Discussione: Poesie E Dediche
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Vecchio 05-12-2006, 14:07
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Predefinito Re: Poesie E Dediche

IL GRANDE RUGGITO
In principio,
erano allibiti dal tuo modo di muoverti,
le donne impazzivano,
gridavano,
tremavano,
gli uomini si preoccupavano di quei capelli ben pettinati e spalmati di brillantina
gli uomini dell’America “bene” si turbarono dell’incolumità dei loro figli.
Sarà tutta colpa del rock and roll se mia figlia non aiuta una nonnina ad attraversare la strada?
Non si sono risparmiati a salire sul pulpito e a scagliare la prima pietra verso di te…
Ma tu hai continuato a cantare,
cantavi con il tuo corpo,
cantavi con i tuoi occhi,
cantavi con i tuoi sorrisi,
non importava se una sciocca censura ti avrebbe ripreso solo dalla cinta in su
continuavi a far gridare la gente anche solo con la tua voce
era cosi difficile da accettare per loro….
Sei stato un pioniere nella musica e nella storia americana
Tu hai fatto volare la liberta, la liberta , LA LIBERTA’ DI ESSERE!
Era un mondo di omologati!
Il tuo ruggito di giovane leone ha attraversato chilometri, oceani, folle, e come un
giovane leone hai divorato l’America e il resto del mondo… senza neanche esserci mai stato!
Nel 68 sei tornato …ma in fondo ci sei sempre stato…
Hai sprigionato la grinta di una frustrazione di chi per troppi anni è stato costretto a muoversi in una gabbia troppo piccola,
il tuo dono era troppo grande perché qualcuno lo limitasse,
ti mancava il palco come alle folle mancavi tu,
all’uomo in quanto tale mancava Elvis.
E ora gli uomini e le donne gridavano, continuavano a gridare,
uomini e donne impazzivano,
la terra sussultava,
d’ ora in poi il mondo l’avevi cambiato già.
Un uomo solo, con un grande ruggito dentro di se.
Tutti lo ascoltarono, era impossibile non farlo, neanche una qualsiasi entità poteva esimersi dal farlo….
l’intero pianeta al richiamo del grande ruggito s’inchinò.
All’arrivo di quel bianco elicottero sulle Hawaii
il mondo chinò il suo capo,
verso chi umiliò nel passato ma ora non aveva più importanza
il mondo era suo.
Lo è sempre stato, è stata solo una questione di tempo.
Ora poteva ballare sul mondo e far oscillare le sue gambe !!!!
Uomini e donne si alzarono all’entrata del loro Re
Come sudditi diedero a lui in dono collane di fiori multicolori, il loro amore e il loro rispetto, la loro memoria oltre il tempo e lo spazio.
Danzarono e cantarono assieme a lui.
E continuavano a gridare. Uomini e donne.
I confini per la musica di Elvis erano stati cancellati.!
Venne il 21 giugno del 1977 a Rapid City.
Il vecchio leone era ormai stanco,
era vestito tutto di bianco con un grande sole dorato dietro la sua stanca schiena,
ma continuava a intrattenere uomini e donne come solo lui sapeva fare,
giocava con la sua voce e si dimenava con quella musica che mai avrebbe abbandonato,
ad un tratto s’ incammino lentamente verso il piano, si sedette e dopo un breve dialogo con i suoi sudditi accennò le note di UNCHAINED MELODY.
La sua voce cosi potente fermò i battiti del cuore dei presenti tesi ad ascoltare,
(e di chi come me,dopo 29 anni, guarda quel concerto su un moderno dvd)
Gli occhi fissi su di lui
non c’era possibilità di farsi distrarre!
L’assoluto silenzio era rotto dal suo grande ruggito,
una voce che mai lo abbandonò,
come un dono eterno del Creatore.
E continuavano a gridare. Uomini e donne.
Esplosero in un fragoroso applauso
misto di gratitudine,gioia,
emozione e malinconia
per quel grande ruggito
di quel vecchio leone
che non esitò a dare la sua ultima zampata alla vita!
Con un sorriso!

WE WILL HOLD YOU AND LOVE YOU AGAIN
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