Re: Era un uomo di spettacolo?
Ancora una volta concordo con hurt: Elvis era uno "spettacolo di uomo" (di strada ne ha fatta, di cambiamenti nel mondo della musica, e non solo, ne ha portati e di animi ne ha scossi) e quindi inevitabilmente era anche un uomo di spettacolo. Dava se stesso, amava il suo pubblico, era nonostante la timidezza o riservatezza (chiamatela come volete) molto loquace grazie alla sua voce e al suo corpo. Sapeva far sognare e far entrare nel suo mondo: la musica. Sapeva intrattenere e creare atmosfere particolari anche in studio. Al di là dei problemi, del carattere (era pur sempre un uomo!), era un grande Artista. Una canzone te la interpretava con il cuore, con la mente e con l'anima e tu non potevi che lasciarti trasportare da tutto questo. Se intrattenere emozionando non è questo allora non so cosa sia. Mi riferisco ad ogni modo all'Elvis anni 50 e all'Elvis anni 70 fino alla fine. Anche la sua sofferenza, la sua solitudine di semplice uomo trasparivano anche nel cantante e nonostante questo riusciva sempre a farti sentirte parte integrante del suo mondo: sempre la musica.
Io non solo la penso coś ma vivo coś Elvis, l'uomo di spettacolo e lo spettacolo di uomo qual era, a 31 anni dalla sua morte.
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