[hurt]

Guardo raramente il CBS special perché mi intristisce a tal punto che entrerei nel televisore e, se da un lato abbraccerei Elvis per dirgli “ci siamo noi!” dall’altro lo sgriderei per dirgli “Elvis non puoi lasciarci così presto”

Quello sguardo stanco quando, prima di salire sul palco, guarda verso l’alto come a dire “Dio, ti prego, aiutami anche questa volta” è straziante!!!
Quei movimenti stentati, che rivelano quanto ormai il suo corpo non gli permetta più niente di buono, sono angoscianti e stringono il cuore, soprattutto perché Elvis ne è cosciente.

La sua esplosione in Hurt è una bomba atomica, un urlo al mondo della sua sofferenza fisica e psicologica: messaggio per dire “Io sto male!!!!”

L’azzardo misto all’orgoglio di mettersi alla prova, creano il fiato sospeso quando nel silenzio più totale, si avvia con le prime note di Unchained Melody.
I suoi occhi supplicanti verso l’amico Charlie Hodge, che dicono “aiutami” e alla fine quegli stessi occhi che si illuminano per dire “Ce l’ho fatta”, fanno leggere dentro la sua anima.

L’Elvis Presley con l’entusiasmo di Such A Night, la dolcezza di Are You Lonesome Tonight, la classe di If I Can Dream, l’adrenalina di Polk Salad Annie non c’è più, oggi c’è un Elvis che, con il sudore che cola sul viso e sul pianoforte, per l’immensa fatica, si perde con la mente e affonda la sua l’anima in parole come

I hunger for your touch,
Alone. Lonely time.
And time goes by, so slowly,
And time can do so much

E ancora

Lonely rivers flow to the sea, to the sea,
To the open arms of the sea.
Lonely rivers sigh, wait for me, wait for me,
I'll be coming home, wait for me

Unchained Melody è una canzone d’amore, che Elvis rivolge a suo Lord come una supplica, di fargli chiudere con ciò che, per lui, ormai è diventato un calvario!!!!

Il bel cigno ha abbassato definitivamente le ali, perchè sta morendo