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Vecchio 13-04-2007, 07:01
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Susanne Bürner - 50 000 000 can't be wrong

Supportico Lopez 32

Sede Via Supportico Lopez, 32, Napoli 80137
Altre informazioni Tel +39 081 445759 | info@supporticolopez.com | http://www.supporticolopez.com

Mappa

Data di apertura venerdì 13 aprile 2007
Data di chiusura venerdì 25 maggio 2007
Orari:
martedì/venerdì 15.00/19.00 Gli artisti correlati Susanne Bürner

Comunicato della mostra : Susanne Bürner - 50 000 000 can't be wrong

Molto del lavoro di Susanne Bürner è sugli spazi vuoti, sugli spazi fuori dalla cornice principale che costituiscono la parte superflua di una proiezione, per il protagonista dei video così come per gli spettatori, per le loro emozioni ed esperienze.
Alcuni dei suoi video sono su gruppi di persone la cui attenzione è focalizzata su qualcosa che è fuori da loro stessi, qualcosa che, allo stesso tempo, resta invisibile allo spettatore. Già nel video finistère (2005) il soggetto sono i fans. Ma il gruppo di spettatori è isolato dal contesto originale ed è posto su uno sfondo neutro. Così l’attenzione dello spettatore del video è focalizzata sugli ammiratori, solitamente marginali nella sua percezione, che esprimono, attraverso mimica e gestualità, le loro forti aspettative e la loro proiezione nella star.
Allo stesso tempo lo spettatore del video si trova esso stesso in una posizione di aspettativa, diventando così un doppio del fan.
Il video in mostra 50 000 000 CAN’T BE WRONG ripropone il tema dei fans ma pone l’enfasi sulla relazione tra la star e i suoi ammiratori concentrandosi su una singola “superstar”: Elvis Presley.
Qui, Elvis, definisce se stesso attraverso i suoi ammiratori, che costituiscono il suo ambiente e la sua immagine in negativo e la Bürner tenta di approfondire proprio l’aspetto che riguarda la definizione di una persona attraverso il suo riflesso negli altri.
Oltre i Beatles, Elvis è stata una delle più grandi star di culto di tutti i tempi. Diversamente da altri artisti dopo di lui, Elvis era capace di ipnotizzare ed eccitare il pubblico attraverso delle esibizioni dal vivo sensazionali. Il video utilizza proprio questi momenti e, sebbene siano tutti tratti esclusivamente da documentari su Elvis, il suo nome non è mai menzionato.
Il risultato finale sono solo fans. L’oggetto del loro desiderio è invisibile. Alcune volte tracce di Elvis sono cancellate digitalmente. I cartelloni con i messaggi e le scritte degli ammiratori appaiono vuoti. Il soggetto reale del video rimane invisibile, si può percepire solo attraverso la reazione dei suoi “seguaci” ed è riflesso nelle espressioni di desiderio dei loro volti che attraversano diversi decenni del secolo scorso.
Il titolo del video è tratto da una compilation di brani di Elvis dal 1959, a cui molti altri gruppi hanno fatto riferimento, diventando una delle raccolte di maggiore successo e più influenti nella storia della musica.

Music: Steven Trafford
Special Effects: Julia Pfeiffer, Aleksander Cigale
6:24 min., b/w, sound
Il video 50 000 000 CAN’T BE WRONG è stato realizzato con il sostegno del Senato di Berlino.

Si ringrazia Giti Nourbakhsch - Berlino
La mostra è realizzata con il supporto di Enrico Fornello - Prato

Susanne Bürner

Born in Ellwangen/Jagst, Germany 1970
1993 - 1998 Media Arts at the Hochschule für Gestaltung, Karlsruhe (Diploma)


One Person Exhibitions (selected)

2007 “50.000.000 can’t be wrong”, Supportico Lopez, Naples
2005 “finistère”, Galerie Giti Nourbakhsch, Berlin
“songs from out there”, Sassa Trülzsch, Berlin
2002 “Dissolve”, Galerie Giti Nourbakhsch, Berlin
2001 Galerie Borgmann Nathusius, Cologne (with Gary Ward)
2000 “Fotografie”, Galerie Karlheinz Meyer, Karlsruhe (with Barbara Trautmann and Günther Förg)
Galerie K & S, Berlin (with Daniel Roth)
1999 “Trees”, Graduate Studios UCLA Culver City, Los Angeles, USA
“Trees”, Galerie Karlheinz Meyer, Karlsruhe (with Candida Höfer)
1997 Galerie Karlheinz Meyer, Karlsruhe


Group Exhibitions (selected)

