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hurt 24-09-2009 16:47

Re: Articoli
 
Tendenze capelli inverno 2010: ciuffo rock


http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...lli-ciuffo.jpg
Foto "Ciuffo rock"

Le tendenze dell’autunno inverno 2009- 2010 lanciano il ciuffo rock come una delle mode irrinunciabili della prossima stagione, anche se sinceramente credo che ci rinunceremo in tante! Eccentrico aggressivo e molto retrò, il ciuffo rock torna a far parlare di sé.

E a pensare che da bambine siamo cresciuto con il mito di Mirko, il fidanzato rockettaro di Licia, con tanto di ciuffo bicolore e chitarre elettriche.

Sembrava essere definitivamente archiviata quell’era, ed invece ecco ritornare ciuffi e chitarre a battezzare questo trionfo degli anni Ottanta, ma perché no, anche prima degli Ottanta, con una pettinatura alla John Travolta.

Come avrete visto nelle immagini, la moda in fatto di acconciature ci propone dei ciuffi esagerati, super cotonati, su capigliature legate a banana.

La tendenza è talmente diffusa, almeno tra le star, che a New York, alla première del film Coco avant Chanel di Anne Fontaine, di cui vi abbiamo già parlato, Audrey Tautou esibiva un look in perfetta tendenza Anni Cinquanta.

La sua acconciatura è stata realizzata dall’hairstylist della maison Chanel, che cura la sua immagine, e ha deciso di raccoglierle i capelli a banana in puro stile rockabilly.

Sulle passerelle autunno inverno 2009- 2010 non è andata, e da Jean Paul Gaultier a Marc Jacobs, Elie Saab e Luella, le modelle hanno sfilato con tanto di ciuffo cotonatissimo e una nuvola di lacca, ad evocare lo spirito dell’intramontabile Elvis Presley.

Foto:
www.elle.it
http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...ou_capelli.jpg http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...verno-2010.jpg http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...iuffo-rock.jpg http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...ab_capelli.jpg http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...conciatura.jpg http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...lli-ciuffo.jpg http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...zia_ciuffo.jpg http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...fo-anni-80.jpg http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...obs_ciuffo.jpg http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/...ino_ciuffo.jpg

askme 27-09-2009 19:04

Re: Articoli
 
A quando il modello Kojak?

Lisa 28-09-2009 12:31

Re: Articoli
 
Askme... :-6x:-6x Non ho parole... Sempre il solito!! :-6x

LISA

marianna 07-10-2009 19:54

Re: Articoli
 
http://www.ondarock.it/speciali/presley_bianchi.htm cliccate,leggete e poi dite....:-3

nattydread 08-10-2009 10:04

Re: Articoli
 
Leggendo l' articolo ho trovato due spunti interessanti:

"ho l'impressione che oggi la figura di Elvis Presley esprima un paradosso singolare: è talmente conosciuto, che finisce per essere "sconosciuto" e sottovalutato proprio perché ritenuto fin troppo ovvio e scontato"

E' vero: l' errore più frequente (quando non si tratta di vera e propria mistificazione delle realtà) è dovuto a questo vizio all' origine. si parla di Elvis per pregiudizi fondati su opinioni comuni stratificatesi su basi false.


"in che misura l'assenza di "autorialità"deve condizionare il giudizio di un brano musicale"

Questo, a mio modesto avviso, è un falso problema: perché ad Elvis deve essere imputato questo "peccato originale" e non anche, per esempio ad altri "mostri sacri" i quali, pur non avendo mai scritto una nota e non avendo mai imbracciato uno strumento, sono considerati intoccabili? Si rientra, probabilmente nel caso di cui sopra, ossia si parla di Elvis in base a pregiudizi elevati a (false) verità col passare del tempo.

direcesololui 08-10-2009 11:08

Re: Articoli
 
io dico che sicomme di queste stupide opinioni sono stanco di dire la mia anche perchè molti mi potrebbero dire che parlo in certi toni perchè di parte mi limito soltanto a dire che sono PUNTI DI VISTA per quanto mi riguarda o scrittore o semplice interprete Elvis rimane per sempre il più grande e l'unico e incontrastato RE del Rock and Roll e poi se ancora oggi a 32 anni dalla sua scomparsa abbia cosi tanti fan un motivo ci deve pur essere e dunque tutti indistintamente si devono rassegnare ad ammettere l'enorme superiorità che ha avuto su tutti gli altri cantanti contemporanei a lui e su quelli che si sono susseguiti e oltre

carmen 08-10-2009 11:18

Re: Articoli
 
Quote:

direcesololui (Messaggio 103256)
io dico che sicomme di queste stupide opinioni sono stanco di dire la mia anche perchè molti mi potrebbero dire che parlo in certi toni perchè di parte mi limito soltanto a dire che sono PUNTI DI VISTA per quanto mi riguarda o scrittore o semplice interprete Elvis rimane per sempre il più grande e l'unico e incontrastato RE del Rock and Roll e poi se ancora oggi a 32 anni dalla sua scomparsa abbia cosi tanti fan un motivo ci deve pur essere e dunque tutti indistintamente si devono rassegnare ad ammettere l'enorme superiorità che ha avuto su tutti gli altri cantanti contemporanei a lui e su quelli che si sono susseguiti e oltre


Direcesololui sei proprio un fan di Elvis :-9x......per te come pure per noi che non ci poniamo su un piedistallo per giudicare........ Elvis ci piace così com'è senza aggiungere altro!!!!!!!!:-7x

direcesololui 08-10-2009 11:26

Re: Articoli
 
Quote:

carmen (Messaggio 103259)
Direcesololui sei proprio un fan di Elvis :-9x......per te come pure per noi che non ci poniamo su un piedistallo per giudicare........ Elvis ci piace così com'è senza aggiungere altro!!!!!!!!:-7x

ben detto Carmen,ma soprattutto mi infastidisce tanto la gente che specula sulle spalle altrui in particolarmodo di una persona che è morta l'unica anzi le uniche persone che capisco sono Lisa Mary e Priscilla in qunto le uniche ereditiere di Elvis

carmen 08-10-2009 18:41

Re: Articoli
 
Quote:

direcesololui (Messaggio 103265)
ben detto Carmen,ma soprattutto mi infastidisce tanto la gente che specula sulle spalle altrui in particolarmodo di una persona che è morta l'unica anzi le uniche persone che capisco sono Lisa Mary e Priscilla in qunto le uniche ereditiere di Elvis


Perchè ti infastidisce se adesso va di moda il ciuffo? ..... per me non significa che stanno speculando su una persona morta ma che invece come tutte le mode c'è a chi piace e le acquisisce e a chi non piace passa oltre e guarda avanti !!!!!!:-pp


p.s. che rimanga tra di noi ......ma mi hai fatto sorridere quando hai scritto che capisci lisa marie e priscilla in quanto sono le uniche ereditiere.......ahahhahaha .....scusa ma in che senso le capisci???? perchè sono loro che ci perdono in questa speculazione??? o perchè sono loro a speculare ???? non mi è chiaro ......scusami se ti faccio arrabbiare e per farmi perdonare ti mando un bacio.......toh :-4x

hurt 08-10-2009 19:07

Re: Articoli
 
Quote:

nattydread (Messaggio 103247)
Leggendo l' articolo ho trovato due spunti interessanti:

"ho l'impressione che oggi la figura di Elvis Presley esprima un paradosso singolare: è talmente conosciuto, che finisce per essere "sconosciuto" e sottovalutato proprio perché ritenuto fin troppo ovvio e scontato"

E' vero: l' errore più frequente (quando non si tratta di vera e propria mistificazione delle realtà) è dovuto a questo vizio all' origine. si parla di Elvis per pregiudizi fondati su opinioni comuni stratificatesi su basi false.


