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françois
Dapertutto è un usa e getta, qualsiasi cosa. Che spreco che abbiamo. Queste cose che leggo l'hanno vissuta anche i miei genitori. Pur avendo solo 25 anni ho i genitori che sono arrivati ai 70 , mi hanno avuto a una età che adesso forse sarebbe pericoloso per una donna avere figli , è stato un miracolo, per cui mi raccontano di come era dura la vita ai loro tempi, quando sopratutto hai una famiglia di 9 figli a vestire a dargli da mangiare, a mandarli a scuola e in più senza soldi. Noi a differenza di allora viviamo nel lusso. Negli ultimi anni molte cose sono cambiate. Da quando non si aveva il bagno in casa e bisognava andare fuori o si aveva un bagno esterno chiuso, alla lavatrice che una volta si lavava nelle fontane nei paesini con il sapone fatto con la cenere. Alla televisione che non esisteva.Alla sera si stava rinchiusi tutti in casa o in stalle con le mucche seduti tutti a un grosso tavolo, tra le donne che preparavano maglie, calze di lana per l'inverno e i mariti a fare cestini e attrezzi in legno per l'agricoltura e i bambini che giocavano e si divertivano a fare scherzi nei fienili o nelle viuzze dei paesini. Che tempi.
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Proprio così, Francois. Erano tempi di duri sacrifici. Ma c'era tanto rispetto e una convivenza civile impeccabile. Di giorno si lasciavano le porte di casa aperte

o tutt'al più socchiuse, ma mai chiuse a chiave. Si era più poveri ma ci si rispettava l'un l'altro e ci si voleva bene. Prima non si aveva vergogna di bussare al vicino di casa per chiedere un pezzo di pane, un uovo o un po' di sale o un pugno di farina. Anzi, era un motivo per ritrovarsi, per parlare di reciproci problemi che il più delle volte venivano risolti con una naturale solidarietà. Oggi, anche se ti trovi nel bisogno, si diffida del vicino di casa, anzi non lo si sopporta.

L'amore era sincero e l'amicizia era da "Libro Cuore"

. Con la povertà, insomma, c'era felicità. Ed io rimpiango quei tempi e darei tutto l'oro del mondo pur di riappropriarmi non della gioventù, credimi, ma di quella smarrita autentica felicità. Gondar.