La proposta di McCreevy (UE): '95 anni di protezione per la musica registrata
'Il commissario UE al mercato interno, Charlie McCreevy, vuole proporre un’estensione dei diritti di artisti e case discografiche sulla musica registrata dagli attuali 50 anni a 95 anni. “Gli artisti non dovrebbero più essere i cugini poveri dell’industria musicale”, ha detto il funzionario europeo. “Non ho ancora trovato una ragione convincente per cui un compositore di musica debba beneficiare di un termine di protezione che si estende a 70 anni dopo la sua morte, mentre un interprete, con la tutela limitata a 50 anni, spesso non riesce neanche a goderne per tutta la durata della sua esistenza. Eppure, mentre molti di noi non hanno idea di chi abbia scritto la nostra canzone preferita, tutti siamo in grado di associarla al nome di un interprete".
McCreevy, che su questo argomento era stato sollecitato anche dal ministro degli esteri italiano Massimo D'Alema, dice di voler assicurare un gettito di royalty costante "non solo e non tanto ad artisti popolari come Cliff Richard o Charles Aznavour ma a quelle migliaia di anonimi turnisti che hanno contribuito alle registrazioni dei tardi anni '50 e dei '60. Per loro, le royalty che percepiscono rappresentano l'unica forma di pensione".
Le sue parole sono state ovviamente accolte con favore da tutta la comunità musicale, fatta eccezione per chi si è specializzato nella pubblicazione di materiale fuori diritti: com’è oggi il caso dell’etichetta americana Memphis Recording, entrata in conflitto con la major Sony BMG in merito ad alcune vecchie incisioni di Elvis Presley .
14 Feb 2008 da Rockol.it