Grazie Elvis Forum

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-   -   Reportage da Graceland (https://forum.grazielvis.it/showthread.php?t=7274)

grimilde3577 19-02-2011 23:32

Re: Reportage da Graceland
 
GRAZIE, carissima Ariadne, scrivi molto bene, parecchie volte mi hai commosso fino alle lacrime. Ho apprezzato moltissimo il tuo lavoro, ti abbraccio forte forte!!!!!!

Ariadne 21-02-2011 09:34

Re: Reportage da Graceland
 
Elvis ironizzava spesso sul perché possedesse tante auto: se proprio le cose si fossero messe male per lui avrebbe sempre potuto mettersi a vendere automobili. Entrando nel cars’ museum della Graceland Plaza, però, ci si rende subito conto del fatto che la sua era una autentica passione. Una passione coltivata da quando era giovanissimo e che l’ha portato a collezionare nel tempo veri e propri gioielli a quattro ruote. Il valore commerciale delle auto contenute in questo locale è elevatissimo. Se, poi, si tiene conto del fatto che esse sono appartenute ad uno dei più grandi miti americani, tale valore diventa addirittura incalcolabile.
Gli intenditori di automobili non possono che apprezzare dettagli e rifiniture. A noi delle auto esposte, invece, colpiscono altre cose. Il sedile del guidatore spostato all’indietro, per esempio. Elvis era molto alto e, probabilmente, aveva bisogno di più spazio per stendere bene le gambe. E’ l’unico segno concreto che troviamo del fatto che queste auto sono appartenute davvero ad una persona e che quest’ultima le ha guidate per spostarsi da un luogo all’altro. Per il resto, sono talmente lucide e impeccabili che potrebbero benissimo essere appena uscite da un rivenditore autorizzato. Peccato! Avremmo preferito vedere qualche graffio sulla carrozzeria, o una macchia sul cruscotto, qualcosa insomma che ci raccontasse un po’ di vita vissuta al loro interno. Ammirando tutti questi esemplari straordinari è facile pensare al senso estetico di Elvis, al suo amore per il bello. Un po’ più difficile è accorgersi del suo bisogno di imprimere su ogni cosa il suo sigillo personale. Noi, sicuramente, ci facciamo caso: Elvis era solito lasciare la sua inconfondibile impronta su ogni cosa che possedeva o che, comunque, aveva a che fare con lui. Segno questo non solo di estrema originalità, ma anche della necessità di affermare la propria personalità, di delimitare il proprio territorio.
Al centro della sala c’è uno schermo gigante su cui viene proiettato a intervalli regolari un filmato relativo al rapporto di Elvis con le auto, con immagini tratte dai film o rubate alla sua vita privata. Mentre lo guardiamo ci distraiamo. La nostra mente è tutta concentrata sulla consuetudine del cantante di regalare auto in continuazione, non solo a parenti e ad amici, ma anche a perfetti sconosciuti. Non ci mettiamo a riflettere sulla sua generosità, lo abbiamo fatto già tante volte e, chissà, magari lo faremo ancora. Ma non adesso. In quest’occasione ci limitiamo a ricordare che nelle sue continue donazioni ciò che lo motivava più di ogni altra cosa era l’emozione di vedere l’espressione di coloro che aveva beneficiato. Siamo d’accordo con Joe: Elvis voleva fare la differenza nella vita delle persone e questo era il modo più diretto in cui pensava di poterla fare.

http://img40.imageshack.us/img40/327...emphis1828.jpg
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Ariadne 22-02-2011 07:29

Re: Reportage da Graceland
 
Buongiorno a tutti!:-4x
Invio la seconda serie di foto delle auto di Elvis.


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Ariadne 22-02-2011 14:07

Re: Reportage da Graceland
 
Ed ecco la terza e ultima serie di foto del museo delle automobili.


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Ariadne 23-02-2011 09:24

Re: Reportage da Graceland
 
Sebbene la musica abbia rappresentato il suo primo e forse più grande amore, Elvis aveva anche un altro sogno: diventare un attore che avesse lasciato il segno nella storia del cinema. E ciò in qualche modo è accaduto. I suoi film non erano semplicemente dei musical, ma pellicole nate per esaltare la figura del protagonista. Nel mondo di celluloide rappresenteranno sempre un genere a sé, del tutto particolare: il genere ‘Elvis’ appunto. Purtroppo, però, non era questo che aveva in mente il cantante quando approdò la prima volta a Hollywood. Nel corso degli anni dichiarò apertamente più volte che la sua intenzione originaria era quella di diventare un attore impegnato, cimentandosi in ruoli drammatici. E a quanto pare aveva la stoffa per riuscirci. Tutti i registi che hanno lavorato con lui ne hanno esaltato il talento naturale, le enormi potenzialità di espressione e comunicazione. Con risvolti addirittura inaspettati: Elvis non solo era perfettamente in grado di ricoprire ruoli seri, ma sapeva girare scene d’azione e aveva anche un notevole piglio ironico. Secondo molti se la sarebbe cavata egregiamente in qualunque genere cinematografico si fosse cimentato.
Le cose sono andate come sono andate e nell’intervista rilasciata nel 1972 per il documentario di Abel e Adidge traspare tutta l’amarezza del cantante: «All’epoca non avevo voce in capitolo, non spettava a me scegliere il copione, quindi non potevo decidere: “Questo per me non va bene”.. Non credo che qualcuno volesse nuocermi di proposito. Ma l’idea che Hollywood aveva di me era sbagliata; lo sapevo e non potevo intervenire…Non sono mai stato indifferente, anzi mi agitavo e non parlavo d’altro. Ero talmente inquieto da star male, quindi dovevo cambiare le cose. E l’ho fatto». Rinunciando alle sue ambizioni come attore e ricominciando a fare concerti live, lo sappiamo bene. Con qualche rimpianto, sicuramente. Forse anche con un po’ di autocritica.
Non è questa la sede per discutere sulle cause che hanno portato la carriera cinematografica di Elvis ad arenarsi sugli scogli prima ancora di prendere il largo. Dopo tanti anni non ha quasi più senso, servirebbe solo a riaprire una ferita ormai chiusa. Mentre camminiamo tra le reliquie dei suoi film pensiamo semplicemente che quest’ultimi sono ancora oggi delle commedie piacevoli a vedersi, capaci di farci guardare con spensieratezza, almeno per un’ ora, alle cose della vita. E questo, di certo, non è poco.…

