Io ascoltavo qualcosa dei nomadi, quando c'era ancora Augusto, ma più che altro xchè qui in Emilia spopolano. Infatti la sua figura era particolare, la voce era particolare, insomma, lui era particolare.. Dipingeva, cantava, faceva sculture, scriveva poesie, tutto da autodidatta.
Disse: "
...Sono nato al caldo e mi hanno chiamato Augusto, come un nonno che non ho mai conosciuto. Il cognome Daolio mi è stato dato da un uomo semplice e a suo modo dolce e complice. Dall'età di sedici anni canto in un gruppo che si chiama Nomadi, scrivo canzoni e giro il mondo. C'è un altro mondo dentro di me che racconto con il disegno e la pittura, lo faccio da parecchi anni e alberi, rocce, cieli, lune, ombre e altro popolano questi miei racconti. Ho esposto in giro per l'Italia, ho illustrato dischi, libri, cartoline, manifesti. Non disegno per riempire un vuoto ma per vuotare un pieno che è dentro di me e preme. Una specie di confessione, prima ad uno spazio bianco, poi ad occhi che guarderanno. Ho lo studio a Novellara in via de Amicis, il numero credo sia il quarantaquattro, non ho il telefono ma montagne di libri e di oggetti."
Ora nn saprei chi dire, soprattutto d
attuale ed
italiano.