"in che misura l'assenza di "autorialità"deve condizionare il giudizio di un brano musicale"

Questo, a mio modesto avviso, è un falso problema: perché ad Elvis deve essere imputato questo "peccato originale" e non anche, per esempio ad altri "mostri sacri" i quali, pur non avendo mai scritto una nota e non avendo mai imbracciato uno strumento, sono considerati intoccabili? Si rientra, probabilmente nel caso di cui sopra, ossia si parla di Elvis in base a pregiudizi elevati a (false) verità col passare del tempo.


:-1:-1:-1:-1:-1

Concordo su ogni parola che hai scritto!!!
Infatti nessuno rimprovera Frank Sinatra per essere stato solo un interprete.

direcesololui 08-10-2009 20:37

Re: Articoli
 
Quote:

carmen (Messaggio 103277)
Perchè ti infastidisce se adesso va di moda il ciuffo? ..... per me non significa che stanno speculando su una persona morta ma che invece come tutte le mode c'è a chi piace e le acquisisce e a chi non piace passa oltre e guarda avanti !!!!!!:-pp


p.s. che rimanga tra di noi ......ma mi hai fatto sorridere quando hai scritto che capisci lisa marie e priscilla in quanto sono le uniche ereditiere.......ahahhahaha .....scusa ma in che senso le capisci???? perchè sono loro che ci perdono in questa speculazione??? o perchè sono loro a speculare ???? non mi è chiaro ......scusami se ti faccio arrabbiare e per farmi perdonare ti mando un bacio.......toh :-4x

tu non mi fai arrabiare li capisco perchè io non permetterei ad altri di speculare su un mio caro defunto se mai dovrei essre soltanto io a ricavare qualcosa dalla sua immaggine ricambio il bacio:-3x

direcesololui 08-10-2009 20:45

Re: Articoli
 
comunque Carmen io ho sbagliato perchè la mia risposta la dovevo scrivere nel topic dove si parla dei capelli messi all'asta mi sono confuso ancora un bacio:-4x:-4x:-4x

carmen 09-10-2009 07:28

Re: Articoli
 
Quote:

direcesololui (Messaggio 103287)
comunque Carmen io ho sbagliato perchè la mia risposta la dovevo scrivere nel topic dove si parla dei capelli messi all'asta mi sono confuso ancora un bacio:-4x:-4x:-4x


non ti preoccupare che non hai sbagliato topic perchè se vai alla pag. precedente a questa troverai l'articolo di hurt proprio sulla moda del ciuffo.......se invece volevi parlare del taglio dei capelli di Elvis al militare beh si era su un altro topic......comunque adesso ci siamo chiariti.
un bacio :-3x

tania 09-10-2009 07:34

Re: Articoli
 
trovo che in quest'ultimo articolo il giornalista e quantomeno bene informato infatti le domande sono ben costruite con particolari che in genere non si trovano...mi lasciano mooolto perplessa le risposte...ma siamo sicuri che il tizio che risponde fa il critico musicale e non il postino??

nattydread 09-10-2009 09:48

Re: Articoli
 
Quote:

hurt (Messaggio 103281)
:-1:-1:-1:-1:-1

Concordo su ogni parola che hai scritto!!!
Infatti nessuno rimprovera Frank Sinatra per essere stato solo un interprete.

Cara Hurt, mi hai letto nel pensiero: mi riferivo proprio a F. Sinatra che non amo particolarmente, ma che non ho nominato per evitare di essere spiacevole, magari innescando una polemica con i suoi fans :-pw

hurt 22-10-2009 18:16

Re: Articoli
 
Se si vuole promuovere una Gibson, qual'è la miglior connessione pubblicitaria ????? .............Elvis Presley naturalmente :-1


Il canto dell'Elvis elettrico – Il Re, la Gibson Super 400 CES e il Comeback Special

Paolo Bassotti | 10.21.2009
http://www.gibson.com/Files/AllAcces..._Elvis68-1.jpg

http://www.gibson.com/Files/AllAcces...68comeback.jpg

“...dal caos possono nascere la vera comprensione e l'armonia e, comunque vada a finire, è stato Elvis a far partire questa valanga, praticamente da solo. […] Posso garantirvi una cosa: non saremo mai più concordi su una cosa tanto quanto lo siamo stati su Elvis.” (Lester Bangs)
Quando si fa la storia del rock, facile che ci sia una Gibson dei paraggi. Il Re non fa eccezione. Molti dei suoi grandi successi sono legati al leggendario marchio nato a Kalamazoo.

http://www.gibson.com/Files/AllAcces...visRevival.jpg

Una delle serate più esaltanti del percorso artistico di Elvis Presley ha a che fare con un volontario e inaspettato scambio di chitarre, avvenuto tra lui e il suo storico chitarrista, Scotty Moore. Due chitarre firmate Gibson!
L'evento di cui si parla è Singer Presents ELVIS, lo show natalizio registrato nel Giugno del 1968 e trasmesso dalla NBC il 3 Dicembre dello stesso anno, uno spettacolo comunemente conosciuto come il '68 Comeback Special. Comeback perché per Elvis fu un vero e proprio ritorno dopo anni opachi: una mossa fondamentale, capace di rilanciare la sua carriera, di ristabilire la sua rilevanza. Il servizio militare, i troppi film di scarso livello (con le relative colonne sonore, sempre assemblate in malo modo) e soprattutto la British Invasion, con l'avvento di giovani star quali Beatles e Rolling Stones, avevano infatti indebolito il più grande divo degli anni d'oro del rock and roll, confinandolo nella posizione comoda, ma poco desiderabile, di vecchia reliquia. Un mito affascinante, incapace però di poter emozionare ancora con la propria musica. L'occasione di rinascere arrivò per Elvis da un progetto che, se fosse andato come originariamente previsto, avrebbe potuto consegnarlo definitivamente al mondo dell'intrattenimento per adulti. Sarebbe stata la negazione dello spirito sovversivo che aveva scandalizzato l'America più di dieci anni prima, quando si cercava in tutti i modi un sistema per frenare la sua sensualità sfacciata (quando lo si inquadrava dall'ombelico in su, per censurare il bacino dello scandalo, oppure lo si costringeva a cantare Hound Dog a un cagnolino, per coprire il peccato di ridicolo: tutto inutile, non si ferma una slavina costruendo un pupazzo di neve). Il colonnello Parker voleva infatti uno special natalizio nel senso più conservatore del termine. Una messa in scena alla Bing Crosby, con alberi di Natale, pacchetti regalo, il calore dell'intimità domestica, e naturalmente canzoni per la festa più zuccherose della glassa del mandorlato. Per una volta, il colonnello non venne accontentato. Merito del producer Steve Binder, che preferì eliminare quasi totalmente l'aspetto natalizio dello special, e merito di Elvis, che si affidò a Binder senza alcuna paura. Già la complessa messa in scena delle canzoni di Elvis, culminante in un nuovo brano, la pacifista If I Can Dream, sarebbe bastata a fornire un grande show. Binder, colpito dall'energia che si avvertiva quando Elvis provava in scioltezza i suoi brani, ebbe l'idea rivoluzionaria di registrare un ulteriore set, nel quale il Re avrebbe cantato dal vivo (per la prima volta dal '61!) in un'atmosfera intima e informale, accompagnato dai suoi amici e dai suoi musicisti storici, in presenza di un pubblico di sole 200 persone. Una sorta di visionario antecedente della moda Unplugged degli anni '90.

