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Vecchio 17-03-2008, 07:23
hurt hurt Non in Linea
Elvis Golden Fans
 
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Predefinito Re: Steve Binder Racconta Il Comeback ‘68

D. Dov’eri quando hanno scoperto che Elvis era morto?

SB. Non posso dirlo con sicurezza, ma credo che stavo facendo un altro special ed ero molto preso dal lavoro. Mi ha intristito sentire la notizia, perché la mia ultima conversazione con Elvis, è stata quando eravamo soli alla NBC, per visionare lo special e, come speravo mi disse con quanta amasse quello special. Davvero! E’ molto raro sentire un artista che ti dice in faccia quanto ami vedersi sullo schermo. Molti artisti non vogliono vedersi dopo che hanno finito un film o uno special. E invece lui non solo mi ha anche detto che gli piaceva molto, ma ha giurato che non avrebbe mai più inciso una canzone nella quale non credeva e che non avrebbe più girato un film qualora la sceneggiatura non l’avesse appassionato. Ricordo di avergli detto “Ti ascolto e spero che tu sia abbastanza forte per mettere in pratica tutto questo”. Il fatto è che avendolo osservato molto nel suo rapporto con il Colonnello, non so se avesse dei veri amici. L’ho paragonato ad Amleto, che aveva paura di uscire nel mondo reale, perché era praticamente un segregato e isolato.
Sono andato a vedere Elvis a Las Vegas, quando si è esibito la prima volta ed ero entusiasta per lui perché stava esplorando nuovi mondo per se stesso. Poi la seconda volta che sono andato a vederlo, dava la schiena al pubblico e ho capito che era annoiato.
Credo che il grande danno del futuro di Elvis sia stato non evitare la noia. Penso che sia rimasto troppo a Las Vegas, per poi diventare l’intrattenitore di Las Vegas. Mi sarebbe piaciuto vederlo fare cinema, girare il mondo e fare concerti e così via. Ma per qualche motivo, ha scelto di non farlo.

D. E’ un peccato che tu non sia più stato in grado di contattare Elvis, per fare un altro special insieme.

SB. Non so se avrei potuto farlo. Penso che il motivo per cui sono entrato nell’affare di quello special sia principalmente perché era uno e il solo. Ha avuto il suo inizio e la sua fine e quando è finito, c’era il punto fine. Non so se io ed Elvis avremmo trovato una nuova connessione, per fare un altro special o altro, che fosse come quello che abbiamo fatto, perché in quell’occasione, entrambi ci stavamo sperimentando. Non mi interessavano le classifiche, non mi interessavano i rapporti con il network o con il Colonnello Parker, mi interessava fare il miglior speciale possibile e credo che lui avesse l’attitudine per farlo.
Questa è stata la nostra opportunità di fare quel qualcosa che lui, da molto tempo, desiderava fare, ma non ne aveva mai avuto l’opportunità.

D. Ci sono stati personaggi famosi che sono venuti a trovarlo sul set’

SB. L’unica cosa che ricordo riguardo alle celebrità è che c’erano continue chiamate di gente che voleva parlare con lui, ma a quel che ne so, lui non ha mai accettato le telefonate. Ci sono state alcune persone che dichiaravano di essere amici intimi di Elvis e hanno cercato di entrare nella sala prove. Ma non erano persone gradite e sono state subito allontanate. Non l’ho mai visto parlare con qualche celebrità, a tu per tu.
C’èuna bella storia, capitata la prima volta che ho portato Elvis alla NBC per fagli vedere dove avremmo girato lo special. Credo che parte del successo sia dipeso perché la prima volta che ho incontrato Elvis, mi ha detto che aveva paura della televisione. Non era un territorio su cui si sentiva a suo agio. Gli risposi: “Il tuo territorio è fare dischi e allora perché non fai un disco e gli aggiungo le foto!” Più tardi mi disse che quella frase l’ha rilassato, perché non aveva mai pensato di fare uno special televisivo. Lui faceva una registrazione e loro gli mettevano le foto sopra.
Ma ancora più divertente è la prima volta che l’ho portato a vedere lo stage. C’era un gruppo di turisti che stavano facendo un giro alla NBC. Avrebbero visto il ragazzo con le scarpe lucide davanti al palco di Johnny Carson. Avrebbero visto dove aveva fatto lo special Dean Martin e così via. Mentre noi passavamo, c’era un gruppo di otto piccole signore anziane. Noi due stavamo in piedi in attesa che l’incaricato della NBC venisse a prenderci per portarci sullo stage. Elvis aveva gli occhiali da sole e chiacchieravamo. Ad un tratto una di queste signore si avvicina e dice “Scusatemi ragazzi, ma c’è qualche celebrità, oggi?” Credo che nemmeno oggi, se è ancora viva, sappia che la persona a cui ha fatto la domanda era Elvis Presley.

D. Ci sono state situazioni divertenti sul set?

SB. Ogni giorno era divertente, davvero. Eravamo un bel gruppo di persone. C’era una grande energia. Elvis era sempre di buon umore. L’unica volta che lo ricordo di cattivo umore, credo sia stato quando Bob Finkel gli ha detto che usava troppa tinta sui capelli. La cosa lo ha molto infastidito, è venuto da me e mi ha detto “Ritieni che i miei capelli siano troppo scuri?” “No” dissi “Anzi penso che siano favolosi”. Ma a parte questo, abbiamo fatto un sacco di risate. Poi c’erano Joe Esposito e gli altri ragazzi che ridevano in continuazione. Siamo stati molto bene con loro. Elvis aveva questa bolla intorno a lui e a nessuno era permesso penetrarla. Ma siamo stati bene insieme e ci siamo divertiti molto, rispettandoci l’un l’altro

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Elvis con Steve Binder, durante le prove del Comeback '68 Special


Ultima Modifica di hurt : 17-03-2008 14:54
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