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Vecchio 13-05-2007, 07:39
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Predefinito Re: Intervista A David Stanley

Il fratellastro di Elvis, David Stanley ci ha parlato del suo primo film The Headhunter (un film della Impello Films/Aaron Productions)



(The Headhunter è il nick con cui Elvis chiamava David)

D. David, che novità ci sono con il tuo film The Headhunter?

DS. E’ molto eccitante. Per ora il film è “nel contenitore” come si dice in gergo cinematografico. Dopo 3 mesi di preparazione abbiamo iniziato a girare in Febbraio e montato 22 giorni dopo. C’era una scadenza da rispettare e lavoravamo 16 ore al giorno, ma siamo contenti di quello che abbiamo ottenuto. Dopo quasi un anno di lavoro e milioni di dollari per finanziare The Headhunter, possiamo finalmente vedere la luce in fondo la tunnel e ne siamo tutti contenti.

D. Dove è stato girato?

DS. Principalmente a Los Angeles e nei dintorni di Burbank, North Hollywod e il centro di L.A. Le scene dell’aereo sono state girate a Van Nuys e abbiamo girato anche a Pasadena e molti altri posti. Abbiamo viaggiato molto e come puoi immaginare è piuttosto stancante.

D. Chi sono gli attori principali di The Headhunter?

DS. Ne abbiamo valutati tanti prima di iniziare. Billy Baldwin che doveva interpretare il re, ebbe un problema di salute in famiglia e non era disponibile. Così abbiamo scelto Peter Dobson. E’ un attore con ottime credenziali, tra cui anche Forrest Gump.
Tom Sizemore, un attore familiare a molte persone, che impersona Ronnie. Anche Tom ha avuto dei ruoli di rilievo in Saving Private Ryan, Heat, Pearl HArbor e Blackhawk Down. Il personaggio di Ronnie è un insieme di 2 o 3 dei ragazzi che facevano parte dell’entourage del re.
Mark Roston, apparso in Ruch Hour e Shawshank Redempion, impersona Frank. Bryan Kurst è Jeff. Bryan è apparso in molti show televisivi famosi. Chi fa la mia ragazza/1° moglie, Katie in The Headhunter, è Danielle Keaton. Max Perlick interpretata il personaggio di Darryl. Abbiamo anche un insegnante di arti Marziali Larry Tatum che interpreta Ed Parker.
Penso che la gente che vedrà The Headhunter sarà piacevolmente impressionata dalla qualità degli attori che abbiamo scelto.
Per tutti i personaggi più importanti, abbiamo deliberatamente usato nomi diversi, per un sacco di motivi. Sarebbe stato troppo costoso assumere 15 attori per interpretare ognuno dei ragazzi della Memphis Mafia, così abbiamo deciso di raggruppare i personaggi. Lo stratagemma ci ha anche permesso di focalizzarci sul personaggio di David Stanley, e non sull’entourage di Elvis.

D. Cosa dobbiamo aspettarci da The Headhunter?

DS. The Headunter non è un film sulla vita di Elvis…. È un film su David Stanley. Parla della mia esperienza i tour con il re e gli effetti che ha avuto su di me, Un giorno ero a scuola e il giorno dopo ero un adulto in un mondo molto eccitante. E fu la “fine della mia innocenza”.
Il re ha un ruolo primario nella storia, ma non è il personaggio centrale. Nel corso del film parlaimo di lui come “Il Re”. E’ importante capire che, quelli di noi che sono cresciuti e che sono stati con Elvis, hanno una loro storia personale, su come lo vedevamo e come ci rapportavamo a lui.
In The Headhunter non cerchiamo di raccontare nuovamente la storia di Elvis. Questo film non è sui colletti alti, le basette e gli hound dogs. Con c’è musica e non ci sono nemmeno scene di Elvis on stage. Lo vedrete salire sul palco. Non volevamo inserire impersonators, perché è esistito solo un Elvis e nessuno può ricreare quello che lui era sul palco.
Dalla mia prospettiva, è anche importante che anche un bilanciamento nella storia che raccontiamo. Per questo motivo vedrete anche molti aspetti della storia. Ad Esempio, in merito al libro di Red e Sonny “Elvis, What Happened”, nel film ci saranno le loro ragioni sui fatti, con Frank e Jeff. Anche nella vita, spesso le cose non sono bianche o nere, come alle volte si crede.

D. David, come ti sei trovato a rivivere alcuni dei momenti emozionanti della tua vita?

DS. Ce n’è una scena in particolare , che ritengo la gente troverà molto commovente. E’ la scena del giorno in cuui Elvis mori. E’ molto forte e quando l’abbiamo girata, avevo le lacrime agli occhi.

