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Vecchio 30-05-2008, 12:18
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Predefinito Re: Sonny West - Agosto 2007

D. Quali erano i privilegi di essere un membro della Memphis Mafia?

SW. Solo il sentimento di essere uno dei ragazzi che lavoravano e viaggiavano con un grande boss. E’ stato un gran bel viaggio!

D. E gli svantaggi?

SW. Per me non ce n’è stato nessuno

Vicino ad Elvis

D. Sonny, come descriveresti le seguenti persone, in poche parole:

Minnie Mae Presley: Qualcuno a cui ho voluto molto bene e con cui ho passato molto tempo a parlare della sua vita e dei suoi anni. Il suo tema preferito era parlare del suo ex-marito. Lo incontrai una volta in tour, quando suonavamo a Louisville e quando glielo dissi, si illuminò. Era quello che si definisce un uomo che piace alle donne e a cui le donne piacciono. Quello infatti era stato il problema tra loro. Era una donna molto saggia nei confronti della vita ed era bellissimo parlare con lei, di quasi tutto. Il suo soggetto preferito era parlare di quanto carino fosse Elvis da ragazzo e di come, mano a mano che cresceva fosse sempre più fiera di lui. Si volevano molto bene.

Priscilla Presley:Qualcuno che sembra determinato a mantenere il nome Presley come suo nome definitivo. Elvis ci aveva detto che, nella sentenza di divorzio, c’era una clausola inserita dall’avvocato, con cui si stabiliva che lei non avrebbe dovuto usare il nome Presley per la sua carriera. Lei non lo fece fino dopo la morte di Elvis e poi se lo riprese ed iniziò la sua carriera di attrice. Quando parlano con lei, molti ospiti televisivi e giornalisti la chiamano la vedova di Elvis, anziché la sua ex-moglie.

Lisa Marie Presley: Se qualcuno le riferirà quello che sto per dire, sono sicuro che non le farà piacere, ma credo che suo padre sarebbe amareggiato per alcune delle scelte che lei ha fatto nella sua vita, mentre, per altre, sarebbe notevolmente arrabbiato.
Lei ha rimproverato alcuni di noi di aver tolto la dignità a suo padre e di aver ferito la sua memoria, ma ovviamente lei non si prende alcuna responsabilità di qualche suo comportamento (e non sto parlando dei 4 matrimoni). Aveva 9 anni quando Elvis morì. Lei non conosceva le sue opinioni di uomo adulto in merito agli argomenti a cui mi riferisco nei suoi confronti, altrimenti non avrebbe fatto certe scelte. So che se fosse stato vivo suo padre non avrebbe fatto nessuna delle scelte che ha fatto. Non mi piace l’idea di parlare di lei in modo negativo, ma è molto difficile astenersi dal replicare o tacere sapendo quello che lei ha commentato con i media, le TV, le radio e la stampa, in tutti i modi possibili. Ci sarebbero talmente tante cose di quelle che lei ha detto, che potrei contestare, ma mi trattengo per ovvi motivi. Lei è la figlia di Elvis e per rispetto alla sua memoria scelgo di stare zitto.

Colonel Tom Parker: La persona più calunniata del mondo di Elvis Presley.
Parker si preoccupava per Elvis e, alle volte, quando la situazione sembra era preoccupante, usava dei modi bruschi. Non era sempre nel giusto, come non lo è nessuno, ma lo è stato la prevalenza delle volte. Si sarebbe meritato molto di più di quanto invece è stato fatto. Nel mio libro, rettifico molti concetti sbagliati sul Colonnello, la maggior parte dei quali sono stati fatti da persone che, semplicemente, non conoscono la verità, tra cui anche personaggi che hanno fatto parte della cerchia interna di Elvis o da altri che sembra abbiano pronta un’ascia da scagliare contro di lui.

Red West: Mio cugino, un uomo brutale ma con un cuore enorme, a cui devo l’opportunità di aver fatto parte della vita di Elvis. Sin dall’inizio il suo rapporto con Elvis è stato un rapporto molto speciale. Io sono molto orgoglioso di quello che ha fatto nella sua vita come attore e autore di canzoni. Red ha molto talento in entrambi i campi.

Marty Lacker: Marty è quella che si definisce una persona onesta e molto brava a portare a termine le cose, così come ha fatto per Elvis per molti anni. Quando Joe se ne andò, lui era diventato il capogruppo, per poi al suo ritorno dividere con lui gli impegni, fino a che Marthy se ne andò, trovando anche la possibilità di dedicarsi di più alla sua famiglia.
E’ stato co-testimone al matrimonio di Elvis. E’ un uomo burbero che ti dice le cose come stanno, talvolta anche sbagliando. O lo accetti com’è e gli vuoi bene, oppure no. Io gli voglio bene

Lamar Fike: Una persona divertente, con grande intuito e che ama essere al centro dell’attenzione facendo divertire. Basta un attimo per affezionarsi a lui. E’ una persona colta ed informata su un sacco di cose e con lui puoi parlare di tutto e imparare molto su tutti gli argomenti. E’ divertente stare con lui.

Billy Smith: E’ il cugino di Elvis che lui trattava come il fratello minore. Nell’ultimo anno di vita di Elvis, Billy passava la maggior parte del tempo con lui insieme a sua moglie Jo e Ginger Alden. Con Billy, Elvis condivideva molti dei suoi pensieri e passavano molto tempo insieme. Loro sono stati confidenti di quello che Elvis pensava di tutti noi, inclusi Red, Dave e io.
Pensieri che Billy ha poi condiviso con me.
Penso che Billy e suo cugino Gene Smith, da ragazzini, fossero legati ad Elvis più di qualunque altro cugino maschio.
Elvis era anche molto legato a sua cugina Patsy, che era l’unica la sua unica doppia cugina.

