![]() |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
Gondarino scusa ora ti leggo...mi dovete perdonare tutti ma io mi perdo con le varie discussoni...poi a volte entro ed esco perché ho poco tempo...ma prima o poi ritrovo il filo :-px:-qx... Certo immagino che ci sia stata una vera è propria folgorazione...una profona e sofferta crescita interirore ...ma questo è un po' il miracolo che Elvis fa a tutti...lui solo è in grado di farlo... Attenderò con vivissima ansia!!! Ciao Gondar e scusa ancora!!!:-bac:-ax:-ge |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
Oddio ai tempi miei (per fortuna) questi "venti di guerra" erano passati...però si sentiva nell'aria (per fortuna) ancora aria di severità e disciplina senza creare troppi allarmismi...insegnanti sclerotici apparte...erano ancora i tempi della pedana sotto la cattedra...che simboleggiava l'autorità e l'austerità della cultura... Anch'io cmq ho della scuola ricordi belli e un po' brutti...un po' come tutti...:-zx Oggi temo che tutto il sistema scolastico stia andando un po' a rotoli...oggi c'è un po' la tendenza di mettere l'alunno sulla cattedra e l'insegnante nel banchetto...c'è un'inversione totale...non c'è più disciplina...educazione...rispetto delle regole...rispetto dei ruoli...ci si preoccupa per lo più di come meglio far piacere la scuola ai ragazzi per cercare che non si annoino troppo...:-ix Credo che si sia passati da un'esagerazione all'altra!!!:-zx |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
:-brav Hai colto nel segno, cara Deliziosa. Consentimi uno sfogo. :-bx Siamo alla frutta con questi estremismi di allora e di oggi. Con la differenza che oggi la scuola è al totale sbando :-hx. I valori sono stati calpestati. Il tricolore lo si tira fuori o per denigrarlo :-pibo perchè ha vinto la nazionale. Gli insegnanti fanno il minimo indispensabile perchè demotivati a causa di demenziali :-fis decisioni politiche e non solo politiche. Ed i ragazzi imparano poco e male, :-ix come naturale conseguenza. Mi viene da dire che noi elvisiani siamo fortunati dal momento che almeno noi un riferimento preciso ce l'abbiamo. Ad alto valore morale aggiunto. Che ci viene :-zx, senza timore di sbagliare, :-bravdal nostro grande mito: Elvis Presley. Gondar. |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
:-px Infatti, Deliziosa, sentivo proprio la tua mancanza. Beh, d'ora in poi cerca di seguire di più questo topic. Oltretutto si tratta di un pezzo del mio percorso :scooter:in questo mondo, percorso proiettato alla venerazione, se non altro, del più grande artista di tutti i tempi. Ecco perchè Elvis, sì, proprio lui, Elvis, e lo ripeto ancora più sotto.... Gondar. |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
Caro mio, facile da capire, quando si diventa poeti vuol dire che è roba seria!!!:-qx |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
L'educazione
:-ix Mia madre non era da meno del mio maestro di scuola elementare :-ing in quanto, convinta com’era che “le mazzate e i panelli fanno i figli belli”, usava http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge714.gif ad ogni comando non eseguito prontamente, le mani nude, quando ti andava bene, altrimenti, come è successo a me, usava il “laganaro” che altro non era (si fa per dire) che il mattarello http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA117.gif, che lo si custodiva nella buca del tavolo da cucina per tenerlo sempre a portata di mano, ma che originariamente :-bx doveva servire per fare la pasta fresca. Ma ahimè, non era proprio così. (Piano piano, come potete vedere, il campo di visuale si sta focalizzando sulla mia vita di tutti i giorni). Mio padre poverino, ben conoscendo la severità degli altri membri della famiglia nei miei confronti, non ha mai voluto usare su di me le sue nodose mani se non per accarezzarmi il capo con dolcezza. Una volta sola, perchè costretto, alzò al cielo la sua voluminosa palma pronto per colpirmi ed io , rispondendo alla sfida, feci l'atto di voler ricevere finalmente una sua sberla. Ma la fermò a mezz'aria, mi girò le spalle visibilmente scosso http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge101.gif ed uscì di casa. Quante lacrime versai quel giorno, Dio solo lo sa, per il fatto di aver prodotto una frattura con