http://www.gibson.com/Files/AllAcces..._elviscomb.jpg

Il 27 Giugno del '68 fu il giorno del grande ritorno al live, che avvenne nel corso di quattro concerti di un'ora l'uno. Elvis, vestito con un morbido completo di pelle nera, praticamente non poteva nemmeno alzarsi in piedi sul minuto palcoscenico a sua disposizione, da condividere con gli amici Alan Fortas, Lance LeGault, il chitarrista Charlie Hodge, e con i due membri superstiti del gruppo col quale aveva iniziato a scrivere la propria leggenda ai tempi della Sun: il batterista D.J. Fontana (al quale per l'occasione non era stata nemmeno data una batteria, ma solo una custodia di chitarra da percuotere con le bacchette) e il grande Scotty Moore. Il nome di Scotty Moore è da sempre legato alle chitarre Gibson. Per quasi tutte le incisioni alla Sun Records usò una ES 295 del '53, sostituendola dal '55 al '56 con una L5, fino a ottenere l'endorsment dalla Gibson nel 1957, anno nel quale cominciò a suonare la 56 Super 400 CESN, un meraviglioso modello di elettrica archtop. Il colonnello Parker non accettò mai un endorsment ufficiale per Elvis, ma il Re approfittò comunque della collaborazione di Scotty con la Gibson per potere avere la propria acustica Gibson J-200N. La sera del 27 Giugno 1968, Elvis e Scotty si presentarono rispettivamente con una J-200N e con una 63 Super 400 CES (che Scotty aveva iniziato a usare nel 1963, al posto della 56 Super 400 CESN). Quel che sorprese tutti, in una serata già stupefacente, fu il fatto che per alcuni brani si scambiarono le chitarre. Elvis si trovo così per la prima volta a condurre in pubblico la propria band con una chitarra elettrica. Fu una scelta cruciale nella riuscita artistica dell'evento. Altro che buoni sentimenti natalizi: Elvis, tra una battuta e un sorriso, sostenuto dalle risate degli amici e dall'incoraggiamento del pubblico, suonò e cantò blues sporco, crudo, appassionato come non mai, ritrovando l'umanità e la carnalità che pareva aver perduto da tempo. “Molto probabilmente il più grande esempio di rock'n'roll mai registrato,” scriverà il critico Greil Marcus di queste performance, aggiungendo: “i brani della Sun ti lasciano soddisfatto; questi ti lasciano in uno stato di incredulità, di soddisfazione e di nervoso.” L'immagine che rimane del grande ritorno di Elvis è pertanto quella di lui con la Gibson 63 Super 400 CES, mentre, canzone dopo canzone, riscopre la propria verità, con naturalezza e coraggio. Il concerto del Comeback Special fu l'ultima volta che si incontrò con Scotty. Elvis presto sarebbe entrato definitivamente nell'escalation di eccessi della sua “fase Las Vegas,” dimostrando di non aver colto il senso profondo di un trionfo nato dalla perfetta armonia tra musica e mito.

http://www.gibson.com/Files/AllAcces...s_Hpim1840.jpg

http://www.gibson.com/it-it/Stile-di...ell-Elvis-121/

johnny99 22-10-2009 19:52

Re: Articoli
 
Quote:

hurt (Messaggio 103659)
Se si vuole promuovere una Gibson, qual'è la miglior connessione pubblicitaria ????? .............Elvis Presley naturalmente :-1


Il canto dell'Elvis elettrico – Il Re, la Gibson Super 400 CES e il Comeback Special

Paolo Bassotti | 10.21.2009
http://www.gibson.com/Files/AllAcces..._Elvis68-1.jpg

http://www.gibson.com/Files/AllAcces...68comeback.jpg

“...dal caos possono nascere la vera comprensione e l'armonia e, comunque vada a finire, è stato Elvis a far partire questa valanga, praticamente da solo. […] Posso garantirvi una cosa: non saremo mai più concordi su una cosa tanto quanto lo siamo stati su Elvis.” (Lester Bangs)
Quando si fa la storia del rock, facile che ci sia una Gibson dei paraggi. Il Re non fa eccezione. Molti dei suoi grandi successi sono legati al leggendario marchio nato a Kalamazoo.

http://www.gibson.com/Files/AllAcces...visRevival.jpg

Una delle serate più esaltanti del percorso artistico di Elvis Presley ha a che fare con un volontario e inaspettato scambio di chitarre, avvenuto tra lui e il suo storico chitarrista, Scotty Moore. Due chitarre firmate Gibson!
L'evento di cui si parla è Singer Presents ELVIS, lo show natalizio registrato nel Giugno del 1968 e trasmesso dalla NBC il 3 Dicembre dello stesso anno, uno spettacolo comunemente conosciuto come il '68 Comeback Special. Comeback perché per Elvis fu un vero e proprio ritorno dopo anni opachi: una mossa fondamentale, capace di rilanciare la sua carriera, di ristabilire la sua rilevanza. Il servizio militare, i troppi film di scarso livello (con le relative colonne sonore, sempre assemblate in malo modo) e soprattutto la British Invasion, con l'avvento di giovani star quali Beatles e Rolling Stones, avevano infatti indebolito il più grande divo degli anni d'oro del rock and roll, confinandolo nella posizione comoda, ma poco desiderabile, di vecchia reliquia. Un mito affascinante, incapace però di poter emozionare ancora con la propria musica. L'occasione di rinascere arrivò per Elvis da un progetto che, se fosse andato come originariamente previsto, avrebbe potuto consegnarlo definitivamente al mondo dell'intrattenimento per adulti. Sarebbe stata la negazione dello spirito sovversivo che aveva scandalizzato l'America più di dieci anni prima, quando si cercava in tutti i modi un sistema per frenare la sua sensualità sfacciata (quando lo si inquadrava dall'ombelico in su, per censurare il bacino dello scandalo, oppure lo si costringeva a cantare Hound Dog a un cagnolino, per coprire il peccato di ridicolo: tutto inutile, non si ferma una slavina costruendo un pupazzo di neve). Il colonnello Parker voleva infatti uno special natalizio nel senso più conservatore del termine. Una messa in scena alla Bing Crosby, con alberi di Natale, pacchetti regalo, il calore dell'intimità domestica, e naturalmente canzoni per la festa più zuccherose della glassa del mandorlato. Per una volta, il colonnello non venne accontentato. Merito del producer Steve Binder, che preferì eliminare quasi totalmente l'aspetto natalizio dello special, e merito di Elvis, che si affidò a Binder senza alcuna paura. Già la complessa messa in scena delle canzoni di Elvis, culminante in un nuovo brano, la pacifista If I Can Dream, sarebbe bastata a fornire un grande show. Binder, colpito dall'energia che si avvertiva quando Elvis provava in scioltezza i suoi brani, ebbe l'idea rivoluzionaria di registrare un ulteriore set, nel quale il Re avrebbe cantato dal vivo (per la prima volta dal '61!) in un'atmosfera intima e informale, accompagnato dai suoi amici e dai suoi musicisti storici, in presenza di un pubblico di sole 200 persone. Una sorta di visionario antecedente della moda Unplugged degli anni '90.

