Il bel servizio Vite Straordinarie, trasmesso domenica su rete 4, era dedicato a Marylin Monroe, dove una sua amica raccontava che Marylin prendeva sonniferi e questi le provocano stati depressivi notevoli.
Se pensiamo che Elvis, sin da bambino, aveva problemi di insonnia, incubi e sonnambulismo, che lo sfruttamento di Parker non aveva limiti, e che nel corso degli anni aveva accumulato un sacco di malattie e di conseguenza era costretto a prendere farmaci di tutti i tipi, possiamo chiaramente capire che questi avevano un notevole influenza sul suo umore.
Non serve l'esempio Elvis per capire che i farmaci influiscono sui nostri stati umorali.
Insisto nel dire che Elvis merita di essere guardato come uomo, oltre che come artista e anche se, lascia perplessi, in certi comportanti, non ci si deve sempre e solo soffermare su filone del droghe e/o abuso di farmaci ........... Elvis era ed è molto di più e, dal mio punto di vista, raccoglie in se stesso le fragilità, le debolezze, le paure, nonchè il coraggio, l'arroganza intrinseci in ognuno di noi!!!
Elvis ha un'infinità di chiavi di lettura, basta scegliere quella che interessa di più. A me interessa la sua grande interiorità e la sua grande versatilità artistica. Punto.
Concludo dicendo,
peccato, che da troppo tempo, che non ci sia più