mio padre, l'unico :-bravda cui sarei stato felice di essere battuto. Mia madre, dicevo, in perfetta sincronia con mia sorella http://www.grazielvis.it/forum/image...s/geicn-55.gif che si dava da fare per vedere gli effetti che produceva, finì per rompermelo sulla schiena http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA117.gif quando avevo 13 anni (mia sorella perse la tacita gara e sono certo che si pentì non poco per essere stata un tantino arrendevole con me http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geic-4.gif) e quella volta, ormai abituato a saggiarne la sua resistenza http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA117.gif, non mi lamentai per il dolore ma piansi dalla gioia :-bravsollevando le mani al cielo come il mio amico Smile :-brav. In seguito il maledetto laganaro :-dos, per mia fortuna, non fu più rimpiazzato perché della stessa misura e dimensione si rivelò difficile trovarlo :-prr. Vediamo intanto perchè tutto questo fosse normale che succedesse. :-px Ultimo di tre fratelli, ho avuto la jella di nascere dopo undici anni dal primo :-hxe nove dalla seconda :-bx (che per fortuna si sposò tre anni prima andando a vivere con suo marito :-wb a Venezia) e pertanto mi comandavano tutti e, all’occorrenza, mi battevano tutti http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA117.gif http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA117.gif http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA117.gif (a questo proposito debbo confessare che si insinuò in me con prepotenza il seme della ribellione che però dovevo tenere a freno), papi escluso. Il mio impegno quotidiano primario, ma come potete immaginare, :-ixnon per mia provata vocazione :-rock, ma per malcelata costrizione :-zx, era quello di assicurare l’approvvigionamento di acqua potabile http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA161.gif alla famiglia, per cui dovevo fare da dieci a quindici viaggi di doppi secchi lamierati al giorno presso una fontanella pubblica :nave: che distava circa cento metri da casa. A tale proposito, prendiamoci una pausa riflessiva, nell'attesa di imbattermi nell'extraterrestre Elvis Presley. E a tavola :+p, come si svolgeva il dialogo :-pitspecie al pranzo domenicale, unico giorno in cui la famiglia si ritrovava raccolta nella sua interezza? Lo vedremo la prossima volta…………….(continua) Gondar. |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
:-ge Ciao, amici del Forum. Debbo fare un intermezzo di considerazione su questo mio approccio alla conoscenza del mito, prima di andare avanti. Sto purtroppo vedendo che va scemando :-hx da parte vostra l'interesse per questo topic. Al fine di non tediarvi oltre o che so.......vi sarei grato se mi votaste questa discussione :-brav o che la quotaste in modo da modularne il racconto. Anche perchè ci sono tante cose che vorrei ancora dirvi. Mi date una mano :-fis a capire cosa devo fare? Vostro Gondar.
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
Quoto Angelo!! Anche io non ho mai detto niente, proprio perchè avrei troppo da dire:):):-prr |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Ciao Gondar,
mi unisco agli altri nel dire che sto leggendo tutti gli aggiornamenti e, specie negli ultimi, sono rimasta abbastanza basita nel leggere il modo in cui venivi trattato o comunque i modi educativi di quel tempo. Mio padre fin da piccola mi ha sempre accennato a ciò che succedeva nelle scuole, ma non ho ricordi che lo stesso avvenisse all'interno della famiglia. :-hx Ovviamente non sono d'accordo con certi metodi estremi....come nemmeno con quelli troppo permissivi che ci sono al giorno d'oggi.... Reputo il tuo racconto interessante anche perchè ci fa conoscere un modo di vivere che, almeno per quanto mi riguarda, è molto lontano da quello in cui sono cresciuta (vedi ad esempio i secchi per l'acqua potabile...Io ho sempre avuto il rubinetto in casa :)). Per me è come leggere un romanzo d'altri tempi, che tra l'altro è una tipologia di racconti (e anche di film) che adoro!! Quindi, per quanto mi riguarda, vai avanti tranquillamente nel tuo racconto! Ora non ci puoi lasciare sul più bello.... :-fx:-fx LISA |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Continua così, io ti leggo sempre e con grande interesse!!