Joe Esposito: Quando incontrai Joe per la prima volta, nel 1960, diventammo compagni di stanza a Graceland, perché dividevamo la stessa camera, vicino a quella di Elvis. Poco dopo essere arrivato a Memphis, tutti insieme andammo all’Ellis Auditorium per vedere lo spettacolo dell’Holiday On Ice, io ero seduto vicino a Joe e gli spiegai che quello era il luogo dove venivano fatti molti spettacoli rock e chi c’era.
Negli anni seguenti ci furono litigi e disaccordi tra alcuni ragazzi, tra cui io, anche se adesso sto parlando di quelli con i quali io non c’entravo niente. Avevo la mia opinione su chi sbagliava e chi aveva ragione e perché era successo, ma sostanzialmente la cosa non mi riguardava e io ne stavo fuori,
Quello che creò una vera rottura tra me e Joe fu quello che lui disse dopo che ero stato licenziato nel 1976 e quello che sta dicendo adesso,
Joe ha bisogno di rallentare e ricordare da dove viene e dove sta andando con questa revisione della storia, prima di continuare e trovarsi con serie denunce da parte della maggioranza del resto del gruppo. Noi abbiamo risolto le nostre vecchie questioni, anni addietro, senza renderle pubbliche. Credo che dobbiamo farlo anche adesso e in futuro, ma con il passare degli anni, sono cambiate molte cose e probabilmente, questo non succederà.
Mi sento anche di avere questa reazione per quello che è stato detto su di me da altri

Dick Grob: Dick iniziò a lavorare con noi, quando Elvis riprese a fare i tours. Si è comportato bene fino a che Red, Dave e io non fummo licenziati. Il quel periodo si vantò di quanto Elvis volesse una maggiore sicurezza e che ci aveva licenziato per poter nominare lui capo della sicurezza. Sono certo di avergli raccontato che Elvis non mi aveva mai spiegato perchè ero stato licenziato. Vernon aveva giustificato la cosa come taglio delle spese, altri dicevano perché c’erano troppe cause legali in corso (io ne avevo solo una), ma ti posso dire che non è vero che Elvis voleva una maggiore sicurezza e che voleva nominare Grob come capo. E come me la pensavano tutti
Come hanno pensato tutti che se lui fosse stato in disaccordo con il libro e l’avesse detto senza fare altri commenti, l’avrei accettato, così come ho fatto con gli altri, ma non c’entra la sicurezza. Mi è stato detto che persino Joe afferma che, grazie a Red e me, Elvis aveva un ottimo servizio di sicurezza.

Jerry Schilling: Devo dire che Jerry mi piace molto e che, in tutti gli anni che siamo stati assieme, non abbiamo mai avuto degli scontri.
Ma nell’ultimo anno, con la pubblicazione del suo libro, pare che faccia dei commenti su di me (nonostante io ancora non l’abbia letto). Non voglio fare un elenco, perché non ho ancora parlato con Jerry per capire se è vero o no che ha scritto certe cose. Quindi, fino a quel momento, eviterò di fare commenti
Nel mio nuovo libro, faccio un riferimento a quello che lui dice in merito al fatto che nel 1976, dopo il mio licenziamento, io lo chiamai per coinvolgerlo nel libro “Elvis What Happened?, in modo tale che potrò chiarire le cose. In ogni caso quello che dice Jerry è assolutamente falso. Ti faccio notare che io non ho letto nessun libro su Elvis, da chiunque sia stato scritto,
In alcuni di loro ho letto solo le pagine dove si fa riferimento a me, prendendole dall’indice.

Charlie Hodge: Un piccolo uomo con una grande voce.
Idolatrava Elvis e la sua vita era esclusivamente collegata ad Elvis. Le nostre vite giravano intorno ad Elvis, invece Charlie viveva per Elvis. Non riusciva a vivere senza Elvis e, per un periodo, fu a pezzi, fino a che non incontrò sua moglie Jennifer che lo ha amato molto e si è presa molta cura di lui. E’ una donna super.

George Klein: E’ una persona che mi piaceva molto. Mi salutava chiamandomi “Buddy” (che è il mio diminutivo di quando ero bambino), facendomi sorridere. Non ci eravamo mai parlati o visti a proposito dell’Elvis, What Happened?, se non in occasione di una triste circostanza che ci ha portato sullo stesso posto: il funerale di un nostro comune caro amico, Richard Davis. Al servizio funebre abbiamo parlato entrambi. Prima che iniziasse, ero seduto pensando a Richard e a cosa avrei detto di lui. George mi apparve alle spalle e, abbassandosi mi mise le braccia intorno al collo e mi disse “Ti voglio bene Sonny” “Anch’ io ti voglio bene, George”. Poi si raddrizzò e tornò al suo posto. Pensai che aveva fatto una cosa carina e per me quel gesto significava che era stato superato il nostro difficile rapporto. Poi lo cercai, ma non lo trovai più. In seguito, però, ha detto e fatto un paio di cose che mi hanno portato a non avere più fiducia in lui.

Linda Thompson: Linda Thompson era la donna giusta per Elvis, visto come si è presa cura di lui. Lei lo amava molto, cercò di aiutarlo per i suoi problemi con i farmaci, ma sbattendo contro un muro di pietra. Lei fu capace di tirarlo fuori da situazioni pericolose più di una volta.
Mi è molto dispiaciuto per lei che quando, dopo la morte di Elvis, Vernon mandò a prendere Priscilla, questa non l’abbia voluta sul suo stesso aereo.

Ginger Alden: Mai conosciuta e incontrata. Non posso dire niente per quanto riguarda la parte affettiva, se non avere delle opinioni in base a quello che ho sentito e letto su di lei.
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