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Vecchio 23-02-2008, 10:25
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Predefinito Re: Il suo marchio non è la musica, ma le droghe

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Pensavo che con il passare del tempo e la realtà sociale nella quale ci troviamo, la gente avrebbe quantomeno ridotto l'accanimento contro l'abuso di farmaci e gradualmente, (soprattutto grazie alla società precaria e insicura in cui viviamo oggi) si sarebbe soffermata in un'analisi più approfondita di quelli che sono stati i tormenti interiori di questa icona della musica. Invece pare che ogni trasmissione televisiva, anche in USA sia più concentrata sull'uso di farmaci, che sul valore della sua sua arte e anche della persona in quanto essere umano con complessi d'inferiorità, tormenti, percezione di mancanza di lealtà intonro a sè, e altri drammi interiori la cui lista potrebbe essere lunghissima.

Ho appena letto che in un programma televisivo americano, trasmesso in questi giorni, su Fox News, per l'ennesima volta ci si è concentrati sulle pillole ed le reazioni negative che queste hanno comportato.
Oltre alla biografia di Guralnick, ho voluto leggere altri libri, per conoscere altri punti di vista e soprattutto capire meglio i contesti "grazie" ai quali quest'uomo ha distrutto se stesso, lasciando non solo un enorme vuoto, ma soprattutto un esempio della grandezza e, nel contempo, delle contraddizioni dell'essere umano.
Non c'è niente da fare, quello che fu scritto già quand'era in vita (Elvis, What Happened?) e ciò che è stato raccontato dai 5 elementi della MM (quelli che io considero di bassa lega) con il libro "Revelations Of Memphis Mafia" sono le cose che hanno attecchito di più!!!!

Libri che offrono un'immagine di Elvis non solo umana, ma soprattutto come esempio di lealtà, amicizia, spiritualità e bontà d'animo, sono considerati bufale, bugie per vendere, stupidi e irreali.
Mi riferisco ai libri scritti da Larry Geller, Kathy Westmoreland e non ultimo quello di Jerry Schilling, che trasmette tutta la stima, amore, compensione e gratitudine che Jerry ha avuto ed tuttora ha per Elvis per essere estato scelto come suo amico.

Mi ha colpito la sua affermazione introduttiva al libro: "Io non me la sento di dire di essere stato il suo miglior amico, ma sicuramente LUI E' STATO IL MIO MIGLIOR AMICO". Credo sia una considerazione che fa pensare molto su come sapesse e potesse essere Elvis Presley verso gli altri.

I libri a cui si è sempre dato credito raccontano che

- Elvis già ad Hollywood era imbottito di pillole, ma non è vero, salvo le pillole dimagranti che gli imponevano (e che sappiamo contengono anfetamine) perchè aveva la tendenza ad ingrassare.

- Elvis sparava in continuazione a lampadari, televisori e girava armato fino al collo, quando invece queste cose erano determinate da un'enorme rabbia repressa che, negli ultimi mesi l'ha portato ad una depressione irreversibile (è noto che la depressione altro non è che rabbia e dolori repressi che non si riescono ad esternare)
Inoltre il fatto che girasse armato, aveva come spunto le continue minacce di morte a cui era soggetto (di cui buona parte organizzate dal Colonnello per spaventarlo e legarlo ancora di più a sè, facendogli credere quanto non potesse fare a meno di lui).

- Elvis era sempre di cattivo umore e frustrato, quando invece, a quanto racconta Jerry Schilling, risentiva delle guerriglie interne e delle invidie/gare fra i componenti della MM

- Elvis ha assunto milioni di pillole (quantità che, dal mio punto di vita, avrebbero ucciso anche un rinoceronte, ma non in 22 anni, bensì in 6 mesi!! - ma qui lascio la parola ai medici, che ne sanno più di me), quanto invece una buona parte delle pillole venivano prescritte con il nome di Elvis Presley, per poi essere usate da tutti coloro che lo circondavano, tra cui MArthy Lacker, Alan Fortas e i fratelli Stanley (tutti e tre eroinomani)

- KAthy Westmoreland dichiara che Elvis aveva il cancro (cosa confermata da Charlie Hodge, Larry Geller ed altri), ma a questo nessuno vuole credere, si ritengo enormi balle scritte per vendere.

