symbol di una èlite che navigava in una consapevole estetica esistenziale, ma una semplice, generalizzata moda distruttiva che non guarda in faccia l’alto e il basso dell’arte: la prima infatti del nuovo corso a cadere platealmente nella nuova rete è stata proprio Britney Spears, nata come star nel Club Topolino con canzoni chewing gum; la sua crisi vaga fra intolleranza alla pressione mediatica e difficoltà a reggere insieme lo starsystem e il ruolo di madre, in una parola ad affrontare la maturità: non a caso, nel recente ricovero dopo una crisi psichiatrica, i giudici hanno dato al padre la giurisdizione sulla ragazza, proprio come quand’era piccola, e sul suo patrimonio ingentissimo. I figli, chissà quando li vedrà: nella corsa all’autodistruzione, anche per lei c’è stata una insana voglia di essere trendy impasticcandosi e sbevazzando, andando in giro senza mutande con quell’altra campionessa del nulla, Paris Hilton. Povere ragazze. Già, perché mai come adesso è stato chiaro che, almeno in fatto di additivi chimici, l’uguaglianza dei sessi è andata avanti: sono soprattutto le ragazze che combattono contro la nuova scimmia, che brucia le vite in modi differenti. Pasticche e pasticci, amfetamine ed ecstasy, cristalli e crack. Non solo Whitney Houston, che ancora combatte per tornare a galla, ma ragazze in mezzo ai loro vent’anni, l’età più bella e creativa, in preda a imperscrutabili crisi di nervi. Non solo cantanti ma mezza Hollywood rosa è finita nel labirinto: proprio ieri è stata ricoverata in una esclusiva clinica del remoto Utah, dove già è ricoverata Eva Mendes, Kirsten Dunst, la Maria Antonietta del film e dove è stata a lungo la reginetta dei teen movies Lindsay Lohan. L’hanno vista «bere molto» al Sundance Film Festival, ne hanno notato i comportamenti eccentrici. Pare sia rimasta sconvolta dalla morte del cowboy Heath Ledger, finito all’altro mondo pochi giorni fa per analoghi motivi. Fa impressione che tutto, e tutti, prendano con una certa leggerezza l’onda anomala che li travolge: come se si trattasse di un gioco, o di un videogioco, dove basta schiacciare un pulsante per tornare alla realtà. Di recente, in una lussuosissima rehab, i californiani del rock duro Queens of the Stone Age hanno preso parte a un concerto organizzato dalla clinica «per tirarsi un po’ su» e hanno attaccato con Feel Good Hit of the Summer, il cui testo comincia così: «Nicotine, valium, Vicodin, marjiuana, ecstasy and alcol...cocaine!!!». Gli hanno tolto la corrente e li hanno buttati fuori, la sera stessa. MARINELLA VENEGONI Da La Stampa |
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Quote:
Mamma mia Cher!!! Ma come si fa a dire di no ad Elvis!!! |
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Quote:
Cher con Elvis nel 1975 http://img408.imageshack.us/img408/3...her1975tq7.jpg |
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LUTTO A LAS VEGAS
E' morto Freddie Bell, ispirò Elvis Presley L'icona musicale si è spento domenica scorsa, all'età di 76 anni. Le movenze sul palco, alcuni ammiccamenti osè per l'epoca furono un grande insegnamento per Presley, che li fece suoi trasformandoli in una delle principali caratteristiche del suo incredibile successo Las Vegas, 12 febbraio 2008- Freddie Bell, l'icona musicale che fu tra gli ispiratori di Elvis Presley, si è spento domenica scorsa a Las Vegas, all'età di 76 anni. Bell era da tempo malato di cancro. La sua carriera artistica fu da sempre legata a quella del re del rock'n roll. I due si incontrarono negli anni '50 nel Nevada: a quel tempo Bell spopolava tra i lussuosi alberghi di Las Vegas con il suo show. Elvis si convinse a proporre due dei successi di Bell rivisitati, che diventarono in breve tempo grandi classici del suo repertorio: 'Hound Dog' e 'Giddy up a ding dong'. Ma non fu solo la musica e il modo aggressivo di rivedere canzoni famose a far 'innamorare' Elvis di Freddie Bell: le movenze sul palco, alcuni ammiccamenti osè per l'epoca (con tanto di spinta pelvica) furono un grande insegnamento per Presley, che li fece suoi trasformandoli in una delle principali caratteristiche del suo incredibile successo. Bell ha anche interpretato, con il suo gruppo vocale 'The Bellboys', diversi film dell'epoca, tra i quali 'Rock around the clock' del 1956. A dare notizia della sua morte è stato il suo agente, Norm Johnson, come riporta il sito di Usa Today. Da Quotidiano Net |
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La proposta di McCreevy (UE): '95 anni di protezione per la musica registrata
'Il commissario UE al mercato interno, Charlie McCreevy, vuole proporre un’estensione dei diritti di artisti e case discografiche sulla musica registrata dagli attuali 50 anni a 95 anni. “Gli artisti non dovrebbero più essere i cugini poveri dell’industria musicale”, ha detto il funzionario europeo. “Non ho ancora trovato una ragione convincente per cui un compositore di musica debba beneficiare di un termine di protezione che si estende a 70 anni dopo la sua morte, mentre un interprete, con la tutela limitata a 50 anni, spesso non riesce neanche a goderne per tutta la durata della sua esistenza. Eppure, mentre molti di noi non hanno idea di chi abbia scritto la nostra canzone preferita, tutti siamo in grado di associarla al nome di un interprete". McCreevy, che su questo argomento era stato sollecitato anche dal ministro degli esteri italiano Massimo D'Alema, dice di voler assicurare un gettito di royalty costante "non solo e non tanto ad artisti popolari come Cliff Richard o Charles Aznavour ma a quelle migliaia di anonimi turnisti che hanno contribuito alle registrazioni dei tardi anni '50 e dei '60. Per loro, le royalty che percepiscono rappresentano l'unica forma di pensione". Le sue parole sono state ovviamente accolte con favore da tutta la comunità musicale, fatta eccezione per chi si è specializzato nella pubblicazione di materiale fuori diritti: com’è oggi il caso dell’etichetta americana Memphis Recording, entrata in conflitto con la major Sony BMG in merito ad alcune vecchie incisioni di Elvis Presley . 14 Feb 2008 da Rockol.it |
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CINEMA/ MORTO PERRY LOPEZ, RECITO' IN "CHINATOWN" E "STAR TREK"
Memorabile interpretazione poliziotto Escobar nel film Polanski postato 17 ore fa da APCOM Beverly Hills, 16 feb. (Ap) - E' morto a 78 anni l'attore statunitense Perry Lopez, che nella sua lunga carriera cinematografica, ma anche televisiva, ha recitato in film cult come "Chinatown" e "Star Trek". Lopez è morto giovedì a causa di un cancro ai polmoni presso il Rehabilitation Centre di Beverly Hills, ha confermato l'attore e amico James Victor. Nato a New York, Lopez inizia a interpretare ruoli "etnici" dall'inizio degli anni Cinquanta. E' apparso in decine di film e serie tv di culto, tra cui "La leggenda di Lone Ranger", "Bonanza", "Charlie's Angel", "Mission: impossible" e "Star Trek". Memorabile l'interpretazione del poliziotto Lou Escobar nel film "Chinatown" (1974) di Roman Polanski. Nella sua quarantennale carriera ha recitato accanto, solo per citarne alcuni, a Clint Eastwood, Omar Sharif, Elvis Presley e John Wayne. |
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Gli Stray Cats in esclusiva nazionale al Summer Jamboree 2008
Pubblicato il 22-02-2008 Gli Stray Cats,ovvero Brian Setzer (chitarra), Slim Jim Phantom (contrabbasso) e Lee Rocker (percussioni), in occasione del loro trentesimo anniversario, annunciano The Stray Cats Farewell Tour e confermano la loro presenza in esclusiva nazionale venerdì 22 agosto al Summer Jamboree 2008, il festival internazionale di musica e cultura dell’America degli anni ’40 e ’50 che ogni anno si celebra nella città di Senigallia (AN - Marche) Nel carnet del “Summer Jamboree” dal 2000 a oggi ci sono nomi che fanno ancora tremare le ginocchia ai fan. Nomi leggendari la cui partecipazione addirittura in esclusiva nazionale è un attestato di riconoscimento e stima nei confronti del Festival, per la serietà e la passione pura con cui dal 2000 celebra il rock and roll. Gli Stray Cats si aggiungono dunque al parterre di artisti tra cui solo l’anno scorso ricordiamo il mitico “The Killer”, Mr. Jerry Lee Lewis, nonché la sexy regina del burlesque, nuova icona di stile anni Cinquanta Dita Von Teese. Dopo le prime indiscrezioni trapelate online tra forum e siti web di fedelissimi, la caccia al biglietto si è scatenata senza precedenti e sta facendo il giro della rete e dei fanclub. La prevendita non è ancora aperta e mancano ancora circa 180 giorni all’appuntamento, ma i telefoni del Festival che quest’anno si svolge dal 16 al 24 agosto, sono già incandescenti e danno il polso di quella che sarà l’edizione numero 9, dopo