Re: 14/01/2005 - Ricordando Elvis Presley
LARRY KING. Ci ha raggiunto Anita Wood. E’ di Jackson, Mississippi. E’ stata la fidanzata di Elvis per molti anni dal 1957 al 1962. Fu Lamar Fike, uno dei nostri ospiti, a farli conoscere, giusto Anita?
ANITA WOOD, FIDANZATA DI ELVIS PRESLEY. Sì Lamar mi chiamò per conto di Elvis.
LARRY KING. E cosa ti disse?
WOOD. Io lavoravo in uno spettacolo per teenager, a Memphis e quando lo spettacolo finì, Lamar mi chiamò e disse: Elvis vorrebbe incontrarti, stasera. Io avevo un appuntamento e non volevo annullarlo, così Lamar si arrabbiò. Lamar, non lo dimenticherò mai. Tu non vuoi stare con Elvis Presley? Lascia perdere l’appuntamento. Ma non potevo e così non andai, pensando che non lo avrei più sentito. Invece mi cercò di nuovo.
LARRY KING Com’è stato il primo appuntamento?
WOOD: Direi piuttosto inusuale. C’erano Lamar, George, Allen Fortess, Cliff Glaves e Louis e stavano tutti nella macchina. George bussò alla porta e la signora con la quale vivevo fece venire Elvis a prendermi. Eravamo una famiglia del sud, e così venne a prendermi a casa. Uscimmo con la limousine e guidava Elvis. Abbiamo girato molto intorno a Memphis, ci siamo fermati davanti ad un posto dove facevano hamburger e Lamar ha fatto non so quanti viaggi per prendere dozzine di hamburger. Li abbiamo mangiati tutti. Poi andammo a Graceland. L’aveva appena comprata e voleva farmela vedere.
LARRY KING. Ha cercato di “adescarti” la prima sera?
FIKE: Adescare!
(CHIACCHERATA FRA LORO)
LARRY KING: Ti ha circuita?
WOOD: Cercò di farlo. Voleva che salissi di sopra e vedessi la sua camera, con il suo enorme letto. Cosa che feci. Caminammo nella stanza. C’era un letto grandissimo, penso il letto più grande che io abbia mai visto finora. E poi cercò di avvicinarsi a me e io gli dissi “No devo andare a casa adesso”. Così mi portò a casa. Questo fu il nostro primo appuntamento. Era un gentiluomo in questo senso.
LARRY KING: Cosa significava essere innamorati di lui? Immagino che tu fossi innamorata.
WOOD: Lo ero. Fu il mio primo amore. L’ho incontrato quando avevo 19 anni e provenivo da una famiglia molto conservatrice e non avevo mai avuto storie o cose simili. Perciò quando conobbi Elvis, mi innamorai di lui e lui di me. Abbiamo passato dei momenti meravigliosi, anche divertendoci molto. Volevo bene anche i ragazzi. Eravamo come una grande famiglia e ricordo quando arrivarono David, Ricky e suo fratello Billy. Ero là e ricordo tutto di quel momento.
LARRY KING. Ora, Patty, ti dava fastidio che avesse una ragazza?
PERRY. No, assolutamente. Quei ragazzi erano miei fratelli, e non avevamo nessun altro tipo di relazione.
LARRY KING. Quindi tu stavi con Anita?
PERRY. Sì, infatti ad ogni ragazza che portava a casa, Elvis spiegava che Patty faceva parte della famiglia. Non hanno mai avuto problemi con me.
LACKER. Larry devo dirti che la madre di Elvis voleva che suo figlio sposasse Anita.
WOOD. Oh!
UOMO NON IDENTIFICATO. Bello
WOOD. Sì, molto bello
LARRY KING. Anita, perché non è successo
(CHIACCHERATA FRA LORO)
WOOD. Allora……..
FIKE. L’Oceano Atlantico
WOOD. Andò……….
FIKE. Viene chiamato l’Oceano Atlantico
WOOD. Vero
LARRY KING. Andò in Germania.
WOOD. Andò in Germania e mentre era là incontrò Priscilla che era una bella ragazzi di 14 anni, molto bella. Quando tornò a casa, noi continuammo a vederci. Naturalmente Elvis riusciva a farti credere qualsiasi cosa, così mi fece credere che fosse solo un’amica, il cui padre era nell’esercito con lui e che non c’era niente tra loro e cose simili.