P.s. Ci sarebbe da agganciarsi al discorso della scuola dato che lo vivo quotidianamente ma ahimè...sarebbe troppo lungo...anche perchè è solo la punta dell'iceberg..o se vogliamo il riflesso dei malesseri di un'intera società!! |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
:-ge Permettetemi, amici del Forum, di rivolgere un grazie particolare a Clint, Hurt, Lisa, MarcyGenny ed ai molti friends che mi hanno letto, per l'incoraggiamento ricevuto per indurmi a continuare con meno timore questo mio racconto. Grazie a voi tutti posso rimettermi all'opera con entusiasmo :-brav. Vostro con amicizia e stima Gondar.
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
La fame.
:-ge Nei giorni feriali, quando ci si metteva :+p a tavola, eravamo mamma, mia sorella, ed io (dato che mio padre e mio fratello erano via per lavoro). La durata del pranzo durava pochissimi minuti dato che da mangiare c’era davvero poco (lo capisco adesso, ma a quel tempo credevo fosse normale). L’unico piatto :-bx pressoché quotidiano era rappresentato o da fave e cicorie, o da rape lesse o stufate, o da cime di rapa e pasta, o patate e olive nere dolci cotte sotto la cenere, o pasta al sugo di pomodoro con l’aggiunta del prezioso e quindi razionato formaggio grattugiato, oppure da scarola lessata et similia. La carne :-gx era roba da ricchi. Costava troppo per le nostre possibilità e non solo per le nostre tasche, tant’è che in un paese di circa settimila anime c’era solo una macelleria che serviva i più abbienti. Si ripiegava sulle uova delle proprie galline ed io andavo matto specie per l’uovo al tegamino. Mi sembra di avvertire ancora ora quel sapore che oggi non sento più http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge741.gif. Sì, perché quasi tutte le famiglie avevano un piccolo vano basso e con poca luce adiacente o sottostante la propria abitazione ove si allevavano conigli, qualche capretta o pecora, galline e galli (questi ultimi di giorno si facevano uscire in strada per consentire loro di nutrirsi di tutto ciò che trovavano nelle vicinanze). Ai meno abbienti http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/geA12.gif era permesso fare credito e le rare ordinazioni venivano riportate dal macellaio su un taccuino unto e bisunto http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA108.gif riportante data, nomignolo (non il cognome) e importo. Solitamente ogni fine mese, coincidente con la paga o il salario, avveniva il rientro dei crediti. A proposito dei nomignoli :-alc, tale vezzo locale merita un capitolo a parte che mi riservo, spero, di descrivere prossimamente. Intanto vi propino una curiosità. Negli anni cinquanta, eravamo tutti maledettamente magri :-fis, uomini e donne, anziani e bambini a differenza degli animali domestici che facevamo a gara per tenerli ben nutriti. Per contro, ho ancora in mente quei rari signorotti :-ing di paese che……….. beh questa curiosità merita di farvi stare vigili fino a domani, se Dio vorrà, quando riprenderò il mio cammino verso il più grande artista di ogni tempo: Elvis Presley. Nel frattempo facciamo assieme una breve pausa per gustare la fragranza di una tazzulella e' cafè :-prr. Gondar. (continua) |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
Non ci provare, adesso vogliamo sapere TUTTO sull'arrivo dell'extraterrestre! :-fx Io vado sempre per primo a questa discussione con la speranza di trovare la prossima puntata, che dobbiamo fare, metterci in ginocchia????? Sul serio: i tuoi racconti sono deliziosi, pieni di vita, ora non ti deprimere di fronte alla tua stessa storia... arriva al punto che arriva ELVIS e ti sentirai subito meglio! :-brav:-brav:-brav:-brav:-brav |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
:-ge E' testè superata la mia breve crisi, mia cara Wonder, tant'è che sto postando il 12° episodio. Grazie anche a te di cuore :-ax per le tue espressioni di incoraggiamento che hai voluto riservarmi. Gondar |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Gli stracci