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Ariadne 24-02-2011 07:44

Re: Reportage da Graceland
 
"Era un attore istintivo. Era molto elegante, calmo, raffinato e sofisticato".
W. Matthau

“Notavo che Elvis si guardava attorno sul set e si faceva immediatamente un’idea delle persone…….lo vedevi che si impegnava e chiedeva consigli. E io credo che la cosa triste fosse che (il regista) non era in grado di aiutarlo a venire fuori…Non sfruttò mai il suo potere di star. Magari avrebbe anche dovuto. Magari lo fece in altre circostanze, ma sicuramente mai sul set. Avevo davanti questa persona molto umile che dichiarava quello in cui credeva…Mi trattò bene come nessuno mi aveva mai trattata in questo campo”.
M. Perkins


http://img14.imageshack.us/img14/758...emphis1791.jpg
http://img560.imageshack.us/img560/3...emphis1768.jpg
http://img830.imageshack.us/img830/9...emphis1771.jpg
http://img813.imageshack.us/img813/3...emphis1772.jpg
http://img17.imageshack.us/img17/455...emphis1773.jpg
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Ariadne 24-02-2011 14:31

Re: Reportage da Graceland
 
“Tenevamo in continuazione la musica al massimo…Portavamo aspiranti stelline di Hollywood su e giù in ascensore, notte e giorno. Quando non cercavamo di rompere tavolette, correvamo per i corridoi, ingaggiando combattimenti con le pistole ad acqua che degeneravano in vere e proprie battaglie”.
J. Esposito

“Era il suo modo per allentare la tensione causata dalla noia e dalla pressione”.
C. Hodge


http://img263.imageshack.us/img263/8...emphis1796.jpg
http://img577.imageshack.us/img577/5...emphis1770.jpg
http://img218.imageshack.us/img218/7...emphis1774.jpg
http://img5.imageshack.us/img5/699/i...emphis1775.jpg
http://img511.imageshack.us/img511/7...emphis1777.jpg

Nella 24-02-2011 16:44

Re: Reportage da Graceland
 
Quote:

Ariadne (Messaggio 113712)
"Era un attore istintivo. Era molto elegante, calmo, raffinato e sofisticato".
W. Matthau

“Notavo che Elvis si guardava attorno sul set e si faceva immediatamente un’idea delle persone…….lo vedevi che si impegnava e chiedeva consigli. E io credo che la cosa triste fosse che (il regista) non era in grado di aiutarlo a venire fuori…Non sfruttò mai il suo potere di star. Magari avrebbe anche dovuto. Magari lo fece in altre circostanze, ma sicuramente mai sul set. Avevo davanti questa persona molto umile che dichiarava quello in cui credeva…Mi trattò bene come nessuno mi aveva mai trattata in questo campo”.
M. Perkins


http://img14.imageshack.us/img14/758...emphis1791.jpg
http://img560.imageshack.us/img560/3...emphis1768.jpg
http://img830.imageshack.us/img830/9...emphis1771.jpg
http://img813.imageshack.us/img813/3...emphis1772.jpg
http://img17.imageshack.us/img17/455...emphis1773.jpg
http://img714.imageshack.us/img714/4...emphis1787.jpg


....la produzione voleva fare il massimo di soldi nel minor tempo possibile, non ha rispettato Elvis, ne come artista, ne come essere umano, persino sono stati capaci di far morire la madre in più di un film, perché Elvis potesse (secondo loro..) recitare il suo vero drama visuto con la morte di Gladys, ne Parker ne nessun altro ha avuto altro scopo che riempirsi le tasche!

Ariadne 25-02-2011 07:42

Re: Reportage da Graceland
 
«Sapete, quando ho iniziato questo lavoro ero alquanto sconnesso. Avevo una chitarra sconnessa, avevo delle basette alquanto sconnesse e le gambe alquanto malferme…….Quanti di voi non mi hanno visto prima, questa sera si renderanno conto che sono totalmente folle. Lo sono, da diversi anni, sapete….Solo che non lo avete ancora scoperto».
E. A. Presley


«Ci metteva veramente tutto in uno spettacolo. Era dinamico, elettrico, aveva carisma. Si relazionava con il pubblico, proprio non riuscivi a togliergli gli occhi di dosso».
G. Klein


«Di Elvis penserò sempre che sia stato il più grande intrattenitore di tutti i tempi. Sarà sempre terribilmente rimpianto».
J. Burton


http://img198.imageshack.us/img198/5...emphis1784.jpg
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http://img825.imageshack.us/img825/5...emphis1780.jpg
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Lisa 25-02-2011 10:47

Re: Reportage da Graceland
 
Questo reportage è sempre più bello, Ariadne! Complimenti e grazie per tutto quello che stai postando!! :-pp

LISA

Ariadne 26-02-2011 07:30

Re: Reportage da Graceland
 
«Elvis era come una compagnia aerea con i suoi quattro aerei. Il Colonnello aveva un aereo. La band aveva un aereo e l'equipaggio aveva un aereo. I ragazzi del suono viaggiavano nei camions, autobus o roba del genere. Così, quando raggiungevamo una città, era come se atterrasse l'Air Force. Erano grandi momenti».
T. Brown


http://img26.imageshack.us/img26/254...memphis178.jpg
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Ariadne 26-02-2011 11:48

Re: Reportage da Graceland
 
Salendo sul Convair di Elvis ci sentiamo un po’ in soggezione. Forse è perché non siamo abituati a tanto lusso. Chi di noi potrebbe permettersi un aereo privato di queste dimensioni e, per giunta, con simili rifiniture? La rubinetteria in oro dei bagni è qualcosa che lascia letteralmente a bocca aperta, per non parlare delle comode poltrone in pelle, dei telefoni interni e dell’impianto stereo. Magari oggi molti ricchi uomini d’affari o star del cinema e dello spettacolo hanno simili meraviglie a loro disposizione, ma negli anni ’70 il Lisa Marie sicuramente era simbolo di uno status sociale di cui solo pochi potevano godere. Mentre scattiamo foto ai particolari più interessanti (c’è, per esempio, un armadietto proprio vicino alla cabina di pilotaggio con dentro abiti e vestiti di Elvis) ci sembra di vedere la piccola Lisa che spegne le candele sulla torta per il suo nono compleanno, mentre Elvis intrattiene i giornalisti saliti a bordo per una conferenza stampa. I finestrini, ovviamente, sono tutti oscurati: anche noi avremmo preferito così avendo paura di volare. Oltrepassato un piccolo salotto, in fondo all’aereo, si trova la stanza da letto del cantante con annesso bagno privato. Fortunatamente ci sono pochissimi visitatori e, mentre mio marito si ferma a guardare un filmato che scorre sul televisore della sala da pranzo, io ne approfitto per entrare da sola.......


