Discussione: elvis è vivo
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Vecchio 28-11-2006, 17:20
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Predefinito Re: elvis è vivo

NASCE UNA STELLA
Il disc-jokey Dewey Phillips,vera star radiofonica di Memphis, ascoltò per primo il provino di That's All right(mama) e iniziò a trasmetterlo ininterrottamente nel suo programma.
La stazione radio fu invasa di telefonate e telegrammi e la settimana dopo,quando uscì,il disco andò a ruba.
Nel giro di un mese arrivò al terzo posto nelle classifiche regionali di Billboard,la bibbia delle riviste musicali americane,le cui classifiche di vendita sono considerate quelle ufficiali e definitive.
Elvis, in compagnia di Scotty e Bill coi quali costituì un terzetto,fu invitato sempre più spesso a esibirsi dal vivo,in qualche locale e nelle feste all'aperto, e ogni volta i ragazzi del pubblico, ma in particolare le ragazze, impazzivano.
Era il suo modo di muoversi, di sorridere e di dimenare le gambe per tenere il ritmo che le faceva urlare.
Elvis stava diventando una stella,anche se solo a livello locale x il momento.
Il trio fu invitato a esibirsi al celebre "Grand Ole Opry" di Nashville, il più importante festival di musica country,trasmesso anche in diretta alla radio,ma il pubblico snobbò l'interpretazione del giovane cantante di Memphis.
Totalmente opposta fu invece la reazione del pubblico quando i tre si esibirono al "Louisiana Hayride", uno dei programmi radiofonici di musica hillbilly più popolari.
i ragazzi in platea impazzirono e fischiarono chi si esibì dopo di loro.
Elvis fu nuovamente invitato e,ben presto,diventò un ospite fisso del programma.
ormai gli impegni erano talmente tanti che Elvis fu costretto a lasciare il lavoro.
<Mio padre>racconterà poi,<aveva visto un sacco di persone che suonavano la chitarra o facevano cose simili e che non lavoravano,così mi disse:"Devi decidere se vuoi fare il chitarrista o l'elettricista.Non ho mai visto un chitarrista che valesse qualcosa">
Gladys,d'altra parte, raccoglieva in un album gli articoli e le recensioni che parlavano del figlio,e si stupiva di quanto in fretta quel librone si stesse riempiendo.
Quando uscì il secondo disco di Elvis,Good Rockin'Tonight,si piazzò al terzo posto delle classifiche di tutto il Sud,con That's All Right ancora saldo al primo posto.
La decisione ormai era presa,la nuova carriera di Elvis era formalmente iniziata e nessuno la poteva più fermare.
Nemmeno la fidanzata,Dixie,che si rendeva conto di come Elvis si stesse sempre più allontanando da lei e dal suo mondo.
Quando era in giro per qualche spettacolo,lui la chiamava tutte le sere e le giurava amore eterno,ma poi non riusciva a trattenersi davanti alla corte sfacciata che gli facevano tutte le ragazze e ,come di ceva Scotty<era sempre in giro a correre la cavallina>.
Ogni volta che tornava a Memphis ,però,era estasiato di rivedere i suoi ,che avevano cambiato di nuovo casa andando a vivere in un modesto bungalow di mattoni,e di stare con Dixie,anche se la tormentava con la sua gelosia irragionevole.
<Arrivai al punto di dirgli:"Senti,sei stato via tre settimane,sarei dovuta rimanere ad aspettarti tutti i week-end appiccicata alla tv?>ricorderò Dixie in seguito.
Ma la città sembrava a Elvis sempre più aliena e con i vecchi amici si sentiva sempre più a disagio.
Forse loro pensavano che lui si desse delle arie,ma non era vero,anche se ormai era diventato una celebrità.
Agli studios di Sam Phillips incise,sempre con i fidati Scoot e Bill che ormai lo seguivano ovunque,un altro brano,nel suo stile divertente e scansonato,che avrebbe presto bissato il successo dei precedenti,Baby,Let's Play House.
Gli impegni si facevano sempre più pressanti,ogni giorno c'era un nuovo spettacoloo da tenere in qualche cittadina del Sud.<Dormivamo sui sedili posteriori>ricorderà poi Elvis,<facevamo lo spettacolo,smontavamo,ci rimettevamo in macchina e partivamo per la città successiva,a volte arrivavamo giusto in tempo per darci una lavata e suonare>.
Lavorava tantissimo,mieteva consensi ovunque,le ragazze facevano la fila per passare qualche ora con lui,ma Elvis era ancora una stella minore:negli Stati Uniti del Nord era solo un artista juke-box,i dischi della Sun Records,infatti,non avevano una distribuzione abbastanza capillare.