:-ge Per contro, dicevo, ho ancora in mente quei rari signorotti di paese :-ing che ostentavano l'opulenza della loro pancia :-pibtenuta raccolta da un panciotto enorme ma aderente, attraversato da una lunga catenella in argento le cui estremità erano agganciate da una parte ad un bottone e dall'altra ad un orologio a cipolla che si eclissava in un taschino del mega gilet, mentre la giacca era tenuta aperta a mo’ di proscenio. Ed erano oggetto di invidia :-hx dato che davano la sensazione di essere boriosi e soggetti a omertose critiche da parte della gente per come si atteggiavano. Per avere un’idea di come la gente li sopportasse, gustiamoci questo storico pezzo di Eduardo De Filippo. :-ax Ebbene, debbo confessare che, pur non intuendo i motivi, sognavo di poter diventare un giorno come loro :-ing. Troppa grazia sant'Antonio, direbbe qualcuno, perchè oggi siamo quasi tutti un po’ obesi e saremmo disposti a tutto pur di tornare ad essere quello che eravamo. E i pantaloni? che dire dei pantaloni o pantaloncini su cui venivano cucite delle pezze per gli strappi procuratici o per il loro lungo uso? Andare in giro con le pezze al :-dem, beh sì al sedere, era a quei tempi segnale di estrema indigenza e ci si prestava particolare attenzione, a tutela del proprio decoro, a limitare tali tipi di inconvenienti. E pensare che oggi i jeans più sono rotti o sdruciti più sono alla moda e più costano. Per quanto riguarda il giacchettino (quello che si indossava alla festa :-bravo in una particolare ricorrenza) veniva confezionato da uno dei tanti sarti di paese (a quei tempi non erano neanche in predicato i negozi di abbigliamento) di due o tre misure superiori perché doveva servire per diversi anni a venire. Infatti, riguardando la foto :-fis della mia prima comunione è evidente tale stato di cose. E le scarpe, che dire dell’unico paio di scarpe http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA108.gif per tutte le stagioni? Le scarpe venivano indossate unicamente alle feste comandate per recarci a messa e per andare a scuola. Il chiodo fisso delle mamme era quello che dovevamo toglierci le preziose calzature http://www.grazielvis.it/forum/image...s/geicn-53.gif appena si giungeva a casa. Io di solito me le toglievo ancora prima di arrivarci e me le ponevo – allacciate una all’altra - attorno al collo per poter giocare con gli amici. Naturalmente a piedi nudi. Sì, perché la norma era di andare scalzi per tutto il periodo estivo mentre in inverno ci era consentito di tenerle indossate ma riponendo anche qui una maniacale :-bx attenzione. A proposito di giochi, sono certo che vi interesserà sapere quali erano i giochi :-bravche praticavamo nel corso degli anni cinquanta. Io stesso mi emoziono al pensiero di descriverveli. Alla prossima quindi. Gondar. (continua) |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Grazie Gondar!!
Ma a scrivere un libro ci hai mai pensato?:-zx |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Gondar,
Con grande piacere leggo questi tuoi racconti che mi portano in un'altra epoca, visto dalla vita agiata che ci godiamo oggi. Sono vivi e hanno il sapore di vita vissuta con ingenuità giovanile e tanto entusiasmo. Ora, se penso a quello che può essere successo a quel ragazzo che eri quando appare Elvis in quel contesto, già mi viene da sorridere. "Elvis - l'Extraterrestre"? Sarebbe un libro delizioso e amato da tutti i fans di Elvis su questa terra. Sai quanti altri avranno vissuto esperienze simili? Secondo me, ci dovresti pensare seriamente. Anche perchè nello scenario della bibliografia su Elvis sarebbe una novità freschissima e sicuramente accolta con entusiasmo. :-fx:-fx:-fx |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Benissimo, allora spero vivamente che non ci farai aspettare troppo la prossima puntata.....