l’ultima grandiosa “baldoria” dell’anno scorso. La band degli Stray Cats celebra la propria carriera e si appresta ad abbandonare le scene con ‘The Stray Cats Farewell Tour’, ultima occasione per vederli dal vivo in Europa e in esclusiva italiana al “Summer Jamboree” in formazione originale. Trent’anni di inimitabile stile rockabilly, gli Stray Cats di Long Island, Massapequa NY, sono una storica band rock’n’roll degli anni ottanta. Il loro repertorio e il loro look ricordano l’America degli anni ’50 con influenze più moderne: la loro musica è una grintosa miscela di sonorità alla Elvis Presley, alla Chuck Berry, unita alle note dei Clash e dei Ramones. Il loro impatto live è assolutamente contagioso e adrenalinico. Scoperti in un club londinese dal produttore Dave Edmunds, cantante e chitarrista dei Rockpile, hanno realizzato album di successo come i due LP ‘Stray Cats’ e ‘Gonna Ball’ di produzione inglese, usciti su dischi Arista Records e l’album ‘Built For Speed’, inciso in America nel 1982. In questo lavoro sono contenuti i singoli ‘Rock This Town’ e ‘Stray Cat Strut’, brani che sono stati in vetta alle top ten americane e inglesi durante tutti gli anni ottanta. La loro ultima pubblicazione (live) risale al 2004, ‘Rumble In Brixton’, con l’inedita ‘Mystery Train Kept A Rollin’’ a cui è seguito un lungo tour del 2007 insieme ai Pretenders e agli ZZ Top. Il “Summer Jamboree - Festival di musica e cultura dell’America degli anni ’40 e ’50” è ideato dall’Associazione Culturale Summer Jamboree (diretta da Angelo Di Liberto, Andrea Celidoni, Alessandro Piccinini) e promosso dal Comune di Senigallia. |
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:-bravhttp://tbn0.google.com/images?q=tbn:...Arrabbiato.jpg:-brav
Sarà vero? 08-02-2008 Cher torna a cantare dal vivo e rivela: «Ho detto no a Elvis Presley» LOS ANGELES, (8 febbraio) - La cantante statunitense Cher, a 61 anni, ha deciso di rompere la sua promessa di abbandonare le scene e tornerà a cantare in un hotel di Las Vegas. Secondo il sito internet "E! Online, la cantante si esibirà, per quattro sere alla settimana, all'Hotel Casino Caesars Palace, per tre anni. «Voglio stare di nuovo qui - ha detto la cantante - e offrire ai miei fans il migliore spettacolo mai presentato dai tempi della mia gioventù». Secondo "E!Online", Cher aveva annunciato, a maggio del 2005, il suo ritiro dalle scene. Per quanto riguarda la sua vita privata Cher fa una piccante rivelazione: poteva essere Lady Presley. Lo rivela lei stessa, ammettendo di aver rifiutato un invito romantico di Elvis. L'icona del rock'n'roll l'aveva invitata a trascorrere un weekend di passione a Las Vegas, confessando di essere follemente innamorato di lei. «Ero nervosissima, non sapevo che fare e alla fine non sono partita » ha dichiarato, durante un'intervista trasmessa dalla trasmissione televisiva "Good Morning America". Ora Cher si dice pentita di aver perso l'attimo fuggente, ma difficilmente potrà rimediare, a meno che, come sostengono alcuni, Elvis sia ancora vivo. |
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Sky, 'Studio Universal': palinsesto dal 2 all' 8 marzo
Venerdì 7 marzo 6.45 Pugno proibito Film Musicale, Usa 1962 Con Elvis Presley, Gig Young, Lola Albright Regia di Phil Karlson8. 25 Tempi moderni Film Comico, Usa 1936 Con Charles Chaplin, Paulette Goddard, Henry Bergman Regia di Charles Chaplin9.55 Sayonara Film Drammatico, Usa 1957 Con Marlon Brando, Miiko Taka, Patricia Owens Regia di Joshua Logan12.25 Movie Moments Rubrica di cinema12.35 La casa della gioia Film Drammatico, Francia, Gran Bretagna 2000 Con Gillian Anderson, Eric Stoltz, Dan Aykroyd Regia di Terence Davies15.00 Cinechat Rubrica di cinema15.10 Johnny Staccato Telefilm "Man in the Pit" Con John Cassavetes , Eduardo Ciannelli, Garry Walberg15.40 Sweet November - Dolce novembre Film Drammatico, Usa 2001 Con Keanu Reeves, Charlize Theron, Jason Isaacs Regia di Pat O'Connor17.45 Replay 2 - Scene al microscopio Documentario "Irruzioni a colpi di pistola"17.55 I nomadi Film Avventura, Usa 1960 Con Deborah Kerr, Robert Mitchum, Peter Ustinov Regia di Fred Zinnemann20.10 Movie Moments Rubrica di cinema20.25 HG Stunts Documentario "Follie sotto controllo"21.00 Focus Speciale Cinema "The Bourne Identity"21.10 The Bourne Identity Film Azione, Germania, Usa 2002 Con Matt Damon, Franka Potente, Chris Cooper Regia di Doug Liman23.15 Inside VCA - Viaggio nel cinema americano Rubrica di cinema23.35 Il segno degli Hannan Film Thriller, Usa 1979 Con Roy Scheider, Janet Margolin, John Glover Regia di Jonathan Demme1.20 VCA - Viaggio nel cinema americano Speciale Cinema1.55 Ma papa' ti manda sola? Film Commedia, Usa 1972 Con Barbra Streisand, Ryan O'Neal, Madeline Kahn Regia di Peter Bogdanovich3.35 Replay 2 - Scene al microscopio Documentario "Esplosioni miracolose"3.45 Fuoco cammina con me Film Drammatico, Francia, Usa 1992 Con Sheryl Lee, Ray Wise, Madchen Amick Regia di David Lynch. |
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http://www.voceditalia.it/public/foto/5576.jpg
A rischio centinaia di posti di lavoro e la sopravvivenza delle etichette indipendenti Musica: la Commissione europea verso l'estensione della durata di protezione dei diritti a 95 anni La lobby delle multinazionali in crisi preme su Bruxelles Bruxelles, 26 feb. - Ancora una volta la lobby delle multinazionali discografiche si è messa in moto per ottenere un allungamento dei termini di protezione sulle registrazioni discografiche. Attualmente, i diritti sulle registrazioni scadono dopo 50 anni dalla loro pubblicazione, in seguito ad una direttiva del 1993 che ne aveva esteso i termini di protezione dai precedenti 30 anni, e che l'Italia aveva recepito con la legge 52 del 6 febbario 1996. Allora, le major del disco si erano attivate in seguito alla commercializzazione dei masterizzatori per cd, e dei programmi di editing digitale, che permettevano di "ripulire" dai rumori le vecchie registrazioni e di ripubblicarle, spesso sotto il marchio di etichette sconosciute. La EMI era stata la multinazionale che aveva accusato maggiormente l'iniziativa ad opera di etichette indipendenti, che avevano iniziato a pubblicare le prime registrazioni dei Beatles (ma anche di altri mostri sacri del rock, come i Rolling Stones, Elvis Presley, e numerosi altri big della musica internazionale, da Louis Armstrong, ad Ella Fitzgerald, a Frank Sinatra, Charlie Parker, Ray Charles, a Miles Davis). Nonostante l'estensione dei termini di copyright, ogni anno si liberano i diritti su decine di migliaia di registrazioni, che possono così venire ripubblicate e commercializzate da chiunque. La proposta di estensione dei termini di copyright sulle registrazioni di altri 45 anni è stata annunciata a Bruxelles dal commissario europeo al Mercato interno Charlie McCreevy (foto), che ritiene possa venire adottatata dalla Commissione prima della pausa estiva. Successivamente il testo dovrà passare il vaglio del Parlamento europeo, e, infine, del Consiglio dei ministri europei, prima di ottenere il via libera definitivo. A questo punto, ogni Stato membro della Cee armonizzerà il proprio diritto interno in base alla direttiva comunitaria (l'Italia dovrà, pertanto, modificare la legge 633/41 sulla protezione del diritto d'autore). Secondo McCreevy "la proposta non dovrebbe avere alcun effetto negativo sui prezzi ai consumatori", anche se questo accadrà molto difficilmente. Infatti, un contenimento dei prezzi potrebbe realizzarsi solo per volontà delle Case discografiche, che non sembrano affatto essere inclini a "svendere" i loro prodotti, anche se datati. Con l'avvento dei software di file sharing, l'industria del disco sta attraversando una crisi irreversibile, che ha costretto alcune Case a fondersi per contenere i costi (i matrimoni più recenti sono quelli tra la giapponese Sony e la tedesca Bmg) o ad essere aquisite da fondi di investimento (è il caso della stessa EMI, acquisita l'anno scorso per 4,7 miliardi di dollari da Terra Firma). E' chiaro che se il monopolio su una registrazione scade, chiunque può ripubblicarla a prezzi competitivi, con evidenti benefici per i consumatori, mentre se i diritti restano a lungo in capo al produttore originario, questi può praticare le politiche commerciali che vuole. L'iniziativa va anche contro gli interessi delle piccole etichette indipendenti, che spesso ricavano il loro fatturato proprio dalla pubblicazione a prezzi bassi di dischi caduti in pubblico dominio (quelli che, per intenderci, si trovano nei famosi "cestoni" negli Autogril). McCreevy ha motivato la decisione con la necessità di tutelare i diritti degli artisti, la cui durata è equiparata a quella dei produttori, ma è difficile credere