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Ariadne 27-02-2011 08:14

Re: Reportage da Graceland
 
Accanto al letto c’è una poltrona enorme e per qualche secondo mi ci accomodo sopra. L’ambiente è raccolto e invita a rilassarsi. Senza neppure accorgermene, rimango assopita. Mi sveglio solo quando sento il rumore di una porta che si apre. C’è un uomo che è appena uscito dal bagno: i capelli gocciolanti gli incorniciano il viso, è a torso nudo e ha un asciugamano attorno ai fianchi :-am3:-am3. Si guarda allo specchio per qualche secondo, girandosi prima a destra e, poi, a sinistra. Decisamente il giro vita non è più quello di una volta: il suo stomaco è gonfio e lo fa apparire in soprappeso. Apre uno dei cassetti e tira fuori una fascia elastica che da un po’ di tempo è costretto ad indossare per cercare di nascondere quello che ormai, in realtà, è noto a tutti. La guarda contrariato e abbozza una specie di sorriso beffardo. Faccio appena in tempo a chiudere gli occhi per senso del pudore :oops: che l’asciugamano vola sul letto. Quando li riapro, trovo un altro uomo davanti a me, vestito e pettinato in maniera impeccabile. Ha qualcosa di familiare con quello che c’era solo un attimo prima. Non so spiegarmi esattamente cosa, ma poi, mentre mi sfiora :-wb uscendo dalla stanza di corsa perché lo stanno chiamando, mi tornano in mente le parole da lui rivolte in un’occasione a Norbert Putnam e tutto diventa chiaro: «E’ ora che io diventi Elvis Presley».....


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Ariadne 27-02-2011 13:35

Re: Reportage da Graceland
 
Decido di rimanere per aspettare il suo ritorno e quando finalmente apre la porta mi sorprende di nuovo. Il suo viso è ancora più pallido di come lo ricordavo, ha lo sguardo allucinato e le occhiaie sembrano due solchi profondissimi. E’ mezzo intontito e questa volta non ce la fa a cambiarsi da solo. I suoi amici lo aiutano ad indossare il pigiama e poi si allontanano per farlo riposare. Dannazione, dov’è Ginger? Quella ragazza non c’è mai quando lui ne ha bisogno. Sul comodino ci sono delle pillole. Ne ingoia qualcuna e poi si stende aspettando che il sonno sopraggiunga. A guardare il soffitto adesso non è l’idolo delle folle che ha appena lasciato il palco, ma un introverso ragazzo di provincia a cui sua madre proibiva di andare a giocare con gli altri bambini vicino al torrente, che nelle foto di scuola era sempre quello all’angolo più lontano, che non ha mai avuto degli amici fino a quando non ha preso in mano una chitarra. E’ vero, da più di vent’anni è l’oggetto del desiderio di tutte le donne e qualcuno è arrivato a definirlo addirittura “sacerdote del sesso”, eppure l’unica cosa che chiede, in fondo, è un po’ di compagnia, una donna che lo ascolti e si prenda cura di lui.
In uno dei romanzi di Agatha Christie, l’assassino si rivela al lettore semplicemente pronunciando le parole:«Feci quello che dovevo fare» entrando nella stanza del delitto. Anch’io temo di fare altrettanto se dico che quando sono uscita da quella camera da letto, anche se in verità erano passati solo pochi minuti, in cuor mio sembrava essere trascorsa una notte intera. Stavo per andarmene mentre Elvis era nel dormiveglia, ma poi non ho resistito alla tentazione. E così ho fatto l’unica che potessi fare per quell’uomo così solo. Ho preso la sua mano tra le mie e gli ho cantato una ninnananna per farlo addormentare. Durante il suo sonno agitato molte volte ha cercato una presenza accanto a lui ed io l’ho rassicurato. «Sta tranquillo, non me ne vado, resterò fino a quando non aprirai di nuovo gli occhi. Non ti abbandonerò, sarò qui vicino a te a proteggerti e a coccolarti». Non erano queste, forse, le parole che ha sempre sperato di sentirsi dire dalle donne che sono state al suo fianco? Chissà in quante sono riuscite a mantenere la promessa…. Almeno per questa volta, il problema è risolto: non me la sento proprio di deluderlo, è troppo fragile e indifeso.«Qualunque siano i tuoi incubi, io li scaccerò via», gli sussurro ogni tanto all’orecchio e lui riesce a riposare sereno almeno per qualche ora. Nel frattempo, l’aereo arriva a destinazione e qualcuno sta per entrare nella stanza. Ormai Elvis è quasi completamente sveglio, quindi sono libera di andarmene attraverso l’uscita secondaria. Quando metto piede a terra ho la sensazione di avere appena fatto il viaggio più lungo della mia vita, come se fossi rimasta sospesa per aria e nel tempo per più di trent’anni. E questa sensazione, ad essere sincera, non mi dispiace affatto.

http://img546.imageshack.us/img546/9...emphis1744.jpg
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http://img12.imageshack.us/img12/670...emphis1738.jpg
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Ariadne 28-02-2011 07:09

Re: Reportage da Graceland
 
Buongiorno e buon inizio settimana a tutti voi! :-7x:-4x:-7x

Queste sono foto scattate all' Hound Dog II


http://img220.imageshack.us/img220/9...emphis1746.jpg
http://img813.imageshack.us/img813/3...memphis401.jpg
http://img832.imageshack.us/img832/8...emphis1745.jpg

Paradise 28-02-2011 07:44

Re: Reportage da Graceland
 
Ciao Ariadne,
sempre più emozionata dai tuoi scritti, permettimi di dirti che , più che un semplice reportage, tu stai scrivendo un viaggio introspettivo, dove la tua fervida immaginazione sconfina tra la fugace realtà e i tuoi vividi ricordi : questo mi culla in sensazioni meravigliose dalle quali è difficile il distacco.
Hai saputo fondere, con la tecnica dei flash-back i momenti significativi del passato di un Grande Uomo con il tuo presente, in maniera egregia. BRAVA!!!!:-1:-1:-1

Lisa 28-02-2011 12:13

Re: Reportage da Graceland
 
Concordo con Paradise!! :-pp:-1

LISA

grimilde3577 28-02-2011 16:47

Re: Reportage da Graceland
 
Anch'io concordo al cento per cento cio' che ha scritto Paradise!!!!!!

