Grazie Elvis Forum

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MISSCLAWDY 09-10-2006 09:56

Re: Articoli
 
..penso che mi abbiate riconosciuto dai capelli..ebbene sì, quella nella foto sono io!!!!!!!! e faccio avanti e indietro tra roma e new york per avere un minimo di copertura e non far sapere a tutti che Elvis è vivo e vive con me!!!! in realtà non cè nessuna intervistatrice, Elvis voleva uscire allo scoperto e abbiamo inscenato l'intervista!!!!:) :) :)

stanyelvis 10-10-2006 07:46

Re: Articoli
 
se ci fosse una verità nascosta in tutto questo all'apoca questo articolo avrebbe fatto uno scalpore non indifferente! Se Elvis avesse rilasciato sul serio una intervista a questo giornale significherebbe che è disposto a far sapere al mondo intero che è ancora vivo!!!E questa storia sarebbe proseguita fino ad oggi con i vari risvolti della situazione!!!

Sono d'accordissimo!

Stany!

hurt 13-10-2006 00:48

Re: Articoli
 
Il signore sì, che se ne intende !!!!!!!!!!!!

Renzo Arbore: 'Vi racconto il mio Elvis'
La sua automobile sfreccia veloce verso Torre del Lago, dove è atteso per un concerto con l'Orchestra Italiana. Renzo Arbore è stato uno dei primi estimatori di Elvis Presley in Italia. Lo ha trasmesso tanto nelle prime, pionieristiche trasmissioni radiofoniche che, poi, in televisione. Lo ha citato perfino sul grande schermo e nei suoi concerti c'è sempre un angolo dedicato a un classico di Elvis. Al musicista ed entertainer abbiamo chiesto di raccontare il suo Elvis.

Che tipo di rapporto la lega al re del rock'n'roll?
Sono sempre stato un appassionato di jazz abbastanza rigoroso. All'inizio guardavo Presley con la puzza sotto il naso. Lui e Bill Haley mi sembravano musicisti bianchi che scimmiottavano quello che facevano i musicisti di colore, Little Richard, Chuck Berry, Fats Domino.

Insomma, non è stato un amore a prima vista...
No, però l'ho rivalutato quando ha ammesso di essere stato influenzato dai cantanti di gospel e di spiritual, dal Golden Gate Quartet. Ha conservato quella passione e ha firmato successi originali sul serio. Penso a Teddy Bear, a Blue Suede Shoes, a Guitar Man, canzoni veramente godibili. Attraverso di lui, senza snobismi, ho compreso ancora meglio il jazz e ho imparato ad amare il rock'n'roll.

Lei è stato tra i primi a trasmetterlo alla radio italiana…
Ho trasmesso le sue canzoni tanto a Per Voi Giovani che a Bandiera Gialla, ospitando anche le canzoni dell'Elvis in crisi. Ma ho fatto di più. Al cinema, nel mio primo film Il papocchio ho rifatto It's Now or Never e Are You Lonesome Tonight. Quest'ultima con Benigni nella parte di Giuda. E' stato un omaggio sentito. Elvis è diventato talmente grande da essere un patrimonio del costume. Lo stesso Sinatra, che l'avrebbe dovuto osteggiare, era attirato dal suo carisma, affascinato come le migliaia di cantanti e di imitatori che in questi anni hanno cercato di essere come lui.

Che cosa resta di Elvis Presley, oggi?
Grazie a lui la musica pop non è più un fenomeno caduco, di moda. Si può dire di Presley quello che Hindemith affermò sul jazz: non è più una moda, ma è un'epoca. Visto che ci sono ragazzi di 18 anni che vestono come lui, che ascoltano i suoi dischi. Elvis ha la forza delle cose antiche, non vecchie, non superate. Lui e il suo repertorio sono nell'albo d'oro della canzone americana al pari delle composizioni di Gershwin, di Hart e di Berlin. Il rock'n'roll ha fatto negli Stati Uniti quello che la bossanova ha fatto in Brasile. Una rivoluzione.

Però in Italia Elvis non ha mai venduto tanto. Perché?
Il suo periodo splendido è stato tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta. Dopo ha inciso molti long playing, senza badare troppo alle hit. Quando ho cominciato a fare il disc jockey, nel '64-'65, mi arrivava Billboard. E anche in America notavo che Elvis non era tanto venduto, E nemmeno Sinatra. A quel tempo funzionavano solo i singoli. E in Italia c'era la grande concorrenza dei cantanti nostrani. Si finiva per l'acquistare i dischi di Adriano Celentano o di Mina. Era l'epoca dei ragazzi del juke box.

Dov'era, il giorno della morte di Presley?
Non lo so, però ricordo che subito dopo gli resi omaggio a L'Altra domenica. Trasmisi uno degli ultimi suoi concerti, a Las Vegas, ingrassato e appesantito. Poi sono andato in pellegrinaggio a Memphis e a Graceland. Ho visto come vivono il mito di Elvis. Tuttora con gli amici e con l'Orchestra suono uno dei suoi classici, All Shook Up.

Come lo ricorderà il prossimo 16 agosto?
Mi piacerebbe fare un salto a Senigallia, al Summer Jamboree dedicato al rockabilly e allo swing. Lì si radunano un sacco di musicisti sopravvissuti a quegli anni, Comets in testa.

hurt 14-10-2006 07:29

Re: Articoli
 
Credo sia una gran bella notizia !!!
Chissà che non mettano in circolazione altro splendido materiale anche in DVD
----------------------------------------------------
Da Google

Nashville, 09:15

Elvis Presley, trent'anni dalla morte: la Sun Records celebra il Re

La Sun Entertainment e la Elvis Presley Enterprises hanno annunciato la firma di un accordo che consentirà alla Sun Records di utilizzare il logo e l'immagine del leggendario artista per confezionare una serie di prodotti commemorativi, sul mercato già per natale.

