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Vecchio 13-10-2007, 23:22
wonderofyou wonderofyou Non in Linea
Elvis Big Fans
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Predefinito Re: traduzione della telefonata tra ELVIS e Red West

ELVIS: Ci vuole una segretaria da ottantamila dollari.

RED: Dio onnipotente, è più di quanto guadagna il presidente del consiglio d’amministrazione.

ELVIS: Beh, sai, loro avevano tutti quei biglietti da visita e roba così, amico… tipo presidente del consiglio d’amministrazione… è cominciato come Presley Center Courts. Poi l’hanno cambiato in Elvis Presley
Center Courts senza neanche chiedermelo. Avevano tutti quei biglietti e merde fatte e pronte, presidente… vice presidente… senza nemmeno venire a chiedermelo…

RED: Beh, diavolo… una volta che avevano il tuo nome per la cosa… l’ho sentito una volta, quel Mike, ha usato il tuo nome, voglio dire, andava a Nashville e dappertutto dicendo che rappresentava Mr. Elvis Presley per quella nuova impresa del raquetball… soltanto col tuo nome ha ottenuto tutto quello che voleva, ma eh… non so che cosa sto cercando di dire… dobbiamo tornare al mio problema… Amico, io non ho mai fatto cose di questo genere. Sono solo… il vecchio Red, cercando di fare il mio lavoro amico, e…

ELVIS: Ah, eh… non volevo usarlo come scusa. Te lo dicevo soltanto.

RED: Yeah, oh, no. Lo so, ma stiamo parlando di qualcosa di cui non so niente, di quel campo di raquet, amico… io so soltanto i problemi miei.

ELVIS: Una cosa cominciata per amicizia e come favore e tutto, che è diventato und progetto da un milione e trecentomila dollari. Se… se tu capisci quanto tempo di vuole per realizzare un profitto… e per metterci dentro tutti quei soldi…

RED: Sì, ho paura che ci vorrebbe…

ELVIS: Saranno stravecchi prima che quella racchetta assomiglia a un innocuo banjo (ride) Hey, che fate? Vogliamo suonarlo. (ride)

RED: Il cerone che casca, oh merda, povero vecchio Nick… tutti che cercano di fare qualche soldo… come Nick’s Chips… ci si era fiondato dentro, diavolo, quello era un disastro, avevano pianificato tutto ma poi quel maledetto camion che li portava qui dall’Arkansas…

ELVIS: Nick’s Chips, merda…. (ride)

RED: Beh, ha fatto il botto grosso come…

ELVIS: Non ho mai visto nessuno farsi mettere a tappeto con qualcosa di così f…mente, voglio dire, io non sapevo che pensarne, sono cascato per terra a rotolarmi la prima sera. Nick’s Chips, dannazione… La prima cosa che mi è venuto in mente era un giocatore, come se dicesse che era in “Vegas” e “Nick il Greco”, sai lui è un giocatore. Questa immagine mi è venuto in mente. Nick’s Chips… merda… ovviamente non ci capiva niente, sai, e quei bravi fornitori si sono rivelati faccendieri d’acciaio, voglio dire…

RED: Oh, sicuro, guarda… non ci si mette contro gente così, è il loro denaro che conta e basta. Ma…

ELVIS: Yeah, ma come era impostata la faccenda, loro conducevano e conducevano la loro vacca dritto al macello.

RED: Yeah, d’accordo, ma tu ne sei fuori, ne sei uscito, giusto?

ELVIS: Sì, ne sto venendo fuori.

RED: Okay… non ti biasimo, perché se fai affari con chi conosci e lo fai tu è una cosa, ma quando ci metti dentro altre due o tre persone non sai mai quello che può succedere…

ELVIS: Con la mia firma devono essere tutti impazziti fuori di testa.

RED: Sicuro, so che Mike lo era.

ELVIS: Gli avvocati mi hanno letto il contratto ieri, dove dice che se qualcosa andava male, io ero responsabile di tutto.

