Gabby, trovare un altro manager che spreme il suo cliente come ha fatto Parker con Elvis, penso sia una ricerca da fare non con il lanternino, ma con il faro da stadio
Penso che Parker sia stato un caso più unico che raro, o almeno spero.
Le cose avrebbero potuto andare diversamente già solo per il fatto che, se Parker non fosse stato così affamato di soldi e avesse dato più spazio al lato creativo di Elvis, quest'ultimo non si sarebbe ammazzato di concerti per tanti anni, ma avrebbe passato più tempo in studio di registrazione, potendo fare quello che gli piaceva fare: creare musica.
Lo stesso discorso vale ancora di più per il periodo hollywoodiano.
Sai benissimo quanto Elvis fosse frustrato artisticamente - e questo incideva moltissimo anche sul suo stato emotivo - per i film e le canzoni che gli facevano cantare.
Questa frustrazione non l'ha di certo aiutato a stare bene.
Un altro manager avrebbe forse fatto le cose con più misura...senza estremismi.
Se ci fai caso, la carriera di Elvis è a blocchi: anni e anni di film e anni e anni di concerti. Un modo di lavorare che porta ad una noia mortale nel fare sempre le stesse cose
E il talento dell'artista? Il bisognodi espressione artistica che Elvis aveva, dove lo mettiamo? Sembra più un lavoro da catena di montaggio che altro...
In quel caso, ora non avremmo i film di Elvis, ma forse avremmo tanta bella musica in più, invece di canzoni come "Old McDonalds"...
LISA