Discussione: Il testamento di Elvis
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Vecchio 04-01-2005, 03:42
Graceland Graceland Non in Linea
Junior Elvis Fans
 
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Rispetto la tua visione delle cose "Rock" ma dissento da esse in piu' punti.
Non so'se stampa/amici/fans etc...stessero aspettando o "augurando" una fine prematura di Elvis, non stiamo parlando di malati terminali di Aids(come nel caso di Rock Hudson" o malati di cancro come John Wayne che lentamente si vanno spegnendo fino all'inesorabile fine, parliamo si di un uomo malato di varie patologie ma nessuna almeno in via ufficiale che si puo' definire terminale !
La stampa non solo quella americana e' brava a costruire gli idoli ed altrettanto brava a distruggerli, accadeva allora ed accade ancora oggi tutti i giorni, come dicevo nel post precedente di persone a rischio nel mondo della musica (per restare nel nostro campo) c'e ne erano a bizzeffe, molti di loro facevano vita ben piu' sconsiderata di Elvis .. basti citare Elton John, Mick Jagger emolti altri, ma sono ancora fra noi per miracolo o per provvidenza, quasi tutti i grandi personaggi avevano ed hanno dei "vizietti" particolari o sarebbe meglio parlare di "abusi eccessivi" alccol, droghe pesanti, ambienti a rischio etc.. etc... senza stare a citare tutti i peccati del mondo, Elvis nel suo piccolo mostrava forse di piu' i segni che medicnali, pasticche ed una vita sregolata accompagnata da malattie fisiche all'apparato digerente, fegato, occhi etc.. lasciavano intravedere palesemente un decadimento fisico e psicologico, era altrettanto facile sparare su quello che era stato un esempio di fama, successo, prestanza, carisma e vitalita' ed gli avvoltoi non ebbero nessuna pieta' nell'accanirsi contro di lui, in fondo il populismo, l'ipocrisia e la cattiveria non abitano solo in Italia, vedere un "semidio" che cade da' sempre un sapore di rivalsa e di godimento ai cervelli piccolini e gretti !
Detto questo si potrebbero ipotizzare mille scenari possibili su quello che sarebbe stato un Elvis che avrebbe continuato a vivere, ma nessuno puo' tracciare delle ipotesi attendibili su di un altra persona non conoscendo il suo io piu' recondito, le persone chegli stanno vicino o il suo mondo personale, io personalmente non credo sarebbe stato possibile rivedere un Elvis in piena forma regalarci dei Live memorabili come siamo abituati a vederlo con la grinta giovanile degli anni 50, o la maturita' ed il carisma del 68 o dei primi 70, il suo fisico specie internamente era molto provato da un ventennio corso a mille all'ora , credo piuttosto in un Elvis " se ovviamente si sarebbe regolato nel migliore deimodi" che avrebbe inciso molti altri brani di valore specie con quel popo' di voce profonda e calda che si ritrovo dal 73 in poi, probabilmente lontano dagli schermi Tv avrebbe rilasciato (un po' come fa' oggi Mina) un album all'anno rimanendo comunque legato alla sua musica, Gospel, Love Song, Ballate e qualche Rock forse ricercato o rielaborato. Un Elvis in sintonia con se stesso e con la sua eta', dissento inoltre dalla facilita' con cui molti fans sparano ora su Priscilla ora su Tom Parker, nessuno dei due mi fa' sprizzare gioia se il mio pensiero corre a loro, a parte che ci vorrebbe un Topic kilometrico a parte x ognuno di loro preso singolarmente, la prima pero' ha tutta la mia comprensione, il secondo a mio avviso e' neutro, senza T.Parker probabilmente non ci sarebbe stato Elvis o se ci sarebbe stato avrebbe ricoperto cinque o sei anni di carriera diventando poi un icona del Rock n' roll e nulla piu', di gente tirata su da Sam Phillips ne' abbiamo una caterva per poter fare delle ipotesi attendibili, senza T.Parker non ci sarebbe stata la RCA, i contratti milionari, un certo modo di preservare Elvis dalla massa e renderlo una cosa ase stante (motore trainante del suo successo) a Prker forse si puo' mputare una cattiva gestione del suo pupillo dal 72 in poi, ma chi sa' dove inizia il potere di Parker e le decisioni di Elvis sul cosa incidere sul come gestire la sua carriera ? Elvis amava sempre meno lo studio di incisione e forse non lo amo' mai tanto visto che la sua ultima session degna di nota risale al 69 a Memphis (tralascio volutamente la splendida ma sofferta session fatta a Graceland) per cui disgrazie personali di Parker a parte a cui molti imputano una responsabilita' oggettiva nella mancata venuta di Elvis oltre ai confini degli USA credo che l'ultima parola c'el'abbia sempre avuta Elvis sulla sua carriera, che poi si impelagasse nelle proposte del suo manager accettandole salvo poi pentirsi ma non poterne uscire fuori questo e' tutto un altro discorso, un esempio, il tanto desiderato film da interpretare accanto alla Streisand in "e'nata una stella" a mio avviso parker ebbe ragione uno a volere il nome di Elvis in cima alla lista due nel tutelare l'immagine di Elvis che troppo avrebbe ricalcato nella trama del film l'effettivo decadimento della sua carriera, chi ha visto il film credo concordi con me, eppure Elvis voleva interpretarlo a tutti i costi cercava nuovi stimoli, invece secondo me avrebbe dovuto essere memore della sua carriera cinematografica passata, si incaponiva a fare l'attore (suo pallino) salvo poi rimanerne deluso dalle trame o probabilmente inconssciamente era consapevole che era il numero 1 come performer ma altrettanto non si poteva dire della sua capacita' cinematografica pur decente in alcuni film.