che dietro questa motivazione di facciata non si intraveda la longa manus dei discografici, ingolositi dai lauti guadagni che un allungamento dei termini di protezione di 45 anni garantirebbe loro. Infatti, suona un po' "strano" che il Commissario europeo al Mercato interno si interessi dei diritti di artisti che, per poter beneficiare del provvedimento, dovrebbero vivere oltre 100 anni. Uno degli effetti "collaterali" di questa iniziativa sarà la crisi delle numerose piccole case discografiche che basano la loro attività principalmente sulla vendita a basso costo delle registrazioni fuori diritti (nel 1996, dopo l'entrata in vigore della Direttiva del '93, molti piccoli produttori furono costretti a chiudere). Un altro effetto indiretto sarà il crollo del fatturato della SIAE per il rilascio delle licenze per diritti di riproduzione fonomeccanica (il "bollino"): nel 1999 la Società italiana degli autori ed editori subì infatti l'ennesimo commissariamento da parte del Governo, proprio a causa della forte diminuzione dell'attività di duplicazione delle etichette indipendenti che vivevano di pubblico dominio. L'ultima modifica rilevante in materia di diritti d'autore e connessi apportata i ambito comunitario (oltre alla già menzionata Direttiva Ue 93/98 del 29 ottobre 1993) è stata la n. 29 del 22 maggio 2001 adottata del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione. Gli ultimi interventi legislativi varati dal Parlamento italiano hanno mirato a reprimere il fenomeno della pirateria online, che è stata normata negli utimi anni da una serie di decreti-legge e decreti legislativi, a cominciare dalla legge 248/2000, per finire con il "decreto Urbani"del 2005 (l'ultima modifica alla legge su diritto d'autore è stata approvata il 9 gennaio 2008, ed è entrata in vigore un mese dopo). Intanto, la Commissione Barroso si piega al volere delle multinazionali, a scapito dei "diritti dei consumatori" che vengono continuamente sbandierati come faro di ogni decisione dell'Unione europea. Marco Marsili |
Re: Notizie da Internet
Rock And Roll Hall Of Fame: a Madonna ci pensa Justin Timberlake
Sarà Justin Timberlake ad ammettere Madonna nella Rock And Roll Hall Of Fame. La cerimonia quest’anno si svolgerà il prossimo 10 marzo presso l’albergo Waldorf-Astoria di New York. Timberlake, in qualità di presentatore, darà l’annuncio che la cantante, con la quale ha lavorato per il suo prossimo album che dovrebbe essere pubblicato a fine aprile, è stata aggiunta alla lista dei grandi ai quali viene reso onore al Rock and Roll Hall of Fame and Museum di Cleveland, Ohio. Con Justin saliranno sul palco Lou Reed, che ammetterà Leonard Cohen; John Fogerty, che ammetterà i Ventures; Billy Joel, che ammetterà John Mellencamp; e infine Tom Hanks, che ammetterà i Dave Clark Five. La cerimonia si svolge dal 1986, anno in cui entrarono in blocco Chuck Berry, James Brown, Ray Charles, Sam Cooke, Fats Domino, Everly Brothers, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis, Little Richard ed Elvis Presley. Gli artisti, votati quest’anno da 600 addetti ai lavori, possono essere ammessi solamente a distanza di venticinque anni dalla prima registrazione. Nel caso di Cohen, di anni ne sono trascorsi però quarantuno. E per i Ventures addirittura quarantasette. |
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MARATONA DI ROMA: AL VIA LA CORSA, 15 MILA ALLA PARTENZA
Quotidiani online AGI) - Roma, 16 mar. - E' partita dai Fori Imperiali alle 9 la quattordicesima maratona della citta' di Roma, preceduta alle 8.55 dall'avvio della gara per i diversamente abili. Sono 14.563 gli iscritti, tra cui 12.316 uomini e 2.247 donne. Il percorso resta sostanzialmente invariato rispetto a quello dello scorso anno: dopo un passaggio a piazza Venezia la gara si snoda a sud est della citta', dal Colosseo a via Ostiense per risalire il corso del Tevere fino a piazza Cavour. A Prati la maratona tocchera' il 20esimo km per poi dirigersi nell'area piu' a nord al Foro Italico e alla Moschea. La discesa seguira' ancora il corso del fiume per poi tornare a piazza del Popolo e dirigersi finalmente al Colosseo per tagliare il traguardo. Tra i personaggi piu' curiosi presenti Ian Michael Sharman, maratoneta inglese di 28 anni, entrato nel guinness dei primati per aver corso la London Marathon vestito da Elvis Presley: lo stesso fa oggi con l'immancabile ciuffo. Settantasei le nazioni partecipanti tra cui la favorita, il Kenya, presente con 24 atleti. Sono 2.237 invece i fondisti della capitale. |
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Hot Spring 2008: la bella stagione della musica
di Stefano Trentadue La compilation per la bella stagione 2008 è pronta. Con Rihanna, Maroon 5, Kylie Minogue, il nuovo fenomeno giovane Tokio Hotel e tanti altri. Uscita: 21 marzo 2008. http://www.musicalnews.com/img_art/20032008210248.jpg. La compilation per la bella stagione 2008 è pronta. Con Rihanna, Maroon 5, Kylie Minogue, il nuovo fenomeno giovane Tokio Hotel e tanti altri. Uscita: 21 marzo 2008 Dopo il successo della Hot Party Winter, è già primavera con Hot Party Spring 2008. Con una tracklist esplosiva il cd1, contiene tutti i successi del momento: Rihanna, Maroon 5, Amy Winehouse, Timbaland, Alex Britti, Mika, Kylie Minogue, Raffaella Destefano, Alicia Keys, Francesco Renga, Tokio Hotel, Francesco Renga e moltissimi altri, incluso il successo latino del momento Remedios di Selma Hernandez. E nel bonus CD 2, come sempre, il meglio della dance, incluso il remix 2008 di Elvis Presley, “Let’s Play House”, da settimane al numero uno della classifica digitale dei singoli. 2 cd al prezzo di uno, a soli 19.90 euro! Tracklist CD 1 01 Rihanna - Don't Stop The Music 02 Maroon 5 - Won't Go Home Without You 03 Amy Winehouse - Love Is A Losing Game (Kardinal Beats Remix) 04 Timbaland Feat. Onerepublic - Apologize 05 Alex Britti - Milano 06 Mika - Big Girl (You Are Beautiful) 07 Dj Brizi & Selma Hernandes-remedios 08 Kylie Minogue - In My Arms 09 Raffaella Destefano - Domani 10 Ben's Brother - Let Me Out 11 Kate Nash - Pumpkin Soup 12 Alicia Keys - No One 13 Francesco Renga - Dimmi 14 Colbie Caillat - Bubbly 15 Shirley Bassey - Get The Party Started 16 Rooney - When Did Your Heart Go Missing? 17 The Last Days Of Disco - What Does It Mean To U 18 Tokio Hotel - Don't Jump 19 Melody Fall - Ascoltami 20 Fabri Fibra - La Soluzione BONUS CD2 01 Hot Chip - Ready For The Floor 02 Martin Solveig - C'est La Vie 03 Ian Carey Feat. Michelle Shellers - Keep On Rising 04 Marco Demark Feat. Casey Barnes - Tiny Dancer 05 Ercola Vs Heikki L - Deep At Night (Adam K & Soha Remix) 06 Jerry Ropero & Michael Simon - Berimbau 07 Funkerman - Speed Up 08 House Of Glass - Disco Down (Alex Gaudino Rmx) 09 Get Far - All I Need 10 Out Of Office - Break Of Down 11 Carl Kennedy - The Love You Bring Me (Eddie Thoenick Radio Edit) 12 Dirty South - The End 13 Splittr - All Alone (Michael Gray Rmx) 14 The Cube Guys - Baba O' Riley 15 Bodyrox & Luciana - What Planet You On? 16 Paul Johnson - Get Get Down (Laidback Luke Remix) 17 Buy Now-body Crush 18 John Dahlbäck - Blink (Dim Chris Remix) 19 Hi Jack - Party People 20 Gianluca Motta Feat. Molly - Not Alone (Deadmau5 Remix) 21 Nufrequency Feat. Shara Nelson - Go Tha Deep (Redanka’s ’93 Vocal Mix) Bonus Track: 22 Elvis Presley - Baby Let's Play House (Spankox Rmx) Comunicato stampa integrale non modificato. Si ringrazia Gianna Lonuzzo @ Universal Music Italy |
Re: Notizie da Internet
Ad MTV The Hills After Party Mariah si è ancora esibita con il suo nuovissimo singolo “Touch My Body” e la sua fortunatissima smash hit del 2005 “We Belong Together”! Mariah Carey pubblicherà il sequel a “The Emancipation Of Mimi” l’11 Aprile 2008 in Italia, e il 15 negli Stati Uniti! Album attesissimo che prende il nome di “E=MC2″ e RnBjunK ha in serbo una grande sorpresa per tutti quelli che attendono questo CD!
Il suo CD precedente ha venduto ben 10 milioni di copie nel mondo, facendo tornare a risplendere Mimi! Ora MC è alla ricerca della sua 18esima no.1 negli USA, in questo modo supererebbe ElvisPresley a quota parimerito con lei a 17 no. 1 Hit, e con ancora un paio d’album e ancora delle no1 potrebbe aspirare al primato, i Beatels sono a quota 20 Singoli No. 1! Parlando di questa classifica abbiamo al 4° posto con 13 no.1, Michael Jackson, seguito da Madonna con 12 No.1, Whitney Houston con 12 no. 1, e Janet Jackson con 10 no.1 come anche Stevie Wonder. |
Re: Notizie da Internet
Come sempre, quando viene pubblicata una classifica nella quale appare Elvis, i confronti sono inevitabili. Quindi scaglio la prima pietra: Janet Jackson 10 volte numero uno?!!! La logica conseguenza mi farebbe pensare a Elvis 500 volte numero uno!