:-qx |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
I giochi
:-ge Come promesso, voglio ora passare ai giochi, taluni anche pericolosi, che noi maschietti degli anni cinquanta facevamo. Voglio premettere che il nostro luogo abituale per dare sfogo alle irrequietezze giovanili :-fis era la strada. Le strade, a differenza di oggi, erano piccole, con terreno battuto (la copertura in asfalto non era ancora una realtà) ma pulite in quanto manutenute dalle massaie che curavano la fascia antistante le proprie abitazioni, e ci sembravano grandi per quanto erano libere e sgombre :-px da tutto ciò che oggi le opprime e le soffoca. Erano la dimora naturale per noi ragazzini, tanto che ci sentivamo di esserne i padroni http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge724.gif. Ed è su queste fasce di territorio che si svolgeva la vita di noi fanciulli, dato che le case erano piccole e inadatte per qualsivoglia attività ricreativa. A casa si stava il minimo indispensabile: per mangiare, per studiare e per dormire. Tutto il resto del tempo si passava in strada. E cosa facevamo in strada? Beh, davamo vita a giochi un po’ tramandati e un po’ inventati. Vediamoli quali e come erano tali passatempi. Gustiamoci nel frattempo questo “amarcord” di giochi svolti in un vicolo della non lontana Martinafranca: :-brav Gioco n.1: “Il mondo nuovo”. I più bravi di noi si industriavano a incollare attorno ai quattro lati di uno scatolo di cartone delle figurine di santini o immagini numerate tratte da giornali o da vecchie riviste http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge717.gif, lo si chiudeva con un coperchio bucherellato dopo aver collocato una piccola candela al centro dello scatolo ed aver praticato un foro centrale per guardarvici attraverso, si imbastiva un racconto e si invitavano gli amici ad assistere alla storiella o ad una favola http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge722.gif seguendo un preciso ordine cronologico di visuale. La rappresentazione avveniva d’estate, sul calar della sera e quanto più il suo ideatore e presentatore era bravo più si veniva a creare http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge729.gif una particolare suspence. Il più delle volte restavamo scossi assistendo ai racconti di mostri, di fantasmi e di streghe http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA111.gif che ci facevano accapponare la pelle. Questo è solo uno dei numerosi giochi che vi andrò a presentare prossimamente. Tutto ciò si svolgeva mentre, al di là dell'Oceano, Elvis :-rock era appena agli inizi della sua prestigiosa scalata verso il successo http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA108.gif e verso la storia........(continua) Gondar. |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
carissimo gondar ,che dirti,e' fantastico leggere il tuo racconto..sino ad ora ho letto in silenzio appassionandomi sempre piu' alla tua storia che poi e' un grandissimo spaccato della nostra cultura alla quale sono particolarmente legato e appassionato visto che anche la mia mamma,penultima di ben 11 fratelli!!viveva come te in un piccolo paesino della bassa citta'(noi siamo di brescia)in maniera piuttosto disagiata,e sentendoti raccontare mi verrebbe quasi da immaginarti come uno dei suoi 8 fratelli(visto che 3 sono sorelle...eh eh:))...ora voglio ringraziarti veramente di tutto cuore,perche',oltre ad offrirmi questo bellissimo racconto,mi hai fatto e continui a commuovermi ...GRAZIE ,GRAZIE DI CUORE!!!:-zx...UN FORTE ABBRACCIO..(spero tu non ti offenda per questo!!)....ENRICO:-\:-\
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
Ho i lacrimoni dal ridere!! :):) LISA |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
:-ge Dopo aver chiamato a raccolta i miei ricordi sul primo gioco presentatovi al posting 65 di questo topic, consentitemi di concentrarmi sul gioco n.2: Il cerchio :-jx. Si recuperava una vecchia ruota di bicicletta, si sfilavano il copertone e la relativa camera d’aria, si toglievano tutti i raggi, ci si muniva di un robusto ramo di ulivo, gli si toglieva la corteccia e lo si faceva essiccare fino a diventare una bacchetta flessibile:-dos. Si poneva il cerchio a terra, si appoggiava il segmento della bacchetta lungo la rientranza del cerchio e lo si spingeva guidandolo per la strada e correndogli appresso http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge711.gif emulando con la bocca il suono del motore :scooter:. Le gare di pilotaggio del