RED: Beh, allora vedi che non te l’avevano detto.

ELVIS: Lo sai, il raquetball nemmeno mi piace tanto. Sì, io sarei responsabile per tutto. Questa mi era nuova. Ieri ho pure scoperto che questo Mike li ha fregato per bene. Il compenso per amministrare la cosa era di cinquantamila dollari all’anno… extra…

RED: Come no!

ELVIS: Nick non ne sapeva niente, Joe non ne sapeva niente, però gli avvocati l’avevano scritto lì.

RED: Yeah, ho capito che Mike ha fregato Nick e tutti gli altri e ha fatto un ottimo lavoro. E’ una vergogna, amico, Nick è sempre così… pensavo che Nick fosse più sveglio, che Joe fosse più sveglio…

ELVIS: Non se si tratta di affari, non lo è.

RED: No. Come se tutto fosse uno spasso o roba così.

ELVIS: E il mio punto è che non potrò mai realizzare un profitto con questa cosa. L’ho fatto solo come un gesto d’amicizia, non pensavo che fosse… Non c’era niente di male nell’aiutare questi ragazzi a farsi un paio di campi di raquetball, uno qui e uno a Nashville, per me andava bene. Non ci vedevo niente di male…

RED: No, niente.

ELVIS: Ma vedi, la carta che ho firmato non menzionava niente di tutto questo, così il mio avvocato pensa che questa merda è stata aggiunta dopo la mia firma. Sai cosa intendo?

RED: Sì.

ELVIS: Perché sai benissimo che non avrei mai firmato niente del genere. E dopo un po’ mi ritrovo responsabile per due campi da raquetball da mezzo milione di dollari ognuno.

RED: Yeah.

ELVIS: E anche questo mi ha totalmente sorpreso. Mezzo milione per un campo da raquetball? Diavolo, posso far venire Earl con un martello…(ride) e Albert, farlo costruire a loro. Mettici pure qualche carpentiere.

RED: Lui te lo fa per trentanove dollari e trentotto. Quelli sono stati nella sauna troppo a lungo o qualcosa del genere, per forza, non costa così tanto fare due dannati campi di raquetball.

ELVIS: Come?

RED: Non lo so…

ELVIS: Beh, penso che ci escono dieci campi in ognuno dei posti.

RED: Oh, come… eh…

ELVIS: Voglio dire, dieci campi per giocare come quelli a Memphis State.

RED: Si, giusto.

ELVIS: Eppure…

RED: Questo è…

ELVIS: Ti dico, neanche se ci metti pure le docce per uomini e donne puoi arrivare a mezzo milione di dollari.

RED: E’ un sacco di soldi.

ELVIS: Merda, lo sai che ne ho fatto fare uno qui dietro, sai quello mio, e quello è costato solo ottantamila. E tu lo sai quant’è fico…

RED: Si… si… giustissimo, è un…

ELVIS: Questa gente è semplicemente… è come dici tu, hanno visto la mia firma e sono usciti fuori di testa completamente.

RED: Yeah, sìssignore. Sono tutti venuti a bordo dopo che hai firmato, e poi… quando parte il compenso a quel tizio, subito? Mike e la segretaria e tutta quella merda.

ELVIS: Sì.

RED: E si aspettano che tu paghi per tutto, giusto? Yeah, stronzate, stronzate. Vattene di corsa.

ELVIS: Gadgets e cose, biglietti, un po’ di depliant, un po’ di pubblicità, un po’ di questo e quell’altro… e tutto questo senza la mia conoscenza, senza consultarmi, senza chiedermi niente, ti dico… la cosa è cresciuta fino a diventare un bel mostro!