http://www.gibson.com/Files/AllAcces..._elviscomb.jpg

Il 27 Giugno del '68 fu il giorno del grande ritorno al live, che avvenne nel corso di quattro concerti di un'ora l'uno. Elvis, vestito con un morbido completo di pelle nera, praticamente non poteva nemmeno alzarsi in piedi sul minuto palcoscenico a sua disposizione, da condividere con gli amici Alan Fortas, Lance LeGault, il chitarrista Charlie Hodge, e con i due membri superstiti del gruppo col quale aveva iniziato a scrivere la propria leggenda ai tempi della Sun: il batterista D.J. Fontana (al quale per l'occasione non era stata nemmeno data una batteria, ma solo una custodia di chitarra da percuotere con le bacchette) e il grande Scotty Moore. Il nome di Scotty Moore è da sempre legato alle chitarre Gibson. Per quasi tutte le incisioni alla Sun Records usò una ES 295 del '53, sostituendola dal '55 al '56 con una L5, fino a ottenere l'endorsment dalla Gibson nel 1957, anno nel quale cominciò a suonare la 56 Super 400 CESN, un meraviglioso modello di elettrica archtop. Il colonnello Parker non accettò mai un endorsment ufficiale per Elvis, ma il Re approfittò comunque della collaborazione di Scotty con la Gibson per potere avere la propria acustica Gibson J-200N. La sera del 27 Giugno 1968, Elvis e Scotty si presentarono rispettivamente con una J-200N e con una 63 Super 400 CES (che Scotty aveva iniziato a usare nel 1963, al posto della 56 Super 400 CESN). Quel che sorprese tutti, in una serata già stupefacente, fu il fatto che per alcuni brani si scambiarono le chitarre. Elvis si trovo così per la prima volta a condurre in pubblico la propria band con una chitarra elettrica. Fu una scelta cruciale nella riuscita artistica dell'evento. Altro che buoni sentimenti natalizi: Elvis, tra una battuta e un sorriso, sostenuto dalle risate degli amici e dall'incoraggiamento del pubblico, suonò e cantò blues sporco, crudo, appassionato come non mai, ritrovando l'umanità e la carnalità che pareva aver perduto da tempo. “Molto probabilmente il più grande esempio di rock'n'roll mai registrato,” scriverà il critico Greil Marcus di queste performance, aggiungendo: “i brani della Sun ti lasciano soddisfatto; questi ti lasciano in uno stato di incredulità, di soddisfazione e di nervoso.” L'immagine che rimane del grande ritorno di Elvis è pertanto quella di lui con la Gibson 63 Super 400 CES, mentre, canzone dopo canzone, riscopre la propria verità, con naturalezza e coraggio. Il concerto del Comeback Special fu l'ultima volta che si incontrò con Scotty. Elvis presto sarebbe entrato definitivamente nell'escalation di eccessi della sua “fase Las Vegas,” dimostrando di non aver colto il senso profondo di un trionfo nato dalla perfetta armonia tra musica e mito.

http://www.gibson.com/Files/AllAcces...s_Hpim1840.jpg

http://www.gibson.com/it-it/Stile-di...ell-Elvis-121/

Beh,che dire,un resoconto preciso e sincero:-9xUn bravo al signor Bassotti:-1

hurt 18-11-2009 16:15

Re: Articoli
 
http://www.musiclink.it/dettaglio_v2.php?id=11578

I preparativi per i 75 anni di Elvis

Da Memphis a Las Vegas, si celebra il Re del Rock’n’Roll

2009-11-18 - Se Elvis Presley fosse vivo, il prossimo 8 gennaio compirebbe 75 anni. Un anniversario che non passa inosservato, dato che a Memphis sono già in corso i preparativi per celebrare la ricorrenza. Edizioni speciali dei cd, concerti a Graceland e un tributo del Cirque du Soleil sono alcuni degli eventi in programma per l’Elvis Presley Birthday Celebration 2010, dal 7 al 10 gennaio nella residenza del Re del Rock’n’Roll e in altri luoghi della città del Tennessee.
La Sony Legacy pubblicherà un cofanetto di 4 cd intitolato “Elvis 75-Good Rockin' Tonight” l’8 dicembre: 100 canzoni del suo repertorio di vari generi dal rhythm and blues al rock, country, pop e gospel. La raccolta retrospettiva comprende anche un booklet con fotografie rare e un saggio sulla figura di Elvis. Circa un mese dopo sarà pubblicata anche un’antologia in versione singola. Il Cirque du Soleil presenterà la prima del suo spettacolo “Viva Elvis” a dicembre a Las Vegas: si tratta di una “biografia astratta” di Presley ideata dal coreografo Vincent Paterson.

tania 18-11-2009 18:21

Re: Articoli
 
Quote:

hurt (Messaggio 104321)
http://www.musiclink.it/dettaglio_v2.php?id=11578

I preparativi per i 75 anni di Elvis

Da Memphis a Las Vegas, si celebra il Re del Rock’n’Roll

2009-11-18 - Se Elvis Presley fosse vivo, il prossimo 8 gennaio compirebbe 75 anni. Un anniversario che non passa inosservato, dato che a Memphis sono già in corso i preparativi per celebrare la ricorrenza. Edizioni speciali dei cd, concerti a Graceland e un tributo del Cirque du Soleil sono alcuni degli eventi in programma per l’Elvis Presley Birthday Celebration 2010, dal 7 al 10 gennaio nella residenza del Re del Rock’n’Roll e in altri luoghi della città del Tennessee.
La Sony Legacy pubblicherà un cofanetto di 4 cd intitolato “Elvis 75-Good Rockin' Tonight” l’8 dicembre: 100 canzoni del suo repertorio di vari generi dal rhythm and blues al rock, country, pop e gospel. La raccolta retrospettiva comprende anche un booklet con fotografie rare e un saggio sulla figura di Elvis. Circa un mese dopo sarà pubblicata anche un’antologia in versione singola. Il Cirque du Soleil presenterà la prima del suo spettacolo “Viva Elvis” a dicembre a Las Vegas: si tratta di una “biografia astratta” di Presley ideata dal coreografo Vincent Paterson.


E NOI CI SAREMO!!!!!!!!!!!!!!!:-6x:-1:-1:-9x:-4x:-4x:-9x:-9x

hurt 18-11-2009 18:51

Re: Articoli
 
Quote:

tania (Messaggio 104323)
E NOI CI SAREMO!!!!!!!!!!!!!!!:-6x:-1:-1:-9x:-4x:-4x:-9x:-9x

Però potremmo fare una puntatina a L.V. per vedere il Cirque du Soleil........ dai..........:-6x:-6x:tf:tf:tf

tania 19-11-2009 09:01

Re: Articoli
 
Quote:

hurt (Messaggio 104327)
Però potremmo fare una puntatina a L.V. per vedere il Cirque du Soleil........ dai..........:-6x:-6x:tf:tf:tf


ok, organizza!!!!:tf:tf:tf:-3x

hurt 19-11-2009 09:05

Re: Articoli
 
Quote:

tania (Messaggio 104352)
ok, organizza!!!!:tf:tf:tf:-3x

Vedremo quando saremo nel Tennessee, farlo da qui sarebbe sbagliato :tf:tf:tf

carmen 09-12-2009 14:44

Re: Articoli
 
foto inedite

http://www.repubblica.it/2006/08/gal...is-foto/1.html

hurt 20-01-2010 18:29

Re: Articoli
 
Domani i 75 anni dalla nascita di Elvis Presley

giovedì 7 gennaio 2010 11:52


http://it.reuters.com/resources/r/?m...ELVIS-BIRTHDAY

SYDNEY (Reuters) - Elvis Presley è morto Quasi 33 anni fa, ma una raffica di libri e iniziative per segnare quello che sarebbe stato il suo 75esimo compleanno garantisce che il Re è sempre vivo, come i guadagni legati al suo nome.
Presley, morto nell'agosto del 1977 a 42 anni, è una delle celebrità scomparse che assicura i più alti incassi, come dimostrano i 55 milioni di dollari del 2009 secondo Forbes.com, e la sua immagine e i suoi prodotti vengono commercializzati dalla Elvis Presley Enterprises rivitalizzata nel 2005 da Robert Sillerman.
Il suo anniversario di nascita, che cade l'8 gennaio, sarà contrassegnato dal taglio di una torta nella sua casa di Graceland, una nuova mostra dei suoi costumi, maratone cinematografiche, un'applicazione Facebook, una crociera nei prossimi mesi, e una nuova Barbie Jailhouse Rock.
Nel mondo domani si terranno altri eventi commemorativi, come una riunione a Parkes, la cittadina australiana dove gli imitatori del King parteciperanno all'annuale Elvis Festival, nonostante il caldo (40 gradi).
Tre nuovi libri sul cantante, già al centro di altre 50 biografie, alimenteranno il marketing, che vuole Elvis eternamente giovane, nonostante negli ultimi anni della sua vita l'artista combattesse con problemi di salute e obesità.