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La moglie di Elvis Presley sfigurata da un falso dottore
scritto alle 19:14 da elvezio in Curiosità, Gossip, Personaggi http://www.solospettacolo.it/wp-cont...la_presley.jpgNe parla tutta Hollywood e non potevo certo lasciarvi a bocca asciutta, pardon, a labbra asciutte sullo scandalo più hot del momento. Pare che Priscilla Presley, moglie del notissimo cantante, sia una delle “vittime” di Daniel Serrano, un gigolò argentino che ha avuto una gran pensata per aumentare i suoi guadagni. Serrano, arrivato a Hollywood, si è spacciato per dottore e ha importato clandestinamente un silicone di bassa qualità, assai simile a del lubrificante per le parti in movimento delle automobili, spacciandolo per il miglior prodotto cosmetico sulla piazza, in grado di stracciare il Botox. Convinte alcune star, lo strano gaucho ha cominciato a infiltrarsi nella buona società di Los Angeles fino a organizzare vere e proprie feste a casa della moglie di Lionel Richie: durante le feste, con soli 500 dollari lui poteva spararvi in faccia un po’ del suo magnifico silicone. Le feste naturalmente duravano All Night Long… Peccato che la sostanza, scarsamente testata e non approvata dal governo statunitense, abbia provocato a molti pazienti paralisi e buchi nella faccia, al punto da rendere impossibile persino un’azione semplice come bere dell’acqua. Ora Serrano è in prigione, dove dovrà inventarsi qualche nuovo uso per il suo silicone speciale, mentre Priscilla cerca rimedio presso qualche chirurgo serio. Magari uno specialista costoso, d’accordo, ma in grado di distinguere fra donne e automobili… |
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La musica che non c'è /7 Bobby Solo – Brian Wilson
diGianni Giletti/ 27/03/2008 Anche l’italiano Bobby Solo può stupire allontanandosi dall’elegante rock ‘n’ roll a cui ci ha abituati e creando un disco che si richiama a Johnny Cash. Similmente, incuriosisce la storia di “Smile”, opera di Brian Wilson. L’amante del rock 'n' roll Bobby Solo con il suo tributo all’americano Johnny Cash e il chiacchierato disco “Smile” di Brian Wilson, cofondatore dei Beach Boys, sono i protagonisti del settimo appuntamento curato da Gianni Giletti, membro della Fraternità del Sermig di Torino che ospita anche il Laboratorio del Suono. Una rubrica nuova, che parla di musica, ma non della solita “sbobba” che troppo spesso subiamo dai mass-media; parliamo di musica vera, che trasmette emozioni, che tocca il cuore e che non è tanto conosciuta. Meglio, tentiamo ogni settimana di trovare un disco - di ieri o di oggi - che ancora ci possa far sognare, spaziando un po' su tutti i generi. Le caratteristiche che deve avere il "lettore tipo" sono la curiosità e la ricerca della qualità della musica. BOBBY SOLO, Homemade Johnny Cash - Azzurra music 2004 Un disco come questo ci fa capire quanto sono ingannevoli classificazioni e definizioni in campo musicale. Bobby Solo (vero nome Roberto Satti), classe 1945, da decenni rappresenta, insieme a Little Tony, il mito di Elvis Presley formato Italia, con i vestiti bianchi attillati, i lustrini e le frange, le mossette e il ciuffo, la voce gigiona e lo sguardo languido. Oggi rischiano di sembrare un po’ patetici e ridicoli, ma quando qualche anno fa, ormai attorno ai 60 anni, sono saliti sul palco dell’Ariston a Sanremo per cantare insieme Non si cresce mai, mi hanno fatto tenerezza e simpatia non solo per la canzone malandrina, ma per la fedeltà con cui recitano il loro ruolo artistico. A loro piace il rock 'n' roll, stravedono per Elvis e continuano a fare la musica che amano. Sono “animali da palcoscenico” in via d’estinzione, d’accordo, ma mantengono la loro dignità artistica e oggi si sa quanto ce n’è bisogno! Ma tutto questo è per introdurre il disco di oggi, che devo dire mi ha sorpreso veramente. “Homemade Johnny Cash” infatti è uno splendido tributo a quel gigante della musica americana che è Johnny Cash. Scomparso nel 2003, Cash è uno di quegli artisti che non solo ha fatto la storia della musica country - che era la sua “provenienza artistica” - ma ha attraversato con il suo carisma e la sua voce baritonale mezzo secolo di musica americana. E qui Bobby Solo si trasforma, non è più il clone di Elvis, con ammiccamenti, mossette e sorrisi, ma diventa un brillante artista americano che rifà alcuni “classici” di uno dei suoi miti con un piglio e una personalità che lasciano sbalorditi. Qui il Nostro infatti non solo canta ma suona tutti gli strumenti (tranne la batteria) e si “permette” anche di scrivere un pezzo insieme a Tracy Quade, “Just one thing”, che ricalca in pieno lo stile di Cash. Ascoltando il disco senza sapere chi è l’interprete, mai e poi mai penseresti ad un italiano e meno che mai a Bobby Solo! Quello che mi ha fatto intuire che questo era un disco speciale è stata l’assenza di pubblicità e di passaggi radiofonici che ha avuto; si sa, la roba seria – soprattutto musicale - difficilmente si sente in giro, occorre cercarsela con il binocolo. Cliccando sulla freccina vicino alla scritta "Tracks 15" si ascoltano tutte le anteprime di 30 secondi del disco. BRIAN WILSON, Smile Il disco di questo numero non è un disco, è un mito. Più di un mito: una chimera, un sogno, una leggenda, una cosa che non c'è mai stata, data per dispersa, improvvisamente rimaterializzatasi a 40 anni dalla sua scomparsa. A questo punto voi smettete di leggere. Per forza, direte, il rubricista, che una volta scriveva di musica, improvvisamente ha cambiato genere ed è passato alla fantascienza. Oppure semplicemente ha bevuto qualche bicchiere di troppo ed è un po' euforico. Beh, niente di tutto questo: quello che ho detto sopra è la pura verità; Smile (sorriso) è veramente il disco con una storia tra le più incredibili nella storia del rock. Ma andiamo con ordine. Dell'autore, Brian Wilson, un distinto signore americano di 62 anni, possiamo dire che è uno dei fondatori dei Beach Boys, mitico gruppo di pop-rock americano degli anni sessanta e uno dei più grandi compositori pop degli ultimi 50 anni. La storia di Smile ha davvero dell'incredibile: siamo nel 1967, anno in cui i Beach Boys sono all'apice del successo, milioni di dischi venduti con una musica leggerina e sognante che fa pensare - come dicono loro stessi - al mare, al sole e alle belle ragazze. Ma Brian non è soddisfatto, la musica che "deve" fare non è quella che "vuole" fare, inoltre comincia ad essere tormentato dalle nevrosi che lo porteranno negli anni seguenti a curarsi dagli psichiatri. Organizza un colpo di mano: manda il resto della band in vacanza, acchiappa un paroliere (Van Dyke Parks) che definire estroso è un eufemismo, convoca in gran segreto alcuni musicisti a casa sua e compone quello che lui stesso chiama "una sinfonia adolescenziale rivolta a Dio". Quando i Beach Boys tornano a casa trovano un matto (si dice che suonasse un pianoforte contenuto in un enorme scatolone pieno di sabbia!) ma anche una musica lontana mille miglia dal "sound spiaggifero e marittimo" che in genere producevano. Discussioni a non finire tra i membri della band, fino a che si decide che il disco deve uscire. Ma in una notte di follia, Brian distrugge tutti i nastri in suo possesso e consegna il suo disco e se stesso alla leggenda. Da allora, infatti, si è creato un alone di leggenda attorno a Smile; ogni disco che usciva dei Beach Boys o di qualcuno dei suoi membri spuntava insistente la domanda: "Ci sarà un brano di Smile ?". Nessuno, tranne i membri della band, lo aveva ascoltato, per cui si inseguirono i musicisti che avevano partecipato alle registrazioni, si favoleggiò di nastri scampati all'incendio, si citarono persone che erano presenti, si scrissero libri e romanzi sull'argomento... insomma una vera saga. L'unico che poteva rispondere era sotto cura psichiatrica, eppure il mito sopravvisse nei decenni e ogni tanto qualcuno ritirava fuori l'argomento; sembrava una cosa tipo "Elvis è vivo e abita in campagna sotto falso nome", una bufala insomma. Ma non avevano fatto i conti con Brian, che verso la fine degli anni 80 si riprende e ricomincia a scrivere musica (il suo primo disco solista è del 1988). A tutte le persone che gli chiedevano di Smile, rispondeva con il silenzio. Fino a che, all'alba del 21° secolo, decide che è ora che Smile venga definitivamente alla luce. Richiama il paroliere di 30 anni prima, recupera una band, si barrica in studio e nel 2004 Smile esce dal mito ed entra nella realtà. Va beh, mi direte, bella storia, ma il disco com'è? Qui sta la parte migliore della storia, perchè la musica di Smile ha un solo aggettivo che le rende giustizia: immaginifica, cioè immaginaria + magnifica! Si tratta cioè di una musica che solo un genio come Brian "vede" e può trascrivere sul pentagramma. Non si tratta di musica a facile ascolto, è una "suite", però non si possono non ammirare le "visioni" di Brian, che unisce il pop al jazz, l'avanguardia e il rumorismo ai coretti stile Beach Boys. La parte vocale ha un’importanza centrale; oserei dire che è l'elemento che tiene insieme il disco e che ne innerva le varie sezioni. Ne esce comunque un'opera omogenea, coerente nella sua visionarietà, che Brian ha presentato a Londra nel febbraio 2004 con uno storico concerto alla Royal Albert Hall - il tempio londinese della musica rock - e che ha raccolto un pubblico soprattutto adulto e con i lucciconi agli occhi; è sembrato a tutti che si tornasse indietro di quarant'anni. So long, Brian! |
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Paganini come Elvis e i Rolling Stones
Gli Amici di Jachy raccontano l'ultimo viaggio del violinista. Artista atipico e a suo tempo vera pop star. Dal 3 al 6 aprile all'Albatross di Francesco Pedemonte GENOVA, 27 MARZO 2008 Niccolò Paganini è stato probabilmente una delle figure più innovative del suo tempo: non solo artista virtuoso, ma instancabile viaggiatore, anticipatore del concertista moderno e abile manager di se stesso. Un rivoluzionario, che nel suo modo di porsi di fronte al pubblico, ha anticipato i moderni divi del rock. Paganini. L’ultimo viaggio, spettacolo portato in scena al Teatro Albatross dagli Amici di Jachy, da giovedì 3 a domenica 6 aprile, è un lavoro che parte dalla fine, dal percorso compiuto dal violinista dopo la sua morte. Il lavoro teatrale di Arnaldo Bagnasco, Roberto Iovino e Francesca Oranges, per la regia di Paolo Pignero, pensato inizialmente come progetto cinematografico, segue quest'ultimo e più drammatico viaggio del violinista genovese.«Attraverso la tecnica del flash back – ha precisato Iovino, autore con Francesca Oranges anche della biografia Niccolò Paganini, un genovese nel mondo – lo spettacolo ricostruisce varie occasioni per ricordare l’uomo e l’artista:Fu una star nel senso moderno del termine e i suoi atteggiamenti scatenavano scene di vero fanatismo».Come ribadito anche dal regista Paolo Pignero, sarà uno spettacolo moderno: «abbiamo giocato con l’oggettistica, coi movimenti, con le scene e soprattutto con i costumi. Abbiamo cercato di tirar fuori il Paganini che è in noi, ed è bene che gli spettatori sappiano che non si tratta di una rappresentazione classica, ma di una rottura con la tradizione». La rappresentazione godrà del contributo artistico del Conservatorio di Musica Niccolò Paganini, mentre i costumi, a cura di Anna Alunno, saranno in linea con l'aspetto moderno del musicista genovese. Non abbigliamenti d’epoca, ma accentuate quelle similitudini che avvicinano il violinista ottocentesco ad Elvis Presley e ai Rolling Stones. |