RED: Si, hai maledettamente ragione. Quelli… loro stanno cercando di approfittarsi di te. Non ti biasimo se vuoi uscirne di corsa… Ma comunque, io credo, sai, tutta quella pressione, le cause e tutto hanno portato alla nostra uscita di scena, tutto quello che vuoi, ma è stato uno shock per tutti… il vecchio Dave, lui era fuori di testa, sai, era sul lastrico completamente, tutti noi lo eravamo. Naturalmente io avevo qualche proprietà e cose. Ho venduto, eh… ho venduto la mia casa. Odiavo doverlo fare, sai, ma se devi farlo va fatto.

ELVIS: Hai venduto la casa?

RED: Oh sì, ho venduto la casa, tutte e due le macchine e tutto il resto e, eh… Hebler, lui era completamente al verde e Sonny è arrivato fino a… ti dico, è stato un periodo bruttissimo per tutti, lasciamelo dire.

ELVIS: Beh, suppongo che non ci siano mai tempi veramente buoni. Anche per me è stato un pessimo periodo. Ero uscito dall’ospedale da troppo poco per rimettermi a ruotare…

RED: Però, eh…

ELVIS: Mio padre… non l’ho perso per un pelo. Lui è il mio daddy, nonostante tutto.

RED: Oh sì, ascolta, ti capisco. Però, noi siamo stati sotto shock per un bel po’, ma che potevamo farci, sai. Poi ci abbiamo pensato su, tutta la pressione e tutto il resto, e ci siamo detti bene, probabilmente anche lui aveva le sue ragioni. E’ solo che avrei voluto parlarne con te, normalmente si poteva ma a volte no, però se l’avessi saputo da te sarebbe stato più facile da mandare giù.

ELVIS: Beh, eh… negli affari e cose di questo genere, io non faccio… non ci penso io a queste cose.

RED: Vuoi dire cose come cacciarci via? Scusa…

ELVIS: Sì, dovevo andare a Palm Springs per analizzare e ragionarci su quei f… campi da raquetball. Ancora vedo piccole palle pelose…(ride). Ma Charlie mi ha detto che quando stava parlando con te tu pensavi che io fossi sull’altra linea…

RED: Ah, beh… sì, io pensavo… sai, ho sentito quel… sai…

ELVIS: Io ero di là a casa di mio padre a controllare quelle cifre. Non potevo sentire niente pur volendo, ero da un’altra parte… eh…

RED: Beh. Lo sai quanto tutti siamo paranoici su qualcosa del genere. E’ solo che pensavo, non so perché…

ELVIS: Sicuro, è come guardarti dietro le spalle perché non sai chi diavolo è lì, dopo tutto.

RED: Comunque, è fatto e questo è tutto, suppongo, perché…

ELVIS: Come stanno Pat e i ragazzi?

RED: Stanno tutti bene, sono, eh… tengono duri finché riesco a sistemare le cose.

ELVIS: Bene…

RED: Però…, oh sì, è stato parecchio duro.

ELVIS: Yeah, io ero, eh… Hebler mi ha molto deluso. Mi ha terribilmente ingannato. Io pensavo che lui fosse come noi due credevamo.

RED: Che cos’ha fatto?

ELVIS: Come?

RED: Beh, che cosa ti ha fatto? Voglio dire…

ELVIS: Mah, sai.. mi diceva sempre delle cosette… tipo chi odiava…

RED: (ride) Chi odiava?

ELVIS: Yeah…

RED: Accidenti.

ELVIS: E questo, sai, è andato avanti per un periodo di due anni. Quando l’ho assunto quel figlio di p..., Ed Parker mi ha detto… ha detto non gli dare un dito, ma ancora non avevo capito. Str... cretino che sono, amico.

RED: Beh, io non so proprio di che cosa stai parlando.

ELVIS: Beh, è difficile da spiegare. Io credo che non gli piaceva nessuno del gruppo, a parte forse Dan.

RED: Mah, io…

ELVIS: Penso che per lui io sono diventato un simbolo dei dollari, Red. Credo che nel tempo lui ha perso di vista Elvis in primo luogo, sai, è una cosa che può succedere facilmente.



Ultima Modifica di wonderofyou : 14-10-2007 00:02
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