Discussione: Nell'ufficio Di Elvis
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Vecchio 24-11-2006, 16:11
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Predefinito Re: Nell'ufficio Di Elvis

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Elvis amava questo discorso famoso e ne aveva una copia appesa nel suo ufficio privato al piano superiore di Graceland:

L’uomo che conta

Colui che conta non è il critico, oppure l’uomo che fa notare quanto sia forte o colui che vanta gli effetti positivi delle sue azioni. La persona di fiducia è colui che si trova nell’arena, il cui viso è rovinato dalla polvere, dal sudore e dal sangue; colui che lotta valorosamente, colui che sbaglia e ricomincia daccapo piano piano; colui che conosce i grandi entusiasmi, le grandi devozioni e che, con dignità, si offre per una causa; colui che quando è al top, è cosciente della fine del trionfo per le grandi conquiste e colui che, nel suo peggior momento, se sbaglia, alla fine sbaglia perchè ha saputo osare, in modo tale che, non abbia un posto vicino a quelle anime fredde e timorose, che mai hanno saputo cosa sia la vittoria o la sconfitta.

Theodore Roosvelt

Nel 1967 la Cadillac spedì una pergamena dal titolo “Il prezzo della Leadership” ad una serie di suoi clienti, Negli anni ‘20, questo scritto, di Theodore F. MacManus, venne inserito in alcune Cadillac. Capitò che Elvis si trovasse nell’ufficio del padre, dietro a Graceland, quando il postino portò questa pergamena. Lesse “Il prezzo del comando” e affermò che, nonostante fosse stato scritto molto tempo prima della sua nascita, sembrava che l’autore le avesse scritte per lui, visto che descriveva la sua vita. Incorniciò la pergamena e la appese, nel suo ufficio privato, al piano superiore, vicino alla scrivania. Periodicamente ne faceva riferimento e lo quotava.

La sua amica, Janelle McComb la ricopiò facendone una versione, scritta a mano, e a colori, di modo che, incorniciata e appesa, avrebbe dato luce la sua camera da letto.

Elvis ne appese un’altra copia nel suo ufficio.

Oggi quest’ultima ed è esposta a Graceland, affinché i visitatori la vedano.

Il prezzo del comando - Theodore F. MacManus

In tutti I campi dove siano necessari sforzi umani, colui che è primo, deve perennemente vivere, sotto un alone di pubblicità.
Quando il comando è l’investimento su un uomo o su un prodotto finito, ecco che. anche l’emulazione e l’invidia sono sempre all’opera. Nell’arte, nella letteratura, nella musica, nell’industria, le ricompense e le punizioni sono sempre le stesse. La ricompensa è un ampio riconoscimento; la punizione è crudele rifiuto e diffamazione. Quando il lavoro di un uomo diventa uno standard per il mondo intero, lo stesso uomo diventa anche un bersaglio per le frecce dei pochi invidiosi. Se il suo lavoro è mediocre, verrà facilmente lasciato solo – se ha fatto un capolavoro, provocherà l’agitazione di milioni di lingue. La gelosia non tira fuori la sua lingua biforcuta sull’artista che produce un quadro privo di originalità. Qualunque cosa tu scriva, o dipinga, o suoni, o canti, o costruisci, nessuno lotterà per sorpassarti o calunniarti, a meno che il tuo lavoro non abbia l’impronta del genio. Molto, ma molto tempo dopo un grande lavor, coloro che ne sono stati infastiditi ed invidiosi continuano a gridare che non doveva essere fatto.

Nell’ambiente dell’arte giravano voci maligne contro il nostro stesso Whistler, qualificandolo un ciarlatano, nonostante, la grande massa lo avesse già acclamato, come grande genio.

Moltitudini elogiarono l’attività di un Wagner, non più in vita, mentre un piccolo gruppo, tra coloro a cui lui aveva tolto il trono ed emarginato, arrabbiatissimi affermavano, che assolutamente, non era un musicista.

Una piccola cerchia continuava a protestare che Fulton non avrebbe dovuto costruire un battello a vapore, mentre la maggior parte della gente andava al fiume per vedere come navigava quel suo battello.

Il leader viene attaccato perché è il leader, e lo sforzo per eguagliarlo è una ulteriore prova della sua leadership. Fallendo nell’eguagliarlo o superarlo, i discepoli cercano di svalutarlo e distruggerlo – ma questo, ancora una volta, dimostra la superiorità del suo impegno per evitare lo sgambetto.
Non c’è nulla di nuovo in tutto questo.
E’ vecchio quanto il mondo e tanto quanto la passione umana – invidia, paura, avidità e desiderio di prevaricazione. Tutto questo non serve a nulla.

Se il leader veramente è una guida, rimane il leader.

Capo-poeta, capo-pittore, capo-operaio, per ognuno arriva il momento che viene attaccato ed ognuno continua a portare il suo alloro, nel corso degli anni.

Tutto ciò che è buono o grande, permette al leader di farsi conoscere, indipendentemente da quanto sia forte, il clamore per sminuirlo.

Ciò significa che colui che merita di vivere – vive.
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