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Vecchio 02-05-2007, 16:22
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Da Repubblica.it

Da Graceland al viaggio negli anni Cinquanta, tra curiosità, oroscopi e filatelia Elvis Presley, un mito in Rete

di PAOLO GALLORI




Una passeggiata in rete può essere sicuramente utile per comprendere le dimensioni e l'attualità di un mito come quello di Elvis Presley. L'impressionante numero di siti dedicati al principale artefice della rivoluzione che cambiò la musica ma soprattutto il costume della gioventù americana degli anni 50 è probabilmente la migliore prova di un sentimento fortemente radicato, incurante del trascorrere del tempo e che accomuna i fan americani a tantissimi appassionati sparsi per il mondo. Un culto della personalità che rasenta i connotati della religione e che ha trovato in Internet una via di diffusione quasi naturale.

Il sito ufficiale, graficamente molto elegante, è corredato della biografia di Elvis, passa in rassegna la discografia più significativa e i film che videro per protagonista la star, oltre a presentare un catalogo di gadget acquistabili via e-mail. Ma ciò che lo distingue dalle pagine Web di altri artisti è la sezione dedicata a Graceland, la casa-museo di Presley a Memphis visitata ogni anno da 700.000 persone. Con le informazioni relative a ristoranti, alberghi, agenzie che organizzano i tour, servizi per disabili e calendario degli eventi, è possibile programmare nei minimi dettagli la propria visita a questo autentico "santuario".

La misura di quanto sia parte della memoria collettiva colui che fu The Pelvis, il bacino, il cui ancheggiare scardinò le resistenze del perbenismo guidando i giovani americani verso la definizione di uno stile di vita finalmente personale, ribelle e trasgressivo, è data dalle centinaia di siti gestiti dai fedelissimi, dove è realmente possibile trovare di tutto.
Come Elvis Presley, un sito aggiornato col contributo dei fan di tutto il mondo la cui ricchezza, accanto a una discografia veramente completa, sono i testi di oltre 700 canzoni. Vi sono inoltre catalogate le apparizioni tv di Elvis, i suoi film, descrizioni dei concerti del periodo '68/'77 e un interessante elenco di registrazioni non ufficiali.

All'indirizzo FiftiesWeb è possibile intraprendere un bellissimo viaggio nei 50 di Presley, sicuramente il periodo più importante della sua vicenda artistica. Col supporto di suggestive foto d'epoca ritornano così alla memoria i primi passi con la Sun Records, il pragmatismo del "Colonnello" Parker, il passaggio alla Rca, il servizio militare. Si può addirittura ascoltare la testimonianza di Ed Sullivan, che nel suo famosissimo show impose al giovane idolo dei teenager di essere ripreso solo dalla cintola in su. Immancabile la lista delle canzoni pubblicate da Presley in quegli anni, con la possibilità di ascoltare dei file audio di Heartbreak Hotel, Don't Be Cruel, Hound Dog e Love Me Tender.

Impressionante la mole di dati presenti nel sito curato dal giapponese Haruo Hirose. Oltre al catalogo dei cd di Presley pubblicati nel Sol Levante dalla Bmg-Rca Victor, vi è la discografia americana '56/'98, compresi gli E.P., le classifiche di Billboard, la lista dei dischi d'oro e di platino, le canzoni dalla A alla Z, alcune delle quali ascoltabili in Real Audio, i video pubblicati in Giappone, i concerti degli anni 70 con la "scaletta", le foto e i filmati.

Per chi crede nell'oroscopo segnaliamo Elvis Presley's Astrological and Psychological Magazine, una curiosa pubblicazione che analizza il profilo astrale del re del r'n'r cercando di dimostrare come il suo destino fosse scritto nelle stelle già al momento della nascita.
Naturalmente, non poteva mancare l'angolo dei filatelici: a pensarci è stata l'inglese Josephine Woodward di Canterbury che mostra alcuni pezzi della sua straordinaria raccolta di francobolli dedicati a Presley, il primo dei quali fu stampato a Grenada nel 1978 in occasione del primo anniversario della morte. Ma tutta la collezione è una celebrazione, francobolli emessi in 37 paesi di ogni continente a ricordare canzoni, pellicole ed eventi.

Tra le curiosità si segnala un documento che agli Archivi Nazionali degli Stati Uniti è più richiesto del testo della Costituzione e del Bill of Rights: la foto della stretta di mano tra Elvis e il Presidente Nixon in occasione dell'incontro avvenuto alla Casa Bianca il 21 dicembre 1970. Tutto era partito da una lettera scritta dalla star al presidente in cui Elvis, diventato ormai una triste icona dei conservatori, chiedeva di essere nominato agente federale del Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs.

E, per chiudere questa evidentemente ridotta ma significativa rassegna, volete conoscere le ultime volontà di Presley, morto per abuso di psicofarmaci il 16 agosto 1977? Il testamento è a vostra disposizione.

(16 marzo 199
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