Re: Intervista A Red West - Da non perdere
La tua replica è sicuramente intelligente e approfondita e condivido tutto quello che hai scritto.
La mia considerazione sull'orribile, tiene conto del fatto che per la prima volta ho letto un "ero rovinato" (sul fatto che era in rovina è tutto un dire) e "l'ho fatto anche per i soldi". Indubbiamente era stato messo alle strette da chi, tra il pubblico, gli ha fatto la domanda, ma quantomeno la risposta, che in fondo tutti volevamo sentire l'ha data, quando invece Sonny West, nella sue dichiarazioni questo non lo accenna nemmeno.
Per quanto riguarda il capire Elvis e il dover ammettere che non aveva nessuno con cui confidarsi, è un "problema" che tutti della MM, e non solo,hanno avuto, quindi non lo rende migliore o peggiore degli altri.
Il rifugio nei libri che gli dava Larry Geller, come hai detto tu, senz'altro l'hanno almeno sviato da altre tristi realtà che, secondo me vedeva, ma alle quali non era in grado di reagire, vuoi per carattere, vuoi per negligenza o impotenza, ma ritengo che Elvis, quantomeno, si è saputo aggrappare a qualcosa di positivo e confortante,che poteva solo fargli benee riempirgli il vuoto, che gli si era creato dentro.
Anche questo, non necessariamente è capito, né ieri né oggi!
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