2007 "I´m a Future Melancholic", tank.tv, Tate Modern, London
2006 “Nicht weit vom Stamm”, Galerie Konrad Fischer, Düsseldorf
Domaine Olivier de Serres, Ardèche, France
Busan Biennale, Busan, Korea
GASC, Gimhae, Korea
tank.tv, ICA London
“artists make videos”, Goethe Institut, Amman, Jordanien
Film Festival Max Ophüls Prize, Saarbrücken (screening “Lux 1: Where are we going?” & screening “Lux 2: Can you see me?”))
2005 “A Haunting”, Castlefield Gallery, Manchester
„Rencontres Internationales Paris/Berlin #9“, Jeu de Paume, Paris (a.o.)
“One Night Screening. Video Art From 4 Countries”, Beirut Humanities Buildings (Goethe Institut) Beirut
“placements”, Galerie Store 52°31’52”13°22’55”, Berlin (curated by Andrew Cannon)
“acid rain”, Glasbox, Paris (curated by Vincent Honoré)
“Videonale 10”, Kunstmuseum Bonn
“Radiodays”, CTP de Appel Amsterdam
2004 „KURZDAVORDANACH“, Photographische Sammlung/SK Stiftung Kultur, Cologne (curated by
Wilhelm Schürmann)
„Rencontres Internationales Paris/Berlin #8“, Grande Halle de la Villette, Paris
“Missing Time”, Hong Kong Art Centre, Hong Kong (video program curated by Laurent Grasso)
„playlist“, Palais de Tokyo, Paris
“Zwischenwelten”, HfBK Dresden, Oktogon
2003 „Géographies #3“, Chantal Crousel, Paris
Schmidt-Rottluff sholarship holders exhibit, Kunsthalle Düsseldorf
“Hot, Blue & Righteous”, Galerie Giti Nourbakhsch
Akademie Schloss Solitude, Stuttgart
“Passages”, Le musée de Valence, art 3, Le Bel Image, Valence
2002 “Golden Week”, Kodama Gallery, Osaka, Japan & side 2, Tokyo, curated by Eva Svennung
(Toasting Agency)
“A Need of Realism”, Solitude in Schloss Ujazdowski, Warszawa, Poland
2001 “Papier”, Galerie Borgmann Nathusius, Cologne
“Not At Home”, Römerstr. 2, Stuttgart, curated by Gary Ward and Susanne Bürner
“Circles No. 5”, Montana Sacra, ZKM Karlsruhe, curated by Christoph Keller
“CamoShow”, Museum Wiesbaden, curated by Alexis Vaillant and Léonor Nuridsan
1999 “Insight Out”, Kunstraum Innsbruck, Austria, Kunsthaus Hamburg,
Kunsthaus Baselland, Switzerland, (catalogue)
1998 Galerie Karlheinz Meyer, Karlsruhe
“Gang Bang”, Galerie Margit Haupt, Karlsruhe, curated by Christoph Keller



Grants & Residencies

2006 Residency Villa Arson, Nice
2004 Grant Stiftung Kunstfonds, Bonn
2002 Art 3, Residency of Baden-Wurttemberg and Region Rhône-Alpes in Valence, France
Karl Schmidt-Rottluff Grant
2000 - 2001 Residency at Akademie Schloss Solitude, Stuttgart
1998 - 1999 Visiting Scholar Graduate Program Fine Arts, UCLA Los Angeles, California, USA
(Grant Studienstiftung des deutschen Volkes)
1997 - 1999 Grant Studienstiftung des deutschen Volkes, Bonn



Publications

„Fog Book“, Revolver Frankfurt, 2003
„Susanne Bürner“, Karl-Schmidt-Rotluff Förderungsstiftung, Berlin 2003
„Vanishing Points“, Art 3, Valence & Revolver Frankfurt
Jednoczensnie (simultaniously), Zamek Ujazdowski, Warschau & Revolver, Frankfurt (with Daniel Roth, Gregor Sander and Gary Ward)
The Window, Revolver Frankfurt

Articles

2005
Vincent Honoré on Susanne Bürner, contemporary 21, issue 71/ video, pp. 34 – 37

2004
Dominic Eichler on Susanne Bürner, Frieze art Fair Yearbook 04/05

2003
Catherine Francblin, “geographies #3”, art press #298, p. 84
Marie de Brugerolle, “passages at art3 (review)”, artpress, # 292, July-August, pp. 76-77
Eva Svennung, “Susanne aime Smoke Gets in Your Eyes”, in: “Vanishing Points. Susanne Bürner”, art3, Valence & Revolver, Frankfurt a.M.
Johan Hartle, “Image Events”, in: “Vanishing Points. Susanne Bürner”, art3, Valence & Revolver, Frankfurt a.M.

2002
Miriam Bers on Susanne Bürner, tema celeste, issue 93, Sept.-Oct., p. 100

Inaugurazione venerdì 13 aprile 2007 dalle 19.00 alle 22.00

13 aprile - 25 maggio 2007

SUPPORTICO LOPEZ 32
Via Supportico Lopez 32 (Trav. di Via Vergini)
80137 Napoli Italia
Tel./Fax 081 445759
info@supporticolopez.com
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