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L'ultima foto di Elvis
giovedì 31 agosto 2006 06:30:35 da Gianluca Pezzi http://www.deluxeblog.it/uploads/elvis.JPGUna foto irrinunciabile per i collezionisti di memorabilia di Elvis Presley ma anche un vero e proprio pezzo di storia. Quella messa all'asta su Ebay è infatti l'ultima foto del Re del Rock, scattata presso il Baptist Memoraia Hospital alle 00:28 del 16 Agosto 1977: poche ore prima della sua scomparsa. Il fotografo sarebbe un familiare di Elvis mentre la data sul dorso della foto proverebbe la sua autenticità. 4900 dollari la quotazione mentre scriviamo: riuscirà questa foto a raggiungere i 10.000 prima della conclusione dell'asta? |
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http://cgi.ebay.com/THE-LAST-PHOTO-T...QQcmdZViewItem
a quanto pare l'asta è finita e non ha avuto nessun'offerta!! strano... che dite, probabilmente è un falso? |
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Se devo dire la verità, la cosa mi rende felice, perchè tutto questo sciacallaggio mi disturba proprio.
E per dirla tutta, non mi pare che questa foto sia stata fatta poche ore prima del triste evento, ma molto tempo prima. Chi ne sa più di me, dica la sua. Adoro imparare. |
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La foto io l'avevo vista in molti siti , ed è l'ultima foto scattata ad Elvis , fatta la sera prima della morte. Mi pare strano che non ci siano state offerte...se lo sapevo la facevo io!:)
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A dire la verità Miss io quella foto la vidi all' Heartbreak Hotel nell'ottobre 2004 da un simpatico giovanotto italo-tedesco conosciuto li.
Aveva un "diario di bordo", quasi un album con alcune foto ed altrettante stampe e ritagli, con appunto questa. La sua versione però era che fu scattata al di fuori della casa di Elvis pochi giorni prima. :? :? E quindi la conservava in maniera particolare. Nulla di più ! |
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UNO STUDIO DI MASSIMO POLIDORO SULLA FINE PIÙ O MENO MISTERIOSA DI OTTO ICONE DEI NOSTRI TEMPI
Elvis Presley è vivo e Bruce Lee è morto tre volte di Andrea Scanzi Questo libro piacerebbe a Gil Grissom, il capo della Polizia Scientifica di Las Vegas attorno a cui ruota la serie Csi. Si intitola Elvis è vivo! (Piemme, pp. 431, e17,90) ed è un’indagine su otto divi più o meno misteriosamente scomparsi: Marilyn Monroe (morta nel 1962), Luigi Tenco (1967), Jim Morrison (1971), Bruce Lee (1973), Pier Paolo Pasolini (1975), Elvis Presley (1977), John Lennon (1980) e Kurt Cobain (1994). L’autore, Massimo Polidoro, conduce Legend Detectives su Discovery Channel ed è tra i fondatori del Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. Otto files scomodi, otto incartamenti spinosi. Una ricognizione rigorosa ma non asettica: «Non volevo limitarmi solo agli aspetti legali o di Polizia scientifica», scrive Polidoro. «Ho deciso che avrei raccontato le vicende di otto icone partendo ogni volta dalle circostanze della morte per ricostruire, a ritroso, tutta un’esistenza, fino a giungere al momento fatale». Elvis è vivo! applica gli strumenti di ricerca storico-scientifica alle morti di otto miti. Davvero Marilyn Monroe si uccise, o rimase vittima di un complotto dei Kennedy? Fu vero suicidio quello di Tenco? Era solo, Pino «la Rana» Pelosi, quando si fece scempio del corpo di Pier Paolo Pasolini? I misteri sono tuttora