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Vecchio 09-01-2008, 07:48
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73 anni fa nasceva The King, il re del rock’n’roll


Oggi è l’anniversario della nascita di Elvis Presley, nato nel 1935. Autentico rivoluzionario della musica, seppe fondere più e meglio di tutti la musica bianca e il rhythm’n’blues in quella miscela esplosiva, il rock’n’roll
che a metà degli anni cinquanta sconvolse, e scandalizzò, il panorama musicale e non solo degli Stati Uniti d’America. Per questo Elvis fu da allora fino ad oggi The King, il re del rock’n’roll.
Nato da una famiglia di umile origine a Tupelo, sopravvisse al fratello gemello morto appena nato. Un episodio questo che lo lega curiosamente ad un cantante rock di oggi, Nick Cave, veneratore di Elvis, tanto da dedicargli una canzone, Tupelo appunto.
Cresce, prima a Tupelo poi a Memphis dove la famiglia si trasferisce, frequentando soprattutto i quartieri della gente di colore, e questa cosa, insieme alle origini Cherokee del padre, fa di lui una figura anomala nel panorama razzista del Sud degli Stati Uniti degli anni ’50.
La sua scoperta musicale è dovuta al caso: fu notato agli studi di registrazione della Sun Records dove si era recato per registrare, a pagamento, una canzone da regalare alla madre. Gli fecero registrare dei dischi, tra cui il primo fenomenale That’s All Right Mama, che divennero immediatamente delle hit musicali. Il suo successo fu immediato ed immenso, non solo per la musica, ma per l’abbigliamento, il suo famoso ciuffo e le basette sconvolsero la moda imperante che imponeva agli adolescenti pettinature stile marine, e per lo stile, il suo tipico ancheggiare sensuale, da cui prese il soprannome Elvis the pelvis, che scandalizzò l’America puritana e perbenista.
Dopo ci fu il servizio militare, in Germania, dove conobbe la sua futura moglie, Priscilla. John Lennon una volta disse che Elvis dopo il servizio militare non era stato più lo stesso. Di certo negli anni ’60 il rock cambiò, nuove esperienze, nuovi gruppi, a cominciare dai Beatls e dai Rolling Stones esplosero. Presley si perse via recitando in svariati film di grande successo ma di scarsa qualità (a parte Viva Las Vegas e altri due o tre). Ma quando tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta ricominciò a fare musica (sono di questo periodo le bellissime In the Ghetto e Suspicious Minds), ad apparire con show musicali alla televisione, a fare concerti apparve chiaro che lui era ancora il più grande, era ancora il Re.
Gli ultimi anni della sua vita li spende in concerti che tiene a ritmo forsennato, un migliaio circa in sette anni. Ma l’uso di droghe e di medicinali (Elvis era noto per la sua ipocondria) e l’alimentazione smodata lo portarono alla morte per infarto a soli 42 anni).
Praticamente tutto il rock deve qualcosa ad Elvis o ha preso influenza da lui (forse solo il progressive e i Pink Floyd ne hanno fatto a meno, e si sente!), persino il più iconoclasta dei movimenti rock, il punk, che forse più di tutti ha saputo esprimere di nuovo il carattere intimamente rivoluzionario del rock’n’roll. Per questo vogliamo ricordarlo con l’omaggio che Joe Strummer, già cantante dei Clash purtroppo anche lui scomparso, gli fece “recitando alla Elvis” nel film “Mystery Train” di Jim Jarmush, in cui ci fece sentire tutti dei piccoli Elvis.

Alberto Visco Gilardi - 8.1.2008

Da LaRinascita.org
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