Visualizza messaggio singolo
  #10  
Vecchio 18-09-2008, 18:39
hurt hurt Non in Linea
Elvis Golden Fans
 
Data Registrazione: 03 2006
Locazione: a casa mia
Messaggi: 12.666
Predefinito Re: Mathy Lacker riponde ai fans

Mari chiede:
Ho letto un sacco su Elvis e ho alcune domande che credo io debba fare ad uno degli amici di Elvis, come sei stato tu.
Spero tu capisca che non ti sto dicendo questo solo perché voglio che tu mi risponda, ma credo sinceramente che tu sia uno dei pochi che sembra vedere tutto il quadro.
Rispetto tutti gli amici di Elvis, anche se non concordo con tutto quello che dicono. D’altra parte sono esseri umani. Apprezzo anche che tu sia così sincero e diretto, molto simile ad Elvis.

Le mie domande sono le seguenti e mi scuso se sono tante, ma di fatto è solo una grande domanda che cerco di dividere in piccoli punti su cui discutere.

1) Ho letto che Elvis non prese pillole durante il periodo del Come back ’68 e del concerto dell’Aloha e mi sono sempre meravigliata che, se aveva questo grande problema di dipendenza con le pillole, come ha potuto, per queste due occasioni, fermarsi e non avere crisi di astinenza?

2) Sono estremamente sorpresa di vedere quanti amici di Elvis abbiano scritto libri, senza mai menzionare le difficoltà dovute all’aspetto “politico” di essere Elvis.
Capisco che molti di loro vogliono mantenere intatta l’immagine di Elvis (che secondo il mio punto di vista era perfetta……… cioè non umana, facendo tutto quello che Parker pensava di dover fare per il business e ancora peggio, che la realtà di Elvis era talmente perfetta da non aver “motivi” per sfuggirla usando pillole).

Pensi che sia stata proprio quest’immagine a portarlo dentro la trappola sempre di più? Nessuno di coloro che circondavano Elvis ha pensato che prendeva tutte quelle pillole a causa di tutte le strategie e frustrazioni della sua carriera oppure questo si è capito solo dopo la sua morte?
Tu sei uno dei pochi che dice che furono queste situazioni che lo hanno portato verso le pillole. Lo hai capito subito o solo dopo la sua morte? Forse nemmeno Elvis l’aveva realizzato?

3) Credi che dopo aver fatto l’Aloha, Elvis abbia capito che non sarebbe mai andato in Europa e per questo si è ributtato nelle pillole? Per cercare di non pensarci?
Molti parlano della noia. Forse, alla fine, Elvis era semplicemente stanco di combattere contro tante cose solo per essere in grado di fare quello che ha sempre fatto al meglio? Questa sarebbe stata una cosa ben diversa dalla noia.

4) Tornando all’immagine, non pensi che Elvis non abbia cercato cure per uscire dalle droghe perché semplicemente non riusciva a smettere di essere Elvis oppure quello che l’ ”organizzazione” pensava che lui fosse? Apparentemente sembra che non ci fossero possibilità di recupero per Elvis, vedendo quello che Parker gli ha fatto negli anni?
Se sei grasso i fans smettono di amarti, se sei malato i fans smettono di amarti – tu sai che lui si è sentito fare continuamente queste minacce.
Come avrebbe potuto smettere di prendere farmaci?
Solo se smetteva di essere Elvis Presley?
Oppure licenziando il Colonnello Parker?
In quale trappola si è trovato! Ha cercato di licenziare Parker e mi meraviglia come alcuni l’abbiano presa più alla leggera di lui, come se fosse stato un errore.

5) Nel tuo libro dici che Parker “si è preso cura di Elvis in modo genuino (Marthy, pag. 129) e che “avrebbe cambiato il suo modo di pensare e incoraggiato Elvis a cambiare, qualora avesse espresso unì obiezione reale sul tipo di vita che stava vivendo, così come su ciò che riguardava il suo lavoro (Marthy pag. 129).
Allo stesso tempo, tu sei uno dei pochi che racconta la verità sulle minacce di Parker dicendo “Lui conosceva il punto vulnerabile di Elvis. Avrebbe espresso ad Elvis ogni cosa, sotto forma di perdita della sua carriera” (Marthy in Memphis Mafia pag. 294). Hai cambiato modo di pensare da quando hai scritto il libro a quando hai collaborato con il libro della Memphis Mafia?
Ho difficoltà a far combaciare questi punti, perché sembrano uno l’opposto dell’altro.

Pensi che Parker si preoccupasse per Elvis, veramente? Ho difficoltà a crederlo dopo aver letto il libro di Alanna Nash e quello di Vellenga su Parker. Non è vero che Parker si preoccupava dei soldi che Elvis portava, non importa quante pillole dovesse prendere per far sì che ciò avvenisse? Chi si è veramente preso cura di Elvis?

