16 Gennaio, 2008
Nostro signore degli orrori
Carpenter, autore di Halloween e Il seme della follia, compie sessant’anni


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Auguri - Compie sessant'anni
l'autore horror amato anche da chi non ama l'horror: Mister
John Carpenter. Mentre i registi a lui più assimilabili continuano a non azzeccarla una, lui preferisce pensare bene al prossimo passo della sua filmografia (
The Prince), intanto
Cigarette Burns - Incubo mortale rimane l'episodio più grande della serie Masters of Horror. Nato a Carthage, New York,
il 16 gennaio del '48, si sposta con la famiglia in Kentucky dove il padre musicista è chiamato ad insegnare al dipartimento di musica della locale università, che John frequenterà per un periodo.
Passa alla USC film School di Los Angeles, ma in realtà è già un veterano del cinema: il primo corto lo gira nel '62, a soli 13 anni di età,
Revenge of Colossal Beasts, l'anno successivo, invece, firma
Terror from Space.
Un tipo solitario -
John Carpenter è il regista più profondamente rock che ci sia in giro.
Non è tanto il suo amore sconfinato verso Elvis Presley - cui dedica il tv movie Elvis, il re del rock - a farci asserire ciò, quanto un atteggiamento aggressivo e allo stesso modo divertito verso le cose della vita. L'amore per un America irrimediabilmente legata agli anni Sessanta, alle Cadillac scintillanti e al cinema western più cazzuto (guardate
Vampires per credere…) fanno di Carpenter un autore per nulla assimilabile ai suoi colleghi del New Horror come Craven, Romero e Hooper.
Sa essere più classico di tutti loro e ugualmente più sperimentale, riesce ad essere cristallinamente filosofico senza mai essere pesante o noioso, maschile come Aldrich e Fuller, legislatore di genere come Ford.
L'ho inventato io! - La filmografia del regista - che si apre ufficialmente con il
divertito e divertente Dark Star (in realtà sua tesi di laurea),
parodia fantascientifica dove c'è già il topos di un gruppo di persone costretto in uno spazio angusto - è una vera e propria enciclopedia di cinema di genere. A
Halloween - La notte delle streghe si deve la
nascita dello slasher, a
1997: Fuga da New York quella del
post - apocalittico mentre
La cosa, insieme a
Videodrome di Cronenberg, in certo modo
risulta l'opera più seminale di quel cinema delle mutazioni che ha segnato tutti gli Ottanta. Come si diceva spesso il cinema di Carpenter assume le forme del western classico, più precisamente di un western:
Un dollaro di onore di Howard Hawks. Il regista lo ha rifatto in tutte le salse, senza mai dimenticare di essere sorprendente: già
Distretto 13: le brigate della morte risultava un remake urbano di quel capolavoro del '59, così come il fanta - horror
Fantasmi da Marte. A tutt'oggi i capolavori di Carpenter probabilmente rimangono il cervellotico
Il seme della follia e il pessimista
Il signore del male.
Russell - Volto pubblico di questo cinema granitico e all'antica è senza dubbio il duro Kurt Russell, diretto in cinque occasioni: Elvis, il re del rock, 1997: Fuga da New York,
La cosa,
Grosso guaio a Chinatown e
Fuga da Los Angeles, sequel/remake del primo film.
Halloween di Rob Zombie è probabilmente il più bel regalo che il vecchio Johnny potesse ricevere per il suo sessantesimo compleanno. Remake o newquel che sia, infatti, la pellicola del regista de
La casa del diavolo risulta tanto un film dannatamente personale quanto un omaggio a tutto Carpenter e al suo
Halloween, alfa di tutti gli slasher e di molti dei nostri incubi...