Discussione: Elvis e le pillole
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Vecchio 18-04-2009, 11:53
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Predefinito Re: Elvis e le pillole

Visto che è stato ripreso questo topic, vorrei aggiungere una considerazione personale che ho avuto modo di elaborare, grazie al personale quadro generale che mi sono fatta sulla personalità di Elvis, rapportandola alla vita di un comune mortale.

Fermo restando che, come spesso ho ricordato, erano anni in cui i farmaci venivano prescritti come caramelle ai bambini, secondo me va tenuto conto delle fragilità emotive che quest’uomo aveva nel suo DNA.

Credo sia fin troppo facile parlare e sentenziare sui comportamenti di una persona, con il senno di poi e soprattutto basandosi su quelle che sarebbero state le nostre reazioni oggi.

Sono passati ben 50anni dal suo inizio e 32 anni dalla sua morte. Le cose e i modi di ragionare e vivere sono cambiati moltissimo
Ritengo sia veramente importante mettersi nei panni di chi vive il problema, senza ergersi a giudici e/o sentenziatori come sanno fare così bene i nostri preti, che parlano di tenere unita una famiglia, quando non sanno e nemmeno cosa significa la violenza domestica sulle donne e sui bambini o i nostri politici con le loro leggi ampiamente interpretabili a seconda di capita sotto i ferri!!!!

Tornado ad Elvis, mi sento di citare quello che disse George Clooney in un’intervista: “Se sono rimasto una persona equilibrata nonostante il successo è perché è arrivato quando ero già in età matura. Mi fosse successo a 19 anni oggi sarei drogato e mi sarei perso per strada”.

Non voglio giustificare Elvis, ma leggo sempre continui rimproveri per aver abusato di pillole, per non aver licenziato Parker e per essersi tenuto vicino persone inaffidabili.

Allora chiedo noi cosa avremmo saputo fare se:

- A 19 anni, dalla sera alla mattina ci fossimo ritrovati catapultati in un mondo dorato dove tutto è facile, veloce, fuori dalla realtà e tutto questo si fosse rivelato una realizzazione dei nostri sogni, con l’aggiunta della garanzia per i nostri genitori della fine dell’ angoscia per mettere qualcosa sulla tavola e buttare via le scarpe con le suole di cartone.
Ritengo che, come è successo ad Elvis, anche noi avremmo perso il contatto con la realtà.

- A 21 anni ci fosse venuta a mancare il pilastro della nostra vita (in un momento in cui nemmeno le si poteva stare vicina) e da lì parte la presa di coscienza che tutto il male che nostra madre vive dentro (fino a scegliere di morire) è da attribuire al nostro nuovo mondo.
Credo che anche noi non ce lo perdoneremmo mai, come lui non si è mai perdonato di
aver contribuito alla morte di sua madre e alla perdita di Priscilla e sua figlia !!

- Quante persone oggi vivono traumi psicologici interiori irreversibili per aver tutors o genitori sbagliati? Quanti hanno tirato fuori le palle per reagire al momento giusto, anziché continuare a logorarsi sentendosi in colpa di tutte le cose negative della propria vita, quindi rovinandosela ancora di più, ma soprattutto lacerandosi il cuore e il cervello?
Elvis aveva Parker, Vernon e amici, persone con cui litigava, ma in cui credeva, perché sentiva continui debiti di gratitudine e sensi del dovere verso chi lo aveva aiutato.

- Quante persone si trovano ad aver ansia, se non paura, ad affrontare una situazione, mentre in quel particolare momento vorrebbero starsene per i fatti loro e mandare tutti a fare…………un WAFER!!!

- E’ vero va fatto, ma nel caso di Elvis c’erano concerti ogni sera, giorno e notte circondato da folle di fedeli e falsi fedeli e doveva andare avanti.
Non era previsto che si ammalasse o fosse giù di morale, come diritto qualsiasi essere umano

A mio avviso, per quanto riguarda Elvis abbiamo poco di che criticarlo per le sue debolezze, la sua mancanza di palle, per non aver saputo reagire!!!

Nei tempi moderni, grazie alla comunicazione, c’è più conoscenza di questi turbamenti dell’essere umano e le reazioni negative con droghe e delinquenza dilagano e se ne salva uno su 1.000.
Come possiamo permetterci noi di giudicare oggi, visto che abbiamo lasciato che sul mercato prendessero piede tutti i tipi di droghe solo allo scopo di affrontare una serata in discoteca, spacciandole per innocue e senza effetti nel tempo.
Senza dimenticare che, soprattutto nel mondo dei vips, abbiamo continui ridicoli esempi di personaggi che entrano ed escono dalle cliniche di disintossicazione e poi ci vengono anche presentati come santi (es. L.E.) solo perché fanno parte di famiglie importanti e hanno preparato uno stupido discorso perbenista e buonista da decantare in tv !!

Per quanto mi riguarda non ci sto a queste ipocrisie!!!!
Mi limito ad avere la massima comprensione per l’Elvis e ad amarlo per quello che era dietro il personaggio pubblico: un uomo caratterialmente fragile pieno di sensi di colpa, di paure, di senso di responsabilità, di gratitudine e di amore verso chi gli tendeva una mano e per questi motivi viene definito un vigliacco.

Per me rimane sempre un grande uomo che, di fatto, può rappresentare tutti noi!!

Ha fatto errori enormi soprattutto verso se stesso, prima di tutto perchè non ha mai pensato che lui valeva quanto chiunque altro, ma soprattutto perché questi suoi errori hanno permesso ad alcuni elementi che l’hanno circondato di togliergli quella dignità che tutti noi abbiamo il diritto di avere!!!

Hanno aspettato di parlare dopo la sua morte, quando ormai Elvis non avrebbe più reagito e non li avrebbe più presi a pedate nel....... Ecco chi sono i veri codardi!!!
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