alimentati da una serie sconfortante di errori di base: indagini sbadate, autopsie arruffone, desideri di insabbiamenti e contaminazioni delle scene del crimine. Il cadavere di Tenco, prima spostato e poi riportato nella camera 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo; le testimonianze contraddittorie della cameriera di Marilyn; il corpo senza vita di Jim Morrison, trovato nella vasca da bagno della sua casa parigina e sepolto di nascosto a Père Lachaise. L’evaporazione muscolare di Bruce Lee, la consunzione esistenziale di Kurt Cobain. Nulla, in queste morti, è pienamente chiaro. Soprattutto il dopo. Per capirlo, Polidoro analizza il prima e il durante. Ognuna di queste icone, in realtà giganti d’argilla, aveva corteggiato o comunque sentito la morte, dal «siamo tutti in pericolo» di Pasolini all’«odio me stesso e voglio crepare» di Cobain. Elvis inseguì l’oblio, e con lei Marylin, stordendosi con metodica disperazione. E Bruce Lee, il Piccolo Drago, morì tre volte: per una probabile allergia da cannabis, che provocò un edema cerebrale. Per la sua bara che si ruppe durante il funerale, inequivocabile prova secondo gli orientali che la sua anima non riposava in pace. E tramite il figlio Brandon, vent’anni dopo, accidentalmente, durante la lavorazione del film Il corvo: la fine che Bruce aveva profetizzato in L’ultimo combattimento di Chen. Il vuoto lasciato dai miti che muoiono è così incolmabile da volerli immaginare nonostante tutto vivi: ecco perché «Morrison non è morto». Ecco perché «Elvis è vivo», celato sotto lo pseudonimo John Carpenter, le iniziali «J.C.» che stanno per Gesù Cristo e un lavoro come agente speciale dell’FBI, reparto antidroga. La «verità delle emozioni», come la chiama Polidoro, non può accettare l’idea che un mito sia morto per una casualità, e nulla diventa più credibile dell’incredibile: «Basta ignorare i fatti scomodi, alterare quel tanto che basta la verità e dare voce solo ai testimoni più improbabili. Le cospirazioni proliferano ogniqualvolta i fatti vengono calpestati». Fatti alla mano, le ipotesi più probabili sono quelle meno misteriose: Marilyn è morta per overdose di Nembutal, l’abuso di tranquillanti fu fatale al cuore appesantito di Elvis, «Re Lucertola» Morrison fu ucciso dall’eroina della compagna. Cobain morì di se stesso, Lennon non fu ammazzato da un improbabile sicario dell’Fbi ma dalla follia isolata di un fan che, prima di sparargli, si consultò con i «folletti dei muri» con cui era solito dialogare. Eppure tutto questo, e Polidoro lo ha ben chiaro, non basta per fugare ogni dubbio (anzitutto sulla morte di Pasolini). O per alleggerire le colpe dei vivi, ad esempio chi in quel Sanremo di quasi quarant’anni fa se ne fregò del «cantautore triste». Elvis è vivo! si chiude con una «bonus track», relativa alla leggenda secondo cui Paul McCartney è morto il 9 novembre 1966, decapitato in un incidente stradale, e da allora è un sosia a sostituirlo. Pensando alla prescindibile carriera solista del Baronetto, si ha quasi la sensazione che in un certo senso il «vero» McCartney sia davvero morto quarant’anni fa. Ed è anche per sfuggire a quel tipo di morte, all’inesorabile decadimento del genio, al «meglio bruciare che spegnersi lentamente», che alcune di queste icone hanno scelto altre strade. Le più misteriose, le più definitive. |
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Angelo.......... io e te facciamo le stesse cose???