http://it.reuters.com/article/entert...60608820100107

hurt 20-01-2010 18:32

Re: Articoli
 
SPE - Elvis Presley, il “re” del rock nasceva 75 anni fa

http://www.ilvelino.it/archivio/cana...nail_42002.jpg
Roma, 8 gen (Velino) - Oggi di 75 anni fa. Nasce a East Tupelo, nello stato di Mississippi, Elvis Aaron Presley. Colui che doveva diventare l’idolo di frotte di ragazzine da Oriente a Occidente, l’icona musicale giovanile degli anni Cinquanta e di buona parte dei Sessanta, modello inconfessato dopo Chuck Berry per coevi e seguaci tra i vari Bobby Darin, Bill Haley, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis, financo ai primi Beatles o ai nostrani Little Tony e Bobby Solo, grazie ai sensuali contorsionismi di bacino su palco sarà presto per questo “The Pelvis” oltre che “The King”. Blandito a dodici anni con una chitarra dalla religiosa e amorevole mamma Gladys che non gli poteva comprare la bicicletta, Elvis Presley lancerà internazionalmente il rock and roll dopo “Heartbreak Hotel” del 1956, assieme a una saggia, lungimirante fusione di country bianco e rhythm and blues nero. La voce da crooner corona l’impiego espressivo del corpo e un aspetto dandy col ciuffo imprestato al Casanova del rock. Si rammenteranno i primi strepiti, gli svenimenti, i gridolini, solo perché al nostro veniva impiegato il famoso taglio di capelli nel Fort Chaffee, in Arkansas, prima che questi partisse per la leva.

Il figurino più cotonato che in gel lo aiuterà nei 33 film interpretati come primo, brillante attore sexy della canzone statunitense. La vera rivoluzione segue solo grazie alla sua musica e a quel miliardo di copie di dischi venduti in tutto il mondo. Titoli di sempre come “Jailhouse Rock”, “Don’t Be Cruel”, “Love me Tender”, “All Shook Up”, “Are You Lonesome Tonight?” e “Suspicious Minds” alimentano il mito di Nashville e Memphis ma non dicono perché il più volte censurato Elvis lungo tutta la sua carriera avesse fatto solo cinque concerti fuori dagli Usa. A parte quelle cinque date in Canada, qualche residuo Ed Sullivan Show, i numerosi Grammy Award e gli anni del Madison Square Garden e dell’Honolulu International Center Arena, Presley amerà in definitiva recludersi nella sua fiabesca tenuta di Graceland. Il paradosso arriva a suonare spesso come il mistero fra i misteri. Un documentario, “Elvis on Tour” del ‘72, proverà a immortalarlo quando Presley è ancora in vita ma già imbolsito, sudaticcio e basettone.

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1034051

hurt 20-01-2010 18:35

Re: Articoli
 
LA STAMPA - Marinella Venegoni


Elvis Presley avrebbe 75 anni oggi - Nello 08 ha guadagnato 52 milionihttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifUna mostra fotografica itinerante si apre a Los Angeles http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif


http://c.getbackimages.com/uri/w514_.../2/2992930.jpg

Oggi 8 gennaio Elvis Presley compirebbe 75 anni. A Los Angeles, per celebrarlo, si apre "Elvis at 21", una mostra fotografica poi itinerante di Alfred Wertheimer, le cui immagini di "The Pelvis" nei suoi vent'anni contribuirono non poco alla costruzione del mito.
Secondo una indagine condotta negli Stati Uniti, quel mito resiste all'usura del tempo: ancora il 46 per cento degli abitanti ha un qualche ricordo legato alla sua figura, e anche se non è più frequentata come un tempo, la sua casa di Graceland resta uno dei santuari meta dei pellegrinaggi yankee più tradizionali.
Si dice che quando stava per morire, gonfio per i farmaci che assumeva, paranoico, fosse pure prossimo alla bancarotta. Ma nel 2008, l'Elvis Presley Trust ha guadagnato 52 milioni di dollari : più ricco da morto che non da vivo, dunque.
L"Elvis" di Andy Warhol datato 1963 è stato venduto a un privato per 150 milioni di dollari.
Nella sua vita artistica, Elvis ha anticipato molte tendenze, si è rivelato precursore di fenomeni che vanno per la maggiore nei nostri tempi: poco prima di lasciare questo mondo, avrebbe per esempio commissionato al proprio tecnico delle luci uno di quei costumi bianchi che usava in scena, da riprodurre al laser come sfondo dei concerti, durante i quali contava di illuminare il pubblico con il laser stesso.
La sua figura ancora suscita apprensione presso alcune società, tanto che nell'islamica Somalia viene chiesto ai suoi impersonificatori di portare la barba.
Elvis era un tipo un po' speciale, anzi strano. Gli piaceva visitare l'obitorio di Memphis, da ragazzo, e ci andava spesso; era cintura nera di karate, che aveva imparato durante il servizio militare in Germania.
Non era uno che sponsorizzasse i colleghi: Durante una visita a Nixon, gli parlò della sua antipatia per i Beatles, che parlavano apertamente di droghe ed erano contro la guerra del Vietnam. In compenso, come si sa, anche lui gradiva essere chimico, e una sua fidanzata ne rivelò l'impotenza legata all'uso di sostanze.
Possedeva quaranta armi da fuoco, fra le quali un fucile M16 e una mitragliatrice.
Auguri lassù Elvis (ma io sono pacifista).