- Elvis era sempre pieno di donne, ma tutti sappiamo che erano più le volte in cui passava il tempo conversando e parlando di Dio, che le occasioni in cui ha fatto sesso con loro.

Non entro in altri dettagli spiacevolissimi, delicati e personali che sono stati scritti e raccontati.

Mi riconosco, senza vergongna e con orgoglio, di essere una persona che ha un amore infinito e una comprensione senza limiti, verso Elvis. Quindi trovo assurdo e sono sconvolta nel verificare che ancora nel 2008, dopo 30 anni, il pubblico ami ascoltare e rimarcare gli aspetti più criticabili di Elvis Presely, quando oggi abbiamo esempi nel mondo dello spettacolo che fanno cadere le braccia e sono peggio di lui!!!
Viviamo in una società italiana dove il fiume Po è pieno di cocaina, dove i giovani (e non solo) si distruggono con alcool, ecstasi, anfetamine, crack e altre droghe che non conosco solo per poter entrare in discoteca e affrontare una ragazzo o una ragazza o sentirsi adeguato in compagnia. Soprattutto dove la droga è il grande e fruttuoso bussiness del mondo!!!!

Mi dispiace rendermi conto che il popolino conosce ed è incuriosito da Elvis Presley, solo per gli aspetti discutibili della sua vita e ritiene che le verità che vanno controcorrente siano delle enormi baggianate, senza credibilità.

Elvis Presley è stato un essere umano con un'enorme sensibilità e dove questa alloggia, il tormento, le paure e la sofferenza psicologica accompagnano la giornata.
Se poi, queste emotività, vengono buttate in pasto ai lupi cattivi, assumono una dimensione talmente grande che credo sia quasi inevitabile farsi aiutare da palliativi come le pillole, inevitabilmente sostituiscono quell'amore disinteressato che si rivela una grande medicina anche per i caratteri più contorti e difficili, come poteva essere il suo.

Una dipendenza non nasce perchè una mattina ci si alza e si decide: Oggi inizio a drogarmi!!!!!!!!!!!!!!

Ammiro Jerry Schilling e Larry Geller che invece di giudicare e criticare Elvis, nei loro discorsi e racconti guardano oltre il muro della dipendenza!!!!

Sono fiera di amare l'altro Elvis Presley, quello che racchiude in sè stesso tutti noi, ma che diversamente da noi aveva un voce meravigliosa, un fascino e carisma che tutti gli hanno invidiato e, per questa invidia, lo hanno distrutto, dando la colpa esclusivamente a lui!!!!

E adesso accetto anche la fucilazione
Sono perfettamente d'accordo con te hurt, e sono felice di non essere l'unica ad avere queste idee , a volte mi sembra di avere un muro davanti appene nomino il nome di Elvis le cose più belle che mi sento dire sono "ah quel drogato" o " era da dire che prima o poi scoppiava " quando oggi ce ne sono centinaia che fanno anche di peggio ( come sniffare le ceneri del padre ) ed è tutto normale !!! Io credo che Elvis sia stato un uomo con un gran bisogno di essere amato (come tutti del resto) e con incapacità di allontanare da se le persone che gli facevano del male ( vedi colonnello) che fino all'ultimo l'ha sfruttato e svuotato come un vampiro con la sua vittima ( basta guardare i programmi dei suoi concerti , sopratutto gli ultimi con quale frequenza glieli faceva fare , chiunque altro si sarebbe rifiutato) te lo credo che poi si è rifugiato in quella roba!!!!!
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