Paganini come Elvis e i Rolling Stones
Gli Amici di Jachy raccontano l'ultimo viaggio del violinista. Artista atipico e a suo tempo vera pop star. Dal 3 al 6 aprile all'Albatross
di
Francesco Pedemonte
GENOVA, 27 MARZO 2008
Niccolò Paganini è stato probabilmente una delle figure più innovative del suo tempo: non solo artista virtuoso, ma instancabile viaggiatore, anticipatore del concertista moderno e abile manager di se stesso. Un rivoluzionario, che nel suo modo di porsi di fronte al pubblico,
ha anticipato i moderni divi del rock.
Paganini. L’ultimo viaggio, spettacolo portato in scena al Teatro Albatross dagli
Amici di Jachy,
da giovedì 3 a domenica 6 aprile, è un lavoro che parte dalla fine, dal percorso compiuto dal violinista dopo la sua morte.
Il lavoro teatrale di
Arnaldo Bagnasco, Roberto Iovino e Francesca Oranges, per la regia di
Paolo Pignero, pensato inizialmente come progetto cinematografico, segue quest'ultimo e più drammatico viaggio del violinista genovese.«Attraverso la tecnica del
flash back – ha precisato Iovino, autore con Francesca Oranges anche della biografia
Niccolò Paganini, un genovese nel mondo – lo spettacolo ricostruisce varie occasioni per ricordare l’uomo e l’artista:Fu una star nel senso moderno del termine e
i suoi atteggiamenti scatenavano scene di vero fanatismo».Come ribadito anche dal regista Paolo Pignero, sarà uno spettacolo moderno: «abbiamo giocato con l’oggettistica, coi movimenti, con le scene e soprattutto con i costumi. Abbiamo cercato di
tirar fuori il Paganini che è in noi, ed è bene che gli spettatori sappiano che non si tratta di una rappresentazione classica, ma di una rottura con la tradizione».
La rappresentazione godrà del contributo artistico del
Conservatorio di Musica Niccolò Paganini, mentre i costumi, a cura di
Anna Alunno, saranno in linea con l'aspetto moderno del musicista genovese. Non abbigliamenti d’epoca, ma accentuate quelle similitudini che
avvicinano il violinista ottocentesco ad Elvis Presley e ai Rolling Stones.