Era un uomosempre alla ricerca di nuovi stimoli spesso dettati dal suo umore e dalle sue passioni, uno era il cinema, l'altra il Karate, o ancora era troppo emotivamente coinvolto in quello che faceva, basti pensare a come scegliesse le canzoni in base alle sue disgrazie personali, Always on My Mind, Separate Ways etc.. ne' sono una testimonianza, si critica spesso una bassa qualita' nelle canzoni da film, io invece credo che se avrebbe voluto di piu' da essi lo avrebbe potuto fare, il materiale lo sceglieva lui solo che era troppo facile finire in velocita' (una /due settimane le riprese) una veloce seduta negli studios ad incidere delle canzoni piacevoli ma con poco spessore e sopratutto prive di difficolta' che avrebbero richiesto piu' tempo di elaborazione, intascava il compenso e si ritirava nella sua Graceland o nei suoi giri personali, riprese verve nel 68 mali ci furono tutta una serie di coincidenze, lo show lo prese in mano Binder e soci, lecanzoni vennero provate piu' volte e selezionate, se fosse stato per Parker che delegava ed Elvis probabilmente sarebbe stato uno show natalizio e buonanotte, da quella ritrovata popolarita' Elvis emotivamente ritrovo' la voglia difare 4 anni come non gli succedeva da quando aveva fame di emergere negli anni 50, poi lo stress, la separazione ed un nuovo vortice cieco e ripetuto lo fecero ricadere nella noia e nella poca propositivita'.
Ma pur se in questo Topic cerco di essere terra terra ed un po' cinico, paradossalmente e' proprio per come sono andate le cose che Elvis oggi e' quello che e'! Un personaggio che scavalca le sue canzoni, il suo tempo, la sua "forse" pigrizia, e' proprio la sua vita, con asceda e discesa ad averlo reso un mito, un icona , il numero 1 che lo si odi o lo si ami, tutti conoscono Elvis e la sua incarnazione di uomo povero divenuto ricco e famoso e poi caduto nelle maglie tragiche dello show business, se facciamo un pensierino su chi sono i miti di ogni genere del mondo moderno troveremo sempre una similarita' con Elvis e' la sua storia !
Non credo inoltre che uno o piu' tour in Europa o altrove avrebbero modificato in bene il suo percorso, anzi forse gli avrebbero tolto quell'alone di leggenda che lo vuole unico nel suo modo di essere superstar mondiale pur non essendosi mai mosso praticamente da casa, mettere una maglietta in una vetrina con le luci giuste te la fa' vendere a qualsiasi prezzo, metterla sugli scaffali di ogni negozio o ipermercato ne' deprezza l'interesse ed il valore, (vecchia legge di mercato).
Comunque (e' finisco la mia desamina) Elvis non aveva bisogno di "ritornare" grande, nonha mai smesso di esserlo, aldila' della qualita' delle sue performances o delle sue canzoni, Elvis la sua vita, la sua storia, il suo personaggio erano infinitamente piu' grandi di quello che poteva immaginare lui stesso e tutto il suo staff, gli anni (e' sono tanti) lo hanno dimostrato, trovatemi un artista che riesce a vendere e a far fruttare tanto denaro ed interesse a decenni dalla sua morte, in un mondo dove ormai nel bene e nel male si e' visto tutto e dove lemode, il sound, le canzoni ilmodo di fare spettacolo cambiano in maniera cosi veloce e repentina, ma ci rendiamo conto che quell'umo che vediamo con i pantaloni a campana, i mantelli etc.. e' distante da noi nella moda di ben 30 anni se non di piu ? troppo ci sarebbe ancorada dire, ma mi riservo di esprimere ulteriori impressioni (del tutto personali) diluite nel tempo, oggi sono stato fin troppo lungo !
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