Discussione: Storie Sconosciute
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Vecchio 16-11-2006, 20:26
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Predefinito Re: Storie Sconosciute

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Ero indeciso se inserire le storie che seguono perchè si riferiscono ai problemi di Elvis con le droghe. Poi ho deciso di inserirle perché, dal Dott. Nick fino a Sonny, parlano di quello che fecero per controllare le assunzioni di Elvis, ma non parlano delle LORO assunzioni di droghe. Sono l’unico che trova strano tutto questo??
Che cosa ha fatto Elvis, cosa hanno fatto tutti, ma nessuno sembra abbia la voglia di parlarne.

Hummm …… E’ forse il tipico caso del cane colpevole di essere il primo ad abbaiare?

STORIA #49

raccontato da :


Dr. George Nichopoulos

Elvis era capace chiamare altri medici ed ottenere medicine extra. Ho dovuto fare in modo, di avere la massima collaborazione, da parte di chiunque fosse intorno a lui, in modo tale da limitare questi extra che assumeva. Mi sono trovato costretto a far prendere coscienza del fatto che, se non avessimo tenuto la situazione sotto controllo, la cosa, non solo, avrebbe avuto degli effetti su Elvis, ma anche sul loro lavoro. Se Elvis non lavorava, anche loro non avrebbero lavorato.
Alcuni possono pensare che volevamo fargli un favore, tacendogli ciò che stava accadendo, invece i ragazzi stavano male per lui e per loro stessi. Avevamo adottato una sorta di rotazione: quando i piloti si mettevano in volo, mi chiamavano; quando qualcuno doveva andare all’aeroporto per Elvis, mi informavano. Alle volte ritiravano una spedizione di medicine e la portavano nel mio ufficio.
Il fatto è che se lui si metteva in testa, di avere qualcosa, gli era facile procurarselo. Nascondeva le droghe ovunque. Nel periodo di maggiore malattia nel 1973, mentre era in ospedale, Joe Esposito ed io andammo nella sua stanza e rovistammo dappertutto. Aveva 3 bottiglie (di medicine) con migliaia di capsule dentro ognuna di loro: in una c’era Dexedrina, nella seconda c’era Seconal e la terza conteneva del sedativi. Un migliaio di capsule in ogni bottiglia Le abbiamo buttate via tutte. Questa era una cosa sporadica. C’erano volte in cui, quando tutto andava bene, e non prendeva niente, periodi in cui era totalmente libero dalle droghe.

SONNY WEST

Elvis era molto determinato nelle cose di cui era convinto. Se si fosse messo in testa che doveva uscire dalle droghe e non prenderne più (Se realmente ha mai pensato di farlo) lo avrebbe fatto e non avrebbe preso più, una pillola. Quello che intendo, è che avrebbe potuto farlo, esattamente come ha fatto altre cose; doveva solo convincersene.

DR FOREST TENNAT JR. (esperto sugli abusi delle droghe)

Penso che Elvis Presley, avesse pochissima conoscenza di quello che gli stavano facendo le sue medicine, o perché le stesse prendendo. Quando arrivi ad avere un tuo problema con la droga, facendo miscugli oppure non sai perché prendi le tue medicine, e non ammetti, con te stesso, che lo stai facendo, allora vuol dire che hai il problema. Questo è quanto che è successo ad Elvis.

STORIA #50

raccontato da:

LINDA THOMPSON

La vita con Elvis non era tutta rose e fiori. C’era parecchio male al cuore ed era evidente un comportamento autodistruttivo. Per me, era molto difficile vedere l’uomo che tanto amavo, distruggersi in quel modo.

DR GEORGE NICHOPOULOS

Elvis cercava sempre le scorciatoie, tipo “Devo assolutamente dimagrire velocemente!” Credo nel Novembre del 1973, trovò questo medico in California che propose, ad Elvis, di fargli un trattamento di agopuntura…. ma glielo faceva con le siringhe. Usava degli anestetici locali, un po’ di Novocaina, un po’ di Demedrol, e vitamina B-12, Naturalmente Elvis, dopo si sentiva in grande forma. E’ così che, la malattia è iniziata. C’era così tanto cortisone e Demerol, in quelle iniezioni che divenne dipendente al Demerol. Da quanto cortisone gli era stato iniettato, sembrava Cushingoid: il viso e le mani gonfi, il suo corpo sovrappeso,. Era talmente sedato, quando tornò a Memphis, che fu portato fuori dall’aereo a braccio. Chiamai, immediatamente, un’ambulanza. C’erano tutta una serie di effetti collaterali, la sua ulcera stava sanguinando a causa del cortisone, e per alleviare i dolori doveva prendere delle medicine. Ha avuto un momento veramente difficile: era vicino alla morte. Lo feci ricoverare all’ospedale e chiamai due specialisti per disintossicarlo. Quella è stata la prima volta che ho dovuto disintossicarlo, ma ho sempre pensato che questa situazione di overdose, fosse stata una cosa accidentale. Mentre era in ospedale, abbiamo dovuto chiudere, in cassaforte, la sua cartella clinica. Tutti volevano vedere quello che c’era scritto. Gli addetti all’accettazione, i tecnici di laboratorio vendevano il suo sangue e le sue urine. Era pazzesco!! Abbiamo dovuto evitare di registrare un sacco di cose, in quanto era difficile mantenere il segreto. Non sapevamo quanto fosse dipendente, così abbiamo fatto un trattamento con una medicina tipo il Demerol. Avevamo interrotto il Demerol e davamo un dosaggio, a scendere, di Metadone. Cominciò a sentirsi meglio. Elvis era molto dispiaciuto, di quanto successo, cercò di comportarsi bene e promise che non lo avrebbe fatto più.