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Elvis re degli autografi N.1 in tutto ciò che ha fatto… anche negli autografi. Secondo l’autorevole testata “Autograph Magazine” ... N.1 in tutto ciò che ha fatto… anche negli autografi. Secondo l’autorevole testata “Autograph Magazine” l’autografo del Re Elvis Presley è quello che vale di più in assoluto. Un firma su un foglietto di carta vale infatti ben 25000 $. Al numero due segue l’autografo di Paul MacCartney mentre sul gradino più basso del podio quello di Steve Tyler degli Aerosmith. La cassifica è stata stilata dell’esperto del settore Roger Epperson, che ha messo comunque in guardia i fan dal comprare autografi su internet. “Abbiamo trovato gallerie che esponevano più falsi d’autore che originali, in particolare in location turistiche” ha detto Roger. (g.l.) (28/03/08 ) |
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Joe Strummer: il ribelle filosofo
di Giovanna Mancini - 28 marzo 2008 http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...ummer--200.jpg Non è detto che per apprezzare "Il futuro non è scritto", documentario girato da Julien Temple e dedicato al leader dei Clash Joe Strummer (al secolo John Graham Mellor, scomparso nel 2002), sia necessario essere un fan della storica band inglese o del punk in generale. Perché, nonostante una distribuzione penalizzante nelle sale italiane, i 119 minuti di questo film composto come un mosaico a più voci scorrono fluidi tra registrazioni dell'epoca, frammenti di video, animazioni realizzate su disegni dello stesso Strummer, interviste ad amici e a personaggi dello spettacolo, accompagnate da una splendida colonna sonora che, accanto alle musiche degli stessi Clash, fa risuonare le note di Elvis Presley, Harry Belafonte, Bob Dylan, i Ramones, Eddie Cochran e molti altri. Perché lo stesso Strummer amava spaziare tra diversi generi musicali, dal rock al folk, dal reggae al cumbia, fino al bhangra, e fu questa una delle caratteristiche che fecero dei Clash una delle rock band più innovative degli anni Settanta-Ottanta. Il documentario, girato dallo stesso autore che ha realizzato anche due lungometraggi sui Sex Pistols, ruota attorno al concetto di falò, un concetto fondamentale per lo stesso Strummer che, terminata l'esperienza con i Clash (1976-1986), proprio dalla pratica dei raduni attorno ai falò e della vita comunitaria tipica dei rave avrebbe saputo ritrovare l'ispirazione necessaria per tornare da protagonista sulla scena musicale, con i Mescaleros (1999-2002). Julien Temple fa sedere accanto a un fuoco un gruppo di amici e conoscenti di Strummer, dai compagni di scuola alla ex moglie, fino ad alcune star hollywoodiane come Johnny Depp, Matt Dillon, Steve Buscemi e Martin Scorsese, che raccontano il personaggio Joe Strummer per come lo hanno conosciuto. In sottofondo, la voce dello stesso Joe, ripresa da stralci del programma radiofonico "London calling" che condusse per la Bbc World Service tra il 1998 e il 2002. Il ritratto che ne emerge va oltre quello di una rock star che pure diede tanto alla storia della musica: Joe Strummer, secondo le parole dello stesso Temple, è tratteggiato come una sorta di grande filosofo contemporaneo, attento e rispettoso della vita umana, profondamente radicato nelle sue idee libertarie e rivoluzionarie, eppure ricco di contraddizioni e tensioni, come l'epoca in cui visse. I testi e la musica delle più celebri canzoni dei Clash (White riot, London calling, Should I stay or should I go, Rock the Casbah, I fought the law) sono i testimoni migliori di una società che tra gli anni Settanta e Ottanta andava profondamente cambiando, tra rivolte giovanili, lotte per i diritti civili e per i riconoscimenti delle minoranze. Joe Strummer, e con lui i Clash, parlarono ai giovani della guerra, delle ingiustizie sociali, della rivolta sandinista, del Vietnam e dell'Iraq. Bono Vox, uno dei tanti artisti intervistati nel film, ammette che i ragazzi come lui non avevano idea di dove fossero certi Paesi, o cosa vi accadesse, prima che la voce di Joe Strummer glielo raccontasse. Ma i Clash ebbero anche il grande merito di aprire il punk ai neri, sia accogliendone le sonorità musicali, sia attraverso testi che parlavano anche di loro. Perché questo fu Joe Strummer prima di tutto: un ribelle convinto che la ribellione ha senso solo se serve a costruire un mondo migliore. Prima hippy, poi punk, infine attratto dall'aspetto sociale dei rave, sempre e comunque attento a ogni fenomeno sociale e musicale, Strummer cercò sempre di dare un significato alla sua vita: "diventare adulti – spiega a una delle figlie – significa imparare il rispetto verso il prossimo". Che, detto da un'icona del punk che gridava alla "rivolta bianca", ha un valore enorme. Ma la rivolta di Strummer non è mai distruttiva: è sempre finalizzata a una lotta per la libertà e l'uguaglianza. Ancora, il film di Temple è la storia, triste e insieme piena di speranza, di un uomo tormentato che, spaventato e disgustato dal suo stesso successo, stenta a trovare una nuova strada nella vita. Quando infine, dopo un periodo passato a scrivere colonne sonore o recitare piccole parti nei film, torna alla ribalta con i Mescaleros, il suo messaggio sembra addolcirsi ma in realtà è sempre lo stesso: "ho una sola cosa da dire – ammette – l'importante è essere vivi". Ciascuno di noi, è il credo di Joe Strummer, può cambiare la sua esistenza e costruire davvero un mondo migliore, se solo trova il coraggio di uscire dai binari lungo cui tutti, quotidianamente, camminiamo. Perché il futuro, davvero, non è scritto. "Il futuro non è scritto – Joe Strummer" Titolo originale: Joe Strummer: The future is unwritten. Genere: documentario. Regia: Julien Temple. Fotografia: Ben Cole. Con: Bono Vox, Steve Buscemi, Matt Dillon, Johnny Depp, John Cusak, Terry Chimes, jim Jarmusch, Mick Jagger. Colore, 124 minuti. Produzione: Irlanda, Gran Bretagna 2007. Distribuzione Ripley's Film. Siti ufficiali: www.joestrummerilfilm.it; www.theclashonline.com. |
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In prigione il chirurgo fai-da-te della moglie di Elvis
E' stato scarcerato da poco Daniel Serrano, il chirurgo plastico che si sarebbe occupato del viso di Priscilla Presley, ex moglie di Elvis. Serrano, che rischia l'espulsione dagli USA, era stato arrestato in quanto, in seguito ad indagini, era stato scoperto che operava senza permesso; il chirurgo fai-da-te, oltre a non avere la qualifica necessaria, importava illegalmente dall'Argentina negli Stati Uniti del silicone dalle dubbie qualità e lo iniettava alle clienti credulone. Serrano asseriva che le sue iniezioni erano migliori del Botox, ma i suoi piani sono andati all'aria quando alcune clienti si sono ritrovate dei veri e propri buchi sul volto. La moglie del King si sarebbe sottoposta alle sedute di Serrano nel 2003. Il presunto medico è ora sotto inchieta federale. (31 Mar 2008 ) da Rockol.com |
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Priscilla Presley ha uno strano viso
pubblicato: giovedì 27 marzo 2008 da il_Superficiale in: Varie Prima del chirurgo plastico http://static.blogo.it/gossipblog/pr...eyplastica.jpg Priscilla Presley è stata moglie di Elvis Presley ed ha 62 anni. Proprio così, 62, e non li dimostra. Purtroppo, se vogliamo dirla tutta, la nostra Priscilla non dimostra neanche l’appartenenza alla razza umana. Diciamo che se la chirurgia plastica fosse una droga, lei sarebbe la Amy Winehouse del bisturi. L’ex signora Presley è attualmente nel cast della versione americana di Ballando Con Le Stelle. Mi chiedo se nella coppia ha il ruolo di maschio o femmina. Oppure quello di un robot assassino che uccide brutalmente la giuria in diretta tv. Hey, non sarebbe male applicare questa idea alla versione italiana di X Factor. Via | NY Daily News Quanti anni dimostra secondo voi? (Non ho capito bene se questa immagine è prima o dopo l'altra notizia che parlava della denuncia al fantomatico chirurgo che lavrebbe sfigurata?) |
Re: Notizie da Internet
In prigione il chirurgo fai-da-te della moglie di Elvis
E' stato scarcerato da poco Daniel Serrano, il chirurgo plastico che si sarebbe occupato del viso di Priscilla Presley, ex moglie di Elvis. Serrano, che rischia l'espulsione dagli USA, era stato arrestato in quanto, in seguito ad indagini, era stato scoperto che operava senza permesso; il chirurgo fai-da-te, oltre a non avere la qualifica necessaria, importava illegalmente dall'Argentina negli Stati Uniti del silicone dalle dubbie qualità e lo iniettava alle clienti credulone. Serrano asseriva che le sue iniezioni erano migliori del Botox, ma i suoi piani sono andati all'aria quando alcune clienti si sono ritrovate dei veri e propri buchi sul volto. La moglie del King si sarebbe sottoposta alle sedute di Serrano nel 2003. Il presunto medico è ora sotto inchieta federale. (31 Mar 2008http://www.rockol.it/news-93255/In-p...oglie-di-Elvis |
Re: Notizie da Internet