La partnership con la casa discografica che lanciò Elvis Presley mira a sfruttare al meglio il 2007, anno in cui cade il trentennale della morte di Elvis. Sono molti e di grande prestigio gli artisti che hanno inciso per la label di Nashville, da BB King a Johnny Cash, da Jerry Lee Lewis a Roy Orbison, passando per Ike Turner e Rufus Thomas. Per maggiori informazioni Elvis.com.(Luc) (13 ottobre 2006)

gabby 14-10-2006 18:44

Re: Articoli
 
Eccone un'altro interessantissimo:) :) :)

Salvatore93 14-10-2006 19:16

Re: Articoli
 
e molto interessante

Clint Reno 19-10-2006 14:51

Re: Articoli
 
Frank Sinatra, Elvis Presley, Jackie O’, Robert Redford e molte altre star
Mostre, a Roma le foto del più famoso paparazzo di New York

Dal 19 ottobre al 2 dicembre allo Shenker Culture Club, 'Exclusive', i volti del cinema ritratti da Ron Galella

http://www.adnkronos.com/Assets/Imgs...2--200x150.jpg

Roma, 16 ott. (Adnkronos Cultura) - “Secondo la mia idea, una buona fotografia deve essere a fuoco e ritrarre una persona famosa mentre fa qualcosa di non famoso. Il suo essere nel posto giusto al momento sbagliato. Ecco perché il mio fotografo preferito è Ron Galella”, scriveva Andy Warhol nel 1979. Oggi, le celebri fotografie di quello che viene considerato il paparazzo più famoso di New York diventano una mostra allestita presso la sede di piazza di Spagna dello Shenker Culture Club, realizzata in collaborazione con il comune di Roma - Ufficio Turismo, associazione Piazza di Spagna-Trinità dei Monti e Photology.

La mostra “Exclusive. I volti del cinema by Ron Galella”, che resterà aperta al pubblico dal 19 ottobre al 2 dicembre (da lunedì a venerdì dalle ore 11 alle 19, sabato dalle 11 alle 15) sarà presentata il 18 ottobre nell’ambito delle iniziative che ruotano attorno alla Festa del Cinema di Roma, mentre il 21 accoglierà ospiti e celebrità in occasione della Festa di Piazza di Spagna, durante la quale verrà premiato l’attore Robert De Niro, uno dei volti che si possono riconoscere tra quelli immortalati da Ron Galella.

Frank Sinatra, Elvis Presley, Jackie O’, Robert Redford e molte altre star non ritratte in posa o in tradizionali atteggiamenti divistici, ma catturate nei momenti più insoliti e umani: così Ron Galella è diventato il paparazzo più famoso d’America, sempre accompagnato dalla sua Nikon che, dal 1955, non l’ha mai tradito (anche se le è valsa un pugno in faccia da Marlon Brando). Ron Galella, italoamericano classe 1931, è il più famoso fotografo americano di celebrità, definito da “Newsweek” come il “paparazzo extraordinaire”. Le sue foto furono pubblicate, tra gli anni Sessanta e Ottanta, da “Life”, “The New York Times”, “People”, “The Star” e “Vanity Fair” e, stampate in esemplari oggi unici, sono state esposte in importanti musei e gallerie a New York, Pittsburgh, Amsterdam, Bruxelles, Milano.

Per questa mostra, sono stati selezionati sessanta ritratti di celebrità del cinema tra i numerosissimi scatti del fotografo: stampe di grande fascino per la loro qualità vintage, tutte originali e uniche, con impresso sul retro di ognuna timbro, data e firma dell’autore e corredate di velina giornalistica. Tra le fotografie esposte e i volti delle icone del cinema mondiale, Robert De Niro e Al Pacino ritratti a un gala del 1982, tanto eleganti e formali nell’abbigliamento quanto intensi e spontanei nelle espressioni; un giovane Jack Nicholson in una smorfia di apprezzamento per il décolleté di Sylvia Miles; un trasgressivo Richard Gere all’uscita del Gala degli Mgm studios.

Inoltre, Marlon Brando mentre arriva ad una conferenza stampa, seguito da Ron Galella che indossa un elmetto (un anno prima, l’attore l’aveva colpito rompendogli una mascella e facendogli saltare cinque denti), o un’originale Sophia Loren che, al party per il film “Il Dottor Zivago”, descrive con un gesto molto espressivo, il fascino degli occhi di Omar Sharif.


http://www.adnkronos.com/3Level.php?...=1.0.568383121

guitarman 25-10-2006 17:17

Re: Articoli
 
cavoli...
Su Forbes i morti (celebri) più ricchi

http://www.repubblica.it/2006/05/gal...120329_big.jpg Elvis Presley non guida più la graduatoria delle star che - pur essendo passate a miglior vita - continuano a guadagnare milioni di dollari grazie ai diritti d'autore. A superarlo è stato da Kurt Cobain dei Nirvana (nella foto), che ha totalizzato royalties per 50 milioni di dollari: lo rivela la classifica stilata da Forbes

http://www.repubblica.it/2006/05/gal...120327_big.jpg
Elvis Presley (secondo classificato)

http://www.repubblica.it/2006/05/gal...120342_big.jpg
Al centro Charles Schulz, il papà dei Peanuts (terzo classificato)
http://server-it.imrworldwide.com/cg...:tz2:ctlan:hpn
http://www.repubblica.it/2006/05/gal...120333_big.jpg
John Lennon (quarto classificato)

http://server-it.imrworldwide.com/cg...:tz2:ctlan:hpn

guitarman 25-10-2006 17:22

Re: Articoli
 
Elvis Returns To Old Label
Scott Reeves, 10.15.06, 6:00 AM ET

Elvis Presleyhttp://images.forbes.com/media/faces...sley_elvis.jpg









Elvis and Sun, together again.
Sun Records, the small label in Nashville, Tenn., that helped launch The King to stardom, has signed a licensing agreement with Elvis Presley Enterprises for the use of Presley's image on several commemorative retail products. Terms weren't disclosed.
Presley made his first recordings with Sun Records, which sold its song catalog to RCA Victor in 1955 just before Elvis became a star.
Sam Phillips, the original owner of Sun Records, also helped launch the careers of Johnny Cash, B.B. King, Jerry Lee Lewis, Charlie Rich, Ike Turner, Rufus Thomas and Roy Orbison.
The 1950s teenagers who drove their parents nuts by adopting Presley's slicked back hair and brash demeanor are now signing up for Social Security. The King died in 1977, but interest in Presley apparently never dies.
The deal looks like a good (and profitable) way to introduce Elvis to a new generation of fans, probably to the relief of parents trying to fend off the drug- and sex-drenched lyrics of today's popular music. (See: " Wearing Elvis")
Carol Butler, vice president of international licensing for Elvis Presley Enterprises, said the deal was "something we have long wanted to do, and now the time has finally come." (See: " Elvis Lives--In Merchandising, At Least")

gabby 25-10-2006 17:25

Re: Articoli
 
:icon_sad: :xmas_icon_idea: :cry: xchè Elvis è secondo adesso????:-D :-D :-D

guitarman 25-10-2006 17:27

Re: Articoli
 
http://news2000.libero.it/spettacoli/foto/120(45).jpgFotogalleryElvis è sempre vivo Il mito Presley tra amarcord e business
Il 16 agosto 1977 moriva Elvis Presley. Il 16 agosto 2002, a venticinque anni di distanza da quel giorno, il Re del rock è più vivo che mai. L'America celebra in questi giorni, tra patriottismo e parate kitsch, il venticinquennale della scomparsa di "The Pelvis", ma il suo mito non è mai finito nella tomba con lui, anzi.