AHAHAHAHAHAH:) :) :) :) L'avevo postato stamattina, per te, nella discussione dove chiedevi se valeva la pena comprare questo libro :) :) :) :) :) |
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Ahah, io l'ho appena scovato questo articolo! :)
Purtroppo non ho visto quello che hai postato tu, devi aver sbagliato ad inserirlo nel topic, non c'è... ma ti ringrazio tanto lo stesso! :-\ Ciao |
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Mi sa che hai ragione Angelo :-(:-(:-(:-(:-(:-(
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ahahhaahahah ....annamo bene!!!!:) :) :) :)
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L'autorevole Variety ha chiamato i lettori a votare i personaggi
più noti e imitati degli ultimi cento anni. Tra sorprese e conferme I Beatles battono Elvis e Topolino nella top ten delle icone del secolo Trionfano i Fab Four, seguiti dal grande Louis Armstrong Tanti i divi di Hollywood: Bogart, Brando, James Dean, Marilyn di CLAUDIA MORGOGLIONE http://www.repubblica.it/2005/j/sezi...7042_13470.jpg I Beatles SONO i personaggi che ci hanno fatto sognare, i volti moltiplicati infinite volte sui poster o sulle magliette, gli eroi di più di una generazione, le stelle che hanno caratterizzato un'epoca, le donne e gli uomini più amati, invidiati, imitati. In altre parole, sono le icone dei tempi: e l'autorevole magazine americano Variety, per celebrare il centesimo anniversario della propria nascita, ha chiamato i lettori a stilare la top-ten di quelle più significative dell'ultimo secolo. Risultato: una classifica con qualche sorpresa e molte conferme. A partire dai numero uno incontrastati, i trionfatori della graduatoria: i Beatles. Un nome che è un marchio, quattro ragazzi le cui gesta - musicali e non - hanno cambiato il modo di vivere della gente. E infatti esiste un "prima" dei Beatles, e un "dopo". Su questo non c'è dubbio alcuno. Meno scontato il personaggio che si è piazzato immediatamente alle loro spalle, in seconda posizione: Louis Armstrong. Un vero genio della musica, un trombettista inarrivabile, un artista che dai quartieri malfamati di New Orleans ha inventato il jazz. Anche in questo caso, il suo essere icona non è in discussione: il suo volto, con le guance deformate dal soffiare nello strumento - da qui il soprannome Satchmo, ovvero satchel mouth - sono universalmente celebri. Eppure la sua collocazione sul podio un po' stupisce: si tratta di un personaggio nato ai primi del Ventesimo secolo (precisamente nel 1901), e che per questo potrebbe essere meno noto ai giovani. Stesso discorso per la terza classificata, un'icona tipicamente a stelle e strisce: Lucille Ball. L'attrice brillante dalla chioma rossa che negli anni Cinquanta diventò una star, soprattutto grazie alla serie tv I Love Lucy. Più prevedibile, invece, l'eroe in quarta posizione, Humphrey Bogart: il protagonista di Casablanca e di infiniti noir da grande schermo, che col suo impermeabile, il cappello e la sigaretta in bocca è da sempre un classico esempio di "vero uomo". Subito dopo, ecco arrivare un altro superdivo hollywoodiano, Marlon Brando. E anche in questo caso, c'è poco da discutere: chi non lo ricorda con la mise di pelle da motociclista, nel Selvaggio, o con la t-shirt bianca nel torbido Un tram chiamato desiderio? Per non parlare delle sue interpretazioni anni Settanta, da quella decadente di Ultimo tango a Parigi a quella inquietante e terribile - con tanto di testa pelata - in Apocalypse Now. E siamo così arrivati alla seconda metà della top ten. Dove, al sesto posto, troviamo Charlie Chaplin: e spiegare quanto la sua maschera, Charlot, sia un'icona eterna di umanità e poesia, sarebbe davvero superfluo. Subito dopo, un simbolo intramontabile di ribellione e di tragicità giovanile, James Dean, che con tre film e una morte maledetta ha visto il suo volto diventare