Grazie ragazze, siete splendide
Hurt, l'età è nella testa, non sulla carta, giusto? Io quelle cifre lì non riesco proprio a relazionare a me o a te, dico solo cavolo, come passa il tempo. Ma solo quando ci fossilizziamo nel cervello saremo vecchie. Io penso sempre alla Levi-Montalcini e a Montanelli, in confronto all'età in cui hanno (beh, avevano) ancora delle cose impertinenti da dire noi siamo ancora pischelle.
Il mio Michael, ne sono strasicura, per prima cosa nel aldilà è andato a cercare ELVIS. Michael era del '43 ed era adolescente quando Elvis uscì col rock'n roll. Michael è cresciuto a Chicago e già prendeva lezioni di danza. Nella sua scuola di ballo hanno fondato il primo ELVIS-fan-club di Chicago.
A 17 anni, Michael è andato a New York con 17 dollari in tasca, cercando lavoro come ballerino a Broadway (ecco perchè la sua canzone preferita era "Guitar man"). Poi, per 15 anni è stato uno dei dieci ballerini più quotati e ha ballato in tutti i musicals di NYC. Quando fecero il film di "West Side Story", lui pensò di andare al casting a Los Angeles perchè era andato fino in Giappone con questo musical. Ma poi decise di rimanere a New York.
Una volta mi disse che Elvis per anni aveva preso lezioni di canto e ballo mentre girava i film a Hollywood, cosa che gli studios facevano fare a tutti gli attori sotto contratto. Mi fece notare come la voce di Elvis è migliorata da film a film, come diventava più potente, controllata, estesa, che spendido vibrato ha tirato fuori, come ha trovato la sua intonazione, più bassa di quella con cui aveva cominciato nei primi anni. E poi, ammirava molto le interpretazioni di ELVIS nei concerti. Disse: "Lui non balla come un ballerino, anche se ne sarebbe capace, ma trasmette ogni nota con il suo corpo mentre canta."
Beh, ce ne sono di cose da raccontare... un pò per volta.
Un abbraccio a tutti voi!