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carmen
Sono d'accordo con te e con Lisa del fatto che si notava che durante l'Aloha era professionalmente abituato a cantare le stesse canzoni da non considerarla una rinascita, però devo anche dire che traspariva anche una certa emozione quando aveva cominciato a parlare e a spiegare il perchè di quel concerto così particolare .........quindi il nocciolo della questione per me erano le canzoni .......lui era il tipo di persona a cui servivano stimoli nuovi .......magari sperimentare nuove proposte che forse non gli sono mai arrivate ......... poi ditemi se non è così.
Se a lui piaceva così tanto il gospel .....doveva improntare gli spettacoli anche secondo i suoi gusti e non solo perchè si andava più sul sicuro proponendo al pubblico i suoi successi.
Il Comeback doveva servire da esempio per Elvis e non doveva mai dimenticare che sia Lui che Steve Binder hanno sfidato il tradizionale Parker.......sfidandolo hanno rischiato ......questo gli ha dato quella carica di adrenalina necessaria per vincere nelle sfide.
Andare all'estero per caricarlo di adrenalina non sarebbe bastato....dopo aver girato in lungo e largo il mondo ......si sarebbe ancora ritrovato al punto di partenza......quindi per me doveva dare una svolta di cambiamento nel suo lavoro........(non picchiatemi vi prego  per quello che stò per dire ehm...ehm..  )......ecco per me ......doveva partecipare a qualche film......anche solo per divertirsi e non solo per soldi.... Aiutoooooooo!!!!! non linciatemiiiiiiiiiiiii!!!!!
Io adoro vedere Elvis coprire qualsiasi parte ...... riconosco che in alcuni film Elvis non si è divertito .......ma in tanti altri si è divertito da matti......e io per lui gli avrei dato solo film a cui lui piaceva parteciparvi!!!!!!!!   
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Elvis era un ragazzo ambizioso e voleva essere una star fin da piccolo, quando già voleva, seppur timidamente, distinguersi dai suoi coetanei con il suo modo di vestire e camminare, il suo cammino verso la notorietà fù alquanto veloce e travolgente quando, ad inizio della sua fama gli proposero di fare film per lui era un sogno diventare un divo del cinema di Hollywood, entrare nel mondo dei grandi attori, ci credeva con tutto il cuore.
Poi la partenza per il militare e il ritorno dopo due anni lontano dalla musica e dal cinema, il pensiero di essere stato dimenticato lo preoccupava, continuò a fare i film e uno dopo l'altro il livelo qualitativo non saliva anzi . . . , però solo di un film ne fù orgoglioso e fiero anche se fù adattato al suo personaggio, King Creole, un film nato per James Dean.
Finito il contratto con Hollywood volle tornare ai concerti, e affrontare di nuovo l'impatto diretto con un pubblico vero e vedere se ancora lo amvano come cantante e fù cosi era ancora amato, Elvis bruciò gli anni più belli dedicandosi al suo sogno, affrontò "rivali musicali" non i suoi vecchi amici, ma nuovi gruppi e cantautori come Beatles, Bob Dylan, Pink Floyd, Rolling Stones insomma già quando quel suo rock aveva fatto un'altra evoluzione che invase tutto il mondo ed erano già gli anni '70, li battè tutti uno dopo l'altro continuando a credere in se stesso e al suo sogno, e non fù merito ne del colonnello ne di una memphis mafia, ma solo suo e delle sue capacità.
Le sue confessioni negative che spesso vengono riportate su molti post e articoli, sono tratte dai momenti di profonda tristezza o depressione e vanno prese con le pinzette perchè la verità è che Elvis è stato un ragazzo fortunato che ha voluto condividere con tutti ciò che aveva dentro di se e ancora dopo tanti anni continua a condividere. Non bisogna pensare che Elvis fosse come una marionetta cha faceva solo quello che dicevano gl'altri, nei film si è divertito sempre e comunque, che non se ne sentisse soddisfatto è un'altra cosa, nei concerti si è divertito alla grande e ha proposto sempre il meglio di sè variando le scalette per ogni spettacolo e vincendo grammy per ogni categoria, Gospel, Country, Blues Grammy Awards e cosi via, nessun'altro cantante al mondo a simili riconoscimenti.