Mi sbaglierò, ma quest'uomo continua a non convincermi....

Mi sembra che in alcuni punti di questa intervista parli più per simpatie/antipatie personali che per verità e fatti concreti.
E in ogni caso nessuno mi toglie dalla testa che non ci sono scusanti per il libro "Elvis What Happened?": non si è mai visto che per risollevare e/o aiutare qualcuno, si lavino i suoi panni sporchi in piazza!!!!
Questo non è aiutare qualcuno, è farlo sprofondare, umiliarlo, fargli perdere fiducia nelle persone, e chi più ne ha più ne metta!!
Non vado nemmeno a sindacare se l'hanno fatto per soldi, per vendetta o per qualsiasi altro motivo. Posso anche pensare, per assurdo, che nella loro testa l'abbiano fatto in buona fede, ma se volevano davvero aiutare Elvis hanno usato il modo più sbagliato che ci poteva essere!! Non solo perchè era Elvis...penso che il discorso valga per chiunque!!

Questa frase
"Decidemmo di scrivere il libro per raccontare come ormai fosse vincolato ai farmaci e che aveva bisogno di uscirne.
Così come era successo a Jerry Lee e Dean Martin, che ne sono usciti e hanno potuto raccontare la loro storia" è una contraddizione, nel senso che Jerry Lee Lewis e Dean Martin ne sono usciti e sono stati loro in prima persona a raccontare la loro storia; hanno deciso loro di farlo, nei tempi e nei modi in cui si sentivano di farlo! Nessuno l'ha fatto per loro! Quindi il paragone non regge.....
Mah...mi sembra di leggere "il duomo che parla male della altre chiese..."
LISA