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Clint Reno Visualizza Messaggio
2007-08-05 21:12
ELVIS 30 ANNI DOPO: GRACELAND INVASA, ONDATA DI DVD
(di Marco Bardazzi)



WASHINGTON - La Elvis-mania non è certo più quella di un tempo, ma il mito sembra resistere abbastanza bene. A 30 anni dalla morte di 'The King', Graceland è pronta a ospitare il più grande show della sua storia e l'America è invasa da un' ondata di Dvd con i film e i concerti di Elvis Presley. Per le nuove generazioni di americani, Elvis è un personaggio lontano, ma non troppo.

Dopo tutto lo hanno visto cantare solo pochi mesi fa in Tv ad 'American Idol', programma-cult degli under 30, grazie a uno speciale proiettore che ha fatto comparire un Elvis virtuale al fianco di Celine Dion in carne e ossa, per un duetto sulle note di 'If I Can Dream'. E non ci sono certo solo i baby-boomers tra le migliaia di persone che hanno comprato biglietti in anticipo per la 'Elvis Week', una kermesse che dall'11 al 19 agosto porterà decine di migliaia di persone a Graceland e negli altri luoghi di Memphis dedicati al cantante e attore americano. Eppure tutto sembrava finito la mattina del 17 agosto 1977 a Graceland, quando Elvis fu trovato riverso sul pavimento del bagno della sua villa. Trasportato al Baptist Memorial Hospital, vi fu dichiarato morto nelle ore successive.

La causa ufficiale era un attacco cardiaco, ma il decesso era l'esito di anni di declino, alimentati da pillole antidepressive e droghe varie. Elvis, grasso e sfigurato, trascorreva ormai da tempo gran parte delle giornate a letto. A 42 anni sembrava solo una pallida copia del giovane molleggiato e dal ritmo incontenibile che aveva fatto impazzire il mondo negli anni '50 e '60, diventando uno dei giganti della cultura popolare del XX secolo. Il giorno dopo la morte avrebbe dovuto tornare sul palco, per un concerto in Maine, ma nessuno può dire se ce l'avrebbe fatta. Il decesso però non cancellò il mito: come per Marylin o Jfk, la scomparsa prematura innescò non solo una serie di teorie cospirative (non sono pochi gli americani ancora oggi convinti che Elvis sia vivo e nascosto da qualche parte), ma anche un'eredita duratura. Graceland, la villa coloniale comprata da Presley nel 1957 per soli 100 mila dollari, divenne un'attrazione da 600 mila visitatori l'anno.

Ed Elvis si trasformò in un marchio planetario. La CKX di Manhattan, la società che dal 2005 controlla Graceland e tutti i proventi legati a Elvis, ha in serbo progetti che puntano a fare di 'The King' un'icona anche per le prossime generazioni, in modo da evitare che l'invecchiamento dei fans faccia ingiallire anche il loro idolo. Un progetto da 250 milioni di dollari prevede di realizzare in tre anni a Graceland un 'visitor center' da 7.400 metri quadrati, un mega hotel e un museo high tech dove le nuove tecnologie permettano di assistere a concerti virtuali di Elvis.

Che quest'ultima idea funzioni, lo dimostra non solo il successo del duetto televisivo con la Dion, ma il tutto esaurito che ha già fatto registrare un concerto virtuale di Elvis in programma nell'ambito della settimana di celebrazioni a Memphis: gli organizzatori hanno dovuto organizzarne un secondo, per far fronte alla richiesta di biglietti. Il mercato dei prodotti di Elvis è a sua volta ancora florido. Paramount e Warner Home hanno appena lanciato una riedizione del trentennale di una ventina di film e concerti di Presley, compresi cofanetti ed edizioni speciali rimasterizzate di titoli come 'Viva Las Vegas', 'Blue Hawaii' e 'Easy Come, Easy Go'.

marco.bardazzi@ansa.it.


http://www.ansa.it/opencms/export/si...127004679.html

Questo articolo è presente anche sul Messaggero Veneto, di oggi
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