D. In questo momento sei nella fase di post-produzione?

DS. Sì, adesso avremo 6 settimane di post produzione a Dallas e L.A.. In questa fase faremo tutto il montaggio, il mix del suono e la colonna sonora. Ripeto, visto che The Headhunter è la storia di David Stanley, ci sarà molta della mia musica preferita, quella musica con cui sono cresciuto: ZZTop, The Alma Brothers Band, Lynard Skynard.

D. E per quanto riguarda la promozione?

DS. Ci sono molti festivals del cinema a cui vorremmo partecipare, tra cui The Toronto Film Festival, American Film Market – LA, Sundance Film Festival e Caan Film Festival (penso sia il Festival di Cannes) . Presenteremo The Headhunter a queste manifestazioni e intensificheremo la distribuzione nazionale ed internazionale. Sono certo che riceveremo riscontri positivi.

D. David a quale categoria appartiene il film The Headhunter?

DS. Essenzialmente è drammatico. Ci sono elementi tragici e naturalmente contenuti storici.

D. Ti sei garantito un distributore per il film?

DS. Ci siamo messi in contatto con parecchi dei principali distributori, come la Miramax, Dream Works, Lion’s Gate. Abbiamo ricevuto offerte da 22 società e stiamo valutando attentamente chi scegliere.

D. Quando pensi di presentare The Heahhunter?

DS. Inizialmente lo presenteremo nei teatri del Nord America, che idealmente dovrebbe avvenire in Ottobre-Novembre 2006 opure all’inizio del gennaio 2007.

D. Tu sei il regista del film. Come hai vissuto questa esperienza?

DS. E’ stato fantastico e gratificante. E’ anche stato impegnativo e stimolante, comunque una meravigliosa esperienza. Sul set Tom Sizemore mi disse: David, sembri naturale!
E’ stato bello sentirmelo dire, soprattutto da qualcuno che ha così tanta esperienza nel settore. Per me non era del tutto sconosciuto. Essendomi laureato in Cinema e Comunicazione, nel corso degli anni, mi sono trovato su tanti set, perciò quantomeno, sapevo cosa aspettarmi e avevo un’idea di come volevo dirigere il film e cosa ottenere.

D. Hai accennato che il personaggio di Darrys è basato su Charlie Hodge. Che cosa hai provato quando Charlie è morto?

D. Ero profondamente triste. Davvero ho grandi ricordi di lui. Era divertente, un ragazzo felice. Come espressione di rispetto verso Charlie, alla fine del film includeremo: In Memoria di Charles Franklin Hodge.

D. Si suppone che facendo The Headhunter ti abbia lasciato poco tempo, per fare anche altro. Hai potuto fare altro?

DS. Hai ragione. Fare un film è un lavoro che richiede molto ed è estenuante. Però ho trovato un po’ di tempo per fare altre cose, come i discorsi tramite la Solutionary Dynamics. Inoltre sto valutando per iniziare la pre-produzione del prossimo film, Predator In The Pulpit. Mi occuperà molto tempo per il prossimo anno, in cui il mondo ricorderà il 30 anniversario della morte di Elvis.

D. In un recente documentario in DVD, The TCB Gang, Charles Stone racconta la storia di quanto Elvis è morto. Lui (Charles) aveva un biglietto aereo in tasca per andare a Londra, per prenotare Wembley. Lo sapevi?

DS. No

D. Cosa ne pensi degli artisti che fanno i tributi ad Elvis?
DS. E’ una domanda molto difficile. Molti dei grassoni che fanno la loro performance sono completamene fuor,i da quello che si definisce rispetto per Elvis e ci sono alcuni artisti che sono professionisti consumati. Quando il tutto diventa di cattivo gusto, io credo che sia un po’ come la vita……… alle volte è necessario con il buono prendere anche il cattivo.

D. David, hai visto la miniserie della CBS, Elvis, e cosa ne pensi?

DS. L’ho vista. Ho pensato che molte scene erano fatte bene, tuttavia non mi è piaciuto come sono state girate le perfomances live. Non sono convincenti.

D. Qual’è la tua opinione sulla vendita della parte operative della EPE a Robert Sillermann?

S. Credo che questa sia una mossa intelligente per entrambi, sia la EPE che Sillermann. Per quanto riguarda la tenuta, permette loro di assicurasi che l’eredità di Elvis, anche in futuro, , con un imprenditore di grande successo, sia gestita in modo professionale. A Robert Sillermann offre l’opportunità di tenere l’icona Elvis su di un altro livello. Mi riferisco ad alcune svolte che si implementeranno. L’idea dei parchi a tema Elvis, di un casino Elvis a Vegas, ecc. sono idee azzardate, ma se hanno successo, Robert Sillemann ed Elvis arrivano al cielo.

D. David grazie per la chiacchierata. Andremo a vedere la prima di The Headhunter.

DS. Il piacere è stato mio e sono sicuro che il film ti piacerà
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