I suoi fan club sparsi nel mondo sono migliaia, milioni le persone che lo imitano e vivono della sua eredità musicale e spirituale (vedi box a lato). E centinaia quelli pronti a giurare che Presley è vivo: uno psichiatra di Kansas City sostiene di averlo avuto recentemente in cura per un'artrite e di sentirlo regolarmente al telefono; qualcuno è certo di averlo avvistato ad Amburgo mentre vendeva hot dog per strada, mentre i sospetti sul fatto che nella bara, il giorno del funerale, ci fosse una riproduzione in cera del Re sono suffragati da decine di indizi più o meno strampalati.

Senza contare l'uso e l'abuso che lo show business fa della sua immagine e della sua voce, specialmente in questo periodo. Il rock di Presley fa da "colonna sonora" all'ultimo film Disney, "Lilo & Stitch", dove Stitch, un piccolo alieno, si diverte a impersonare Elvis per la gioia di Lilo; "A little less conversation", brano minore del rocker, è stato remixato dall'olandese Dj Junkie XL ed è da settimane in testa alle classifiche inglesi.

Dulcis in fundo, una graduatoria pubblicata dalla rivista "Forbes" consacra Elvis come quella, tra le star decedute, che continua a incassare di più in termini di diritti d'autore: la classifica lo accredita (o meglio, accredita i suoi eredi) di un introito, per lo scorso anno, di ben 37 milioni di dollari, tra royalties e diritti per lo sfruttamento dell'immagine. Staccatissimi altri due giganti della musica come Jimi Hendrix e Bob Marley.

E tanto per aggiungere Elvis a Elvis, la figlia del Mito, Lisa Marie, ha pensato di convolare a nozze durante lo scorso weekend con Nicholas Cage, proprio quando iniziavano le commemorazioni dedicate al padre. Manovra commerciale o vero amore? Ai fan poco importa: Elvis è e sarà sempre vivo, almeno nel vinile gracchiante dei suoi vecchi 45 giri e nelle frange delle giacche di pelle di coloro che trovano nel Re la sola ragione d'esistere e, pensando a lui, fischiettano "I'm Yours".

16 agosto 2002
Davide Passoni

guitarman 25-10-2006 17:29

Re: Articoli
 
nn lo so fabiana,ma voglio saperne di èpiù e farò qualche ricerca...ma lo vogliono i gestori del nome di elvis se elvis è secondo...e meno male ke hanno fatto il cd second to none,già ma se continuano così x quanto?

gabby 25-10-2006 17:32

Re: Articoli
 
Bello Enzo,grazie!!!:) :) :)

gabby 25-10-2006 17:34

Re: Articoli
 
Si sarà Enzo ma io non credo che lo sbarbatello lissù incassi più di Elvis....sarò di parte non lo so....beh sicuramente....ma lo trovo moooooolto strano!!!:-+

guitarman 25-10-2006 18:02

Re: Articoli
 
è risultato strano anche a me

gabby 25-10-2006 18:08

Re: Articoli
 
Indaghiamo Enzo:-? :-? :-?

guitarman 25-10-2006 18:45

Re: Articoli
 
http://articles.moneycentral.msn.com....aspx?GT1=8618

guitarman 25-10-2006 18:46

Re: Articoli
 
leggetevi qua...

hurt 28-10-2006 14:05

Re: Articoli
 
Ecco unarticolo che ho trovato nel sito e che fa capire, ulteriorimente, il messaggio che si vuole trasmettere. http://www.jamonline.it/jam85/coverstory85.htm#presley
Merita di essere letto (non aspettatevi solo elogi), ma è interessante capire, da dove Ligabue ha copiato la sua espressione:

ELVIS PRESLEY
Dead or Alive
di Paolo Vites
Come diceva Greil Marcus, la carriera artistica di Elvis Presley "ha quasi avuto l’intento di riassumere in essa l’America stessa". "Elvis", dice ancora Marcus, "era l’America e lo sapeva. Bruce Springsteen non è sicuro che l’America esista ed ecco perché, continuamente, nelle sue canzoni cerca di trovarla."
Elvis è stato l’incarnazione dell’America (tutto il meglio e tutto il peggio di essa) sia da vivo che da morto. Probabilmente da morto dell’America ha incarnato solo la parte peggiore… Nel libro Dead Elvis, sempre di Greil Marcus, tra le tante documentazioni scioccanti del culto pagano del dio Elvis cominciato esattamente il giorno stesso della sua morte, appare questa incredibile preghiera di una fan al cantante: "Caro Elvis (…), ti adoro. Il mio sonno è tutto fatto di desiderio per te. Cerco di farmi una ragione della mia vita quotidiana, ma tutto svanisce di fronte alla tua immagine sempre presente nella mia mente. Sono così ipnotizzata da te che non riesco più a sopportare l’esistenza senza la tua presenza (…). Non importa con quale uomo io sia, è sempre te. Elvis devo confessarti una cosa: sto portando dentro di me tuo figlio. L’ultimo imitatore di Elvis con cui ho scopato portava dentro di sé il tuo sacro seme. Vi prego: mandatemi dei soldi…". Non crediate che la donna, Joni Mabe, autrice di questa folle preghiera scritta il giorno dell’anniversario della morte di Elvis del 1983, sia un caso isolato. La chiesa di Elvis esiste realmente. Ma questa è l’America, baby…
Così come è America l’ennesimo cofanetto retrospettivo pubblicato per celebrare i venticinque anni dalla sua scomparsa (Today, Tomorrow & Forever), pubblicizzato come composto di 100% inediti (perché cento sono i brani inclusi). In realtà di inedito ce n’è è uno solo, un’interessante registrazione al pianoforte (The Fool) di Elvis durante il servizio militare in Germania, mentre il resto è composto da alternate take di brani già conosciuti. Elvis era un perfezionista, in studio, e allora ecco qui la take numero 48 di Doncha’ Think It’s Time…
È America (anche se è uscito prima in Inghilterra) anche il ridicolo remix ad opera dei JXL (ed Junkie XL) utilizzato per lo spot televisivo della Nike, di A Little Less Conversation, diventato il diciottesimo numero uno nella classifica inglese del cantante, festeggiato a colpi di champagne dagli avvoltoi della Elvis Presley Estate che così hanno potuto battere i Beatles (diciassette numeri uno in classifica). In America, ai primi di luglio, il singolo aveva debuttato direttamente al numero 50 della classifica di Billboard, diventando così il più grosso successo di Elvis dal 1982 (per la serie: i morti possono sempre andare in classifica). Ovviamente a questa scelleratezza farà seguito il disco completo: Elv1s 30 # 1 Hits (Elvis scritto proprio così, con un ‘1’ nel nome) è programmato in uscita il 24 settembre e raccoglie trenta numeri uno del povero Elvis (vedi il sito elvisnumberonehits.com).
Meno di cattivo gusto è invece la colonna sonora che la Walt Disney ha confezionato per il divertente cartone animato Lilo & Stitch: se sulla carta sembra un’ennesima speculazione (contiene cinque brani di Elvis, più Burning Love rifatta da Wynonna e una versione dance di Can’t Help Falling In Love ad opera dei A*Teens) bisogna vedere il film per capire che l’operazione è riuscita. La protagonista, infatti, una ragazzina hawaiana con seri problemi familiari, per tirarsi su il morale ascolta Elvis.
Ed è America, infine, il fatto che Graceland sia il luogo più visitato degli States subito dopo la Casa Bianca, con milioni di turisti ogni anno.
Ma Elvis era ed è la voce dell’America: nella sua fuga da una città di miserabili in cui lo attendeva solo un futuro da miserabile, lui ha trovato il sogno americano, anzi, qualcosa di ancora più grande, qualcosa di così tremendamente grande che ha finito per schiantarlo. Nel grido di gioia e di liberazione che esce fuori da tutte le sue registrazioni del periodo Sun (una su tutte: Mystery Train, ovvero riuscire a strappare al diavolo la ragazza che ami. Chi prima di lui aveva cantato quella canzone, e cioè la Carter Family con il titolo di Worried Man oppure Junior Parke, ne era sempre uscito perdente: il diavolo ti fotteva sempre…), nella trappola dorata di Hollywood e dei film idioti che fu costretto a recitare (Hollywood Babilonia: questa è America, baby…), nella tronfia pomposità dei concerti a Las Vegas, di un uomo grasso e sfatto che deve recitare se stesso; "Elvis ci mostra il grandioso spettacolo dell’opulenta sicurezza americana, è la sua versione del sogno del ‘vincitore si prende tutto’" (Greil Marcus, Mystery Train).
Elvis era molto di più del sogno americano che sognano le persone normali: "Un uomo che si è fatto da solo è piuttosto noioso, ma un re che si è fatto da solo è qualcosa di diverso" (Greil Marcus, op. cit.). Per questo, a venticinque anni dalla sua morte, Elvis e il suo sogno devono obbligatoriamente rimanere vivi: cosa altro potrebbe rimanere a questa povera America, colpita al suo interno da un presidente ignorante come un mandriano e dall’esterno dalla minaccia di un altro 11 settembre? A costo di inventarsi la chiesa di Elvis Presley o un altro cofanetto inutile o un numero uno in classifica che di fatto non esiste neanche.
C’è solo un modo per ricordare la grandezza di quella voce, giustamente definita "soprannaturale", la più bella voce (solo Frank Sinatra può stargli accanto) che la musica americana del Ventesimo secolo abbia saputo trovare, venticinque anni dopo che il Re è morto seduto sulla tazza del cesso di Graceland (che morte, per un re, eh?). Andate a recuperarvi il dvd del primo concerto dopo anni di assenza dalle scene, Elvis – That’s The Way It Is, a Las Vegas nel 1970, che nella nuova edizione comprende anche delle eccezionali e divertenti prove in studio in cui Elvis appare come un preparatissimo direttore d’orchestra, capace di insegnare a ognuno le sue parti. Quel concerto diventerà il vostro concerto preferito di tutti i tempi, credetemi. Quando assisterete a quei quasi dieci minuti di una epocale Suspicious Minds, dimenticherete ogni altro live della vostra vita… Anche se il 13 agosto è uscito un nuovo dvd, anzi un cofanetto di tre dvd, Elvis: The Great Performances. Puzza però ancora una volta di ennesima raschiatura del fondo, e il consiglio è di lasciarlo perdere, a meno che non abbiate mai visto un video del Re. Il primo dvd contiene performance televisive, dalla prima del ‘56 all’ultima del ‘77. Il secondo dvd contiene estratti dal film concerto Aloha From Hawaii e soprattutto il comeback del ‘68 (compratelo subito dopo il live a Las Vegas del ‘70), ma quello bisogna vederlo integrale, così è proprio una *******. Il volume 3 contiene sempre le stesse apparizioni televisive del primo dvd ma commentate da Sua Maestà Bono (e cosa centra quest’irlandese cresciuto ascoltando musica punk con Elvis, con tutti gli americani che avrebbero potuto esserci al posto suo, qualcuno me lo spieghi).
Quando vide Elvis dal vivo proprio durante quel concerto di Las Vegas del ‘70, il grande Lester Bangs scrisse di aver avuto "un’erezione del cuore". "C’era sempre qualcosa di soprannaturale in lui", disse ancora Bangs. "Elvis era una forza della natura. Ma era anche un cretino. Un cretino di campagna un po’ più intelligente del suo mulo, che quel giorno si recò in uno studio a incidere un disco per la sua adorata mamma, e da cui non tornò più indietro. Perché mai un corpo umano avrebbe potuto contenere simultaneamente due entità così opposte fra loro? Solo se proveniva da un’altro mondo…"
Elvis è l’America, tutta intera.
Soprannaturale e cretina.