cerchio a tre o quattro sfidanti muniti tutti dei rispettivi cerchi, rappresentavano il top del divertimento in quanto chi arrivava per primo ad un traguardo prefissato era il vincitore :-bravdella gara. Era un gioco sfizioso per quei tempi, anche se debbo dire che numerose sono state le volte in cui, non riuscendo a fermarlo specie in discesa, andava a sbattere contro la porta di qualche abitazione e rompesse i vetri del malcapitato proprietario http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA104.gif (allora le porte, munite di un voluminoso chiavistello, erano costituite da frontale basso in legno e parte superiore in vetro). In diverse circostanze i miei genitori, e non solo i miei, venivano chiamati a risarcire i danni prodotti. Inevitabilmente tutte le volte seguiva una regolare immancabile e puntuale http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA117.gif punizione. Ed Elvis? :-rock Dov’era e cosa faceva il nostro idolo quando, sul finire dell’estate del 1954, io avevo undici anni e lui venti? Diamo un’occhiata al di là della massa oceanica, ma solo per creare una una breve sospensione, sfruttando :-qx la contemporaneità degli eventi. Gondar.
(continua) |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
Ciao Gondar!!! Io adoro pasta al sugo col prezzemolino sopra...http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge724.gif...ma come frutta...forse per vedere il lato positivo...si trovava quella di stagione e poi come sapore era tutta un'altra cosa!!! Mio padre quando mangia la frutta, da quand'ero piccola dice sempre che non è più la stessa cosa...ora non ha più sapore...:-ix |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Il Signor Sam Phillips
:-ge Sarebbe troppo facile rispondere :-zx per noi elvisiani alle domande da me poste nell’ultimo scritto della presente narrazione. Non sarei seguito a sufficienza se parlassi di Elvis Presley :-rockcome depositario della verità, dal momento che ogni suo fan conosce a menadito la sua storia. Oltretutto, mi vedrei costretto a misurarmi :-pibin ogni momento con la mia compagine dando vita a polemiche senza fine. Fatta eccezione, ovviamente, del momento in cui mi imbattei per la prima volta nel personaggio alieno http://www.grazielvis.it/forum/image...s/geicn-53.gif (da qui il titolo di questo topic) dato che lo stesso Scotty Moore, nel sentire per la prima volta da Marion Keisker http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geic-4.gif il nome di Elvis Presley, ebbe molti anni più tardi a fare la seguente considerazione nei confronti di chi lo intervistava: “mi sembrò un nome venuto fuori da un romanzo http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge729.gif di fantascienza”. Invece io intendo rovistare nell’animo di un uomo http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge722.gif che a sua volta era alla ricerca spasmodica del “nuovo”, di qualcosa di pressoché palpabile che pur respirandolo assieme all’aria, non riusciva ad ricondurlo al suo legittimo proprietario. Un uomo senza il quale Elvis http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge743.gif non sarebbe esistito se non sulle carte demografiche della sua città. Quest’uomo era Sam Phillips. http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge722.gif Chi era costui? Mentre a Memphis Sam Phillips era alla ricerca del "nuovo", diamo un'occhiata cosa succedeva tra i vicoli di Napoli :chef: ove i suoi protagonisti erano alla ricerca ancora del "vecchio", cioè di come risolvere il più antico dei problemi: la fame. Samuel Cornelius Phillips, dicevo, originario di Florence in Alabama, si trasferì nel 1945 a Memphis all’età di 22 anni assieme alla moglie ed al figlio appena nato, con quattro anni di esperienza radiofonica :-wlm alle spalle e con l’obiettivo di divenire avvocato i cui studi dovette interrompere all’ultimo anno con la morte del padre. Sam si riteneva abilissimo nel far tirare il meglio di sé degli artisti; aveva un senso innato per la :detective: comunicazione. E credeva quindi nella radio. Il suo primo lavoro a Memphis fu quello di annunciatore, supervisore e tecnico di trasmissione presso la stazione radio locale della WREC nell’estate 1945, in tandem con Marion Keisker http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geic-4.gif. Nonostante amasse la musica e le potenzialità della radio che gli offriva, si rese conto di essere un insoddisfatto. (continua) Gondar. |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
