Fermo restando che quello che conta di Elvis Presley, sono la sua bravura, il suo carisma, la sua voce e gli effetti che ha dato alla storia della musica e che rimarrà
IMMORTALE (come giustamente firma Gondar),secondo me il cuore di questo tipo di discussioni stia
nel credere o non credere a quello che si legge.
Non ultimo quello che trovi qui
http://www.grazielvis.it/forum/showt...+tossicologico
Purtroppo Elvis non è qui a discolparsi e quando, in vita ha cercato di farlo, si è detto che era completamente drogato.
Il fatto che Priscilla, o ancor meglio Lisa Marie, non confermino certe "rivelazioni" vale tanto quanto il fatto che non le smentiscano.
La vita di Lisa Marie non sì è fermata con la morte di suo padre, ma bene o male è continuata, sotto la luce dei riflettori e del massacro mediatico.
Lisa Marie ha due figli e non credo abbia tanta voglia di "riaprire" un caso dove le nuove vittime mediatiche sarebbero Riley e Benjamin, che hanno tutto il diritto di vivere una vita migliore da quella che ha vissuto lei, a prescindere dai soldi.
Secondo me, riconoscere l'onore che Elvis merita spetta più a noi fans, che dovremmo essere i primi a non puntare il dito sui suoi errori, anche ricordando
tutti intorno a lui ne hanno fatti (a cominciare da Parker) e non erano certo inferiori ai suoi.
Quantomeno Elvis si faceva un mazzo così su quel palco e mostrava la faccia in prima persona, mentre gli altri stavano dietro le quinte e potevano nascondersi dietro la macchina dei soldi (e tuttora lo fanno).
E' di questa gente la
grande responsabilità di aver distrutto l'immagine di chi li manteneva.
Un'altra cosa che mi stupisce sempre è rendermi conto che si sfornano bootleg di ogni concerto, dove uno degli scopi principali di chi lo ascolta è capire quanto avesse la voce impastata, quanto fosse fatto, senza che passi minimamente per la testa che, forse quella sera, stava particolarmente male, ma era sempre lì davanti a 20.000 persone che andavano in fibrillazione per lui.
Non sono tanto Prisiclla e Lisa Marie che possono rivalutare la sua immagine, ma noi e solo noi smettendo di "volerlo" sano e drogato.
Questa secondo me è la più grande tristezza che colpisce Elvis Presley.
WALK A MILE IN MY SHOES vale sempre.