Little Tony ospite a Radio3i Venerdì 4 aprile alle 11.15 con Riccardo Pellegrini su Radio3i! Imperdibile! http://new.ticinonews.ch/multimedia/...22250_rett.jpg LITTLE TONY è nato a Tivoli il 9 febbraio del 1941, ma la sua storia comincia nella Repubblica di San Marino. Lì, all'inizio del Novecento, vive la famiglia Ciacci, molti fratelli di origine toscana, quattro dei quali si trasferiscono a Roma. Uno è il nonno di Little Tony, che genera tredici figli, il settimo dei quali, Settembrino, è chitarrista, e il nono, Novino, fisarmonicista e cantante. I due con un terzo fratello suonano in compagnie teatrali e in varie occasioni, dai matrimoni alle feste di piazza. La loro vicenda si ripete quando i tre figli di Novino, Antonio, Alberto e Enrico Ciacci, si mettono a fare musica con strumenti-giocattolo: Enrico, bimbo prodigio, suona e studia la chitarra, Alberto è un buon fisarmonicista, Tony invece si limita a usare svogliatamente bonghetti e maracas. Nel 1954, con l'arrivo del rock'n'roll, l'attenzione di Tony si risveglia. A tredici anni, comincia ad imitare i dischi di Little Richard e Bill Haley inventandosi parole in falso inglese. Nel 1956 c'è la svolta: il padre canta canzoni romantiche e napoletane in un ristorante di Grottaferrata, una sera che Tony è presente, una comitiva di turisti americani chiede a gran voce quella musica nuova che si chiama rock'n'roll. Tony si lancia e comincia a cantare con i fratelli. Il successo è tale che gli americani lasciano di mancia a Novino 50 mila lire, una fortuna per quei tempi. I tre allora cominciano ad esibirsi nelle trattorie, nei locali da ballo, le balere, i teatri d'avanspettacolo. Proprio in uno di questi, allo Smeraldo di Milano, Little Tony viene notato da un impresario inglese, Jack Good, che lo convince a partire con i suoi fratelli per l'Inghilterra, dove nascono Little Tony and his brothers. È il 1958: Little Tony incide un notevole numero di singoli, quali Lucille, Shake rattle and roll, Il barattolo e Sassi. Però la prima vera occasione per la sua carriera arriva in Italia, nel 1961 con il Festival di Sanremo, dove viene invitato a cantare in coppia con Celentano Ventiquattromila baci. Ottiene un ottimo secondo posto. Nel '61 incide canzoni per film: Bella Pupa e Grazia per 5 marines per 100 ragazze; Perché mi hai fatto innamorare per Rocco e le sue sorelle e Pugni pupe e marinai per il film omonimo con musiche di Armando Trovajoli. Il primo successo discografico è del 1962: Il ragazzo col ciuffo che porta l'artista nei primi posti della classifica. Nel '63 partecipa al Cantagiro, dove ottiene il secondo posto con Se insieme ad un altro ti vedrò, scritta da suo fratello Enrico. Con Quando vedrai la mia ragazza si presenta, nel '64, al suo secondo Sanremo. Dello stesso anno sono Ogni mattina, Viene la notte e Riderà, con cui partecipa al Cantagiro del '66. Riderà - di cui incide anche la versione inglese - riesce a battere nelle vendite il vincitore del Cantagiro, Gianni Morandi, realizzando quasi un milione di copie vendute. Nel '67 esce Cuore matto che staziona al primo posto della hit parade per ben 12 settimane consecutive. Del '68 è la sua quarta partecipazione al Festival di Sanremo con Un uomo piange solo per amore. Nell'autunno dello stesso anno partecipa a Canzonissima dove lancia Lacrime e La donna di picche. Altri successi sanremesi negli anni successivi: prima Bada bambina, poi nel '74 Cavalli bianchi. Nel '75 incide l'album Tony canta Elvis, in cui rende omaggio al suo maestro interpretandone vari classici. Verso la fine degli anni '70 torna ad essere mattatore delle più importanti trasmissioni televisive: Trent'anni della nostra storia, C'era una volta il festival e Una rotonda sul mare. Negli anni '80 con i colleghi Bobby Solo e Rosanna Fratello dà vita ad un gruppo vocale, I Robot. Nell'82 incide la sigla Profumo di mare del telefilm “Love boat”. I suoi ultimi album sono Ragazza italiana (1988), Aspettami in America (1990), Gli anni d'oro (1995) e Se io fossi nato in Texas (1999). Torna a San Remo in coppia con Bobby Solo, nel 2003 con il pezzo “Non si cresce mai”, inno all'amicizia e alla spensieratezza, immutate nel tempo. Dopo cinque anni torna sul palco dell'Ariston, con un pezzo che racconta tutta la sua avventura “Non finisce qui”, scritta in coppia con Danilo Amerio. Il 2008, poi è l'anno in cui ricorre il 50° anniversario dal debutto, che Tony festeggerà con l'uscita della sua biografia, dell'album e di un dvd. UNA FRASE CELEBRE DI LITTLE TONY: “Il mio mito è Elvis Presley: non tanto per la sua voce, perché quella era e sarà inimitabile, quanto per il modo di muoversi, di affrontare una platea.” |
Re: Notizie da Internet
Domani probabilmente Mariah Carey prima negli USA. Sarebbe storia
"Touch my body" di Mariah Carey, sebbene attualmente posizionato non troppo bene -è sceso dal numero 14 al 15- nella classifica USA dei singoli, molto probabilmente risorgerà e riuscirà ad agguantare la prima posizione quando sarà resa nota la prossima chart. Cioé domani. E' la previsione degli analisti discografici statunitensi, i quali ritengono che, grazie all'appena avvenuta disponibilità di "Touch my body" come download, le vendite dovrebbero impennarsi. E per Mariah significherebbe entrare nella storia. La cantante (Huntington, Long Island, New York, 27 marzo 1970) è infatti al momento detentrice di diciotto numeri 1 nelle classifiche a stelle e strisce, cioé esattamente come Elvis Presley; se il suo nuovo singolo dovesse conquistare il vertice, allora distanzierebbe il King e si porrebbe nella scia immediata dei Beatles, a questo punto non più inavvicinabili con la loro quota venti. E non è detto che l'impresa non le possa riuscire già nel 2008. Mariah Carey meglio dei Fab Four, perlomeno negli Stati Uniti e perlomeno in quanto a numeri uno? La cantante recentemente ha detto: "Effettivamente ho fatto il mio nuovo album, 'E=MC2', con parecchie canzoni che potenzialmente potrebbero diventare dei singoli". (02 Apr 2008 ) |
Re: Articoli
In questo articolo si ricorda la partecipazione di Elvis al Milton Berle show, ma l'anno è clamorosamente sbagliato. Che ne dite, aggiungiamo un commento all'articolo per correggere la svista?
http://www.055news.it/index.asp?idn=6011 |
Re: Notizie da Internet
«SARKOZY COME ELVIS PRESLEY»
BUSH GELA IL VERTICE NATO http://www.leggonline.it/foto/20080403_bush6.jpg Il presidente americano George W. Bush ha descritto oggi al vertice Nato di Bucarest il collega francese Nicolas Sarkozy come «la più recente incarnazione di Elvis Presley». Il presidente Bush, parlando con gli altri leader della Nato, ha descritto con termini molto positivi i tentativi di Sarkozy di avere con l'America un rapporto molto migliore del suo predecessore Jacques Chirac. Bush ha detto che la visita nel novembre scorso di Sarkozy negli Stati Uniti aveva avuto «un notevole impatto sugli americani» ai quali è apparso come «la più recente incarnazione di Elvis». Il parallelo tra Sarkozy ed Elvis Presley è apparso oscuro a molti ma non vi sono dubbi sul fatto che Bush intendesse fare un elogio al presidente francese. La battuta di Bush è stata riferita ai media da un funzionario della Casa Bianca. |
Re: Notizie da Internet
MARIAH CAREY SUPERA ELVIS TRA I SINGOLI N.1http://www.ansa.it/webimages/mida/me...2caf809df4.jpg WASHINGTON - Mariah Carey supera Elvis Presley nella classifica dei 100 singoli più venduti e più trasmessi dalle radio negli Stati Uniti. E ora, nella graduatoria del settimanale di musica americano "Billboard", la cantante è seconda solo ai Beatles. "Touch My Body", il nuovo successo della Carey, è il 18/mo singolo con cui la cantante americana ha conquistato la prima posizione della "Billboard Hot 100", considerata la più importante classifica di tipo musicale nel mondo. Il grande Elvis resta terzo a quota 17, mentre in testa continuano a esserci i Beatles con 20 singoli piazzati al primo posto. "Non potrei mai considerarmi parte di quella categoria di persone che non hanno solo rivoluzionato la musica ma hanno anche contribuito a cambiare il mondo - ha detto la 38enne cantante americana - Ma mi sento davvero felice e gratificata da questo riconoscimento". "Touch My Body" precede l'uscita del nuovo album, dal titolo "EMC2", prevista per il prossimo 16 aprile, e viene dopo il grande successo di "The Emancipating of Mimi", con cui la cantante ha vinto il Grammy Award come miglior album R&B (Rhythm and Blues), nel 2005.(ANSA).
Credo che la risposta ai nostri ma!, e ai nostri se! del topic "valgono davvero questi confronti"? l'abbia data lei stessa!! |
Re: Notizie da Internet
FESTA EUROPEA DELLA MUSICA 2008 al MINI
http://www.culturalnews.it/pictures/...8134455737.jpg Al MINIMUSEO di San Marco in Lamis (FG) ancora un evento di MusicArte. Il Rock Art Museum del Mini si arricchisce di una nuova opera esemplare, sarà presentato un olio su tela della serie Mythos dedicato questa volta al Re del Rock, Elvis Presley, che non poteva di certo mancare in questa galleria unica al mondo, dopo le opere dedicate ai Beatles, agli Stones, a Frank Zappa, a Jim Morrison, a Michal Jackson, ai Nirvana, nonché al nostro Franco Battiato etc. Anche quest’anno la scelta per la realizzazione dell’opera è caduta su Egidio Manganelli che ormai si pone come il più qualificato e sensibile interprete del genere. La parte sonora è stata affidata al pianista jazz Mauro Androni che ha creato un disco con variazioni sul tema di LOVE ME TENDER, da cui il titolo dell’evento. La manifestazione, ancora una volta è curata da Nicola Spagnoli, ormai a tempo pieno, animatore della struttura e dei sui eventi. Il 21 giugno ore 18. http://www.beniculturali.it/mini/index.html http://minimuseo.beniculturali.it |
Re: Notizie da Internet
Per chi abita a Varese e Dintorni :-\:-\
Varese - Sabato 12 aprile prende il via la mostra del mercato del disco in vinile e del cd All’Ippodromo arrivano Led Zeppelin, Beatles ed Elvis http://www3.varesenews.it/immagini_a...411/vinile.jpg Sabato 12 e domenica 13 aprile all’Ippodromo "Le Bettole" di Varese prende il via la 17ma edizione della mostra del mercato del disco e del cd-dvd promossa dall’associazione culturale "Area 96". Anche quest’anno, per la gioia deii collezionisti, la mostra sarà ricca di novità: prime edizioni introvabili, vinile d’autore, cd e altre rarità. La manifestazione che si tiene due volte all’anno, in inverno e in primavera, attira moltissima gente, con un buon 30 per cento di visitatori varesini. I patiti del disco arrivano dal Piemonte, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana e da molte regioni italiane. Saranno circa 40 gli espositori da tutta Italia insieme a collezionisti importanti anche stranieri, giornalisti di testate musicali di rilievo come "Raro" e ospiti musicali come il sassofonista Franco Brizzi. Le chicche di quest’anno vedono gli anni 60 protagonisti con prime edizioni dei Beatles, di Elvis Presley, dei Led Zeppelin o edizioni in italiano di cantanti stranieri, celebri duetti come Lucio Battisti e Wilson Pickett, famosissimo cantante soul statunitense. Gli appassionati potranno trovare anche vinili di Timi Yuro, cantante giapponese quotatissima che venne invitata anche a Sanremo e partecipò a una tournèe con Frank Sinatra. Diversi i dischi introvabili francesi di Catherine Spaak, Brigitte Bardot, Dalida oltre ai vinili dei classici italiani dai più rari fino a quelli ancora in produzione su prenotazione di Renato Zero, Mina, Battiato. http://www3.varesenews.it/immagini_a...ngiadischi.jpg All’esposizione saranno comunque presenti diversi formati: vinile , 45 giri, Lp ma anche moderni supporti come cd e dvd, a cui si aggiungono libri, poster, memorabilia o qualche riedizione su cd di vecchi vinili in edizione limitata. Insomma, c'è musica per tutti i gusti, per tutti i palati, per tutte le tasche. «Varese è uno dei mercati discografici più specializzati d’Europa capace di attirare un pubblico eterogeo e di qualità.E’ nata qui l’idea della mostra nel ’96, l’edizione varesina è quella più visitata e più fornita» afferma Rocco Cosentino, presidente dell’associazione organizzatrice. In particolare l’associazione culturale "Area 96" ha realizzato alcune produzioni musicali: nel ’96 ha curato un cd distribuito in 500 copie di un gruppo varesino presente alla mostra e ha in cantiere un progetto per promuovere cantautori varesini in uscita a novembre con alcune copie in omaggio per i soci. La mostra sarà aperta dalle 9.30 alle 18. Per l’ingresso è necessaria una tessera associativa al prezzo di 5 euro, la cui durata è annuale e quindi valida anche per l’edizione di novembre. |