LARRY KING. Questa cosa mi colpisce. Lamar, tu hai gestito questa cosa, poi ci torneremo.
FIKE. Cioè?
LARRY KING. Elvis ha ingannato ogni donna con la quale è stato. Entrambe le donne che abbiamo intervistato e che hanno avuto una relazione con lui, ne parlano in modo indignato, aveva una donna in un hotel e un’altra nella porta vicina. Tutte lo amavano e lo capivano. Lamar, mi puoi spiegare?
KING. Larry. si chiama tentazione.
LARRY KING. Ma dava fastidio!
FIKE. Posso dirti una cosa? Intorno, ce n’erano molte. Devi sapere che lui amava rendere felice chiunque. Ma c’era la tentazione, Larry.
LARRY KING. Era la tentazione e lui ovviamente ci cascava.
Faremo una pausa, poi torneremo e il quadro sarà completo con Kathy Westmoreland, che ebbe una relazione con Elvis e si innamorò di lui, al punto da scrivere un libro dal titolo “Elvis and Kathy”. Parleremo anche di quando è morto e torneremo sulle strane cose che riguardano Elvis. Ne riparleremo dopo la pubblicità. Non andate via.
(MUSICA) (PAUSA PUBBLICITARIA)
LARRY KING. Oggi, Elvis avrebbe 70 anni. Da Memphis, TN ci sono
Marty Lacker, membro della Memphis Mafia, testimone di nozze al matrimonio di Elvis, con il quale si è conosciuto alla scuola superiore.
Lamar Fike, un altro membro della Memphis Mafia, amico intimo di Elvis, che nei concerti di Presley era direttore delle luci.
A Los Angeles c’è Jerry Schilling, membro della Memphis Mafia e vicino ad Elvis sia nei periodi felici che in quelli tristi.
Da Dallas, c’è David Stanley, fratellastro di Elvis Presley.
Qui c’è anche Patty Parry, membro onorario della Memphis Mafia, unica donna del gruppo e che ha vissuto con Elvis per 17 anni e lo considera uno dei suoi migliori amici.
Anita Wood si è unita a noi da Jackson, Mississippi. E’ stata fidanzata con Elvis per molti anni, per un periodo vivendo anche a Graceland.
Ed ora qui a Los Angeles, ci ha raggiunto anche Kathy Westmoreland. Kathy, che ha avuto una relazione con Elvis e lo ha amato, ha scritto un libro sulla loro storia. Il libro si chiama “Elvis and Kathy”. Perché è’ finita?
KATHY WESTMORELAND DICE CHE HA DORMITO CON LUI: Non ho molto da dire.
UOMO NON IDENTIFICATO: Kathy, facci un SI bemolle
WESTMORELAND. Un Si bemolle! Qualcuno mi ha chiesto di fare un SI bemolle. Ho avuto una relazione con lui per 6 mesi, in un modo regolare. Poi mi è diventato evidente che c’erano altre donne.
LARRY KING. Com’era come fidanzato?
WESTMORELAND. Era favoloso. Oh è stato fantastico. Era molto attento, quasi materno
LARRY KING. Non dormiva vero?
WESTMORELAND. No, soffriva d’insonnia e molto anche. Credo che sia così per molti di coloro che sono dei geni. Diceva: proprio non riesco a spegnere l’interruttore.
LARRY KING Ti manca?
WESTMORELAND. Mi manca terribilmente
UOMO NON IDENTIFICATO: Anche io ho quel problema.
LARRY KING. Andiamo avanti e parliamo delle cose eccentriche. Jerry quali erano le stranezze di Elvis? Tutti i grandi uomini fanno cose eccentriche.
SCHILLING. Ho conosciuto Elvis quando avevo 12 anni e lui ne aveva 19. Fu poco prima che avesse la sua prima hit. C’erano 5 ragazzi più grandi di me – questo sta a significare quanto ancora non fosse popolare – e volevano fare una partita a football e mi hanno fatto giocare. Ricordo che mi avviai verso il gruppo. Mi sentivo con James Dean e Marlon Brando. Ti guardava in un modo che sembrava il loro sguardo. Il suo sguardo…. Era come se fosse un ribelle, ma aveva un sorriso adorabile. Era un ribelle adorabile.
LARRY KING. Patty, secondo te in cosa era diverso?
PERRY. Tutto quello che riguardava Elvis era diverso.