immortale. Discorso analogo per Marilyn Monroe: con la vita spezzata ben prima dei quarant'anni, è rimasta - e sempre rimarrà - un'icona di fascino e di bellezza. Ancora, da segnalare - in nona posizione - il primo personaggio non umano. Si tratta infatti di un roditore, e per giunta di carta: Topolino, ovviamente. Seguito, al decimo posto, da una super-icona come Elvis Presley. Una star che, forse, ci si aspettava di vedere in una posizione più elevata, all'interno della classifica. Eccoli dunque i Magnifici Dieci, almeno secondo i lettori di Variety. I simboli per eccellenza degli ultimi cento anni. In una graduatoria in cui i votanti dovevano tenere conto di quattro parametri: l'impatto creativo e commerciale dei personaggi, il numero di imitatori, l'appeal che dura nel tempo e l'apparire sulle t-shirt. Tutti criteri che, va detto, i quattro ex ragazzotti di Liverpool soddisfano alla grande. (16 ottobre 2005) si continua con le solite assurdità... |
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non ho parole
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Faccio il mio solito commento.............. LA CARTA SI FA SCRIVERE, ma questa volta voglio aggiungere un messaggio per tutti i giornalisti d'Italia:
"Guardatevi i documentari That's The Way It Is - Comeback '68 - Aloha from Hawaii e osservate Elvis, capirete finalmente come, tutti lo stiano ancora imitando. E' lui che ha creato la dinamicità sul palco, il rapporto diretto con i fans, la comunicativa, la scenografia e lo spettacolo. I Beatles hanno creato solo il concetto band in Europa, ma nessuno li copia. Se non fosse stato per John Lennon..... non so. Certo, non finiremo mai di sentire la loro canzone, All You Need Is Love .............fino a che su Rete 4 andrà in onda STRANAMORE |
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29/09/04
La sfilata di D&G, la linea giovane firmata da Domenico Dolce e Stefano Gabbana, rende invece omaggio Elvis Presley. Un omaggio che la famiglia Presley ha ricambiato, firmando per la prima volta la liberatoria che consente di stampare sulle T-shirt le immagini del re del rock e di sua moglie Priscilla. Pochi invece gli altri richiami agli anni 50. L'ispirazione viaggia infatti su binari di oggi e combina una certa voglia di tropici a una vena rock'n'roll, con divertenti stampe con palme, fiori, mare, ghirlande e tutto ciò che ci si aspetta di trovare alle Hawaii, proposti su abitini stretti, accappatoi preziosamente ricamati, stivali a calza con la zeppa di legno, bluse leggere e i top audaci. L'oro percorre un po' tutta la collezione, sia come accenno, sia come elemento portante di costumi geometrici e di giacche preziose. meno male ke qualcosa di buono c'è!!! |
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22/2/2005
Rock e tv, i momenti memorabili In vetta alla top ten i Sex Pistols In Gran Bretagna, un gruppo di esperti di musica e tv ha compilato una classifica, in cui sono raccolte le "prime volte" di artisti poi diventati leggenda. Tra le performance più memorabili, si piazza in cima alla top ten quella data dai Sex Pistols di Johnny Rotten, il 28 agosto 1976, durante lo show tv "So it goes". La band cantò "Anarchy in the UK" facendo gridare allo scandalo. http://www.tgcom.mediaset.it/bin/69....maginetake.jpg L'inedita classifica è comparsa sulle pagine dell'Evening Standard e servirà all'archivio ITN, un database di immagini musicali in tv a cui potranno avere accesso tutte le televisioni. Eppure, la lista ha già incassato feroci critiche di appassionati, fans e addetti ai lavori che l'hanno giudicata approssimativa e "smemorata". Ignorerebbe, infatti, momenti di rock e televisione impossibili da dimenticare.Qualche esempio? I Culture Club a Top of the Pops. Era il 23 settembre 1982 e la band eseguì "Do you really want to hurt me". Il giorno dopo tutti gli inglesi si domandavano se Boy George fosse un uomo o una donna. E come dimenticare Elvis Presley, che debuttò al Dorsey Brother Show, il 28 gennaio 1956. Elvis si esibì in "Shake, Rattle and Roll", ma Ed Sullivan dopo avere visto i suoi movimenti di bacino, chiese che la sua successiva apparizione tv fosse filmata solo a mezzobusto. Ecco la classifica completa: 1) Sex Pistols - Anarchy In The UK - il 28 agosto 1976. 