Re: Articoli
Da lastampa.it
Elvis al Madison Square Garden, tornano alla luce le foto perdute http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifA recuperare gli scatti, realizzati nel 1972, è stato il loro autore, il fotografo George Kalinsky: “Avevo dimenticato di averli fatti”http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifA trent’anni dalla sua morte, Elvis Presley sa ancora stupire. O meglio, sa farlo la sua immagine, che riemerge dal 1972 grazie ad un documento straordinario: una serie di fotografie inedite, scattate dal fotografo George Kalinsky durante un concerto al Madison Square Garden di New York e mai pubblicate, nonostante ora si rivelino fra le più rappresentative della leggenda Elvis. Kalinsky, che in quegli anni era fotografo ufficiale degli eventi che si svolgevano nel mitico stadio, ha ritrovato solo oggi le oltre 100 istantanee della serata, mentre cercava materiale utile per una campagna di affissioni “Great moments in New York”: “Pensavo di avere al massimo 8 o 10 scatti del concerto, invece ho trovato quattro rullini completi”, ha spiegato un Kalinsky ancora sorpreso ai reporter del New York Daily News, “E’ sconvolgente, avevo totalmente dimenticato di averli fatti”. “Si tratta di un ritrovamento incredibile e raro”, ha confermato Kevin Kern, portavoce di Elvis Presley Enterprises: la società, che gestisce tutto quanto ruota intorno all’eredità, materiale e non, del re del rock, ha dato a Kalinsky il permesso di utilizzare alcuni delle fotografie inedite per la sua campagna e ora Elvis compare - vestito di una delle sue celebri tute, le braccia aperte e alzate al cielo - su un cartellone alto come un palazzo di tre piani a Times Square, l’incrocio più famoso e frequentato al mondo. I rappresentanti di Elvis Presley Enterprises sono rimasti così colpiti dalla qualità delle immagini di Kalinsky da aver deciso di esporre l’intera collezione nella Graceland Mansion, l’amatissima tenuta di Elvis a Memphis, in occasione del weekend dedicato alla memoria del cantante: le immagini accompagneranno i pezzi in mostra nell’evento “Elvis Jumpsuits: All Access”, che presenterà più di 50 delle famose, sgargianti e aderentissime tute della leggenda del rock. ================================================== ===== Da Rockol.it Scoperte foto inedite di Elvis Presley Fotografie totalmente inedite di Elvis Presley sono state ritrovate dallo stesso fotografo che le aveva scattate nel 1972. Si tratta di George Kalinsky, fotografo ufficiale del Madison Square Garden di New York, il quale le ha rinvenute casualmente; dopo averle sottoposte all’Elvis Presley Enterprises, uno dei dirigenti ha identificato gli scatti per quelli relativi alla seconda serata che il King tenne in quell’anno presso il Madison. Un’immagine, ingrandita, è già stata posizionata al Virgin Megastore di Times Square. Le restanti saranno esposte al pubblico, dal prossimo mese, presso Graceland, l’abitazione-mausoleo di Elvis a Memphis. |
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Speriamo che ci rendano partecipi di questa "nuova"scoperta.
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Re: Notizie da Internet
16/04/2008 22 ° MOSTRA MERCATO del DISCO, CD e DVD USATO E DA COLLEZIONE DOMENICA 20 APRILE 2008 - VERONA SALA MARGHERITA, FIERA, VIALE DEL LAVORO 8 Organizzata dall’Associazione Culturale Kolosseo domenica 20 aprile 2008, ritorna a Verona, l’appuntamento con la “Mostra mercato del disco, del cd e del dvd usato e da collezione”. La manifestazione, che si svolgerà c\o la prestigiosa Sala Margherita, alla Fiera, viale del Lavoro 8, sarà aperta al pubblico dalle ore 10,00 alle ore 19,00 (orario continuato) e vedrà la partecipazione di più 80 espositori italiani e stranieri. Alla fiera del disco è possibile trovare materiale che soddisferà il semplice ascoltatore o amante della buona musica ma anche il collezionista più esigente, alla ricerca del pezzo raro o della curiosità per completare o espandere la propria collezione. Gli amanti del rock più classico potranno trovare rarità di Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, U2, Pink Floyd, o Bruce Springsteen, Elvis Presley (in fondo, il Re del rock’n’roll è sempre lui!), Patti Smith e tanti altri. Di Elvis sono molto ricercati gli Extended Play (ovvero i 45 giri con più di due canzoni) stampati nel nostro Paese tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60. Del gruppo di Bono i primi singoli pubblicati nel 1978 e 1979 hanno raggiunto un’elevata quotazione. I Beatles e i loro rivali Rolling Stones, nonostante abbiano una vasta discografia, hanno ancora dei pezzi molto ambiti soprattutto le incisioni realizzate agli inizi di carriera. Degli Zeppelin sono molto ricercate le stampe realizzate al di fuori dei confini inglesi e americani: le pubblicazioni originali del Paese del Sol Levante sono oggi croce e delizia di ogni collezionista! Una folta schiera di fan del metal frequenta assiduamente la fiera: infatti alcune edizioni di mostri sacri dell’Hard e dell’Heavy come Metallica, Aerosmith, Iron Maiden e Manowar hanno raggiunto una ragguardevole quotazione. Ultimamente però le ricerche di molti collezionisti si sono spostate verso sonorità particolari come le colonne sonore di film oscuri usciti tra la fine degli anni ’60 e la prima metà dei ’70 oppure i materiali utilizzati per sonorizzazioni di pubblicità e documentari fanno oggi la felicità di questi veri e propri ricercatori. Il genere, che alcuni definiscono lounge e altri più semplicemente pop, è caratterizzato da orchestrazioni, strumenti a fiato quali il flauto oppure il suono vellutato del Fender piano, batterie sincopate, il tutto a creare delle atmosfere molto particolari. Alcuni nomi? Gruppi come Mirageman, Orchestra Cordara e McKarl quelli più altisonanti e ricercati; ma anche compositori come Pregadio, Bacalov, Piccioni e Trovajoli sono costantemente richiesti da molti appassionati. La musica italiana fa la sua parte con i grandi classici come Lucio Battisti, Renato Zero, Vasco Rossi (anche lui molto collezionato) e Zucchero. Di Battisti, oltre alle sue primissime incisioni (Per una lira e Luisa Rossi) sono molto richieste le incisioni in altre lingue (addirittura in francese e in tedesco oltre che spagnolo e inglese) tra tutti l’album Unser freies lieder realizzato completamente in tedesco per il solo mercato teutone! Molto richieste anche le canzoni che Lucio ha composto per Lauzi, Patty Pravo e Dik Dik oltre ai meno noti – ma non per questo meno interessanti – Balordi e Giuliana Valci. Di Zero, oltre al super ricercato primo singolo, Non basta, sai, richieste sono anche l’edizione limitata dell’antologia Via Tagliamento o le stampe promozionali dei suoi album. Vasco è molto ricercato per le sue collaborazioni con la Steve Rogers Band oppure nei singoli del cantante Valentino, dove partecipa come corista. Anche un singolo pubblicato alla fine degli anni ’70 a nome DJ Mandrillo e cantato da un certo Wasto è oggi diventato oggetto di culto, anche per il mistero che avvolge questo personaggio, che per molti altri non è che il rocker di Zocca. In fatto di emissioni particolari, Zucchero ha un buon catalogo di promozionali, picture disc, edizioni limitate e altre particolarità. Soprattutto in questi ultimi anni, ogni suo uscita è accompagnata anche da gadget che sono diventati a tutti gli effetti veri e propri oggetti da collezione! E poi sono ricercati anche i brani che Zucchero compose agli inizi della sua carriera per Stefano Sani, SantaRosa, Michele Pecora e altri. Altro genere che sta tornando alla ribalta prepotentemente è la new wave in tutte le sue sfaccettature: dark, punk rock, hard core, industrial… In ogni fiera ci sono diversi stand che espongono materiale di gruppi inglesi e americani ma anche europei, con un’attenzione particolare all’origine del movimento di fine anni ’70. Quindi accanto ai “classiconi” (ad esempio Ramones, Clash, Sex Pistols, Bauhaus, Dead Kennedys, Cure…) ci si può imbattere anche edizioni di nicchia, realizzate da piccole ma coraggiose etichette indipendenti in un numero ultra limitato di copie. Insomma tutto per completisti e nuovi adepti che si avvicinano ai suoni della nuova onda. E poi ancora Pooh, Adriano Celentano, Who, Johnny Hallyday, Mina, Jimi Hendrix, Nomadi, Mia Martini, Queen, Fred Buscaglione, Frank Zappa, Police… Insomma: buona caccia! |
Re: Notizie da Internet
http://www.ansa.it/turismopiemonte/images/quadbrown.gif ENOGASTRONOMIA: RISO ROCK E MARATONA, A VERCELLI SI PUO' (ANSA) - VERCELLI, 14 APR -