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tm...one=12&sezione=

hurt 20-01-2010 18:37

Re: Articoli
 
Elvis Presley avrebbe compiuto oggi 75 anni: la sua leggenda vive ancora


Se un cocktail mortale di farmaci non gli avesse provocato un arresto cardiaco il 16 agosto di 33 anni fa, Elvis Aaron Presley avrebbe compiuto oggi 75 anni. "The King", il primo e il più leggendario mito della musica contemporanea, non sembra però essersene mai andato perché, ancora oggi, milioni di fans festeggiano, in qualsiasi angolo della Terra, il suo compleanno.
Il suo anniversario di nascita, che cade l'8 gennaio, sarà contrassegnato dal taglio di una torta nella sua casa di Graceland, una nuova mostra dei suoi costumi, maratone cinematografiche, un'applicazione Facebook, una crociera nei prossimi mesi, e una nuova Barbie Jailhouse Rock.
Negli States si apriranno mostre in tutta l'intera nazione per ricordarlo: da Washington a Los Angeles. Moltissimi fans si sono dati appuntamento a Las Vegas per festeggiare il loro idolo. Nella cittadina australiana di Parkes ci sarà anche la sfida dei suoi sosia che, nonostante il caldo (40 gradi), cercheranno in ogni modo a colpi di bacino e di musica, di assomigliare il più possibile a “The King” durante l'annuale Elvis Festival.
Stroncato a soli 42 anni nel bagno di Graceland, la sua residenza-mausoleo di Memphis ora diventata meta obbligata di pellegrinaggi, Elvis continua a rimanere nel cuore di tutti gli appassionati di rock ‘n’ roll e non ha mai smesso d'essere un vero e proprio business: solo nel 2009, secondo Forbes.com, il suo marchio ha fruttato oltre 55 mln di dollari.
Tre nuovi libri sul cantante, già al centro di altre 50 biografie, alimenteranno il marketing, che vuole Elvis eternamente giovane, nonostante negli ultimi anni della sua vita l'artista combattesse con problemi di salute e obesità. In Italia, arriva la "Elvis Presley: 75th The Legend Anniversary" con i quotidiani della Poligrafici Editoriale che contiene 20 successi del re del Rock'n Roll. Si tratta di una raccolta-tributo con 20 tra le più grandi Hit per celebrare i 75 anni di Presley. Da Heartbreak Hotel a Blue Suede Shoes, passando per Hound Dog e ancora per l'intramontabile Mystery Train. Il cd sarà in edicola da domani con "Il Giorno", il "Resto del Carlino" e "La Nazione" a 6,90 euro oltre il prezzo del quotidiano.
Il mondo celebra Elvis con una raffica di libri e iniziative per segnare quello che sarebbe stato il suo 75esimo compleanno garantendo così che il Re è - e sarà - sempre vivo, così come i guadagni legati al suo nome. Auguri allora all'unica leggenda della musica che non morirà mai!

http://www.loccidentale.it/articolo/...he+mai.0084282

hurt 20-01-2010 18:41

Re: Articoli
 
A Memphis week end di festa per i 75 anni di Elvis

di Chiara Zamin

9 gennaio 2010

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...0-4a248985d8b2http://adv.ilsole24ore.it/5/www.ilso...730?_RM_EMPTY_

Non essere pazzi per lui a Memphis non è consentito. "If you are not an Elvis fan no explanation is possible" (se non sei un fan di Elvis, non ci sono spiegazioni) dice un cartello lungo la strada a pochi passi da Graceland, la celebre dimora diventata monumento nazionale. Comprata da Elvis nel 1957 a soli 22 anni per 100 mila dollari, risulta essere la seconda residenza americana piu' visitata dopo la Casa Bianca. E' proprio qui che ieri, 8 gennaio, in occasione del 75esimo compleanno di Elvis Presley, si è tenuta la festa organizzata dalla moglie Priscilla e la figlia Lisa Marie, con tanto di taglio della torta, come se il re del rock&roll stesse per tornare. Nella sua villa tutto e' diposto come ai vecchi tempi, il suo aereo privato chiamato con il nome della figlia "Lisa Marie" parcheggiato dall'altra parte della strada, sembra pronto per decollare.
La bibliografia sul personagio Elvis e' densa di riflessioni e ricordi. Se Carl Perkins avesse avuto il bell'aspetto di Elvis e non avesse perso i capelli a soli 23 anni, probabilmente sarebbe diventato lui il re del rock&roll. Lo sostiene lo scrittore Steve Turner, commentando la scena country rock di Memphis, nel suo libro "The man called Cash", L'uomo chiamato Cash (Johnny Cash).
Del resto e' di Perkins la storica "Blue Suede Shoes" (Tutti i frutti) scritta sotto la spinta e l'ispirazione di Johnny Cash. Blue Suede Shoes fu la prima canzone nella storia a guadagnarsi il primo posto contemporaneamente in tutte le classifiche di musica pop, country e R&B. Proprio nel bel mezzo del successo, un incidente stradale tenne a letto Perkins per 6 mesi. Fu proprio dal suo letto, dodici giorni dopo l'incidente, che il noto musicista vide Elvis annunciare dal Milton Berle Show il suo nuovo single: appunto "Blue Suede Shoes". "Le ragazze andavano pazze per lui, non solo per la musica... le stupiva con vestiti luccicanti e basette, era single, io invece ero gia' padre di famiglia. Non c'era modo che Elvis non divenisse il re del Rock&Roll" confesso' Perkins ad un giornalista nel 1968.
A Graceland i festeggiamenti proseguono per tutto il weekend. Concerti gospel, tavole rotonde, e feste a downtown Memphis lungo la famosa Beale Street renderanno omaggio al re del rock&roll.
A New York venerdi' pomeriggio, al ristorante Ossobuco si e' tenuto uno spettacolo a cui hanno preso parte dei disabili mentali accompagnati dalla National Foundation for Human Potential, una no profit che fornisce assistenza completa a persone con problemi di autismo o disabilita' mentale.
Nel gruppo pronto a esibirsi davanti alle telecamere e ai giornalisti locali, tra toast farciti di burro di noccioline e banana (come quelli che piacevano tanto a Elvis) c'e' Barbara, corista di 41 anni di Long Island. Adora Elvis e dice di allenarsi con il canto quasi tutti i giorni. Tra i vari sosia di Elvis che si esibiscono, Steven, 47 anni. E' emozionato, per lui questa e' la prima volta sul palcoscenico. "Qual'e' la tua canzone di Elvis preferita?" "Direi...See see rider". La febbre da Elvis contagia ancora.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero

askme 20-01-2010 22:19

Re: Articoli
 
E...pensare che aveva paura che ci si dimenticasse di lui,impossibile.

johnny99 02-02-2010 17:58

Re: Articoli
 
A volte,anche nei grandi gruppi,quelli con la G maiuscola,quelli che hanno scritto un'importante pagina della musica rock,ci sono delle "pecore nere"!!!Aihmè......l'ovino l'ho trovato nei grandissimi Rolling Stones!!!Charlie Watts,il batterista.Leggete un pò!!!
http://www.rockol.it/news-105506/Cha...-smettono'

Marzia1969 03-02-2010 11:18

Re: Articoli
 
L'opinione di quello lì conta quanto niente! Si tenga pure il suo odio per Elvis...

carmen 03-02-2010 12:01

Re: Articoli
 
Quote:

johnny99 (Messaggio 105990)
A volte,anche nei grandi gruppi,quelli con la G maiuscola,quelli che hanno scritto un'importante pagina della musica rock,ci sono delle "pecore nere"!!!Aihmè......l'ovino l'ho trovato nei grandissimi Rolling Stones!!!Charlie Watts,il batterista.Leggete un pò!!!
http://www.rockol.it/news-105506/Cha...-smettono'


I rolling stones non mi sono mai piaciuti nè come gruppo nè come singoli personaggi del gruppo......:-6x
pertanto non tengo neanche minimamente in considerazione quello che ha detto stò poco famoso batterista!!!!!!!:-pw
forse è solo invindia la sua!!!!!!!!:-3
poveretto!!!!:-2x

Lisa 03-02-2010 12:43

Re: Articoli
 
Che dire..? Ma c'è qualcosa che piace a questo uomo?? :-3
Forse è un narcisista, che si contempla davanti allo specchio dalla mattina alla sera... e magari nemmeno nello specchio ha trovato qualcosa che gli piace...(basta guardarlo!! :-pw):-6x