LARRY KING. Fammi un esempio
PERRY. Era un bambino, parlava come un bambino, amava sua madre. Le donne lo guardavano con occhi diversi rispetto agli altri uomini
Lui era un notturno e quindi eravamo come i vampiri, stavamo in piedi tutta la notte e dormivamo tutto il giorno.
LARRY KING. Marty, cosa c’era di diverso?
MARTY LACKER, SEGRETARIO DI ELVIS. Ti racconto una cosa che era alquanto particolare. Quando guardava una partita di football in TV, indossava il casco.
UOMO NON IDENTIFICATO: Lo indossava in ogni occasione. Prendeva anche l’aereo con l’elmetto in testa.
LACKER: Se, in TV, guardava le corse di motocicletta, indossava il suo casco della moto. Entravi e scoppiavi a ridere. Te lo immagini, arrivavi e lo vedevi con il casco in testa. Gli dicevi: Elvis, ma cosa fai? E lui: Guardo la partita.
LARRY KING. Lamar, sarebbe stato un buon ospite in questo show?
LAMAR FIKE, TOUR MANAGER E AMICO INTIMO DI ELVIS, PER LUNGO TEMPO: Si sarebbe divertito molto. Se aveva il gruppo intorno a sé, si divertiva sempre. Aveva bisogno del gruppo per sentirsi sostenuto. Quando c’eravamo, eravamo tutti per lui.
LARRY KING. Lamar, tu cosa ritieni avesse di eccentrico?
FIKE. Io credo che la cosa diversa di Elvis, sia stato il modo in cui trattava la gente. Trattava tutti allo stesso modo. Con lui non esisteva quello superiore e quello inferiore. Essenzialmente era, penso come Dio che ama un avvoltoio tanto quanto un’aquila e ritengo che per Elvis fosse lo stesso. Elvis trattava tutti allo stesso modo. Poi non so se questa si può considerare una cosa eccentrica.
UOMO NON IDENTIFICATO: E’ stato un grande insegnamento per noi. Come Elvis Presley trattava un tipo che pulisce la strada, allo stesso modo trattava il direttore generale di un’azienda. E questa era un gran bella cosa da cui dovremmo imparare.
FIKE. Assolutamente
LARRY KING. David, per te cos’aveva di diverso?
DAVID STANLEY, FRATELLASTRO DI ELVIS. Dopo aver passato tanti anni con lui, penso che la cosa interessante di Elvis sia stata vedere Elvis che era Elvis.
LARRY KING. Cosa intendi?
STANLEY: Quando la gente parla di lui e di quanto fosse grande, e oggi siamo qui per il suo 70° compleanno, a tanti anni dalla sua morte, significa che era come una calamita, la gente era attirata da lui. Essere questo l’ha portato a passare momenti duri. Cioè essere Elvis Presley. Credo che alla fine questo lo abbia incastrato in se stesso. Come diventi se tutti ti amano, se tutti ti adorano e ti seguono e ti vogliono star vicino e toccarti? Guardarlo essere Elvis, il grande Elvis, Elvis su, Elvis giù, Elvis triste, il grande intrattenitore che è stato, guardarlo fare tutto questo e poi vederlo verso la fine. Molte volte si fermava e diceva perché io? Perché questi doni fenomenali sono stati fatti a me? Lui voleva sempre condividere con qualcuno, ma si è sempre posto la domanda del perchè gli era stato riservato tanto. Credo che Marty abbia toccato un grosso punto. Elvis amava amare la gente, ma era difficile permettere alla gente e a noi di amarlo. Lui si chiudeva in se stesso, per cercare di capire chi fosse.
FIKE. Lascia che ti racconti una storia divertente, Larry. E’ vera. Il gruppo partecipava alle feste. Dopo un po’, quando Elvis arrivava, tutta l’attenzione andava su di lui e quindi non volevamo invitarlo. Vero! Una sera arrivò e disse: “Permettetemi di farvi una domanda. Perchè non invitate anche me alle vostre feste?” e io gli risposi: “Sei pazzo, nessuno di noi ha una chance se ci sei tu.” Lui rimase veramente molto male e disse “Vi licenzio tutti” E io: “D’ora in poi puoi venire a tutte le feste che vuoi”
UOMO NON IDENTIFICATO: Elvis amava essere Elvis Presley. Quando Elvis usciva voleva essere riconosciuto e voleva che ci fosse gente. Le star di oggi sono un po’ diverse.
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