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Vecchio 06-04-2008, 21:06
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Ge712 Deceduto Charlton Heston

L’attore americano Charlton Heston, una delle ultime leggende di Hollywood, è morto ieri nella sua casa di Beverly Hills, il quartiere delle star e dei vip di Los Angeles, all’età di 84 anni.

All’anagrafe era John Charlton Carter, nato a Evanston nell’Illinois il 4 ottobre del 1924. Nella sua lunga e gloriosa carriera ha interpretato un centinaio di film. Molti kolossal, da «I dieci comandamenti» di Cecil B. De Mille a «Ben Hur», con il quale vinse il suo unico Oscar, ma anche una discreta partecipazione al cinema d’autore, come quando fu tra i protagonisti dell«’Infernale Quinlan», uno dei capolavori di Orson Welles.

Fisico prestante, 191 centimetri di muscoli, Heston è il prototipo ideale dell’americano, perfetto per interpretare gli eroi classici o i grandi personaggi storici confezionati da Hollywood, che gli calzano a pennello anche grazie al lungo apprendistato all’Accademia, quando in gioventù studia Shakespeare. Dopo il palcoscenico, lavora per una stazione radiofonica a Chicago e poi va in guerra. Tornato in America inizia la sua scalata all’olimpo grazie al ruolo di Mosè nel kolossal di de Mille. Poi è «El Cid», Michelangelo in «Il tormento e l’estasi» e, più avanti nell’età, il cardinale Richelieu nei «Tre moschettieri» (1974) e in «Milady» (1975).

Col passare degli anni le sue partecipazioni sul grande schermo si fanno leggermente più rade, ma ha recitato anche in alcuni dei film che hanno raccolto grande consenso al box office, tra questi «Armageddon» (è la voce narrante nella versione originale) e «Il pianeta delle scimmie» (1999), remake del film che già nel 1968 lo aveva visto protagonista.

Dopo il grande successo nel 1956 con il film «I dieci comandamenti», nel 1959 l’artista si aggiudica l’Oscar come migliore attore protagonista nel kolossal «Ben Hur». Il ruolo del guidatore di bighe lo consacra alla folla, ma lui non vedrà l’ora di scrollarselo di dosso interpretando successivamente personaggi lontani nel tempo e nello spazio come l’eroe normanno in «Il principe guerriero» (1965) o il generale inglese Gordon in «Khartoum», contrapposto a Laurence Olivier.

Insomma, davvero «A man for all seasons», per citare un suo successo televisivo. Perchè l’artista statunitense ha forse meglio e prima di altri suoi coetanei saputo cogliere il segno dei tempi, distribuendo la sua immagine tra vecchi e nuovi media, passando con disinvoltura dagli scenari shakespeariani alla mitologia, dal futuro remoto del «Pianeta delle scimmie» al genere western fino alla drammatica attualità di «Airport 75» e «Terremoto». Capace di tornare in tv, con il ruolo del saggio «mentor» per le giovani generazioni di attori, dopo ben 40 anni dalla sua prima apparizione, in programmi «cult» come «Dinasty», «Beautiful» e «Friends» e dimostrando di sapere capitalizzare fino in fondo il suo bagaglio di esperienze diffondendole anche attraverso il web (tutte le sue numerose pubblicazioni autobiografiche si possono acquistare online).

Charlton Heston ha avuto una sola moglie, Lidia Clarke, sposata nel 1944 e ha due figli: Fraser e Holly. Il primo, Fraser Clarke, è stato sceneggiatore, produttore e regista di «Alaska» del 1996 con Thora Birch (la figlia di Kevin Speacy in American Beauty). Nel film appare anche lui in un piccolo cameo. È stato presidente dal 1966 al 1971 dello Screen Actors Guild.

Da La Stampa

LISA
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