LISA

monia 03-02-2010 13:24

Re: Articoli
 
brava lisa!!!! elvis non si tocca. è sopra a tutti e a tutto. w il RE!!!!!!:-9x

hurt 17-02-2010 20:22

Re: Articoli
 
http://spettacoli.tiscali.it/media/1..._415368877.jpg
Malika Ayane

Malika Ayane: "La mia canzone insolita per dare emozioni a Sanremo"

di Cristiano Sanna
Raffinato, elegante, il brano Ricomincio da qui che Malika Ayane presenta al 60° Festival di Sanremo spicca tra le proposte della sezione Artisti in gara. La prima serata del Festival si è difesa dall'incombere della partita di Champione League come pure dalla programmazione alternativa su satellite, facendo segnare a suo favore l'ascolto di 11 milioni di telespettatori. La seconda serata vedrà trornare sul palco dell'Ariston i dodici artisti che hanno passato il turno di martedì. Andranno avanti dieci di loro, mentre debutteranno dal vivo i primi quattro giovani della Nuova Generazione. Ci sarà anche Malika, sul palco, a ricantare il brano la cui musica è stata scritta da Ferdinando Arnò, mentre le parole sono firmate da Pacifico. Ne abbiamo parlato con la cantante italo-marocchina su cui la Sugar di Caterina Caselli punta moltissimo.
Malika, dall'anno scorso, quando da sconosciuta lasciò il segno a Sanremo con Come foglie, sono successe parecchie cose e per lei tutte positive.
"Sì, è stato un anno ricchissimo. Io non credo molto nelle categorie positivo e negativo, preferisco godermi la ricchezza delle cose che, grazie al fatto di fare musica, posso vivere giorno dopo giorno. Sanremo è fra queste. Mi fa piacere che venga apprezzato il mio brano, visto che ha una struttura un po' diversa dalla solita canzone da Festival".

Video - "Ricomincio da qui"

Il nuovo album Grovigli esce il 19 febbraio. Avrà ancora quel suono pop soul, con venature jazz, del precedente suo disco omonimo?
"In parte sì, in particolare Ricomincio da qui nella versione live per Sanremo ha l'arrangiamento d'archi curato da Vince Mendoza, grande direttore d'orchestra dal gusto jazz".

Il suo look si è fatto più sofisticato, forse con un rimando alla moda anni Ottanta che sta tornando in auge.
"Se quel rimando c'è è inconsapevole, dunque lo vivo con divertimento. In realtà il mio ciuffo ribelle viene dal desiderio di averlo uguale a quello di Elvis Presley, che in questo periodo ascolto continuamente".

Da molti lei è considerata la nuova stella di casa Sugar. Sente la grande aspettativa del pubblico nei suoi confronti?
"La sento ma senza subirla come uno stress. Sanremo è una parte del mio percorso artistico, per me il successo è presentare la mia musica a quanta più gente possibile e riuscire ad emozionare gli ascoltatori. Sanremo sa amplificare le emozioni, in questo è un evento davvero potente".

Domanda che facciamo a tutti gli artisti in gara: ci sono canzoni dei suoi "rivali" che l'hanno colpita?
"A me le altre canzoni piacciono quasi tutte, si avverte un grande lavoro artistico e mi sembra che questa edizione segnerà una svolta nel gusto pop italiano. Ci sono artisti molto più contemporanei, meno figli della tradizione sanremese. In apprezzo molto i brani di Arisa, Simone Cristicchi e Irene Grandi.

17 febbraio 2010




carmen 18-02-2010 11:53

Re: Articoli
 
Quote:

hurt (Messaggio 106234)
http://spettacoli.tiscali.it/media/1..._415368877.jpg
Malika Ayane



In realtà il mio ciuffo ribelle viene dal desiderio di averlo uguale a quello di Elvis Presley, che in questo periodo ascolto continuamente".







Sono piacevolmente sorpresa dal fatto che questa cantante apprezzi così tanto il nostro Elvis da ascoltarlo spesso......anche se il ciuffo non è riuscito alla perfezione!!!!!!
Il brano di Alika mi piace molto e devo dire che ascoltandola mi ricorda la Ornella Vanoni!!!!!!

hurt 11-03-2010 14:34

Re: Articoli
 
Chi ascoltasse tale programma di Lucarelli, sappia che dalla sua bocca usciranno una marea di CAVOLATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ha già dimostrato che della vita di Elvis non conosce niente di niente!!!

************************
Deejay Tv Lucarelli lancia «Almost true»

Si chiama «Almost true - l’altra storia del rock» ed è un mokumentary firmato da Carlo Lucarelli. Andrà in onda per almeno sette puntate ogni domenica su Deejay Tv. Lucarelli, si sa, è un esperto di gialli e di trame ricche di retroscena. Stavolta si è scatenato sulle vicende musicali che sono entrate nella leggenda come quelle legate a Elvis Presley, a Jim Morrison dei Doors oppure a Bob Dylan, Led Zeppelin e David Bowie. «Non ci occuperemo di personaggi italiani» ha spiegato ieri Lucarelli di fianco a Linus nella sede di Radio Deejay a Milano. Quando hanno mostrato un breve estratto della prima puntata, l’atmosfera è sembrata subito evidente. Un tono serioso - non serio: serioso - per affrontare una leggenda metropolitana che avvolge la vita di Elvis Presley, accusato da qualcuno di aver addirittura sparato a John Fitzgerald Kennedy. In ogni caso, la struttura è quella del documentario, ricco di documenti interessanti, curiosità e piccoli retroscena dimenticati o sottovalutati nel tempo. In pieno stile Lucarelli, «Almost True» sarà un gioiello per chiunque sia appassionato di musica.

johnny99 15-03-2010 11:53

Re: Articoli
 
PRESLEY, INCUBO

LA TESTIMONIANZA. Esce oggi il libro/cd che documenta il servizio di leva che il re del rock'n'roll passò in Germania
L'effetto fu deleterio sull'uomo e sul musicista: iniziò ad assumere anfetamine e rimase lontano dal mondo dello spettacolo IN GRIGIOVERDE
http://media.athesiseditrice.it/medi...290_medium.jpg Elvis Presley, soldato della 3ª Divisione Tank a Friedberg al volante di una jeep


«Sarà tutto finito. Se e quando tornerò dal servizio militare, di me non si ricorderà più nessuno». Con questi timori Elvis Presley salpava da New York per la Germania nel settembre del 1958 sulla nave militare General G. M. Randall per compiere la seconda parte del servizio militare dopo il periodo di esercitazione a Fort Hood.
Quel periodo della vita del «Pelvis» è ancora avvolto nelle incertezze delle cronache dell'epoca, tra esaltazione dell'impegno per la patria e stupore per le pressioni dei fan, qualcosa di inedito per l'Europa (la Beatlesmania dovevano infatti ancora arrivare).
A far luce sui due anni di leva del componente più famoso dell'United States Army arriva oggi il libro/cd «Off duty with private Elvis» (in libera uscita con il soldato Elvis), un centinaio di pagine e un compact disc, divisi tra foto inedite, registrazioni ufficiale e casalinghe, note approfondite e copie di documenti. A pubblicarlo è l'etichetta Memphis Recording Service che, a prezzo contenuto, sta offrendo ai maniaci del re del Rock tutta una serie di documenti fino ad ora a disposizione di collezionisti e musei; come il concerto di Tupelo del '56, il ritorno a casa dell'ex ragazzo povero.
Si dice che John Lennon, alla notizia della scomparsa di Presley nel 1975, abbia affermato: «Elvis è morto quando è partito per il militare, nel '58», a sottolineare, con un sarcasmo molto «lennonesco», come quei due anni tra carri armati, jeep ed esercitazioni avessero segnato per sempre la vita del King.
In «Off duty…», oltre ai singoli pubblicati sul mercato come «A big hunk of love», «I need your love tonight», «A fool such as I» e «I got stung», registrati a Nashville nell'estate prima di salpare per la Germania, si possono ascoltare le prime parole che Presley dice a Friedberg, appena sbarcato. «Sono stupito dalla reazione dei fan tedeschi; non mi aspettavo qualcosa di così imponente. Mi è dispiaciuto non avere il tempo per poter restare con loro di più. Ma un giorno, forse, quando questo mio "tour con l'esercito" sarà finito, tornerò da intrattenitore e allora avrò la possibilità di stare con loro e sentirmi a casa». Poi, dopo aver risposto in maniera educata al ringraziamento dei presenti, li saluta con un «Arrivederci!», scusandosi: «Ah, già, questo è italiano…».
Ma la naja fu deleteria per Elvis non solo perché lo tenne lontano dal mondo dello spettacolo, proprio nell'anno che l'aveva visto inanellare l'11° singolo da primo posto in classifica, ma perché l'estate del '58 coincise con la morte dell'amatissima madre Gladys. Quando l'avvisano che è in ospedale, parte subito per Memphis ma le può stare accanto solo negli ultimi due giorni di vita. Devastato per la scomparsa della donna che più aveva creduto in lui e che l'aveva sempre difeso e amato senza riserve, Elvis arriva sconsolato alla Terza Divisione di Friedberg, dove, nel gelido inverno tedesco, incontra per la prima volta l'anfetamina. I suoi commilitoni parlano di come la droga venisse assunta per sopportare la fatica («Voglio essere trattato - disse lui - come tutti gli altri soldati, senza privilegi»), per stare svegli durante le ore di guardia e, nel caso di una star come Presley, anche per saltare i pasti, perdere peso e mantenere la linea. Seppure i suoi produttori Steve Sholes e Freddy Bienstock avessero pianificato le uscite discografiche in modo da non far sentire ai fan la mancanza di Elvis, nessuno poteva immaginare che proprio a militare Presley entrasse in contatto con le anfetamine, un vizio da cui non si liberò più. Ma a Friedberg Elvis conobbe anche la 14enne Priscilla Beaulieu che neppure 8 anni dopo diventerà sua moglie. Ma questa, come quella del ritorno nel 1960, è un'altra storia.