Fu in questo periodo che iniziò ad attirare l'attenzione di Thomas A.Parker,un uomo grande e grosso,un duro di 45 anni,con un sigaro sempre in bocca.
Era uno dei più importanti promoter di Nashville e si faceva chiamare "Colonnello".
Parker decise di prendere Elvis come artista di secondo piano per uno spettacolo itinerante che vedeva come stella principale Hank Snow.
Nello stesso tour si esibiva anche Roy Orbison,un giovane musicista della Sun Records che sarebbe presto diventato un grande artista.
<Era un giovane bullo>ricorderà anni dopo Orbison a proposito del modo che aveva Elvis di comportarsi in scena,<un vero selvaggio che però cantava come un usignolo...La prima cosa che fece quando uscì sul palco fu sputare.In realtà sputò via una gomma da masticare....Poi fece qualche battutaccia di quelle davvero crude-hai presente le battute un pò sporche-che non erano affatto divertenti.La sua parlata era davvero rozza,da camionista...Davvero non esagero se dico che quella notte mi fece un effetto allucinante.>
Le cose iniziarono presto a farsi imbarazzanti perchè,a ogni nuova data del tour,si ripeteva sempre la stessa scenal pubblico impazziva più x Elvis che per Snow.
Al termine di uno spettacolo i camerini furono presi d'assalto dalle ammiratrici di Elvis, che volevano strappargli qualcosa di dosso per portarsi via un ricordo di lui.
Impaurito Elvis dovette arrampicarsi sopra una doccia,con gli abiti a brandelli,mentre interveniva la polizia per ristabilire la calma.
Fu in quell'occasione che il "Colonnello"Parker si rese conto dello straordinario potenziale commerciale di Elvis.
Fino a quel momento,gli affari di Elvis erano stati gestiti prima dallo stesso Scotty,il chitarrista del trio, poi quando erano diventati troppo complicati da Bob Neale , un disc-jokey di Memphis.
Ma Neale non aveva contatti imporanti al di fuori del suo giro e le richieste diventano sempre più grandi e difficili da gestire.
Parker,invece,era un pezzo grosso,con amicizie influenti tanto nelle case disografiche quanto a Hollywood,e non era un segreto per nessuno che Elvis sognava di recitare e ,magari,di diventare il nuovo James Dean.
Iniziò così un corteggiamneto serrato da parte di Parker,che intendeva a tutti i costi prendere definitivamente Elvis sotto la propria ala.
Vernon e Gladys misero in guardia Elvis da quell'uomo del quale non sapevano niente,ma alla fine,visto l'entusiasmo che Elvis dimostrava x lui,descrivendolo come un uomo fantastico e molto intelligente,e viste le enormi pressioni e lusinghe che Parker esercitava su tutti quanti,dovettero accordarsi a quella che sembrava una decisione già presa e firmare in qualità di tutori legali del ragazzo.
Parker sarebbe stato il manager di Elvis e, in cambio, si sarebbe preso il 25% su tutti i futuri guadagni.
Elvis incise ancora un disco per la Sun Records,Mystery train,dopodichè,sulla fine del 1955,il Colonnello Parker iniziò a fare terra bruciata intorno a lui.
Prima di tutto si prese carico dell'organizzazione di tutti gli spettacoli di Elvis;quindi ,ruppe il contratto con Scott e Billy.
Fino ad allora,i due musicisti avevano preso una percentuale sugli incassi,ma ora che Elvis diventava sempre più importante questo non era più possibile,così Parker offrì loro uno stipendio fissorendere o lasciare.
Naturalmente i due accettarono.
Per 35.000dollari,una cifra spropositata per un cantante esordiente a quell'epoca,Parker riuscì infine ad acquistare il contratto di Elvis con la Sun Records e a liquidare Sa Phillips.
Quest'ultimo si ritenne soddisfatto dell'accordo al momento,ma con il passare del tempo si sarebbe reso conto di avere fatto il peggior affare nella storia del rock.
Anche Elvis,dal canto suo,aveva dovuto prendere atto che con Dixie era finita.
Sicuramente lei intuiva che l'aveva tradita e,in cuor suo,era anche pronta a perdonarlo,ma quella non era vita da augurare a una ragazza e così si lasciarono.
iniziava una nuova vita per Elvis Presley,dove tutto sembrava troppo bello per essere vero.
Ma non era affatto detto che sarebbe stata una vita più felice.
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