Commento personale: mi sembra che, in quanto a cretinaggine, l'America, è già stata battuta da
questo giornalista !!!!! :-D :-D :-D :-D :-D

hurt 31-10-2006 08:56

Re: Articoli
 
Led Zeppelin, Bon Jovi, James Brown nella UK Music Hall Of Fame

Per l'edizione 2006 della UK Music Hall Of Fame hanno ricevuto l'investitura Bon Jovi, James Brown, Brian Wilson, Dusty Springfield, Rod Stewart e Led Zeppelin. Alla cerimonia, che si svolgerà all'Alexandra Palace di Londra il prossimo 14 novembre, si esibiranno sia i Bon Jovi sia James Brown. La registrazione televisiva andrà in onda su Channel 4 in Gran Bretagna il 16 novembre e su VH1 negli USA il 25. Con gli artisti di cui sopra riceverà una speciale investitura Sir George Martin, ottant'anni, il semileggendario produttore dei Beatles. La UK Music Hall Of Fame è un'istituzione, fondata nel 2004, che rende onore ai musicisti -di qualsiasi nazionalità- che si siano particolarmente distinti nel loro campo. Nel 2004 il comitato di presidenza elesse cinque artisti, e cioé Elvis Presley, Beatles, Bob Marley, Madonna ed U2; altri cinque -Cliff Richard e gli Shadows, Rolling Stones, Queen, Michael Jackson e Robbie Williams- furono invece scelti dal pubblico.

guitarman 09-11-2006 17:36

Re: Articoli
 
Saint Vincent/ Gioca tre euro e sbanca il casinò
Giovedí 09.11.2006 17:25
Giornata fortunata per una ragazza residente a Torino. Giocando appena tre euro la 26enne di origine straniera ha vinto un milione 31.000 euro (343.666 volte la posta iniziale) al casinò di Saint Vincent. Un record per una giocatrice occasionale come lei.

http://canali.libero.it/affaritalian...ad/sl/slot.jpgElvis Presley è stato il suo portafortuna. Si chiama così la slot machine che l'ha fatta vincere. Un super Jackpot che vale due miliardi e 600 milioni delle vecchie lire. Un primato storico che rimarrà negli annali del casinò e, soprattutto nella mente della fortunatissima vincitrice.

Di lei non si sanno molte cose: l'ufficio stampa della casa da gioco si è mantenuto abbottonato sulla sua identità. Generoso di particolari invece sulla reazione della ragazza dopo la vincita: "Quando ha sentito la slot machine suonare la canzone di Elvis, dapprima è rimasta incredula.

Forse non sapeva che quella canzone annuncia un super premio. Poi ha realizzato di aver vinto una fortuna e allora si è messa a urlare di gioia". "Era con un'amica - spiegano al casinò - e insieme si sono messe a saltare, si abbracciavano, ridevano come matte. E ne avevano tutte le ragioni".

silvia 09-11-2006 17:54

Re: Articoli
 
CHE C_ _ O!!!:-\ :-\ :-\

Quote:

guitarman (Messaggio 20095)
Saint Vincent/ Gioca tre euro e sbanca il casinò
Giovedí 09.11.2006 17:25
Giornata fortunata per una ragazza residente a Torino. Giocando appena tre euro la 26enne di origine straniera ha vinto un milione 31.000 euro (343.666 volte la posta iniziale) al casinò di Saint Vincent. Un record per una giocatrice occasionale come lei.

http://canali.libero.it/affaritalian...ad/sl/slot.jpgElvis Presley è stato il suo portafortuna. Si chiama così la slot machine che l'ha fatta vincere. Un super Jackpot che vale due miliardi e 600 milioni delle vecchie lire. Un primato storico che rimarrà negli annali del casinò e, soprattutto nella mente della fortunatissima vincitrice.

Di lei non si sanno molte cose: l'ufficio stampa della casa da gioco si è mantenuto abbottonato sulla sua identità. Generoso di particolari invece sulla reazione della ragazza dopo la vincita: "Quando ha sentito la slot machine suonare la canzone di Elvis, dapprima è rimasta incredula.

Forse non sapeva che quella canzone annuncia un super premio. Poi ha realizzato di aver vinto una fortuna e allora si è messa a urlare di gioia". "Era con un'amica - spiegano al casinò - e insieme si sono messe a saltare, si abbracciavano, ridevano come matte. E ne avevano tutte le ragioni".


MISSCLAWDY 09-11-2006 18:40

Re: Articoli
 
e aggiungo anche un'altra cosa: visto come in Italia ci si dimentica facilmente dei grandi artisti venuti a mancare, non credo che Elvis sarebbe rimasto vivo come lo è oggi . In America c'è una cultura diversa , che qui da noi manca totalmente . Anche se i fans avrebbero sicuramente continuato ad amarlo, non avremmo tutte le iniziative, i cd , i dvd , che abbiamo oggi ancora in uscita.

askme 16-11-2006 16:19

Re: Articoli
 
Se avessi vinto una sommetta cosi,' avrei organizzato una cenetta per tutti noi.
Io continuo a giocare se dovessi vincere vi chiamo.

Sciamano 16-11-2006 16:24

Re: Articoli
 
Quote:

MISSCLAWDY (Messaggio 20117)
e aggiungo anche un'altra cosa: visto come in Italia ci si dimentica facilmente dei grandi artisti venuti a mancare, non credo che Elvis sarebbe rimasto vivo come lo è oggi . In America c'è una cultura diversa , che qui da noi manca totalmente . Anche se i fans avrebbero sicuramente continuato ad amarlo, non avremmo tutte le iniziative, i cd , i dvd , che abbiamo oggi ancora in uscita.


ti staquoto:-\

hurt 20-11-2006 06:19

Re: Articoli
 
Ragazzi, fatevi sotto !!!!

La gara finale si terrà a Graceland dall'11 al 19 agosto 2007
Elvis Presley: è caccia al sosia «definitivo»
A quasi 30 anni dall'anniversario della morte del re del rock cominciano le selezioni per trovare il miglior imitatore di sempre

MEMPHIS (USA) - Dal 1977, anno della sua morte, centinaia di sosia di Elvis Presley hanno continuato ad alimentare il suo mito cantando e impersonificando il personaggio che cambiò il volto della musica leggera. Finalmente la loro missione è stata riconosciuta dai manager di "Graceland", la magnifica tenuta di Memphis dove è vissuto ed è sepolto il famoso cantante. Così il prossimo 30 agosto, trentesimo anniversario della morte del "re del Rock", i legittimi custodi dell'immagine di Elvis, hanno organizzato nell'immensa proprietà del cantante la prima ufficiale competizione tra i sosia della leggenda musicale. http://www.corriere.it/Hermes%20Foto...a--180x140.jpgUn sosia di Elvis