2) Nirvana - Smells Like Teen Spirit - 8 novembre 1991. 3) Oasis - Supersonic - 4 marzo 1994. 4) Madonna - Holiday - 27 gennaio 1984. 5) Frankie Goes To Hollywood - Relax - 9 dicembre 1983 6) REM - Don't Go Back To Rockville - 18 novembre 1983. 7) Billie Holliday - Strange Fruit - 18 marzo 1959. 8) The Fall - Psycho Mafia - 1 giugno 1978. 9) Joy Division - Shadowplay - giugno 1978. 10) The Clash - Janie Jones - 11 dicembre 1977 ASSURDO!!!!!!!!!!! |
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Enzo..... passa la voglia di leggere i giornali.. assurdo.... Elvis è il rock... tutto quello che è venuto dopo era stato fatto già negli anni 50 da ELVIS, guarda le date che tu stesso hai scritto... addirittura ce ne una del 1994... torniamo all'apparizione di hound dog fatta da Elvis o la prima di Heartbreak hotel, rapportiamo quell'apparizione a quegli anni e cosa successe in America e di riflesso nel mondo... incredibile
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Re: Articoli
mi sn fatto un giro di siti di magazine e quotidiani,ho trovato diversi articoli e classifiche, una più assurda dell'altra,articoli senza senso,cavolate sparate giusto x dover di cronaca...*****,una montagna di *****!!!
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non dico che il mondo dovrebbe uscire pazzo per Elvis come noi, ma
date a cesare quel che è di cesare... i giusti riconoscimenti, quello che li spetta come icona a livello mondiale, come performer, come icona rock, come rivoluzionario nel costume e nell'immagine... ma lo hanno mai visto Elvis? anche nel 50 faceva scalpore senza mai ricadere nella volgarità sapeva essere sexy ma mai volgare non doveva dire parolacce per far parlare di se o far impazzire il pubblico... ragazzi li bastava muovere il dito mignolo.... questo lo sanno?????? |
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Ben detto :-\ :-\ |
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conosco persone che non hanno mai sentito neanche una canzone di Elvis... ma Topolino... lo conoscono anche i muri.... °° |
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Elvis Presley
http://www.archivio.raiuno.rai.it/image/0160/016088.jpg Nato a Tupelo (Mississippi - Usa) l'8 gennaio 1935, morto a Memphis (Tennessee - Usa) il 16 agosto del 1977, attore e cantante http://www.archivio.raiuno.rai.it/im...ilettera/f.gifascino indiscutibile, voce dolce e prorompente, sguardo seducente. Vero nome Elvis Aron Presley. Il Re del Rock'n roll, nato a Tupelo nel Mississippi, ben presto si trasferisce con la sua famiglia a Memphis, dove si diploma alla Humas High School. Elvis è stato musicalmente influenzato dalla musica pop e country del suo tempo, dalla musica gospel ascoltata in chiesa, dall'esibizione dei cantanti gospel nei locali e dalla musica black R&B suonata nella storica Beale Street di Memphis. Nel 1954 intraprende la carriera di cantante con la leggendaria casa discografica Sun Records. Dopo due anni il suo nome diventa noto in tutto in mondo. Con la sua musica e il suo stile, una combinazione di diverse scuole sonore, sfida le barriere sociali e razziali dell'epoca, e accompagna un' intera nuova era della musica e cultura popolare americana. Il suo debutto cinematografico avviene nel 1956 con il film Love Me Tender, nella parte di Clint Reno. In una delle sue prime pellicole, Blue Hawaii (1962), ci regala una memorabile interpretazione di Can't help falling in love, Blue