Ariadne 01-03-2011 09:04

Re: Reportage da Graceland
 
GRAZIE infinite a tutti voi e, soprattutto, a PARADISE! Le sue parole così gentili mi hanno permesso di capire che il mio racconto sta raggiungendo lo scopo sperato. Prima di iniziare questo reportage, infatti, mi sono chiesta quale arricchimento specifico esso potesse portare ad un forum che già conteneva straordinari resoconti di viaggio e splendide fotografie. Dopo averci riflettettuto sopra, ho capito che la cosa migliore da fare era raccontare la mia esperienza personale così come essa è rimasta impressa nella mia mente e nel mio cuore, cercando di trasmettere nella maniera più spontanea possibile le emozioni e i sentimenti provati. Nella speranza di poter condividere quest’ultimi con persone che nutrono la mia stessa passione. Così ho cominciato a descrivere le varie tappe di quella che per me è stata una singolare avventura interiore: sogni ad occhi aperti si sono alternati a vivide percezioni, regalandomi esperienze illuminanti e rivelatrici. Il risultato è stato sorprendente. Man mano che il mio racconto è andato avanti mi sono resa conto che il protagonista non ero più io, ma Elvis. Ha preso il mio posto senza che me ne accorgessi e ha continuato lui ad intrattenervi con la sua storia. Io, naturalmente, l’ho lasciato fare, aspettando con impazienza insieme a voi il seguito di ciò che aveva da raccontare. So che quello che emerge dal mio reportage è un Elvis visto attraverso i miei occhi. Non poteva essere altrimenti. Non ho riportato da Graceland una sua fotografia, ma un suo ritratto. E i ritratti non sono una fedele riproduzione della realtà, ma solo una sua interpretazione. E’ questa, in fondo, la spiegazione del loro fascino: è estremamente interessante vedere cosa di una persona il pittore è riuscito a percepire, quale caratteristica del suo mondo interiore è riuscita a tirar fuori. Una foto non ha questo potere: non è in grado di garantire una comunicazione, uno scambio tra due anime. Nonostante il carattere estremamente personale del mio reportage, ritengo, tuttavia, di non aver smarrito troppo la strada che porta all’obiettività dei fatti. Il mio Elvis non è molto lontano dall’Elvis che ha vissuto nei luoghi che ho visitato e che ha usato le cose che anch’io ho toccato. Mi confortano in questo senso le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto ed amato, le ricerche da me compiute privatamente nel campo della grafologia e della psicologia evolutiva e comportamentale, una minima conoscenza di nozioni mediche e una buona dose di intuito femminile. Non ho incontrato Elvis, non ho parlato con lui, non ho sentito il contatto del suo corpo, eppure sono convinta, in qualche modo, di averlo conosciuto. In ogni mio flash-back ci sono spunti per ulteriori e approfondite riflessioni (sulla generosità di Elvis, sul suo rapporto con le donne, sul contrasto uomo-immagine….), che, però, ho volutamente tralasciato. La cosa che mi interessava di più, in questa sede, era presentarvi una persona così come l’ho vista a casa sua, mentre parlava, sorrideva e cantava. Mentre, insomma, era impegnata a vivere la sua vita, con le sue incertezze e le sue preoccupazioni, le sue soddisfazioni e i suoi successi, nel momento stesso in cui tutto avveniva, senza che il mio racconto fosse troppo influenzato dal senno del poi. Perché, confessiamolo pure, è questo il rimpianto maggiore che tutti quanti noi abbiamo: aver perso la possibilità di condividere con Elvis anche uno solo dei suoi giorni.

Alla prossima....

Ariadne 02-03-2011 07:22

Re: Reportage da Graceland
 
Eccomi di nuovo!! :p

Queste foto sono della mostra "Fashion king" ,dedicata allo stile di Elvis, che si trova nella zona adiacente alla Graceland Plaza insieme ai negozi di souvenirs, proprio davanti all' Heartbreak Hotel.
Qualche foto è un pò sfuocata, ma davvero non siamo riusciti a fare di meglio senza flash e con tutti i riflessi delle luci e dei video sulle vetrine.....

Per BARBIE:
Spero di farti contenta, visto che hai detto di adorare i vestiti di Elvis.
A proposito delle barbie da collezione, a Memphis ho trovato Elvis nella versione Blue Hawaii e Jailhouse rock. Poi, ovviamente, c'erano Elvis e Priscilla sposi. Non c'era, invece, quella dell' Aloha che hai tu. Avevo pensato di prendere una di queste barbie per mia figlia, ma poi lei per telefono mi ha detto di preferire le bamboline di Elvis con la testa dondolante. Perchè, ebbene sì, la Elvis Presley Interprises produce anche quelle....

:-rock :-rock :-rock


http://img138.imageshack.us/img138/6...emphis1689.jpg
http://img156.imageshack.us/img156/2...emphis1333.jpg
http://img691.imageshack.us/img691/1...emphis1685.jpg
http://img151.imageshack.us/img151/2...emphis1686.jpg
http://img850.imageshack.us/img850/4...emphis1687.jpg
http://img546.imageshack.us/img546/9...emphis1688.jpg

Ariadne 02-03-2011 16:08

Re: Reportage da Graceland
 
«Non conoscevo troppo di lui a parte quello che avevo letto. Ma, mentre gli parlavo, avevo la sensazione che fosse davvero un uomo timido. La stravaganza copriva la timidezza».
R. Nixon

http://img688.imageshack.us/img688/5746/immaginimemphis1697.jpg
http://img193.imageshack.us/img193/4153/immaginimemphis1690.jpg
http://img851.imageshack.us/img851/5465/immaginimemphis1691.jpg
http://img847.imageshack.us/img847/3011/immaginimemphis1692.jpg
http://img231.imageshack.us/img231/8437/immaginimemphis1693.jpg
http://img220.imageshack.us/img220/4727/immaginimemphis1695.jpg
http://img40.imageshack.us/img40/390/immaginimemphis1696.jpg

Ariadne 03-03-2011 07:17

Re: Reportage da Graceland
 
Queste sono altre foto della mostra.....

