
Lisa cara, credo di essere stato tirato in ballo e non posso esimermi dal dirti come io la penso. Elvis, come sappiamo tutti, proviene da un paese del Sud degli USA, emigrato coi suoi a Memphis più per necessità che per altro. I suoi genitori erano poveri ed a stento tiravano a campare, lui vissuto quasi miracolosamente al gemello, molto devoto e praticante religiosamente

. Pur dotato di una fortissima personalità interiore, non ci è giunto sentore di una qualsivoglia tiratarderìa o di una monellerìa degna di nota.

Mai un diverbio coi suoi. Sempre dovunque e comunque: sì mamma, sì papa'. Ogni domenica puntualmente a messa

. Al mattino la preghiera di ringraziamento al Signore. La sera, a letto, la preghiera della preservazione. Timido, ubbidiente, e ossequioso verso suo padre, morbosamente legato a sua madre. Intelligentissimo, a scuola era piuttosto bravo ma senza ostentazione, senza mai mettersi in mostra.

Insomma, era un bravo ragazzo. Attratto e stimolato per intanto dalla musica nera, ne ha condiviso l'essenza nel gruppo corale assorbendone giorno dopo giorno il ritmo che ne ha forgiato il carattere musicale, inconsapevolmente artistico per poi divenire unico. Ma era tutt'altro che un idiota e mai ha dato l'impressione di esserlo

. Mai che mai un interdetto mentale

. A dimostrazione di ciò, basti sapere che dentro di lui c'era una fiamma davvero speciale, una fiamma però repressa per non dispiacere i suoi genitori. Sì, parlo di quel ritmo, sinonimo di ribellione interiore, frammisto di gospel, blues e country di cui egli stesso non conosceva l'origine, io dico divina. Quando è stato notato alla Sun Records, è stato lì che in un marasma indicibile ha tirato fuori, assieme ai due nuovi amici, quell'estro divino che lo doveva portare sino a noi e che lo preserverà fino alla fine dei tempi. Non stiamo glorificando nessuno nè stiamo santificando nessuno. Anche se ognuno di noi, a dire il vero, è votato per esserlo. Questa è cronaca di quei tempi! Ebbene nel giro di un battito di ciglia si è visto, lui timido impaurito fragile ragazzo del sud, proiettare alla notorietà, senza che da quel momento potesse vivere magari una vita che avrebbe voluto. La strada ormai gli era stata già tracciata. E si è fatto trascinare dalla corrente

di un fiume in piena. Nulla più poteva fare per risalirla. E nella sua intimità si è sempre trovato solo, smarrito, impaurito più che mai e se vogliamo controllato vigilato a vista notte e giorno e non poteva fare nulla senza che zio Tom

lo permettesse. Poi il servizio militare obbligatorio, quindi la Germania. Anche lì era chiuso in una gabbia, diciamo dorata, in quanto gli si consentiva di vivere fuori della caserma assieme ai suoi e alle c.d. guardie del corpo. Era il periodo, io dico, in cui viveva agli arresti domiciliari, compresso tra il regolamento di disciplina militare

e le direttive del colonnello

. Ed infine quelle poche chances festaiole centellinate e filtrate. Idiota o meno (ma io dico semplicemente fragile essere umano), si è visto circuire (SI' PROPRIO COSI', CIRCUIRE) dall'ambizione e dal calcolo di una donnetta sfacciatamente piacente

e spudoratamente bella

, entrata nella sua vita in un momento particolare ed apparentemente tranquillo. Di qui la sua rovina, cara Lisa. Proprio perchè era un bravo ragazzo, l'ha lasciata libera di fare quello che voleva. Fidandosi di lei. Perchè lui l'amava forse quanto o più di sua madre. E lei, rifiutandosi di seguirlo, lo tradiva.

Lo tradiva perchè
in lei c'era il germe del tradimento. Lasciandolo poi solo. Lasciandolo morire. Privandolo a me, sottraendolo a noi tutti. Il nostro caro amato Elvis. E in quanto a te, cara Lisa, e a tutto lo Staff non cesserò mai di ringraziarvi abbastanza per quello che fate. Vi vogliamo un gran bene.

Gondar.
Elvis. L'Immortale.