Hawaii e Island of love. In Girls! Girls! Girls! del 1962 interpreta il ruolo di Ross il marinaio, circondato ed ammaliato da belle e giovani ragazze, e canta le canzoni Return to Sender e Song of the Shrimp. Nel film Viva Las Vegas (1964) ci offre una delle sue migliori performance e memorabile l'interpretazione di The lady loves me, I need somebody to lean on e Viva Las Vegas. I film di Elvis Presley hanno quasi sempre gli stessi elementi di base: canzoni, belle ragazze poco vestite, folclore locale, paesaggi turistici. Nel 1967, con grande delusione per tutte le sue numerose fans, sposa Priscilla Wagner, e dalla loro unione nasce una bambina, Lisa. Attraverso la sua vita traspare un uomo di talento, sensuale, carismatico, umanitario, gentile, un artista che con il suo innovativo look, ha conquistato milioni di fans di tutto il mondo. Elvis Presley è ricordato come una delle più importanti figure della cultura popolare del ventesimo secolo. |
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E' talmente apprezzabile che manda in seocndo piano che Priscilla faccia Wagner di cognome. 'sta donna non ne ha mai abbastanza, non solo il cognome Presley, ma anche Wagner :-P :-P :-P :-P :-P |
Re: Articoli
Ahahah, Priscilla Wagner! ::))
Comunque è vero Hurt, uno dei pochi articoli italiani degni di nota secondo me... Ciao |
Re: Articoli
..questo articolo qui me piace!!!:) :) :)
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l'ho trovato sul sito della rai... 5-6 anni fa trasmettevano qualche film di elvis su raidue mi sembra
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Ragazzi non dobbiamo lamentarci sono gli altri che ci perdono,non noi.
Noi conosciamo l'uomo, l'artista,sappiamo molto di Elvis ed e' per questo che lo Amiamo.http://i98.photobucket.com/albums/l2.../6175e2iic.jpg |
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askme, ma adesso ogni tuo post sarà corredato di foto??!!!!..tanto per capire a cosa ho dato vita!!!:-) :-) :-) :-)
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Quasi sempre.Ti senti gia' in colpa.
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Oddioooooo....sì, mi sento in colpa per aver creato un mostro!!!!:-) :-) :-) :-)
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Non procuparti sara' per le prossime 1000 o 2000 foto,dopo mi passa.http://i98.photobucket.com/albums/l2...storicbird.jpg
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ah, bè, se mi dici così allora....:?
http://img.photobucket.com/albums/v4...fringe2030.jpg |
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http://www.grazielvis.it/img_or/elvi...s_Sighting.jpg
Il giornale "Weekly World News" ha frequentemente promosso la voce secondo la quale Elvis Presley è ancora vivo. Molte storie sono state pubblicate complete di fotografie e interviste con un Elvis in buona salute, sebbene avanti con l'età. Il 6 Settembre 2004 il Weekly World News ha realizzato un'intervista con Elvis - la prima da quando egli avrebbe messo in scena la sua morte il 16 Agosto 1977. Il Re ammette di essere stato dipendente dai farmaci e di aver dovuto mettere in scena la sua morte per sfuggire allo stress in cui viveva. Elvis, ora colpito da artrite, dice che nella sua bara era contenuto un suo sosia, ossia il corpo del suo gemello Jesse Garon, creduto morto alla nascita. La verità è che invece Jesse nacque con un danno al cervello e venne affidato ad un istituto. Quando morì nel 1977, dice Elvis, "capii che era un segno da Dio. Il Signore mi stava dicendo che se non smettevo di prendere farmaci e fossi uscito dall'ambiente in cui vivevo, sarei morto presto pure io. Spero che i fans mi perdonino, perchè non avevo scelta. Sono stato costretto a nascondermi. Non potevo continuare a vivere così". Elvis sta ora vivendo a New York in una casa di 14 stanze, e ha aggiunto di avere avuto molte