Giulio Brusati

carmen 15-03-2010 17:10

Re: Articoli
 
Quote:

johnny99 (Messaggio 106865)
PRESLEY, INCUBO

LA TESTIMONIANZA. Esce oggi il libro/cd che documenta il servizio di leva che il re del rock'n'roll passò in Germania
L'effetto fu deleterio sull'uomo e sul musicista: iniziò ad assumere anfetamine e rimase lontano dal mondo dello spettacolo IN GRIGIOVERDE
http://media.athesiseditrice.it/medi...290_medium.jpg Elvis Presley, soldato della 3ª Divisione Tank a Friedberg al volante di una jeep


«Sarà tutto finito. Se e quando tornerò dal servizio militare, di me non si ricorderà più nessuno». Con questi timori Elvis Presley salpava da New York per la Germania nel settembre del 1958 sulla nave militare General G. M. Randall per compiere la seconda parte del servizio militare dopo il periodo di esercitazione a Fort Hood.
Quel periodo della vita del «Pelvis» è ancora avvolto nelle incertezze delle cronache dell'epoca, tra esaltazione dell'impegno per la patria e stupore per le pressioni dei fan, qualcosa di inedito per l'Europa (la Beatlesmania dovevano infatti ancora arrivare).
A far luce sui due anni di leva del componente più famoso dell'United States Army arriva oggi il libro/cd «Off duty with private Elvis» (in libera uscita con il soldato Elvis), un centinaio di pagine e un compact disc, divisi tra foto inedite, registrazioni ufficiale e casalinghe, note approfondite e copie di documenti. A pubblicarlo è l'etichetta Memphis Recording Service che, a prezzo contenuto, sta offrendo ai maniaci del re del Rock tutta una serie di documenti fino ad ora a disposizione di collezionisti e musei; come il concerto di Tupelo del '56, il ritorno a casa dell'ex ragazzo povero.
Si dice che John Lennon, alla notizia della scomparsa di Presley nel 1975, abbia affermato: «Elvis è morto quando è partito per il militare, nel '58», a sottolineare, con un sarcasmo molto «lennonesco», come quei due anni tra carri armati, jeep ed esercitazioni avessero segnato per sempre la vita del King.
In «Off duty…», oltre ai singoli pubblicati sul mercato come «A big hunk of love», «I need your love tonight», «A fool such as I» e «I got stung», registrati a Nashville nell'estate prima di salpare per la Germania, si possono ascoltare le prime parole che Presley dice a Friedberg, appena sbarcato. «Sono stupito dalla reazione dei fan tedeschi; non mi aspettavo qualcosa di così imponente. Mi è dispiaciuto non avere il tempo per poter restare con loro di più. Ma un giorno, forse, quando questo mio "tour con l'esercito" sarà finito, tornerò da intrattenitore e allora avrò la possibilità di stare con loro e sentirmi a casa». Poi, dopo aver risposto in maniera educata al ringraziamento dei presenti, li saluta con un «Arrivederci!», scusandosi: «Ah, già, questo è italiano…».
Ma la naja fu deleteria per Elvis non solo perché lo tenne lontano dal mondo dello spettacolo, proprio nell'anno che l'aveva visto inanellare l'11° singolo da primo posto in classifica, ma perché l'estate del '58 coincise con la morte dell'amatissima madre Gladys. Quando l'avvisano che è in ospedale, parte subito per Memphis ma le può stare accanto solo negli ultimi due giorni di vita. Devastato per la scomparsa della donna che più aveva creduto in lui e che l'aveva sempre difeso e amato senza riserve, Elvis arriva sconsolato alla Terza Divisione di Friedberg, dove, nel gelido inverno tedesco, incontra per la prima volta l'anfetamina. I suoi commilitoni parlano di come la droga venisse assunta per sopportare la fatica («Voglio essere trattato - disse lui - come tutti gli altri soldati, senza privilegi»), per stare svegli durante le ore di guardia e, nel caso di una star come Presley, anche per saltare i pasti, perdere peso e mantenere la linea. Seppure i suoi produttori Steve Sholes e Freddy Bienstock avessero pianificato le uscite discografiche in modo da non far sentire ai fan la mancanza di Elvis, nessuno poteva immaginare che proprio a militare Presley entrasse in contatto con le anfetamine, un vizio da cui non si liberò più. Ma a Friedberg Elvis conobbe anche la 14enne Priscilla Beaulieu che neppure 8 anni dopo diventerà sua moglie. Ma questa, come quella del ritorno nel 1960, è un'altra storia.

Giulio Brusati


sono curiosa di sapere chi gli ha insegnato a salutare in italiano.....:-pp
inoltre con il tipico accento americano ..........semplicemente adorabile!!!!:-3x

hurt 04-06-2010 09:27

Re: Articoli
 
Per chi abita a Milano e dintorni............... fateci una foto!!!

http://milano.repubblica.it/images/2...0154d1245f.jpg

Sul muro di arte e design pubblico Absolut Wallpaper alle Colonne di San Lorenzo, nel cuore della movida milanese, arriva un Elvis Presley sdoppiato. A realizzare l'immagine che dominerà la zona fino al prossimo ottobre è stato Ron English. L'opera dell'artista, celebre per aver trasformato il presidente statunitense Barack Obama in Abramo Lincoln, dopo le sale del Whithey Museum di New York e il Muro di Berlino approda nel capoluogo lombardo. Mentre a Roma ha scelto di realizzare in diretta una sorta di radiografia a uno dei più celebri dipinti di Pablo Picasso con X-Ray Guernica, a Milano regala una reinterpretazione del lavoro di Andy Warhol: un Elvis Presley sdoppiato che guarda la città con i suoi tre occhi


Tania facci sapere!!!:-4x:-4x


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