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Vecchio 31-01-2007, 13:49
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Elvis Golden Fans
 
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Predefinito Re: Intervista A Jerry Scheff

D. Hai mai discusso di politica con Elvis?

JS: No, mai. In un certo qual modo Elvis era molto conservativo, ma alle volte era molto liberale. Sai, non era il tipo che seguiva qualche linea politica. Aveva un’idea sua di quello che lui riteneva fosse giusto.

D. Nel 1973 facesti l’Aloha con lui, che fu trasmesso in tutto il mondo via satellite


JS. Quella volta vivevo in Canada, in una piccola fattoria e partii da Vancouver alle Hawaii per fare lo show. Non ci pensavo, non intendo che fossi indifferente o cose del genere, ma io facevo parte del mondo musicale, ci ero in mezzo e facevo album con un sacco di artisti.

D. Prima mi hai detto che avevi dei problemi in quel periodo, ed è per questo che lasciasti Elvis nel giugno 1973.

JS : A Los Angeles ero arrivato al punto che sentivo l’esigenza di andarmene da L.A.. Era necessario per la salute metale e fisica (ride). Così ho lasciato LA. e mi sono trasferito in Canada. Poi nel 1973 abbiamo fatto l’Aloha From Hawaii Special e decisi che avevo bisogno di allontanarmi da tutto. Ne parlai con Elvis. Non ne fu molto felice, ma lo capì. Era una persona molto leale, per cui se lo lasciavi per andare a lavorare con un altro artista, non gli piaceva perché significava che non eri leale con lui. Dal momento che io non stavo facendo una cosa di questo tipo, mi diede il suo “Okay”. L’ufficio del Colonnello, periodicamente, mi chiamava e diceva: “Elvis vuol sapere se vuoi tornare” e io rispondevo “No, non sono ancora pronto”. Nel 1975 mi trovai ad affrontare il divorzio ed ero pronto a tornare a Los Angeles. L’ufficio del Colonnello mi chiamò e me lo chiede nuovamente. Allora io risposi “Bene, siete con una tempistica perfetta!” (ride)

D. Prima hai detto che ci sarebbero state maggiori opportunità.

JF. Non in Elvis…. Mi avevano mandato una cassetta dello show, ma non l’avevo ascoltata. Andai dritto sul palco senza provare. Durante la prima parte del ’69 fino al ’73, suonavamo ed era subito WHAAAMM!!!! Così andai sul palco, iniziammo lo show ed ero già automaticamente eccitato. Elvis si girò verso di me e disse “WHOA, WHOA, WHOHA!!” Tutto era pieno di energia…. Tanto piena di energia che qualche pezzo fu fin troppo veloce, ma poi si riassestò…. Probabilmente era così che doveva essere. Ma ripeto, io non lo sapevo. Poi lui attenuò tutto lo show, il tempo e l’energia, li abbassò di un gradino.

D. Passò da uno spettacolo di rock ‘n roll ad uno spettacolo Country


JS: Questa è una bella osservazione astuta. Sì, penso che si possa dire così.

D. Una delle cose che rendevano belli gli spettacoli di quel periodo erano le sue improvvisazioni. Sembra che, in modo particolare Glen D. Hardin sapesse sempre quali canzoni Elvis avrebbe improvvisato.

JS: Succedeva proprio così, è esatto !!! (ride) Glen D. di solito era l’unico che conosceva le canzoni. Ti ho raccontato il mio background, per cui io non conoscevo nessuna di quelle canzoni. Ma quel genere di musica teneva in piedi lo spettacolo. Anche Elvis lo sapeva. Può darsi che lui sentisse che, ci sarebbe piaciuto esprimere noi stessi nel nostro modo di suonare e pensava “Scuotiamo le cose un po’ in modo tale che questi ragazzi ottengano attenzione”

D. Secondo il libro di Guralnick, durante il Summer Tour del 1975 Elvis iniziò a fare osservazioni, su Kathy Westmoreland, con totale mancanza di tatto.

JS: E’ una possibilità reale perché una parte di lui pensava che fosse una cosa simpatica,, divertente e un modo per fare sapere la sua opinione, senza trovarsi s dire Hey, KAthy, non mi piace questo o quello..:” Può darsi che pensasse che quello fosse l’unico modo per far sapere come la pensava.

D. Ricordi quei concerti dove veniva chiesto al pubblico di mettere le loro richieste in una scatola ed Elvis sceglieva la canzone prelevandola dalla scatola?

JS: Sai una cosa: io non ricordo molto. E’ pazzescoo, ma ci sono molte cose che non ricordo bene.

D. Mi auguro che tu ti ricordi il Capodanno di Pontiac!


JS. (inizia a ridere)….. Allora, quello che ricordo è che il Colonnello aveva un gruppo di campagnoli. Hai mai sentito parlare del gruppo bluegrass? Erano tre ragazzi, a cui faceva indossare i pannolini per bambinii!!! (ride) Pannolini tenuti insieme da grandi spilloni e SI GELAVA ….. poveri ragazzi!! Poiché si era all’ultimo giorno dell’anno vecchio, loro rappresentavano l’anno nuovo. Questi ragazzi cercavano di suonare, ma avevano un freddo da morire. Fu anche il primo concerto a cui presenziò mia moglie. Non ricordo molto di quel concerto, tranne che le condizioni non erano assolutamente buone. Anzi erano orribili, Non riuscivamo ad avere comunicazione sul palco. Ricordo che pensai: Si tratta di un unico atto, facciamolo e poi andiamo”. Non ne ho certo un bel ricordo. Abbiamo solo pensato “Il prossimo sarà migliore”

D. In quel periodo iniziò ad presentare gli assolo della band


JS: Quando iniziò a chiederci di fare gli assolo, io arrivavo dopo Ronnie Tutt. E’ impossibile per chiunque essere il seguito di un assolo di batteria, ma per un basso è terribile, orribile. Se cercavo di suonare eccitato come Ronnie, avrei sbagliato. Così decisi di suonare un blues lento e lui disse (a voce bassa) “Suona il blues Jerry” Una sera in Louisiana ero stanco di suonare blues, così dissi ai ragazzi della band “Suonerò questo cosa cajun (slang della Louisiana) in D. Elvis si avvicinò e disse “Questo è Jerry Scheff al basso. Fai blues, Jerry.” E io feci quest’altra cosa e lui mi guardò. Così la sera dopo si avvicinò a me e disse: “Questo è Jerry Schell al basso. Cosa suoni Jerry?” e io “Oh , io farò quella cosa cajun” e la suonai. Due sere dopo si avvicinò a me e chiese di nuovo “Cosa ci suonerai, Jerry?” e io dissi “Pensavo di suonare qualcosa di Wagner”, così suonai Wagner e lui rise. Per la sera successiva, avevo tutto organizzato con David Briggs, e avrei risposto “Suonerò il piano” e David Briggs si sarebbe nascosto sotto il pianoforte. Così avrei raggiunto il piano e suonato. Qualcuno, e credo fu David Briggs, raccontò tutto ad Elvis, perché lui venne da me e disse “Questo è Jerry Scheff al basso. Che cosa ci suonerai Jerry?” e io “Suonerò il pianoforte” e lui “Suona blues Jerry!” (ride) Credo sia stata l’unica volta, in tutto il tempo che siamo stati assieme, che lui mi abbia detto cosa dovevo suonare! Ma ci siamo divertiti un sacco.
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