Immaginando di intervistare Elvis nel 1976 o 1977, gli chiederei:
Guardando al passato, pensi che tutto il successo che hai avuto, sia stato un dono o una croce nella tua vita?
Cosa comporta emotivamente un cambiamento radicale della vita come quello che hai avuto tu?
Te la sentiresti di dire, malgrado tutte le restrizioni che il successo ha portato alla tua libertà personale, che ne è valsa la pena?
Quale è stato il concerto che ricorderai sempre, che ti è più caro? E quale invece che vorresti dimenticare?
Anche se i tuoi film non ti piacevano, pensi siano stati comunque un bagaglio di esperienza di vita?
Cosa consiglieresti ai tuoi fans che vogliono intraprendere la tua stessa carriera? Quali le cose su cui puntare e quali gli errori da evitare in questa professione?
Tra tutte le canzoni che hai cantato, ce n'è una nella quale ti identifichi al 100% e che pensi possa rappresentarti in tutto ciò che sei?
Quali aspetti del tuo carattere sono stati modificati dal successo, se sono stati modificati?
Cos'è la musica per te? Cosa deve trasmettere a chi la ascolta? Che tipo di messaggio deve dare per essere considerata "buona musica"?
Per ora mi vengono in mente queste....

Poi magari ne aggiungo altre...
Le risposte, però, penso che solo lui potrebbe darle...
LISA[/quote]
Ottime domande Lisa. Io sinceramente vado in totale crisi. Al momento me ne viene solo una!
Dopo l'esibizione di un pezzo preferisci ricevere applausi e urla di giubilo o udire un silenzio surreale e leggere negli occhi di chi ti sta davanti tutta l'emozione che gli hai donato?
La risposta... ehehe come Lisa non mi azzardo a immaginarla, solo lui potrebbe darla!