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Vecchio 28-04-2010, 01:06
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Elvis Golden Fans
 
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Predefinito Re: Fatti misteriosi/ Traduzione del link proposto da Clint qualche tempo fa

Perdirindina, perbacco......... smontiamo certe leggende.......... anzi barzellette sull'argomento!!!!


ELVIS: DEAD OR ALIVE ?

V’è un errore nel nome inciso sulla tomba di Elvis. Il suo vero nome è Elvis ‘Aron’ Presley, non ‘Aaron’. Il padre non avrebbe permesso che accadesse una cosa simile. Alla nascita di Elvis, commisero un errore ortografico nel trascrivere il suo nome sul certificato di nascita e Vernon fece di tutto per correggerlo. Era molto importante per la famiglia Presley. Volevano fargli capire che ‘Aron’ era parte di Garon ( secondo nome del gemello di Elvis morto appena nato). Perché quello sbaglio sul sepolcro? Alcuni dicono che Elvis non volesse opporsi al destino. Vale la spiegazione che ha dato Lisa. Decisamente la fantasia dell’essere umano supera ogni credo

L’attuale sepolcro di Elvis è situato tra il padre e la nonna, non accanto alla madre, dove aveva esplicitamente richiesto l’inumazione. E’improbabile che le persone a lui vicine avessero lasciato accadere queste cose. Elvis era un uomo superstizioso- tanto che non avrebbe oltraggiato il destino incidendo il suo vero nome sulla tomba, o violando il terreno accanto alla madre, non prima di avere la certezza di riposarvi per l’eternità.
Questo discorso si smonta da sé quando si conoscono le tradizioni del sud del Mississippi. In realtà, il fatto che la tomba di Elvis non si trovi in mezzo a quelle dei genitori è solo perché, secondo una tradizione popolare del Tennessee, come lo erano nella vita marito e moglie devono stare vicini anche dopo la morte

La bara di Elvis richiese diversi portatori, pesando novecento pounds. Coloro che parteciparono al funerale dichiararono che, attorno ad essa, l’aria fosse piuttosto fredda. Si sospetta che al suo interno ci fosse un condizionatore, o del ghiaccio, per preservare dal caldo un’eventuale statua di cera, “copia” di Elvis realizzata per ingannare i presenti al funerale. E poi, come ha fatto la famiglia Presley a trovare una bara di novecento pounds, su misura, per l’esposizione del corpo immediatamente successiva al giorno del decesso? Ci vuole del tempo a costruirne una così raffinata. Alanna Nash, un tempo membro del Louisville Courier-Journal, che vide ben due volte il corpo nella bara, commentò che sembrava di cera. La Costa, sorella di Tanya Tucker, dichiarò : “ Stavamo davanti la bara, lì in piedi e, mio Dio, non potevo crederci. Sembrava un pezzo di plastica. Non somigliava ad Elvis, per niente… Sembrava un fantoccio anziché una persona vera”
A parte il fatto che la bara pesava 450 pounds e non 900 come dichiarato (la metà), si deve tener conto che è stato sepolto il 18 agosto, dopo un’esposizione, in casa, con 40°C di caldo e umidità. A quelle temperature sfido qualunque morto a non diventare maleodorante, se non protetto da una buona quantità di ghiaccio.
Il fatto che il viso sembrasse di cera, io lo attribuisco al trucco pesante che furono costretti a fargli, anche per nascondere i segni di una morte così improvvisa e traumatica.

E perchè i funerali furono così rapidi? Alcuni argomentano che la loro immediatezza avrebbe dovuto ostacolare il più possibile la partecipazione alla cerimonia dei fans più affiatati ( come i leader di fan clubs). Forse la vera ragione fu la paura che quelli potessero percepire le imperfezioni della statua in cera, molte delle quali furono comunque notate.
Mi sembra evidente che anche per questa considerazione chi detta legge è solo la fantasia.

Due ore dopo l’annuncio ufficiale del decesso, un uomo, il quale, stando a quel che si dice, assomigliava in modo stupefacente ad Elvis, avrebbe comprato un biglietto per Buenos Aires, pagato in contanti e usato il nome John Burrows, uno pseudonimo cui Elvis aveva più volte ricorso
I sosia e/o emuli di Elvis Presley esistevano anche quando lui era in vita, quindi è probabile che fosse uno di loro

Elvis licenziò molti dipendenti con cui lavorava da anni
Trattandosi di Red e Sonny West e Dave Hebler, io li avrei licenziati molto tempo prima e comunque un fatto del genere non ha nessun nesso con una presunta simulazione di morte.

Due giorni prima del decesso, Elvis chiamò un’amica al telefono, Miss Foster (La loro amicizia si prolungava da anni, perchè lei gli ricordava molto la mamma). Le disse che non aveva intenzione di intraprendere l’imminente tour. Lei gli chiese se lo avesse cancellato e lui rispose di no. Quando gli chiese se fosse malato, lui disse che stava bene, che lei non avrebbe dovuto fare altre domande, né dire niente a nessuno, né tanto meno credere a quel che avrebbe letto. Le confidò che presto i suoi problemi sarebbero finiti e che l’avrebbe chiamata tra poche settimane. L’autore di “Elvis, where are you?” narra che Miss Foster si sottopose alla macchina della verità, per via di questa storia, e che non mentiva affatto.
Non ci crederete, ma lo stesso giorno Elvis ha telefonato anche a me.
Non l’ho mai detto a nessuno perché non volevo si pensasse che volessi farmi soldi alle sue spalle!!!

Il giorno dopo la morte di Elvis, una donna, Lucy De Barbon, sua ex fiamma, ricevette una rosa via postale. Sul biglietto v’era scritto che la rosa era un dono di “El Lancilot”, soprannome con cui lei chiamava Elvis e che nessun altro conosceva. Non si possono spedire fiori da morto.
Anche il fan club russo (lei ha origini russe) si è dissociato da qualsiasi commento o iniziativa di questa donna che oltre a fare queste affermazioni, da 32 anni asserisce anche che la sua ragazzotta è figlia di Elvis Presley.

Elvis aveva molte ragioni per sceneggiare la propria morte. Rischiava la vita. Recentemente aveva perso un milione e trecento dollari in un affare di compravendita per un aeroplano, con una organizzazione stazionata in California chiamata “Fraternity”, legata alla mafia. Si è congetturato che Elvis avesse accordato al governo la denuncia del racket della criminalità organizzata, in cambio di protezione- probabilmente una nuova vita e una nuova identità grazie al programma di protezione e rilocazione testimoni
Se non ricordo male, anche Guralnick cita questa testimonianza che Elvis e Vernon avrebbero dovuto fare la settimana successiva a quella della sua morte, ma se c’è del vero su tale accordo, allora con il suo decesso tutto è stato messo a tacere......ergo non ci sono prove


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Siccome non sanno cosa inventarsi per dimostrare la veridicità delle loro teorie, chissà magari fra un po' scopriremo che Elvis ha lasciato l'Argentina è andato in Tibet, dove vestito della tunica arancione, fa meditazione con il Dalai Lama Ma fatemi il piacere!!!!
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