:-ge:-ge:-ge


http://img853.imageshack.us/img853/8...emphis1710.jpg
http://img571.imageshack.us/img571/6...memphis460.jpg
http://img824.imageshack.us/img824/7...memphis474.jpg
http://img163.imageshack.us/img163/9...emphis1698.jpg

Ariadne 03-03-2011 11:04

Re: Reportage da Graceland
 
E concludo......

http://img291.imageshack.us/img291/7...emphis1703.jpg
http://img199.imageshack.us/img199/3...memphis465.jpg
http://img695.imageshack.us/img695/9...memphis475.jpg
http://img64.imageshack.us/img64/547...emphis1700.jpg
http://img828.imageshack.us/img828/3...emphis1702.jpg


:-ge:-ge:-ge

barbie 03-03-2011 13:54

Re: Reportage da Graceland
 
ciao ariadne!!!grazie mille per esserti ricordata di me!!!molto belli i vestiti un po meno le armi!!!bellissima la giacca bianca e nera!!per quanto riguada le bambole mi piacerebbe trovare quella "blue hawaii"le altre le ho"elwis e priscilla"e"elvis comeback 68"!!!comunque beata te che hai fatto questo bellissimo viaggio!!un'abbraccio!!barbie:-ge:-1:-7x:-4x

Nella 03-03-2011 18:22

Re: Reportage da Graceland
 
Quote:

Ariadne (Messaggio 113733)
Salendo sul Convair di Elvis ci sentiamo un po’ in soggezione. Forse è perché non siamo abituati a tanto lusso. Chi di noi potrebbe permettersi un aereo privato di queste dimensioni e, per giunta, con simili rifiniture? La rubinetteria in oro dei bagni è qualcosa che lascia letteralmente a bocca aperta, per non parlare delle comode poltrone in pelle, dei telefoni interni e dell’impianto stereo. Magari oggi molti ricchi uomini d’affari o star del cinema e dello spettacolo hanno simili meraviglie a loro disposizione, ma negli anni ’70 il Lisa Marie sicuramente era simbolo di uno status sociale di cui solo pochi potevano godere. Mentre scattiamo foto ai particolari più interessanti (c’è, per esempio, un armadietto proprio vicino alla cabina di pilotaggio con dentro abiti e vestiti di Elvis) ci sembra di vedere la piccola Lisa che spegne le candele sulla torta per il suo nono compleanno, mentre Elvis intrattiene i giornalisti saliti a bordo per una conferenza stampa. I finestrini, ovviamente, sono tutti oscurati: anche noi avremmo preferito così avendo paura di volare. Oltrepassato un piccolo salotto, in fondo all’aereo, si trova la stanza da letto del cantante con annesso bagno privato. Fortunatamente ci sono pochissimi visitatori e, mentre mio marito si ferma a guardare un filmato che scorre sul televisore della sala da pranzo, io ne approfitto per entrare da sola.......


http://img545.imageshack.us/img545/9...emphis1726.jpg
http://img715.imageshack.us/img715/1...memphis932.jpg
http://img194.imageshack.us/img194/4...emphis1718.jpg
http://img824.imageshack.us/img824/7...emphis1724.jpg
http://img232.imageshack.us/img232/7...emphis1725.jpg


....ma che incredibile che permettano entrare al "Lisa Marie",
deve essere particolarmente emozionante,
ci credo che mette in soggezione!
Ancora una volta ci hai fatto vivere un momento magico
entrando con te nella vita di Elvis!
Te ne siamo molto riconoscenti Ariadne :-4x:-ge

Lisa 03-03-2011 19:20

Re: Reportage da Graceland
 
Grazie infinite, Ariadne, per questa bellissima esperienza che ci hai fatto vivere insieme a te!:-pp:-pp
Sei stata bravissima nel tuo racconto! :-1:-1E le foto sono tutte magnifiche! :-9x

LISA

Ariadne 04-03-2011 07:26

Re: Reportage da Graceland
 
Le foto che invio oggi sono quelle della zona antistante l'Heartbreak Hotel, dove ci sono i negozi di souvenirs, alcune mostre e il rock'n'roll bar. Il parcheggio che vedete quasi vuoto, in realtà ogni giorno si riempiva di auto, moto e quant'altro, come del resto il parcheggio dietro gli aerei e quello affianco all' hotel. Soprattutto durante il week-end era quasi impossibile trovare un posto vuoto. Pensate che ad un certo punto ci è venuta un'idea: ci siamo messi a fotografare le targhe delle auto, e in questo modo abbiamo individuato auto provenienti da ben 37 Stati americani. Tra le targhe più curiose ce n'era una con la scritta "Elvis" e il simbolo TCB, così, una volta tornati a casa, ho ritagliato questa foto e le ho attaccato tutto intorno, sull'album, le targhe di questi Stati. Un pò come a dire: tutta l'America attorno al suo mito. Un mito evidentemente mai dimenticato. Se solo l'idea ci fosse venuta prima, sono sicura che saremmo riusciti a trovare anche le targhe degli Stati rimanenti, ad eccezione, è ovvio, di quelli più lontani ( nel caso delle Hawaii sarebbe stato decisamente impossibile)....


http://img827.imageshack.us/img827/6...emphis1663.jpg
http://img849.imageshack.us/img849/9...emphis1660.jpg
http://img138.imageshack.us/img138/6...emphis1661.jpg
http://img814.imageshack.us/img814/6...emphis1662.jpg