volte la tentazione di chiamare qualche network televisivo o il National Enquirer. Durante l'intervista non ha voluto rispondere a domande riguardo la sua famiglia - la ex moglie Priscilla e la figlia Lisa Marie - sebbene abbia comunque detto di essere "molto orgoglioso di quella giovane donna". E' stato invece più loquace riguardo amici e parenti, alcuni dei quali si sono precipitati a cercare di fare soldi sul suo nome dopo che Elvis finse la sua morte e andò a nascondersi, come dice lui stesso "...sulle montagne del North Carolina, vicino ai Cherokee, dove un uomo può sparire finchè vuole". Il Weekly World News, durante questa intervista, rende noto che la corporatura di Elvis Presley non è tornata esile, ma rispecchia ancora molto quella che aveva nel 1977. A riguardo egli ammette di essere ancora un buongustaio del suo famoso panino fritto con la banana e il burro di arachidi, sebbene durante l'intervista si sia limitato a mangiare solamente verdura e formaggio magro. Ha rivelato di non vivere solo, anche se non ha voluto dire altri particolari...ma dati gli indumenti che si vedono in casa, tutto lascia pensare che sia una donna la sua co-inquilina. Inoltre Elvis ha fatto sapere che canta ancora....ma soltanto sotto la doccia. Malgrado abbia passato gli ultimi 30 anni cercando di nascondersi, ha però condotto una vita abbastanza normale, facendo ciò che fanno tutti. LISA |
Re: Articoli
Posso commentare.....???? come mia abitudine ..... eheheheh
La foto è davvero somigliante, ma oggi con il computer si può fare questo ed altro. Guitarman potrà confermarlo. Non sono giornalista, ma un'intervista così posso inventarmela anche io e tutti noi di questo forum. Chiudo dicendo........... lasciamolo in pace. Non l'hanno lasciato in pace da vivo, non lo lasciano in pace da morto ...... lasciamolo in pace, noi !!! Lasciamolo godere il suo eterno sonno, nella comunità degli angeli !!!! |
Re: Articoli
Grave mancanza da parte mia :-D :-D :-D
Grazie Lisa, è giusto pubblicare questi articoli, che ci aiutano a capire il sempre costante sciacallaggio, sulla persona di Elvis Presley. |
Re: Articoli
Grazie per l'articolo Lisa!
Hurt la foto è un fotomontaggio al 100%, si vede benissimo che è fatta al computer, quello che dovrebbe colpire è l'articolo... ma sinceramente non credo nemmeno a quello. Se Elvis si è nascosto per 30 anni non credo che abbia poi rovinato tutto il lavoro rivelandosi ad una rivista da due soldi... Inoltre l'articolo è del 2004, e tempo fa il sig.Adam Muskiewicz ha offerto la somma di ben 3.000.000 $ a chiunque trovi Elvis Presley vivo... se l'articolo fosse vero ora lo avrebbe già trovato facilmente, no? Come dico sempre, nessuno sa con certezza se il Re sia vivo o morto, in ogni caso l'importante è tenere vivo il suo ricordo. Sinceramente non mi manca... perchè per me è vivissimo e non morirà MAI! Ciao |
Re: Articoli
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E' vero non manca nemmeno a me, lo sento costantemente parte della mia giornata !!!!!!!!!!! |
Re: Articoli
approvo hurt cmq piacere mi kiamo salvatore e ho 13 anni seguo elvis da 9 anni
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Re: Articoli
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grazie dell'articolo Lisa ciao |
Re: Articoli
X l'appunto se fosse vivo loro saprebbero elvis dove vive....cmq io credo che se ci fosse una verità nascosta in tutto questo all'apoca questo articolo avrebbe fatto uno scalpore non indifferente! Se Elvis avesse rilasciato sul serio una intervista a questo giornale significherebbe che è disposto a far sapere al mondo intero che è ancora vivo!!!E questa storia sarebbe proseguita fino ad oggi con i vari risvolti della situazione!!! Incredibile cmq.....GRAZIE LISA X QUESTO ARTICOLO di cui parlammo ieri sera!!!:) :) :)
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