Il riso unisce lo sport, la cucina e il rock'n'roll. E trasforma quella che a Vercelli fino all'anno scorso era solo una manifestazione sportiva in un grande spot per il prodotto tipico della citta' e in una festa. La Maratona del Riso, che quest'anno taglia il traguardo della quinta edizione, sara' solo uno degli ingredienti del I Festival del Riso, rassegna enogastronomica che anticipera' il giorno delle gare (il 1 maggio), affiancata da una serie di spettacoli, concerti, esibizioni e convegni. E da un megaraduno di appassionati di Elvis Presley. ''La maratona - afferma l'assessore allo sport del Comune di Vercelli, Giovanni Mazzeri - si e' connotata negli anni come manifestazione in grado di creare interesse intorno alla citta' e al suo territorio. La nascita del Festival non potra' che accrescere questo interesse''. La Maratona del Riso e' un evento partito quasi in sordina, ma cresciuto nel tempo fino a consolidarsi come uno degli appuntamenti tra i piu' ricercati in Italia. Tommaso Gentile, presidente dell'Ascd Mariver, societa' organizzatrice dell'evento sportivo, spiega: ''La nostra maratona E' sempre stata conosciuta come 'quella del riso'. Ecco perche' abbiamo pensato di identificarla ancora di piu', arricchendola con questo evento a 360 gradi''. Per sei giorni, da sabato 26 aprile a giovedi' 1 maggio, accanto all'Abbazia di Sant'Andrea, nell'apposito PalaRiso, troveranno posto sia gli stand espositivi sia quelli per le degustazioni. Principalmente di risotti, ma non solo. Grande cucina, ma anche spettacoli, dimostrazioni di volley e minivolley, la consegna del Premio Mero e un convegno sul riso organizzato in collaborazione con l'Universita' di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Uno dei ''piatti forti'' del Festival e' il raduno nazionale dei fan di Elvis Presley e il relativo concerto-tributo. Il mito per colui che e' considerato il vero padre del rock e' iniziato nel 1956 (data di pubblicazione del suo primo Lp) e permane vivo tuttora. Dal primo pomeriggio del 26 aprile sino alla serata sul palco una serie di gruppi musicali, ''tribute bands'' ufficiali di Elvis, ripercorreranno la sua lunga carriera e faranno rivivere le atmosfere degli anni dai '50 ai '70. Anche questa iniziativa, come molte altre del Festival, e' gratuita. Gli organizzatori per queste sei giornate si aspettano un'affluenza record, e parlano di 50 mila presenze. Giovedi' 1 maggio, a chiudere il Festival, si corre la Maratona del Riso, organizzata con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Vercelli, e degli altri comuni interessati dal percorso. La manifestazione e' nata per promuovere il territorio vercellese e la sua risicoltura di qualita'. La maratona, infatti, e' caratterizzata da un percorso suggestivo, unico nel panorama podistico, che attraversa le risaie e le tenute storiche della coltura e della cultura risicola (come la Cascina Veneria, dove e' stato girato ''Riso Amaro''). La corsa partira' da corso De Gasperi (accanto alla Basilica di Sant'Andrea) a Vercelli e passera' per Desana, Lignana, Crova, Salasco e Sali, per poi tornare a Vercelli, con arrivo in viale Garibaldi. Oltre alla Maratona (sulla distanza di 42,195 km), anche quest'anno sono in programma il Gran Premio della Provincia di Vercelli, competizione podistica di 10 chilometri, e la CorriVercelli, corsa-camminata di tre chilometri per le vie cittadine, aperta a tutti e con iscrizione gratuita. Il 29 e 30 aprile e il 1 maggio, all'interno del Marathon Village, sara' allestito uno stand del Centro Orientamento Educativo che si occupera' di raccogliere i fondi per il progetto ''Una scuola per tutte'', per la scolarizzazione femminile nella citta' di Mbalmayo, nel Camerun.(ANSA). YS4 16/04/2008 01:00 |
Re: Notizie da Internet
Cervello da jazzista | ULTIME NOTIZIE
17 Aprile Negozi di dischi... day http://www.bintmusic.it/mp3/blog/cd_negozi.jpg Non è detto che la modernità abbia solo aspetti positivi. Mp3, peer to peer, iPod: se è vero che la fruizione della musica negli ultimi anni è diventata più semplice, dall'altra parte il declino dei cd sta facendo scomparire i negozi tradizionali e con essi se ne va una parte importante della nostra cultura e storia sociale. Per questo in America il 19 aprile ci sarà il "Record store day", giornata per salvaguardare le piccole rivendite di dischi. "Nessun luogo può cambiare la tua anima più dei piccoli negozi di dischi". Ad affermarlo è Nick Hornby, autore di "Alta fedeltà", romanzo di successo del '95 ambientato proprio in un negozio di dischi di Londra. Lo scrittore è solo uno dei tanti personaggi famosi che hanno aderito all'iniziativa, insieme a stelle del rock come McCartney, Spingsteen, Gabriel, Moby e Green Day e ad attori e registi come Billy Bob Thorton e Cameron Crowe. "Lunga vita ai negozi di dischi che sanno aprire la porta ad un mondo di sogni" osserva Crowe. Un mondo di sogni da condividere con persone in carne ed ossa e non solo con uno schermo del computer. E il 19 aprile anche tante migliaia di piccoli rivenditori indipendenti si sentiranno meno soli, uniti da un unico obiettivo e logo, insieme a decine di artisti che si esibiranno nei loro locali. Non sarà solo un grido di dolore. Insieme alle cattive notizie c'è una speranza che arriva proprio dai vecchi dischi in vinile, le cui vendite in america sono aumentate del 25% nell'ultimo anno. Si tratta di un vero e proprio boom, anche se la fetta di mercato degli Lp rimane modesta, lo 0,2%, contro il il 15% dei download e l’85% dei cd. Certo sarebbe davvero buffo se fossero proprio gli lp a regalare ai negozi di dischi una seconda giovinezza. Eppure la lista degli artisti che che stanno tornando al 33 giri è lunga: Elvis Costello, Radiohead, Nine Inch Nails, Pennywise... Per non parlare delle nuove raccolte in vinile di nomi come Elvis Presley, Miles Davis, Lou Reed, Simon & Garfunkel, Rolling Stones. I Metallica nel "Record Store Day" presenteranno la riedizione in vinile di due loro album classici esibendosi all'interno di "Rasputin Music", negozio di San Francisco. Insomma, lunga vita ai negozi di dischi... a 33 giri! |
Re: Notizie da Internet
Deejay Ringo, ovvero la forza della simpatia
http://www.ilsussidiario.net/img/news/Dj_Ringo_FN1.jpg Lui è uno dei deejay più famosi italiani. Moderno, competente, simpatico la sua trasmissione Revolver su Radio 105 dal lunedì al giovedì in onda dalle 16 alle 18,00 è una delle più ascoltate della radio. Ma Ringo sembra non fermarsi mai dal momento che è diventato anche direttore artistico di Virgin Radio e presenta su Rocktv una tv satellitare il programma che prende il nome da lui Doctor Ringo. Oltre a questo Ringo è impegnato in molteplici attività. Innanzitutto le iniziative benefiche a cui si dedica con passione e sacrificio poi in futuro parteciperà alla prossima edizione della Parigi – Dakar che si svolgerà in Argentina. La moto per Ringo è quasi più di una religione. Poi il tifo per il Milan. E il grande sogno di andare a abitare in California, per Ringo una terra speciale. Grandi amori quelli di Ringo, poca cosa però rispetto all'amore più importante oltre quello per la sua fidanzata, una campionessa di pallavolo. Il grande amore di Ringo è sua figlia Swami, di 8 anni, a cui Ringo ha anteposto anche il sogno di andare a abitare in California. Il cuore di Ringo è grande e Swami è la sua piccola principessa. Ringo quante cose che fai, sembri un personaggio d'altri tempi... Si faccio veramente tante cose. Ma mi piace così. È il mio carattere, la mia voglia di vivere, anche se sono un deejay che ama la musica fino in fondo. E questo è il segreto del mio lavoro. Parliamo proprio della musica, secondo te ha ancora un impatto sociale? Si l'impatto sociale rimane. Posso solo dire che la musica è collegata con la storia dell'umanità. Fin dai tempi antichi è stata la principale forma d'arte, insieme al disegno. Sia la musica classica che quella leggera sono importanti forme espressive. La musica leggera è soprattutto dei giovani, ma purtroppo devo dire che il livello dei cantanti, dei gruppi si è abbassato. Nascono più difficilmente personaggi come Bob Dylan, Elvis Presley, gli U2 E anche realizzare momenti d'aggregazione come è stato il Live Aid per l'Africa di Bob Geldolf negli anni '80 è più difficile. Si è perso molto di quella carica ideale nel pubblico, nella gente. E anche il fatto commerciale è aumentato quando si vuole fare un disco. I gruppi non aspettano tanti anni, sono più vicini alle esigenze di mercato, più vicini al fascino dei soldi che a quello della musica stessa. Perchè tutto questo? Perchè la società è cambiata. E anche la musica ha subito tutto questo. Il fascino di un concerto non è più quello mitico di un tempo, almeno quello dei grandi raduni oceanici come quello di Woodstock degli anni '60. Tutto sembra normale, più immediato. A questo devo ammettere si sottrae il fascino della musica in radio che gli ultimi dati danno in costante aumento. La radio infatti mantiene un rapporto fresco con l'ascoltatore, con il pubblico specialmente giovanile. E' qualcosa di straordinario e molto bello. Tu sei uno dei deejay più famosi e popolari d'Italia con delle radio assolutamente di successo... Forse perchè faccio una radio libera, pulita, con la mia passione per la musica che trasmetto agli ascoltatori. Sono contento qui a Radio 105 e a Virgin Radio quando rispondo al pubblico, ai ragazzi, ai giovani, con la posta, dove mi arriva una quantità incredibile di e-mail. Questa mia passione per la musica e per trasmettere anche dei modelli di una vita da gustare in ogni modo fa parte della mia filosofia delle cose. E' con me sempre, qui in radio, nelle serate, nella vita quotidiana che faccio. Anche perchè, dicevamo, di cose ne fai veramente tante... Si è vero, oltre alla radio c'è la mia passione per le moto. Ho fatto tre edizioni del Rally dei Faraoni, parteciperò alla prossima edizione della Parigi – Dakar che si svolgerà in Argentina. La moto è un altra mia passione oltre al mio amore per la musica. Sogno spesso di andare con una Harley Davidson per le strade stupende della Caifornia. Andrei a vivere se potessi là in quella terra fantastica, patria di locali dove la musica fa parte del senso esistenziale delle cose tra le bellezze dell'Oceano e di un surf fantastico e quegli spazi di libertà che sono quell'America patria del rock e del grande gusto del vivere che mi hanno sempre affascinato. Un Ringo poetico che non rinuncia alla sua voglia di vivere... Sono fatto così. Ma il mio cuore è pronto a rinunciare a tutto per mia figlia Swami di 8 anni. Per lei ho scelto di rimanere in Italia e non andare in Calfornia. Lei rimane il mio più grande amore. E' un rapporto bello. Nei sogni di una bambina che fa danza classica e che ama I cavalli, che sogna di fare la veterinaria. Credo che il viaggio più bello lo farò quando l'accompagnerò per le strade dell'Australia quando sarà un po' più grande. E' una cosa che le ho promesso. Sarà la sinfonia di musica più bella anche di un disco dei Beatles. Mia figlia Swami. Il mio più grande amore. (Intervista di Franco Vittadini) Ho evidenziato in rosso le frasi al mio parere, pìù riflessive! 1) perchè fa sempre piacere vendere il nome di Elvis in prima linea! 2) perchè il contesto mi ha suscitato un nostalgico sospiro! e sì! la musica è proprio cambiata!! Ieri le emozioni...oggi.. il ricavato! |
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