Ariadne 04-03-2011 13:30

Re: Reportage da Graceland
 
Come ho già avuto modo di dire, durante il soggiorno a Memphis abbiamo alloggiato all'Heartbreak Hotel. Ci siamo pentiti di non aver prenotato una delle suite a tema, come quella chiamata "Burning Love" (sarebbe stata strepitosa!!), ma anche le camere ordinarie sono risultate accoglienti e confortevoli. In ognuna di esse c'è un televisore che, oltre ai canali normali, trasmette tre canali esclusivamente dedicati ai film e alla musica di Elvis :-7x. L'atrio è pittoresco, ve ne renderete conto guardando le foto, e ospita addirittura un Elvis shop. Non ci siamo tuffati nella piscina a cuore, ma abbiamo cenato sempre nella sala attigua al bar, dove si fa anche colazione la mattina. La sera il bar dell'albergo mette a disposizione dei clienti bibite e mancaretti vari, mentre su uno schermo gigante vengono proiettati documentari su Elvis o le sue performances live :-7x. Per quanto riguarda la clientela, devo dire che abbiamo incontrato persone di tutte le età: prevalentemente simpatiche vecchiette accompagnate da figlie e nipoti, ma anche donne di mezza età con i mariti e giovani coppie. Si entusiasmavano tutti come matti durante le proiezioni e ancora ridevano di cuore a situazioni e battute che sicuramente conoscevano a memoria! I più curiosi erano i bambini, sempre pronti a dimitare Elvis e a scatenarsi davanti al pubblico. I dipendenti si sono mostrati estremamente cordiali e, in generale, l'accoglienza ci è piaciuta. Magari se avessero masticato un pò di italiano.....


http://img816.imageshack.us/img816/3...emphis1984.jpg
http://img219.imageshack.us/img219/7...memphis804.jpg
http://img97.imageshack.us/img97/464...memphis805.jpg
http://img12.imageshack.us/img12/415...emphis1849.jpg
http://img151.imageshack.us/img151/6...emphis1982.jpg
http://img39.imageshack.us/img39/861...emphis1983.jpg

Ariadne 05-03-2011 07:55

Re: Reportage da Graceland
 
Al tempo in cui è stata acquistata da Elvis Graceland si trovava in una tranquilla zona della periferia di Memphis, e tutto sommato nel corso degli anni le cose non sono cambiate molto. Ci sono più case ed esercizi commerciali tutt’intorno, e va tenuto presente anche il fermento giornaliero della Graceland Plaza, ma quella continua a rimanere una zona abbastanza tranquilla. Almeno a noi ha dato questa impressione. Dietro l’albergo c’è una campeggio e, vicino, una specie di parco. Dall’altra parte, c’è la tenuta di Elvis, perciò il verde non manca. La notte si dorme tranquilli e anche la vicinanza dell’aeroporto quasi non si sente. L’Elvis Presley Boulevard è una strada molto frequentata, ma il traffico scorre senza problemi. Tutti i giorni, ci svegliavamo intorno alle 6.30 e alle 8.00 eravamo già in giro. La sera, dopo la chiusura dei negozi di souvenirs, pian piano le varie aree si svuotano. Quindi, quando calava il buio veniva proprio voglia di ritirarsi in albergo. Ma la sera prima della partenza abbiamo fatto un’eccezione. Siamo usciti dopo cena per andare a dire addio :-6 a Graceland. O, chissà, il nostro era un arrivederci….

Ariadne 07-03-2011 08:53

Re: Reportage da Graceland
 
Mentre passeggiamo sull’Elvis Presley Boulevard sotto le stelle ci viene da pensare che stiamo vivendo in un tempo che non c’è. E’ troppo attuale per essere passato, ma, allo stesso tempo, è troppo nostalgico per essere presente. Elvis non è vivo, perché non lo vediamo in carne e ossa, ma non è neanche morto, perché le sue immagini e la sua voce ci circondano da ogni parte. E’ un po’ come se stessimo visitando la sua casa mentre lui è fuori, magari per le riprese di un film o una vacanza alle Hawaii. Quando ci troviamo davanti Graceland con il parco tutto illuminato rimaniamo incantati. Sembra ancora più bella che di giorno, con quell’alternarsi di luci ed ombre che le conferisce un alone di insondabile mistero. Davanti al muro di cinta, dall’altra parte della strada, c’è una panchina dove ci sediamo a contemplare un paesaggio che da domani sarà soltanto nei nostri ricordi. Anche a quest’ora della sera ci sono persone che scendono dalle loro auto per scattare qualche foto o semplicemente per dare un’occhiata. C’è addirittura una coppia di innamorati che sono venuti qui per stare mano nella mano e baciarsi. Ogni tanto i cancelli della tenuta si aprono e qualcuno esce o entra. Così ci viene da pensare a come doveva essere trent’anni fa, quando la casa di notte era piena di vita e vi succedeva di tutto: ospiti numerosi ad ogni ora, go-cart sfreccianti per il giardino, fuochi d’artificio e tanta, tanta musica. Non è difficile immaginarsi Elvis in sella alla sua moto, con tutta la corte al seguito, che lascia Graceland diretto chissà dove. Sappiamo che era un animale notturno per forza di cose. Ha sempre dormito pochissimo, fin da giovanissimo. Quando era ancora al liceo lavorava fino a tardi e, poi, la mattina presto si svegliava per andare a scuola. Le esibizioni nei locali notturni all’inizio della carriera hanno finito per modificare in lui il ritmo naturale sonno-veglia e i continui concerti degli anni ’70 hanno consolidato definitivamente la sua abitudine a dormire di giorno e star sveglio di notte. Oltre a queste motivazioni di carattere pratico, però, c’era anche un altro motivo per cui Elvis non riusciva a dormire sotto il cielo stellato. Gli episodi di sonnambulismo a cui era soggetto per gli esperti rimandano ad un trauma, probabilmente subito nell’infanzia, che impediva al cantante di addormentarsi serenamente al calare del sole. Noi non sappiamo con esattezza come stavano le cose, ma ci fidiamo di quello che una volta lo stesso Elvis ha confessato:«Quando ero un ragazzino, non riuscivo a dormire. Avevo paura del buio, perché non sapevo cosa mi sarebbe capitato….Quando vado a dormire durante il giorno so che, anche se la mia camera è al buio, fuori è giorno, perciò non ho paura di addormentarmi. Per questo rimango sveglio tutta la notte, e i miei amici stanno con me e io mi sento sereno. Al mattino, quando tutti gli altri si alzano e vanno a lavorare, mi sento al sicuro perché è giorno; allora posso andare a letto». Se solo avesse saputo…L’ironia della sorte è che a tradirlo, alla fine, non è stata la tanto temuta notte, ma proprio la luce rassicurante del giorno…

munny 07-03-2011 20:02

Re: Reportage da Graceland
 
ciao Ariadne! volevo ringraziarti per questo splendido racconto ricco di emozioni e mi sembra di essere la a condividere con te sensazioni e impressioni. grazie ancora!!!:-9x

