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Vecchio 22-08-2009, 10:33
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Elvis Golden Fans
 
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Predefinito Re: Memphis Mafia....alla seconda!

Prima di entrare nel vivo della domanda, trovo opportuno spiegare il mio concetto di amicizia.

Per me, vero amico è colui che, quando qualcosa non va, lo intuisce anche solo dalla voce o dall’espressione del viso e sa sostenerti senza bisogno di tante domande, fiumi parole, promesse e/o garanzie.
Amico è colui che non ti impone la sua presenza, la sua opinione e tantomeno la sua volontà, SOPRATTUTTO non giudica, non sputa sentenze e non si sente mai superiore o inferiore a te.
Amico è anche colui che gioisce delle tue “conquiste” piccole o grandi che siano, senza voler spiccare e mettersi in competizione, provare invidia (se pur buona) o altro sentimento che gli faccia solo pensare “Perché non a me?”.

Per me inoltre un elemento MOLTO importante per cui io definisco una persona a me vicino amica/o è che, pur riconoscendo i tuoi difetti, non ti pugnala alle spalle, non mette in piazza gli affari tuoi, non ti diffama e fa in modo di non alimentare pettegolezzi e giudizi.

Tra tutti i componenti della MM, l’unica persona a cui, da sempre, riconosco tutte queste caratteristiche è Jerry Schilling.
Ho imparato ad ascoltare molto il mio istinto, che, fondamentalmente, non mi ha mai tradito e, tra loro MM, non so spiegare il perché, ma Jerry Schilling mi ha sempre fatto l’effetto del tipo “a lui credo”.
E ne ho avuto la conferma leggendo il suo libro, dopo averne comunque letti altri dalla biografia di Guralnick, all’Elvis and Me” scritto da Priscilla fino al “Revelations from the Memphis Mafia”.

Jerry Schilling è l’UNICO che parla di Elvis in modo corretto e rispettoso.

Pur raccontando della dipendenza da farmaci, dei proverbiali scatti d’ira e delle varie manie di Elvis, Jerry non lascia trasparire MAI, rancori personali e/o critiche.
Quando parla di Elvis nei vari documentari e anche nel suo libro, JS non calca la mano sui comportamenti sbagliati di Elvis e non fa commenti denigratori nei suoi confronti.
Al contrario di tutti gli altri, quando racconta i fatti non cita nomi, cognomi e comportamenti sbagliati di altre persone, in modo tale da apparire il migliore del gruppo o addirittura migliore di Elvis.
Non va trascurato l’elemento gratitudine (tacito sentimento, per me, altrettanto importante in un rapporto d’amicizia), che Jerry Schilling tuttora ha nei confronti di tutto ciò che Elvis ha fatto per lui: dall’averlo scelto per giocare con in quella prima partita, all’avergli fatto conoscere persone importanti e di rilievo (come Natalie Wood o Cary Grant o Jack Lord e molti altri), avergli inconsciamente aperto un mondo dove poter fare un lavoro che gli piace e ultima ma non meno importante, l’avergli regalato la casa nella quale dichiara di voler finire i suoi giorni.

Ci sono due concetti di Jerry Schilling che mi hanno colpito in modo particolare e che secondo racchiudono il vero significato dell’amicizia:

“Io non posso definirmi il suo migliore amico, ma sicuramente, per me Elvis è stato il MIO migliore amico”.

“Per Elvis, i farmaci erano solo dei dei cerotti”


Considero amico di Elvis anche Larry Geller, ma più per una condivisione spirituale che per altro.

Per una volta, voglio comunque essere buona con tutti gli altri e mi limito a definirli: BARZELLETTE CHE NON FANNO RIDERE!!!
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