MARY ANN MOBLEY

In qualche modo Elvis è stato vittima della sua fama, ma credo che i medici gli abbiano dato qualsiasi cosa chiedesse.

DR GEORGE NICHOPOULOS

Ho preso vera coscienza del fatto che Elvis usava droghe sempre più pesantemente, dopo l’incidente dell’agopuntura. Pensavo che se era stato così facile arrivare a quel punto, allora significava che era una facile esca, per tutti coloro che volevano giocare con lui. Era un ingenuo riguardo i dottori, per molte cose. Appena ripresosi, dall’esperienza dell’agopuntura e ricominciò a lavorare, mi accorsi che girava tutto lo stato per cercare qualcosa contro il dolore, cosa che non avrebbe dovuto fare.
Questo successe, dopo che si comprò l’aereo personale e quindi gli divenne facile.

STORIA #51


RACCONTATO DA:

DR GEORGE NICHOPOULOS

In occasione di un ricovero in ospedale qualche dottore, gli aveva spedito per posta alcune medicine “che l’avrebbero fatto sentire meglio”. Non eravamo in grado di identificarle, perché erano di produzione locale. Elvis non avrebbe dovuto prenderle, e quindi, le buttammo via.
Una volta un medico venne a trovarlo e gli diede delle medicine, senza informarmi. Chiamai il medico e gli chiesi che cosa gli stava dando. Disse che era solo placebo, di non preoccuparsi, non c’era niente in quelle pillole. La bottiglia aveva il sigillo di fabbrica. Era vero.

DR FOREST TENNAT JR. (esperto sugli abusi delle droghe)
Ogni specialista di medicina interna e in generale, tutti i medici praticanti negli Stati Uniti, hanno, nelle loro cartelle, qualche paziente come Elvis Presley. I medici lo sanno e, francamente, sanno che sta nel loro buon senso, gestire queste cose. Dottori come me cercano di capire cosa si possa fare con loro, ma è un grande impegno ed è molto faticoso. I casi Elvis Presley, sono routine nell’ambito di un certo ramo della medicina.
I sondaggi nazionali dimostrano che il 90% delle medicine prescritte da un medico vengono prese, così come sono prescritte. Tuttavia, i medici sanno che esistono quei pazienti, anche se pochi – pari al 5% di coloro che prendono queste sostanze - che non usano il dosaggio prescritto. Hanno questa azione compulsiva di prenderne sempre di più.
Risulta che, noi non abbiamo il potere di toglierli dalle medicine o non siamo in grado convincerli a non passare da un medico, all’altro o da un pronto soccorso, all’altro. Prendono le medicine in forma compulsiva e rifiutano di andare in psicoterapia oppure, con quel metodo ritengono di aver fallito.
C’è una differenza tra la dipendenza controllata e quella incontrollata. Quello che riscontriamo nelle persone che prendono una medicina tanto compulsivamente da creare dipendenza è che, è molto meglio aver la dipendenza medica piuttosto che avere una dipendenza incontrollata. In altre parole è il male minore.

SONNY WEST

C’erano volte in cui si svegliava nel bel mezzo della notte e assumeva cose. Ecco perchè, c’era sempre qualcuno di noi a vegliarlo, così non lo avrebbe fatto o, magari dimenticandosi di averlo fatto, accidentalmente poteva riprenderle. Ci sono state un paio di volte in cui Elvis andò quasi in overdose, ma venne salvato.

DR GEORGE NICHOPOULOS

Abbiamo avuto una discussione e io gli dissi che non riuscivo ad aver fiducia in lui, visto che continuava a prendersi le medicine da solo. Non lo accusavo di sovradosarsi e di prenderne deliberatamente troppe, ma la gente che era con lui, alle volte lo vedeva allontanarsi e prendere qualcosa e poco dopo era mezzo addormentato. Ricordo che si era svegliato ed era andato in bagno a prendersi una pillola, tanto per essere sicuro di riuscire a dormire di nuovo….. e non ne aveva bisogno. Questo è successo quella volta in cui, ci furono un sacco problemi in un tour. Dissi “Fai tenere a me le tue medicine e mi chiami, se hai bisogno di me”. Per questa cosa mi sono tormentato di domande. Sarebbe stato più facile darle tutte a lui e dirgli: “Eccole, sei tu che le vuoi prendere” Per un periodo è andata veramente bene, poi è ritornato al punto di partenza e mi disse “Hey, sono adulto. Sono un uomo cresciuto. Perché non posso tenere le mie medicine?” Tutti lo fanno. Perché devi farmi da baby sitter?” e io risposi “Abbiamo provato in altri modi e abbiamo visto cosa è successo. Questo è l’unico modo che ho per potermi fidare”. Si arrivava a questo, e sembrava lo capisse.

Ultima Modifica di hurt : 08-12-2007 08:44
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