Nella 07-03-2011 21:54

Re: Reportage da Graceland
 
Quote:

Ariadne (Messaggio 113792)
Come ho già avuto modo di dire, durante il soggiorno a Memphis abbiamo alloggiato all'Heartbreak Hotel. Ci siamo pentiti di non aver prenotato una delle suite a tema, come quella chiamata "Burning Love" (sarebbe stata strepitosa!!), ma anche le camere ordinarie sono risultate accoglienti e confortevoli. In ognuna di esse c'è un televisore che, oltre ai canali normali, trasmette tre canali esclusivamente dedicati ai film e alla musica di Elvis :-7x. L'atrio è pittoresco, ve ne renderete conto guardando le foto, e ospita addirittura un Elvis shop. Non ci siamo tuffati nella piscina a cuore, ma abbiamo cenato sempre nella sala attigua al bar, dove si fa anche colazione la mattina. La sera il bar dell'albergo mette a disposizione dei clienti bibite e mancaretti vari, mentre su uno schermo gigante vengono proiettati documentari su Elvis o le sue performances live :-7x. Per quanto riguarda la clientela, devo dire che abbiamo incontrato persone di tutte le età: prevalentemente simpatiche vecchiette accompagnate da figlie e nipoti, ma anche donne di mezza età con i mariti e giovani coppie. Si entusiasmavano tutti come matti durante le proiezioni e ancora ridevano di cuore a situazioni e battute che sicuramente conoscevano a memoria! I più curiosi erano i bambini, sempre pronti a dimitare Elvis e a scatenarsi davanti al pubblico. I dipendenti si sono mostrati estremamente cordiali e, in generale, l'accoglienza ci è piaciuta. Magari se avessero masticato un pò di italiano.....


http://img816.imageshack.us/img816/3...emphis1984.jpg
http://img219.imageshack.us/img219/7...memphis804.jpg
http://img97.imageshack.us/img97/464...memphis805.jpg
http://img12.imageshack.us/img12/415...emphis1849.jpg
http://img151.imageshack.us/img151/6...emphis1982.jpg
http://img39.imageshack.us/img39/861...emphis1983.jpg

Ciao Ariadne!
Continuiamo a passare dei momenti magici a Graceland
insieme a te e ti siamo molto grati :-4x:-1:-ge:-9x:-4x:-7x

Ariadne 08-03-2011 08:51

Re: Reportage da Graceland
 
Grazie MUNNY, sono felice di sapere che il mio racconto è riuscito a coinvolgerti. Ah, e piacere di conoscerti!! Anche NELLA, come al solito, mi riempie di complimenti e ne sono lusingata....


Il giorno della partenza, purtroppo, è arrivato. Siamo felici di tornare a casa, ma portiamo dentro di noi la certezza che Graceland ci mancherà sempre terribilmente tanto. L’aereo è già in volo e ci mettiamo a pensare a quali sono le cose di questo viaggio che ci hanno colpito di più. Una di esse è sicuramente l’afflusso continuo e massiccio di gente alla casa di Elvis. Non dimenticheremo mai quelle file interminabili davanti alla biglietteria o ai pulmini a qualunque ora del giorno e in qualunque giorno. Certo, il sabato e la domenica c’è un po’ più di affollamento, ma anche nel resto della settimana i custodi e le guide lavorano parecchio. Ci sono persone di tutte le età e di tutte le provenienze. Guardando questo straordinario fiume umano che scorre senza sosta sull’Elvis Presley Boulevard capiamo quanto le parole di Larry Geller siano vere: «Se prendete le grandi star del XX secolo, risalite fino al primo sex-simbol, Rodolfo Valentino, e includete Clarke Gable, James Dean, Marylin Monroe, Sinatra, Lennon, prendeteli tutti assieme. Ogni anno ci sono più visitatori per Elvis che per tutti gli altri messi assieme. E questo fenomeno aumenta di anno in anno. Il fenomeno di Elvis va oltre lo showbusiness. Ha fatto vibrare le anime in tutto il mondo come nessun altro».

http://img560.imageshack.us/img560/1...emphis1978.jpg
http://img689.imageshack.us/img689/3...memphis044.jpg
http://img848.imageshack.us/img848/4...emphis1154.jpg
http://img856.imageshack.us/img856/9...emphis1756.jpg
http://img263.imageshack.us/img263/4...inimemphis1971

Ariadne 09-03-2011 07:27

Re: Reportage da Graceland
 
«Fino a che sarò vivo non smetterò di essere grato agli Americani per avermi dato questa straordinaria possibilità».

«Dio vi benedica come ha benedetto me»

E. A. Presley


http://img852.imageshack.us/img852/5...emphis1148.jpg
http://img23.imageshack.us/img23/885...emphis1025.jpg

Ariadne 09-03-2011 10:30

Re: Reportage da Graceland
 
Cosa rispondere per il saluto finale? Non resta che fare nostre le parole di Ed Sullivan: «Vorrei dire a Elvis Presley e al Paese che è veramente un bravo ragazzo :-9x. E ovunque tu decida di andare, Elvis, noi saremo fieri di te. Insieme a quei ragazzi laggiù volevamo dirti che non abbiamo mai provato un’esperienza più bella di questa. Sei veramente in gamba. E ora un bellissimo applauso per una bellissima persona :-1:-1».


Nella 09-03-2011 16:11

Re: Reportage da Graceland
 
Quote:

Ariadne (Messaggio 113827)
Grazie MUNNY, sono felice di sapere che il mio racconto è riuscito a coinvolgerti. Ah, e piacere di conoscerti!! Anche NELLA, come al solito, mi riempie di complimenti e ne sono lusingata....