6) Pensi che Red West e Sonny West avrebbero potuto risolvere in altro modo il fatto di essere stati licenziati, anziché scrivere un libro? (Elvis What Happened?). Probabilmente loro non sapevano che questo libro era la cosa peggiore che potevano fare ad un drogato, portando alla luce i “problemi” facendoli vedere al mondo intero. Soprattutto se si parla di un uomo PUBBLICO come Elvis. Mi dispiace che l’abbiano fatto. Anche loro hanno agito da esseri umani, ma lo scopo era aiutare Elvis, hanno fallito miseramente. Il libro non avrebbe mai aiutato Elvis perché era un’ALTRA minaccia, esattamente come quelle che Parker gli ha fatto per tutto il tempo. Cosa ne pensi?

7) Pensi che sia possibile che gli studi spirituali che Elvis faceva lo possano aver aiutato dandogli fiducia in se stesso e/o aiutato a vedere le cose in modo più chiaro e forse anche ad essere benevolo con se stesso e risollevarsi

Grazie per il tuo tempo

Marthy risponde: :
Wowo Mari
Non scherzavi in merito al numero di domande. Cercherò di unire le mie risposte a tutte le tue domande, con una risposta unica.

Prima di tutto, quando ho scritto il mio libro e ho parlato in quel modo entusiasta sia di Parker di che un paio di altre persone, perché la morte di Elvis era talmente recente che non volevo parlar male di nessuno per rispetto ad Elvis. Sono stato assillato affinchè scrivessi un libro, così l’ho fatto soprattutto per far tacere la gente. Un’altra ragione è che avevo bisogno di soldi per poter tornare a Memphis dalla California dove vivevo già da un paio d’anni, dopo esserci trasferiti 5 mesi prima che Elvis morisse.

Elvis assumeva pillole per due motivi: per scappare dalla pressione di essere Elvis Presley la Superstar e perchè, detta francamente, gli piaceva l’effetto che gli facevano. Quest’ultimo motivo è da ritenersi reale agli inizi dell’assunzione, che è avvenuta sotto l’esercito. Ha continuato a prenderle negli anni successivi perché gli permettevano di contrastare tutta la schifezza che gli arrivava da Parker, da alcuni della sua famiglia, da sua moglie o compagna e, sì anche da alcuni dei ragazzi.
Per quanto riguarda lo special del ‘68 e l’Aloha o in altre occasioni, Elvis si è trovato a delle nuove opportunità e fu capace di fermarne l’assunzione o almeno diminuirne giornalmente la quantità, per il breve periodo che precedeva l’evento. Quegli show gli diedero la forza di volontà di cui aveva bisogno.
Elvis, come molti componenti della sua famiglia che soffrivano di dipendenza dall’alcool, aveva una predisposizione alla dipendenza. Ce n’è a milioni.
Le sue due grandi dipendenze erano le pillole e il cibo. Come ho detto ad altre persone, che pare colpevolizzino la MM di non essersi presa cura di lui, Elvis era il tipico dipendente, quel genere di dipendente dove che la gente che lo amava poteva parlare fino allo spasmo, per spiegargli cosa stava facendo a sé stesso, ma che non ottiene nessun risultato fino a che lui non è pronto a fermarsi. Parlo per esperienza personale, perché ero quasi se non addirittura mal messo quanto lui, con le pillole che lui mi ha fatto conoscere, non appena mi ha assunto. Non sono il tipo di persona che punta il dito verso qualcuno senza mettere in discussione sé stesso, quando sta facendo la stessa cosa.
Negli ultimi anni, Elvis era annoiato, stufo di andare sempre nelle stesse città, quando andava in tour, stufo di Vegas e stufo di registrare brutte canzoni. Di questo va rimproverato Parker, Elvis voleva fare tours oltreoceano, ma siccome Parker era un clandestino non poteva accompagnare Elvis, perché aveva paura di non ottenere il passaporto, oltre al fatto che sarebbe stato scoperto dai media, Così si è inventato bugie vergognose sulle pillole di Elvis in Europa e che la stampa lo avrebbe scoperto. Questo è ridicolo, perchè qualsiasi cosa Elvis assumesse erano farmaci prescritti dai medici e nessuno avrebbe fatto obiezioni. Elvis era una persona che non cercava il confronto e non avrebbe affrontato Parker nemmeno su questo argomento. Al contrario si teneva tutto dentro e l’unico modo che aveva per combattere questa pressione erano le pillole.
Dopo la morte di Elvis, Parker poi si è preso gioco di se stesso e in un’intervista ha dichiarato che non sapeva che Elvis prendesse farmaci. Una contraddizione sui motivi che ha sempre tirato fuori per non fare i tours fuori dagli US.
Per quanto riguarda Red e Sonny, loro hanno fatto quello che si sentivano di fare e una parte dei motivi per cui hanno scritto il libro era la speranza di dare una scossa ad Elvis, affinché si rimettesse in forma, visto che niente di quello che gli avevamo detto finora aveva portato a dei risultati positivi. Dal canto suo Elvis non era pronto a fermarsi o non aveva la volontà di farlo. Tuttavia loro sapevano, come altri di noi, che Elvis aveva paura per i suoi fans o il pubblico o i media, che avrebbero scoperto la sua assunzione di quelle pillole, anche se non erano droghe di strada.
Metterlo allo scoperto con il libro era il loro modo di dargli una scossa, per spaventarlo al punto di farlo smettere. Lo dimostra il fatto che Elvis abbia detto a Billy Smith che stava pensando di ammettere la sua dipendenza sul palco, durante il tour, dicendo ai fans che aveva intenzione di smettere……… ma questo non è successo perché è morto.
I fans possono parlar male di Red e Sonny quanto vogliono, ma non hanno idea di com’era il nostro rapporto con Elvis.
Red e Sonny volevano bene ad Elvis, cosi come tutti noi. Eravamo cresciuti assieme ad Elvis, come fratelli.

