Il motivo per cui ho deciso di postare quest'intervista è perchè mi ha colpito parecchio è questo concetto espresso da Donnie Sumner
"Elvis non è da rimproverare più di quanto possiamo essere rimproverati tutti noi, perché anche noi non abbiamo fatto niente per cambiare il nostro stile di vita. Non c’è rimprovero, quindi, che possa essere fatto ad Elvis, che non debba essere fatto in egual misura a tutti noi che vivevamo con lui ed eravamo in 18. Infatti se noi 18 avessimo cercato di farlo per noi, avremmo potuto cambiare anche lui. Invece noi eravamo talmente presi dai nostri impegni personali, dai nostri passatempi e dai nostri piaceri, da non trovare il tempo per aiutare lui."
Infatti considero questo discorso tra i più onesti che io abbia letto a riguardo di Elvis e credo che dovrebbe far riflettere chiunque gli punta contro il dito e lo giudica.
A me sembra alquanto strano come i soliti personaggi abbiano il coraggio di definirsi amici e contemporaneamente aver raccontato il peggio del peggio.
Tra l'altro i cugini West hanno sempre affemato che uno dei principali pusher di Elvis era un componente dei Voice.


Magari intendono proprio Donnie Sumner!!
Forte la storia di "Three Corn Patches"