ORGANIZZATORI - Gli organizzatori sperano che non solo le vecchie generazioni cresciute nel mito di "Elvis the Pelvis", ma anche le nuove, giungano in massa per assistere allo spettacolo. Naturalmente a competere saranno solo i migliori imitatori di Elvis: prima della rassegna finale saranno organizzate dalla "Elvis Presley Enterprises Inc" diverse gare di selezione in tutti gli Stati Uniti per ridurre il numero dei partecipanti e pubblicizzare l'evento che si terrà l'anno prossimo

ARTISTA - «Stiamo cercando il migliore artista che sappia rappresentare l'eredità di Elvis Presley - ha detto Paul Jankowski, direttore della "Elvis Presley Enterprises" - sarà una competizione molto seria». Il direttore Jankowski ha anche sottolineato che il vincitore sosterà qualche giorno a Graceland e poi farà un tour in tutto il mondo e sarà presentato come "l'unico e vero sosia" di Elvis. Gli organizzatori non hanno ancora tracciato le caratteristiche più importanti che un buon imitatore debba avere, ma voci vicine allo staff ammettono che sarà privilegiato chi oltre all'aspetto, saprà imitare il cantante nella voce e nei movimenti.

LUOGHI - Due saranno i luoghi dove avverranno le prime gare preliminari: Tupelo, in Mississipi, città che diede i natali al cantante di "Love me tender" e Collingwood, in Canada, che da anni organizza un festival dedicato ad Elvis. La gara finale si terrà nella tenuta del famoso cantante tra l'11 e il 19 Agosto del 2007. «Non sarà la classica gara tra imitatori. Sarà un vero e proprio tributo ad una leggenda che a trentanni dalla sua morte, rimane salda e forte nei cuori degli amanti del rock 'n roll"»ha concluso Jankowski.

Francesco Tortora

19 novembre 2006

guitarman 22-11-2006 16:04

Re: Articoli
 
giusto x curiosità,nn è ke me ne freghi + di tanto,ma se elvis viene menzionato xkè nn segnalare....?

Nozze alla Elvis per Den Harrow

Ha sposato a Las Vegas Federica Bertoni

Fiori d'arancio stile Elvis Presley per il re della disco-dance italiana anni 80. Dopo la brutta esperienza sull'Isola dei famosi, Den Harrow, 44 anni si è regalato un sogno lontano da tutti. A Las Vegas, dove si sposò Elvis, ha detto "sì" a Federica Bertoni, 30 anni, sua compagna da due anni e mezzo. Si farà anche un rito italiano, dice Den a Diva e Donna, ma "Federica l'ho sposata poche ore dopo averla conosciuta".

L'esperienza da "naufrago" è stata pessima e si è conclusa tra le lacrime. L'unico pensiero tra cocchi e palme è sempre andato soltanto a lei, Fedrica. Non è solo sua moglie, ma un vero e proprio pilastro per Den, al secolo Stafano Zandri. Dunque le nozze sembrano il migliore degli "happy end".
Un matrimonio originale, nella stessa cappella, la Little Church of West, dove si sposò Elvis Presley. Con tanto di prete protestante e coro gospel. Il motivo? "Siamo originali!" dicono i novelli coniugi.

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/47....maginetake.jpg

"Era un'idea - spiega Federica - che avevamo da tempo. Poi, appena rientrato Stefano, dopo essere stati più di un mese lontani, abbiamo avuto poco tempo per stare insieme per via dei tanti impegni. Così, dall'oggi al domani, ci siamo detti: è il momento di fare questo passa e farlo da soli".
Da soli perché nella vita entrambi sostengono di essersela cavata senza gli altri. Molti i falsi amici, molte le delusioni: "Solo sua mamma e il mio manager Alberto Leonardi - spiega la nuova signora Zandri - ci hanno sempre aiutati. Solo loro ci sono mancati qui a Las Vegas". Dell'Isola, Zandri non salva nessuno, forse solo Chiappucci, "perché si comporta in modo normale".
Oltre a una carriera come cantante, luminosa e rapida come una cometa, Den può vantare anche di essere papà, ma è un ruolo sofferto. C'è infatti in atto un contenzioso per l'affidamento della figlia avuta da Zandri nel primo matrimonio.
Questo però non gli impedisce di pensare ad altri bimbi con Federica. "A noi i bambini piacciono molto - conferma Den - e poi anch'io sono un bambinone". E il futuro, oltre a un bebé, potrebbe riservare l'America: "Vogliemo realizzare il nostro sogno di sempre, un ranch negli Stati Uniti". Perché Den-Stefano e Federica non vogliono smettere di sognare.

hurt 22-11-2006 16:26

Re: Articoli
 
Se penso a Den Arrow, sull'isola, e tutte le sue lacrime con:

"Federica sei sicura che non mi tradisciiiii" ihihihihihihih

"Ho rubato il cestino, perché avevo fameeee" ihihihihihi

dico che, almeno qui, ha fatto una cosa carina... :-P:-P

Se non altro, su tutti le testate gossipare, che dedicano un articolo a questo matrimonio, potremo leggere spesso il nome Elvis Presley

askme 22-11-2006 19:43

Re: Articoli
 
Se avessi fatto una figura cosi', correrei tanto forte da perdere le gambe.
Spero che la tv italiana abbia toccato il fondo,cosi' possa riemergere,ma vedendo tanti personaggi che poi sono i cloni di idioti,che piu' idioti non si puo',ho perso la speranza.
L'unica cosa che guardo e' "striscia la notizia" in tv.
Il resto mi fa schifo.

Neko 22-11-2006 20:31

Re: Articoli
 
Quote:

askme (Messaggio 21912)
Se avessi fatto una figura cosi', correrei tanto forte da perdere le gambe.
Spero che la tv italiana abbia toccato il fondo,cosi' possa riemergere,ma vedendo tanti personaggi che poi sono i cloni di idioti,che piu' idioti non si puo',ho perso la speranza.
L'unica cosa che guardo e' "striscia la notizia" in tv.
Il resto mi fa schifo.

quoto tutto...

hurt 23-11-2006 00:34

Re: Articoli
 
Usa, Lincoln l'uomo piu' influente

La classifica di storici statunitensi

if (disattivazione) { document.write(' on error resume next ShockMode=(IsObject(CreateObject("ShockwaveFlash.S hockwaveFlash.6")))Il personaggio più influente della storia americana è Abramo Lincoln. A riconoscergli il primato un pool di dieci eminenti storici statunitensi che hanno redatto una classifica per il mensile Atlantic. Il presidente che abolì la schiavitù è stato preferito a personaggi del calibro di George Washington, Thomas Jefferson o Franklin Delano Roosevelt. Nella valutazione privilegiati i Padri Fondatori e i vip del periodo d'oro.