Il giorno della partenza, purtroppo, è arrivato. Siamo felici di tornare a casa, ma portiamo dentro di noi la certezza che Graceland ci mancherà sempre terribilmente tanto. L’aereo è già in volo e ci mettiamo a pensare a quali sono le cose di questo viaggio che ci hanno colpito di più. Una di esse è sicuramente l’afflusso continuo e massiccio di gente alla casa di Elvis. Non dimenticheremo mai quelle file interminabili davanti alla biglietteria o ai pulmini a qualunque ora del giorno e in qualunque giorno. Certo, il sabato e la domenica c’è un po’ più di affollamento, ma anche nel resto della settimana i custodi e le guide lavorano parecchio. Ci sono persone di tutte le età e di tutte le provenienze. Guardando questo straordinario fiume umano che scorre senza sosta sull’Elvis Presley Boulevard capiamo quanto le parole di Larry Geller siano vere: «Se prendete le grandi star del XX secolo, risalite fino al primo sex-simbol, Rodolfo Valentino, e includete Clarke Gable, James Dean, Marylin Monroe, Sinatra, Lennon, prendeteli tutti assieme. Ogni anno ci sono più visitatori per Elvis che per tutti gli altri messi assieme. E questo fenomeno aumenta di anno in anno. Il fenomeno di Elvis va oltre lo showbusiness. Ha fatto vibrare le anime in tutto il mondo come nessun altro».

http://img560.imageshack.us/img560/1...emphis1978.jpg
http://img689.imageshack.us/img689/3...memphis044.jpg
http://img848.imageshack.us/img848/4...emphis1154.jpg
http://img856.imageshack.us/img856/9...emphis1756.jpg
http://img263.imageshack.us/img263/4...inimemphis1971

..e li fa vibrare ancora e cosi sarà fino alla fine dei tempi!
:-7x :-4x
Ciao Ariadne! :-3x :-ge

Ariadne 09-03-2011 18:55

Re: Reportage da Graceland
 
Siamo arrivati alla fine del reportage, ma non, spero, alla fine della storia. Questo mio modesto resoconto è dedicato a tutti coloro che amano Elvis e anche, perché no, a coloro che Elvis lascia completamente indifferenti. A coloro che lo conoscono da sempre, a quelli che lo hanno appena scoperto e a quelli che non lo hanno mai ascoltato. A quelli che lo considerano un figlio, a quelli che lo avrebbero voluto come padre e alle donne che lo vedono come l’uomo dei loro sogni. Persino a quelli che ad Elvis non pensano mai.
Allo stesso tempo, esso è dedicato all’Elvis ribelle e trasgressivo, ma anche all’Elvis timido e introverso. All’Elvis che giocava come un bambino e a quello che rifletteva cercando il senso delle cose. All’Elvis egocentrico e all’Elvis generoso, all’Elvis che faceva uso di droghe e all’Elvis che pregava cantando. All’Elvis che è morto e a quello che, forse, è ancora vivo. All’Elvis che non ho mai avuto occasione di guardare negli occhi e all’Elvis che non ha mai sorriso apposta per me….


A lui e a tutti voi rivolgo il mio sentito ringraziamento per aver condiviso con me questo viaggio

:-4x:-4x:-4x:-4x:-4x:-4x:-4x:-4x
THANK YOU
VERY MUCH
:-ge:-ge:-ge:-ge:-ge:-ge:-ge:-ge

Nella 10-03-2011 11:59

Re: Reportage da Graceland
 
Quote:

Ariadne (Messaggio 113858)
Siamo arrivati alla fine del reportage, ma non, spero, alla fine della storia. Questo mio modesto resoconto è dedicato a tutti coloro che amano Elvis e anche, perché no, a coloro che Elvis lascia completamente indifferenti. A coloro che lo conoscono da sempre, a quelli che lo hanno appena scoperto e a quelli che non lo hanno mai ascoltato. A quelli che lo considerano un figlio, a quelli che lo avrebbero voluto come padre e alle donne che lo vedono come l’uomo dei loro sogni. Persino a quelli che ad Elvis non pensano mai.
Allo stesso tempo, esso è dedicato all’Elvis ribelle e trasgressivo, ma anche all’Elvis timido e introverso. All’Elvis che giocava come un bambino e a quello che rifletteva cercando il senso delle cose. All’Elvis egocentrico e all’Elvis generoso, all’Elvis che faceva uso di droghe e all’Elvis che pregava cantando. All’Elvis che è morto e a quello che, forse, è ancora vivo. All’Elvis che non ho mai avuto occasione di guardare negli occhi e all’Elvis che non ha mai sorriso apposta per me….


A lui e a tutti voi rivolgo il mio sentito ringraziamento per aver condiviso con me questo viaggio

:-4x:-4x:-4x:-4x:-4x:-4x:-4x:-4x
THANK YOU
VERY MUCH
:-ge:-ge:-ge:-ge:-ge:-ge:-ge:-ge

GRAZIE A TE!!! :-1 :-9x :-ge :-4x :-7x

Nella 17-03-2011 21:29

Re: Reportage da Graceland
 
Quote:

Ariadne (Messaggio 113831)

..e questo sciame di gente sarà a tutte le ore immagino!
Ciao Ariadne, sapresti dirmi come mai questo post dice: 03-08-2011 15:38
da Ariadnehttps://forum.grazielvis.it//images/...s/lastpost.gif ?
Bellissimi tuoi racconti di Tupelo, li ho divorati :-9x :-1 :-1 :-4x

Ariadne 18-03-2011 07:37

Re: Reportage da Graceland
 
Buongiorno NELLA!
Per quanto riguarda lo sciame di gente di fronte a Graceland hai ragione: è pressoché continuo. A volte sembra di trovarsi di fronte ad un vero e proprio assalto di cavallette, ma fortunatamente ci sono anche momenti in cui non c'è nessuno. Mio marito ne ha approfittato per fare delle riprese con la videocamera in cui ripercorro tutto il muro di cinta e mostro al di là di esso una Graceland insolitamente vuota e silenziosa. Sono straordinarie e sicuramente le userò per realizzare un video incentrato sul nostro viaggio a Memphis. Appena il video sarà terminato mi adopererò per farvelo vedere.
Riguardo alla data del post, essa dipende dai problemi che ci sono stati ultimemente al server. 3-8-2011 è diventato 3-8-2011 e, purtroppo, Lisa mi ha detto che quasi sicuramente non potranno essere fatte correzioni. Pazienza!
Un abbraccio caloroso a te e un saluto a tutti coloro che seguono i miei modesti racconti......:-4x:-4x


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