Per quanto riguarda gli studi spirituali di Elvis, questi non hanno fatto nient’altro che strizzargli il cervello ancora di più. Cominciò a cercare il perché fosse stato dotato del talento e di altre cose, come qual’era lo scopo della sua vita e tutte quelle cose che avrebbe dovuto lasciar perdere perché non fanno altro che farti saltare il cervello e che posso portarti ad impazzire perché non esistono delle risposte.
E’ mia opinione che Dio da a tutti noi un cuore, un cervello e un’anima e ci insegna il senso del bene e del male. A noi invece lascia il diritto di fare quello che vogliamo, ma è una nostra scelta. Le persone hanno solo bisogno di godere della vita che gli è stata data e lasciar perdere di capire da dove è iniziato tutto e fare il massimo per essere gentili con gli altri.
Il problema è che la natura umana tende a creare confusione alcune persone e ottenere il risultato opposto.
Per la maggior parte del tempo, Elvis era una persona estremamente buona, ma come tutti noi, alle volte non era al massimo della gentilezza. Come tutti noi aveva difetti e debolezze umane. Non era sempre facile stare vicino ad Elvis, ma siccome gli volevamo bene, lasciavamo perdere. Sono sicuro che c’erano delle volte che stare insieme a qualcuno di noi non era tanto facile nemmeno per lui, ma visto che ci teneva a noi, la MM originale, non siamo rimasti con lui. Elvis non si sentiva allo stesso modo con quelli arrivati dopo.
Per concludere, Elvis ha lottato molto bene con le pressioni e il suo essere superstar, ma tutti desideriamo che avesse combattuto senza le pillole.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Duke chiede:
Stai facendo un grande ed onesto lavoro con le tue risposte. Sono un fan di Elvis din da bambino e l’ho visto a Las Vegas 3 volte.

Qualche anno fa, ho fatto una chiacchierata con Pat Boone. Credo che lui ed Elvis fossero buoni amici e ad Elvis piacesse come cantava Pat.
Pat Boone mi ha raccontato che l’ultima volta che incontrò Elvis, cercò di convincerlo ad uscire dai suoi problemi di salute e che Elvis gli promise che l’avrebbe fatto. Pat mi ha anche detto che gli dispiace che non abbia seguito il suo consiglio visto che Elvis è morto subito dopo.

Sei al corrente di questo e che cosa pensava veramente Elvis di Pat Boone, che era il suo principale rivale?
Ho anche letto che Elvis amava gli attori Clint Eastwood, Steve McQueen e Charles Bronson e che voleva recitare in film come “Dirty Harry”. E’ vero?
Nello stesso articolo si suppone che Elvis abbia detto che ammirava il fisico di Bronson, nonostante credo che Bronson fosse parecchi pollici più basso di Elvis, ma più muscoloso. So che hanno lavorato insieme in Kid Galahad. Che ne pensi?

Marthy risponde:
Pat era un amico, ma si sono incontrati poche volte. Personalmente io non li ho mai visti assieme. Io ho incontrato Pat a L.A., nell’ufficio dell’avvocato di Elvis, Ed Hookstratten, perché era anche il legale di Pat.
Non so se ha parlato con Elvis, in merito ai suoi problemi di salute, ma posso dirti che, probabilmente, ad Elvis la cosa non è piaciuta. Sono sicuro che abbia voluto essere educato con lui, ma è probabile che quando l’ha lasciato, Elvis abbia detto ai ragazzi qualcosa del tipo “Pat dovrebbe pensare agli affari suoi”. Questo era il suo modo di fare anche quando gli diceva qualcosa qualcuno di noi. Come ogni persona dipendente da qualcosa, Elvis pensava di avere tutto sotto controllo, ma nel profondo sapeva che non era così.

Clint e Steve erano due attori che gli piacevano molto.
Per quanto riguarda Charlie non è mai diventato molto amico con lui, nemmeno durante Kid Galahad, perché era un tipo solitario. Effettivamente era un attore tremendo ed aveva un fisico muscoloso, ma non ricordo che Elvis abbia fatto dei commenti,come quelli che dici, sul fatto che volesse essere come lui, nemmeno quando girarono il film insieme.

Elvis voleva fare tanti film diversi dai suoi film canterini, ma, in tal senso, non è mai riuscito ad affrontare Parker. Così ha continuato a fare quei terribili documentari musicali
Rispondi Citando