Gli storici, tra i quali il premio Pultizer Doris Kearns Goodwin, hanno invece tenuto meno in considerazione i personaggi appartenenti al mondo dell'arte e della letteratura, tutti esclusi dalla top ten.

Il criterio usato nella scelta lascia un po' stupiti poi per le posizioni assegnate a certi miti della storia americana: dal 66/o posto di Elvis Presley all'85/a posizione di Ernest Hemingway, seguito a breve distanza da un orgoglio italiano come Enrico Fermi, all'88/o posto. Deludente anche la collocazione delle esponenti del gentil sesso. La prima tra le donne, solo 30/a, è Elisabeth Cady Stanton, una delle primissime attiviste del movimento femminile.

Da TG COM

askme 23-11-2006 12:30

Re: Articoli
 
Va bene accettiamo tutto.

hurt 26-11-2006 09:59

Re: Articoli
 
Leggete questo articolo:?
Pur se va dato merito al Resto del Carlino di averlo pubblicato, con tutte le imprecisioni che ci sono, fa chiaramente capire quanto poco si sappia di Elvis in Italia e nemmeno si tenti di documentarsi prima di scrivere un articolo: NEMMENO IL GIORNO DELLA MORTE!!!

E poi ci chiediamo perchè in Italia non si parla di Elvis?
La mia risposta è: perchè abbiamo questi giornalisti !!!! :?


IL SOSIA DI ELVIS

A Memphis sarà eletto quello ufficiale

La competizione si terrà il prossimo 30 agosto, data in cui ricorre il trentesimo anniversario della morte di Elvis Presley


http://ilrestodelcarlino.quotidiano..../img211752.jpg
Memphis, 20 novembre 2006 - Ammiratori di Elvis Presley, tirate fuori dall'armadio le chitarre. A Memphis è stato, infatti, indetto un concorso per eleggere il sosia ufficiale del mito del rock.

Una gara che farà la gioia di tutti gli aspiranti Elvis del mondo che, negli ultimi 29 anni, hanno contribuito a rendere onore e omaggio al mito. La competizione si terrà il prossimo 30 agosto, data in cui ricorre il trentesimo anniversario della morte di Elvis Presley, e l'idea è venuta proprio ai manager di Graceland che hanno voluto, così, mettere un freno ai migliaia di sosia sparsi in giro per il mondo.

Ce ne vuole uno ufficiale che incarni il vero spirito del grande Elvis. Centinaia di aspiranti re del rock si scontreranno in una gara a colpi di bacino e mosse del celebre cantante. Solo i migliori, però, potranno partecipare alle fasi finali. “Stiamo cercando il migliore artista che sappia rappresentare l’eredità di Elvis Presley. Sarà una competizione molto seria”, ha affermato il direttore della Elvis Presley Enterprises

hurt 26-11-2006 10:03

Re: Articoli
 
Questo articolo, invece, va già meglio
http://www.skylife.it/mediabin/08-%2...foglia_grn.jpg http://www.skylife.it/img/pixTra.gif 20 Novembre, 2006

Caccia al sosia di Elvishttp://www.skylife.it/img/pixTra.gifA quasi 30 anni dalla morte der re del rock è già iniziata la ricerca del suo eredehttp://www.skylife.it/img/pixTra.gifhttp://www.skylife.it/img/pixTra.gifSky.ShareServices.getNumberComments(92981);http://www.skylife.it/img/pixTra.gifLunga vita al re - E'stato definito "The King" ma anche "the pelvis" per via di quel conturbante movimento d'anca con il quale, all'inizio della sua carriera, divenne un sex simbol. Stiamo parlando, naturalmente, di Elvis Presley che rimane e rimarrà per sempre un mito intramontabile. Dall’anno della sua morte, avvenuta il 16 agosto del 1977, centinaia di tributi in musica e non solo hanno alimentato la sua fama.

La gara – Ogni anno, per esempio, i sosia di Elvis si ritrovano per tributare l'ennesimo omaggio al cantante che cambiò il volto alla musica leggera. Ora i manager di "Graceland" (dal nome della magnifica tenuta di Memphis dove è vissuto ed è sepolto il famoso del "re del Rock,) e legittimi custodi dell'immagine di Elvis, hanno organizzato proprio nell'immensa proprietà del cantante la prima ufficiale competizione tra i sosia della leggenda musicale. La speranza degli organizzatori è di far conoscere e apprezzare sempre più, soprattutto alle nuove generazioni, il mito di Elvis.

Dove – Le prime gare preliminari si svolgeranno a Tupelo, in Mississipi, città che diede i natali al cantante e a Collingwood, in Canada, che da anni organizza un festival dedicato ad Elvis. La gara finale si terrà nella tenuta del famoso cantante tra l'11 e il 19 Agosto del 2007.

Il vincitore - Naturalmente a competere saranno solo i migliori imitatori di Elvis. Prima della rassegna finale saranno organizzate dalla "Elvis Presley Enterprises Inc" diverse gare di selezione in tutti gli Stati. Il vincitore della competizione, oltre ad essere ospitato per qualche giorno a Graceland, farà un tour in tutto il mondo e sarà presentato come "l'unico e vero sosia" di Elvis. Non si sa ancora quali saranno le caratteristiche più importanti che questo imitatore debba avere. Voci vicine allo staff organizzativo ammettono che sarà privilegiato chi, oltre all'aspetto, saprà imitare il cantante nella voce e nei movimenti.

hurt 27-11-2006 08:19

Re: Articoli
 
Per favore, leggete tutti questo articolo, che, per caso, ho appena trovato su Internet