:-zx Samuel Cornelius Phillips, detto Sam, originario di Florence in Alabama, si trasferì nel 1945 a Memphis all’età di 22 anni assieme alla moglie ed al figlio appena nato, con quattro anni di esperienza radiofonica alle spalle :-wlm e con l’obiettivo di divenire avvocato :-ing, i cui studi dovette però interrompere all’ultimo anno per la morte del padre http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge712.gif. Sam si riteneva abilissimo nel far tirare il meglio di sé dagli artisti ed aveva un senso innato per la comunicazione :detective: e inseguì quella strada. Egli credeva nelle potenzialità della radio. Il suo primo lavoro a Memphis fu infatti quello di annunciatore, supervisore e tecnico di trasmissione presso la stazione radio locale della WREC :-xin nell’estate 1945, in tandem con Marion Keisker http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geic-4.gif che con il passar del tempo divenne la sua più stretta collaboratrice nonché sua grande ammiratrice :-bac. Nonostante Sam amasse la musica e gestisse al meglio le potenzialità della radio, finì però col rendersi conto di essere un insoddisfatto:-hx. Sì, perché convenne che le big band avevano un modo di fare musica “tristemente prevedibile” http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge101.gif in quanto la eseguivano con “il pilota automatico e senza nessun trasporto” emozionale. Per questo motivo, era convinto che un giorno “avrebbe trovato :-sro una dannata strada che non era ancora stata tracciata”. Inoltre faceva affidamento nell’ “American Dream”, cioè credeva nella possibilità che quel sogno si realizzasse per il più derelitto :-x4 dei concittadini, l’uomo nero. Non immaginava che, inconsciamente, stava precorrendo quello che Martin Luther King ebbe a dichiarare durante un suo discorso al popolo americano qualche anno più tardi. Rivisitiamo cosa disse quel famoso 28 agosto 1963.
Pertanto, Sam era convinto che un giorno avrebbe finito per dare retta al suo istinto http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/icon2.gif, non certo intraprendendo la carriera politica, attuando ogni sforzo per mostrarli al mondo per quello che lui aveva da sempre ritenuto che fossero :-zx: delle persone. (continua) Gondar. |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Le canzoni
:-rock Mettiamo un attimo da parte Sam Phillips per ricollocarci sulla vita di me fanciullo http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge101.gif nell’alto meridione d’Italia. A tavola, dato che ero poco più che un bambino, non mi era consentito di aprire bocca o di partecipare alle discussioni familiari. Però, quando riuscivo quelle rare volte ad inserirmici, tiravo fuori delle argomentazioni tali da lasciarli http://www.grazielvis.it/forum/image...tics/ge729.gif scioccati. Specie mio padre che, per la curiosità e per il piacere di ascoltarmi, era uso tenersi il mento tra le mani, appoggiandosi con i gomiti sul tavolo e seguendomi quasi rapìto, convinto di avere un figlio :-qx tanto intelligente. Mbah! Ricordo una volta che sciorinavo la mia sapienza nel descrivere il movimento dei pianeti :-jx che giravano ellitticamente attorno al sole (lo avevo appena appreso durante una lezione di geografia) che mi guardavano tutti http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA111.gif affascinati: anche per loro era una cosa nuova ed io ne ero fiero. E poi la radio. Avevamo una “Geloso” a cui io, nei primi tempi, non potevo accedere in alcun modo, neanche avvicinarmi, tanto era ritenuta preziosa, dato che era di proprietà di mia sorella http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geic-4.gif che la ebbe in regalo dal suo fidanzato http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA103.gif, attuale marito. Alla prima occasione se la sarebbe venuta a riprendere. Tuttavia, io l’accendevo lo stesso, era più forte di me ed alla fine finirono per non farci più caso. Quando l’accendevo, venivo rapito da tutte quelle “belle” musiche http://www.grazielvis.it/forum/image...ics/geA161.gif che, quasi magicamente, fuoriuscivano da quel…….oggi diremmo elettrodomestico….ma per quei tempi era considerata ben altra cosa….era, appunto, una scatola magica. Vediamo insieme quali erano le musiche che trasmettevano. Era Giacomo Rondinella che ha interpretato "Malafemmena" di Totò. (continua) Gondar. |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Gondar, in merito alle canzoni del tempo, hai fatto bene a mettere l'aggettivo BELLE tra virgolette!!!
E' giusto che i nostri teorici "figlioli" si rendano conto del repertorio musicale che la nostra radio trasmetteva, a quei tempi. E' chiaro che Elvis ci ha fatto rinascere:-rock:-rock Perciò ecco alcuni esempi (che mi stanno molto a cuore)...... non fateveli scappare, è un'occasione di grande divertimento:) Papaveri e Papere - Nilla Pizzi (qui abbellita da Mina) Spazzacamino - Nilla Pizzi e Luciano Tajoli Amare un'altra - Gino Latilla Timida serenata - Claudio Villa (L'idolo musicale italiano) |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
[quote=hurt;58678]Gondar, in merito alle canzoni del tempo, hai fatto bene a mettere l'aggettivo BELLE tra virgolette!!!
E' giusto che i nostri teorici "figlioli" si rendano conto del repertorio musicale che la nostra radio trasmetteva, a quei tempi. E' chiaro che Elvis ci ha fatto rinascere:-rock:-rock :-ge Esatto, mia cara Hurt. E poi bisogna considerare che io sto ancora raccontando ciò che avveniva negli anni '54-'55 mentre queste canzoni sono a ridosso degli anni '60. Praticamente sono del periodo successivo. Infatti, mi è assai difficile trovare qualche riferimento in video o discografico che risalga agli anni cinquanta, fatto salvo per le numerose performances :-xin americane. Hai fatto, comunque, cosa buona a inserirti con queste testimonianze (e ti prego di continuare a farlo), proprio per sottolineare la rivoluzione portata da Elvis, non con le armi, s'intende, ma con la sua indomita inimitabile irruenza :-rock. Ed il bello verrà proprio quando incrocierò il suo personaggio. Ti giuro che ogni cellula del mio organismo griderà la grande verità. Oh, Hurt, quanto siamo fortunati noi elvisiani. Davvero. Non volendo, :-ixnon sapendo, non immaginando, :-ix non intuendo, non credendo, non pensando, ma semplicemente ignorando :-zx, noi contemporanei di Elvis possiamo ritenerci gli autentici testimoni della coesistenza e consistenza elvisiana. Pertanto, non molliamo e diamoci da fare :-cx mettendo a nudo le nostre emozioni. Anche noi siamo parte integrante, vivaddio cocciuta, della sua storia. Mbah.......sarà poi veramente così? Io dico di sì. Gondar. |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Gondar vai avanti così!!! Mi sto appassionando sempre di più al racconto!! Diventerà un best-seller del forum questo topic!!! :-fx:-fx
Più leggo questo racconto e più mi convinco di quello che ho sempre pensato: se non ci fosse stato Elvis staremmo ancora ad ascoltare Nilla Pizzi!! :-px:-qx LISA |
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
Tutti gli Orari sono GMT +1. Attualmente sono le 08:37. |
Powered by keyBoard versione 3.8.6
Copyright ©2000 - 2025, Assiplan.italia!