Elvis Presley: 30# 1 Hits

Recensione di: vellutogrigio, (27/09/2006 14.53.00)
Voto: * * * º º
http://debaser.it/resize.aspx?path=/....jpg&width=250 Proseguo con questa recensione il “ciclo dei sopravvalutati” che mi sono permesso di iniziare con “One” dei Beatles, seppur fra le comprensibili critiche di molti ed il plauso di altrettanti.
Il secondo grande sopravvalutato della storia della musica moderna è, sempre a mio sommesso avviso, Elvis Presley da Tupelo (Missisipi), fenomeno negli anni ’50, fenomenale attore trash negli anni ’60, fenomeno da baraccone (Las Vegas) negli anni ’70, e fenomeno da nostalgici dalla sua morte (’77) ad oggi. Il tutto con un occhio all’immagine ed un altro al portafoglio dei suoi produttori e agenti, anche se deve osservarsi come il Nostro fosse essenzialmente in buona fede, e sia stato furbescamente sfruttato da quanti ne avevano colto l’impatto nell’immaginario collettivo dei bianchi americani, Colonnello Parker su tutti.
Anche in questo caso, come per i Beatles, è dunque doverosa una premessa: nessuno nega l’importanza di Elvis sotto il profilo storico sociologico, né la sua influenza sul gusto e lo stile di quanti cominciarono a strimpellare la chitarra sulle note dei suoi successi (ovvero tutti, almeno negli States ed in Inghilterra, meno nei paesi latini, anche se a lui devono Johnny Haliday, Little Tony e Bobby Solo), tentandosi piuttosto di ridiscutere, tecnicamente, il valore artistico della sua proposta musicale, complessivamente mediocre. Chiedo dunque venia ai fanatici del Re del Rock, a chi fa pellegrinaggi a Graceland (pure gli Iron Maiden vi sono andati nei primi anni ’80… vedi il booklet di Killers), nonché – scusandomi per l’auobiografismo – alla mia ragazza e ad i suoi più stretti familiari.
La carriera fenomenale Elvis the Pelvis è ben compendiata dall’album "30 # 1 Hits", uscito alcuni anni orsono (’02) in concomitanza con il rilancio dell’immagine del rocker statunitense e con l’eccellente cartone animato Disney Lilo & Stitch, in cui la giovane protagonista era una grande fan dell’uomo fasciato di pelle (forse perché abitava… un po’ fuori dal mondo). Senza effettuare una tediosa e superflua analisi di tutti i pezzi contenuti nell’album, noti ai più, voglio evidenziare le caratteristiche strutturali della musica di Elvis, riassumendole in sintesi:
a) voce eccellente, stentorea, più valida nei toni bassi che in quelli alti, con drammatici scivolamenti verso il tenorile negli anni finali della sua vita, comunque priva di feeling e pathos, tendente piuttosto al lamentoso. Si ascoltino le varie "Love Me Tender", "Sospicious Minds", "Are You Lonesome Tonight?", giusto per andare sul concreto;
b) accompagnamento musicale del tutto trascurabile, se non addirittura banale, senza alcun guizzo od inventiva: il dato ricorre in tutta la carriera del Nostro, dagli esordi alla fase finale, senza che si possano accampare scuse, al riguardo, circa limiti tecnologici di sorta, posto che Elvis poteva permettersi il meglio – come del resto i Beatles. Qualcuno ricorda un assolo, un fraseggio, delle chitarre dei suoi gruppi di supporto? Un groove ritmico di basso e batteria?. Tutti i pezzi sono costruiti sulla sua voce, negando l’idea stessa di ensemble che costituisce l’essenza del jazz, del blues e del rock;
c) repertorio ripetitivo e scarsamente in grado di rinnovarsi, con continuo riferimento agli stessi ritmi, temi musicali, soluzioni armoniche, senza che ciò possa considerarsi “classico”: si trattava, semplicemente, di musica di consumo, ovvero di un prodotto sempre uguale a sé stesso per essere sempre vendibile, che nella seconda parte della carriera di Elvis si avvitò in un patetico recupero dello stile country degli esordi;
d) cadute di gusto a profusione, come nelle cover di “O Sole Mio” (It’s Now or Never) e “Torna a Surriento” (Surrender). Ogni commento è superfluo, vi rimando all’epocale parodia che ne fece Renzo Arbore sull’album “Quelli della Notte” (’85);
e) totale incapacità compositiva. Quasi tutti i pezzi di Elvis furono scritti da altri, egli si limitava ad eseguirli. Anche questo dato basta e avanza per ridiscutere la grandezza del musicista (non certo del “personaggio”). Io stesso, nel criticare anche i Beatles, non posso negare che le canzoni se le scrivessero da soli.
A questo punto odo già le repliche di chi osserva, con singolare inversione logica, come Elvis sia stato un’artista di portata epocale, il primo a portare il rock alle masse, il modello per intere generazioni di musicisti, il simbolo dell’emancipazione dei giovani, una rottura totale rispetto al gusto melodico imperante, anche in Italia (da Modugno a Celentano passano anni luce), e debba ritenersi per ciò solo un grande artista. Ciò prova semplicemente come il Nostro sia stato l’artista più noto ed influente della sua epoca, almeno fino all’avvento dei succitati Beatles, ma non prova affatto che sia stato il migliore, né il più originale e seminale, come asseriscono i più. Molti fecero meglio, e lo fecero in quegli anni: Chuck Berry su tutti (peccato che fosse di colore, in una nazione che ancora segregava i “niggers” ed i cui capi famiglia delle famiglie del Sud si incappucciavano di bianco…), Jerry Lee Lewis (peccato avesse sposato la cugina minorenne) ed Eddie Cochran (peccato sia morto giovanissimo).
L’acquisto di 30#1 Hits è dunque consigliato a tutti gli amanti del King of Rock, compendiando comunque i suoi pezzi migliori, seppur usurati dal tempo, ed a tutti coloro che vogliano comprenderne l’esatta grandezza. Magari facendo il paio con “One” dei Beatles.
E guardate che io a Elvis voglio bene, se non altro per avere indirettamente ispirato intere parti di "London Calling" dei Clash. Ma questa è un’altra storia, appartiene più al mito che alla realtà.

Dobbiamo replicare???

Questo è il sito http://debaser.it/recensionidb/ID_12..._23_1_Hits.htm

guitarman 27-11-2006 08:37

Re: Articoli
 
hurt,nn vorrei ke dopo aver parlato con me questo tipo
pensi al suicidio!!!!

guitarman 27-11-2006 08:38

Re: Articoli
 
lo farò cmq nn appena sto con calma a casa e me lo smonto io

askme 28-11-2006 12:21

Re: Articoli
 
Io avrei vogli di scrivere al tipo, ma poi lo mando a ca...e,quindi lo ognioro.

askme 28-11-2006 12:22

Re: Articoli
 
Ovviamente era ignoro.

hurt 28-11-2006 12:29

Re: Articoli
 
Il fatto è che, spesso, ignorando, tacitamente si permette di CONTINUARE a scrivere idiozie del genere.:-D

Va anche detto, però, che se uno è convinto di aver scritto una cosa intelligente, non sarebbero le nostre repliche documentate, a fargli cambiare idea e/o prendere un'altra rotta :-D


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